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#ansa veneto
googletokblog · 1 year
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rpallavicini · 4 months
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Perché non pescare lui?
Il granchio blu blocca la produzione di vongole in Veneto a Porto Tolle. Le 14 cooperative del Consorzio cooperative pescatori del Polesine hanno deciso, loro malgrado, di sospendere l’attività per mancanza totale del prodotto. (ANSA) Sorgente: Caldo risveglia il granchio blu,primi stop alla pesca di vongole – Dal Mare – Ansa.it Perdonate la domanda che potrà sembrare stupida: si stanno…
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sayitaliano · 1 year
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On another note, you may have seen pictures or read the news about Venezia having a pretty fluorescent green Canal Grande these days. It seems it's a tracking liquid but nobobdy seems to know who did it or why
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jaguarmen99 · 8 months
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伊ベネチアで3日午後7時半ごろ、燃料にメタンを使用したバスが高架橋から落下し炎上する事故があり、外国人観光客と子ども2人を含む少なくとも21人が死亡した。  ベネチアのあるベネト(Veneto)州のルカ・ザイア(Luca Zaia)知事は、「いまのところ死者数は少なくとも21人で、20人が病院に搬送された」とし、「大惨事」に遺憾の意を示した。遺体の収容と身元確認が進められているという。  市当局は、死者にウクライナ人観光客も含まれていると説明した。ANSA通信によると、ドイツ人、フランス人の観光客も犠牲となった。  市当局はさらにAFPに対し、ウクライナ人3人、クロアチア人、ドイツ人、フランス人が負傷者に含まれると述べた。  事故はキャンプ場に向かう途中で発生した。
高架橋からメタンバス転落し炎上、21人死亡 伊ベネチア 写真12枚 国際ニュース:AFPBB News
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realnews20 · 7 days
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Preso a cazzotti dall'attore Gerard Depardieu perché infastidito delle foto che gli stava scattando mentre si trovava ai tavolini dell'Harry's bar di via Veneto. E' quanto accaduto, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, al fotoreporter Rino Barillari. Soccorso dai sanitari del 118, Barillari è stato trasportato in ospedale in codice verde per una ferita all'altezza del sopracciglio. Sul posto i carabinieri che stanno accertando l'accaduto.    Riproduzione riservata © Copyright ANSA [ad_2] Sorgente
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giancarlonicoli · 10 days
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Avranno paura di morire poveri?
25 mag 2024 13:02
OPS, C’È UN BUCO DI 100 MILIONI NEL GRUPPO BENETTON! – LUCIANO BENETTON ACCUSA I MANAGER DI AVERGLI NASCOSTO I CONTI DRAMMATICI DEL GRUPPO DI ABBIGLIAMENTO DA LUI FONDATO: “MI SONO FIDATO E HO SBAGLIATO. SONO STATO TRADITO. QUALCHE MESE FA HO CAPITO CHE C’ERA QUALCHE COSA CHE NON ANDAVA. ED È ESCLOSA LA BOMBA, HANNO PRESENTATO D’IMPROVVISO UN BUCO DI BILANCIO DRAMMATICO, ATTORNO AI 100 MILIONI…” – LUCIANO LASCIA LA PRESIDENZA E PUNTA IL DITO CONTRO L'AD MASSIMO RENON (SENZA MAI NOMINARLO): “MI ERO MESSO A DISPOSIZIONE E NON MI HA MAI CHIESTO NULLA. ERO STATO AVVERTITO DA UN CONOSCENTE CHE QUESTA PERSONA ERA ASSOLUTAMENTE NON IDONEA…”
Estratto dell’articolo di Daniele Manca per il “Corriere della Sera”
La voce di Luciano Benetton è ferma. Ha sempre avuto uno sguardo positivo. Negli Anni Sessanta, ormai dimenticati, in quelle zone agricole del Veneto, diciamocelo «depresse», la voglia di portare lavoro buono fu alla base dello sviluppo della sua azienda. Persino il sopportare la tragedia del Ponte Morandi sebbene il «signor Luciano» come lo hanno sempre chiamato nel gruppo, avesse da tempo lasciato (dal 2012) qualsiasi attività in azienda per dedicarsi ai suoi progetti personali come «Imago Mundi» che ha riunito quasi 30 mila artisti, l’aveva vissuta con la «responsabilità» di chi sa di esserlo sia per quello che fai, sia per quello che non fai.
