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#Triste Mietitore
imperfect-girl17 · 6 months
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Il Grim Reaper ha deciso che era il tuo momento e ti ha portato via. Questo è il tuo secondo compleanno, senza che tu sia qui a godertelo. Mi manchi immensamente. Perdere un amore per morte è una delle cose più dolorose che si possa provare. Poi ripenso a tutto quello che avrei potuto fare per farti star meglio, ma la tua malattia non dipendeva da me. Non dipendeva da nessuno.
Andare avanti è durissima... quasi tutto perde valore ed importanza. Ho provato a distrarmi, ma il pensiero triste torna sempre lì. Mi domando come si faccia ad andare avanti nella vita o ad avere sogni e speranze, quando il peggio ti ha toccato (nel mio caso più volte).
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TOMORROW
Che accade se un umano cercando di salvar un suicida, incappa nella squadra gestione rischi e per questo ha un incidente che lo porta in coma, rimanendo quindi tra la vita e la morte? Come farà l’aldilà a risolvere questo incidente capitato a causa dei su
Se le storie con i tristi mietitori vi solleticano sempre, se un pizzico di storico non vi dispiace, se i destini che si incrociano vi attirano, se appartenete alla categoria “E’ bellissimo! Ho pianto tanto” 😉 , ecco secondo me “Tomorrow” è un kdrama del 2022 che fa per voi.Una piccola avvertenza che dicono all’inizio del primo episodio, e io ribadisco:Tomorrow è una serie su tendenze al…
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crazy-so-na-sega · 1 year
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RobCop, uno di noi...
-Triste mietitore
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krishelhouse · 6 years
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Con l'occasione dell'uscita del nuovo libro, "La morte e il gatto" la mia socia @silvie76 e Tatiana Coquio tornano a intervistare il Triste Mietitore. Buona lettura.
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lewdmeridian · 2 years
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Open Roleplay: Boss’s Orders
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⚜ “Pretty lil’ thing thought they could take on the boss, huh? Ya must be new in this business then. Could have popped a bullet in yer pretty lil’ head, but that’d be kind of a waste. I could even let my boys have their way with ya, but since ya were dumb enough to challenge me, I should discipline you myself. Teach ya one or two things about respect.”
The mafia hitman grinned under his veil; his face was always covered in shadow, and his eyes, even his smile, glowed unnaturally, making him look like some kind of ghost. On his lap there was the newest addition to his band of goons; they tried to pull a fast one on him, and now they were forced to wear a skimpy bunny outfit, their hands tied behind their back, and the mafia hitman’s cock in full display, sandwiched between their thighs.
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corallorosso · 2 years
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Sì, ok: dopo mezza giornata la popolazione italiana si ridurrebbe a 6000 abitanti (anzi, forse 5999 se qualcuno vota contro se stesso), però sarebbe un sistema in grado di dare molte soddisfazioni. . . Triste Mietitore
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veronica-nardi · 2 years
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Goblin
Logica, dove sei?
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COMMENTO CON SPOILER
Ho sempre sentito parlare benissimo di questo drama. E quando dico benissimo, intendo che ne ho sempre sentito parlare come se fosse un mezzo o totale capolavoro. Questo mi ha sempre incuriosita, ma per qualche motivo non ho mai sentito l'hype e non ho mai alzato le aspettative nei confronti di questo drama.
Anche perché ho imparato che le aspettative è meglio tenerle terra terra.
Inoltre, una cosa che mi è sempre sembrata un po' strana è il fatto che io abbia sentito quasi sempre quasi soltanto complimenti ed eccitazione per questo drama. Il che mi ha spinta a pensare "come è possibile? Questo drama non ha difetti? È davvero tutto così bello?"
Dopo aver sentito i pareri di @alessiavincenzi, io sono partita con zero aspettative. Il che non significa che sono partita in negativo o prevenuta. Sono partita nel modo più neutrale possibile e dicendomi "sono curiosa, vediamo cosa ne penserò io".
Ecco, la mia neutralità è andata a farsi benedire con la visione del primo episodio, quando mi è partito quello che credo sia il più grande WTF dell'anno ed è esploso nel mio cervello un senso di totale e imbarazzante no sense.
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Non sto qui a scrivere la storia di questo drama e non mi va di scrivere un commento "fatto bene". Lascerò soltanto i miei pensieri sparsi:
(Please non odiatemi)
Mi spiegate per quale fottuto motivo quel cristo del lead viene condannato ad essere Goblin? Perché io non l'ho proprio capito. La spiegazione della serie: perché ha ucciso tanti nemici in battaglia. Io: PRONTO SIAMO NELL'EPOCA GORYEO, se dobbiamo punire tutti quelli che hanno ucciso tanto, penso che si salverebbero soltanto i bambini e pochi altri. Ma che cavolo di motivazione è??? E io già lì mi sono detta: partiamo MALISSIMO. E ammetto che da lì mi è rimasto il nervoso per tutta la serie.
