CESARIN SHOWCOOKING
Uno spazio teatrale per lo showcooking in legno all’interno di una fabbrica produttiva di frutta candita.
Ci troviamo all’interno di una fabbrica che produce frutta candita, da più di cent’anni, nella Valdalpone, area agricola tra Verona e Vicenza famosa per le piantagioni di Prunus Avium, gli alberi di ciliegie.
L’intervento è al primo piano di una palazzina produttiva con tetto a falda, un’altezza interna di circa cinque metri e doppie finestre sul perimetro.
L’esigenza era quella di realizzare uno spazio showcooking dove poter girare video dimostrativi per l’impiego dei loro prodotti di pasticceria, una cucina con i relativi servizi e una nuova sala riunioni.
Data l’altezza dello spazio interno, la strategia è stata quella di inserire un nuovo volume in legno a doppia altezza che si distaccasse dall’interno esistente industriale e che potesse ospitare tutte le funzioni richieste. L'eredità industriale è visibile nelle putrelle a vista sulle pareti perimetrali, che, verniciate come le pareti, sono come una tela bianca che mette in risalto le linee del progetto.
Il volume in legno mette in evidenza l'altezza del soffitto, definendo con giochi di pieni e di vuoti il ritmo degli spazi e creando visuali interne inedite.
Il nuovo volume è stato progettato come un grande mobile, ispirato al quadro di Antonello da Messina “San Girolamo nello studio”, vera e propria ossessione, in cui un uomo rinascimentale lavora all’interno di un mobile abitabile. Dipinto noto anche per l’uso impeccabile della prospettiva, restituendo l’immagine di uno spazio vissuto ma insieme utopico e rigoroso.
L’altro richiamo è al teatro dovendo realizzare un’area scenica non immediatamente visibile entrando. Per enfatizzare l’aspetto teatrale dello spazio sono state utilizzate, per oscurare le numerose finestre, tende chiare ondulate, che ricordano il sipario.
Il volume è stato progettato come una vera e propria casa in legno, con struttura a balloon frame con pilastri e travi in abete, rivestiti in legno di Okumè, che ricorda nel colore il legno del ciliegio; infatti, il prodotto di punta dell’azienda sono le ciliegie. La tecnologia di costruzione è stata scelta per la leggerezza e per facilitare il trasporto e il montaggio.
Gli interni del nuovo volume sono stati progettati per contenere tutte le funzioni richieste: a piano terra vicino all’ingresso una piccola area caffè, una seduta e una zona guardaroba, poi proseguendo lungo il corridoio una scala porta al piano soppalco, dietro una porta a filo muro ci sono i bagni dei clienti e proseguendo si apre la sala principale dove si trova il bancone, la cucina con il magazzino e il bagno del personale. Al piano soppalco una sala riunioni con un grande tavolo centrale.
La struttura in legno è stata realizzata da una carpenteria dell’Alto Adige. Con cui è stato fatto un lavoro molto interessante sulla prefabbricazione degli elementi strutturali, che ha consentito oltre a velocità e precisione, una qualità altrimenti impossibile.
Brand
ARREDI E RIVESTIMENTO – Furniture and wood - Rabatto S.r.l.
STRUTTURA LEGNO – Wood structure Idealhouse SRL – GMBH / Ainhauser GMBH
TENDE – Curtains B&B Group srl
PAVIMENTI E RIVESTIMENTI - Flooring Forbo S.r.l.
INSTALLAZIONE RIVESTIMENTI DA – Flooring Biraschi S.r.l.
IMPIANTO ELETTRICO – Electrical and light Flli Bari S.r.l.
IMPIANTO IDRAULICO – HVAC Termoidraulica Valdalpone S.r.l.
Luci / Lights
Rossini Group S.r.l.
https://rossinigroup.it/serie/hole/
Creative Cable
https://www.creative-cables.it/sospensioni-con-paralume/19544-lampada-a-sospensione-made-in-italy-completa-di-lampadina-cavo-tessile-paralume-tub-e14-e-finiture-in-metallo.html
Sedute / Seating
Bd15 chairs – Equilibri Furniture ( design co.arch studio)
https://www.equilibri-furniture.com/prodotti/bd15/
PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO E DIREZIONE LAVORI
A project by co.arch studio
ARCHITECTURE
Principal architects
Andrea Pezzoli and Giulia Urciuoli
team
Matteo Torti, Deniz Agaoglu
http://coarchstudio.it
https://www.instagram.com/co.arch.studio/
ENGENEERING
Ing Emanuele Fornalè
https://studiofornale.it/
Photos by SIMONE BOSSI
https://www.simonebossi.it/photographer/
https://www.instagram.com/simonebossiphotographer/
RASSEGNA STAMPA
https://www.archdaily.com/997399/cesarin-showcooking-crch-studio
https://divisare.com/journals/940
https://decor.design/it/cesarin-showcooking-studio-co-arch/
https://divisare.com/projects/475901-co-arch-simone-bossi-cesarin-showcooking
https://homeadore.com/2023/04/21/cesarin-showcooking-industrial-design-meets-wooden-elegance/
https://www.gooood.cn/cesarin-showcooking-by-co-arch-studio.htm
https://www.archiportale.com/news/2023/04/case-interni/uno-spazio-teatrale-per-il-cesarin-showcooking_93424_53.html
https://wooooooow.cn/cesarin-showcooking-italy-co-arch-studio/
https://www.matrix4design.com/it/architettura/co-arch-uno-spazio-teatrale-per-lo-showcooking-in-azienda/
https://www.thisispaper.com/mag/cesarin-project-co-arch
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C.SPACE
Mai come oggi lo spazio degli uffici è in una fase di profonda trasformazione, la fase post pandemica ha ridiscusso moltissimi dei dogmi che si davano per assodati. Non è più possibile immaginare lo spazio uffici senza le dotazioni impiantistiche che lo rendano connesso e collegato.