Ma in queste settimane nelle sue parole prevale di nuovo l’amarezza, quella di un uomo classe 1935. Amarezza profonda. Si appresta a lasciare nei giorni del suo compleanno quella Benetton che aveva creato. [...]
Andiamo con ordine. Cosa sta succedendo perché questo addio a Benetton? È la sua azienda…
«In sintesi, mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c’era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale».
Sono accuse pesanti…
«Per fortuna avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton. E quindi i rischi imprenditoriali erano e sono tutti in capo alla famiglia. Ma ancora una volta per la mia storia, per quello che significa la società, per i dipendenti, le famiglie, i tanti che entrano fiduciosi nei negozi dalla Moldavia a Parigi da Nuova Delhi a Los Angeles, prima di lasciare il gruppo intendo spiegare con la trasparenza che mi caratterizza cosa è successo senza per questo sottrarmi alle mie responsabilità».
Ma cosa è accaduto di così grave per arrivare al punto di lasciare tutto?
«Facciamo un passo indietro. Sono uscito dall’azienda nel 2012 con la società in salute, con un fatturato di 2 miliardi e in utile, anche se la logica dice che si può sempre fare meglio. Solo dopo una forte insistenza da parte di mio fratello Gilberto ho deciso di rientrare nel 2018, poco prima della sua scomparsa. Edizione non era riuscita a trovare una compagine manageriale di qualità. La società perdeva parecchio. Appena rientrato cerco di risolvere gli errori più evidenti, verso la fine del 2019 mi suggeriscono una candidatura per il ruolo di amministratore delegato».
Fate come si legge nei manuali: è meglio che le famiglie imprenditoriali si affidino a un certo punto dello sviluppo o di una crisi a un manager…
«Sì, la mia funzione in quel momento era quella di tutor per portare ad autonomia manageriale la società. Avessi avuto vent’anni in meno mi sarei impegnato in prima persona. La scelta cade su un candidato che viene dalla montagna, mi fa simpatia, mi dico “scarpe grosse cervello fino”, si presenta con apparente volontà di capire e farsi carico dei problemi, compresa la compagine manageriale da integrare. Va detto che vengo avvertito da una telefonata accorata di un conoscente di non proseguire con questa persona perché la definisce assolutamente non idonea a un incarico così complesso».
Quindi c’era stato chi vi consigliava prudenza.
«Certo e naturalmente condivido la mia forte preoccupazione con il consulente che lo aveva proposto il quale invece mi tranquillizza insistendo che la persona è ambiziosa e molto adatta a crescere professionalmente».
Cosa accade a quel punto?
«Iniziamo la collaborazione e spiego che sono a disposizione per domande o approfondimenti nella massima autonomia dei rispettivi ruoli. Va detto che non mi ha mai chiesto nulla, né lui né i nuovi collaboratori che ha inserito, tra questi cinque provengono dall’area commerciale di una azienda con tradizione di mercato completamente diversa dalla nostra».
Lei era presidente poteva intervenire. Ha avuto tutte le possibilità.
«[…]  Il fatto che non mi chiedesse mai niente e non si confrontasse mai su scelte anche sensibili, tipo quelle di eliminare figure professionali dalla lunga esperienza senza parlarmene, l’ho interpretato come chi ha studiato il caso e agisce consapevolmente. Sa, non mi immagino che cambino persone capaci con persone senza esperienza. Penso che i cambi siano per migliorare. Come ripeto sono stato abituato male, ho avuto la fortuna di avere attorno persone “responsabili”».
Deve tenere conto che in mezzo c’è stata anche una cosa come il Covid...
«Sì, il Covid che logicamente ha alterato l’attività e i risultati. Per questo il piano triennale per il pareggio è stato spostato al 2023 e l’obiettivo era risultato accettabile. Infatti nei vari consigli i numeri continuano a dare la fotografia di un pareggio possibile. Solo il 23 settembre del ’23 viene accennato a qualche problema ma in modo tenue. E sembrava tutto sotto controllo».
Ma siamo solo a settembre del ’23 quasi dieci mesi fa...
