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#bibliodiversità
marcogiovenale · 26 days
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pasquale polidori: "utilissimo e pratico questo libretto da imparare a memoria..." (vero metodo...)
Video 2023 di Pasquale Polidori sul libro di Marco Giovenale, Vero metodo per la cernita dei poeti (Edizioni Volatili, 2023, con partiture grafiche di Giuditta Chiaraluce). Il post di PP: https://www.facebook.com/watch/?v=5971590182969913&rdid=lIbiFQgeWBzxsAea Utilissimo e pratico questo libretto da imparare a memoria. (Poi in casa ci sono: la salvia, la fragola, il timo, il rosmarino e la…
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lamilanomagazine · 1 year
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Livorno: al via LeggerMente 2023 con la quinta edizione
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Livorno: Al via LeggerMente 2023 con la sua quinta edizione.  Dal 14 giugno al 23 luglio 2023 a Livorno, al Chioschino di Villa Fabbricotti, si terrà LeggerMente 2023, la 5° edizione della rassegna letteraria organizzata dal Comune di Livorno in collaborazione con Fondazione Livorno, Cooperativa Itinera, Feltrinelli Librerie Livorno e Il Chioschino di Filippo Brandolini. Su un palco immerso nel verde si alterneranno, nei mesi di giugno e luglio, personalità dal mondo dell’arte, della letteratura, della politica e della cultura nazionale. Dopo l’edizione 2022, improntata alla creazione di una comunità narrante, la rassegna di quest’anno è incentrata sulla bibliodiversità: autori e autrici differenti per provenienza e vocazione si dividono tra poesia, saggistica e narrativa, annoverando presenze di spicco legate al Premio Strega, voci importanti del giornalismo italiano e case editrici di tutte le carature. La rassegna è stata presentata nella mattina del 13 giugno a Villa Fabbricotti alla presenza del sindaco Luca Salvetti, dell'assessore alla Cultura Simone Lenzi, del Dirigente comunale alla Cultura Giovanni Cerini, dalla responsabile dell'ufficio comunale Musei e Biblioteche Cristina Luschi, dalla presidente della Coop. Itinera Daniela Vianelli, da Olimpia Vaccari in rappresentanza di Fondazione Livorno. Obiettivo, bissare o anche migliorare il successo dello scorso anno, con le sue 5500 presenze nel parco di Villa Fabbricotti, nei pressi del Chioschino di Filippo Brandolini.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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A Modena torna Buk Festival e premia Maurizio De Giovanni
(ANSA) – MODENA, 21 APR – A Modena, sabato 6 e domenica 7 maggio, va in scena la 16/a edizione di Buk, il Festival dedicato alla bibliodiversità. La due giorni sarà preceduta, il 4 maggio, dalla premiazione di Maurizio De Giovanni – noto anche per i personaggi televisivi nati dalle sue opere, come il commissario Ricciardi e Mina Settembre – che ha ricevuto il premio speciale Buk Festival 2023. Il…
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nardonews24 · 2 years
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LIBRINGIRO CONTINUA IL SUO VIAGGIO IN ALCUNE TAPPE DEL FESTIVAL LA NOTTE DELLA TARANTA
LIBRINGIRO CONTINUA IL SUO VIAGGIO IN ALCUNE TAPPE DEL FESTIVAL LA NOTTE DELLA TARANTA
Prosegue il viaggio di LIBRINGIRO, il progetto itinerante per la valorizzazione della bibliodiversità pugliese realizzato da APE-Associazione Pugliese Editori con il sostegno di Regione Puglia, Istituto di Culture Mediterranee, Polo Biblio – Museale di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, Provincia di Lecce. Si compie grazie all’ApeBiblioCamper, il mezzo brandizzato con il logo di progetto e…
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ultimavoce · 5 years
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La rivoluzione letteraria e politica di Michela Murgia
Michela #Murgia è sempre più protagonista delle vicende attuali. Impegnata per lo sbarco dei migranti e nella campagna #odiareticosta, tiene una trasmissione radiofonica, #Morgana, dove racconta il mondo delle donne privandolo della solita retorica e intanto rivoluziona la letteratura per ragazzi con 'Noi siamo tempesta'.
Morgana è la nuova trasmissione di Michela Murgia, scrittrice e critica letteraria ormai nota al grande pubblico per la sua efferata e coraggiosa opposizione a Salvini, per il suo impegno politico al fianco dei migranti al largo di Lampedusa, per la sua campagna anti-odio ‘Odiare ti costa’, di cui il nostro giornale ha parlato pochi giorni fa.
