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Magica Bologna
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lucadea · 3 months
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La Finestrella di via Piella, la Venezia di Bologna
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La Finestrella di via Piella, la Venezia di Bologna. Uno dei luoghi normalmente citati tra i segreti della città (ma che a questo punto è diventato uno dei luoghi turistici più visitati e fotografati) è questa piccola finestra che, se aperta, mostra uno degli ultimi canali rimasti a Bologna. Sembra proprio di essere a Venezia. Sei mai stato a Bologna e hai visto questo luogo?  The window of via Piella, the Venice of Bologna - La fenêtre de via Piella, la Venise de Bologne - La ventana de via Piella, la Venecia de Bolonia - A janela da via Piella, a Veneza de Bolonha - Das Fenster der Via Piella, dem Venedig von Bologna - Cửa sổ qua Piella, Venice của Bologna - Via Piella 的窗口,博洛尼亚的威尼斯 - ボローニャのヴェネツィア、ピエラ通りの窓 Read the full article
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autolesionistra · 1 year
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Due foto a caso.
Nella prima, la targa con:
Tatino e Patrizia Guidateci voi sulla strada della giusta rivendicazione dei diritti di tutti Colpiti da mani fratricide in quel mattino del 23 dicembre 1990
Patrizia Della Santina e Rodolfo (Tatino) Bellinati erano due ragazzi sinti uccisi dalla banda dei fratelli Savi (meglio nota come quella della "uno bianca"). La targa ha seguito le vicende della zona dell'ex Fornace Galotti venendo spostata più volte nella recenzione del cantiere che poi è diventato il "polo didattico navile" finendo sul lato dell'edificio che ospita bar e aule studio. Non proprio in vista. Un po' come quell'evento. Per altre info: https://www.wumingfoundation.com/giap/2015/12/23-dicembre-1990-la-strage-di-via-gobetti-25-anni-di-amnesia-razzista-a-bologna/ e https://www.youtube.com/watch?v=2yGpBqh8bb8
La seconda foto è più leggerina, il foglietto plastificato recita:
Perché? Perché sono stati rasi al suolo i canneti e tutti i grandi cespugli proliferanti nella striscia di prato fra i due canali? Non può esservi motivo alcuno per la distruzione di un tale ecosistema. Non certo la prevenzione di alluvioni. Se anche le amministrazioni non dimostrano di possedere una sensibilità ambientale, la vita dell'umanità su questo Pianeta sarà una lenta agonia.
Ora, dalla foto non si evince, ma quel foglietto è appeso al di là di una recinzione e in un muretto posto fra due canali (il Ravone e la Ghisiliera) accessibile solo dal bosco (chiuso) dei Prati di Caprara. E’ visibile più o meno a metà di una pista ciclabile incastrata fra il Ravone e il muro di cinta delle ex Officine Grandi Riparazioni FF.SS., un budello di quasi 2km nel quale ad incamminarcisi difficilmente si incontra più di una persona (che in genere ti guarda con la faccia da “ti prego non mi rapinare”) (ma potrebbe essere la reazione standard alla mia faccia in luoghi poco frequentati).
Insomma ancora adesso mi sto chiedendo chi è che possa incazzarsi per le sorti di canneti e cespugliazzi al punto da scrivere un pamphlet (con una scelta di caratteri e composizione anche di gusto), plastificarlo, armarsi di martello e chiodi, infilarsi nell’area del bosco e piantarlo a metà strada in un posto che avrò visto solo io e altri quattro o cinque disperati. Non so chi tu sia, ma posso garantirti che io quel canneto lì non te l’avrei toccato.