«Mentre riceviamo in consiglio questi primi segnali, dati in modo assolutamente non preoccupato da parte loro, mi accorgo che i numeri non mi tornano e che il problema va ben oltre a quanto hanno dichiarato a settembre. Tra l’altro era da parecchio tempo che mi arrivava uno scontento interno ed esterno all’azienda per l’atteggiamento arrogante e poco capace dei nuovi dirigenti. Frasi del tipo “abbiamo deciso noi e dovete attenervi” che non siamo abituati né a sentire né ad utilizzare in azienda, danno la levatura della nuova compagine manageriale. [...]»
Lei fa presente che i conti non quadrano e cosa succede, vengono presi rimedi...
«In uno dei consigli dei mesi successivi scoppia la bomba, di questo si tratta. Presentano d’improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato».
Non mi dice la cifra?
«Saremo attorno ai 100 milioni. Comunque tutto quello che è emerso e sta emergendo da settembre ’23 è una vergogna».
Dove è stato l’errore?
«Guardi, o sono impreparati al punto da non saper comprendere i fondamentali dell’azienda, quindi in buona fede ma gravemente inadeguati agli incarichi che hanno ricoperto, oppure hanno deciso volontariamente di tenere nascosta la realtà dei fatti quindi omettendo informazioni preziose, fino al punto in cui non hanno più potuto nascondere la verità. Ci sarà un’investigazione a riguardo».
Non ha nulla da rimproverarsi?
«Da parte mia è stato grave l’essermi fidato e l’aver pensato che fossero consapevoli e responsabili. Una cosa del genere, però, a questo livello di gravità e sorpresa, è comunque impossibile prevenirla. Ma ripeto, non cerco scuse, mi assumo la responsabilità di aver sbagliato la scelta».
Ora cosa succede alla Benetton, lei lascia e?
«Adesso occorre guardare avanti, nei prossimi mesi sarà fatto un piano per il futuro, abbiamo perso quattro anni e questo rende tutto più difficile non avendo la bacchetta magica. Purtroppo ci saranno sacrifici da fare. Quello che posso dire è che sarà messo il massimo impegno per ritrovare l’energia dei tempi migliori e dare nuova linfa a questo brand che rappresenta così tanto per la nostra famiglia e che porta il nostro nome».
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alessandro54-plus · 1 month
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Incendio distrugge nella notte azienda del Vicentino
articolo: https://www.ansa.it/veneto/notizie/2024/05/03/incendio-distrugge-nella-notte-azienda-del-vicentino_2a643b8f-c012-42e8-84a3-e4560b7677ba.html Incendio distrugge nella notte azienda del Vicentino – ansa Allo scoppiato il rogo nessun lavoratore era presente Un incendio di notevoli dimensioni si è verificato la notte scorsa in una parte dell’azienda Emmegi Detergents Srl ad Altavilla…
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circusfans-italia · 2 months
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CI HA LASCIATO MARGHERITO CLOWN
CI HA LASCIATO MARGHERITO CLOWN Si è spento all'età di 71 anni Gianluca Pezzotta, noto col nome d'arte di clown Margherito. Per mezzo secolo si è occupato di spettacoli per bambini associati a finalità benefiche attraverso ad un'associazione. Lo ricordiamo con affetto attraverso le righe seguenti, il comunicato Ansa con cui è stata annunciata la scomparsa del clown bergamasco amato dai bimbi. I funerali saranno celebrati martedì, nella parrocchiale di San Colombano a Bergamo.   
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Bergamo piange il suo clown più noto, Margherito, al secolo Gianluigi Pezzotta, campione di sorrisi e solidarietà, scomparso a 71 anni all'ospedale Papa Giovanni XXIII dov'era ricoverato da qualche settimana. Quest'anno aveva tagliato il traguardo dei 50 anni di attività da clown, per lui non solo una professione, ma anche un modo di aiutare il prossimo, avendo fondato nel 2004 l'associazione 'Un naso rosso per...', della quale era ancora presidente. Nel 2005 e nel 2015 l'associazione aveva allestito l'ambulaclaun, un'ambulanza a misura di bambino per dare speranza e sorrisi ai bambini sofferenti.