Insieme a Chiara Tagliaferri, la Murgia scrive…
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lectio-divina · 5 years
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I piccoli editori sono ignoranti
L'editore vi presenta un articolo apparso il 22 gennaio sulla edizione online de "Il Fatto Quotidiano".
Di Rosario Esposito La Rossa,
scrittore ed editore.
"I piccoli editori sono ignoranti. Editorialmente e tipograficamente parlando. Dopo “Più Libri Più Liberi”, la fiera della piccola e media editoria di Roma credo sia necessaria questa riflessione che rivolgo  prima a me stesso, piccolo editore della periferia napoletana. Oggi i piccoli editori si lamentano sempre: poche vendite, poco spazio in libreria, cattiva distribuzione, sconti continui da parte dei grandi marchi, poco spazio sulla stampa, scrittori lanciati che subito scappano con editori blasonati e tanto altro. La verità è che non avverto mai autocritica.
Basta passeggiare per le vie delle fiere italiane, quello che viene fuori è l’approssimazione. Piccoli editori che scimmiottano i grandi (male), emulano (male), parlano continuamente di numeri. Ma qual è il compito di un piccolo editore se non tutelare la bibliodiversità. Produrre libri diversi, con altri semi, fuori dalle logiche dei grandi numeri, libri che il colosso di turno non potrebbe mai pubblicare. I piccoli editori dovrebbero osare, in tutto, dai contenuti alla forma. Nelle fiere dovrebbero annientate i grandi per la cura, la dedizione e la particolarità dei volumi. È invece nella piccola editoria italiana c’è un analfabetismo di ritorno. Oggi chiunque si sente editore perché appone ad un libro un codice Isbn.
Abbiamo perso completamente la parte artigiana. Sparita. Copertine tutte in bianco e nero (per risparmiare) senza nessun progetto grafico. Non c’è bisogno di un visual designer per creare un progetto grafico in linea con quello che vogliamo raccontare. Carte tutte uguali, gente che non conosce la grammatura dei propri libri, la differenza tra carta spessorate, patinate, con lignina, cotone, carte FSC, il grado i bianco. Libri stampati ormai solo ed esclusivamente in on demand (per risparmiare). Dopo tre settimane sono tutti ondulati perché la carta utilizzata fa schifo.
Basta guardare sotto i banchetti degli editori, dove vengono riposti scatoli marchiati con i loghi di tipografie on demand che di tipografia hanno ben poco, per capire che ci siamo piegati alle offerte che arrivano via mail. 1 libro 1 euro. Puoi stampare anche 10 copie. Centinaia di editori ogni stampano tutti sulla stessa carta (che non conoscono, di cui non conoscono la provenienza) nello stesso formato (per risparmiare). Risultato stampiamo quantità impressionanti di titoli con una tiratura non superiore alle 100 copie. E che senso ha?
Editori che non conoscono le vedove e le orfane di un testo (tanto il lettore non lo sa). Un piccolo editore dovrebbe curare innanzitutto la leggibilità di un testo. Dovrebbe proporre al lettore un prodotto che faccia felici gli occhi. E invece non succede, perché i piccoli editori non sanno quanto deve essere lunga una riga per essere leggibile, non sanno cosa sono le saccadi, non studiano la microtipografia, la differenza tra righe corte e righe lunghe, perché si giustifica, perché oggi, dopo 500 anni, stampiamo tutti ancora col carattere Garamond. Lo stesso usato dai grandi editori. 500 anni senza innovazione. La gente questo vuole e questo gli diamo.
Libri senza pagine di guardia, occhielli, frontespizi, senza aria intorno al blocco testo. Impaginazioni sterili, asettiche, senza nessun senso. Perché oggi gli editori non fanno gli editori, commissionano a studi grafici l’impaginazione e le copertine e poi mandano in stampa. Non c’è più ricerca. I numeri ci hanno fregato, ci siamo piegati al marketing. Perché tra i corridoi delle fiere sento solo parole come budget, business plan, break even point, fatturato, trimestre. I soldi usati come scusa per non far ricerca, per non promuovere cose nuove. Le idee non sono fatte di banconote. Come vogliamo aumentare il nostro fatturato se non promuoviamo cose nuove, se copiamo i cataloghi dei grandi, i modi di proporre, distribuire, raccontare, stampare, dei grandi. Oggi il più grande mezzo pubblicitario di un grande editore è il piccolo. Perché porta avanti le poche mode editoriali che i grandi marchi lanciano. Gli editori non studiano più, non fanno comparto, non sono nemmeno capaci di opporsi ai prezzi esorbitanti delle fiere.
