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#delusa dalle persone
ti-racconto-di-mee · 11 months
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Mi sento così messa da parte.. addirittura come se fosse una spettatrice della mia stessa vita.
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unpoorno · 5 months
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Little Caprice
Little Caprice, pseudonimo di Markéta Štroblová (Brno, 26 ottobre 1988), è un'attrice pornografica della repubblica ceca.
ha studiato come nutrizionista ed ha lavorato nell industria alimentare e nel settore alberghiero.
Nel 2008 ha iniziato a lavorare nella pornografia introdotta dal suo ragazzo di allora, che lavorava nel settore con l'agenzia Teenharbour Non volendosi esibire con il suo vero nome, ha scelto come pseudonimo Caprice per l'originalità mentre Little perché sembrava più giovane della sua età.
Delusa dal lavoro e dalle persone con cui era venuta in contatto si era ritirata ed aveva svolto per un certo periodo l'attività di cameriera, salvo poi ritornare in attività dopo un breve tempo, lavorando questa volta soprattutto col sito MetArt. Nel 2011 ha sofferto di una grave insufficienza renale, che l'ha costretta ad un ricovero ospedaliero, ma da cui è completamente guarita. Ha tatuato un gatto sulla caviglia sinistra.
Nel 2020 ha vinto il suo primo premio AVN Award for Female Foreign Performer of the Year vincendone altri 5 nei successivi tre anni. Con 3 riconoscimenti come AVN Award for Female Foreign Performer of the Year  ha eguagliato il record di vittorie alla pari delle college Katsuni e Anissa Kate.
È sposata con il collega austriaco Markus Schlögl, noto con lo pseudonimo di Marcello Bravo
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"Avevo cinque anni. L'insegnante ha scritto sulla lavagna: "Tutti gli uomini sono mortali". Ho provato un enorme sollievo, una grande gioia.
Quel pomeriggio, quando uscii da scuola, corsi a casa e abbracciai molto strettamente mia madre.
"Che fortuna mamma, tu non morirai mai! "Gli ho detto, rapito.
"Cosa? " chiese mia madre, sorpresa.
Mi sono separato appena da lei e le ho spiegato:
- La maestra ha scritto sulla lavagna che gli uomini sono mortali.
E tu sei una donna!. Per fortuna sei una donna, ho detto e l'ho riabbracciata.
Mia madre mi ha teneramente separato dalle sue braccia.
- Questa frase, mia cara, include uomini e donne. Tutti e tutte moriremo un giorno.
Mi sono sentita completamente sconvolta e delusa.
- Allora perché non l'ha scritto? : "Tutti gli uomini e le donne sono mortali"? Ho chiesto.
Beh- ha detto mia madre, in realtà, per semplificare, noi donne siamo rinchiuse nella parola "uomini".
- Chiuse? - Ho chiesto. Perché?
— Perché siamo donne - mi rispose mia madre.
La risposta mi ha sconcertato.
E perché ci rinchiudono? Gliel'ho chiesto.
È molto lungo da spiegare, rispose mia madre. Ma accettalo così. Ci sono cose che non sono facili da cambiare.
- Ma se dico "tutte le donne sono mortali"? Rinchiude anche gli uomini?
- No- rispose mia madre. Questa frase riguarda solo le donne.
Ho avuto una crisi di pianto.
Ho capito all'improvviso molte cose e alcune molto spiacevoli, come che il linguaggio non era la realtà, ma un modo per rinchiudere cose e persone, a seconda del loro genere, anche se sapevo a malapena cosa fosse il genere: oltre a servire a fare gonne, il genere era una forma di prigione. "
(Cristina Peri Rossi - Scrittrice uruguaiana vincitrice 2021 del Premio Cervantes)
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È l’ultima lettera d’amore che ti scrivo.
È stato un lungo cammino, da quel primo giorno che sono entrata nello studio della psicologa.
Ero arrabbiata, delusa, incazzata con il Mondo e con me stessa, ho preso un sacco di decisioni di merda e la serenità sembrava così lontana, da diventare impossibile da raggiungere.
Eppure oggi, mi ha dato un foglio, una penna e mi ha detto “ora, sei pronta a dirle addio”.
