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#citazione della notte
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"Cerca i tuoi simili. E vivi ogni giorno come se fosse una vita intera."
L'ultima notte della nostra vita - Adam Silvera
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illuposolitario · 3 months
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Io ci provo a fare il duro.
Io ci provo a fare quello disinteressato.
Ma alla fine è più forte di me, non riesco a non pensarti.
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L’IMMAGINE E LA CITAZIONE - di Gianpiero Menniti 
IL SOGNO - di Jorge Luis Borges (1899-1986), 1964, dalla raccolta "L'altro, lo stesso"
"Se il sonno fosse (c’è chi dice) una tregua, un puro riposo della mente, perché, se ti si desta bruscamente, senti che t’han rubato una fortuna? Perché è triste levarsi presto? L’ora ci deruba d’un dono inconcepibile, intimo al punto da esser traducibile solo in sopore, che la veglia dora di sogni, forse pallidi riflessi interrotti dei tesori dell’ombra, d’un mondo atemporale, senza nome, che il giorno deforma nei suoi specchi. Chi sarai questa notte nell’oscuro sonno, dall'altra parte del tuo muro?"
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aaavia · 9 months
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In ogni momento e in qualsiasi situazione, quando mi capita di guardare qualcosa di interessante in televisione, quando mangio dei gamberi e li trovo squisiti, ho sempre l’impressione che i miei sentimenti e le mie emozioni non siano altro che una sorta di... citazione. Sì, una citazione da un libro che forse ho letto o mi è capitato sott’occhio per lavoro. Anche quando ho la netta sensazione che un’emozione nasca dentro di me, mi domando sempre e comunque se sia veramente qualcosa che sento io. Non so come dire, ma ho sempre l’impressione di citare qualcun altro, e non per forza parole scritte, ma anche un dialogo di un film o un’espressione su un viso. Insomma, qualcosa che non appartiene a me bensì ad altri, una citazione, per l’appunto.
Gli Amanti della Notte - Mieko Kawakami
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co-arch · 1 year
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PL36
Progetto di ristrutturazione di un appartamento su due livelli a Verona, vicino a Castelvecchio. I clienti, una coppia di giovani avvocati con tre figli, hanno chiesto agli architetti di rinnovare l’appartamento con pavimenti in legno e trovare spazio agli arredi contemporanei e ad alcuni oggetti di famiglia che avevano collezionato. La casa era stata ristrutturata in varie fasi negli anni 80 e all’inizio degli anni 90, il lavoro principale è stato selezionare e valorizzare i vari interventi che si sono susseguiti alleggerendo lo spazio e cercando di farne un racconto. È stato di ispirazione il testo di Gio Ponti il "Manifesto della Casa adatta" del 1970 delinea alcuni punti che sono stati spunto per il progetto: Non dobbiamo adattarci noi a una casa generica ma è la casa che deve adattarsi a noi. 1. La casa adatta è un modo di pensare all’abitazione in modo versatile per farne espressione della nostra individualità culturale. 2. Abbandonare gli schemi di locali segregati collegati da anticamere, corridoi e porte, 3. Non più muri davanti agli occhi, non più spazi maggiori o minori ma avere grande respiro e vedute interne più profonde L’ampia zona giorno è stata mantenuta il più libera possibile con lunghe viste prospettiche sugli altri ambienti, lo spazio è caratterizzato dal parquet a spina francese con lunghe plance in rovere naturale. La zona giorno è delineata in due aree living dalla scala in acciaio inox e legno che porta alla zona notte al piano notte mansardato. La prima zona living ha un ampio divano su misura realizzato in legno laccato nero e cuscini di velluto