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#alla scoperta del portogallo
lillyslifestyle · 11 months
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7 cibi strani da mangiare in Portogallo
Portogallo a tavola: 7 piatti "strani" della gastronomia lusitana
Precisiamo che il termine “strani” che ho utilizzato è da riferirsi a “per noi italiani” o almeno per una parte della popolazione italica. Conclusa la precisazione, direi di passare alla mia personale selezione di pietanze strane, ma non per questo non deliziose, che ho visto sulle tavole portoghesi in questi 20 anni di vita lusofona. Senza tergiversare troppo sulla gastronomia portoghese,…
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lamilanomagazine · 3 months
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Sassari, prorogata la mostra "La Grande Meraviglia"
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Sassari, prorogata la mostra "La Grande Meraviglia" Visto il successo con oltre 1300 visite in pochi giorni, è prorogata fino al 10 febbraio la mostra di fotografia naturalistica "La Grande Meraviglia" di Giuseppe Cuneo, nella sala Duce di Palazzo Ducale. È possibile visitarla, con ingresso libero, il venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13. Le scolaresche interessate possono prenotarsi scrivendo una mail a [email protected]. L'esposizione, patrocinata dal Comune di Sassari, è un invito a celebrare e preservare la Grande Meraviglia della Natura. Rappresenta un viaggio alla scoperta e alla conoscenza delle grandi meraviglie incontrate, vissute e immortalate negli scatti del fotografo durante i suoi viaggi naturalistici nel mondo, compiuti negli ultimi dieci anni. Le immagini sono state scattate in Italia, Norvegia, Scozia, Portogallo, Giappone, Texas, Lousiana, Madagascar, Kenya, Botswana ed Etiopia. Dalla Sardegna alla Norvegia, al Giappone al Texas per poi raggiungere l'Africa, si incontrano specie animali affascinanti, paesaggi mozzafiato e particolari di natura astratta, in un percorso immersivo che accompagna il visitatore in luoghi remoti e incontaminati con l'esortazione del fotografo «a una riflessione su quello che rischiamo di perdere a causa del nostro dissennato comportamento. Cerchiamo di emozionarci e di apprezzare la bellezza perché solo così potremo proteggerla!». Giuseppe Cuneo è sempre stato affascinato dalla bellezza e complessità della natura e dagli animali di cui ama osservare i comportamenti con curiosità e meraviglia, sentimenti sempre presenti nella sua vita. Socio dell'Associazione Fotografi Naturalisti Italiani, ama fotografare gli animali in ambienti difficili e incontaminati, cercando di trasmettere la bellezza e la delicatezza della natura con immagini di intento non documentaristico ma emozionale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Anche i Neanderthal cucinavano: tartarughe, rinoceronti e molluschi nei loro menù
  La scoperta in Portogallo  Dopo i gioielli e gli ornamenti, le sepolture e gli strumenti musicali, adesso una ricerca ha portato alla luce i focolari degli uomini di Neanderthal, l’ominide apparso sulla Terra circa 350.000 anni fa. Sono stati scoperti in uno dei siti archeologici europei più importanti per il Paleolitico medio, la Gruta da Oliveira, nel Portogallo centrale. L’area fa parte del…
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libero-de-mente · 7 months
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12 ottobre 1492
E pensare che un paio di giorni prima Cristoffa Combo, così lo si chiamava in genovese d'una volta, se l'era vista brutta.
I suoi marinai erano sul punto di ammutinarsi avendone talmente piene le palle, che se tutti le avessero gettate in oceano, le palle dico, avrebbero creato una linea di boe galleggianti. Dal Portogallo al Nuovo Mondo. Come le briciole di Pollicino nel bosco.
Se fossero riusciti nell'intento i marinai avrebbero costretto Cristoforo ad arrendersi. Del resto il nome e cognome di Colombo in portoghese era profetico: Cristóbal Colón. In quel nome ci troviamo tutto: il Cristo invocato nei momenti di sconforto, le "ball" del lungo viaggio e pure l'orifizio dove l'avrebbe preso il navigatore genovese se si fosse arreso. Si, "in quel posto".
Ma la storia la fa anche chi non demorde, così tal Rodrigo de Triana, a bordo della Pinta, fu il primo della ciurma a vedere la terra.
Rodrigo, ah Rodrigo che emozione avrà vissuto.
- Terra!
- Ma che dici?
- Terra, ho visto terra!
- Sicuro?
- Aò so' Rodrigo ma mica scemo
- Quindi siamo arrivati nelle Indie?
Il vento che gonfia le vele si trasforma in melodia, è l'Aria sulla quarta corda di Bach, che in realtà verrà composta solo alla fine del XIX secolo, si ode in vicinanza. Rodrigo prende una postura figa, gesticola con le mani e pronuncia queste parole:
- Buonasera e benvenuti a Ulisse, in questa puntata parleremo del Nuovo Mondo - gesto enfatizzante con la mano e ammiccamento con sorriso - le AmericheH!
- Ma che stai dicendo?
- Ma che ne so, m'ha preso un non so che di angelico.
Nel frattempo Cristoforo Colombo si è palesato e scrutando l'orizzonte impartisce ordini per preparasi allo sbarco.
- Vedete? - dice il genovese - essere partito all'alba del 3 agosto presto ci ha fatti arrivare prima del sorgere del Sole. Così non sbarchiamo con il caldo belin che spacca le pietre.
- Uh, ma lei è un grande Ammiraglio, ha fatto una partenza intelligente che manco Studio Aperto si sognava.
Il resto è storia. Una storia fatta di conquiste, di scoperte sensazionali, di personaggi storici che si sono susseguiti nel colonizzare quelle terre.