Per tutto il drama ci ripetono che estrarre la spada dal goblin è l'unico modo per porre fine alla sua maledizione, e che una volta fatto lui scomparirà, morirà. MORTE, OK? FINE. CIAO. Bene, alla fine del tredicesimo episodio lei gli estrae la spada e lui... vaga nelle neve e nel deserto per anni, poi lei lo richiama sulla terra e lui torna come goblin, poteri e immortalità compresi. Per sempre.
.....
Ma vi siete fumati un cannone di droga che vi ha fatto dimenticare la logica? Prima create un mondo fantasy fatto in un certo modo e con certe regole, e poi in corso d'opera cambiate le regole che voi stessi avete dato a seconda di come volete che vada la storia? Ma io cosa ho visto per tredici episodi? Una presa in giro? Ho avuto la sensazione non solo di essere stata presa in giro, ma di aver proprio sprecato il mio tempo. E non mi capita spesso questa cosa.
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Non vogliatemene, ma a me il personaggio del goblin non è proprio piaciuto. A parte l'incoerenza dal punto di vista fantasy, ma proprio come personaggio, la sua psicologia, è la cosa meno interessante che abbia mai visto. E dire che degli spunti interessanti ce li aveva, la sua storia iniziale non era male, ma non ci hanno giocato per niente. Non con lui. Col Triste Mietitore l'hanno fatto. Il Goblin è privo di spessore e sfacettature, ed è anche assurdo e ridicolo. Questo tizio in vita era un generale che passava il tempo ad ammazzare gente e poi ha vissuto centinaia di anni vedendone di cotte e di crude, e poi si spaventa per un film horror al cinema. Io giuro che in quella scena mi sono vergognata per lui. Per 900 e passa anni non si è mai innamorato e quando succede diventa un ragazzino che va in panico perché non sa come vestirsi: un quindicenne alla prima cotta sarebbe stato meno imbarazzante. E per tutto il drama tutto ciò a cui è legato questo personaggio è la lead e la storia d'amore.
Ah no. Giusto. C'è anche la sorella ritrovata. Sorella che non ha cagato di striscio quando si è beccata una freccia nel cuore, che ha lasciato dietro di sé con una certa indifferenza e di cui non ha mai fatto parola o pensato per gran parte della serie, si ricorda di lei soltanto quando viene fuori. A quel punto è tutto un "sorellina mi sei mancata tanto, ti voglio tanto bene". Non l'hai cagata quando è morta e non l'hai cagata per novecento anni, bastardo.
Io comunque non ho mai capito bene i poteri riguardanti il futuro di questo goblin. Certe cose le vedeva, certe cose no. Boh.
Piccola nota: mi dispiace perché in Coffee Prince mi era piaciuto, ma qui l'attore del goblin non mi ha convinta. Non ho avuto l'impressione che abbia dato il 100% e sopratutto negli ultimi episodi la sua recitazione mi è sembrata un po' spenta. Forse è solo una mia impressione, forse colpa della scrittura del personaggio, chi lo sa.
La bromance tra il goblin e il triste mietitore mi è piaciuta ma non sono innamorata. Carini e simpatici, ma non mi hanno mai regalato chissà quali emozioni. A me è mancata molto una vera e propria costruzione del loro rapporto. Ma ammetto di aver riso molto in questa scena:
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Contrariamente al parere di molti, la lead mi è piaciuta un sacco, sia il personaggio che l'attrice. Il suo carattere allegro e puccioso è stato per me una boccata d'aria fresca. È vero che non abbia chissà quale spessore psicologico, ma forse quello che mi è proprio piaciuto di lei è che sia una ragazza normale che si comporta come si potrebbe tranquillamente comportare una diciannovenne. Alla fine io tutto questo infantilismo non l'ho visto. Infantile perché si fa comprare le cose dal goblin? Ma siamo seri, chi non l'avrebbe fatto? E poi non è che si sia fatta comprare il reparto donna di Gucci. Infantile per il suo modo di fare? Boh, io posso accettare che questo non sia simpatico a tutti, però non l'ho mai vista come una ragazzina stupida o immatura. Mi è poi piaciuta molto la recitazione dell'attrice: l'ho trovata estremamente naturale, era come se fosse proprio nel personaggio. Ed è anche stata l'unica in tutta la serie ad avermi commossa: quando piange di fronte alla sparizione del goblin. L'unica cosa che mi ha trattenuta in quel momento è che stavo in treno e non volevo mettermi a piangere davanti a tutti, ma se fossi stata da sola nella mia cameretta avrei lasciato scorrere le lacrime senza vergogna. Cosa che poi ho fatto.