C.space è uno spazio sperimentale ideato insieme a Designtech e progettato nei minimi dettagli.
Si trova nel nascente Certosa District area in via di sviluppo a nord ovest di Milano, all’interno del Campus per uffici della Forgiatura.
La richiesta iniziale era di pensare a uno spazio di coworking e di appoggio, ma in corso di progettazione ragionando sia col cliente che col futuro gestore Designtech si è deciso di farne un hub innovativo anche in termini di offerta.
Nasce con il presupposto di essere una finestra phygital, uno spazio ibrido fisico e digitale, che si apre sul quartiere e su Milano, ponendosi come primo esempio di nuova realtà replicabile anche in altre città.
La dimensione particolarmente piccola, rispetto al campus, ha permesso di farne un’oasi quasi domestica, recuperandone il carattere. All’interno ci sono tre spazi principali:
• una sala eventi per 30 persone circa molto flessibile adatta a riunioni informali, piccoli eventi ma anche corsi o attività sportive o ricreative, già attrezzata per eventuali streaming e video,
• su questa si affaccia l’area della cucina, perfettamente attrezzata, sarebbe lei stessa concepita come uno spazio ibrido per piccole sessioni di design thinking, funziona in maniera complementare alla sala principale.
• La terza è la sala podcast, una meeting room evoluta e cablata con tutte le dotazioni per lo streaming 4k con lo sfondo della città da una parte e dall’altra una parete vegetale versa in cui si innestano i dispositivi per lo streaming video.
Questi spazi sono pensati con la massima flessibilità possibile per renderli adatti all’affitto temporaneo mediante meccanismi di corporate partnership.
Oltre all’uso innovativo è innovativo anche il concetto di design thinking lounge.
L’idea del live showroom ha fornito lo spunto per comporre un interno che desse la possibilità di esperire i prodotti ei materiali ma anche di applicare le tecnologie più innovative senza soluzione di continuità. Per noi disegnare un interno significa anche fare un racconto dando il tempo e il modo a chi fruisce dei servizi di ambientarsi e di apprezzare un luogo.
Questo ci ha permesso visto lo standing e l’interesse del progetto di coinvolgere partner importanti come Ernesto Meda, Ceramica Vogue, Tarkett, Arpa e Fenix, Quadrifoglio ma anche Kreon per l’illuminazione e Schneider Electric per tutta la domotica presente all’interno dello spazio, Hwstyle per il verde, tutti presenti sinergicamente nello spazio.
Press
https://www.elledecor.com/it/viaggi/a42281538/apre-a-milano-una-nuova-design-thinking-lounge-super-tecnologica/
https://www.ambientecucinaweb.it/ernestomeda-partner-di-designtech-per-c-space/
https://www.officelayout.soiel.it/la-voce-tecnologica-per-il-co-design-e-il-real-estate/
https://homeadore.com/2023/01/20/c-space-by-co-arch/
https://www.quadrifoglio.com/en/projects/c-space/
https://www.dndhandles.it/projects/c-space-office-a-milano/
https://www.matrix4design.com/it/architettura/c-space-il-nuovo-spazio-sperimentale-di-milano/
https://www.theplan.it/whats_on/un-nuovo-concetto-di-ufficio-versatile-e-multitasking
https://www.fenixforinteriors.com/en/news/two-different-uses-fenix-matched-x-kin/
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PL36
Progetto di ristrutturazione di un appartamento su due livelli a Verona, vicino a Castelvecchio.
I clienti, una coppia di giovani avvocati con tre figli, hanno chiesto agli architetti di rinnovare l’appartamento con pavimenti in legno e trovare spazio agli arredi contemporanei e ad alcuni oggetti di famiglia che avevano collezionato.
La casa era stata ristrutturata in varie fasi negli anni 80 e all’inizio degli anni 90, il lavoro principale è stato selezionare e valorizzare i vari interventi che si sono susseguiti alleggerendo lo spazio e cercando di farne un racconto.
È stato di ispirazione il testo di Gio Ponti il "Manifesto della Casa adatta" del 1970 delinea alcuni punti che sono stati spunto per il progetto:
Non dobbiamo adattarci noi a una casa generica ma è la casa che deve adattarsi a noi.