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Oggi l'associazione raggruppa volontari, oltre che il Lombardia, anche in Piemonte e in Veneto: molti di loro stamattina hanno raggiunto la camera mortuaria del Papa Giovanni per l'ultimo saluto a Margherito, i cui funerali saranno invece celebrati martedì, nella parrocchiale di San Colombano a Bergamo.
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Durante la sua lunga carriera nel mondo dello spettacolo Margherito è stato protagonista anche in televisione, da Bergamo Tv alle reti nazionali, e ha lavorato insieme a diversi volti noti, da Renato Zero a Rita Pavone e a Raul Cremona. Fonte: ANSA Per raggiungere il gruppo l'Impresario Circense su Facebook cliccate sull'immagine sottostante
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Il record sulla Marmolada
Brusco calo di temperature nelle ultime ore nelle località di montagna del Veneto.     Il record spetta ala Marmolada, dove all’altezza dell’arrivo della funivia si segnano -17,3 gradi. Minime rigide anche con -10,8, Pian del Cansiglio con -9,2, Asiago con -7,8 e Arabba -6,2 gradi.     Riproduzione riservata © Copyright ANSA source
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bishop389540 · 4 months
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106 years old man , gets back on his feet after 2 days
(ANSA) – PORTOGRUARO (VENICE), 02 FEB – At the age of 106 he fractured his femur, underwent surgery and was back on his feet after two days. The protagonist of the story is the over one hundred year old Antonio Bragato, hospitalized in Portogruaro hospital (Venice), who will soon return home in good health. The news was given by the Ulss 4 company of eastern Veneto. A man with an ‘eventful’ life,…
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recentlyheardcom · 8 months
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Venice authorities declared three days of mourning Wednesday after a bus crash killed 21 people including a toddler, sparking debate over the state of Italy's crumbling infrastructure.Fifteen people remain in hospital following Tuesday evening's crash, officials said, at least five of them in a serious condition.Road safety campaigners that this was an accident waiting to happen, because of a lack of investment in road safety equipment.The bus broke through a guardrail on an overpass, landing upside down next to a railway line below and catching fire."The bus flipped upside down," said Mauro Luongo, Venice's fire brigade commander. "The impact was terrible because it fell from over 10 metres (32 feet)."Emergency workers spent hours removing bodies from the charred, crushed wreckage. Investigators were still trying to identify the dead Wednesday.They have turned to DNA samples to confirm their identities, as the bus was carrying around 40 tourists from Venice's historic centre to a camping site, and many passengers did not have documents.Venice Mayor Luigi Brugnaro described the accident site as "an apocalyptic scene". He declared three days of mourning, with flags on official buildings to be flown at half-mast and books of condolences opened for well-wishers.- 'All young' -Boubacar Toure, a 27-year-old from Gambia who had been working at a building site near the accident, told journalists he had been called over by the fire brigade to help with the rescue."I pulled three or four people out, including a little girl, and also a dog. The driver was already dead," Toure said.Officials confirmed the death toll was 21, including a one-year-old child and a teenager.The victims include five Ukrainians, a German, and the Italian driver, Venice Prefect Michele di Bari told journalists.Ukraine's foreign ministry told AFP, however, that four of its citizens were among the dead.The injured include four Ukrainians, a German, a Croatian, and two Spaniards, di Bari said.Doctor Federica Stella said the injured passengers transported to the nearby hospital in Mestre were "all young" and all foreign.Family members were "arriving little by little" from their home countries, she told AFP.- 'Tragedy foretold' -Firefighters said the bus fell from an overpass straddling a railway line and linking the mainland Mestre and Marghera districts of Venice in northern Italy.Footage from a roadside camera, passed to journalists by local sources, showed it travelling in the far-right lane.Another bus obscures it from view for a few seconds before it is seen again, toppling slowly off the overpass."The main hypothesis at the moment is that the bus driver... may have fallen ill," said the president of the Veneto region, Luca Zaia.But Domenico Musicco, head of an association for road accident victims, said it was "a tragedy foretold"."The guardrail was designed for a country road, whereas here we needed new-generation equipment that could have prevented the bus from falling," he told AFP."Italian road maintenance is poor. Too little is invested in road safety. It is estimated that 30 percent of accidents are down to that," he said.Massimo Fiorese, director of the company that was operating the bus that crashed, told ANSA news agency the bus had only been put into service last year and was in perfect condition.Italian Prime Minister Giorgia Meloni had earlier expressed her "profound condolences", while several European leaders also sent messages of support.In July 2018, a bus carrying a group of some 50 holidaymakers back to Naples fell off a viaduct near the city killing 40 people in all.bur-ide/ams/jj
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conte-olaf · 9 months
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Una strage che non si ferma, 5 le vittime in cinque differenti episodi - Notizie - Ansa.it
Dio cane?
