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#campagne pubblicitarie
L'articolo discute il tema dell'importanza della cultura aziendale per il successo di un'organizzazione.
Viene analizzata la definizione di cultura aziendale, i suoi elementi costitutivi e come essa influenzi la produttività, la soddisfazione dei dipendenti e l'immagine dell'azienda.
Inoltre, viene approfondito il ruolo dei leader nell'instaurazione di una cultura forte e positiva, e come essa possa essere mantenuta nel tempo.
Il tutto viene presentato in modo chiaro e accessibile, con esempi concreti e suggerimenti pratici per chi desidera migliorare la cultura della propria azienda.
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technewssocial · 1 year
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Marketing: Agenzia o faidate? con Gabriele Gobbo e Michele Cappa - 165
La promozione online è diventata un elemento fondamentale per il successo di ogni attività commerciale. Tuttavia, molte volte ci si trova a dover scegliere tra il fai da te o affidarsi a un’agenzia esterna o a un consulente. In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo ospita Michele Cappa per esplorare le due facce della stessa medaglia. Scopriremo che ci sono soluzioni disponibili per essere…
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magodelpc · 2 years
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Campagne pubblicitarie: Best practice
Campagne pubblicitarie: Best practice
Campagne pubblicitarie: Best Practice alcuni consigli pratici per chi vuole ottenere ottimi risultati. Se tu chiedi a un CMO (Chief Marketing Officer) se desidera mantenere la maggior parte dei propri investimenti pubblicitari e delle proprie risorse negli ecosistemi di Google e Facebook, credo proprio che il 90% di loro dirà di “no”, anche se questi sono gli unici canali su cui attualmente…
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omarfor-orchestra · 2 years
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Perché skamit non è già in tendenza qui?
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gfrino · 2 years
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Die Dienstleistungen von ticinoWEB in einem Video
Die Dienstleistungen von ticinoWEB in einem Video
Hier ist das neue ticinoWEB Services Video, in dem wir die wichtigsten Punkte über uns zusammengefasst haben. Sehen Sie sich das Video auf Youtube an: www.youtube.com/watch?v=kVAnIAGfXfo
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fashionbooksmilano · 3 months
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Callaghan
1966. La nascita del prêt-à-porter Italiano
A cura di Bonizza Giordani Aragno
Mazzotta, Milano 1997, brossura, pp. 296, 60 ill. b/n, 196 ill. col., 23x27cm, ISBN  9788820212155
euro 180,00
email if you want to buy :[email protected]
Callaghan nasce nel 1966 dalla costola di Zamasport, azienda del Maglificio Augusto Zanetti di Novara. Linea di grande rilievo nel panorama del made in Italy, è stata disegnata da firme prestigiose della moda: Walter Albini (’68-72), Gianni Versace (’72-84), Christophe Lebourg per una stagione (primavera-estate ’85), Angelo Tarlazzi (’85-87), Romeo Gigli (’87-95) e Scott Crolla.   «Il volume si presta a tre diverse letture. La prima è la storia dell'azienda dalle origini fino ad oggi; l'altra chiave di lettura è un attento profilo degli stilisti che si sono succeduti dal 1966 al 1997  Il volume offre infine un'interessante parte d'immagini, disegni inediti, fotografie di opere, riferimenti iconografici e campagne pubblicitarie, che illustrano da un punto di vista tematico il percorso della moda».   
15/02/24
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paolochermaz · 2 years
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La domanda che mi sono sempre posto, da quando è iniziata la tendenza, anche da parte del piccolo commercio locale italiano, di importare il Black Friday è questa: perché una piccola realtà locale, ultimo anello di una lunga filiera di passione e qualità, adotta metodi di marketing della grande distribuzione di basso livello, quando avrebbe punti dì forza su cui costruire intere campagne pubblicitarie senza rinunciare ad un euro del margine necessario alla propria sana sopravvivenza? Una riflessione molto formativa, che mi ha spinto ad accrescere lo stile e la qualità dei prodotti che ogni giorno seleziono, perché il loro valore sia più alto ed loro prezzo equo e proporzionato. Noi siamo l’eccellenza italiana, non la grande distribuzione americana. #noblackfriday #blackfriday #italianexcellences #italianstyle #stileitaliano #menswear #womensweear #gentlemanstyle #gentleman (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/ClQVnwEq5nU/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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falcemartello · 2 years
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UN RADIOSO FUTURO DI PROGRESSO, SALUTE E VACCINI – IL GALATEO DI BONI CASTELLANE
Del marketing, come del maiale, non si butta via niente e dopo due anni di Covid Show sarebbe un peccato buttare via tutta la predisposizione al riflesso condizionato innescato da termini quali “immunizzazione”, “dosi”, “copertura vaccinale”.
