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#bischi
popolodipekino · 9 months
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eccetera, perché
[...] proprio di geometria si occupa nel folio 245r del Codice Arundel, l'ultimo foglio scritto da Leonardo nel 1518 mentre soggiornava nel Château d'Amboise, nella regione francese della Loira, dove gli appunti che accompagnano gli schizzi di triangoli con inscritti rettangoli equiestesi si interrompono bruscamente con la famosa annotazione, scritta con la solita minuta calligrafia specularmente capovolta, "ecc. perché la minestra si fredda". da G.I. Bischi, M. Bischi, Le lunule di Leonardo, in Giornale di Astronomia, Vol. 46° N. 4, dicembre 2020
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Con profonda tristezza gli Arcieri Storici del Girfalco si uniscono al cordoglio per la perdita del Consigliere F.I.T.A.S.T. Giovanni Bischi e porgono le loro più sentite condoglianze alla famiglia https://www.instagram.com/p/CoVW0-zMFBn/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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heplev · 2 years
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Als Personal von Alitalia Juden vor einem Pogrom retteten
Als Personal von Alitalia Juden vor einem Pogrom retteten
Als in Libyen zu Beginn des Sechstage-Kriegs Krawalle ausbrachen, kam unerwartete Rettung Yossi Melman, Ha’aretz, 6. Juni 2022 Ein Kämpfe gegen Gaddafi schaut sich die Dar Bischi-Synagoge in Tripolis an, 2011 (Foto: Reuters / Suhaib Salem) Rom – Rund zwei Dutzend Männer und Frauen in ihren Siebzigern und Achtzigern, alle voller Emotionen, stiegen nacheinander die  Bühne hinauf. Einige hatte…
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l231 · 4 years
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6ftslytherin · 3 years
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Name: Marie Lisha Roseanna Lowell
Sex: Female
Gender: Female
Parents: Robert Lowell, father, Regina Lowell (nèe Zadeh,) mother,
Sibling(s): James "Jimmy" Lowell, Conan Lowell,
Partner: Ismelda Murk
Child(ren): None
Birthdate: September 1 1973
Birthplace: Lowell Manor, Wiltshire, England
Current Home: Lowell Manor, Wiltshire, England
Ethnicity: ⅝ English, ¼ Mountain Jewish (Azerbaijani,) ⅛ Irish
Species: 4th Generation Cambion Descendant
Blood Status: Halfblood
Religion: Agnostic
Known Language(s): English, Juhuri, Hebrew,
Manner of Speaking: British moderate received pronunciation, nervous
Hair Color: Black
Hair Type: Curly and thick
Eye Color: Grey
Skin: Pale white
Body type: Lean and under weight
Height: 178 cm, 5'10 ft
Shoe Size UK: 10½
Blood type: O+
Scent: Honey, vanilla, and oak
Sexual Orientation: Homosexual
Romantic Orientation: Homoromantic
Handedness: Left, learned to be ambidextrous
Age When They First Cast Magic: 6¾
House: Ravenclaw
Alternative House: Gryffindor
Wand: 12' Willow, Phoenix feather, flexible
Patronus: Caucasus mouflon
Memory Used for Patronus: When she came out to her parents and they were understanding
Animingus Form: Caucasus mouflon
Bogart: The leukemia returning
Dream: Continue to study interesting things
Best Subject: History of Magic, Arithmancy,
Worst Subject: Potions
Best Muggle Subject: Biology, math,
Worst Muggle Subject: Gym
Extracurriculars: None
Prefect: Yes
Head Boy/Girl: No
Allergies: Penicillin
Medical Conditions: gerneral anxiety, panic disorder, major depression, avoidant personality disorder, thanatophobia, asd, vitamin d deficiency, difficulty gaining weight, pediatric acute lymphoblastic leukemia (cleared)
Favorite Scent: Books, the air after a thunderstorm,
Favorite Color: Silver
Favorite Food: Bischi
Favorite Drink: Water
Favorite Music: Calm and soothing
Favorite Book: 2001: A Space Odyssey and Dune
Hobbies and Intrests: True crime, video games, reading, skeet shooting,
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panistonhlil · 4 years
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bischi
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giorgioviola · 2 years
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Eventi Culturali in Provincia di Brescia il Festival Giallo Garda Organizza l'Accademia Noir il 28 dicembre 2021 alle ore 20:15 il Dott. Carlo Zaza e e la Prof. Alessandra Calanchi e il Prof. Gian Italo Bischi Presenteranno l'evento in streaming, LEONARDO SCIASCIA: UN PROFETA DEL GIALLO MODERNO!