Con un comune denominatore, il sacrificio di vite umane.
La scoperta di quelle terre ha creato sogni, aspettative, viaggi della speranza, miti, leggende, guerre e tanti tanti soprusi.
Tutto ciò per via di uno che si era in realtà perso, mentre cercava il continente asiatico
E forse proprio per questo ci è arrivato, perché quando non sai dove stai andando, a volte, arrivi in posti che non t'immaginavi.
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achillepievorace · 10 months
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1° luglio: Siviglia -Roma
Giornata caldissima nella capitale dell’Andalusia, con i termometri della città che segnavano 45°.
Dopo una nutriente colazione andalusa, a base di jamon e churros al solito Catunambù, partiamo in direzione della sempre splendida Plaza de Espana che, per quanto storpiata dal palco per i concerti, è comunque magnifica.
Da lì muoviamo verso l’Alcazar, dove spendiamo una buona ora, nonostante il caldo torrido. Poi a pranzo alla Cerveceria La Giralda, per una carrellata di squisite tapas al fresco dei nebulizzatori. Davvero una felice scoperta, nonostante la posizione “superturistica”. Con soli 35€ mangiamo abbondantemente in tre. Provaci a Roma, vicino al Colosseo.
Per ripararci dal caldo, non potendo più contare sulla pensione, ci rifugiamo al museo Casa della Scienza, dove trascorriamo una buona ora tra le varie, interessantissime esposizioni.
Poi in aeroporto, dove scopriamo che l’aereo parte con 2 ore di ritardo. Ho un nuovo slogan per la compagnia aerea: “Wizzair: it’s cheap, worth less”.
Volendo tirare le somme di questo splendido viaggio, posso solo dire che tanto l’Algarve che l’Andalusia (che avevo già visitato otto anni fa) sono delle regioni fantastiche: splendidi paesaggi, architetture uniche e cibi deliziosi ne fanno delle mete di assoluto interesse. La Spagna costa un po’ meno del Portogallo, per mangiare si può spendere veramente poco. I posti che mi sono piaciuti di più sono stati Sagres, per l’atmosfera da fine del mondo che si respira, Olaho, per l’autenticità dell’antica architettura, e Cadiz, per la vivibilità, il clima ed i fantastici scorci.
Ed i cibi? Difficile stilare una classifica, sia in Portogallo che in Spagna hanno piatti deliziosi, posso solo dire che non mi è affatto mancata la pasta!
Buona estate!!
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personal-reporter · 1 year
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Dove andare in primavera: 8 mete super da non perdere
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La primavera è una stagione perfetta per viaggiare e scoprire nuove destinazioni. In questo articolo, ti presentiamo otto idee per le vacanze primaverili, dalle città europee alle spiagge italiane. Amsterdam: la città dei tulipani Amsterdam è famosa per i suoi tulipani, che sbocciano in primavera nei parchi e nei giardini della città. La città è anche famosa per i suoi canali e i suoi musei, come il Rijksmuseum e il Van Gogh Museum. Barcellona: la città del sole Barcellona è una meta perfetta per chi cerca il sole e il mare anche in primavera. Le spiagge sono ancora poco affollate e la città è sempre affascinante, con le opere di Gaudì e il quartiere gotico. Puglia: il gusto del sud La Puglia è una meta perfetta per chi cerca il gusto del sud anche in primavera. Le città come Bari, Lecce e Ostuni sono sempre affascinanti, e la cucina è una delle migliori d'Italia. Malta: l'isola del Mediterraneo Malta è una meta perfetta per chi cerca il mare e la storia anche in primavera. Le spiagge sono ancora poco affollate e le città come La Valletta e Mdina sono sempre affascinanti. Parigi: la città dell'amore Parigi è una meta perfetta per chi cerca l'arte e la cultura anche in primavera. La città è famosa per i suoi musei, come il Louvre e il Musée d'Orsay, e per la Torre Eiffel e Notre-Dame. Toscana: il fascino delle colline La Toscana è una meta perfetta per chi ama la natura e il buon cibo. Le colline sono colorate di verde e le città d'arte come Firenze, Siena e Pisa sono sempre affascinanti. Vienna: la città della musica Vienna è una meta perfetta per chi cerca la musica e la cultura anche in primavera. La città è famosa per i suoi concerti e le sue opere liriche, e per i suoi palazzi e i suoi musei, come il Belvedere e il Kunsthistorisches Museum. Costa Rica: la natura selvaggia Il Costa Rica è una meta perfetta per chi cerca la natura e l'avventura anche in primavera. Le foreste pluviali sono ancora più belle in questa stagione, con le cascate e i fiumi che scorrono rigogliosi. Inoltre, ci sono molte altre destinazioni che si possono visitare in primavera, come le città d'arte italiane, le isole greche, le spiagge della Spagna e del Portogallo, le città del Nord Europa e molte altre ancora. È importante verificare sempre le restrizioni COVID e le norme di sicurezza in vigore per ogni destinazione. In conclusione, la primavera è una stagione perfetta per viaggiare e scoprire nuove destinazioni. Scegli la meta che fa per te e parti alla scoperta del mondo. Ricorda di prenotare in anticipo per ottenere i migliori prezzi e di rispettare le norme di sicurezza e igiene in vigore. Buon viaggio! Read the full article
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massimomantovani · 1 year
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1. Le esplorazioni geografiche dei secoli XV e XVI IL PRESENTE DELLA STORIA 2 – Capitolo 2 – Le civiltà extraeuropee e le esplorazioni © 2010 – Pearson Italia, Milano-Torino 1. Le esplorazioni geografiche dei secoli XV e XVI Tra il XV e la prima metà del XVI secolo gli europei, in particolare i navigatori sostenuti dalla Spagna e dal Portogallo, esplorano nuovi territori e nuove rotte. Queste esplorazioni portano alla scoperta della rotta che permette di raggiungere l’India circumnavigando l’Africa e di un continente fino ad allora del tutto ignoto agli europei: l’America.