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Mi sono piaciute le ambientazioni. Mi è venuta voglia di andare in Canada.
Ho adorato la colonna sonora e le ost. Non tutte, alcune non mi hanno detto niente. Ma in generale la musica è una delle mie cose preferite di questa serie.
Quanto minutaggio inutile! Ragà, va bene tutto, ma io posso vedermi minuti su minuti dei due lead che camminano nella neve con aria depressa?? Ed è solo per fare un esempio.
Il Triste Mietitore mi è tutto sommato piaciuto. Non sono innamorata, ma è un personaggio chiaro e lineare, oro che cola in confronto al suo collega. Ho anche apprezzato molto che abbiano spiegato come e perché si diventa tristi mietitori (avrei gradito la stessa cosa anche riguardo il goblin!). Difetti? Troppo depresso, troppo piagnone, e assurdo che non sappia nemmeno cosa sia un cellulare o un biglietto da visita!
Riguardo Sunny non ho mai capito una cosa: perché a inizio serie cercava un dipendente part-time se non aveva clienti? Cioè a me pare che non ne avesse. Io capisco che lei e la lead si dovessero incontrare, ma bo, io ricordo che all'inizio in quel ristorante non ci fosse anima viva.
Mi ha dato davvero fastidio il modo in cui la serie abbia cambiato le cose o si sia inventata stratagemmi per far andare le cose come volevano loro. Come Sunny che non perde i ricordi. Da film Disney poi come la lead si ricorda del goblin grazie alla forza del vero amore.
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Tra le due storie d'amore in scena, anche se non mi hanno conquistata nessuna delle due, preferisco quella di Sunny e del mietitore. Perché? Perché è più semplice e lineare. Perché non possono stare insieme a causa del dolore e di certi errori del passato, mentre tra i due lead hanno creato un'angst FATTA TROPPO AD HOC. Il Goblin deve farsi estrarre la spada dalla sua Sposa per porre fine alla sua maledizione (cosa che si è poi rivelata non vera ma vabbè, e comunque, davvero espediente narrativo degno di una fiaba Disney), e tra tutte le donne al mondo, in novecento anni di vita, di chi si va a innamorare??? Della sua Sposa!! LE COINCIDENZE DELLA VITA. E a quanto pare lei era COSTRETTA a innamorarsi del goblin, non poteva essere altrimenti, perché a quanto pare lei riesce a impugnare la spada soltanto quando è innamorata di lui. Prima non ci riesce. Quindi è una storia d'amore che hanno impregnato di tragedia di proposito. E io posso ancora capire che questo faccia parte della punizione di lui (che poi punizione di cosa? Vabbe ormai stendo un velo pietoso), ma lei cosa c'entra? Cosa ha fatto di male questa ragazza per dover soffrire così??
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Mi dovete spiegare cosa succederà quando la lead avrà finito le sue vite. Cosa farà il goblin? Depressione forever?
Non mi è piaciuto il villain della serie: uno stereotipo vivente privo di spessore.
Un grazie sincero al personaggio del re del passato. Un personaggio umano, che ama in modo sbagliato, che commette errori e che tocca il picco della sua stessa tragedia con il suicidio. È un uomo che non approvo ma che comprendo, e questi per me sono i personaggi migliori, perché sono credibili. Il Goblin che invece se ne va in giro a fare il buon samaritano nonostante tutto il dolore e la tragedia della sua vita, non so quanto sia realistico o interessante. Sarebbe stato molto più bello se fosse arrivato a questo dopo un'evoluzione di tutta la serie, magari poteva partire come un personaggio arrogante, egoista, o magari poteva essere davvero un traditore, e poi compiere un cambiamento nel corso della storia. Lo avrei apprezzato molto di più. Ma a quanto pare Goblin è molto scarso con il discorso evoluzioni: non esistono. L'unica nota positiva è una bella e dolorosa presa di consapevolezza da parte del Triste Mietitore.
Quello che mi ha lasciata questo drama è un grosso mah, tuttavia non penso che sia da buttare.
Voto: 6.5
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dilebe06 · 2 years
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Goblin
PRO:
- Fotografia e OST
- L'idea della storia
- Triste Mietitore
- Storia del passato / Giovane Re
- La lead femminile e Sunny
- Triste Mietitore
Contro:
- Ritmo altalenante
- Montaggio e tagli
- Sceneggiatura e Scrittura
- Mal gestione del fantasy
- Il personaggio del Goblin
Ho detto tutto e non dirò di più perché sento già le querele. @veronica-nardi questo è il mio contributo alla vicenda.