Ed è così che, negli ultimi mesi, le da sempre massicce campagne pubblicitarie farmaceutiche hanno affiancato ai classici medicinali di sempre le nuove e inaspettate proposte vaccinali, da quella contro il fuoco di Sant’Antonio sino al lancio di un nuovo recentissimo ritrovato della scienza: il vaccino per la puntura di vespa.
L’intenzione di base è quella di insinuare un’idea di obsolescenza nelle “vecchie cure” e di suggerire un radioso futuro di progresso e salute nel nuovo modo di affrontare le malattie: vaccinandosi contro tutto.
Non cadiamo nella trappola della contestazione nel merito, quello sarà compito dei veri scienziati. Avanziamo soltanto un’obiezione di metodo: chi ha fatto il calcolo dei costi e dei benefici? Le case farmaceutiche stesse? In questo caso non siamo di fronte ad una chissà quale novità. I controllori che si controllano da soli è un problema vecchio quanto Platone.
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rideretremando · 1 year
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Se c’è un modo sbagliato, oggi più di ieri, d’impostare il dibattito sul romanzo, è quello di chi parte dalla dicotomia tra “scrivere bene” e “scrivere male”. Non perché i romanzi, e la letteratura, non siano fatti di scrittura, ma perché la loro sostanza si avvicina solo asintoticamente al corpo del testo; e appena proviamo a trasformare l’asintoto in una coincidenza, per dirla con Edward Morgan Forster, ci resta in mano solo un mazzetto avvizzito di parole. Il romanzo forse più notevole e più libero del Novecento italiano, “La coscienza di Zeno”, è scritto molto male, o addirittura – se lo “scriver male” vogliamo assegnarlo al Pirandello del pur superbo “Mattia Pascal” – è “non scritto”, come diceva Luigi Baldacci. Il fatto è che lo stile non è una tecnica, ma è proustianamente “qualità della visione”. Il best seller della Ferrante non è per nulla tecnicamente “mal scritto”, e chi ha provato a dimostrarlo ha scelto un bersaglio falso; semmai, la sua mediocrità sta nell’enorme percentuale di déjà-vu, in quella visione del mondo da abile fiction già televisiva. Quando si hanno in testa degli stereotipi, non importa se di un naif di primo grado o di un naif accademico, nessuna “bella scrittura” sarà bella: sarà invece o una scrittura anonima da laboratorio editoriale o una tipica “belluria”, ovvero uno dei tanti dannunzianesimi che non osano dire o semplicemente non conoscono più il proprio nome. Nemmeno la questione del tema di un testo letterario è così facilmente liquidabile come vuol far credere la finta raffinatezza – cioè la vera volgarità – da scuola di scrittura: Fortini ricordava che esiste pure il problema goethiano del “buon soggetto”. Che però, sia chiaro, non è affatto il soggetto promosso, con tartufesca contraddizione, dalle medesime scuole di scrittura in cerca di agganci pubblicitari, e quindi sempre pronte a spingere sull’attualità giornalistica. Ma non voglio fare di questi laboratori un capro espiatorio, anche perché non sono poi diversi dalle aule universitarie e dalle sale-riunioni degli editor. La fusione, anzi, è ormai avvenuta. E spesso i tipi che davanti a un passato già avvolto nelle rassicuranti carte bibliografiche riconoscono, o meglio accettano, l'autentica grandezza anche in una storia di seduzione tra ragazzini delle campagne senesi, sono poi gli stessi che davanti al presente, per la paura di perdere il treno, si occupano solo di ciò che si vede e si sente fin troppo bene a causa del ruggito mediatico: pensate ad esempio ai luperiniani, che studiano studiano studiano Federigo Tozzi (i bravi gli hanno detto che è bravo, per fortuna), ma che appena si trovano davanti alle novità librarie s’innamorano subito degli eredi di Virgilio Brocchi (vedi Saviano). Non lasciatevi ingannare e intimidire dai finti sommelier, dai finti sperimentali, e neanche da chi vi vuole ricattare con il finto coraggio di una "sincerità" aprioristicamente autoassolutoria, girardianamente romantica e non romanzesca ("sì, vedete quanto ho peccato, ma quanto in fondo sono umano"). Preparatelo per conto vostro, il vostro prossimo errore.