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jaja-dingdong · 1 year
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Dopo aver intimato di non sostare sui ponti per fare le foto alle piene, il Comune di Bologna deve ricordare alla popolazione di non credere a tutto quello che si vede su Internet e di fidarsi solamente dei canali istituzionali
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deathnskulls · 2 years
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Nino Migliori "Migliori nasce a Bologna nel 1926, città nella quale vive e lavora tuttora, e inizia a fotografare nel 1948. Nell’immediato dopoguerra si avvicina al circolo fotografico Bolognese e inaugura un’intensa attività che si svilupperà sempre su differenti paralleli canali di ricerca"
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lamilanomagazine · 2 months
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Bologna, 44 misure cautelari eseguite dalla Polizia di Stato per spaccio: sequestrati 3kg di cocaina, eroina e hashish
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Bologna, 44 misure cautelari eseguite dalla Polizia di Stato per spaccio: sequestrati 3kg di cocaina, eroina e hashish.  La Polizia di Stato di Bologna coordinata dalla DDA di Bologna, nella persona del Sostituto Procuratore dott. Roberto Ceroni, ha eseguito 44 misure cautelari a carico di un sodalizio criminale, composto da cittadini tunisini, italiani, albanesi e pakistani, dedito ad un' attività di spaccio in tutto il centro storico della città di Bologna. I poliziotti della Squadra Mobile in particolare hanno eseguito 28 custodie cautelari in carcere, 5 arresti domiciliari, e, per i restanti 11 soggetti, divieti di dimora e obblighi di dimora a Bologna. Detto sodalizio, che monopolizzava lo spaccio dell'intero centro storico, operava oramai da anni: i componenti di vertice del gruppo garantivano ai propri pusher uno stipendio mensile fisso di 2.500 euro, che veniva assicurato anche in caso di loro arresto. I pusher occultavano la droga nel cavo orale; talvolta la droga veniva nascosta sui binari della ferrovia. Attraverso vari servizi di osservazione sono state documentate giornalmente, nelle varie vie del centro storico, oltre cento cessioni di stupefacente fra cocaina ed eroina. Durante l'indagine è stato accertato altresì un episodio di violenta aggressione del gruppo tunisino nei confronti di un loro connazionale al fine di indurlo a spacciare per conto del sodalizio. Varie la basi logistiche individuate dagli investigatori della Polizia di Stato, ove la droga veniva preparata prima di essere immessa nelle piazze della città. Fra i destinatari della misura restrittiva vi sono anche soggetti italiani, albanesi e pakistani che provvedevano all'acquisto di ingenti quantitativi di droga da immettere nelle varie piazze della città, anche diverse dal centro storico, quali la zona di via Saffi, via Mascarella, via dello Scalo. In particolare, è stata acclarata un'ampia capacità di approvvigionamento di cocaina da parte di alcuni indagati italiani che avevano come propri fornitori dei loro conoscenti albanesi, così come è emersa la posizione di alcuni cittadini pakistani che avevano dei propri canali di rifornimento per quanto concerne l'eroina. E' stato documentato altresì un acquisto di 20 kg di hashish provenienti dalla Spagna. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati 3 kg di cocaina e 1 kg di eroina (in parte già confezionate in 1500 dosi di stupefacente), nonché 6 kg di hashish e 30.000,00 euro in contanti nei vari interventi di riscontro. Sempre nel corso delle attività di indagine sono state arrestate in flagranza di reato 36 persone.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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circusfans-italia · 3 months
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CIRCO MAURO ORFEI ARBELL FOTO ESTERNI CINISELLO B.
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CIRCO MAURO ORFEI ARBELL FOTO ESTERNI CINISELLO BALSAMO Il circo Mauro Orfei Arbell sta continuando il suo tour in Lombardia e, in questi giorni, si trova nell'hinterland milanese.
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Il complesso di proprietà della famiglia di Armando Canestrelli si trova attualmente a Cinisello Balsamo (MI). Negli scorsi giorni, Alfredo Lizio lo ha raggiunto ed ha realizzato il servizio fotografico che vi proporniamo in questa pagina.
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  A voi, le fotografie delle strutture a Cinisello Balsamo. Il Mauro Orfei Arbell, si trova a Cinisello Balsamo, via Copernico, Parco Canada, da venerdì 19/01/2024 al 28/01/2024.