1. La casa adatta è un modo di pensare all’abitazione in modo versatile per farne espressione della nostra individualità culturale.
2. Abbandonare gli schemi di locali segregati collegati da anticamere, corridoi e porte,
3. Non più muri davanti agli occhi, non più spazi maggiori o minori ma avere grande respiro e vedute interne più profonde
L’ampia zona giorno è stata mantenuta il più libera possibile con lunghe viste prospettiche sugli altri ambienti, lo spazio è caratterizzato dal parquet a spina francese con lunghe plance in rovere naturale. La zona giorno è delineata in due aree living dalla scala in acciaio inox e legno che porta alla zona notte al piano notte mansardato.
La prima zona living ha un ampio divano su misura realizzato in legno laccato nero e cuscini di velluto azzurro e crea uno spazio conviviale con gli oggetti di famiglia e le luci vintage, sul secondo living, più raccolto e familiare, domina il camino esistente rivestito su disegno in marmo calacatta corchia. Sempre su disegno i coffee table in marmo sono stati realizzati con lo stesso materiale delle lastre usate per il camino..
Un intervento che ha permesso di valorizzare la cucina è una citazione a Carlo Scarpa e all’ingresso Brion: è stato aperto nel volume chiuso della cucina che era relegata a mero spazio di servizio un’apertura circolare che desse un visuale incorniciata verso il tavolo da pranzo di Scarpa prima separato dalla stessa. La cucina bianca e monolitica a penisola anch’essa in marmo è illuminata da un lampadario in vetro soffitta e ottone di MENU TR BULB A SOSPENSIONE, accostamento nordico agli altri pezzi di design presenti nella casa.
Il tavolo da pranzo Doge di Carlo Scarpa per Cassina in acciaio spazzolato e vetro è illuminato da una sospensione circolare ZIRKOL – C PLUS by Nemo lighting e vive insieme alla cucina diventando spazio conviviale.
È stato usato anche nei bagni della zona notte il marmo, dato che a Verona è presente un distretto di lavorazione dei marmi e dei graniti di eccellenza. Alcuni spazi ed elementi di servizio come i bagni e il camino sono diventati il motivo per impiegare alcuni elementi di rivestimento marmoreo come l’Alba e lo statuarietto, scelti dagli architetti insieme ai clienti dalla lastra al disegno fino alla posa. La zona notte nello spazio mansardata ha un secondo salotto che porta alle camere e ai bagni in cui è stato impiegato un marmo statuarietto, in questo piano si è scelto di posare il parquet in rovere a correre.
La camera da letto è Illuminata dalle IC lights di Michael Anastassiades e si affaccia su un terrazzino a pozzo con vista sui tetti di Verona.
Arredi / Furnishing
Divano Lowland di Moroso by Patricia Urqiuola, lunghezza 3,05 circa.
Coppia poltroncine Silver Lake, Moroso by Patricia Urqiuola.
Tappeto Gun, Gandia Blasco bianco e nero.
Tappeto manga (calza) Gun, Gandia Blasco by Patricia Urqiuola, lunghezza 4 mt.
Lampada Arco Flos by Castiglioni.
Lampada vintage piantana acciaio cappello rosso.
Lampada vintage struttura acciaio con palla di vetro.
Specchio vintage bordo dorato
Lampada vintage cubo acciaio con quadrati plastica.
Tavolino in marmo su disegno
Comodini vintage con specchietti camera matrimoniale, con lampade vetro bianco opaco Muuto.
Sedia Dondolo Vitra giallo ocra vintage
Sedie cinema recuperate vintage
Piattaia antica (cucina)
Sedie in legno BD15 su disegno di co.arch studio
Luci / Lights
FLOS Silver vintage E27 wall lamp
ARCO LED di Achille and Pier Giacomo Castiglioni, 1962 per FLOS
MENU TR BULB LAMPADA A SOSPENSIONE in Ottone design Tim Rundle
LAMPADA A SOSPENSIONE ZIRKOL-C-PLUS by Nemo Lighting
Piantana IC Flos grande ottone by Michael Anastassiades
Lampada da tavolo IC Flos ottone by Michael Anastassiades
Lampada da tavolo Bilia per Fontanarte design Gio Ponti.
Architetti
co.arch studio / Giulia Urciuoli e Andrea Pezzoli
https://www.coarchstudio.it/
https://www.instagram.com/co.arch.studio/
Photos by Diambra Mariani
https://www.diambramariani.it/
SU ARCHIPORTALE
https://www.archiportale.com/news/2022/02/case-interni/verona-lo-studio-co.arch-cura-il-restyling-dell-appartamento-pl36_87340_53.html
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MEZZANINE
Progetto di un coworking al piano mezzanino di un edificio del Settecento in centro a Verona.
Ci troviamo proprio di fronte alla Casa di Giulietta in via Cappello a Verona. Lo stabile, Palazzo Negri è uno palazzo settecentesco nel cuore della città, lo spazio coworking è nel piano ammezzato e si affaccia sul cortile interno.