azzurro e crea uno spazio conviviale con gli oggetti di famiglia e le luci vintage, sul secondo living, più raccolto e familiare, domina il camino esistente rivestito su disegno in marmo calacatta corchia. Sempre su disegno i coffee table in marmo sono stati realizzati con lo stesso materiale delle lastre usate per il camino.. Un intervento che ha permesso di valorizzare la cucina è una citazione a Carlo Scarpa e all’ingresso Brion: è stato aperto nel volume chiuso della cucina che era relegata a mero spazio di servizio un’apertura circolare che desse un visuale incorniciata verso il tavolo da pranzo di Scarpa prima separato dalla stessa. La cucina bianca e monolitica a penisola anch’essa in marmo è illuminata da un lampadario in vetro soffitta e ottone di MENU TR BULB A SOSPENSIONE, accostamento nordico agli altri pezzi di design presenti nella casa. Il tavolo da pranzo Doge di Carlo Scarpa per Cassina in acciaio spazzolato e vetro è illuminato da una sospensione circolare ZIRKOL – C PLUS by Nemo lighting e vive insieme alla cucina diventando spazio conviviale. È stato usato anche nei bagni della zona notte il marmo, dato che a Verona è presente un distretto di lavorazione dei marmi e dei graniti di eccellenza. Alcuni spazi ed elementi di servizio come i bagni e il camino sono diventati il motivo per impiegare alcuni elementi di rivestimento marmoreo come l’Alba e lo statuarietto, scelti dagli architetti insieme ai clienti dalla lastra al disegno fino alla posa. La zona notte nello spazio mansardata ha un secondo salotto che porta alle camere e ai bagni in cui è stato impiegato un marmo statuarietto, in questo piano si è scelto di posare il parquet in rovere a correre. La camera da letto è Illuminata dalle IC lights di Michael Anastassiades e si affaccia su un terrazzino a pozzo con vista sui tetti di Verona.  Arredi / Furnishing Divano Lowland di Moroso by Patricia Urqiuola, lunghezza 3,05 circa. Coppia poltroncine Silver Lake, Moroso by Patricia Urqiuola. Tappeto Gun, Gandia Blasco bianco e nero. Tappeto manga (calza) Gun, Gandia Blasco by Patricia Urqiuola, lunghezza 4 mt. Lampada Arco Flos by Castiglioni. Lampada vintage piantana acciaio cappello rosso. Lampada vintage struttura acciaio con palla di vetro. Specchio vintage bordo dorato Lampada vintage cubo acciaio con quadrati plastica. Tavolino in marmo su disegno Comodini vintage con specchietti camera matrimoniale, con lampade vetro bianco opaco Muuto. Sedia Dondolo Vitra giallo ocra vintage Sedie cinema recuperate vintage Piattaia antica (cucina) Sedie in legno BD15 su disegno di co.arch studio Luci / Lights FLOS Silver vintage E27 wall lamp ARCO LED di Achille and Pier Giacomo Castiglioni, 1962 per FLOS MENU TR BULB LAMPADA A SOSPENSIONE in Ottone design Tim Rundle LAMPADA A SOSPENSIONE ZIRKOL-C-PLUS by Nemo Lighting Piantana IC Flos grande ottone by Michael Anastassiades Lampada da tavolo IC Flos ottone by Michael Anastassiades Lampada da tavolo Bilia per Fontanarte design Gio Ponti. Architetti co.arch studio / Giulia Urciuoli e Andrea Pezzoli https://www.coarchstudio.it/ https://www.instagram.com/co.arch.studio/ Photos by Diambra Mariani https://www.diambramariani.it/ SU ARCHIPORTALE https://www.archiportale.com/news/2022/02/case-interni/verona-lo-studio-co.arch-cura-il-restyling-dell-appartamento-pl36_87340_53.html
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Mademoiselle Se raconte
“Il doc mi ha anche chiesto: stai
attraversando un periodo
stressante? Bah, non lo definirei
esattamente 'periodo', mi pare più
un'era geologica intera, sto vivendo
nello stressozoico.”
(Citazione)
Decidere di non essere più per chiunque, non è rafforzare la connotazione peggiorativa del termine, bensì prendere consapevolezza che solo le persone alle quali non devi più dare giustificazioni posso realmente essere fonte di pace.