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forgottenbones · 3 years
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5 anni fa @dio, quando su Twitter facevamo divulgazione dura. pic.twitter.com/2jTc81DSIo
— Il Triste Mietitore (@TristeMietitore) November 27, 2020
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rithbytirh · 3 years
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L'usignolo e la rosa - Oscar Wilde
«Ha detto che ballerà con me se le porterò delle rose rosse» si angosciava il giovane studente, «ma in tutto il mio giardino non c’è nemmeno una rosa rossa.»
L’usignolo lo sentì dal suo nido nella quercia, guardò tra le foglie e si stupì.
«Neanche una rosa rossa in tutto il mio giardino!» si angosciava, e i suoi begli occhi si riempirono di lacrime.
«Ah, da che piccole cose dipende la felicità! Ho letto tutto quello che i saggi hanno scritto e la filosofia non ha segreti per me, ma la mia vita è rovinata dalla mancanza di una rosa rossa.»
«Ecco finalmente uno che ama davvero» disse l’usignolo. «Notte dopo notte ho cantato di lui, anche se non lo conoscevo: notte dopo notte ho raccontato la sua storia alle stelle e adesso lo vedo. I suoi capelli sono scuri come i giacinti in fiore e le sue labbra sono rosse come la rosa del suo desiderio, ma la passione ha reso il suo viso come pallido avorio e la sofferenza gli ha posto il suo sigillo sulla fronte.»
«Il principe dà un ballo domani sera» mormorava il giovane studente, «e il mio amore sarà tra gli invitati. Se le porterò una rosa rossa ballerà con me fino all’alba. Se le porterò una rosa rossa la terrò tra le braccia, lei appoggerà la testa sulla mia spalla e stringerò la sua mano nella mia. Ma non c’è nessuna rosa rossa nel mio giardino, così io siederò da solo e lei mi passerà accanto. Non mi presterà attenzione e il mio cuore si spezzerà.»
«Ecco proprio uno che ama davvero» disse l’usignolo. «Di quello che io canto, lui soffre; ciò che è gioia per me, per lui è dolore. Certo l’amore è una cosa meravigliosa. È più prezioso degli smeraldi e dei pregiati opali. Perle e granati non possono comprarlo, non è nemmeno in vendita al mercato. Non può essere acquistato dai mercanti, né pesato sulla bilancia per l’oro.»
«I musicisti siederanno nella loro tribuna» diceva il giovane studente, «e suoneranno gli archi, e il mio amore ballerà al suono dell’arpa e del violino. Ballerà così leggera che i suoi piedi non toccheranno terra e i cortigiani nei loro abiti splendenti le si affolleranno attorno. Ma con me non ballerà, perché io non ho una rosa rossa da darle»; e si gettò nell’erba, nascose il viso tra le mani e pianse.
«Perché sta piangendo?» chiese una piccola lucertola verde mentre gli sfrecciava davanti con la coda in aria.
«Già, perché?» disse una farfalla che volteggiava inseguendo un raggio di sole.
«Già, perché?» sussurrò una margherita alla sua vicina, con un filo di voce.
«Piange per una rosa rossa» disse l’usignolo.
«Per una rosa rossa?» esclamarono, «Che assurdità!» e la piccola lucertola, che era una vera cinica, gli rise in faccia.
Ma l’usignolo capiva il segreto della sofferenza dello studente e restando in silenzio nella quercia pensava al mistero dell’amore. All’improvviso spiegò le sue ali brune e si librò nell’aria. Oltrepassò il boschetto come un’ombra e come un’ombra attraversò il giardino. Al centro dell’aiola si ergeva un bel roseto e, quando lo vide, lo raggiunse in volo e si posò su un ramoscello.
«Dammi una rosa rossa» implorò, «e io ti canterò la mia canzone più dolce.»
Ma il roseto scosse la testa.
«Le mie rose sono bianche» rispose, «bianche come la schiuma del mare e più bianche della neve sulla montagna. Ma va’ da mio fratello che cresce attorno alla vecchia meridiana e forse ti darà quello che vuoi.»
Così l’usignolo raggiunse in volo il roseto che cresceva attorno alla vecchia meridiana.
«Dammi una rosa rossa» implorò, «e io ti canterò la mia canzone più dolce.»
Ma il roseto scosse la testa.
«Le mie rose sono gialle» rispose, «gialle come i capelli della sirena che siede su un trono d’ambra e più gialle del narciso che fiorisce nel prato prima che il mietitore arrivi con la falce. Ma va’ da mio fratello che cresce sotto la finestra dello studente e forse ti darà quello che vuoi.»