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Per informazioni, orario degli spettacoli, oppure per prenotare il vostro biglietto, non esitate a visitare il sito internet ufficiale del circo raggiungibile CLICCANDO QUA Scarica il biglietto sconto speciale amici di Circusfans Italia: ritaglia l’immagine qui sotto e consegnala alle casse del circo prescelto
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Visita le nostre sezioni ARCHIVIO STORICO TOURNEE' Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani CIRCO MILLENNIUM MUNDIAL FOTO SHOW A BOLOGNA Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto   Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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Deborah Annolino quando la comunicazione racconta valore
La comunicazione è la capacità di raccontare valore, Deborah Annolino giornalista ci spiega come è possibile comunicare con serietà, affidabilità, e qualità ma soprattutto attraverso un elemento fondamentale che è l'umiltà. Autrice di Ad Maiora storie di resilienza ha recentemente vinto il "Best Social Oriented Movie" al Digitale Media Fest, questo premio per la cinematografia sociale nella categoria web series è stato assegnato tra più di 400 opere partecipanti, Ad Maiora unica opera italiana. Deborah sei una giornalista con una lunga esperienza di redazione, ma anche di telegiornali e tv come nasce la tua esperienza professionale? Tutto è cominciato ad Agrigento, la città in cui sono nata e cresciuta professionalmente, almeno fino al 2011. Infatti dopo qualche anno, conclusi gli studi universitari e animata dal desiderio di traguardi ben più ambiziosi, decido di fare le valigie e trasferirmi a Bologna. Qui è stato come iniziare da capo, puntando sulle mie forze e sulle competenze acquisite in Sicilia. Dopo un periodo di assestamento decido di mettermi in proprio e avviare proprio nella città delle Due Torri, lo Studio professionale AD Communications. Una realtà che in questi anni è cresciuta anche dal punto di vista della qualità dei progetti e delle collaborazioni. Ne fanno parte diversi collaboratori con cui insieme “curiamo” online e offline l’immagine e la reputazione per conto di imprese, ordini professionali e associazioni dell’Emilia-Romagna, operanti in settori quali: sanità, sostenibilità, sociale ma anche cultura. Facendo un passo indietro, per rispondere alla tua domanda, il “viaggio” nel giornalismo inizia casualmente con un provino per telegiornalista in una storica emittente agrigentina. In poco tempo avevo capito che quella era la mia strada e fu così che decisi di ampliare la conoscenza nel settore aprendomi verso altre testate giornalistiche come “La Sicilia”, il quotidiano per cui ho collaborato dieci anni. Successivamente, per curiosità, decisi di esplorare il mondo dell’ufficio stampa che mi ha appassionata da subito. Da allora è stato un susseguirsi ininterrotto di formazione teorico-pratica, al fianco di caporedattori e maestri del giornalismo a cui devo tanto. Gli sono grata per avermi trasmesso le competenze ma soprattutto quella passione che ancora dopo vent’anni vive dentro me. Se ho potuto vivere con tutta me stessa questo mestiere, tra i più belli certamente, devo tantissimo ai miei genitori per avermi lasciata libera di orientare le mie scelte accademiche e lavorative. Oggi sei “a capo” di AD Communications: di cosa si occupa lo Studio? AD Communications rappresenta per me il coronamento di un sogno, dopo una lunga gavetta. La città di Bologna e la sua gente mi hanno accolta da subito, dandomi l’opportunità di realizzare, anno dopo anno, obiettivi sempre più ambiziosi, ricevendo gratitudine e apprezzamenti da parte degli stessi clienti. Lo Studio che ho l’onore e l’onere di rappresentare si occupa di comunicazione - di cui sono una parte fondamentale la scrittura per il web e il social media marketing - e di brand journalism. Creiamo e diffondiamo contenuti e storie, con un approccio che è tipico del giornalismo costruttivo. Il mondo della comunicazione è complesso poiché in continuo cambiamento. Il nostro compito è realizzare piani e strategie di comunicazione “su misura” in base alle esigenze e ai desideri del committente. Nel farlo ci avvaliamo di strumenti diversi tra loro. Se parliamo di Mass Media, da quelli tradizionali a quelli digitali ciascuno svolge un ruolo di valore specifico. Sta a noi che