Matteo Marchesini
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crazy-so-na-sega · 1 year
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Roma, 25 mag — Quella sfilza infinita di bandiere arcobaleno che ogni giugno di ogni santo anno infestano i loghi delle aziende del mondo occidentale, quegli improbabili testimonial trans e non binari che spuntano nelle campagne pubblicitarie delle più grosse multinazionali globali non sono messi lì per «sostenere la causa Lgbt», «inclusione», «dare visibilità agli oppressi arcobaleno»: sono da interpretare come una sorta di «pizzo ideologico» da tributare a lobby politiche finanziate da «soliti noti» (ci ritorneremo) per tenere alto un punteggio di «credito sociale» fondamentale per la tenuta o la distruzione degli affari di un’impresa.
Che cosa è il Cei, il sistema di punteggio woke che valuta le aziende Usa
Il punteggio in questione è il Corporate Equality Index — o Cei —, che è supervisionato dalla Human rights campaign, il più grande gruppo di pressione politica Lgbt al mondo. Hrc, che ha ricevuto milioni dalla Open society foundation di George Soros tra gli altri, rende pubbliche pagelle «di virtù sociale» valutando le più grandi società usa tramite il Cei. Come? Assegnando o sottraendo punteggi a seconda di come le aziende aderiscono a ai «criteri di valutazione» emanati da Hrc.
Le aziende che raggiungono il punteggio massimo di 100 guadagnano l’ambito titolo di «Miglior ambiente lavorativo per l’uguaglianza Lgbtq». Quindici tra le prime 20 società classificate da Fortune hanno ricevuto valutazioni del 100% l’anno scorso, secondo i dati HRC. Stando all’ultimo rapporto, più di 840 aziende statunitensi hanno ottenuto punteggi Cei elevati. Il che significa che la stragrande maggioranza delle aziende americane vivono sotto il ricatto di questa lobby. L’Hrc, fondato nel 1980, ha avviato la procedura Cei nel 2002; dal 2022 è guidato da Kelley Robinson, tra gli organizzatori della campagna presidenziale del 2008 di Barack Obama.
I cinque punti di valutazione
Sono cinque i principali criteri di valutazione stilati dall’Hrc, ciascuno con i propri cavillosi  sottoinsiemi. Le categorie principali sono: Tutela della forza lavoro, Benefici inclusivi, Sostenere una cultura inclusiva, Responsabilità sociale d’impresa e cittadinanza responsabile. Un’azienda può facilmente perdere punti Cei se non soddisfa la richiesta di Hrc di «integrazione dell’intersezionalità nello sviluppo professionale, formazione basata sulle competenze o di altro tipo» o se non utilizza un «programma di diversità dei fornitori con uno sforzo dimostrato per includere fornitori Lgbtq certificati».
Ricatto a tinte arcobaleno
La pervasiva e tentacolare attività di HRC si esprime nell’invio, a scadenza annuale, di rappresentanti alle aziende ogni anno per illustrare il tipo di migliorie woke da attuare in azienda. Viene fornita alle varie società una lista di richieste che se non soddisfatte provocheranno l’abbassamento del punteggio Cei. Lo stesso meccanismo Cei, a sua volta, fa parte del fiorente movimento di «investimenti etici» ESG (Environmental, Social and Corporate Governance), spinto dalle tre principali società di investimento del Paese (BlackRock, Vanguard e State Street Bank). I fondi ESG investono in società che si oppongono ai combustibili fossili e spingono per le quote razziali e di genere rispetto al merito nelle assunzioni e nella selezione dei consigli di amministrazione. Le conseguenze sono facilmente intuibili: la maggior parte degli amministratori delegati Usa sono più preoccupati di compiacere gli azionisti che di irritare i conservatori.