Così l’usignolo raggiunse in volo il roseto che cresceva sotto la finestra dello studente.
«Dammi una rosa rossa» implorò, «e io ti canterò la mia canzone più dolce.»
Ma il roseto scosse la testa.
«Le mie rose sono rosse» rispose, «rosse come le zampe della colomba e più rosse dei grandi ventagli di corallo che ondeggiano nell’antro dell’oceano. Ma l’inverno mi ha ghiacciato le vene, il gelo ha bruciato i miei boccioli e la tempesta ha spezzato i miei rami e io non avrò per niente rose quest’anno.
«Un’unica rosa rossa è tutto ciò che voglio» implorò l’usignolo, «solo una rosa rossa! Non c’è modo per averla?»
«Un modo c’è» rispose il roseto, «ma è così terribile che non oso spiegartelo.»
«Spiegamelo» disse l’usignolo, «io non ho paura.»
«Se vuoi una rosa rossa» disse il roseto, «devi costruirla con la musica al chiaro di luna e colorarla con il sangue del tuo cuore. Devi cantare per me con il tuo petto contro una spina. Devi cantare per me tutta la notte, la spina deve trafiggere il tuo cuore e il tuo sangue vitale deve scorrere nelle mie vene e diventare mio.»
«La morte è un prezzo alto da pagare per una rosa rossa» si angosciava l’usignolo, «e la vita è molto cara a tutti. È piacevole sedersi in un bosco verde e guardare il sole nel suo cocchio d’oro e la luna nel suo cocchio di perla. Dolce è il profumo del biancospino e dolci sono le campanule che si nascondono nella valle e l’erica che ondeggia sulla collina. Eppure l’amore vale più della vita e che cos’è il cuore di un uccello in confronto al cuore di un uomo?»
Così spiegò le sue ali brune e si librò nell’aria. Percorse il giardino come un’ombra e come un’ombra attraversò il boschetto.
Il giovane studente era ancora steso sull’erba, dove l’aveva lasciato, e le lacrime non si erano ancora asciugate nei suoi begli occhi.
«Stai sereno» esclamò l’usignolo, «stai sereno; avrai la tua rosa rossa. Io la costruirò con la musica al chiaro di luna e la colorerò con il sangue del mio cuore. Tutto ciò che ti chiedo in cambio è che tu ami davvero, perché l’amore è più saggio della filosofia, che pure è saggia, e più potente del potere, che pure è potente. Del colore della fiamma sono le sue ali e colore della fiamma è il suo corpo. Le sue labbra sono dolci come miele e il suo alito è come incenso.»
Lo studente alzò lo sguardo dall’erba e ascoltò, ma non riuscì a capire quello che l’usignolo gli stava dicendo perché sapeva solo le cose che sono scritte nei libri.
Ma la quercia capì e si sentì triste, perché era molto affezionata al piccolo usignolo che aveva costruito il nido tra i suoi rami.
«Cantami un’ultima canzone» sussurrò, «mi sentirò molto sola quando te ne sarai andato.»
Così l’usignolo cantò per la quercia e la sua voce era come acqua che sgorga da un vaso d’argento. Quando la canzone fu finita lo studente si alzò e tirò fuori dalla tasca un taccuino e una matita.
«Ha tecnica» disse tra sé mentre si allontanava attraverso il boschetto, «non si può negare, ma ha anche sentimento? Temo di no. In realtà è come la maggior parte degli artisti; è tutto stile, senza alcuna sincerità. Non si sacrificherebbe per gli altri. Pensa solo alla musica e tutti sanno che le arti sono egoiste. Però bisogna ammettere che ha dei bei suoni nella voce. Che peccato che non significhino niente, o che non producano alcun bene concreto.»
E andò nella sua stanza, si stese sul suo giaciglio e cominciò a pensare al suo amore; e dopo un momento si addormentò.
E quando la luna brillò nel cielo l’usignolo volò al roseto e pose il petto contro la spina. Per tutta la notte cantò con il petto contro la spina e la fredda luna di cristallo si sporse ad ascoltare.
Per tutta la notte cantò, la spina entrò sempre più in profondità nel suo petto e ne scaturì il sangue vitale. Cantò prima della nascita dell’amore nel cuore di un ragazzo e di una ragazza. E sul ramoscello più alto del roseto fiorì una stupenda rosa, petalo dopo petalo, mentre una canzone seguiva l’altra.
All’inizio era pallida come la foschia che aleggia sul fiume: pallida come i piedi del mattino e argentea come le ali dell’alba. Come l’ombra di una rosa in uno specchio d’argento, come l’ombra di una rosa in una pozza d’acqua, così era la rosa che fioriva sul ramoscello più alto del roseto. Ma il roseto gridava all’usignolo di premere di più contro la spina.