La fiera del libro di Roma è la più costosa d’Italia nonostante sia dedicata alla piccola editoria. Lungi da me l’idea di creare un albo degli editori, ma forse una scuola dove si parli poco di numeri e tanto di inchiostro, carta, formati, impaginazione, alta leggibilità, ci vorrebbe. Non una scuola per omologare, ma per educare all’editoria. Educare, dal latino ex ducecere, tirare fuori il meglio. Perché i libri prima li dobbiamo fare e poi li dobbiamo vendere. Prima di dobbiamo fare delle domande: che carta uso e perché? Che font? Che formato? Come si legge un libro? Come si costruisce il prezzo di un libro? A chi mi rivolgo? Come arrivo a quel lettore? Bisogna darsi delle risposte lontane dal “a me piace così”. Spero che questo magico mondo degli editori possa liberarsi dai software che pensano e giustificano per noi, dai numeri che mangiano la qualità.
Perché il nostro è un mondo antieconomico, i soldi arrivano solo se tratti i libri e i lettori con cura e rispetto."
s
Questo piccolo editore la pensa esattamente come lei.
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«Bibliodiversità»: il libro non è l’oggetto che lo contiene — AI MARGINI DEL CAOS Meglio il libro di carta o digitale? Tutti e due! Sabato 5 novembre alla Libreria dell’Arca di Vercelli, io Alberto Odone e io faremo una presentazione collettiva di quattro romanzi brevi pubblicati nel 2016 dalla stessa casa editrice, Delos Books.
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allnews24 · 7 years
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Forteto, la Regione esclude il libro dal Salone di Torino
Forteto, la Regione esclude il libro dal Salone di Torino
La Regione Toscana allestirà un suo stand al salone del libro di Torino in programma dal 18 al 22 maggio prossimi. Per l’occasione ha invitato tutti gli editori toscani ad aderire, in nome della “bibliodiversità”, contro “l’omologazione”. Però, dopo aver ricevuto una richiesta in tal senso da “Ab edizioni”, ha negato la partecipazione al libro “Setta di Stato” sul caso Forteto.Una vicenda che…
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ansaemiliaromagna · 7 years
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25.000 presenze a Buk Festival di Modena
Tra le novità premio Bibliodiversità, andato a Elisabetta Sgarbi http://ift.tt/2kWAU4i
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lamilanomagazine · 2 years
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"La Notte della Taranta" fa tappa a Lecce
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"La Notte della Taranta" fa tappa a Lecce   Il 14 agosto il Festival itinerante “La Notte della Taranta”, fa tappa a Lecce. Giunto alla sua 25° edizione dedicata al tema “La tradizione del nuovo”, il più grande festival itinerante italiano attraversa, dal 4 al 25 agosto, 21 comuni del Salento, con 43 concerti di pizzica, oltre 400 artisti e condurrà alla lunga notte del Concertone del 27 agosto a Melpignano (Le), con il maestro concertatore Dardust, nel pieno dell’attività delle prove in questi giorni al Cinema di Calimera insieme all’Orchestra della Notte della Taranta. Il viaggio sonoro tra memoria e visione del Concertone 2022 sarà trasmesso su RAI 1, giovedì 1 settembre alle 23:15. Curati dal Corpo di Ballo della Notte della Taranta alle 19 tornano i laboratori di pizzica, appuntamenti imperdibili per gli appassionati della danza salentina che si ritrovano nelle piazze dei paesi ospitanti il Festival per partecipare alla grande ronda danzante. Si formano i grandi cerchi inclusivi e aperti guidati dai danzatori della Taranta che accompagnano il pubblico alla scoperta del ritmo del tamburello e delle diverse espressioni della pizzica: pizzica di corteggiamento, pizzica tarantata e pizzica scherma. Ad accendere la serata in piazza Libertini a Lecce alle 21 è Enzo Petrachi & Folk Band22. La sua carriera nasce seguendo le orme del padre, Bruno, regalando come lui, sapori diversi e nuovi della tradizione salentina. Sempre vicino al cuore della gente che da tempo crede in lui per la sua voglia di tramutare in note musicali la storia del nostro paese col suo stile unico: un racconto in musica della vita e delle tradizioni della sua terra. Ad oggi ha realizzato 28 lavori discografici, Enzo