Eventi Culturali in Provincia di Brescia il Festival Giallo Garda Organizza l’Accademia Noir il 28 dicembre 2021 alle ore 20:15 il Dott. Carlo Zaza e e la Prof. Alessandra Calanchi e il Prof. Gian Italo Bischi Presenteranno l’evento in streaming, LEONARDO SCIASCIA: UN PROFETA DEL GIALLO MODERNO!
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michaladamski1987 · 5 years
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BAD BOY CAROLINA HERRERA - It’s so good to be bad 😈
Wodę toaletową Bad Boy stworzyła para słynnych perfumiarzy: Quentin Bischi Louise Turner. Postawiono przed nimi niełatwe zadanie – olfaktoryczne odzwierciedlenie buntowniczej natury mężczyzny. Praca nad kompozycją trwała ponad trzy lata. 
Powstał zapach drzewno-paprociowy (fougère) o zaskakujących nutach, które nadają mu nowoczesny charakter. Jedną z takich niespodzianek jest bób tonka. Ten składnik, zarazem ciepły i zimny, został tu wykorzystany w niestandardowej postaci: nasiona tonkowca zostały uprażone, dzięki czemu uzyskano nowatorski efekt. Zaskakującym rozwiązaniem było też użycie aromatycznej szałwii muszkatołowej. Jej świetlistość dodaje finalnemu zapachowi głębi i żywotności, a jej świeżość tworzy idealny kontrast. Wykorzystano tu też kakao w bardzo nietypowych proporcjach. Ostateczną harmonię formuły uzyskano dzięki elementom drzewnym. Są sprzężeniem w tym zapachu, stanowią jego szkielet, równoważą kompozycję. Drzewne fasetki – ambra i drewno cedrowe – definiują zapach, nadają mu śmiały charakter i wyjątkowy rys. Bad Boy ma trwałą aurę, która pozostawia po sobie niezapomniany ślad. To bardzo charyzmatyczny zapach, który dodaje pewności siebie 😈
#stylzycia #badboy #carolinaherrera @carolinaherrera #badboycarolinaherrera #badboybycarolinahererra #carolinaherrerabadboy #itssogoodtobebad #goodtobebad #zapach #fragrance #perfum #perfume #parfum #parfume #polskichłopak #polishboy #instaboy #polishguy #instaguy #instagay #polishgay #lustroadamskiego (w: Jabłonowo Pomorskie)
https://www.instagram.com/p/B2uMzB5I451/?igshid=zn5k56pjf2p4
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secremolokoplus · 5 years
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tattooloungesoltau Tätowiererin : Bischi @bischi.ink "Little" Mermaid
🧜‍♀️
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#mermaid #mermaidtattoo #legtattoo #blackandcolor #tattooidea #flower #dotworktattoo #dots #tattoo #linework #germantattooers #tattoodesign #ink #girlswithtattoos #boyswithtattoos #instapic #instagood #instatattoo #colorfull #picoftheday #photooftheday #art #artwork #tattooloungesoltau
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persinsala · 5 years
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Inequilibrio 2019: La Contessa fra i sessi / Il Cartografo
Inequilibrio 2019: La Contessa fra i sessi / Il Cartografo
La nostra seconda sera a Castiglioncello ci porta nelle sale del Teatro Pasquini, verso due discorsi sui sentimenti molto distanti fra loro. (more…)
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paolobischi · 4 years
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1111 - Williams Car Launch_Animatic Reference_V01 from Paolo Bischi on Vimeo.
