Tumgik
#despota
rymonauta · 2 years
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DALEKO OD DOMU
DALEKO OD DOMU
Jak mam dziecku wyjaśnić, Że żyć się odechciewa, Gdy widzę jak świat Okrucieństwo zalewa.
Chociaż jeszcze daleko Od drzwi mojego domu Odgłosy słychać wojny, Cierpień ludzkich ogromu.
To myśli złowrogich Odpędzić nie mogę, Gdy tyran i despota Niesie światu pożogę.
Choć moralnie skończony Od czci, wiary odsądzony Brnie w przemocy szaleństwo Bestialstwa okrucieństwo.
Ego większe od mitu, Od nieba błękitu, Bez wstydu limitu, Do obłędu zenitu.
Nie ma widać sposobu Złoźyć zbója do grobu Bez ryzyka zagłady. Pada na świat strach blady.
copyright @rymonauta
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orban1geci · 6 months
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A magyar államot olyan emberek irányítják, akiknek tisztességes demokráciában és jogállamban hosszú időre börtönben lenne a helyük.
Iványi Gábor
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lanausee44 · 1 month
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Kederli ruhların desteklemek ve propagandasını yapmak için bir despota ihtiyaçları olduğu gibi, despotun da amacı­na ulaşmak için ruhların kederlenmesine ihtiyacı vardır.
Gil­les Deleuze....
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paciember · 1 month
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A hatalom megragadása
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Ez a vita sorsfordító pillanatot rögzít, és ma már több okból sem lenne lehetséges. Nincs már Baló, nincs már szabad sajtó, de nincsen Orbán sem, aki leül egy nyílt vitára, amelyben képes profi módon kommunikálni és érvelni. Hogy mindebben mennyi a hazugság, az főleg most látszik, 18 év után, amikor már mindenki számára - ideértve a híveit is - nyilvánvaló, hogy tudatosan és rendszerszerűen elkövette mindazt, amivel itt a politikai ellenfelét vádolja. Az örömében fickándozó bonviván tenorja után az elhízott, nehézfejű és gonosz despota fejezte be a politika erkölcsi kiüresítését. "Persze, hogy hazudik, mert egy ravasz róka; de hát nem erről szól a politika?" Senki nem hisz már semmiben, követői a pénz után mennek, hitelessége a szemükben is legfeljebb annyi, mint a javíthatatlan bűnözőé, aki unalomig ismert, kiszámítható trükkjeit süti el újra meg újra. És ha mindaz meglenne, ami nincs, akkor látszana, hogy mennyire hiányzik az az újságíró, vagy egye fene, politikus, aki képes lenne szembesíteni mindezekkel a pofonegyszerű, nyilvánvaló és letagadhatatlan, megsemmisítő igazságokkal. Üres a színpad.