progettiamo la consulenza, scegliere quali e quanti canali sfruttare. Va anche detto che nell’era di internet tutti possono lasciare giudizi e commenti in rete, talvolta anche infausti. Ciò desta preoccupazione nelle aziende che grazie all’intervento dei nostri professionisti possono “monitorare” il web e al contempo portare avanti un piano di comunicazione che attrae la fetta di pubblico coerente con la domanda. Alla base di tutto, e di ciascun progetto, è l’entusiasmo. Non è un caso se il motto di AD Communications è “Felici di comunicare” in riferimento non solo a chi la comunicazione la fa ma anche e soprattutto ai clienti che desideriamo siano felici e soddisfatti del nostro operato. Formare i giovani, aiutarli a sviluppare nuove competenze e nuova conoscenza. Di cosa hanno bisogno i ragazzi oggi per essere pronti nel settore della comunicazione? Stiamo vivendo anni molto difficili, prima il Covid-19 poi la guerra in Ucraina, la crisi energetica e insieme quella economica, gli effetti devastanti del cambiamento climatico e la strage umanitaria a Gaza. In questo scenario sembra non ci possa essere spazio per continuare ad essere positivi e sognare. Eppure la mia sfida è non perdere la fiducia nel prossimo e nelle persone che incontro ogni giorno ma soprattutto continuare a formare le nuove generazioni per incoraggiarle. In questi anni ho conosciuto e formato numerosi neolaureati ma anche tanti giovani avviati alla professione. Ho anche aggiornato in tema di comunicazione digitale tanti imprenditori dell’Emilia-Romagna, attraverso la mia docenza per i corsi regionali di Formart. Sono felice quando qualcuno di loro mi contatta per raccontarmi che ha trovato la sua strada nella comunicazione o che ha implementato i servizi raggiungendo una visibilità maggiore e ben più efficace. Fare formazione ad un giovane non significa trasmettere solo competenze pratiche - ad esempio scrivere un articolo o fare un post per i social -  vuol dire principalmente trasmettere principi e valori che per un professionista contano e conteranno per sempre. Mi riferisco alla serietà, all’affidabilità, alla qualità ma anche all’umiltà. Per me il segreto è rimanere con i piedi per terra ma con una “tensione emotiva” che fa guardare avanti e al miglioramento continuo. Deborah nella tua vita professionale hai maturato anche esperienze come autrice di digital serie come AD MAIORA - Storie di Resilienza. Ce ne parli? Il giornalismo televisivo è stata da sempre la mia più grande passione. Mi sento bene quando davanti alla telecamera posso raccontare storie di resilienza, con un messaggio di speranza per il futuro. Seguire un approccio costruttivo nella narrazione non significa fingere che i problemi non esistano. Piuttosto vuol dire focalizzarsi sulle possibile soluzioni al problema, aprendo così alla riflessione anche il lettore. Va in questa direzione la digital serie, nata nel 2020,dal nome AD Maiora - Storie di Resilienza. L’idea è arrivata nel periodo del COVID-19 con la volontà di dare spazio a realtà ed associazioni, soprattutto no profit, che promuovessero il mondo delle fragilità, ma anche la cultura e l’arte, come leve di miglioramento per il singolo e la collettività. In questo senso è stata una piacevole sorpresa apprendere a Bologna l’esistenza di una rete sociale e di grande umanità che abbiamo raccontato, in parte, nelle tre stagioni di AD Maiora fino ad oggi realizzate. In particolare la terza stagione è stata molto apprezzata a livello nazionale aggiudicandosi, nella categoria web serie, il primo premio del Festival di cinematografia sociale Tulipani di Seta Nera 2023. Inoltre sempre con il progetto AD Maiora siamo stati inseriti nell’elenco dei Responsabili Innovatori della Regione Emilia-Romagna, fonte di emozione ma anche di responsabilità. Per il 2024 stiamo lavorando alla prossima stagione mentre tutte le precedenti serie, per chi avesse piacere e curiosità, sono disponibili sul canale youtube. Qual è la tua idea di comunicazione e cosa serve alle aziende, ma anche ai privati, per comunicare con efficacia? Certamente le aziende e le organizzazioni che decidono di avvalersi di un’agenzia di comunicazione possono essere ben orientate in un mondo che si muove velocemente e che non premia l’approssimazione. Oggi alle aziende serve la visibilità giusta, ne troppa ne troppo poca. Ricordo che solo un’attenta cura dell’immagine di