Il caso Mulvaney
Prendiamo l’eclatante caso di Dylan Mulvaney: 26 anni, ha effettuato la transizione da uomo a donna» nel marzo 2021, guadagnando più di un milione di dollari  da sponsorizzazioni tra cui marchi di moda e bellezza come Ulta Beauty, Haus Labs e CeraVe, nonché Crest e InstaCart, più recentemente Bud Lite e Nike. 
“Possono renderti la vita difficile”
«I grandi gestori di fondi come BlackRock abbracciano questa ortodossia esercitando pressioni sui migliori team di gestione aziendale e sui consigli di amministrazione e determinano, in molti casi, la remunerazione e i bonus dei dirigenti e chi viene rieletto o riconfermato nei consigli di amministrazione», spiega l’imprenditore Vivek Ramaswamy, candidato alla presidenza come repubblicano e autore di Woke Inc.: Inside America’s Social Justice Scam. «Possono renderti le vita molto difficile se non rispetti i loro programmi».
La lettera-ricatto di BlackRock
Per capire meglio di cosa parla Ramaswamy occorre tornare al 2018 e alla lettera del CEO di BlackRock Larry Fink. Definito il «volto di ESG», scrisse una lettera — che per toni ricattatori è rimasta negli annali — a tutti i Ceo americani intitolata A Sense of Purpose promuovendo un «nuovo modello di governance» in in linea con i valori woke. «La società richiede che le aziende, sia pubbliche che private, abbiano uno scopo sociale», ha scritto Fink. «Per prosperare nel tempo, ogni azienda non deve solo fornire risultati finanziari, ma anche dimostrare di saper contribuire positivamente alla società» secondo la vulgata liberal progressista. Fink ha anche fatto sapere «che se un’azienda non si impegna con la comunità e non ha uno scopo» alla fine «perderà la possibilità di investire».
Le società che osano ribellarsi vengono immediatamente penalizzate dal punteggio Cei. A volte il contraccolpo avviene sulle piccole cose: se un’azienda non ottiene un punteggio di 100 Cei, non sarà ammessa a una fiera del lavoro in un’università, o si vedrà ridotte le possibilità di acquistare spazi pubblicitari. Gli atenei tagliano i rapporti con aziende che non hanno punteggio 100 dipingendole ai futuri laureati come luoghi in cui regna il bigottismo. Se non ritenuta conforme, una società potrebbe essere cancellata dai portfolio di fondi indicizzati e fondi pensione. L’intero sistema di aziende Usa è quindi tenuto prigioniero da una gigantesca ragnatela estorsiva a tinte woke. La mafia arcobaleno.
-Cristina Gauri
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Quando i vecchi ti chiamano ricchiona e ti augurano di morire solo perché cammini allora sai di essere in Italia. Se poi trovi certe campagne pubblicitarie allora sai che a vincere è stata la Mellllonnni (so come si scrive, ma mi rifiuto!).
Per questo motivo io scrivo e urlo:
"Grazie, ma sono cazzi miei se abortisco!
Ps. Il duce è morto!!! "
~Chiara Ginevra Gagliardi
Pps. Se qualcuno ha dei problemi con te proteggiti le spalle e usa la tua voce! Perché il problema è chi vuole insultarti!
" Thank you very much, but my abortion is my fucking business!
Ps. Mussolini is dead!!!! "
~Chiara Ginevra Gagliardi
Pps. If someone has problems with you then protects your back and start to use your voice. Because the problem is who wants to insult you!
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abatelunare · 2 years
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Sensazioni letterarie
Ci risiamo. Un’altra delle mie sensazioni. Questa è di tipo letterario. A me sembra - ma posso sbagliarmi - che le grandi case editrici non siano granché interessate alla ristampa di opere ormai dimenticate o al recupero di libri rimasti da noi inediti. No, quello viene lasciato a editori medi, mediopiccoli o comunque poco conosciuti rispetto ai colossi che van per la maggiore. I quali pubblicano roba che avrebbe fatto meglio a starsene dove stava prima d’essere stampata. Senza curarsi della qualità. Interessa più che altro vendere, organizzando maestose campagne pubblicitarie che enfatizzano prerogative inesistenti. Per questo quando vedo un titolo strombazzato con modalità a dir poco ossessive io passo oltre. La roba - ormai si è capito - non la regalano. Se devo pagare una follia qualcosa che tradisce le aspettative abilmente suscitate, preferisco pagare meno. E andare sul sicuro.