La complessità delle nostre vite va oltre la mera apparenza e per quanto mi riguarda, e se prima dovevo “solo” scarrozzare la mia cronicità, oggi, devo fronteggiare la criticità di un figlio, con tutto quello che comporta, data la mia condizione di salute.
Così, dal “non semplice” prendermi cura di me stessa, sono passata al livello superiore, e l’abisso che mi separa dal resto di mondo è una vertigine che affronto con la determinazione della maturità acquisita, non dall’età, ma dalle prove della vita.
La gara del chi sta peggio mi ha semplicemente rotto le ultime vertebre sane.
La prima volta che decidi di ricorrere all’isolamento in stile “Divina”, le proiezioni di quello che potrebbero pensare gli altri, ti provocano torsioni dello stomaco.
Poi ti accorgi che il mondo va avanti anche se tu non superi la notte, e la sensazione di leggerezza è impagabile.
I miei dolori, le mie angosce, le mie paure, tutta la mia sofferenza accumulata, oggi vengono impacchettate per fronteggiare una situazione più grande, e la necessità di condividere lo spazio e l’aria con persone “facili” è il nuovo farmaco salvavita.
La chicchera con la cassiera, che probabilmente ha un pacchetto simile al mio che la aspetta a casa, diventa un Aulin omeopatico, e il pranzo con gli amici che ti stringono forte per aiutarti a tagliare il salame sono il Brufen 1000 che i big pharma non hanno ancora sfornato.
Non essere più per chiunque diventa più facile, quando il cambio di strategia paga, e ridisegni i contorni delle tue priorità e dei tuoi valori, e accetti che i tuo “non per chiunque” è in realtà “per pochissimi”.
I miei figli stanno imparando l’arte dello scambio anche con gli sconosciuti, quelli che affrontano il sorriso nel tuo stesso modo, e ti ringraziano per averglielo regalato.
Perché è lì, senza aspettativa, che ti alleni alla riconoscenza.
Io adesso sono in un posto molto oscuro, ma ho acceso i lumini dove sapevo che non ci sarebbero stati spifferi.
Non ci vedo benissimo, ma il bagliore basta ad indicare la mia presenza a chi sa scorgere oltre.
Non per chiunque.
Non più.
#leboudoirdemademoiselletoutlemonde
#dolorecronico
#spondilite
Le boudoir de mademoiselle tout le monde
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morganadiavalon · 1 year
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Figurati 😊
Dovremmo cercare sempre di rendere una mano.
Ricordo che un vecchietto della zona mi diceva sempre una cosa. Dopo la notte arriva il giorno.
Quindi dopo le difficoltà arriverà qualcosa di positivo.
Ti lascio una citazione
La vita è bella, perché ogni giorno ricomincia. E ciascuno ha i suoi colori, la sua musica, i suoi profumi. Le sue opportunità. Ogni giorno ricomincia e ci offre la possibilità di iniziare ad essere noi stessi. (Agostino Degas)
È che in questi periodi, il giorno somiglia alla notte.
E quindi è come se si susseguissero solo notti.
A Roma c'è un detto simile, però, che dice Sempre bbene nun po' anna', sempre male nemmamco.
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"Ho perso tempo e ore felici perché mi importava delle cose sbagliate."
L'ultima notte della nostra vita - Adam Silvera
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gregor-samsung · 4 months
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“ A partire dal 1223 si apre il periodo che i biografi [di san Francesco d'Assisi] definiscono della «grande tentazione», tentazione di abbandonare tutto, di disinteressarsi completamente della comunità, forse di non avere più fiducia in Dio. Ma ci sono momenti di remissione: uno di questi è la grandiosa celebrazione del Natale nell'eremo di Greccio nel 1223. Francesco organizza una sacra rappresentazione corale che trasforma in attore anche il pubblico accorso ad assistervi. Chiama un nobile di nome Giovanni, «di buona fama e di vita ancor migliore» sul cui affetto e devozione sa di potere contare e gli ordina, quindici giorni prima di Natale, di preparare lo scenario adatto. Dice all'amico: «Voglio rappresentare quel Bambino nato a Betlemme come se in qualche modo avessi davanti agli occhi i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu posto in una greppia e come stette sul fieno fra il bue e l'asino». Dobbiamo immaginare che per evocare la grotta siano state adattate le rocce della montagna, magari allargando qualche cavità naturale, oppure che per accogliere anche i fedeli sia stata costruita con tronchi d'albero una grande capanna? Quindici giorni sono un tempo eccessivo, se dedicati soltanto a preparare un po' di fieno e a condurre sul luogo due animali. Il bue e l'asino non fanno parte del racconto evangelico della Natività, ma furono aggiunti dai Vangeli apocrifi. Francesco, sensibile al messaggio delle immagini, ritenne bue e asinello indispensabili al suo teatro sacro.