La richiesta dei committenti è stata di farne uno spazio per il coworking con scrivanie in condivisione, con alcuni uffici privati e una sala riunioni con uno stile informale e semplice.
Lo stato di fatto si presentava al grezzo, senza impianti, l’interno presenta volti e travi in legno di grandi dimensioni, le aperture sono grandi archi vetrati e si affacciano sul cortile interno.
Il primo lavoro è stato di sottrazione: eliminando dalle superfici tutte le aggiunte, gli intonaci, le pitture, i controsoffitti e i pavimenti che si erano accumulate negli anni, per riportare lo spazio alla situazione di partenza, lasciando a vista le travi. Le travi sono state ripulite e trattate una ad una a cera, mentre per le pareti e i soffitti abbiamo usato intonachino a base d’argilla con finitura bianco caldo.
Le nuove pareti divisorie sono state pensate con una struttura leggere e funzionale realizzata con telai di legno di betulla e policarbonato rigato per lasciare passare più luce possibile senza perdere la privacy. Sono state realizzate su disegno di co.arch da Rabatto una falegnameria, tutta veronese, che si è specializzata nella realizzazione di arredi custom made.
Come rivestimento a pavimento, avendo pochissimo spessore a disposizione, è stato scelto un tappeto vinilico, con un pattern puntinato IQ Tarkett surface in modo da creare una superficie omogenea e continua con un motivo divertente che ricorda la graniglia tipica dei palazzi veneti.
I tavoli sono stati progettati e realizzati insieme a Reverse, hanno struttura metallica verniciata nera e piano in legno multistrato di betulla chiara.
Le luci sono integrate nei soffitti, che sono stati interamente recuperati e sono sottili profili led talvolta appesi talvolta inserite tra le travi in legno.
Arredi / Furnishing
Pareti divisorie / RABATTO Verona
Tavoli in metallo e legno di betulla / REVERSE Verona
Tavolini SM22 disegno di co.arch studio
Materiali
IQ Surface di Tarkett design by Note design Studio
Luci / Lights
FLOS Taccia Lamp di Achille and Pier Giacomo Castiglioni, per FLOS
Wall lamp TEN by FARO Barcellona
Architetti
co.arch studio / Giulia Urciuoli e Andrea Pezzoli
https://www.coarchstudio.it/
https://www.instagram.com/co.arch.studio/
Photos by Diambra Mariani
https://www.diambramariani.it/
on Tarkett website
https://professional.tarkett.it/it_IT/node/mezzanine-spazio-coworking-a-verona-15770
on Archiportale
https://www.archiportale.com/news/2022/03/case-interni/mezzanine-il-coworking-nel-centro-di-verona_87510_53.html
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RFZ / Madonna di Campiglio
Progetto di ristrutturazione di un appartamento in un edificio degli anni ’70 vicino a Campo Carlo Magno a Madonna di Campiglio.
Il progetto parte dalla ridefinizione degli spazi interni ricollocando i servizi e dando una nuova configurazione agli spazi della zona giorno. Dove prima si trovava la cucina a vista, l’idea è stata quella di creare un nuovo volume nella zona giorno, che contenesse i servizi, il nuovo bagno e un angolo cottura separato dal soggiorno ma che contemporaneamente desse ordine e ridefinisse la zona giorno. Il nuovo volume è rivestito in legno lamellare di larice con finitura naturale per rendere visibili le venature calde del legno, scandito da listelli verticali della stessa essenza. La sfida è stata quella di ripensare le classiche “perline” da montagna mantenendo il materiale ma rivedendone la tecnologia e la finitura.
La zona giorno è ora delimitata dal nuovo cubo di legno servizi e dalla parete vetrata con vista sulle dolomiti del Brenta.
L’uso di materiali naturali sia per il pavimento che per gli arredi su misura riscalda l’ambiente e lo rende accogliente e montano allo stesso tempo.
La zona pranzo è caratterizzata dal disegno lineare di una nuova panca su misura che si accosta al tavolo e alle sedie esistenti, in stile tirolese. Sono stati ridisegnati anche i copricaloriferi in larice con fori rotondi CNC.
Il corridoio è scandito dagli stessi listelli verticali, presenti sulle pareti della zona giorno, posizionati equidistanti, per dare ritmo alle pareti intonacate bianche e sono intervallati da piccoli appendini in legno di larice.
Le pareti intonacate hanno una finitura materica in intonaco d’argilla per contribuire col legno al ritmo di luci e ombre.
I faretti e le placche sono nere opache per enfatizzare il nuovo intervento e per creare un contrasto col legno di larice. Le maniglie IKI sono un prodotte DND anche loro scelte in nero opaco.
Il corridoio porta alla zona notte: due camere doppie e un bagno, la nuova divisione dello spazio permette di avere una camera con bagno all’interno. Un’apertura quadrata con vetro flutes multirighe verso dalla camera dà luce naturale al bagno esistente, prima cieco.
Per i rivestimenti dei bagni è stato usato Cosmo di 41zero42 un brand nuovo che fa ricerca sui materiali coinvolgendo i designer, uscito quest’anno nel 2021, nei colori cotto e grigio verde, dato che col suo puntinato ricorda i fiocchi di neve.