Sai, in fondo ho sempre saputo che sarebbe finita così… ed è per questo e per altri mille motivi, che non sono mai riuscita a dirti “ti amo”.
Te lo dico ora, perché ti amavo.
Ti amavo perché eri come uno di quei giorni di fine marzo, che è Estate sotto i raggi del Sole ed è ancora Inverno, quando ti ritrovi all’ombra.
Ti amavo, perché ti guardavo quando eri distratta. Quando lavoravi, guardavi il telefonino, rullavi una sigaretta o ti perdevi nella collezioni dei tuoi mostri e mi rendevo conto, che per averti accanto, qualcosa di buono nella vita, l’aveva fatta.
Ti amavo, perché sentivo il bisogno di coniugare i verbi al futuro ed i sogni al plurale.
Che di notte, mentre dormivi, alzavo le coperte per vedere se respiravi e mi rendevo conto, che da soli si diventa forti, ma in due si diventa un po’ più felici.
Avrei potuto cancellarti, mandarti a quel paese, non risponderti al telefono, voltarti le spalle, dimenticarti, non pensarti, non prendere treni in piena notte, ricordarmi i dettagli, ma non l’ho potuto fare, perché non ci capivo più niente. Ti amavo e basta.
Amavo le tue battaglie perse, l’inchiostro che usavi meglio di me, la voce che era sabbia rotta dalle onde del mare, il modo in cui ti facevano male i sogni, le cazzate che dicevi pur di non dire delle stupide verità.
Allora, ti auguro di circondarti di “persone medicina”
L’ho letto in una stupida poesia, che fa così
“ Nonna diceva che esistono persone che hanno le tisane dentro gli occhi
Camomilla nello sguardo
Che tu le vedi e ti si tranquillizza il respiro, i pensieri.
Diceva che esistono persone che non si spaventano dei tuoi dolori
Che non hanno paura di abbracciarti i traumi
Che sanno dove metterti dentro le parole giuste
Persone che hanno imparato a frequentare così bene il Sole
Che sanno addirittura accompagnarti fino al tuo tramonto “
Lascio a te la rabbia, ascoltare chi voleva solo distruggerci, i punti e le virgole che mancano nelle mie parole, il dolore che ti ha coperto gli occhi e le labbra, rendermi sostituibile, perché io non lascio più sporcare i ricordi e la memoria, a nessuno.
Neanche da me stessa.
E racconterò di noi, alla gente che incontrerò, alla persona che amerò dopo di te, ti ritroverò nei miei progetti per aiutare gli altri, nei film che ti scavano dentro, nei tramonti visti dal finestrino della macchina, nei viaggi dove scoprirò qualcosa di nuovo e negli sguardi dei bambini che non sanno chiedere aiuto.
Tu, porta rancore anche al posto mio.
E ti diranno che è tutto prestabilito, che fa parte di quel rapporto tossico che ti hanno messo in testa, che di buono non ho nulla, che io sono il lupo e tu Cappuccetto Rosso, che sono un fake, che ho rubato, mentito, ma sai, queste parole non sono per riaverti, ma per rendere libera me.
Da tutto questo.
Fatti ancor più carina, un filo di trucco, lascia i capelli sciolti, spruzza il profumo, mettiti quei jeans che ti fanno il culo da paura, sali in macchina, accendi la radio, ma che sia la tua voce la canzone più bella e vatti a prendere tutto il buono di questo Mondo.
Questa è l’ultima lettera d’amore che ti scrivo, se senti un cigolio, è la porta del mio cuore, che si chiude e ti dice addio.
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#Ale
Tuttodunfiato
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alexiadenise · 7 months
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mamma mia sono proprio delusa dalle persone e non da quelle in generale, quelle mi hanno sempre fatto pena ma da quelle da cui ti saresti aspettato il mondo intero e poi si sono rivelate essere esattamente come quelle in generale se non peggio.
una pugnalata al cuore, una dopo l’altra. sempre peggiore della precedente.
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a-dreamer95 · 2 months
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Ho degli anni alle spalle, il cuore segnato dalle inevitabili delusioni della vita, sogni persi per strada, e altri realizzati. Ho lasciato lungo la via chi avevo creduto diverso e chi mi ha delusa, per colpa mia o sua, non importa, ed ho imparato a cadere in pezzi e a raccoglierli, per prendere nuove forme. Ho attraversato il dolore delle perdite e dell'abbandono, ma ho assaporato anche la riconquista dell’entusiasmo.