«Premi di più, piccolo usignolo» gridava il roseto, «o il giorno arriverà prima che la rosa sia finita.»
Così l’usignolo premeva di più contro la spina e il suo canto diventava sempre più intenso, perché cantava della nascita della passione nell’anima di un uomo e di una donna.
E un tenue rossore si diffuse nei petali della rosa, come il rossore sul viso dello sposo quando bacia le labbra della sposa. Ma la spina non aveva ancora raggiunto il suo cuore, così il cuore della rosa rimaneva bianco, perché solo il sangue del cuore dell’usignolo può rendere rosso il cuore di una rosa. E il roseto gridava all’usignolo di premere di più contro la spina.
«Premi di più, piccolo usignolo» gridava il roseto, «o il giorno arriverà prima che la rosa sia finita.»
Così l’Usignolo premette di più contro la spina, la spina gli toccò il cuore e una violenta fitta di dolore lo trafisse. Più feroce era il dolore, più impetuoso diventava il suo canto, perché cantava dell’amore che è reso perfetto dalla morte, dell’amore che non muore nella tomba. E la stupenda rosa divenne rossa, come il rosa del cielo a oriente. Rossa era la cintura di petali e rosso come un rubino era il cuore.
Ma la voce dell’usignolo diventava più debole, le sue piccole ali cominciarono a sbattere e un velo gli calò sugli occhi. Il suo canto diventava sempre più debole e sentiva in gola qualcosa che lo soffocava.
Allora donò un’ultima esplosione di musica. La bianca luna la sentì, dimenticò l’alba e indugiò nel cielo. La rosa rossa la sentì, tppremò tutta per l’estasi e aprì i petali all’aria fredda del mattino. L’eco la portò nel suo antro purpureo tra le colline e svegliò dai loro sogni i pastori che dormivano. Fluttuò tra le canne del fiume e loro portarono il suo messaggio al mare.
«Guarda, guarda!» esclamò il roseto, «la rosa è finita ora»; ma l’usignolo non diede risposta perché giaceva morto nell’erba alta, con la spina nel cuore.
E a mezzogiorno lo studente aprì la finestra e guardò fuori.
«Ma guarda, che splendido colpo di fortuna!» esclamò, «ecco una rosa rossa! Non ho mai visto una rosa come questa in tutta la mia vita. È così bella che sono sicuro abbia un lungo nome latino»; e, sporgendosi, la colse. Poi si mise il cappello e corse alla casa del professore con la rosa in mano.
La figlia del professore sedeva sulla soglia e avvolgeva della seta blu su un arcolaio, con il cagnolino disteso ai suoi piedi.
«Avete detto che avreste ballato con me se vi avessi portato una rosa rossa» esclamò lo studente. «Ecco la rosa più rossa del mondo. La porterete stasera vicino al cuore e mentre balleremo insieme vi dirà quanto vi amo.»
Ma la ragazza si accigliò.
«Temo che non si intoni col mio vestito» rispose, «e, inoltre, il nipote del ciambellano mi ha mandato dei gioielli autentici e tutti sanno che i gioielli valgono molto più dei fiori.»
«Be’, in fede mia, siete proprio ingrata» disse lo Studente con rabbia, e gettò la rosa in strada, dove cadde in un rigagnolo e fu schiacciata dalla ruota di un carro.
«Ingrata!» disse la ragazza. «Vi dirò, voi siete proprio scortese; e, dopotutto, chi siete voi? Solo uno studente. Be’, non credo abbiate neanche fibbie d’argento alle scarpe come il nipote del ciambellano» e si alzò dalla sedia ed entrò in casa.
«Che cosa sciocca è l’amore» disse lo studente mentre se ne andava.
«Non è utile nemmeno la metà della logica perché non prova niente, ci parla sempre di cose che non accadranno e ci fa credere in cose che non sono vere. In realtà non è proprio pratico e, dato che in questa epoca essere pratici è tutto, tornerò alla filosofia e studierò metafisica.»
Così ritornò nella sua stanza, tirò fuori un grosso libro polveroso e cominciò a leggere.