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psiqotic · 4 months
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Quand’ero giovane sentivo che queste cose erano sciocche, semplici. Avevo sangue gramo, una mente contorta e un’educazione precaria. Ero duro come granito. Avevo guardato il sole. Non mi fidavo di alcun uomo, e in special modo delle donne. Vivevo in un inferno di piccole stanze. Ho rotto cose, schiantato cose, sfondato vetri, maledetto. Ho sfidato tutto; ero continuamente sfrattato, imprigionato. Una lotta continua, dentro e fuori la mia mente. Le donne erano qualcosa da fottere e scartare. Non avevo amici maschi. Cambiavo lavoro e citta’. Odiavo le vacanze, i bambini, la storia, i giornali, i musei, le nonne, matrimoni, film, ragni, netturbini, gli accenti inglesi, la Spagna, la Francia, l’Italia… le noci e l’arancione. L’algebra mi faceva incazzare. L’opera mi faceva vomitare. Charlie Chaplin era falso. E i fiori per gli smidollati. Per me, pace e felicita’ erano segni di inferiorita’, precipui di deboli e menti fragili. Ma con il susseguirsi delle mie risse da vicoli, i miei anni suicidi, le mie innumerevoli donne, gradualmente capii che non ero diverso dagli altri. Che ero uguale. Rifulgevano di odio, glissavano meschine rimostranze. Gli uomini con cui mi battevo nei vicoli avevano cuori di pietra. Tutti sgomitavano, spintonavano, baravano per vantaggi risibili. L’arma era la menzogna, e il progetto era vuoto. L’oscurita’ il despota. Cautamente, a volte mi concedevo di sentirmi bene. Scoprivo momenti di pace in stanze da poco prezzo osservando i pomoli di qualche como’ o ascoltando la pioggia nel buio. Meno necessitavo, meglio mi sentivo. Forse l’altra vita mi aveva logorato. Non provavo piu’ il fascino di coinvolgere qualcuno in una conversazione, o montare una qualche povera femmina ubriaca, la cui vita era scivolata nel dolore. Non riuscivo ad accettare la vita com’era. Non avrei mai potuto trangugiare tutti i suoi veleni. Ma c’erano parti, piccole e tenui, che suggerivano domande. Riformulai. Non so quando… giorno, tempo, tutto quanto… ma il cambiamento avvenne. In me si rilasso’ qualcosa, scivolo’ via. Diedi il benvenuto a barlumi di pace, brandelli di gioia. Abbracciai quella roba come fosse quanto di meglio, come tacchi alti, seni, canti, opere. Non fraintendetemi, c’e’ una cosa come l’ottimismo ostinato che trascura tutti i problemi fondamentali per il suo stesso bene. E’ uno scudo e una malattia. Mi sono guardato allo specchio, una volta mi consideravo… brutto. Ora mi piaceva cio’ che vedevo. Quasi bello. Si’, un po’ strappato e lacero. Cicatrici, grumi, strani avallamenti. Ma alla fin fine, non troppo male.
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megalofasz · 3 months
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A #Novák Katalin által kegyelemben részesített K. Endre #Orbán Viktor öccsével volt közös birkózóprojektben, de közvetlen kapcsolatban állt az Orbán Viktor által alapított Puskás Ferenc Akadémiával is. K. Endre a bicskei gyermekotthonban vallomásuk visszavonására akarta kényszeríteni az intézet pedofil igazgatója által szexuálisan zaklatott gyerekeket, amiért börtönre ítélték. Novák Katalin viszont elnöki kegyelemben részesítette.
Az eset túlmutat önmagán. Az ügy elmondja, mennyit ér az uszító fideszes propagandában emlegetett gyermekvédelem, mit jelent nekik a gyermekvédelmi törvény, Orbán szónoklata arról, hogy a gyerekeket nem hagyjuk. Kiderült, hogy az Orbán-család a törvények felett áll és bárki mentesül a törvények alól, ha velük kapcsolatban áll, valamint Novák Katalin egy lelkiismeretlen báb, aki parancsra bármit megtesz, és visszaél a kegyelmi jogkörével.
(…) A képmutató „keresztény” Orbán-rezsim veszélyt jelent a gyerekekre. A magyarok pedig az ilyen esetekből érthetnék meg, hogy mit jelent, amikor eltűrnek és támogatnak egy családi vállalkozásban működtetett fasiszta rendszert, melyben megszűnik a jog, a törvény uralma, amelyben korlátlan hatalmat adnak egy despota zsarnoknak, aki a legkiszolgáltatottabbak, az intézeti gyerekek bántalmazóit is megvédi, ha az érdekei úgy kívánják.