un brand - che sia un prodotto o un servizio -  può alimentare ed accrescere la buona reputazione per l’azienda. Non basta essere attivi sui social. Il progetto che costruisce un professionista è ben più ampio e complesso e richiede uno studio personalizzato che nulla ha a che vedere con l’estemporaneità di azioni social e digitali. Consiglio di usare una narrazione delle aziende in modo sincero e trasparente, evitando l’autocelebrazione che suscita diffidenza nelle persone con un ruolo di spettatore/uditore del web. Suggerisco inoltre di evitare nei propri contenuti toni trionfalistici per lasciare posto ad un equilibrio sia di forma che di sostanza. La buona pratica, per eccellenza, nel brand journalism riguarda l’accurata selezione delle parole, e vale per qualsiasi contenuto. Dalle parole dipenderà la percezione e l’impressione di noi e del brand che stiamo promuovendo. Una bella sfida, no? Quali sono i tuoi obiettivi primari come divulgatrice ed esperta nel settore della comunicazione? Spero di continuare a vivere la comunicazione con lo stesso entusiasmo di vent’anni fa. Credo fortemente nel ruolo dell’informazione come “ponte” verso gli altri e la diversità, da considerare come una ricchezza e mai come un limite.  Comunicare per me significa creare e rafforzare reti e relazioni sociali, attraverso l’ascolto e l’interazione reciproca. Non mi stanco di ripetere che la comunicazione, soprattutto quella di impresa, è una questione seria. Richiede spirito di sacrificio e aggiornamento continuo. Ai ragazzi che scelgono di fare un periodo di tirocinio in “AD”, dico sempre che in questo mestiere occorre mettersi in gioco ed essere disposti a imparare senza arrendersi di fronte alle difficoltà. Gli errori servono in quanto stimolano l’ingegno e la creatività a trovare possibili soluzioni. E quali sono i progetti futuri? Non amo fare programmi ma sono sempre i nuovi obiettivi il mio “carburante” nella vita e nel lavoro. Se guardo al 2024 -  che spero porti qualche buona notizia e la fine di ogni conflitto -   vedo una professionista determinata, pronta a lanciarsi in nuove sfide e nuove esperienze, al fianco dei collaboratori appassionati e dei propri clienti, veri e propri alleati della comunicazione, ai quali sono grata per la fiducia che in tutti i rapporti è un bene prezioso.   Read the full article
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kritere · 5 months
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Il Bologna affossa la Roma, Thiago Motta supera il maestro Mourinho: 2-0 e ritorno in zona Champions
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. 17 Dicembre 2023 Il Bologna batte 2-0 la Roma, Thiago Motta supera il maestro José Mourinho e si porta al quarto posto in solitaria in classifica: decisivo il gol di Moro e…
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Maltempo: allerta arancione in Veneto, gialla in altre otto regioni
È ripresa questa mattina a binario unico la circolazione ferroviaria tra Prato e Vernio, sulla linea convenzionale Prato-Bologna ed è prevista una riprogrammazione dei treni regionali con modifiche di orario e in alcuni casi la sostituzione con autobus. Gli aggiornamenti sono disponibili nelle stazioni e nella sezione Infomobilità dei canali web di Rfi e Trenitalia. La riattivazione del secondo…
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agrpress-blog · 6 months
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Le città sono al centro della sesta edizione del concorso fotografico promosso da Quotidiano Energia. Le politiche ambientali, infatti, offrono l'opportunità di ridisegnare e migliorare gli ambienti urbani, rendendoli più sostenibili, vivibili e all'avanguardia dal punto di vista tecnologico. Questa evoluzione mira a trasformare le città in vere e proprie "smart city". L'obiettivo dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite è, infatti, rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. L'Unione europea ha avviato una missione speciale volta a trasformare le città in "smart city con impatto climatico zero entro il 2030". In questa iniziativa, nove comuni italiani, tra cui Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino, sono tra i 100 partecipanti che riceveranno finanziamenti per sostenere progetti innovativi, coinvolgendo la popolazione locale, il mondo della ricerca e il settore privato. Il concorso