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pangeanews · 5 years
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“Ho incontrato Rimbaud e Raffaello a Roma, in questa stagione di collere”. Su Leonardo Sinisgalli
Con una certa, giocosa, enfasi s’è detto che fu Un “Leonardo” del Novecento (così un convegno bocconiano del 2011). Il gioco fonde il nome (Leonardo, appunto) all’indole: Sinisgalli, nato a Montemurro nel 1908, si laurea in ingegneria industriale, ha il talento per la scienza e il genio poetico. Conobbe Enrico Fermi, che lo voleva fisico, fu amico di Ungaretti, passeggiò con Le Corbusier per l’Esposizione dell’aeronautica Italiana, nel 1934, fece la fortuna di Adriano Olivetti, che lo volle a sé, nel 1938. Unendo più talenti – “Non riuscivo proprio a vederci chiaro nella mia vocazione. Mi pareva di avere due teste, due cervelli, come certi granchi che si nascondono sotto le pietre”, ricorderà, sfottendosi – riusciva nella ‘tecnica’ come nell’ispirazione.
Leonardo Sinisgalli (1908-1981)
Di fatto, fu l’ideatore di due tra le riviste più importanti del tempo: “Pirelli” e “Civiltà delle macchine”. Tradusse – da Julien Green a Valéry – fu sodale di Scheiwiller – inaugurò la mitica collana “All’insegna del pesce d’oro” – assecondando un diktat che oggi suona aureo, avanguardia cristallina: “Scienza e Poesia non possono camminare su strade divergenti. I Poeti non devono aver sospetto di contaminazione. Lucrezio, Dante e Goethe attinsero abbondantemente alla cultura scientifica e filosofica dei loro tempi senza intorbidare la loro vena”. Morì a Roma nel 1981, pubblicò molto – da Vidi le muse, 1943 a L’età della luna, 1962 e Mosche in bottiglia, 1975, per Mondadori –, tra cui una rustica Ode a Lucio Fontana, e fu onorato. Pier Vincenzo Mengaldo lo installa, pur senza clamori – parla di “quasi stremata gratuità, che la grande eleganza non compensa”, preferendo “i risultati poetici del primo Sinisgalli” – nei Poeti italiani del Novecento. Della sua opera poetica s’è persa traccia in libreria – è ora di recuperarla – mentre torna, per Mondadori, il libro più bello e inafferrabile di Sinisgalli, Furor Mathematicus, edito la prima volta da Urbinati nel 1944 poi proprio da Mondadori nel 1950. Il libro, negli ‘Oscar Moderni Baobab’, riproduce l’anomalia dell’originale, che vaga per disegni e una vasta fauna d’interessi. Questo libro, fatto di libri che s’intersecano uno nell’altro – di cui preferisco Horror vacui, con quelle agnizioni sulla poesia, “La poesia non è una nascita, è un accidente, un disastro”, oppure, “La poesia, per sua natura, è assolutamente inconciliabile”, o anche “La luce è un poligono inflessibile, è un coltello, è un polso. La luce ripugna agli specchi” – svaria tra riflessioni sull’architettura, effusioni pop (la Noterella su Fred Astaire, dove FA è detto “marionetta, sorretta da forze oblique… è l’uomo o l’angelo che in ogni istante si salva dalla caduta, impuntandosi”), straordinari pezzi di prosa lirica, saggi sull’arte del tempo (quello su Scipione è azzeccato, azzanna un vero estroso che “alle virtù dell’intelletto… è tra i pochi artisti moderni che ha tentato di far violenza”, geniale nel “rinverginare, per uno strano processo di simbiosi, natura e museo”). Di quel bendiddio di talento – sentite che bello: “Ciascuno di noi si porta appresso, nel sogno, una casa e una città dove abita tutta la vita, l’altra vita, quella del sogno, la più vera se pure la più labile” –, estraiamo un frammento dal saggio Hic est ille Rapahel. Fu poeta ovunque, pure nel calcolo, Leonardo Sinisgalli, più nel gesto, infine – il pubblicista, il saggista, l’art director – che nel verso. Non esistesse la benemerita Fondazione Leonardo Sinisgalli, grazie a cui “la pubblicazione del volume è stata possibile” – e del cui comitato scientifico fa parte Gian Italo Bischi, curatore del Furor –, che dal 2008 si occupa dell’eredità del poeta, del poeta, appunto, raccoglieremmo le spoglie nell’armadio del tempo che fu. Un tempo, va detto, più audace di questo, più poetico, più gioioso (per dato di fatto, mica per vezzo al lamento). Insomma, per tutelare i poeti, occorre erigere fondazioni: chi non può, crepa. Liricamente. (d.b.)