Il racconto di Tommaso da Celano sembra la descrizione di un meraviglioso presepio vivente: vediamo accorrere «molti frati da varie parti; uomini e donne arrivano festanti dai casolari della regione, portando, ciascuno secondo le sue possibilità, ceri e fiaccole per illuminare quella notte nella quale s'accese splendida la Stella che illuminò tutti i giorni e i tempi. [...] Questa notte è chiara come pieno giorno e dolce agli uomini e agli animali. La gente accorre e si allieta di una gioia mai assaporata prima, davanti al nuovo mistero. La selva risuona di voci e le rupi imponenti echeggiano i cori festosi. I frati cantano scelte lodi al Signore, e la notte sembra tutto un sussulto di gioia. [...] Poi il sacerdote celebra solennemente l'Eucarestia sul presepio e lui stesso assapora una consolazione mai gustata prima». Francesco è felice, profondamente commosso. Si riveste di paramenti diaconali e canta con la sua bella voce il Vangelo, predica con parole dolcissime, trascina ed entusiasma gli astanti rievocando la piccola città di Betlemme, il Bambino divino e poverissimo, con tale entusiasmo infuocato che un cavaliere, forse il medesimo Giovanni, ebbe una visione: «Gli sembrava infatti che un neonato giacesse esanime nella mangiatoia, che il santo di Dio si avvicinasse e destasse quel medesimo bambino da quella specie di sonno profondo. Questa visione non manca - conclude Tommaso da Celano - di un suo significato perché davvero il fanciullo Gesù giaceva dimenticato nel cuore di molti e per grazia di Cristo, tramite il servo suo Francesco, fu risuscitato e il suo ricordo impresso in una memoria di nuovo partecipe». Nella preghiera composta da Francesco per il Vespro di Natale, alla descrizione della nascita nella mangiatoia segue la citazione della lode angelica: «Pace in terra agli uomini di buona volontà» (Lc 2,14): Cristo è venuto a portare la pace, quella pace che gli uomini non sanno trovare proprio nei luoghi dove egli nacque, la pace che Francesco era andato ad annunciare prima ai crociati e poi al sultano, e vorrebbe accolta dai conterranei, dai frati, dalla Chiesa. “
Chiara Frugoni, Vita di un uomo: Francesco d'Assisi, introduzione di Jacques Le Goff, Einaudi (collana ET Saggi n° 824), 2006⁶; pp. 112-113.
[Prima edizione: 1995]
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Riprendono gli scontri a Gaza. Israele: tregua violata. Hamas, già 29 morti a Gaza
AGI – L’esercito israeliano annuncia di aver “ripreso i combattimenti” contro Hamas. La proroga di un giorno della tregua, anticipata nella notte dal Wall Street Journal con la citazione di fonti del governo egiziano, non si è tramutata in realtà con la conseguente scadenza dell’accordo provvisorio e la ripresa delle ostilità. Dopo sette giorni di stop ai combattimenti, la tregua nella Striscia…
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circusfans-italia · 6 months
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MARCELLO MARCHETTI ENTRA NEL MUSEO DEL CIRCO
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MARCELLO MARCHETTI ENTRA NEL MUSEO DEL CIRCO Qualche anno fa abbiamo celebrato i 40 anni di carriera di Marcello Marchetti che da umile ragazzo di scuderia nel giro di pochi anni è diventato voce ammiraglia di uno dei più popolari e amati circhi dell’epoca, il Circo Cesare Togni, succedendo a personaggi quasi leggendari quali Otello Bacci, Gilberto Bertaccini, Ricky Piller e Maria Zanetti.