fotografico del 2023 è dedicato alle città in transizione e chiede ai partecipanti di catturare la trasformazione degli spazi urbani, degli edifici, dei sistemi di mobilità e viabilità, la gestione delle aree verdi e le nuove soluzioni architettoniche e tecnologiche, inclusa la produzione di energia. Come Partecipare La partecipazione al concorso è gratuita ed è aperta a fotografi professionisti e non. Ogni partecipante deve inviare un massimo di due fotografie insieme a una didascalia entro il 5 novembre 2023, entro le 24:00, pena la squalifica. Le foto non devono mai essere state premiate in altri concorsi. Nel caso in cui nelle immagini siano presenti minori o un minore desideri partecipare, è necessario compilare la sezione dedicata e inviare la documentazione allegata e firmata dal genitore. Le fotografie devono rispettare le seguenti specifiche: Formato: .jpg Risoluzione minima: 300 dpi Foto a colori e in bianco e nero Orientamento orizzontale e verticale Le foto devono essere ottenute da un unico scatto Sono ammesse regolazioni di contrasto e luminosità e l'uso di filtri, purché non alterino il soggetto dell'immagine Ogni foto deve essere accompagnata da una didascalia di 170 caratteri spazi inclusi Non sono ammessi fotomontaggi, scritte sovraimpresse, bordi, cornici o altre aggiunte o alterazioni Ogni partecipante concede a Gruppo Italia Energia srl, sponsor, enti patrocinanti e società affiliate il diritto di utilizzare le foto inviate, menzionando l'autore, nelle proprie pubblicazioni e canali web e social. Il vincitore riceverà un premio di 1.000 euro per l'acquisto di materiale fotografico, valido fino al 31 maggio 2024, insieme ad altri riconoscimenti, tra cui la pubblicazione delle foto più meritevoli sulle pubblicazioni di Gruppo Italia Energia, sui siti e prodotti dei sponsor, enti patrocinanti e società affiliate, menzionando l'autore. QUI TUTTE LE INFO: CONCORSO FOTOGRAFICO CITTA' IN TRANSIZIONE La Giuria La giuria incaricata di valutare le fotografie è composta da esperti del settore: Romina Maurizi, Direttrice responsabile di Quotidiano Energia Agnese Cecchini, Direttrice di Canale Energia, e7, il settimanale di Quotidiano Energia, e Direttrice editoriale di Gruppo Italia Energia Antonio Politano, Fotografo e Giornalista Maurizio Riccardi, Direttore del Gruppo AGR e di Agrpress.it Giancarlo Zema, Architetto - Zema Design Group Giulia Tornari, Direttrice di Contrasto Questo concorso fotografico offre l'opportunità di documentare e condividere le trasformazioni urbane e il progresso verso città più sostenibili e all'avanguardia.
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autolesionistra · 1 year
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(nota: la prima foto ritrae il “sostegno del Torreggiani” in quanto esteticamente più godibile e non il “sostegno del Landi” anche noto come “sostegnazzo” che è oggetto di questo sproloquio e delle tre foto successive)
Tanti anni fa ad un evento dell’ANPI sentii parlare un ex partigiano della sua parabola dall'indottrinatura scolastica alla sua adesione alla Resistenza. Ne fece un racconto asciutto e poco incensatorio insistendo (come poi altri ex partigiani che ho avuto la fortuna di ascoltare) sul fatto che certe scelte più che con l'ideologia avevano a che fare con la carenza di alternative. Fece alcuni riferimenti ad un libro che aveva scritto, che negli anni a tempo perso ho cercato nei meandri della balcanizzazione delle pubblicazioni ANPI e ho poi trovato, come da tradizione, quando avevo smesso di cercarlo, nel banchetto di una sezione locale.
Il libro decisamente non era quello che mi aspettavo: inizia scusandosi perché è ignorante e non è uno scrittore; speravo fosse un preludio alla parlata prosaica che mi ricordavo da quella sera, invece è scritto con uno stile aulico forzatissimo, costrutti sintattici opinabili e un'abbondanza di termini desueti che forse volevano avvicinarsi all'idea che aveva lui degli scrittori "veri". Che è anche un'immagine commovente ma ha reso la lettura leggera come le libagioni di un matrimonio celebrato a natale.
L'altro aspetto che mi ha spiazzato è che racconta con infinito dettaglio la sua infanzia, le scuole che ha fatto, la sua emancipazione fatta di bicicletta e officina e finisce proprio all'inizio del periodo che uno si aspetterebbe raccontato da un ex partigiano, quando prende la via dei monti.