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kneedeepincynade · 2 years
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Hello everyone today we start our odyssey into the debunking of Western lies on Xinjiang
As always the post is machine translated but it will be controlled to ensure its a correct translation
The translation is at the bottom
The collective is on telegram,wich you should really visit as I don't report everything,like china's activity over Taiwan
⚠️ LOTTA ALL'ESTREMISMO RELIGIOSO NELLO XINJIANG E SALVAGUARDIA DEI DIRITTI CIVILI ⚠️
🇨🇳 Ogni gruppo etnico facente parte della Repubblica Popolare Cinese gode del Diritto di Uguaglianza.
📕 Ogni cittadino, indipendentemente dall'etnia, dal sesso, dall'occupazione, dal livello di istruzione e dal credo religioso, condivide in condizione di parità i Diritti Civili sanciti dalla Costituzione e dalla Legge.
💥 Da qualche tempo, sotto l'influenza dell'evoluzione della situazione internazionale e della diffusione del terrorismo e dell'estremismo in ogni zona del mondo, le forze terroristiche in Cina e all'estero che affermano di rappresentare il "Turkistan Orientale" hanno collaborato per diffondere l'estremismo religioso dietro la cortina fumogena dell'etnia e della religione, approfittando dei sentimenti etnici e religiosi delle persone.
❗️Tali figure hanno incitato all'odio e alla discriminazione, hanno sostenuto la violenza e progettato atti terroristici, provocando la morte di innocenti e di centinaia di agenti di polizia. Tali atti hanno seriamente messo in pericolo la vita delle persone di ogni gruppo etnico nello Xinjiang e hanno calpestato la dignità umana.
📄 Di fronte ad una situazione grave e complessa e all'urgente necessità di combattere il terrorismo, il Governo dello Xinjiang ha promulgato due regolamenti locali:
1️⃣ Misure di attuazione della Legge Anti-Terrorismo.
2️⃣ Norme sulla de-radicalizzazione.
📕 Ogni azione è stata compiuta nel pieno rispetto della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese, del Diritto Penale, del Diritto sulla Sicurezza Nazionale e del Diritto Anti-Terrorismo.
⚔️ Lo scopo delle normative locali è quello di colpire duramente le attività terroristiche che violano i diritti umani e mettono in pericolo la sicurezza pubblica e le attività illegali e criminali che fanno uso dell'estremismo per minare la Legge.
⭐️ Il Governo dello Xinjiang attribuisce grande importanza alla prevenzione del terrorismo alla radice, e ha attuato misure preventive di anti-terrorismo, compresa l'istituzione di centri di istruzione e formazione professionale, per proteggere i diritti fondamentali.
✅ Da quando sono state attuate le misure nel 2016, non si sono verificati incidenti terroristici nello Xinjiang, e l'infiltrazione dell'estremismo è stata efficacemente frenata e il diritto alla vita di persone di tutti i gruppi etnici è stato pienamente tutelato.
😵‍💫 Gli estremisti religiosi considerano "infedeli" coloro che non perseguono pratiche estremiste. Insinuano l'estremismo religioso nella vita quotidiana delle persone, incitando e costringendo le donne a indossare il burqa e gli uomini a portare la barba lunga in nome della religione.
🔇 Abusano del concetto "Halal" per interferire con la routine quotidiana e il diritto delle persone a scegliere il proprio modo di vivere.
⭐️ Per prevenire la violazione delle libertà civili, il Governo dello Xinjiang ha adottato misure decise per combattere l'estremismo, e ha realizzato campagne pubblicitarie ed educative sullo Stato di Diritto per salvaguardare il Diritto Pubblico alla Libertà Personale.