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Marcello non fu un presentatore come tanti, ma si creò un personaggio, annunciando lo spettacolo in veste di clown bianco, ispirandosi a un altro grande maestro come Vanes Carpi che al Circo delle Mille e Una Notte e al Circo delle Amazzoni dei Fratelli Orfei, cambiava numerosi costumi, uno più lussuosi e luccicante dell’altro. Marchetti da Cesare Togni, ebbe modo di dividere la pista con il più grande di tutti i bianchi in assoluti Francesco Caroli e anche questo elemento era destinato a lasciare un segno sul giovane Marcello.
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Sin qui è storia, documentata da foto e video, e impressa nel ricordo di migliaia di spettatori (sottoscritto compreso) che lo ricordano in piedi sul maneggio centrale del grande circo a 3 piste. Oggi un suo costume entra nella collezione del Museo del Circo di Fiabilandia voluto da Davio Casartelli e realizzato dalla sua intera famiglia. In occasione della permanenza a Cesena, infatti, Marcello ha donato a Davio Casertelli uno dei suoi costumi.
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Unitamente al costume, un pannello fotografico che racconta la storia del costume, il luogo e il circo di quel periodo, ossia Circo Lidia Togni a Taranto nel 2018, poco prima della Pandemia durante la quale Marcello avrebbe avuto un ruolo particolarmente attivo nel difendere e sensibilizzare la causa del circo in un momento tanto difficile per tutta la categoria. Categoria per la quale si è sempre battuto, con una certa efficacia, grazie anche al suo eloquio messo al servizio non solo dello spettacolo, ma anche dei problemi del circo. E proprio nel corso di una manifestazione, durante un’intervista al Tg1, ebbe a dire “I Circensi sono artigiani della Felicità. Perché togliere la felicità al mondo? Non è giusto”. Quella frase divenne uno slogan, un titolo di giornale e un vero e proprio inno. E andrà a far compagnia al suo costume nel Museo.
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Due “pezzi” che raccontano con straordinaria immediatezza, due aspetti della carriera e della personalità di Marcello: quello in pista (il costume) sotto la luce dei riflettori e quello nella quotidianità (la citazione), negli uffici, andando per piazze, combattendo con le amministrazioni e interfacciandosi con i media, ricordando instancabilmente la funzione sociale del circo, imprescindibile, ma troppo spesso dimenticata. Due facce di una medaglia che oggi diventa... un pezzo da museo!  
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  MARCELLO MARCHETTI ENTRA NEL MUSEO DEL CIRCO Visita le nostre sezioni PAGINE DI CIRCO ARCHIVIO ALMANACCO DEL FESTIVAL DI MONTE-CARLO  TOURNEE' Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto   Read the full article
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Hot Milk - I Just Wanna Know What Happens When I'm Dead, traduzione testi
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Mi sono svegliata da un brutto sogno Ho questa sensazione da quando avevo 13 anni Ho cercato di dimenticare il mondo che avevo visto, ma quest’incubo era la realtà
(da: The Good Life)
1. Hot Milk – I Just Wanna Know What Happens When I’m Dead, traduzione
Voglio solo sapere cosa succede quando muoio Coltelli a farfalla che sono vivi e mi squarciano le viscere
Fammi dormire soffocandomi oppure cantami una ninnananna lucida
Perché quando chiudo gli occhi la notte, poi mi sveglierò?, morirò?
Raccontami un’altra bugia, almeno penso che va tutto bene Dentro l’ignoto, sulla mia lapide Voglio solo sapere cosa succede quando muoio
Vivo in mezzo a un’epidemia nella mente
La mia pelle e le mie ossa sono solo una casa in affitto?