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tarditardi · 1 year
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3 novembre ’22, Premio Internazionale "Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro" @ Spazio Teatro No'hma - Milano
Il 3 novembre Spazio Teatro No'hma presenta, alle ore 21:00, la serata dedicata al Premio Internazionale, con Premiazione e ospiti internazionali.
 Con il Premio internazionale "Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro" sono state ospitate compagnie dall'America all'Asia, dall'Australia, alla Groenlandia e altro ancora e portato il teatro fuori dal teatro, rivitalizzando anche i luoghi periferici attraverso la costruzione di eventi teatrali e musicali che si trasformano in momenti di scambio, incontro, condivisione e relazione per e tra i cittadini.
 Il Premio è intitolato alla memoria di Teresa Pomodoro, ispiratrice e anima di un teatro aperto alla contaminazione fra le diverse discipline artistiche, che collochi la funzione etica, catartica e mimetica al centro della propria espressione artistica. 
 Il Teatro Nudo è, nella concezione della fondatrice di No'hma, un teatro che si cala nei significati, nell'esplorazione dell'uomo e della società; nella sua essenzialità, esso si propone di restituire al teatro il proprio valore esperienziale, di crescita e condivisione aperta a ogni tipo di pubblico, senza distinzione di età, classe sociale, sesso e appartenenza geografica. In linea con questi ideali di democraticità e universalità della cultura, il Premio Internazionale vuole rendere realtà l'ambizione di un teatro che, spaziando attraverso il panorama teatrale mondiale, si faccia scoperta oltre ogni confine e riservi spazio a tematiche normalmente escluse dalla scena, dando voce all'emarginazione, alle periferie, alla diversità. 
 L'assunzione del Metateatro di Teresa Pomodoro a modello pone il Premio in dialogo con la vita reale, con il fine di abbattere pregiudizi e barriere culturali. Per NO'HMA l'istituzione del Premio si aggiunge alla già poliedrica attività svolta sin dalla sua fondazione, diventandone il "cuore". Grazie ad esso, lo Spazio diretto da Livia Pomodoro si fa centro di una rete di scambio culturale vasta come il mondo, mettendo il proprio palco a disposizione di realtà culturali consolidate o al contrario emergenti, permettendo spesso a queste ultime di trovare nel Premio un trampolino di lancio alla propria attività culturale. Attraverso la trasmissione in streaming, gli spettacoli raggiugono una platea internazionale: NO'HMA diventa così teatro del futuro e si proietta in una realtà senza barriere, dove la cultura estrinseca al suo massimo il proprio valore connettivo e di educazione alla diversità e alla tolleranza, anche e soprattutto in tempi di divisione e di bruttura come quelli attuali.
 L'appuntamento sarà il 3 Novembre alle ore 21 allo Spazio Teatro No'hma di via Orcagna 2.
 Di seguito l'elenco completo di tutti i Paesi partecipanti alla XIII edizione del Premio Internazionale: Norvegia, Stati Uniti d'America (Tennessee e Colorado), Belgio, Portogallo, Mongolia, Spagna, Brasile, Cuba, Giappone, Sudafrica, India, Malesia, Corea del Sud.  La Giuria Internazionale degli Esperti e la Giuria degli Spettatori decreteranno i vincitori della XIII edizione del Premio Internazionale.
 L'ingresso è gratuito previa prenotazione obbligatoria. Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o mandare una mail a [email protected].
  XIII edizione del Premio Internazionale – Stagione 2021/2022
Dopo due stagioni contrassegnate dalle difficoltà legate alla crisi pandemica, la programmazione 2021/2022 – intitolata "Senza Confini" – porta l'auspicio di una nuova normalità con il ritorno delle compagnie straniere in presenza sul palcoscenico di No'hma e gli spettacoli internazionali in diretta streaming e OnLife. 
La XIII edizione del Premio Internazionale conferma la modalità del Teatro OnLife e la Disseminazione Culturale sul Territorio, che vede No'hma impegnarsi in un'attività di valorizzazione dei luoghi più suggestivi della metropoli milanese e delle sue periferie.
Aumentano quindi le possibilità di mise-en-scène offerte dallo Spazio Teatro No'hma e rimane invariato il numero di compagnie teatrali  internazionali partecipanti al Premio: 14, come nelle ultime tre edizioni del Premio Internazionale; un numero che conferma l'impegno del Teatro nella costruzione di relazioni diffuse e profonde, soprattutto nell'ambito del lavoro artistico e culturale, che hanno contribuito, negli anni, a rendere possibile questa importante e unica occasione di scambio quale è il Premio Internazionale, fiore all'occhiello delle Stagioni di No'hma. Il 3 Novembre  la Premiazione.