**
Hic est ille Raphael
Roma, Albergo Colonna, 1943
Chi mise sotto i miei occhi le sette belle maiuscole di questo nome? Un nome settemplice come è settemplice la luce, come settemplice è il suono. Non sono mai entrato nel Pantheon. Ho trovato scritta la frase in un pezzo di giornale capitatomi sotto gli occhi nei sotterranei di Piazza San Silvestro, un giorno d’aprile. E per tutta la primavera ho masticato le strane sillabe tenaci ed elastiche, che ritrovavo ogni volta sempre più nove, appena piegato sul vaso coi ginocchi contro il cuore. Respiravo una libera aria di Bohème (Je pisse vers les cieux bruns, très haut et très loin), ritrovavo una straordinaria vacanza in mezzo alla furia della guerra (Comme des lyres, je tirais les élastiques/ De mes souliers blessés).
Non è un’eresia se confesso d’aver pensato a Rimbaud e a Raffaello, riparato in una fetida cabina dentro il cuore di Roma, in questa stagione di collere, di lutti, di paure. L’avevo dunque incontrato per caso il miracoloso giovane, del quale lessi, per caso in un annuario, che la vita s’era chiusa come un circolo senza residui tra il 6 aprile 1483 e il 6 aprile 1520. Mi sentivo attratto da lui. Volevo correre in Vaticano, scoprire qualcosa del suo segreto: una via troppo facile non poteva essere la via giusta.
Allora promisi di pensare tutta la vita intensamente a Raffaello, ripetermi il suo nome nelle mie preghiere. Un giorno capitai da Alinari, in via Condotti, il giorno in cui la scheggia di un proietto aveva colpito la Chiesa di Trinità dei Monti, e in una cartella di disegni scelsi quello che mi pareva il più adatto a farmi compagnia.
L’ho appuntato su una parete della stanza, vicino al ritratto della Donna Sconosciuta che fa invidia ai miei amici. È una fotografia a colori che strappai da una rivista americana qualche anno fa. Da alloro me la porto dietro da una città all’altra, per scaramanzia. La donna è indicibilmente bella, ha gli occhi, il collo, le labbra di Raffaello. Ho avvicinato le due stampe e ho capito, a furia di guardarle tutti i giorni (guardando le mani della Signora che hanno un leggerissimo difetto: il pollice troppo grosso rispetto alle altre dita) che il piede disegnato su quel foglio del British Museum è il piede incorruttibile di Raffaello, la misura del suo passo leggero. Ha infatti lo stesso difetto che ha la mano della Signora Sconosciuta: l’alluce troppo grosso rispetto alle altre dita.
Poi seppi della grande amicizia che legava Raffaello a Pico della Mirandola e a Isabella d’Este. Tra Roma, Modena e Mantova, mi piace pensare che queste tre grandi anime non si sono mai incontrare e che, oltre al genio, i tre personaggi enigmatici dovevano avere un piccolo difetto in comune, un piccolo nascosto difetto al piede. Raffaello non ci ha lasciato un autoritratto dove le sue mani sapienti risultano invisibili? Dobbiamo pensare ch’egli aveva qualche leggerissimo difetto anche alle mani? Perfino i ritratti di Pico e di Isabella sono àchiri, hanno le mani tagliate dalle cornici o confuse nei panni.
Quale sorpresa! Sullo stesso foglio, che porta il numero 1728 della serie dei Disegni di Grandi Maestri (F.lli Alinari, via Nazionale 6) c’è un sonetto scritto, o trascritto di pugno, da Raffaello. È un sonetto erotico, di non facile lettura, costruito sullo schema canonico ABBA, ABBA, CDC, DCD, e i suoi binomi di volta sono: anno, odo, ole, ocho.