Perché voglio solo sapere cosa succede quando muoio Mi controllo i parametri vitali per sapere se ci sono ancora
Impulsi cerebrali dalle tombe che ti perseguitano e non scompaiono mai
Se non ho altro che questa pelle pallida, via libera al sangue e al sudore
Voglio proprio fare di tutto e fare l’insubordinato Dentro l’ignoto, sulla mia lapide Voglio solo sapere cosa succede quando muoio
Vivo in mezzo a un’epidemia nella mente
La mia pelle e le mie ossa sono solo una casa in affitto?
Perché voglio solo sapere cosa succede quando muoio Voglio solo sapere cosa succede quando muoio
Vivo in mezzo a un’epidemia nella mente
La mia pelle e le mie ossa sono solo una casa in affitto?
Perché voglio solo sapere cosa succede quando muoio 2. Hot Milk – Woozy, traduzione
Frastornata Sono spacciato? Ed è finita?
Vi prego, liberatemi da questa perfetta paranoia
Ho fatto la cazzata: l’ho fatto succedere di nuovo… oh, cazzo
Spingo giù apposta spilli che s’infilano straziantemente
La sertralina mi fa sentire frastornata
Ho fatto la cazzata: l’ho fatto succedere di nuovo E sono da solo, completamente a terra
Annebbiato… vieni a salvarmi Non riesco a muovermi, affogo
Spettacoli amareggianti mi hanno strappato via il tuono
Ho fatto la cazzata: l’ho fatto succedere di nuovo
Sono un colpo di frusta, un incidente, disordini dopo il disastro
Brutti sogni, impuro, veleno nel vaccino
Ho fatto la cazzata: l’ho fatto succedere di nuovo E sono da sola, completamente a terra
Annebbiata… vieni a salvarmi Non pensavo di diventare una masochista
Giuro che questa cosa proprio non me la sono cercata
Le emozioni di plastica e le pillole degenerano nella mia anarchia
Le altezze da vertigini e le viste appannate
Danno dipendenza ma fanno male al punto giusto
L’unica cosa che mi fa sentire a casa è la mia anarchia E sono da solo, completamente a terra
Annebbiato… vieni a salvarmi Ho fatto di nuovo la cazzata
Emozioni di plastica e pillole che si dissolvono
Non riesco a fermarmi, è come se morissi di fame
Mi fa sentire a casa la mia anarchia 3. Hot Milk – The Good Life, traduzione
La bella vita Mi sono svegliata da un brutto sogno
Ho questa sensazione da quando avevo 13 anni
Ho cercato di dimenticare il mondo che avevo visto, ma quest’incubo era la realtà
Venditi in cambio di valuta per possedere le azioni di questa finta estasi
Incompleto e in un sonno profondo, prigioniero con una mentalità da uniforme La vuoi una fetta della bella vita?
Piccole bugie e fantasia in un paradiso
La vuoi una fetta della bella vita?
Io lascio stare, io lascio stare, stare Il tuo futuro mettilo in un pozzo dei desideri e spera di riempire il tuo corpo vuoto
Basta che non ti dimentichi di fare come ti dicono, sennò ti ritrovi sepolto e freddo
Tutti i tuoi sogni di pane e giochi circensi sono la romanticizzazione di un regime rivolto al passato
Perdi pian piano l’appetito quando ti obbligano a nutrirti della morale di una citazione La vuoi una fetta della bella vita?
Piccole bugie e fantasia in un paradiso
La vuoi una fetta della bella vita?
Io lascio stare, io lascio stare Perché nuoti nel mare di bugie della tua perfetta ipocrisia
Le menti distorte vedono solo quello che vogliono vedere
La vuoi una fetta della bella vita?
Io lascio stare, io lascio stare Okay, statemi a sentire, che adesso ho qualcosa da dire, cazzo
E sì, siamo incazzati, ma potete dire che non ne abbiamo motivo?
Perché io non ci voglio vivere in un mondo moderno in cui l’amore è morto e ci vendono le menti
Ma quindi la vuoi una fetta della bella vita?
Piccole bugie e fantasia in un paradiso La vuoi una fetta della bella vita?