Ho imparato a cercare e a prendere quello che mi fa stare bene, talora con difficoltà, magari non sempre, pagando a volte un prezzo, ma va bene anche così, forse ne è aumentato il valore.
Ho realizzato che prendersi quello di cui si ha bisogno è una buona azione nei confronti di se stessi, ma anche che spesso ci vuole tempo per capire quello di cui non si ha bisogno, e scegliere di lasciarlo andare. Ho compreso che spesso chi ti ferisce sta camminando su una tua vecchia ferita ancora aperta, così come io posso calpestare, senza sapere, il dolore antico di qualcuno. È che da qui nascono molte incomprensioni, che spesso sono inevitabili ed involontarie.
Ho imparato a essere più sfrontata, a non voler essere per forza simpatica a tutti, ma piuttosto essere fedele a me stessa. A considerare più importante quel che sono io e che mi interessa, piuttosto delle persone che non sono importanti per me.
Ho recepito che spesso non serve spiegare a chi non vuole o non può capire; ci puoi provare, per non lasciare nulla di intentato o in sospeso, ma, anche se con rammarico, occorre accettare che le cose siano così.
Ho addosso i segni del tempo vissuto e di quello che ho imparato.
Si vede tutto. A volte ritocco le foto per non vedere i miei difetti, dimenticando il valore della strada percorsa e delle conquiste. 
E che l’essenza non ha tempo: conserva l’innocenza e l’entusiasmo del bambino, e acquista la maturità e la stanchezza dell’esperienza.
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nonsolohaiku · 5 months
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Come fiamma ancora accesa
Torno a leggerti sul tuo blog.
Pare una casa abbandonata, forse da poco, ordinata e ben tenuta, solo qualche ragnatela ed un po' di polvere. Le stanze sono buie e da tempo non vissute, tranne una. Una sala da pranzo, una tavola ben apparecchiata per due, davanti ad un camino che pare spento, ma dalle cui braci ancora si leva un po' di tepore. E su quel tavolo, che riecheggia una cena mai consumata, una candela, quasi sciolta, ma ancora accesa...
Chiudo gli occhi ed immagino.
Li vedo quei due.
Lei una donna semplice, jeans nero, una felpa, scarpe comode, acqua e sapone ma dallo sguardo sensuale, che nasconde tenera passione.
Lui un uomo tutto d'un pezzo, un apollo di mezza età, ben curato anch'egli nella sua semplicità, sguardo fiero, ma che tradisce ammirazione e un po' di incredulità.
Musica jazz di sottofondo, la sento, mi fermo un po' ad ascoltarla...
Lui seduto ad aspettare lei.
Lei seduta ad aspettare lui.
Non si vedono: trasparenti l'una all'altro. Eppure si cercano.
Sembrano in attesa, ma di cosa non si sà...
Lui, risoluto e stanco di aspettare, si alza e se ne va.
Lei resta ancora un po' poi, delusa e rassegnata, anche lei lascia la stanza.
Vuoto, un senso di vuoto mi pervade e tristezza. Perché due persone che si cercano, si vogliono, non si possono vivere? Perché?
Apro gli occhi.
Dentro me una luce, un senso di speranza, come quelle braci nel camino, come quella candela ancora accesa.
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aurozmp · 6 months
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così delusa dalle persone che quando entrano nella mia vita gli do già io i consigli su come ferirmi e farmi stare male
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dottssapatrizia · 1 year
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Buongiorno a tutti!!
Oggi il mio buongiorno sarà diverso dagli altri perché voglio chiudere, con questo post, la vicenda "Dott.ssa-Black". Ho riletto tutti i commenti al messaggio di @miky-de-angelis e vorrei spiegare quello che è successo dal mio punto di vista. Molti non saranno interessati, alcuni si ma, come ho scritto in diversi messaggi pvt e come ha detto giustamente @atenablogs, questo rapporto è stato reso "troppo" pubblico e chiunque interessato ha diritto a una spiegazione.
Non è un modo per "uscirne pulita" , per recuperare stima o elevare le mie azioni in questa storia.