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ypsilonzeta1 · 4 years
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PW INPS
Chiedi il PIN per accedere ai servizi INPS sul sito. La password ti viene mandata divisa in più parti:
1. Una parte via SMS.
2. Una parte via posta ordinaria.
3. Una parte via mail.
4. Una parte si trova in un ovetto Kinder su cinque.
5. Una parte è spedita con un pony express.
6. Una parte ti viene comunicata via telepatica.
7. Una parte con il codice morse.
8. Una parte la scopri dopo la scena alla fine dei titoli di coda dell’ultimo film Marvel.
9. Una parte la ottieni se accetti di fare un gioco con Saw, l’Enigmista.
10. Una parte è nascosta in un quadro di Leonardo Da Vinci al Louvre.
11. Una parte ti viene svelata finendo il gioco Dark Souls 3 senza morire mai.
12. Una parte la devi cercare dentro di te, con la meditazione zen.
13. Una parte è scritta a matita in una pagina dell’Evangeliario di Ariberto da Intimiano.
14. Una parte ti viene rivelata in sogno da quella buonanima di zia Concetta (e puoi anche giocartela al Lotto sulla ruota di Napoli).
15. Una parte si trova in una busta nella tasca dei pantaloni di Jack, vicino al relitto del Titanic.
16. Una parte la conosce Saviano e te la dice solo alla fine di un suo interminabile monologo.
17. Una parte è tatuata sul sottopalla di Giuliano Ferrara.
18. Una parte è la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto: “42”.
19. Una parte è attaccata al collo del Beepbeep che Wile E. Coyote cerca sempre di acciuffare.
20. L’ultima parte si trova incisa dentro un Graal custodito dal Templare di Indiana Jones e L’Ultima Crociata.
Insomma, vi conviene richiederla subito, perché tempo che riuscirete a metterla insieme sarà in pensione anche vostro nipote.
Ah, poi te ne danno una nuova di 8 caratteri. Poi dopo 6 mesi va cambiata. Poi la perdi e devi resettarla, ricominciando tutto da capo.
Cordialità, Il Triste Mietitore
Confesso, è un post del 2016. Ma io mi ci ritrovo anche adesso!
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sigisette-blog · 5 years
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La Top 10 (non richiesta) dei fumetti che ho letto fino ad ora
Wow, sono passati 3000 anni dall’ultimo post, ho una costanza formidabile proprio con questo blog. Abbiate pietà della mia anima.
Oggi ho deciso di trasformarmi nel Corrado Augias dei poveri e fare una top 10 dei fumetti che ho letto fino a questo momento. Non è stato semplice, lo ammetto ma era un’idea che avevo da un po’. 
Sono delle mini recensioni perchè non voglio spoilerare le storie complete, anzi voglio incuriosirvi a leggerli!
Premessa: non è che tutti gli altri che ho letto fanno schifo, semplicemente questi mi sono rimassi impressi di più e li rileggo con piacere. 
Let’s roll!
10. “DEATH” di Neil Gaiman 
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Questo fumetto è uno dei miei preferiti tra quelli di Neil Gaiman. Incoraggio sempre tutti a leggerlo perchè è un mostro della scrittura e “Sandman” (da cui è tratto questo personaggio) è un’opera pazzesca. 
La protagonista qui è Morte, e intendo proprio la morte con la M maiuscola. E’ rappresentata come una giovane ragazza goth che nessuno assocerebbe al Tristo Mietitore (siamo abituati allo scheletro con la falce e il mantello nero) e forse è giusto così. 
Questo volume è una raccolta delle storie in cui lei è il personaggio principale (di solito lo è suo fratello Sogno) e c’è una profonda riflessione sul concetto di Morte e su cosa comporta la sua presenza. 
Consiglio assolutamente di leggere e rileggere la prima storia, “Il Battito delle Sue Ali” perchè è una mazzata al cuore ma anche la realtà della morte stessa.
9. “LA GENERAZIONE” di Flavia Biondi
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Io ADORO Flavia Biondi. Adoro la sua scrittura e il suo tratto e ho letto quasi tutto quello che ha prodotto. 
Questo fumetto è quello che più mi è piaciuto e che riprendo spesso in mano.
La storia ruota attorno a Matteo, un ragazzo gay che si trova in crisi e decide di tornare nel suo paese natale dove abitano le sue zie e sua nonna. Matteo teme di trovare un ambiente che lo tratti male per via di chi è, invece trova un percorso che lo aiuta a crescere. 
Una delle mie scene preferite è sicuramente l’elaborazione della sessualità di Matteo da parte delle zie. E’ una scena semplice di per sè ma ha tantissimo significato.
I rapporti umani sono le fondamenta di questa storia e sono quei rapporti che ci troviamo anche noi nella realtà. Ci si allontana ma in qualche modo ci si riavvicina per sostenersi a vicenda nei momenti difficili. 
