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goblinosophy · 5 months
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Un universo sconosciuto - Recensione
Essendo un videogiocatore da molto tempo è capitato che mi stancassi un po' dei miei generi di conforto. Spesso, coinvolgermi in prolungate sessioni di giochi GDR o JRPG  che impegnano per centinaia di ore, può risultare monotono e stancante al punto che la loro conclusione mi richieda piccoli periodi di decompressione dal  viaggio appena conclusosi. Proprio in uno di questi momenti di intermezzo - grazie ai consigli di un caro amico - mi sono lanciato a capofitto su un genere totalmente opposto alle mie solite avventure videoludiche. Parlo di Outer Wilds, un gioco davvero particolare incentrato sulle esplorazioni spaziali all'interno di un piccolo sistema solare.
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La parola chiave di questa mia esperienza è stata "semplicità". Maledizione, quanto fascino racchiude in se il gioco con questa parola.
Fin da subito Outer Wilds non perde tempo nell'introdurti il suo piccolo mondo. Nel primissimo dialogo cominci già a comprendere lo stretto essenziale. Sei un novello astronauta e a breve compirai il tuo primissimo viaggio spaziale, inoltre la tua navicella è pronta e a pochissimi minuti dal suo lancio, nulla di più chiaro no, cadetto?
Inizialmente, quello che mi aspettavo da questo gioco, era il classico simulatore di viaggio spaziale magari con una sua piccola trama orizzontale di contorno. Inaspettatamente mi è stata piazzata un'immensa trappola che avrebbe rubato molto ore del mio tempo libero, già innescata sin dall'avvio dell'applicazione. Comprendi immediatamente che non esiste una meta precisa dettata dal gioco. Sei tu a decidere dove andare, cosa fare, quale direzione prendere con la tua navicella. Il gioco ti sfida a conoscere questo piccolo sistema in piena libertà!
Facendo alcuni piccoli esempi di cosa voglio dire:
Vuoi partire verso la luna del tuo pianeta? Puoi farlo.
Esplorare il primo pianeta nel tuo rettilineo? Va benissimo!
O preferisci scaraventare la tua nave contro il sole per vedere se anche gli alieni possono abbronzarsi? ACCOMODATI PURE!
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L'invito all'esplorazione libera dei misteri di questo mondo rappresenta quello che veramente mi ha colpito e ossessionato di questo viaggio, la sua voglia di accompagnarti (per circa 10 - 15 ore di gioco) a visitare una galassia aliena di cui tu, in quanto spettatore, sei ancora completamente all'oscuro. Un mondo di gioco non impossibile da comprendere... Anzi! Pieno di segni e indizi che ti aiuteranno a scoprirlo, comprenderlo e perché no... Magari anche farti qualche teoria o due sull'affascinante fantascienza proposta dal team di Mobius Digital.
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L'esperienza di un bellissimo viaggio verso l'ignoto che ti prenderà in tutte le sue fasi. Questa secondo me è la frase perfetta a chi mi chiede cosa sia Outer Wilds. "Una bellissima sorpresa di cui non sarò mai stufo e di cui mai dimenticherò il fascino e l'amore che ho provato giocandolo <3"
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goblinosophy · 5 months
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Un universo sconosciuto - Recensione
Essendo un videogiocatore da molto tempo è capitato che mi stancassi un po' dei miei generi di conforto. Spesso, coinvolgermi in prolungate sessioni di giochi GDR o JRPG  che impegnano per centinaia di ore, può risultare monotono e stancante al punto che la loro conclusione mi richieda piccoli periodi di decompressione dal  viaggio appena conclusosi. Proprio in uno di questi momenti di intermezzo - grazie ai consigli di un caro amico - mi sono lanciato a capofitto su un genere totalmente opposto alle mie solite avventure videoludiche. Parlo di Outer Wilds, un gioco davvero particolare incentrato sulle esplorazioni spaziali all'interno di un piccolo sistema solare.
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La parola chiave di questa mia esperienza è stata "semplicità". Maledizione, quanto fascino racchiude in se il gioco con questa parola.
Fin da subito Outer Wilds non perde tempo nell'introdurti il suo piccolo mondo. Nel primissimo dialogo cominci già a comprendere lo stretto essenziale. Sei un novello astronauta e a breve compirai il tuo primissimo viaggio spaziale, inoltre la tua navicella è pronta e a pochissimi minuti dal suo lancio, nulla di più chiaro no, cadetto?