Ho fatto molti errori anche io proprio partendo dalla pubblicità. Alcuni di voi, mi avevano avvisato sui danni che la "resa pubblica" avrebbe comportato ma io non ho voluto ascoltare.… Ero presa da quello che "vedevo" e dalle attenzioni che Black mi dava, attenzioni di cui avevo bisogno come aria per diversi motivi più o meno gravi.
Ho scoperto che quello che vedevo non era reale perché un'amica aveva conosciuto un uomo di Udine e, facendomi vedere le sue foto, coincidevano con quelle che Black mandava a me. Non potevo crederci quindi le ho detto di fare una video chiamata. Scrissi a Black, delusa e arrabbiata ma ero ancora convinta che fosse un uomo. È stata la stessa Michela a rivelare che era una donna.
Michela sa benissimo che ero molto attratta ma non innamorata quindi passata la forte delusione (grazie anche alle parole di @s-a-f-e-w-o-r-d ), e non dire di no @miky-de-angelis, abbiamo provato a mantenere una sorta di "rapporto" ma per me era difficile avere a che fare, non tanto con lei quando con me stessa e la mia diffidenza verso le persone. Quindi si sono interrotti i contatti.
Per quanto riguarda il "venerdì da incontro", l'appuntamento era telematico… Almeno per il momento!!
che cosa mi ha lasciato questa vicenda? Diffidenza e Distanza…
Questo è l'ultimo post a cui risponderò sulla vicenda, gli anonimi che pubblicherò saranno solo quelli di persone che hanno bisogno di parlare del mio lavoro…
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E comunque buongiorno ☕️
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Mi fido troppo e troppo in fretta delle persone e resto sempre delusa dalle mie aspettative.
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la-ragazza-segreta · 7 months
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Attraverso le ombre dell'ansia: la storia di una ragazza delusa
C'era una volta una ragazza che portava il peso delle delusioni sulle spalle come un fardello pesante. La sua vita era stata segnata da una serie di eventi che avevano minato la sua fiducia e alimentato un'ansia costante. Nonostante tutti i suoi sforzi per trovare la felicità, sembrava che le delusioni fossero sempre dietro l'angolo. Fin da giovane, questa ragazza aveva imparato a non aspettarsi troppo dalla vita. Ogni volta che si entusiasmava per qualcosa o qualcuno, veniva tradita dalle sue stesse aspettative. Le persone che aveva amato e considerato amiche si erano allontanate, lasciandola con un senso di abbandono e una ferita aperta nel cuore. L'ansia, come un'ombra oscura, la accompagnava ovunque andasse. Era sempre in allerta, pronta a proteggersi da ulteriori delusioni. Ogni volta che qualcosa sembrava andare bene, la sua mente si riempiva di dubbi e paure. Si chiedeva se tutto quello che stava vivendo fosse reale o solo un'altra illusione destinata a svanire. La paura di essere delusa di nuovo la spingeva a tenere le persone a distanza. Preferiva non aprirsi completamente, per evitare di essere ferita ancora una volta. Così, si chiudeva in se stessa, costruendo mura invisibili intorno al suo cuore. L'ansia, però, non risparmiava neanche le sue relazioni più intime. Aveva sempre paura che le persone a cui teneva potessero tradirla o abbandonarla. Questa ragazza si sentiva come se non fosse mai abbastanza. Non abbastanza interessante, abbastanza attraente, abbastanza brava. Si confrontava costantemente con gli altri, misurando la sua autostima in base a criteri esterni. Si sentiva inadeguata, e questa sensazione alimentava ancora di più la sua ansia. La delusione aveva lasciato un segno profondo nella sua anima. Aveva perso la fiducia in se stessa e nel mondo che la circondava. Ogni volta che qualcosa andava storto, si sentiva come se fosse stata colpita da un pugno nello stomaco. Le delusioni sembravano ingigantirsi, soffocando ogni speranza di felicità. L'ansia si era trasformata in un mostro che la tormentava giorno e notte. Le sue paure si manifestavano attraverso attacchi di panico, sudorazione e tremori. I suoi pensieri si facevano sempre più cupi e catastrofici, creando un circolo vizioso difficile da spezzare. Nonostante tutto, questa ragazza aveva una forza interiore che brillava nel buio. Aveva imparato a lottare contro i suoi demoni, ad