🧾 Fonte
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⚠️ FIGHT AGAINST RELIGIOUS EXTREMISM IN XINJIANG AND SAFEGUARD OF CIVIL RIGHTS ⚠️
🇨🇳 Every ethnic group belonging to the People's Republic of China enjoys the Right to Equality.
📕 Every citizen, regardless of ethnicity, sex, occupation, level of education and religious belief, shares on an equal footing the Civil Rights enshrined in the Constitution and the Law.
💥 For some time now, under the influence of the changing international situation and the spread of terrorism and extremism in every area of ​​the world, terrorist forces in China and abroad claiming to represent "East Turkistan" have collaborated to spread religious extremism behind the smokescreen of ethnicity and religion, taking advantage of people's ethnic and religious feelings.
❗️Such figures incited hatred and discrimination, supported violence and planned terrorist acts, resulting in the deaths of innocent people and hundreds of police officers. Such acts have seriously endangered the lives of people of every ethnic group in Xinjiang and trampled human dignity.
📄 Faced with a serious and complex situation and the urgent need to fight terrorism, the Government of Xinjiang has promulgated two local regulations:
1️⃣ Implementation measures of the Anti-Terrorism Law.
2️⃣ Rules on de-radicalization.
📕 Each action was carried out in full compliance with the Constitution of the People's Republic of China, Criminal Law, National Security Law and Anti-Terrorism Law.
⚔️ The purpose of local regulations is to hit hard on terrorist activities that violate human rights and endanger public safety and illegal and criminal activities that use extremism to undermine the Law.
⭐️ The Xinjiang Government attaches great importance to the prevention of terrorism at its root, and has implemented preventive anti-terrorism measures, including the establishment of advertising and education campaigns on the rule of law to safeguard the public right to personal freedom.
✅ Since the measures were implemented in 2016, there have been no terrorist incidents in Xinjiang, and the infiltration of extremism has been effectively curbed and the right to life of people of all ethnic groups has been fully protected.
😵‍💫 Religious extremists regard those who do not pursue extremist practices as "infidels". They insinuate religious extremism into people's daily lives, inciting and forcing women to wear the burqa and men to wear a long beard in the name of religion.
🔇 They abuse the "Halal" concept to interfere with the daily routine and people's right to choose their way of life.
⭐️ To prevent the violation of civil liberties, the Xinjiang Government has taken decisive measures to combat extremism, and has carried out advertising and education campaigns on the rule of law to safeguard the public right to personal freedom.
🧾 Source
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gfrino · 2 years
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Les services du ticinoWEB dans une vidéo
Les services du ticinoWEB dans une vidéo
Voici la nouvelle vidéo des services ticinoWEB dans laquelle nous avons résumé les points les plus importants à connaître sur nous. Regardez la vidéo sur Youtube : www.youtube.com/watch?v=kVAnIAGfXfo
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fashionbooksmilano · 24 days
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Gianni Sassi
A cura di: Fondazione Mudima Collana Fluid XXX a cura di: Gino Di Maggio, Achille Bonito Oliva, Daniele Lombardi. Testi di: Sergio Albergoni, Gino Di Maggio, Nanni Balestrini, Monica Palla, Arrigo Lora Totino, Alberto Capatti, Jean-Jacques Lebel, Aldo Colonetti, Marco Maria Sigiani, Roberto Masotti.