Ci sono due cancellature al nono e all’undecimo verso, due fautes della memoria di Raffaello. Il primo endecasillabo è mondo della rima; altre falle sono sparse qua e là: risultano tuttavia integri alcuni agglomerati, tra cui questi ponti tra il 3° e il 4° verso:
…restai come quei c’ànno
in mar perso la stella…
e tra il 12° e il 13° verso:
…mi gran focho
che mi tormenta…
Ma che cosa ancora ci sorprende di Lui? L’idea della sua pittura che gli veniva a mente o la sua smemoratezza che dà ad ogni immagine il prestigio di una esumazione? Le linfe del colore entrano nell’ordito dell’opera e la maturano come l’umidità matura gli edifici e li fa vivi e resistenti al tempo più degli alberi: un sangue chiaro che non trascina scorie, un liquido attivo, tellurico, puro e semplice come l’acqua. O è l’ombra puerile che rende accessibile per il tramite voluttuoso della grazia un mistero intellettuale così disumano? La sua abilità, la sua disinvoltura ci fanno pensare a una creazione gratuita, a qualcosa come una pittura automatica, tanto la sua mano, la sua mano è assente.
Non sappiamo se Rimbaud ha mai pensato a Raffaello: ci piace averli incontrati insieme in un recesso della città, tra Cielo e Inferno, e averli sposati.
Leonardo Sinisgalli
*In copertina: Raffaello Sanzio, “Autoritratto con un amico”, 1518-1520
L'articolo “Ho incontrato Rimbaud e Raffaello a Roma, in questa stagione di collere”. Su Leonardo Sinisgalli proviene da Pangea.
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retegenova · 6 years
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AMICI DELL’ACQUARIO E FESTIVAL DELLA SCIENZA: DAL 31 OTTOBRE IL NUOVO CICLO DI MERCOLEDÌ SCIENZA “CAMBIAMENTI E CIVILTÀ CONTEMPORANEA”
  Come ogni anno l’Associazione Amici dell’Acquario partecipa al Festival della Scienza con un ciclo di Mercoledì Scienza che si collega al fil rouge della manifestazione, i cambiamenti. Mercoledì 31 ottobre alle consuete ore 17 nell’Auditorium dell’Acquario di Genova prenderà il via “CAMBIAMENTI E CIVILTA’ CONTEMPORANEA” che accompagnerà il pubblico fino al 12 dicembre affrontando il tema “cambiamenti” all’interno della civiltà contemporanea.
  L’obiettivo di questo ciclo ha l’obiettivo di far vivere il Festival della Scienza oltre ai suoi limiti formali, con un viaggio itinerante di mercoledì in mercoledì, tra arte, architettura, tecnologia e musica applicate agli ambiti della riabilitazione, del wellness e dello sport, antropologia, astrofisica e natura.
  L’incontro di apertura “LA MATEMATICA DEL CAMBIAMENTO E LA DINAMICA DELLE POPOLAZIONI” inizierà con una relazione del prof. Gian Italo Bischi, professore ordinario di Matematica Generale e Metodi Matematici per l’Economia presso l’Università di Urbino, proporrà al pubblico un interessante viaggio sulla dinamica delle popolazioni in continua evoluzione che tendono a mescolarsi naturalmente, rendendo arduo e spesso vano il tentativo di chi intende opporsi a tali spostamenti.
  Tutti gli incontri si svolgeranno il mercoledì alle ore 17 presso l’auditorium dell’Acquario di Genova, sono a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni, 010/2345.279-323, [email protected], www.amiciacquario.ge.it.
  Il ciclo di incontri proseguirà fino al 12 dicembre 2018 con il seguente calendario:
  Mercoledì, 7 novembre ore 17
ARTE IN VIAGGIO AMBASCIATRICE DI BELLEZZA
Relatrice: Caterina Olcese Spingardi, storica dell’arte, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Liguria.
  Mercoledì 14 novembre, ore 17
DA VIA GLUCK A DUBAI COME CAMBIA LA CITTA’
Relatore: Enrico Pinna, architetto, presidente A.M.S. (Architettura Modernità Scienze).
  Mercoledì 21 novembre ore 17
TOCCARE IL SUONO, ABITARE LA VOCE COME LA TECNOLOGIA HA MUTATO IL RAPPORTO CON LA MUSICA
Relatore: Antonio Camurri, professore ordinario di Ingegneria Informatica, DIBRIS (Universita’ di Genova), Centro di Ricerca Casa Paganini – InfoMus, ARIEL (Ospedale Gaslini).