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francesco-nigri · 2 years
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👉 VENERDÌ 14 OTTOBRE 2022 alle 17,30
👉 Lo scrittore Nino Secchi intervista il poeta Francesco Nigri
👉 Mondadori Bookstore Fidenza PR, Via Berenini
Segue firma copie del libro di poesie d'amore IL SEGRETO DI EBE di Francesco Nigri, Edizioni Albatros Il Filo
SECCHI NINO, all’anagrafe Donnino, come il patrono della città di Fidenza, dove è nato ed orgogliosamente “oriolano” – dall’odonimo che sta ad indicare il quartiere storico del vecchio Borgo San Donnino. Il lavoro presso una agenzia che organizza congressi medici gli ha permesso di viaggiare molto, sia in Italia che all’estero e da questo interessante impiego è anche nata la propensione ai viaggi, alla scoperta e la ricerca di particolari significativi, sia della storia, dell’arte che dei monumenti. Fondamentali i numerosi soggiorni in Egitto che hanno trasformato quelle che potevano essere una vacanza in una vera e propria passione per la Terra dei Faraoni. Radicalmente legato ed affezionato alla propria città ha scritto “Ricordi… e memorie”, “Ricordi insieme”, “Ricordi”, “Oriola” e “Ricordi borghigiani” dedicati non solo alla città, ma anche ai personaggi che hanno identificato la storia, non solo recente, del Borgo. Interessanti ed esaustivi, non solo per il contenuto “turistico”, ma per storia dell’arte e degli artisti che hanno reso immortale la nostra capitale, i volumi “Roma a modo mio” e “Roma e la meraviglia delle sue fontane”. Tanti ancora i progetti da realizzare sempre col filo conduttore del conoscere e del sapere. Sapere tutto è impossibile ma, secondo il pensiero di Nino Secchi, è doveroso non fermarsi mai davanti alle nostre domande. Il comportamento umano, infatti, scaturisce da tre fonti principali: desiderio, emozione, e conoscenza.
Francesco Nigri inizia a comporre poesie all’età di tredici anni. A vent’anni pubblica il suo primo libro di poesia, “Primi vagiti” – Editrice Albatros.
Risulta così vincitore di diversi Premi Letterari nazionali ed internazionali. Tra cui il Premio di Poesie “L’Ala della Vittoria”, il Premio Internazionale di Poesia “La Rosa del Successo”, il Premio Letterario Internazionale “Trofeo delll’Altipiano dei Marsi”, il Premio Letterario Internazionale “Sangro”.
Torna a scrivere nel 2009. Apre un blog pubblico su Facebook e pubblica con Lulu.com “RUGIADE Lì dove il cuore si apre”, raccolta di poesie da lui scritte tra settembre 2008 e maggio 2009.
Sempre nel 2009 pubblica con Lulu.com “DEWS Where the heart opens”, traduzione in inglese di “RUGIADE”, e “FUI COLOMBO Lì dove il cuore ama”.
Nel marzo 2010 pubblica il libro che completa la trilogia del suo ritorno alla scrittura, “OLTRE L’INVERNO Lì dove il cuore spera” – Ed. Lulu.com.
Nel luglio 2010 gli viene conferito il Primo Premio per la Poesia Inedita del Concorso Letterario Internazionale Città di Martinsicuro (TE).
A fine 2010 e nel 2011 pubblica “SHEMEN Unta d’amore per me” e “SHEMEN Il tesoro delle Janas” con ilmiolibro.it del Gruppo Editoriale L’Espresso.
Nel 2011 viene selezionato da una Giuria Internazionale di critici letterari di diversi Paesi e assieme ad altri 20 scrittori di tutto il mondo è protagonista con una sua lirica sul tema della pace della Mostra Fotografica Internazionale WAR, ideata e realizzata dall’artista americano Pablo Bobbio. Si tratta di una Mostra sui temi della guerra, della pace e della non-violenza in giro per importanti città internazionali del Centro e Sud America – Cuba, Argentina, Uruguay, Brasile, Venezuela, Messico, Ecuador, Cile – e dell’Europa – Spagna, Portogallo, Italia, Francia, Germania, Inghilterra -.
Nel 2012 pubblica sempre con ilmiolibro.it “Il Guerriero dell’Amore”. Anche in ebook su Smashwords.com.
Nel 2022 pubblica il libro di poesie d'amore IL SEGRETO DI EBE Edizioni Albatros Il Filo, in libreria e negli store online.
Nei Social Network è presente su Facebook, Twitter e Instagram. Su internet con www.francesconigri.it
IL SEGRETO DI EBE Poesie d'amore di Francesco Nigri - Edizioni Albatros Il Filo
In libreria - dove non presente si può ordinare - e negli Store Online
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lillyslifestyle · 1 year
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Portogallo a tavola: Bacalhau à Zé do Pipo
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mezzopieno-news · 2 years
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LE MIGLIORI NOTIZIE DEL 2021
(che forse non conoscevi)
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GENNAIO
- L’Africa apre la più grande area di libero scambio al mondo – nasce la African Continental Free Trade Area
- In Europa l’energia rinnovabile supera quella fossile – il totale del 2020 fa segnare un record assoluto
FEBBRAIO
- La prima donna a capo del commercio mondiale - Ngozi Okonjo-Iweala diventa Presidente della World Trade Organization
- La Tasmania diventa uno dei primi territori al mondo 100% rinnovabili – alimentata solo da energie pulite
- India e Cina ritirano le truppe dal confine di guerra himalayano
  MARZO
- Riparare diventa un diritto, in Europa arriva la legge – La prima legge al mondo che combatte l’obsolescenza controllata in 27 nazioni
- 17 piante che parevano estinte sono tornate – una scoperta italiana
- La Virginia abolisce la pena di morte – sono ora 170 su 196 gli Stati membri delle Nazioni Unite ad averla abolita
- L’Italia è prima in Europa per l’economia circolare – il nostro Paese precede Francia e Germania per riciclo e riuso
 APRILE
- In Europa tornano i bisonti estinti nel 1919 – la loro presenza sta salvando le foreste
- Il Malawi abolisce la pena di morte – è il 22° Paese africano
- Approvato il primo vaccino contro la malaria
 MAGGIO
- L’Europa dice basta ai pesticidi dannosi per le api
- La prima regione italiana ad abolire le gabbie negli allevamenti – L’Emilia Romagna fa da apripista
- Nasce la prima città a zero emissioni al mondo – Masdar City si trova negli Emirati Arabi Uniti
- Lazio e Piemonte diventano le prime regioni ad approvare la parità retributiva