Dopo un attimo di smarrimento dovuto al finale stile L’impero-colpisce-ancora ho realizzato che la dovizia di particolari con cui aveva descritto la sua infanzia nella borgata Sostegnazzo (unità alla passione malsana che nutro per i canali di Bologna) mi aveva conquistato e lasciato una certa sensazione di nostalgia mista curiosità; così mi sono addentrato nei meandri del canale Navile come una versione del Lidl di Alberto Angela.
Il canale Navile ha lungo il suo corso i ruderi delle chiuse (chiamate “sostegni”) che permettevano la risalita di chiatte e barche trainate controcorrente da animali da soma verso Bologna. Il "sostegnazzo" che dava il nome alla borgata dove è cresciuto l'ex partigiano tecnicamente risponde al nome di "sostegno del Landi" ed è nei pressi del passaggio del canale sotto alla tangenziale di Bologna. Visto che da queste parti è prassi denigrare le amministrazioni comunali bolognesi, per una volta ne parleremo bene dicendo che verso la fine degli anni ‘90 partì un lungo processo di riqualificazione dei percorsi pedonali lungo il navile che hanno reso la zona godibilissima per farci due passi (a prescindere dai libri che leggete). Ma sto divagando. La borgata gravitava intorno ad una cartiera di dimensioni importanti ora trasformata in residenza per anziani e a parte i ruderi della casa di manovra e il nome di "via del sostegnazzo" di quei tempi resta pochino.
Fra i vari aneddoti, nel libro racconta di come sia volato giù nel canale con la bicicletta da una passerella e il custode del sostegno l'avesse poi ripescato con la pertica. Mi son messo sulla passerella del sostegnazzo guardando il canale e chiedendomi se fosse volato giù da lì. Poi mi son sentito scemo e son tornato indietro.
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londranotizie24 · 1 year
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Pasolini all'Iic di Londra con Il Giovane Corsaro di Marrese
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Di Simone Platania @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Un'opera che ripercorre la gioventù dello scrittore porta Pasolini all'Iic di Londra con Il Giovane Corsaro di Marrese il 23 febbraio. Pasolini all'Iic di Londra con Il Giovane Corsaro di Marrese, il docufilm dedicato alla gioventù di PPP È Pasolinimania in Regno Unito ormai e gli eventi dedicati allo scrittore italiano non sembrano terminare. L'Istituto Italiano di Cultura a Londra ospita infatti la proiezione del film Il Giovane Corsaro-Pasolini da Bologna, di Emilio Marrese. Marrese è uno scrittore, conduttore radiofonico, giornalista per La Repubblica nonché autore di numerosi docufilm. La serata è attesa a Belgrave Square il 23 febbraio dalle ore 6 p.m., presso la sede Iic di Londra. La visione sarà introdotta dal professore Guido Bonsaver. Quest'ultimo insegna Italian Cultural History presso l'Università di Oxford. Nel corso degli anni ha collaborato con BBC, Rai e numerosi altri canali e media. È stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica nel 2012. Ma perchè l'opera di Marrese è così interessante? Il film propone un'impostazione narrativa inusuale e originale per narrare l'infanzia e il rapporto di Pasolini con la città di Bologna. Infatti, la storia vede una studentessa che decide di basare la propria tesi di laurea sulla relazione viscerale, spesso anche conflittuale, di Pasolini e Bologna. La protagonista ricostruirà l'infanzia e la gioventù dello scrittore grazie a documenti e materiali storici e di repertorio originali, scritti inediti di Pasolini, fotografie, interviste e dichiarazioni, rendendo il film un vero e proprio documentario. Marrese porta la protagonista, e di conseguenza anche gli stessi spettatori, nei luoghi descritti, abitati, vissuti da Pasolini offrendone una visione nuova e inedita. Napoletano di nascita ma cresciuto a Bologna, Marrese ha confezionato un prodotto che offre numerosi spunti su Pasolini, Bologna, la cultura italiana in generale e il loro complesso rapporto.  L'evento è prenotabile qui.   ... Continua a leggere su www. Read the full article
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lamilanomagazine · 2 months
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Bari: dal 28 al 30 giugno gli appuntamenti del Locus Festival aprono l'estate barese 2024