  Mercoledì 28 novembre ore 17
INDIA ANCESTRALE DOVE NON ARRIVA LA CIVILTA’
Relatori: Iago Corazza e Greta Ropa, fotoreporter antropologici e naturalistici.
  Mercoledì 5 dicembre ore 17
NOI  E  LO  SPAZIO: COME E’ CAMBIATO IL NOSTRO RAPPORTO COL COSMO A 50 ANNI DALLO SBARCO SULLA LUNA
Relatori: Walter Riva, direttore dell’Osservatorio Astronomico del Righi Patrizia Caraveo,(direttore di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
  Mercoledì 12 dicembre ore 17
DAI VIRUNGA A RANTHAMBORE: PARCHI E MUTAMENTI TRA NATURA, ECONOMIA E CONSERVAZIONE
Relatore: Alessandro Bee, naturalista e fotografo di conservazione della natura e delle sue risorse.
  Emanuela Ratto
Responsabile ufficio stampa
COSTA EDUTAINMENT SPA
Acquario di Genova
www.costaedutainment.it
  Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
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tmnotizie · 6 years
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PORTO SAN GIORGIO – Una data in più “a sorpresa” di Coverland: è quella di mercoledì 29 agosto. Alle 21.30, in piazza Silenzi (lungomare Gramsci centro) si terrà il terzo ed ultimo appuntamento del 2018 con il tributo all’indimenticato cantautore Ivan Graziani.
”Pigro in tour “e L’evoluzione di “Viaggi e intemperie, l’omaggio a Graziani nato nel 2010 da una scaletta trovata in una vecchia valigia e da un idea di Pepi Morgia e Gigi Bischi. Il nuovo show propone un repertorio ancora più ampio in cui, oltre ai grandi successi come Monnalisa, Pigro, Firenze, Lugano Addio, Maledette malelingue e Taglia la testa al gallosi proporranno brani un pò meno conosciuti ma che sono tutt ora molto attuali: Kriptonite, I lupi, Fame, Motocross, Radio Londra, Il prete di Anghiari ed altri. Le canzoni saranno le vere protagoniste, cantate da tre voci molto differenti tra loro. Sul palco, oltre a Tommy Graziani alla batteria (figlio di Ivan) ci saranno musicisti che con l’autore di origini abruzzesi hanno condiviso il palco in molti concerti.
Sul palco saliranno anche Carlo Simonari (tastiere, voce, chitarra acustica), Angelo Casagrande (basso, violoncello, chitarra acustica e voce), Beppe Bonomo (chitarre elettriche e voce) e Nicola Brandi (chitarre elettriche). Dal tour 2017 è entrata nella band come ospite Lighea, che nella sua carriera  ha conosciuto Ivan e che da sempre ha amato le sue canzoni. La serata è realizzata con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche giovanili.
Coverland è una rassegna nata 13 anni anni fa un’idea di Giampiero Marcattili,  Raffaele Niccià e Gianluigi Coleffi. E’ un marchio registrato, con una storia alle spalle. Ha vissuto stagioni di successo artistico e di presenze. A Porto San Giorgio si sono esibite cover band di assoluto rilievo,  dagli ‘Achtung baby’ (U2) ai primi gruppi in omaggio ai Bee Gees, Depeche Mode, Queen e Lucio Battisti.
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bischilovesyou · 6 years
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Hy bischi, du sagst du bist verheiratet und hast eine Tochter.. aber wie kannst du es mit deinem alten leben vereinbaren ? liebst du deinen Lebenspartner ? Kannst du das mit deinem borderline ? Neigst du nicht dazu etwas anderes zu wollen wenn du verstehst ?
Ich merke oft, wie Vergangenes hochkommt. Aber ich bin jeden Tag, 24/7, eine Vorbildfunktion für meine Tochter. Ich versuche vieles zu machen, was mir gut tut. Mir ist sehr sehr wichtig, dass es meiner Tochter gut geht und sie soll jeden Tag als schönen Tag erleben. Wobei es auch nicht immer klappt, aber ich gebe mein allerbestes. Sie ist meine Motivation. Was die Liebe anbetrifft, ist ein schwieriges Thema. Ich liebe meinen Mann ! Aber es fällt mir echt schwer, zu lieben. Zu vertrauen. Nett zu bleiben. Ich habe bis heute noch Angst, mich wirklich stark an jemanden zu binden.