- Nasce la prima linea di autobus a idrogeno – Bolzano è la prima città italiana
- La lince iberica torna in Europa dopo la sua quasi estinzione
- Completata la prima mappa del DNA umano – 20 anni dopo la scoperta della prima mappa a cui tuttavia mancava il 18% dei codici
 GIUGNO
- Chiude la centrale più inquinante d’Europa – Bełchatów si trovava in Polonia
- Il mondo si accorda per tassare le multinazionali – arriva la Global Tax
- L’Africa vince la seconda pandemia di Ebola – Il continente ha imparato dalla lezione del 2015
- La cura per la leucemia linfoide funziona, i primi guariti – 3 pazienti curati al Bambino Gesù di Roma
- Scoperto come evitare i rigetti nei trapianti – Un semplice prelievo di sangue cambia la prospettiva nella medicina
 LUGLIO
- Gli Stati Uniti sospendono tutte le esecuzioni capitali – Il presidente Joe Biden mantiene la promessa
- La Francia si ritira dal Sahel
- Il primo Stato al mondo a rinunciare al petrolio - la Groenlandia
- I rinoceronti aumentano e si allontanano dall’estinzione
- La Sierra Leone abolisce la pena di morte
- L’Europa abolisce la plastica monouso – La direttiva contro la “Single Use Plastic” sarà effettiva dal 1° gennaio 2022
 AGOSTO
- Il primo trapianto di utero in Italia – Un primato avvenuto in Sicilia
- La benzina la piombo abolita in tutto il mondo
- Cuba apre all’iniziativa privata – la fine delle limitazioni che persistevano da decenni
 SETTEMBRE
- 4 specie di tonni minacciati tornano a popolare i mari
- La prima donna a capo di un governo arabo – Najla Bouden è Primo Ministro in Tunisia
- 5 Paesi creano l’Amazzonia d’Europa – 1 milione di ettari tra Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Serbia
 OTTOBRE
- L’Europa abolisce il colorante dagli alimenti – L’ E171 diventa illegale
- Una nuova cura per la talassemia guarisce i primi pazienti
 NOVEMBRE
- L’Italia prima al mondo nella produzione di vino – superata la Spagna e la Francia
- Approvata la cura per la fibrosi cistica
- Salpa la prima nave elettrica al mondo
- Il Portogallo abbandona definitivamente il carbone
- Le Galapagos creano un nuovo parco marino grande come la Svizzera
- La Francia mette fine agli animali nei circhi
 DICEMBRE
- Il vento diventa la prima fonte di energia in Spagna
- L’Italia abolisce gli allevamenti di animali da pelliccia
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Fonte: Mezzopieno.org
▶ Guarda il video delle migliori notizie del 2021
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corallorosso · 3 years
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Il dramma delle neonate indiane sepolte vive perché nate femmine In alcuni villaggi indiani succede anche questo, dove milioni di neonate vengono uccise in modo barbaro per la sola colpa di appartenere al sesso sbagliato, perché il primogenito deve essere per forza maschio. Il New Indian Express parlava del ritrovamento di una neonata sepolta viva, grazie ad una studentessa del villaggio di Shyamsundarpur, nella città indiana di Jaipur, nello stato del Rajasthan. I piedini della neonata che aveva ancora il cordone ombelicale spuntavano dal terreno, per fortuna era stata sepolta da pochissimo, per cui è riuscita a salvarsi per l’immediato soccorso del Centro di salute della comunità di Dharmasala. Cosa ci faceva una bambina nata da massimo quattro, cinque ore sottoterra? Il suo sarebbe stato l’ennesimo caso di feticidio femminile, dopo la scoperta che la neonata non era di sesso maschile, i genitori si sono sbarazzati di lei, una pratica molto diffusa nei villaggi indiani dove l’avere una figlia femmina è vista come una tragedia familiare. Non è, dunque, un fatto isolato e per una neonata che si è salvata altre migliaia hanno trovato la morte soffocate, avvelenate o sepolte vive, secondo la massima dell’aborto selettivo, praticato in alcune zone rurali indiane. Mettere al mondo un bambino dovrebbe essere in tutte le parti del mondo una cosa straordinaria e il sesso del nascituro solo un dettaglio, purtroppo qui non è così perché quando le coppie scoprono di aspettare una femmina cercano di sbarazzarsi del feto in ogni modo e se non ci riescono, portano avanti la gravidanza per poi seppellirlo ancora vivo a poche ore dal parto. Le bambine diventano così le ‘destinate alla fossa’, metodi indicibili e di una violenza inaudita per farle morire. Le pratiche utilizzate sono tante, una più crudele dell’altra, o sono avvelenate o soffocate o ancora affogate o costrette a mangiare sale, fino poi ad essere seppellite vive. Subentra anche la complicità dei medici che al parto certificano decessi naturali, dopo aver indotto alle bambine la polmonite o ancora aver contribuito alla morte per alcol. Ma anche chi riesce a salvarsi, in quanto donna, non ha vita facile. Esiste, infatti, anche la morte per dote. La futura sposa porta con sé la dote in denaro e altri beni materiali, ma se essa non viene considerata sufficiente, i futuri suoceri possono decidere di uccidere la nuora bruciandola viva,omicidi nascosti dietro ‘incidenti domestici’. Può capitare poi che una madre che decida di tenere con sé la neonata venga ripudiata dal marito, isolata dalla famiglia e picchiata. Le destinate alla fossa di solito sono le primogenite, ma può capitare che lo stesso trattamento venga riservato anche ai figli successivi perché i maschi rimangono una preziosa risorsa. Il governo indiano si sta mobilitato in tal senso, cercando di porre fine a queste barbarie documentate in diversi report e al centro della campagna di sensibilizzazione Fifty Milion Missing (50 milioni che mancano all’appello) dell’attivista indiana Rita Banerji. “Nello spazio di tre generazioni sono state 50 milioni le bambine sterminate per l’unica ragione di essere femmine. Un numero pari all’intera popolazione di Svezia, Austria, Belgio, Portogallo e Svizzera”, si legge sul sito della campagna. (...) DOMINELLA TRUNFIO
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achillepievorace · 10 months
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29 giugno: Olhao-Siviglia- Jerez de la Frontera - Cadiz
Oggi lasciamo il Portogallo (ed un pezzo di cuore) per tornare in Spagna.