Piccole bugie e fantasia in un paradiso
La vuoi una fetta della bella vita?
Io lascio stare, io lascio stare, stare 4. Hot Milk – I Think I Hate Myself, traduzione
Penso di odiarmi Io penso di odiare me stesso, e nessun altro
E tutti i miei sogni a occhi aperti mi fanno finire all’inferno
E tutti i miei amici se ne sono andati di nuovo
È vera questa cosa o è tutto frutto della mia mente? Mi sento ancora viva o è solo la botta che è salita?
Sono ancora qui che mi sveglio e comincio a fumare
Cercando di convincermi che sto bene
Non so proprio cosa sto facendo al momento
Fingo finché non arrivo ai miei scopi perché non so come si fa
Sono ancora qui che mi sveglio e comincio a fumare
Ma a mia mamma dico che sto bene Ma che diavolo mi succede?
Mi sento a casa al cimitero Io, io odio me stesso, e nessun altro
E tutti i miei sogni a occhi aperti mi fanno finire all’inferno
E tutti i miei amici se ne sono andati di nuovo
È vera questa cosa o è tutto frutto della mia mente? Sarà poi un grave reato se a volte mi odio?
Fumo e mi soffoco, ma tiro solo a campare
Datemi pure del cleptomane alla vaniglia
Rubo ai ricchi e non restituisco mai nulla
Fumo ancora e mi soffoco, ma a mio padre dico che sto bene Te l’ho detto una volta, te l’ho detto due
Segui il mio consiglio, sono una tipa strana
La realtà è cruda, io cerco di essere gentile
Perché tu non vuoi andare dove voglio andare io
Vedo ultra-violento dal pavimento del bagno
Cerco di accontentarmi ma voglio sempre di più
Fumo ancora e mi soffoco, mi sento viva? Io, io odio me stesso, e nessun altro
E tutti i miei sogni a occhi aperti mi fanno finire all’inferno
E tutti i miei amici se ne sono andati di nuovo
È vera questa cosa o è tutto frutto della mia mente? Giuro sulla mia vita, che il cielo mi fulmini
Sono viva o provo meno sensazioni?
Datemi sesso e sigarette
Colpevole, sono preoccupato di cosa succederà quando morirò
Sono vivo o provo meno sensazioni?
È vera questa cosa o frutto della mia mente? E io, io odio me stesso, e nessun altro
E tutti i miei sogni a occhi aperti mi fanno finire all’inferno
E tutti i miei amici se ne sono andati di nuovo
È vera questa cosa o è tutto frutto della mia mente?
E io, io odio me stesso, odio me stesso, odio me stesso 5. Hot Milk – Split Personality, traduzione
Sdoppiamento della personalità Sono una sociopatica con un piccolo debole per la chetamina
(Problematico con un debole per le situazioni drammatiche)
Manny mi ha fatta bagnare, ma non mi farà mai ripulire
(Ostentazione cinematografica di fanatici)
Posso dissiparmi in uno stato di 808 dove l’amore e l’odio sono strisce su un vassoio?
Come fai a scegliere se hai il cervello tagliato a metà?
Perché sono stato sedotto facendo amicizia col cappio Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico che ho dentro Ho bisogno di uno o due secondi per una rivoluzione interiore
(Ho la mente che vaga, cerco di nasconderlo)
Un sangue dal naso nucleare non è mai la soluzione
(Sintomatico di abitudini poco salutari)
Ragni si diffondono dalle profondità della mia testa
Zampettano e bisbigliano, vogliono essere nutriti
Spingimi in bocca spille da balia per i miei peccati
Ho le mani sporche adesso?
Devo sbiancarmi la pelle? Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico dentro
Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico che ho dentro
Il nemico che ho dentro Nascondo il mio lato oscuro, non lo nota nessuno
Narcotizzami per superare questo inferno vivente
Non è che sento il dolore: ce l’ho proprio dentro
Cantami qualcosa per farmi riaddormentare Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico dentro
Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico dentro
Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico che ho dentro
È il nemico che ho dentro
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