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Bari: dal 28 al 30 giugno gli appuntamenti del Locus Festival aprono l'estate barese 2024. Dal 28 al 30 giugno la città di Bari, nell'ambito della Festa del Mare, ospiterà le tre serate d'apertura del Locus festival con grandi nomi della musica italiana e internazionale: venerdì 28 giugno Calcutta (spazi Fiera del Levante)*, sabato 29 giugno Salmo & Noyz (rotonda via Paolo Pinto) e domenica 30 giugno Simple Minds (rotonda via Paolo Pinto). Un programma straordinario che coinvolge diverse generazioni e guarda a diversi gusti musicali, se si considera che, sempre per il Locus, sabato 29 giugno il cantautore irlandese Glen Hansard si esibirà nell'atmosfera raccolta del Teatro Petruzzelli. Le statistiche dei biglietti venduti mostrano dati significativi: le fasce di età coinvolte variano dai diciassettenni agli over 40, con acquisti effettuati anche da altre città come Milano, Roma e Bologna, e dall'estero principalmente Spagna, Francia, Regno Unito ma anche da Canada e Nuova Zelanda. "A giugno inizia l'estate - dichiara l'assessora alle Culture e Turismo Ines Pierucci - e quella del 2024 sarà una stagione che nei fatti consolida le strategie di una visione politica che porta il nome di "turismo culturale". Negli ultimi anni Bari è cresciuta sotto tanti punti di vista e, per quanto concerne l'offerta culturale, è diventata un riferimento anche per le società nazionali e internazionali che la scelgono anche in virtù della professionalità degli operatori culturali del territorio, cui l'amministrazione comunale ha teso la mano per costruire una programmazione strategica condivisa. L'assessorato alle Culture sin dall'inizio ha investito sulle professionalità che ruotano attorno al mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo puntando alla qualità dell'offerta: la dimostrazione del valore di questo approccio sta, ad esempio, nel ritorno di Robert Plant, che sarà al Petruzzelli il prossimo 8 ottobre. Una visione condivisa soprattutto con la Regione Puglia e l'assessorato regionale al Turismo, grazie alla quale possiamo realizzare la Festa del Mare, il grande festival diffuso, realizzato con il supporto di Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese, che accoglie il Locus Festival, il Bari Piano Festival, Bari in jazz e il Premio Rota, trasformando la percezione di un sud che in passato non andava oltre Napoli". *La straordinaria risposta del pubblico, nella prevendita delle tre serate di Locus festival a Bari, ha determinato lo spostamento in uno spazio più grande del concerto più richiesto: Calcutta si esibirà il 28 giugno in un ampio spazio all'aperto nella Fiera del Levante, a poche centinaia di metri dall'altro palco del Locus sulla rotonda di via Paolo Pinto, dove restano confermati Salmo & Noyz ed i Simple Minds il 29 e 30 giugno. È possibile seguire tutti gli aggiornamenti su locusfestival.it e sui canali social ufficiali.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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circusfans-italia · 3 months
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CIRCO MILLENNIUM MUNDIAL FOTO SHOW A BOLOGNA
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CIRCO MILLENNIUM MUNDIAL FOTO SHOW A BOLOGNA Lo scorso 12 gennaio 2024 a Bologna ha debutto il circo Millennium. Come ricorderete, quest'anno lo spettacolo prende il nome di Millennium ed è il frutto dell'accordo tra i circhi delle famiglie di Roberto Coda Prin ed Alessandrini. In occasione del debutto, era presente a Bologna il nostro amico Oronzo Guarini che ne ha approfittato per immortalare il primo spettacolo in città. A voi le foto dello spettacolo Mundial: Il circo Millennium darà i suoi spettacoli a Bologna, Parco Nord, via Stalingrado, dal 12/01/24 al 29/01/2024.
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kritere · 5 months
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L’Arechi è una bolgia, a Saelemaekers saltano i nervi, Thiago Motta lo riporta in sé: “Gioca!”
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. 10 Dicembre 2023 Nel finale rovente di Salernitana-Bologna la pressione dei tifosi granata schizza alle stelle, complice l’atteggiamento dei calciatori del Bologna che…
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