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globalhappenings · 2 years
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Lavevaz, Marmolada collapse will mark the memory of the Alps
Lavevaz, Marmolada collapse will mark the memory of the Alps
(ANSA) – AOSTA, 04 JUL – “The imposing ice gap of the Marmolada will mark the memory of our Alps, asking us today to join the families of the victims and to represent our participation and our condolences for the suffering suffered”. This was written by the President of the Valle d’Aosta Region, Erik Lavevaz, in a message of closeness sent to the President of the Veneto Region, Luca Zaia, and to…
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abr · 3 years
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Zaia, vaccinazioni nuovo ordine mondiale, attrezzarsi - Piaccia o non piaccia, questa è la realtà: meglio cercare di attrezzarci". Così il governatore del Veneto Luca Zaia sul 'Corriere della sera'. (...) "Se questa è una guerra, e lo è, i vaccini sono le munizioni. Però dall'Unione europea noi abbiamo avuto solo zavorre, vincoli che ci stanno trascinando negli abissi". Sul capitolo riaperture dichiara: "Le responsabilità diventeranno di ciascuno di noi; la guerra si vince soltanto se tutti comprendiamo la posta in gioco. Da noi ci sono imprenditori che sarebbero pronti a cogliere una ripresa che già esiste. Molto è cambiato rispetto al marzo 2020: le terapie intensive sono raddoppiate, esistono protocolli di cura che prima non c'erano, dispositivi di protezione che non avevamo, una diagnostica e conoscenze di cui non disponevamo; ci sono gli anticorpi monoclonali, oltre che le vaccinazioni. E dunque, è umano e logico prevedere una nuova forma di convivenza con il virus".    Zaia poi spiega: "Per esempio, l'assembramento è un rischio, ma probabilmente non lo è nei locali che hanno i dehors o gli spazi all'aperto. Però, quello che è indispensabile è la collaborazione di tutti: mascherina, non assembramento e igiene delle mani, insieme valgono quanto un lockdown. Ovvero, si passa da una responsabilità collettiva a una responsabilità soggettiva in capo ad ognuno di noi".
ANSA, https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/focus_vaccini/2021/04/15/covid-zaia-vaccinazioni-nuovo-ordine-mondiale-attrezzarsi_f01d348e-51ec-4610-a544-2cdf22792747.html
NEW WORLD ORDER: miglior specificazione di NEW NORMAL. 
Aldilà di questo, una descrizione REALISTICA e soprattutto DISINCANTATA, anni luce dai talebani del lockdown e dai (coincidenti) poveretti che “l’emergenza” ma poi che bello arriva la grana dall’europa e “andrà tutto bene”.  
E ho saltato tutte le sue considerazioni sul “mercato parallelo dei vaccini”, punto per lui dolente, a ragione, che in realtà dimostra di cosa stiamo parlando: la salute nulla c’entra. 
Notare anche quel “(per le riaperture) le responsabilità diventeranno di ciascuno di noi", frase massimamente TERRORISTICA per i paraculi Pubblici Amministratori e Burosauri.  
#q
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3nding · 3 years
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Crac BpVi, condanne per Zonin e altri 3. Due assolti - Veneto - ANSA.it
963mln di euro
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realnews20 · 9 days
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Preso a cazzotti dall'attore Gerard Depardieu perché infastidito delle foto che gli stava scattando mentre si trovava ai tavolini dell'Harry's bar di via Veneto. E' quanto accaduto, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, al fotoreporter Rino Barillari. Soccorso dai sanitari del 118, Barillari è stato trasportato in ospedale in codice verde per una ferita all'altezza del sopracciglio. Sul posto i carabinieri che stanno accertando l'accaduto.    Riproduzione riservata © Copyright ANSA [ad_2] Sorgente
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