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centrallaufteam · 11 years
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Bischi gegen Polo
Von Gregor Elskamp
Bischi läuft. Bischi läuft viel. Bischi läuft so viel, dass Polo sich ernsthaft in Bedrängnis fühlt. Als Christoph Bischoff und Christian Poloczek vor bald einem Jahr eine Wette abschlossen, wer bis zum Jahresende 2012 im direkten Duell schneller die 10 km laufen kann, war sich Christian seiner Sache sicher, ließ keine Gelegenheit aus, seinem Kollegen am Schreibtisch gegenüber zu erklären, was er von seinen Lauffähigkeiten hält. Ganz klar, am Ende würde er die Nase vorn haben. 
Zumal sich Christoph weder auf eine konkrete Veranstaltung für das Duell festlegen noch wirklich etwas von einer Wette wissen wollte. Klang ein bisschen danach, dass er sich drücken wollte. 
Zugegebenermaßen weiß man nicht so genau, ob wirklich von Anfang an eine Wette vereinbart wurde oder ob Christian von seinem Faible für kleine Wettspielchen beflügelt war. Auf jeden Fall kam Christoph aus der Nummer nicht mehr heraus und fügte sich seinem Schicksal, nachdem genügend Kollegen erklärt haben, dass sie die Wette für eine ganz prima Sache halten. 
Zwei Mal musste das Projekt verschoben werden (das gehört bei großen Projekten einfach dazu), aber jetzt steht der Termin endlich fest. Der Showdown wird am 07. Juli beim Petit-Medoc-Lauf in Königswinter stattfinden. 10 km auf drei Runden, 50 Höhenmeter pro Runde. Da kann viel passieren und die Fangemeinde kann die Positionskämpfe genau verfolgen. Hauptsache, die beiden tragen ihr Duell nicht schon an der Rotwein-Verpflegungsstelle aus.
Christian wähnte sich bereits im Nachteil, da Christoph am Fuße des Siebengebirges wohnt, dort wunderbar die Steigungen trainieren und sogar auf der Original Wettkampfstrecke laufen kann. Doch Christoph beharrt darauf, dass er keinen Wettbewerbsvorteil habe, da er viel lieber flach direkt am Rhein laufe.
Im Vertrauen darauf, dass er als erfahrener Marathonläufer die Trümpfe auf seiner Seite hat, konzentrierte sich Christian zunächst darauf, den Gegner mit frechen Sprüchen im Büro zu verunsichern. Doch das Blatt scheint sich gewendet zu haben. Christoph ist fleißig, läuft zwei bis drei Mal pro Woche seine Hausrunde am Rhein und ist auch sichtlich schlanker geworden. Ein durchtrainierter Athlet sozusagen. Letzte Woche wurde das Laufdress schon im Büro angelegt. Von der Arbeit direkt auf die Laufstrecke. Wenn das der Kollege gesehen hätte. 
30, manchmal 40 km läuft Christoph pro Woche. Ein ordentliches Pensum. Als er vor einigen Wochen durch eine Zerrung aus dem Training gerissen wurde, wurde Christoph kurz etwas unruhig und Christian witterte wieder Morgenluft. Doch Ruckzuck war Christoph wieder in seinem Rythmus.
Christian war lange Zeit eher sporadisch in Laufschuhen unterwegs und hat auf Sprinttraining beim wöchentlichen Kicken in der Central-Fußballgruppe gesetzt. Inzwischen hat er den Ernst der Lage erkannt. Auch Christian ist einige Male von der Arbeit nach Hause gelaufen und hat sogar die Kollegen aus der Central-Laufgruppe in sein Training eingespannt. Aber vier Wochen vor dem großen Tag läuft ihm die Zeit davon. Jetzt hilft nur noch ein Trainingslager. Einen Monat hat er jetzt Elternzeit und ab sofort gibts ein Last-Minute-Powerprogramm. Mit der Familie ist Christian in die Heimat nach Bayern gedüst. Wir sind gespannt, ob Papi seine guten Vorsätze durchhält.
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