Fondazione Mudima, Milano 2015, 324 pagine, 17x14,5cm, ISBN 978-88 86072- 94-6
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Non ci crede nessuno a che Gianni Sassi fosse soltanto “uno di noi”. Difficile pensarlo, vista la mole di lavoro che è riuscito a metter su in circa trent’anni di attività imprenditoriale e culturale. Una quantità impressionante di idee, spunti e riflessioni, soprattutto di fatti ed eventi artistici così prestigiosi che al solo pensarci oggi ti viene ancora il mal di testa. Facile insomma descriverlo come un non umano. In realtà è una frase usata da chi ci ha lavorato assieme, utile per sentirsi ancora vicino a un personaggio amato e discusso come lui. Ma cosa ha fatto di così importante? La Gola: eterogenea rivista di cultura del cibo che ha praticamente dato il via al movimento Slow Food, quello che Carlo Petrini fonda a Bra, in Piemonte, a metà degli anni Ottanta circa. Milano Poesia: con ospiti internazionali come Gregory Corso, Walter Marchetti e outsider come Victor Cavallo, Il Treno Di John Cage: splendida avventura sonora nel corso della quale l’autore di “4’33”” interagiva coi suoni d’ambiente delle carrozze, aiutato da ospiti prestigiosi: Daniel Charles, Walter Marchetti, Stratos e Hidalgo tra gli altri, che si muovevano da Bologna a Porretta Terme, o da Rimini a Ravenna. La rivista Alfabeta con Nanni Balestrini del Gruppo 63, dove trovavano posto menti raffinate come quelle di Maria Corti e Umberto Eco. La Cramps Records: Area (il ruolo di Sassi è centrale nella formazione della band di Stratos & soci), Claudio Rocchi, Eugenio Finardi, Alberto Camerini, Skiantos. L’ormai storica etichetta ai tempi vantava pure delle “strane sorelle”, nate per far uscire apposite collane di “ricerca” come DIVerso, Multhipla Records e nova musicha col socio Gianni-Emilio Simonetti: cito i dischi di Walter Marchetti, John Cage, Demetrio Stratos, Juan Hidalgo, Gruppo Di Improvvisazione Nuova Consonanza. Non vanno dimenticate le campagne pubblicitarie per la sua agenzia pubblicitaria Al.Sa: celebre quella con un giovane Franco Battiato col viso truccato di calce bianca che guarda dritto all’obiettivo mentre sta seduto su una “comoda poltrona Busnelli”. Sassi muore di una brutta malattia, fumava troppo, nel 1993.
04/05/24
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sounds-right · 2 years
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HC Milano: code ed extension capaci di far sognare!
Capelli, che passione! E che divertimento seguire la hair evolution di artiste, attrici e popstar che fanno sognare e regalano a chiunque, ogni giorno, sui social e sulle testate, idee per il proprio look.
Ecco perché HC Milano, brand leader nel settore capelli, ed in particolare nel settore Extension e Code, sul proprio sito - https://www.hc-milano.it/ dà spazio a foto e articoli che raccontano i diversi tagli delle star italiane ed internazionali. Molte di loro non fanno segreto di usare extension, perché lo show business ha le sue regole e cambiare spesso per chi lavora con la propria immagine è assolutamente necessario.
Ecco perché il successo di HC Milano continua a crescere, sia in tv sia nella vita reale, utilizzano le code HC per un cambio di look.Tra le tante star possiamo citare  Manuela Arcuri, Nina Soldano, Francesca Cipriani, Nancy Coppola e tante altre. Sarebbero comunque splendide, ma grazie alle code HC Milano il loro look è ancora più curato ed efficace.
Ma quali sono i prodotti del momento in ambito capelli? Sono proprio le code che, per la loro facilità di utilizzo, sono veloci e pratiche da applicare. A guidare il brand HC Milano c'è Maximilian Zanotti imprenditore mantovano che ha creduto fin da subito in un prodotto in grado di cambiare la vita a chi vuole avere sempre il look giusto per ogni occasione. HC ha dato vita ad una tecnologia davvero utile e innovativa, che tra l'altro è anche ecologicamente sostenibile. L'impatto sul pianeta dei prodotti HC Milano infatti è davvero limitato. 
Tra le persone chiave che stanno portando al successo il brand ci sono senz'altro anche Domenico Visone e Ciro Frenna, hair stylist che seguono il brand. Il loro lavoro è quello di mettere i prodotti al servizio dello stile e dell'acconciatura di tante celebrity: le opzioni sono tante e con il consiglio giusto i risultati sono davvero stupefacenti. Infatti la filosofia di HC Milano è quella di fare esattamente lo stesso con ogni donna. Grazie a un'attenzione costante alla qualità delle sue proposte, HC Milano, leader in Italia nel settore capelli, è in crescita continua e costante. L'azienda ha infatti in programma di espandersi anche all'estero entro la fine del 2022. Va poi sottolineato l'apporto strategico della GMidea, che cura la comunicazione di HC Milano: l'immagine online, le campagne pubblicitarie ed i social sono curati in ogni dettaglio e raccontano l'anima e i prodotti del brand.
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