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elperegrinodedios · 1 year
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Il cuore è despota, bramoso e non si sazia mai, lui è egoista indipendente, è un anarchico non scende mai a patti, piuttosto, preferisce subire le imposizioni della mente con le sue angherie. Produce amore senza pause, e non prevede gli intervalli, non fa calcoli, se potesse amerebbe il mondo intero. È indisciplinato, è arrogante. Lui non ha pazienza e non è capace di controllarsi, nè di mediare. La sola ed unica misura che ben conosce, è amare senza misura.
lan ✍️
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dinonfissatoaffetto · 2 months
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Una sera come tante, e nuovamente
noi qui, chissà per quanto ancora, al nostro
settimo piano, dopo i soliti urli
i bambini si sono addormentati,
e dorme anche il cucciolo i cui escrementi
un'altra volta nello studio abbiamo trovati.
Lo batti coi giornali, i suoi guaìti commenti.
Una sera come tante, e i miei proponimenti
intatti, in apparenza, come anni
or sono, anzi più chiari, più concreti:
scrivere versi cristiani in cui si mostri
che mi distrusse ragazzo l'educazione dei preti;
due ore almeno ogni giorno per me;
basta con la bontà, qualche volta mentire.
Una sera come tante (quante ne resta a morire
di sere come questa?) e non tentato da nulla,
dico dal sonno, dalla voglia di bere,
o dall'angoscia futile che mi prendeva alle spalle,
né dalle mie impiegatizie frustrazioni:
mi ridomando, vorrei sapere,
se un giorno sarò meno stanco, se illusioni
siano le antiche speranze della salvezza;
o se nel mio corpo vile io soffra naturalmente
la sorte di ogni altro, non volgare
letteratura ma vita che si piega al suo vertice,
senza né più virtù né giovinezza.
Potremo avere domani una vita più semplice?
Ha un fine il nostro subire il presente?
Ma che si viva o si muoia è indifferente,
se private persone senza storia
siamo, lettori di giornali, spettatori
televisivi, utenti di servizi:
dovremmo essere in molti, sbagliare in molti,
in compagnia di molti sommare i nostri vizi,
non questa grigia innocenza che inermi ci tiene
qui, dove il male è facile e inarrivabile il bene.
È nostalgia di futuro che mi estenua,
ma poi d'un sorriso si appaga o di un come-se-fosse!
Da quanti anni non vedo un fiume in piena?
Da quanto in questa viltà ci assicura
la nostra disciplina senza percosse?
Da quanto ha nome bontà la paura?
Una sera come tante, ed è la mia vecchia impostura
che dice: domani, domani... pur sapendo
che il nostro domani era già ieri da sempre.
La verità chiedeva assai più semplici tempre.
Ride il tranquillo despota che lo sa:
mi calcola fra i suoi lungo la strada che scendo.
C'è più onore in tradire che in esser fedeli a metà.
- Giovanni Giudici
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exterminate-ak · 11 months
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" - Frodo, ti sei svegliato!
- Gandalf, che è successo?
- Oh, ragazzo mio, ci sei riuscito. Hai gettato l’anello nel vulcano e con esso hai distrutto Sauron.
- Ce l’ho fatta…
- Hai salvato la Terra di Mezzo.
- Oh Gandalf, non vedo l’ora di rivedere tutti quanti.
- Li vedrai presto, Frodo. Ti stanno aspettando.
- Dove?
- Ai funerali di Sauron.
- Non ho inteso.
- I funerali di Sauron, è importante. È un evento. Lutto nazionale. Ci sono tutti i popoli della Terra di Mezzo.
- Perché?
- Come perché, per rendergli omaggio, per commemorarlo e celebrarne la vita straordinaria.
- Sauron.
- Sì.
- Ma Sauron è…
- Che?
- No, dico Sauron era un… un…
- Un?
- Un despota. Uno stregone malvagio. Ha devastato metà continente.
- Un po’ di rispetto, Frodo! Stai parlando di un morto, per la miseria!
- Ho capito, ma c’abbiamo combattuto per tre libri e tre film…
- Esatto. Non si può negare che abbia avuto un certo impatto.
- Un impatto di merda.
- Intanto ti devi sciacquare la bocca quando parli dell’Oscuro Signore. Lui non era malvagio.