Per i pavimenti di tutta la casa abbiamo scelto il larice di Fiemme 3000, materiale certificato bio a tutti gli effetti, l’azienda descrive così l’effetto benefico del materiale all’interno dello spazio:
Per garantire in casa lo stesso habitat del bosco, le emissioni rilasciate dai pavimenti, sono le stesse che si ritrovano in una foresta incontaminata e, proprio come queste, agiscono in maniera benefica sulla salute delle persone. Basti pensare che si trovano l’olio essenziale di cirmolo e di abete rosso che da soli emettono nell’aria l’Alfa-Pinene, sostanza terapeutica per eccellenza, tipica dell’aria di montagna.
Arredi / Furnishing
CUCINA SU MISURA in LEGNO DI CIRMOLO
Boiserie, armadi e pareti in legno su disegno di co.arch studio
Maniglie IKI di DND design by Alessandro Stabile e Mario Scairato
Luci / Lights
Wall lamp TEN by FARO Barcellona
Faretto da soffitto nero opaco Flos Kap80
Paralume cilindro Alpi Ganzaie by La Corallina
Paralume ventola a parete Alpi Lagoria by La Corallina
Paralume ventola a parete Alpi Misurina by La Corallina
Architetti
co.arch studio / Giulia Urciuoli e Andrea Pezzoli
https://www.coarchstudio.it/
https://www.instagram.com/co.arch.studio/
Photos by Riccardo Giancola
https://www.instagram.com/riccardo_giancola/
Molto felici di essere sulla homepage gi DnD Hangles
https://www.dndhandles.it/projects/rio-falze-campiglio/
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CLF9
Progetto di ristrutturazione di un appartamento a Milano vicino al parco delle Basiliche davanti agli edifici di Caccia Dominioni di via Calatafimi.
I committenti, una giovane coppia, hanno chiesto agli architetti di ristrutturare casa per loro e per i loro due bambini.
La richiesta è stata aprire la zona giorno senza stravolgere la struttura originale dell’appartamento trovando soluzioni per recuperare spazio e armadiature in modo elegante. Un desiderio è stato inoltre quello di inserire un carattere solare e mediterraneo nei decori della casa.
Come spesso accade a Milano sono state di ispirazione la cura e i materiali presenti nelle parti comuni del palazzo, in particolare il marmo verde alpi all’ingresso e il vetro rigato negli spazi di servizio.
Citando proprio Caccia Dominioni che nel quartiere ha disegnato molto:
L’ingresso diretto in soggiorno non lo amo perché non riserva sorprese, mentre il compito dell’architetto, io credo è anche quello di suscitare un succedersi di emozioni… I miei ingressi, le mie scale, persino i mobili sono soluzioni urbanistiche.
Uno dei punti fondamentali del progetto è stato quello di aprire la vista della cucina dall’ingresso ripensandone l’involucro e realizzando delle pareti vetrate a righe che portassero luce e aria. Il tavolo della cucina su disegno appare in un volume vetrato in cui si intuisce lo spazio interno che ricorda un laboratorio e una serra, alla parete sono integrate anche delle mensole in ferro per le piante e i piatti in vetro siciliani.
La zona giorno è pensata come un grande spazio libero delimitato da un lato dalla libreria a tutta altezza disegnato dallo studio co.arch che diventa anche un cabinet de curiositè di tutta la famiglia, dall’altro lato dalla zona del tavolo e della luce a sospensione Tooy Nabila in vetro soffiato e ottone, al centro la zona living.
La cucina è tecnica e funzionale, con basi e pensili laccati bianco opaco e piano di lavoro nero opaco e un rivestimento ceramico realizzato con Biscuit Collection del brand italiano 41zero42. È resa ironica e divertente dal pavimento in cementine esagonali a righe di Mosaic Factory che disegnano un grande tappeto geometrico. Lo stesso motivo è usato nei bagni: il bagno di servizio aperto anche agli ospiti ha una cementina con base blu scuro anche il piatto doccia di Galassia colore blue navy opaco. Tutta la rubinetteria e il box doccia sono nero opaca Ritmonio Diametro 35. L’ingresso del bagno di servizio nasconde anche un’organizzatissima lavanderia contenuta negli armadi.
La vetrata su disegno dello studio è realizzata artigianalmente con vetro flutes rigato e serve sia a delimitare la cucina che la zona notte e le aree più private della casa. Anche nella zona notta continua il parquet in rovere a spina italiana che corre anche in tutto il resto della casa. Il bagno della zona notte ha le stesse cementine con una base azzurro grigia e il dettaglio delle rubinetterie nere opache Ritmonio. Nella camera da letto matrimoniale le luci Aim di Flos separano la zona letto dalla zona guardaroba.