Facciamo male i conti, dimenticando la differenza di fuso, quindi riconsegnamo l’auto con più di un’ora di ritardo. Per fortuna non ci applicano la temuta penale di 50€, così riprendiamo la macchina (stessa 500 ma con un altro contratto) e partiamo per Jerez, dopo aver mangiato un boccone alla Boteguita se Santa Justa, proprio accanto all’ufficio di Centauro.
Arriviamo verso le 1500, visitiamo la bella cattedrale, proviamo a fare la visita guidata ad una delle cantine del più famoso produttore di cherry, ma desistiamo perché io devo guidare e non è prevista la visita senza degustazione (perché buttare via i soldi?).
Partiamo per Cadiz, dove arriviamo in mezz’ora.
La città ci affascina come la prima volta che l’abbiamo vista, così viva e caratteristica. Masha rimane in albergo, io e Ale raggiungiamo la Caletta per fare il bagno.
Poi andiamo a cena nel ristorante scelto da Masha e restiamo soddisfattissimi della scoperta: Cumbres Mayores. Quando arriviamo è stracolmo ma si libera un tavolo proprio mentre mi avvicino al cameriere per chiedere di metterci in lista e lui ci fa accomodare. Mangiamo dello squisito jamon, del polpo alla Galiega e del Baccalà alla brace. 76€ spesi alla grande!
Passeggiata digestiva sullo splendido lungomare di Cadiz e poi a nanna.
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tangocontirofisso · 5 years
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Belzoni
Robinson, 26 ottobre 2019
Giovanni Battista Belzoni, l’inventore delle piramidi
  
Giovanni Battista Belzoni apparteneva a quella stirpe o genia ch’io chiamo il miracolo italiano, gente che dal nulla si forma una cultura, un sapere, e cresce da sola come una bella palma. Questa palma era Belzoni che quando arrivò in Egitto non sapeva quasi nulla di quella terra. Del resto dell’antico Egitto, nessuno sapeva un gran che. Champollion non aveva ancora decifrato i geroglifici, che venivano comunque considerati segni magici, i nomi dei faraoni si riferivano ai nomignoli dati loro dai greci, le piramidi, si sospettava, fossero monumenti per condurre i viaggiatori nel deserto, la sfinge era quasi del tutto insabbiata, Suez non aveva un canale e l’Egitto non era che una provincia dell’impero ottomano. La religione era arrivata però fino a Roma con una Iside trasformata in Magna Mater trasformandosi poi in massoneria che a tutt’oggi conserva i grembiulini faraonici e la magia — Belzoni stesso era un Fratello massone. Affiorava la moda per l’Egitto nel Flauto Magico di Mozart e per l’Oriente che cominciava ad essere scoperto da indomiti viaggiatori pur se il territorio, era meglio conosciuto nell’antichità che non nel ’ 7-’ 800. Beh, non tanto stranamente, la colonizzazione ottomana (i colonizzatori più terribili della storia moderna furono i Turchi. Altroché la Francia e l’Inghilterra!). Quando Belzoni ( 1778- 1823) mise piede ad Alessandria che era in preda alla peste, quel mondo era stato soggetto a grandi cambiamenti: Napoleone era sbarcato in Egitto cercando una via per le Indie che avrebbe potuto raccorciare le distanze e tagliar le gambe all’Inghilterra. Tutti anelavano alle ricchezze delle Indie, i francesi avevano cominciato ancor prima della East Indian Company, ma era l’Inghilterra che si era impadronita delle vie del commercio. Così che nell’annoso scontro tra la Francia e l’Inghilterra, fiorirono i servizi segreti di ambedue le nazioni mandando in giro esploratori, gente coraggiosa e intelligentissima. Non per nulla il servizio si chiama Intelligence. Uno di questi era Gian Battista Belzoni che nei suoi vari scritti naturalmente non dice nulla di tutto questo. Con l’aiuto della moglie Sarah, pubblicò un paio di diari in inglese soprattutto per rivendicare i propri meriti e diritti sulle scoperte che aveva fatto. Ce l’aveva, non a torto, con il console inglese Henry Salt e anche con i molti che avevano cercato di appropriarsi non solo delle statue che andava accumulando ma anche dei suoi meriti; nella versione francese, Belzoni si premurò di autocensurarsi sugli accidenti e le accuse che mandava ai colleghi cisalpini. Uno dei quali era Drovetti, ex console francese, la cui “ collezione di antichità” egiziane è alla base del meraviglioso Museo di Torino. Belzoni, “ the Great Belzoni”, era nato a Padova ma non era di nazionalità italiana perché l’Italia non esisteva. Era stato francese ( con l’occupazione napoleonica della Serenissima), austriaco ( con la susseguente presa di potere degli Asburgo), ma la sua patria d’adozione era l’Inghilterra, allora mondo che accoglieva gli esuli a braccia aperte.