affrontare le sue paure e a cercare la luce anche nelle ombre. Si era resa conto che la felicità non poteva dipendere solo dagli altri, ma che doveva venire da dentro di lei. Ha deciso di intraprendere un percorso di guarigione, cercando aiuto da professionisti e cercando di costruire una rete di supporto intorno a sé. Ha imparato tecniche di gestione dell'ansia e ha iniziato a praticare la meditazione e lo yoga, cercando di riportare calma nella sua mente turbata. Nonostante le difficoltà, questa ragazza ha iniziato a vedere dei piccoli cambiamenti nella sua vita. Ha iniziato a prendersi cura di se stessa, a coltivare le sue passioni e a cercare attivamente situazioni positive. Ha imparato ad apprezzare le piccole gioie quotidiane e a non farsi schiacciare dalle delusioni. La strada verso la guarigione e la felicità era ancora lunga, ma questa ragazza non avrebbe mai smesso di lottare. Aveva imparato che la sua ansia e le sue delusioni non definivano chi era veramente. Era molto di più di quelle ombre che la tormentavano. Non possiamo controllare gli eventi che accadono nella nostra vita, ma possiamo scegliere come reagire ad essi. La ragazza delusa e piena di ansia merita di trovare la pace e la felicità che cerca. Merita di superare le sue paure e di riscoprire la fiducia in se stessa e nel mondo.
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ti-racconto-di-mee · 1 year
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Io penso che se una persona continua a dimostrarti il contrario di quello che tu vorresti da lei. Vuol dire che il suo atteggiamento è già la risposta a tutto.
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accidentiaituoiocchi · 5 months
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C'è questa mia amica, I. , che è da sempre strana. Cioè molto rigida, fatica ad avere confronti con opinioni diverse dalle sue e tende davvero facilmente a giudicare.
Nemmeno un anno fa, periodo mio compleanno, io fidanzata da poco ecc...lei super gelosa del rapporto che ho con E. (Amica che ha conosciuto prima lei! E gelosa di me, cioè le dava fastidio che E. Fosse cosi presente nella mia vita). Con tanto di mezze scenate di gelosia...
Vabbè tutto ok fino a che succede una stronzata con un gruppo di amiche (balza una banalissima cena all'ultimo) e lei cambia proprio atteggiamento
Con me tipo sparisce - ok nemmeno io l'ho troppo cercata ma dopo lo switch strano le avevo chiesto se fosse tutto ok e lei mi aveva rifilato delle scuse assurde..
Vabbe a settembre muore mio zio e lei mezzo si scioglie diventando vagamente piu umana
Continuiamo praticamente a non sentirci poi le scrivo io per una cagata e lei mi dice che si è fidanzata ecc le propongo di vederci e mi risponde con reazione cuoricino
Organizza cena per presentare il fidanzato a una nostra amica (spoiler: quella di cui era gelosa che invece questa estate è diventata bff - evito di raccontarvi la falsità della cosa) in vista della festa di compleanno di questa a cui sono invitati anche i +1
Invita anche me a questa cena (e ancora adesso non capisco perché, mi ero illusa in un ri avvicinamento ma non pare)
Serata va bene, le scrivo per dirle che mi sembrano una bella coppia e sono felice per lei e risponde subitissimo per indagare anche la mia relazione.
Le scrivo che sarebbe carino vederci io e lei e aggiornarci e sparisce di nuovo
Raga io sono piena, ma piena davvero. Perché di passi ho provato a farne(qui ovviamente non ho messo tutto già è un papiro cosi..) però ho provato a capire se fosse successo qualcosa, mi sono scusata per la mia latitanza dovuta a specialità più lavoro ecc, ho provato almeno due volte a chiederle di vederci...sono un po' atterrita e onesta, anche delusa
Siamo molto diverse, vero, e probabilmente destinate ad allontanarci sempre di piu, ma siamo amiche da tanto e più che altro questo atteggiamento falso (perché è falso far finta di nulla e poi non rispondere) io non lo capisco capisco e anzi mi irrita perché chiunque mi conosca sa che io apprezzo la trasparenza SEMPRE
Sta di fatto che da ieri ho sto pensiero e mi da fastidio ma ammetto di non avere nemmeno voglia di rincorrerla ancora io perché mi sembea eccessivo
Mi verrebbe solo da provocarla la prossima volta che ci vediamo.