è l’autore di molte sue canzoni, come nel disco “folk salentino”. Tante le canzoni di successo usate anche in colonne sonore di film famosi tra i quali “fine pena mai”, sono cantate in tutto il mondo. Con la sua Folk Band22 torna in tour con Technical Rider. Enzo Petrachi salirà sul palco del Festival de La Notte della Taranta con: Mariachiara Ferrari, cori; Gabriele Mazzotta, batteria; Giuseppe Schirinzi, basso; Michele Russo, chitarra; Salvatore Costantini, fisa e tastiere; Beniamino Capoccia, percussioni. A seguire l’esibizione di Antonio Amato Ensemble. Il gruppo nasce nel 2000 e il progetto originario prevedeva che la musica popolare fosse giustapposta alla musica classica in modo da creare un connubio raffinato ma allo stesso tempo autentico. Nel corso degli anni il progetto si è arricchito di altri punti di vista, allargandosi oltre i consueti confini pensando senza “etichette”. La musica come “comunicazione”, come flusso di pensieri sonori, come trepidazione con l’introduzione di ritmi dispari, echi esotici, contaminazioni, sound raffinato, arrangiamenti inconsueti. Antonio Amato è un artista eclettico, frontman del gruppo che per il Festival Notte della Taranta 2022 accoglie due ospiti sul palco esibendosi insieme a Fiorenza Calogero accompagnata da uno dei più grandi esponenti della chitarra battente, Marcello Vitale. La versatilità della voce, l’approccio sanguigno alla scrittura e l’espressività scenica fanno di Fiorenza Calogero una delle più profonde interpreti della canzone tradizionale italiana. Una profondità verticale che trapassa la terra natia – Napoli e la Campania – e spunta negli emisferi opposti, nelle selve, tra gli spiriti e i popoli che li abitano. Il gruppo è composto da: Antonio Amato, voce, chitarra e tamburello; Antonio Marra, batteria; Valerio Rizzello, tastiere e oboe; Nico Berardi, zampogna, charango, fiati e chitarra; Gianluigi Amato, voce e tamburello; Roberto Gemma, synth e fisarmonica; Giacomo Casciaro, mandola e mandoloncello; Mario Esposito, basso; Antonella Maggio, tamburello. E alla tappa di Lecce de La Notte della Taranta ci sarà anche l’iniziativa Libringiro. il progetto itinerante per la valorizzazione della bibliodiversità pugliese realizzato da APE-Associazione Pugliese Editori con il sostegno di Regione Puglia, Istituto di Culture Mediterranee, Polo Biblio – Museale di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, Provincia di Lecce. Si compie grazie all’ApeBiblioCamper, il mezzo brandizzato con il logo di progetto e attrezzato per diventare una libreria mobile: fa tappa nei luoghi in cui si tengono eventi di rilievo, regionali ma anche sovra-regionali, in occasione dei quali la libreria può essere allestita anche con una selezione di volumi tematici inerenti i contenuti dell’evento (per esempio musica, cinema, folklore, ecc.) oltreché di interesse generale, valorizzando ulteriormente l’evento stesso a cui si affianca. Vuol essere così anche un’offerta letteraria per turisti e visitatori. L’ApeBiblioCamper di LibrInGiro continua a muoversi in questi giorni nel Salento, partecipando ad alcune tappe del Festival La Notte della Taranta. Prossimi appuntamenti saranno il 14 agosto a LECCE (piazza Libertini), giovedì 18 agosto a GALATINA (piazza Dante Alighieri) e domenica 21 agosto a CALIMERA (area mercatale). Con LibrInGiro Ape vuol mostrare un nuovo dinamismo, volto alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale costituito, appunto, dall’editoria pugliese, intesa sia in termini di “maestranze” editoriali che di autori talentuosi, già noti o misconosciuti, rimarcando le specificità storiche, antropologiche ed artistiche squisitamente regionali del settore. L’ApeBiblioCamper sarà in sosta nei pressi dell’area concerto e consentirà la consultazione, il prestito e l’acquisto dei volumi.  ... Read the full article
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«Bibliodiversità»: il libro non è l’oggetto che lo contiene Meglio il libro di carta o digitale? Tutti e due! Sabato 5 novembre alla Libreria dell’Arca di Vercelli, io Alberto Odone e io faremo una presentazione collettiva di quattro romanzi brevi pubblicati nel 2016 dalla stessa casa editrice, Delos Books.
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