Inizialmente, quello che mi aspettavo da questo gioco, era il classico simulatore di viaggio spaziale magari con una sua piccola trama orizzontale di contorno. Inaspettatamente mi è stata piazzata un'immensa trappola che avrebbe rubato molto ore del mio tempo libero, già innescata sin dall'avvio dell'applicazione. Comprendi immediatamente che non esiste una meta precisa dettata dal gioco. Sei tu a decidere dove andare, cosa fare, quale direzione prendere con la tua navicella. Il gioco ti sfida a conoscere questo piccolo sistema in piena libertà!
Facendo alcuni piccoli esempi di cosa voglio dire:
Vuoi partire verso la luna del tuo pianeta? Puoi farlo.
Esplorare il primo pianeta nel tuo rettilineo? Va benissimo!
O preferisci scaraventare la tua nave contro il sole per vedere se anche gli alieni possono abbronzarsi? ACCOMODATI PURE!
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L'invito all'esplorazione libera dei misteri di questo mondo rappresenta quello che veramente mi ha colpito e ossessionato di questo viaggio, la sua voglia di accompagnarti (per circa 10 - 15 ore di gioco) a visitare una galassia aliena di cui tu, in quanto spettatore, sei ancora completamente all'oscuro. Un mondo di gioco non impossibile da comprendere... Anzi! Pieno di segni e indizi che ti aiuteranno a scoprirlo, comprenderlo e perché no... Magari anche farti qualche teoria o due sull'affascinante fantascienza proposta dal team di Mobius Digital.
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L'esperienza di un bellissimo viaggio verso l'ignoto che ti prenderà in tutte le sue fasi. Questa secondo me è la frase perfetta a chi mi chiede cosa sia Outer Wilds. "Una bellissima sorpresa di cui non sarò mai stufo e di cui mai dimenticherò il fascino e l'amore che ho provato giocandolo <3"
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goblinosophy · 5 months
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Un universo sconosciuto - Recensione
Essendo un videogiocatore da molto tempo è capitato che mi stancassi un po' dei miei generi di conforto. Spesso, coinvolgermi in prolungate sessioni di giochi GDR o JRPG  che impegnano per centinaia di ore, può risultare monotono e stancante al punto che la loro conclusione mi richieda piccoli periodi di decompressione dal  viaggio appena conclusosi. Proprio in uno di questi momenti di intermezzo - grazie ai consigli di un caro amico - mi sono lanciato a capofitto su un genere totalmente opposto alle mie solite avventure videoludiche. Parlo di Outer Wilds, un gioco davvero particolare incentrato sulle esplorazioni spaziali all'interno di un piccolo sistema solare.
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La parola chiave di questa mia esperienza è stata "semplicità". Maledizione, quanto fascino racchiude in se il gioco con questa parola.
Fin da subito Outer Wilds non perde tempo nell'introdurti il suo piccolo mondo. Nel primissimo dialogo cominci già a comprendere lo stretto essenziale. Sei un novello astronauta e a breve compirai il tuo primissimo viaggio spaziale, inoltre la tua navicella è pronta e a pochissimi minuti dal suo lancio, nulla di più chiaro no, cadetto?
Inizialmente, quello che mi aspettavo da questo gioco, era il classico simulatore di viaggio spaziale magari con una sua piccola trama orizzontale di contorno. Inaspettatamente mi è stata piazzata un'immensa trappola che avrebbe rubato molto ore del mio tempo libero, già innescata sin dall'avvio dell'applicazione. Comprendi immediatamente che non esiste una meta precisa dettata dal gioco. Sei tu a decidere dove andare, cosa fare, quale direzione prendere con la tua navicella. Il gioco ti sfida a conoscere questo piccolo sistema in piena libertà!
Facendo alcuni piccoli esempi di cosa voglio dire:
Vuoi partire verso la luna del tuo pianeta? Puoi farlo.
Esplorare il primo pianeta nel tuo rettilineo? Va benissimo!
O preferisci scaraventare la tua nave contro il sole per vedere se anche gli alieni possono abbronzarsi? ACCOMODATI PURE!
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L'invito all'esplorazione libera dei misteri di questo mondo rappresenta quello che veramente mi ha colpito e ossessionato di questo viaggio, la sua voglia di accompagnarti (per circa 10 - 15 ore di gioco) a visitare una galassia aliena di cui tu, in quanto spettatore, sei ancora completamente all'oscuro. Un mondo di gioco non impossibile da comprendere... Anzi! Pieno di segni e indizi che ti aiuteranno a scoprirlo, comprenderlo e perché no... Magari anche farti qualche teoria o due sull'affascinante fantascienza proposta dal team di Mobius Digital.