- L’hai appena chiamato Oscuro Signore.
- Ma no, lui era… come dire… ecco, sì! Era un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia.
- Un desiderio di gioia?
- Sì. Come ti sembra? Sai, mi hanno chiesto di dire due parole alle esequie.
- Sauron, il Crudele. Sauron, l’Oscuro Signore di Mordor era un desiderio di amore?
- Guarda che le cose che ha fatto lui tu te le sogni.
- Gandalf, ma che cose? Cosa stai dicendo?
- Tirala su te Barad-dûr. Dai, prova. Tirala su te una torre di millequattrocento metri su suolo vulcanico!
- Ho capito, ma era una fortezza di pura malvagità!
- Che dava lavoro a migliaia di persone.
- Orchi Gandalf! Orchi! Mostri! Nazgul! Te li ricordi, sì? Ti ricordi il fuoco, la lava, gli eserciti incazzati, le battaglie, l’ombra cupa che scende.
- Ha segnato la Storia di questo paese.
- In peggio!
- Ha dato a tutti la possibilità di essere suoi servi, senza chiedere niente in cambio.
- Voleva conquistare il mondo.
- Ma amava i cani.
- Gandalf, ti sei rincoglionito? È per via della tinta? Questo era uno stregone oscuro, non ha mai nascosto la cosa e si è comportato di conseguenza per tutta la sua vita.
- Bella gratitudine.
- Eh?
- Guarda che te senza Sauron non eri nessuno. Senza sta cosa dell’anello tu te ne stavi ancora lì in Contea a farti i drummini. Altro che eroe. Tu la carriera la devi a Sauron.
- Ma a me m’ha rovinato la vita Sauron. E pure a tanti altri.
- Quanto odio, Frodo. Che persona piccola. Da te proprio non me l’aspettavo. Sauron era uno di noi.
- Uno di noi? Io sono un postadolescente coi piedi pelosi e lui era un cristo di dio re malvagio che ha forgiato un anello per dominare tutti gli altri. Scusami eh, ma com’è passata sta narrazione che era uno di noi? Noi chi?
- Ascolta, era una persona coi suoi pregi e i suoi difetti. E magari sì, ha dedicato la sua vita all’accumulo di potere per rendere questo Paese un posto peggiore e ci è pure riuscito, ma tu dimentichi una cosa importante.
- Cosa?
- Era un grandissimo comunicatore.
- Gandalf, porcoddue…
- Di Sauron si può dire tutto ma non che non sapesse comunicare.
- Ho capito, c’hai centocinquant'anni, hai cambiato colore e mo non capisci più un cazzo e hai paura di morire e questo è un pezzo della tua vita che se ne va e tu guardi tutto attraverso un vetro spesso così di nostalgia, ma sticazzi! Proviamo a essere un attimo obbiettivi, vuoi?
- E proviamo.
- Questo c’ha fatto passare l’inferno a tutti e ha lasciato il mondo peggio di come l’ha trovato.
- Diciamo che era una figura unica nel suo genere.
- Diciamo che era letteralmente un essere spregevole. L’incarnazione di almeno cinque dei sette vizi capitali.
- Che brutta bestia l’invidia.
- Perché a Boromir non gli abbiamo fatto i funerali così?
- Boromir era divisivo.
- Théoden.
- Comunista col Rolex.
- E Sauron invece?
- Sauron, nel bene e nel male rappresenta la Terra di Mezzo.
- Ma proprio per un cazzo io mi son sentito rappresentato da questo.
- Tu non capisci, Frodo.
- Cosa?
- La Terra di Mezzo è un Paese fondato sul condono. E dopo la morte condoniamo tutto a tutti. Però recitando frasi fondamentali come “nel bene e nel male” oppure “ha fatto anche cose buone” non neghiamo che sia stato un figlio di puttana, anzi lo rimarchiamo. Perché ne abbiamo bisogno.
- In che senso?