Il corridoio è scandito e disegnato della parete vetrata ripresa che diventa il motivo degli spazi di passaggio, ed è organizzato con grandi armadi su misura a tutta altezza e ospitano alcune opere d’arte della famiglia come un bel quadro dell’artista Mario Schifano, tutte le porte sono rasomuro per enfatizzare la pulizia e la semplicità degli spazi, le maniglie sono le storiche LAMA disegnate da Gio Ponti per Olivari in versione nera.
Arredi / Furnishing
Poltroncina gialla 637 Utrecht - Lincoln 13L579 design Gerrit T. Rietveld per Cassina
Poltroncina in acciaio con cuscino integrato BERTOIA DIAMOND design Harry Bertoia per KNOLL
Tavolo e panca cucina, struttura in metallo e piano laccato e vetro design co.arch studio
CUCINA ESSEBI piano a induzione NEFF, miscelatore Ritmonio
Ceramica cucina Biscuit Collection di 41zero42
Cementine esagonali su disegno Mosaic Factory, blue, verdi e azzurre.
Miscelatori bagno Ritmonio nero opaco Diametro 35
Maniglia LAMA design Gio Ponti 1956, M107 per Olivari
Luci / Lights
Faretti a plafone Rossini Argo 002n
Sospensione orizzontale Egoluce Lancia 1540
Apparecchio a binario Egoluce Newton slim 6464
Sospensione Tooy Nabila– d 102 h 40 cm – nero, ottone spazzolato e vetro
Sospensione orizzontale Egoluce Lancia tonda
Applique Rossini Igl002b
Sospensione verticale Rossini Car001
Aim cable-plug Flos, design di Ronan & Erwan Bouroullec
CLF9 interior design
A project by co.arch studio
Principal architects Andrea Pezzoli and Giulia Urciuoli
team arch. Isabella Posadinu
http://coarchstudio.it
https://www.instagram.com/co.arch.studio/
Opere edili – Green Building
Photos by Riccardo Giancola
https://www.instagram.com/riccardo_giancola/
On Home Adore
https://homeadore.com/2022/02/21/clf9-by-co-arch/
ON ELLE DECOR RUSSIA
https://www.elledecoration.ru/interior/flats/kvartira-s-modernistskimi-akcentami-v-milane/
ON ELLE DECOR ITALIA 🎉
https://www.elledecor.com/it/case/a39464490/casa-milano-porta-ticinese/
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GELATO LIBRE
Il progetto degli interni di Gelato Libre nasce dall’incontro con Gianluca Franzoni, una personalità di spicco che incarna lo spirito del moderno esploratore: da sempre affascinato dai sapori e dagli aromi.
Per Gianluca il gelato è solo a base di cacao e frutta secca, ingredienti che lui ha selezionato o prodotto in tanti anni in giro per il mondo. Sono ricette di gelato senza latte né uova per esprimere al meglio il talento delle materie prime che vengono esaltate dall’acqua in termini di aromi e di cremosità.
Da questa cura della materia e dall’ispirazione, tratta dai luoghi di origine dei preziosi ingredienti scelti da Gianluca, nasce il progetto degli interni, ideato assieme allo studio Co.arch di Milano degli architetti Andrea Pezzoli e Giulia Urciuoli.
La sfida per gli architetti è stata quella di raccontare attraverso i materiali, le luci e gli spazi il mondo che ha ispirato e condotto all’eccellenza del prodotto finale. L’obiettivo del progetto è quello di creare uno spazio non ortodosso nell’immaginario comune delle gelaterie e di catapultare le persone nei tanti Sud dell’anima dove nascono il prodotto e la sua cultura.
L’interno è pieno delle tinte naturali dei colori della terra, che enfatizzano i volumi puri.
L’argilla dell’intonaco delle pareti si ispira alla ruvidità degli edifici incontrati nei viaggi alla ricerca dei preziosi ingredienti e presenta un omaggio alla colorata architettura messicana di Luis Barragàn. Il richiamo è anche all’acqua che mescolata all’argilla, una risorsa facilmente reperibile, accumula energia, assorbe e rilascia umidità migliorando il microclima interno.
L’altro materiale è l’ottone che impreziosisce esalta e illumina lo spazio del bancone dove sotto gli occhi dei clienti viene creato tutti i giorni il Gelato, è nei faretti e nei punti di luce dello spazio.
Il mosaico di marmo del pavimento, un terrazzo alla veneziana, si ispira al celebre tratto creato da Carlo Scarpa per il negozio Olivetti di Venezia nel 1958, Gianluca Franzoni l’ha scelto per la straordinaria contemporaneità ed eleganza, a voler celebrare il rigore artistico e la creatività di Gelato Libre. Anche questo vuole essere un richiamo all’italianità che è parte fondamentale del progetto e a un’epoca virtuosa in cui il l’avanguardia del design e della tecnologia erano plasmati da Olivetti e Scarpa.
Per lo stesso motivo è stato coinvolto Thalass, del glass designer Alessandro Di Rosa, che nasce in un Sud che col gelato ha molto a che fare, per la precisione a Modica. La scelta di Thalass nasce dalla sua forte inclinazione a decorare con i suoi piatti di vetro le tavole più prestigiose del mondo.