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L'esperienza di un bellissimo viaggio verso l'ignoto che ti prenderà in tutte le sue fasi. Questa secondo me è la frase perfetta a chi mi chiede cosa sia Outer Wilds. "Una bellissima sorpresa di cui non sarò mai stufo e di cui mai dimenticherò il fascino e l'amore che ho provato giocandolo <3"
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goblinosophy · 6 months
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Non solo semplici Cartoni! - Animazione
In un tranquillo pomeriggio di qualche giorno fa mentre preparavo un caffè risanante, mi è capitato di avere un' insolita chiacchierata con uno dei miei parenti su un mediometraggio di animazione trasmesso in televisione proprio in quel momento: "Saludos Amigos", classico Disney del 1943!
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Inutile dire che ero in estasi! Dopotutto io adoro l'animazione, e non ho potuto fare a meno di intromettermi per sapere cosa ne pensasse. Insieme alla voglia sfrenata di raccontare alcuni piccoli dettagli su questa pellicola con un po' di fierezza personale. L' entusiasmo era eccessivo e per quanto la persona in questione amasse davvero i personaggi di Walt Disney, lo scambio di battute fra di noi fu breve e venni congedato abbastanza in fretta da una classica frase di chi non vuole saperne di subire delle info-dumping "Io so solo che sono cartoni animati di quando ero piccolo e mi basta solo questo" e andava bene così.
Ma io non demordo e ne parlo qui al meglio delle mie possibilità!
Con l'inizio della seconda guerra mondiale l'attenzione del mondo si concentrava in larga parte sugli eventi salienti degli scontri in Europa. Come è facile immaginare l'animazione della Disney non potette godere appieno dell'attenzione del mondo, rimanendo con pochissimi finanziatori disposti a investire nelle produzioni degli artisti di casa Disney di cui si interesso solamente il governo statunitense a preservare attraverso alcuni finanziamenti federali, destinati però a essere utilizzati alla produzione di corti di propaganda con soldati, armi o persino alcune guide su come il popolo americano poteva contribuire alla causa bellica.
Qui si ritorna al nostro topic iniziale. Con la produzione di Saludos Amigos (1943) si stava tentando di sfruttare appieno la popolarità dei personaggi dello studio di Hollywood in Sudamerica, decidendo così di impiegare la fama mondiale di Disney trasformandolo nell'ambasciatore ideale con cui era possibile saldare dei buoni rapporti diplomatici con i vicini degli statunitensi. Difatti quest'opera era anch'essa un progetto nato dal sostegno diretto del governo statunitense, seguendo così fedelmente l'idea politica del "buon vicinato" intrapresa in quegli anni dal presidente Delano Roosevelt (Good Neighboor policy) sosteneva l'idea che mantenere dei buoni rapporti con i paesi limitrofi potesse favorire il governo Americano riducendo al minimo le influenze esterne della Germania Nazista.
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La produzione dei 4 corti del mediometraggio furono il risultato di una vacanza di circa 2 mesi a cui partecipò lo stesso Walt Disney assieme ai suoi animatori. Viaggiando per l'America meridionale i dipendenti della Disney col tempo confezionarono un prodotto animato frutto diretto delle loro esperienze con la cultura locale trasmessa dalla gente del posto. Lo staff di artisti ha rappresentato i in modo personale i colori dei paesi visitati accompagnando lo spettatore attraverso un secondo viaggio riproposto per il pubblico, con un misto di sequenze dal vivo da una parte e dall'animazione dall'altra. Offrendoci interessanti incontri di culture con un Pippo che scopre il gaucho argentino o un Paperino in visita in Perù o quest'ultimo in visita a Rio de Janeiro per fare la conoscenza di un novello personaggio brasiliano conosciuto come il futuro amico José Carioca!
La storia di questi grandi lavori non smetterà mai di affascinarmi.
(Primo vero articolo çwç, accetto critiche costruttive volentieri!)
Fonti utilizzate
Articoli:
Dale Adams, Saludos Amigos: Hollywood and FDR's
Good Neighbor Policy, University of Texas, Austin, 2007.
Siti Web:
https://www.ilsollazzo.com/c/disney/scheda/SaludosAmigos
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goblinosophy · 6 months
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Si comincia da qui
Eccoci! Dopo moltissimo tempo ho finalmente deciso di aprire un blog personale! Questa cosa nuova mi entusiasma moltissimo e l'idea di un piccolo spazio dove poter esternare e conservare gran parte delle fesserie e ragionamenti che quotidianamente pervadono la mia testa mi spaventa ed emoziona allo stesso tempo.
A dirla tutta... questo è un grandissimo sforzo per me che mi porta lontano dalla mia comfort zone. Ma penso che a lungo andare potrò guardarmi indietro con soddisfazione di questo piccolo traguardo nella mia crescita personale! <3
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