Difatti prima delle sue avventure di esploratore e di archeologo ante- litteram, Belzoni era diventato famoso nel mondo dello spettacolo, specie per le sue invenzioni di effetti idraulici — e l’idraulica Belzoni l’aveva studiata quand’era seminarista a Roma, cosa che non voleva sottolineare dato che da Roma e dal seminario era scappato. Dopo essere stato reclutato dai nascenti Servizi Segreti britannici ( nascenti fino a un certo punto se pensiamo che Christopher Marlowe lavorava, come lui stesso specifica, per l’Intelligence) rimase per qualche tempo in Spagna, Portogallo e Malta per poi, nel 1815, sbarcare in Egitto. Ne Viaggi in Egitto ed in Nubia, edito da Harmakis, Belzoni racconta parte della sua avventura egiziana, e una selezione dei suoi viaggi. Come egli stesso specifica nella prefazione, questo volume è una traduzione dall’inglese.
“ Quantunque non sia inglese, ho preferito di narrare io stesso in questa lingua, per quanto io posso, a miei lettori quelle ricerche le quali ho fatte in Egitto in Nubia, lungo la costa del Mar Rosso e nell’Oasi” sic. Ma tanto la costa del Mar Rosso e dell’Oasi sono sparite da questo volume, e della scoperta della tomba di Seti si parla pochissimo. È lecito pensare che questa sia una traduzione “ pirata” pur se i diritti d’autore allora non esistevano, ( ben sappiamo quanto si diede da fare Giuseppe Verdi, anni avanti, per ottenerli e stabilirli.) e che fosse uscita in Italia senza il consenso dell’autore.
Quando già era al Cairo, Belzoni incontrò l’orientalista J.L. Burckhardt e da lui apprese moltissimo. Forse aveva già letto Strabone e Plutarco, ma certamente Burckhardt, uomo coltissimo, gli insegnò a leggere i classici. Burckhardt, straordinario personaggio ( uno svizzero che parlava l’arabo e andava in giro per il Sahara come se fosse in un Cantone svizzero), fu importantissimo per Belzoni che difatti in questo testo lamenta la sua morte precoce e inaspettata. Questo pur se Belzoni dei suoi affari privati non ci dice quasi nulla. In effetti non si chiamava Belzoni e persino la sua data di nascita varia nei vari documenti e scritti.
Ma Giovanni Battista ( che era più alto di due metri ed era un uomo famosamente bello) aveva molte cose da nascondere. Contro ogni aspettativa — ma non sua, “ the Great Belzoni” riuscì a trasportare 7 tonnellate di un busto di Ramses II, che si trovava al Ramasseum, fino al Nilo e di là al Cairo, ad Alessandria, a Londra e finalmente al British Museum. Allora non si sapeva che l’effige del Giovane Memnone rappresentasse il faraone Ramses II; Belzoni impiegò 17 giorni e 130 operai che non volevano lavorare per lui. Così iniziò la sua carriera di esploratore/ archeologo/ avventuriero/ agente segreto ecc ecc.
L’Inghilterra gli deve essere grata: molte statue al British Musem, istituzione che Belzoni idolatrava, lì si trovano per merito suo; e così altre meraviglie distribuite in vari siti, come il sarcofago di Seti in alabastro istoriato, uno degli artifatti più belli del mondo. Che venne aquistato da sir John Soane, l’eccentrico architetto la cui dimora londinese, the sir John Soane’s Museum a Lincolns Inn, è visitabile — una visita che consiglio.
Sbarcato a Bulak, il porto del Cairo, Belzoni racconta degli intrighi francesi — e inglesi — che però non spiega, dei continui imbrogli dei locali che chiama arabi o albanesi (i mamelucchi), dei trabocchetti dei caimacan, degli Agae dei kacheff; i pagamenti, i bacshish che distribuisce a volte consistono in pezzetti di cristallo o specchi — ma anche in pistole e polvere da sparo.
Ci racconta di due brutti tiri dei quali fu vittima, sciabolate che quasi lo resero zoppo e pistolettate senza dirci che erano attentati belli e buoni. In questa versione manca la sparatoria da parte francese all’interno del tempio di Luxor che quasi lo accoppò. Sono interessantissime le osservazioni di Belzoni sui templi che visita; capisce quando sono Tolemaici o di epoca anteriore; le sue note sono accurate e preziose per il futuro dell’archeologia.
Anche le sue osservazioni sulla vita quotidiana degli indigeni sono interessanti pur se li copre d’insulti per la loro rapacità e ignoranza — del resto “ loro” chiamavano Belzoni & Co “ cani cristiani”. Il testo è arricchito da note dello stesso Belzoni. Ma molto manca, prima di tutto il racconto della scoperta della città di Berenice; non c’è una introduzione che dica chi fosse Belzoni e in quale epoca vivesse; che spieghi che quando parla dei franchi, intende gli stranieri, perché qualsiasi europeo veniva così chiamato dagli egiziani, ecc ecc. Quasi ogni pagina contiene uno o più errori di stampa oltre agli errori di ortografia nel testo ( probabilmente di un traduttore). A volte mancano delle parole, e dei nomi sono indicati con la sola iniziale o sono addirittura scritti sbagliati. Tali sono gli errori e le lacune in questo volume che si ha l’impressione che il testo non sia stato neanche letto da chi lo ha preparato, il segreto per cosa intenda la direttrice editoriale per mettere assieme il “ libro”, è profondo quasi quanto quelli custoditi dal Grande Belzoni.