- Abbiamo bisogno di santificare le merde. E più uno è merda, più lo dobbiamo celebrare. Sauron va santificato, è per il bene di tutti. Così i nostri egoismi, i nostri piccoli squallori, le ipocrisie quotidiane, smettono di farci star male, di metterci in crisi. Se pure Sauron incontra Dio, se pure Sauron va in paradiso, se alla fin fine riusciamo a raccontarci che anche Sauron era una brava persona, allora lo siamo tutti. E nessuno deve pagare i propri conti con la vita e con la Storia.
- Va be’, ma con questo ragionamento non finiamo per circondarci ciclicamente solo di gente che “ha fatto anche cose buone”?
- Certo.
- E quindi altri Sauron?
- Siamo un fantasy, Frodo. Noi adoriamo le saghe. "
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bicchiere · 4 months
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Quando all'intervista mi hanno chiesto due aggettivi che mi descrivono ho detto despota e cazzone.
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zeroz2ro · 8 months
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Van még olyan despota, diktátor, emberkínzó, tömeggyilkos akinek még nem nyaltunk be csontig?
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orotrasparente · 1 year
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quando avevo 15 anni ho visto una bambina dare ordini confusi e senza senso ai suoi amichetti, ricordo che mi rimase impressa e io le dissi no guarda non è bello comportarsi da despota, ma quella bambina non mi ascoltò, quella bambina oggi è giorgia meloni
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orban1geci · 7 months
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Ahogy ez az ázsiai diktatúrákban, hibrid autokráciákban szokásos...
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brutgroup · 1 year
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Dear #SocialistModernism group Don't miss the chance to be the owner of the first Modernist Socialist inventory of many others to follow. We are happy to announce that ”Socialist Modernism in Former Yugoslavia”, the third photo album/digital guide of @_BA_CU ‘s planned series, is available in 800 copies. The photo album includes landmarks of socialist modernist architecture in Former Yugoslavia – from the 1950s to 1980s. Those who are interested in #SocialistModernism are able to order the book on @UrbanicaGroup @ushopamazon distributor page, (Link in our profile) ; link: http://urbanicagroup.ro/ushop/ or AMAZON: https://www.amazon.com/s?me=A33QJE9SPOCVM4&marketplaceID=ATVPDKIKX0DER by selecting the Photo album from among the books listed. (Shipping worldwide with DHL) #SocialistModernism #_BA_CU Print run 800 Pages 192 +1 Spread/ YUGO-SOC MOD Map Croatian, Serbian and English Size 26×28.5 cm Weight 1.25 kg Designed and published by @_BA_CU Association 2 pic Monument of Courage Ostra, Serbia Čačak, Ostra Built in 1969 Sculptor Miodrag Živković Svetislav Licina 1 pic: Hotel Zlatibor, Užice, Serbia Built in 1981 Architect Svetlana Kana Radević 3 pic: Kolašin City Hall and Spomen Dom/memorial building dedicated to the formation of the first National Anti-Fascist Council for the liberation of Montenegro and Boka in 1943. Kolašin, Montenegro. It was built from 1971 to 1975 according to the plans of the architect Marko Mušič. 5 pic: Development on Bulevar despota Stefana Viline Vode neighborhood, Belgrade, Serbia. Built in the 80s 7 pic: Eastern Gate of Belgrade, Rudo Buildings, (Istočne Kapije) Belgrade, Serbia, built in 1976, Architect: Vera Ćirković Engineer: Milutin Jerotijević 9 pic: Bosnia-Sarajevo, National TV 1983. Architects: Milan Kušan, Branko Bulić 10 pic: Blok 28 - Residential complex aka "Televizorke" Belgrade, Serbia Built in 1970-1974 Architect Ilja Arnautovic https://www.instagram.com/p/CqpzGsUoIjg/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Update: mi papá dice que soy una despota…
No me cae de extraño, el siempre me ve más cosas malas que buenas
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donb · 1 year
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