La vedo davvero inacidita e incattivita e io non so cosa possa aver fatto per arrivare a questo ma poi è sta facciata falsa falsissima con cui si comporta che mi manda in tilt
Sta di fatto che vorrei non me ne importasse ma il mio cazzo di problema è la cosa di voler piacere a tutti, e sono davvero stupida perché so che dovrei sbattermene e dare tempo ed energia a persone a me affini ecc ma mi irrita comunque
Se siete arrivati a leggere fino a qui allora grazie per aver partecipato al mio Ted Talk "lamenti inutili e flussi di coscienza"
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nonhovogliadiniente · 5 months
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sono così tanto delusa dal mondo e dalle persone
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dilebe06 · 1 year
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Midnight at Pera Palace: pensieri sparsi
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Inizio anno con il botto.
Siccome sono ancora mezza malata non ho testa per scrivere interi commenti quindi mi limiterò a pensieri sparsi perché comunque ho bisogno di metter "su carta" le mie opinioni.
Midnight At Pera Palace
Questa serie l'ho scelta e l'ho vista appena saputa della sua esistenza per merito di @ili91-efp che ringrazio per avermela fatta conoscere. Nel suo quiz di fine anno - ecco perché lo faccio XD - aveva parlato bene di questa serie e dopo aver letto la trama - da pippe mentali - mi sono convinta a vederlo subito.
Midnight è una di quelle serie che piacciono a me: da cervello acceso. Viaggi nel tempo, misteri, colpi di scena... e su questo frangente non sono rimasta delusa. Devo fare un enorme plauso agli autori della serie per aver incasinato le cose così bene ed in modo così intrigante. Per tutta la visione mi sono posta mille domande ed ho mosso il mio cervello nel tentativo di capire cosa stesse succedendo. E la cosa più piacevole è che tutto torna: nel senso che non ho percepito buchi di trama o forzature, molto facili da trovare visto il tema "viaggio nel tempo". Ottimo lavoro, davvero.
Bellissima l'ambientazione. Ok, siamo in Turchia e quindi è gioco facile. Ma la ricostruzione scenica è stata di altissimo livello, considerando che siamo nel 1900. Costumi, ambiente, usanze..tutto è stato trattato in modo così realistico che è stato davvero un piacere per gli occhi.
La lead. Allora, certe volte la volevo prendere a manganellate in testa per farle venire il buon senso. Certe volte invece l'ho apprezzata per la sua determinazione e coraggio. Vederla ignorare qualsiasi buon consiglio le venisse dato è stato straziante. XD Capito di essere tornata indietro nel tempo ed essere stata avvisata di quali eventi catastrofici potrebbe portare un suo coinvolgimento in qualsiasi cosa, la nostra protagonista anziché esser prudente si butta estasiata su qualsiasi cosa. Parla con gente con cui non deve parlare, gira sfacciatamente in posti dove non deve andare e sti cazzi. E quando verso fine serie deve andare nel 1942 per salvare il suo amato ed il suo compagno di viaggio, nonostante le abbiano detto mille volte di non parlare/interagire/fare cose con le persone, lei appena vede il protagonista maschile...dimentica tutto. Daje di salvataggio, presentazione, storia d'amore. Mi sono messa le mani nei capelli. Vero è che nonostante questi lati più ingenui - chiamiamoli così - la lead ha anche lati positivi. Mi è piaciuta quando difende la figlia dal padre, quando vuole tornare indietro nel tempo per salvare le persone nonostante tutti glielo sconsigliassero, quando spacca vetrine e ruba macchine. La lead ha del suo, dai.
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E poi c'è lui: Humphrey Bogart turco. Affascinante, tormentato, mezzo villain e innamoratissimo. Devo ammettere che per quanto non abbia amato il suo doppiogioco con gli inglesi - perché me lo sentivo nelle ossa che stava mentendo e quindi l'ho trovato prevedibile - ho amato la sua passione per la lead. Il fatto che non l'abbia mai dimenticata e che l'abbia cercata per anni. Realistico ma triste anche il fatto che abbia abbandonato moglie e figlio per la protagonista.