A Thalass è stato quindi chiesto di decorare il punto focale del negozio: quello dove il cliente avrebbe scelto i gusti, identificando questi ultimi con dei dischi di vetro Thalass su suo disegno originale. 8 dischi per 8 gusti con il tema dello Chevron, dove la lettura del vetro è verticale, la luce - una luce calda, viene filtrata dal vetro per diventare l’idea di un sapore.
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co.arch Salone Satellite 2018
https://issuu.com/andazzi/docs/co.arch_salone_satellite__2018
BULCO
It is a reading chair.
Inspired by Mexican vernacular chairs, we wanted to recreate the feeling of tranquillity you feel sitting on the streets in the shade, watching the dust of Mexico. An intimate space to sit down to stay still for a moment, reflect, read, relax, to give time its dimension. The structure with geometric shapes is a continuous line that creates an inclination of sitting of great comfort. The thin metal rod design encloses and emphasizes soft fabrics and padding in cotton or leather.
The tones chosen for the structure and the fabrics are the colours of the earth and the blue of the sky.
Bulco is equipped with a small table and a personal lamp following the concept of hybridization between domestic objects.
BOU
It is an independent bistro table with a private light.A round top supported by a structure with semi-arches ironically overturned, made of painted metal rod.Usually you do not pay too much attention to what's underneath the table, Bou's legs are beautiful even when viewed from below.It is equipped with an integrated lamp to create intimate tables that are independent of the ceiling lights.The structure of the lamp is also a semi-arch that politely makes a slight bow.
ON ELLE DECOR ITALIA
http://www.elledecor.it/salone-del-mobile/salone-satellite-2018-meglio-
dihttp://www.elledecor.it/en/salone-del-mobile/salone-satellite-2018-best-of
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co.arch works port
co.arch is a young architectural studio of Milan. Cretaed by Andrea Pezzoli and Giulia Urciuoli.
https://issuu.com/andazzi/docs/co.arch_works__2018
coarchstudio.it
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BOX336AM
Concorso per un modulo di emergenza in legno per Amatrice e le zone colpite dal sisma
MENZIONE D’ONORE
Il terremoto, con la distruzione di parte della città, si porta via tutte le abitudini e le usanze dei suoi cittadini, distruggendo gli spazi di lavoro e le abitazioni, lasciando un vuoto fisico che rende necessaria una riorganizzazione del tempo e delle attività delle persone. Con il nostro progetto vorremmo cercare di creare un luogo che possa essere uno spazio di condivisione dove la cittadinanza può riorganizzare il lavoro e il tempo libero attraverso la condivisione con gli altri cittadini. Vorremmo dare un piccolo segno di rinascita offrendo uno spazio che possa riunire la gente e che possa creare nuove interazioni, per questo abbiamo pensato al baratto, un luogo dove scambiarsi oggetti, servizi e idee. A partire dalla condivisione di un problema forse è possibile risolverlo in parte, i nostri elementi si propongono di creare luoghi divertenti dove potersi incontrare e confrontare. Abbiamo scelto una forma iconica a più per renderlo riconoscibile, facilmente assemblabile e per poter creare aggregazioni semplici ma complesse.
Un evento catastrofico come un terremoto, porta con se la distruzione non solo dello spazio fisico ma anche del ruolo e della funzione del singolo soggetto nella comunità, ci si trova a volte senza una casa, senza un ufficio o un lavoro. Pensiamo che uno spazio dove potersi sentire utili possa contribuire a rafforzare il senso di comunità. Il concetto di baratto è inteso nel senso più ampio possibile, offrire le proprie energie, risorse, idee, sapere agli altri.
Abbiamo immaginato tre scenari di baratto : il primo è il baratto di oggetti; il secondo è il baratto di ore di lavoro, di attività, di competenze; il terzo è il baratto di idee.
Il piccolo padiglione ha una forma a croce greca con 4 bracci uguali di lato circa 2 metri, e una superficie di 18 mq, è interamente costruito in legno con struttura in abete e pannelli di multistrato fenolico, adatti a resistere all’esterno. La struttura portante è formata da 12 pilastri a L di 40x80 mm, il soffitto e il pavimento sono realizzati nello stesso modo con travetti da 40x100 mm con interasse 92 cm nei quali vengono inseriti ad incastro i pannelli di multistrato di pino da 90 x 186 cm. Le facciate sono formate da 12 pannelli di multistrato ancorati alla struttura, le aperture sono ad arco, per dare al padiglione una forma archetipa delle città italiane. I pannelli hanno il medesimo disegno e possono essere montati dritti o rovesci creando in un caso degli ingressi e nell’altro delle finestrature ad arco rovescio. Le ante di chiusura delle apertura risultanti dal taglio dalle bucature ad arco dei pannelli, sono verniciate di blu. Gli impianti necessari per il padiglione possono essere alimentati dall’intercapedine sotto il pavimento, utile anche a nascondere i sostegni di metallo per appoggiarsi adattandosi ai diversi suoli. L’illuminazione è pensata con impianto a vista che corre nascosto nei pilastri a L, mediante un profilo led che ricalca la forma del padiglione.