GAIA SERVADIO
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gaetaniu · 2 years
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Una nuova specie di dinosauro spinosauro scoperta in Portogallo
Una nuova specie di dinosauro spinosauro scoperta in Portogallo
Ricostruzione di come sarebbe apparso Iberospinus natarioi che mostra la digitalizzazione 3D di alcune delle ossa recuperate, insieme alla muscolatura ricostruita: laterale destra (in alto) e anterolaterale sinistra (in basso) Un nuovo genere e specie di dinosauro chiamato Iberospinus natarioi è stato scoperto dal Dr. Octávio Mateus e dal Dr. Darío Estraviz-López del Museu da Lourinha in…
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graffitiurbani · 6 years
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Una mano a forma di mezzo cuore.
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"Sabato. È già passata una settimana dal mio rientro da Valencia. Mi sono lasciato alle spalle un'esperienza incredibile, un viaggio per la vita stessa, emozioni chiuse in una tenda che sono poi diventate palazzi, la scoperta di stati d'animo e atmosfere che credevo di avere ormai perso a causa del mio cinismo e a causa di incontri sbagliati, di sguardi persi nel vuoto. La Spagna, e il Portogallo, non sono due posizioni geografiche ma sono uno stato d'animo, anzi due stati d'animo, diversi e contrastanti. Sono passato attraverso regioni dai nomi fantastici, ho visto occhi che non avrei mai potuto vedere qui e ho stretto mani alle quali sarò grato per il resto della mia vita. Ho conosciuto amici che pensavo di non avere e ho parlato di arte e di speranza con persone sconosciute che ormai hanno segnato la mia vita in modo indelebile. Ho conosciuto ragazzi che hanno avuto il coraggio di lasciare la comodità del proprio paese per affrontare l'ignoto e conquistarlo. Donne con gli sguardi languidi e pieni di meraviglia, uomini che sanno ancora sognare. Abbiamo bevuto e ballato sotto i merli della Lonja della Seda, ci siamo raccontati le diverse paure e abbiamo continuato a ballare come solo i bambini sanno fare, senza la dimensione del tempo opprimente sulle orecchie, con gli sguardi annebbiati dal vino e le lingue incollate sul palato. Amicizie nate sull'unico interesse comune che è il comunicare, lo star bene insieme e vedere la luna che passa sulle nostre teste fino all'alba. Ho vissuto la disperata allegria di Lisbona, della sua periferia decadente ma viva; mi sono seduto a chiacchierare con alcolizzati e tossici fuori dall'uscio di casa e ho capito che il fado è un'anima e non un canto; è un respiro ed è il respiro di Lisbona stessa. Mi sono meravigliato di fronte alla più semplice delle Madonne, disegnata su un muro e ricoperta di immondizia nella Rua do Paraiso, specchio dell'Alfama odierna, mentre frotte di turisti ubriachi di fretta ne calpestavano il cielo, azzurro come gli occhi di mia figlia. Ho attraversato il Cabanyal di Valencia con la sola compagnia di poche anime, una bottiglia piena di mirto fatto in casa e di un coltello a serramanico, mentre bambine gitane mi offrivano erba e cocaina sotto gli occhi attenti e premurosi dei loro genitori; ho sentito le bambine andaluse cantare a mezzanotte; ho riso fino alle lacrime mentre assistevo allo scandalo di una partita di morra sarda dentro a una fabbrica di ghiaccio spagnola piena di birra, di belle donne dallo sguardo velato, e di uomini dalle braccia forti ma dalle ginocchia deboli. Ho visto le coste della Fine del Mondo e vi ho lasciata a stendere un'anima bagnata fradicia dalle lacrime. Ho assistito al declino delle Colonne d'Ercole e della superbia di un confine presente solo dentro l'uomo. Ho poi raccolto il mio bucato a Valencia e devo ringraziare solo me stesso per la forza che ho trovato dentro di me e che pensavo di aver perso dentro il tuo sguardo, nero e profondo come un pozzo senz'acqua. Quindi sappi che non è stato merito tuo, come dicesti, se ritrovai me stesso. Le docce fredde e bollenti che mi desti furono solo puro dolore gratuito e l'unico scopo che avevano erano una vendetta immotivata, colpevole di una mia condotta che aveva l'unico scopo, sbagliato, di salvarti dall'orco che avevi incontrato, e da quello che incontrerai al tuo rientro. Perché è con gli occhi aperti e le braccia pronte ad abbracciare che si affronta la vita, e con il cuore più aperto dello sguardo di un bimbo. I tuoi adulatori ti porteranno alla rovina, troppo impegnati a non voler soffrire per la tua anima. 
Ho smontato le borse dalla moto, una settimana fa, ma sono ancora lì, sul pavimento del soggiorno ancora piene e impolverate dal viaggio. Dentro c'è tutto l'occorrente per viaggiare e sembra mi parlino ogni volte che poso lo sguardo su di esse. Una tenda per due, due materassini gonfiabili (!), un sacco a pelo per due, picchetti, attrezzi per la moto, olio di riserva, il ricordo di una mano che formava mezzo cuore ma con la mia era uno intero, la mia anima, la mia vita, la mia macchina fotografica, la mia moto. Io sono questo. Io offro questo. 
Ti offro il mondo e ti offro buona musica, fatta di voci, di vento e di libertà. 
Ti offro l'Oceano.
Ti offro i canti di Spagna, di Francia, di Bretagna. 
Ti offro una vita fatta di meraviglia. 
Ti offro un buon vino. 
La mia mano a mezzo cuore. 
Parlo con te. 
No, non tu. 
TU. 
Tu che sai ascoltare..." 
Ivan Urban Gobbo
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