Ma il mio personaggio preferito è stato Ahmed. Ho amato le sue crisi isteriche, le sue preoccupazioni ed il suo modo di parlare. Il fatto poi che lui sia quel figlio abbandonato da Halit genera ancor più pepe nella vicenda. Si capisce il suo rapporto con il padre ed è stato carino vederlo comprendere che alla fine non era l'unico a sapere dell'hotel e che la sua missione fosse solo un pensiero suo. Ma la cosa più bella è stata la sua relazione con la lead: morivo dalle risate ogni volta che c'era da fare qualcosa con la lead di mezzo e lui sembrasse sempre mezzo perplesso. E poi è originale il fatto che i due compagni di viaggio siano così distanti per età.
Ci sono poi tutti i misteri sulla lead? Io e @ili91-efp abbiamo ipotizzato che la lead potesse essere la figlia della lead. O meglio la figlia della figlia di quella a cui la lead ha preso il posto. D'altronde lei e la figlia si rivedono nel 1942 che dovrebbe essere l'anno in cui la protagonista è stata lasciata all'hotel. Ma se fosse vero vorrebbe dire che la figlia sa del potere dell'hotel, del viaggio del tempo. Ma la pippa mentale più grossa per me è la foto che trovano i due viaggiatori del tempo, assieme alla neonata: c'è la capa del bordello con in braccio la bambina e dietro la scritta "salva tua madre". O_O Da farci seghe mentali per giorni.
Infine due parole sulla cameriera innamorata di Halit. Per quanto fosse una stronza ho trovato così probabile e giusta la sua disperazione: l'uomo che ha amato da lungo tempo e che l'ha sposata e con cui ha fatto un figlio la molla dall'oggi al domani per andare appresso alla donna di cui è sempre stato innamorato. Sfido qualsiasi persona a non farsi turbare dalla cosa.
Adesso aspettiamo la seconda stagione, sperando nella sua realizzazione. Io ci spero. Io la vorrei molto. Le domande lasciate aperte sono tante e la serie ha innumerevoli sbocchi di narrazione. Sarebbe un peccato chiudere tutto così.
Voto: 8.1
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"Avevo cinque anni. L'insegnante ha scritto sulla lavagna: "Tutti gli uomini sono mortali". Ho provato un enorme sollievo, una grande gioia.
Quel pomeriggio, quando uscii da scuola, corsi a casa e abbracciai molto strettamente mia madre.
"Che fortuna mamma, tu non morirai mai! "Gli ho detto, rapito.
"Cosa? " chiese mia madre, sorpresa.
Mi sono separato appena da lei e le ho spiegato:
- La maestra ha scritto sulla lavagna che gli uomini sono mortali.
E tu sei una donna!. Per fortuna sei una donna, ho detto e l'ho riabbracciata.
Mia madre mi ha teneramente separato dalle sue braccia.
- Questa frase, mia cara, include uomini e donne. Tutti e tutte moriremo un giorno.
Mi sono sentita completamente sconvolta e delusa.
- Allora perché non l'ha scritto? : "Tutti gli uomini e le donne sono mortali"? Ho chiesto.
Beh- ha detto mia madre, in realtà, per semplificare, noi donne siamo rinchiuse nella parola "uomini".
- Chiuse? - Ho chiesto. Perché?
— Perché siamo donne - mi rispose mia madre.
La risposta mi ha sconcertato.
E perché ci rinchiudono? Gliel'ho chiesto.
È molto lungo da spiegare, rispose mia madre. Ma accettalo così. Ci sono cose che non sono facili da cambiare.
- Ma se dico "tutte le donne sono mortali"? Rinchiude anche gli uomini?
- No- rispose mia madre. Questa frase riguarda solo le donne.
Ho avuto una crisi di pianto.
Ho capito all'improvviso molte cose e alcune molto spiacevoli, come che il linguaggio non era la realtà, ma un modo per rinchiudere cose e persone, a seconda del loro genere, anche se sapevo a malapena cosa fosse il genere: oltre a servire a fare gonne, il genere era una forma di prigione. "
Cristina Peri Rossi
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