Il montaggio del padiglione è molto semplice : vengono assemblati i travetti del pavimento che viene appoggiato a terra sui suoi piedini di metallo, su questo vengono montati i 12 pilastri a L che per loro stessa geometria resistono alle spinte orizzontali. Similmente al suolo vengono montati i travetti del tetto che una volta collegati contribuiscono a rendere stabile la struttura a traliccio dei pilastri. Vengono montati i tamponamenti orizzontali del suolo e delle copertura tutti uguali di misura 90x186 cm, la fase successiva è il montaggio dei tamponamenti verticali, tutti della stessa misura 190x290 cm già preparati con i pannelli di chiusura ad arco. Ultimo step, vengono collegati gli impianti passando per le canalette già preparate nell’incavo dei pilastri.
Lo spazio interno del Punto Più è pensato per garantire la massima flessibilità sia come singolo elemento sia nelle ipotesi di aggregazione. La tipica forma a croce permette di creare scenari aggregativi vari e divertenti, possono formarsi spazi più grandi e patii semi-privati tra un modulo e l’altro.
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MIART 2017 - SUPEROGGETTI
E’ una famiglia di sedute dalle forme geometriche pensate per esaltare le superfici soffici. Il disegno della struttura in sottile tondino metallico enfatizza il velluto delle imbottiture e dei moribidi schienali. Sono previste diverse conformazioni, la seduta singola , i divanetti per più posti e un piccolo pouf, il rivestimento è alternabile per rendere l’oggetto fresco e divertente.
It 'a family of chairs formed with geometric shapes designed to enhance the soft surfaces. The design of the structures, in thin metal rod, emphasizes the velvet cushions and backrests. There are different conformations, the single seat, bench seats for more places and a small pouf, the coating is switchable to make fresh and fun objects.
design for Colleoni Arte - Bergamo
http://www.colleoniarte.com/design-opere/
Siamo stati chiamati per reinterpretare quelli che Alessandro Mendini definiva “progetti molli”.
“Super-oggetti” è il progetto espositivo avviato durante Miart 2017 dalla Galleria Colleoni Arte, dove insieme ad altri 4 studi di design e architettura del panorama italiano contemporaneo (Martinelli Venezia Studio, Servomuto, Vi+M studio, Matilde Cassani) abbiamo reinterpretato gli elementi tipici dell’abitare attraverso il tessuto.
Un’ indagine su alcuni elementi tipici dell’abitare, con l’intento di reinterpretarli partendo dal loro valore intrinseco per esaltarne l’aspetto artistico, poetico, plastico.
Tema costante è il tessuto, elemento che ha caratterizzato il mondo degli interni sin dalle sue origini. Alessandro Mendini nell’editoriale intitolato “Elogio della stoffa”, uscito sul numero 626 di Domus, esaltava “la soave gentilezza dei progetti molli” immaginando “stanze soffici, fatte solo di stoffa, facciate di stoffa, archi di stoffa, statue di stoffa, mobili e automobili di stoffa, oltre che vestiti, materassi, tovaglie, tende, paraventi e aeroplani di stoffa”.
I Super-oggetti sono una riflessione sulle figure tipiche che popolano il paesaggio domestico. Ai designer è stato chiesto di ripensarli come “progetti molli” lavorando sulla ricerca di nuovi significati e nuove suggestioni attraverso l’utilizzo della stoffa. L’obiettivo è quello di creare un legame affettivo e culturale tra l’oggetto e il suo utilizzatore. Stabilire un nuovo valore emozionale attraverso variazioni cromatiche, sensazioni tattili, forme plastiche e la sapiente manipolazione di materiali speciali.
Progetto a cura di Michela Bassanelli.
GALLERIA COLLEONI
Colleoni Arte apre le sue porte nel 2012. L’obiettivo della galleria è quello di promuovere, attraverso mostre ed eventi, il dialogo tra le creazioni puramente artistiche e il mondo del design focalizzando l’attenzione sulle piccole produzioni limitate a carattere artigianale e manufatturiero, sul pezzo unico.
La famiglia Colleoni, che ha fondato Colleoni Arte, opera da circa sessant’anni nel settore dell’interior design e dei tessuti, progettando e realizzando artigianalmente ogni pezzo grazie ai laboratori di falegnameria e sartoria sviluppando progetti per Patricia Urquiola, Dimore Studio e altri studi milanesi. La galleria si pone l’obiettivo di interpretare l’arte e il design come strumenti culturali capaci di veicolare l’attività della produzione artigianale attraverso i valori della creatività e del “saper fare”.
La partecipazione al Miart rispecchia la volontà dello spazio di affermarsi all’interno del panorama culturale più interessante e di qualità che al momento opera in questo settore.
ON DOMUS
http://www.domusweb.it/it/notizie/2017/04/18/superoggetti_colleoni_arte.html
On Living Corriere n. 06 / 2017
On Living Corriere Special Number Kitchen 2017
ON ICON Design Italia JULY 2017
ON ELLE DECOR Italia september 2017
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