8. “MAUS” di Art Spiegelman
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(Spero che Tumblr non mi censuri sto post perchè c’è quel simbolo sulla copertina... se lo fa, smatto)
Beh, che dire? Un classico dei fumetti. Una storia che prende un’epoca che uno vorrebbe dimenticare per gli orrori che ci sono stati ma che invece dobbiamo ricordare, soprattutto alla luce degli ultimi tempi. 
E’ la biografia del padre di Art Spiegelman, Vladek Spiegelman, un ebreo polacco che ha subito le torture dell’Olocausto. Ovviamente il povero uomo si ritroverà in un campo di concentramento e cercherà di sopravvivere. 
Ora... Come si può trattare questo argomento con un fumetto senza essere banali? Spiegelman ci è riuscito utilizzando animali antropomorfi. Gli ebrei sono rappresentati come topi, i tedeschi come gatti, i polacchi come maiali (sottile critica per il loro aiuto ai nazisti) e così via... Sembra quasi un libro per bambini ma non lo è. Ci sono scene forti e d’impatto che fanno venire il magone.
La tematica può sembrare “banale” (e non dovrebbe esserlo MAI) ma il tutto è reso in una maniera che prende la lettura. Non sono riuscita a metterlo giù fino alla fine.
7. “RUGHE” di Paco Roca 
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Penso di aver perso tutte le mie lacrime su questo fumetto. Non sto esagerando.
La storia è ispirata alla vita dell’amico di Roca, Diego, e di suo padre Emilio che ha l’Alzheimer.
Il protagonista, Emilio, è un ex-impiegato di banca che in tarda età viene mandato dal figlio in casa di riposo perchè gli viene diagnosticato l’Alzheimer. La storia parte da questo momento e vediamo come Emilio si approccia all’ospizio e a chi vi abita ma vediamo anche il triste declino della sua salute.
In qualche modo speri che non finisca male ma è inevitabile che succeda perchè non c’è cura per questo morbo. E’ davvero straziante.
E’ una storia che tocca tante persone, chi ha avuto o ha una persona cara malata, ha visto un suo nonno sparire davanti a sé e sa che non può fare nulla se non starci vicino. 
E’ davvero una storia che mi ha colpito da vicino, con un disegno “semplice” ma funzionale alla storia. 
Preparate i fazzoletti. 
6. “IL PORTO PROIBITO” di Teresa Radice e Stefano Turconi
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La bellezza di questo fumetto non è quantificabile, amo qualsiasi vignetta.
Questo volume è il prodotto della premiata ditta Radice-Turconi e la prima cosa che si vede è che è fatto tutto, interamente a matita! Già solo per questo va nella mia top 10, la matita è lo strumento che ha il tratto più bello per me. Rende tutto più sinuoso ed elegante.
La storia si concentra su Abel, un giovane naufrago che non ricorda nulla della sua vita; sale su una nave che lo porta a Plymouth dove incontrerà la prostituta Rebecca e i due hanno molto in comune.
Ci sono colpi di scena continui e non assolutamente la storia che ti aspetti. Ci sono tantissimi riferimenti alla letteratura inglese (Coleridge, Wordsworth, Blake...) e la cura nei dettagli è incredibile.
Fun fact: alla fine del libro gli autori ci hanno lasciato una playlist con le canzoni che hanno utilizzato nella realizzazione del fumetto e l’ho trovata una cosa geniale!
5. “PRESIDENTI MORTI” di Posehn, Duggan e Moore
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Dopo una carrellata di fumetti con storie tristi, è il momento della storia senza senso che ti fa ridere come un’idiota.
E’ l’unico fumetto Marvel che troverete in lista ed è qui perchè c’è uno dei miei personaggi preferiti, Deadpool. 
Il Mercenario Chiacchierone già normalmente fa ridere con le sue battute e il suo rivolgersi al lettore (unico personaggio che lo fa nell’universo Marvel e tutti lo prendono per pazzo) ma qui si supera.
Uno stregone, pensando di aiutare gli USA, decide di far tornare in vita (come zombie) tutti i vecchi presidenti americani ma la cosa gli sfugge di mano e questi cercano di distruggere il paese.
Ovviamente è compito di Deadpool, essendo lui immortale, quello di rispedirli indietro e si vengono a creare delle scene comiche che ti lasciano a ridere per ore. 
Se volete qualcosa di leggero e divertente, è il fumetto perfetto per voi!
4. “DIMENTICA IL MIO NOME” di Zerocalcare
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Vabbè dai tanto era ovvio che prima o poi Zerocalcare saltasse fuori. 
Ho letto tutto quello che c’è di Zerocalcare e adoro il fatto che sia capace di mischiare il comico con tragico, che ti coinvolga tantissimo nella sua storia.
Ero tentata di inserire “Kobane Calling” (che consiglio comunque) ma questo è quello che più ho sentito vicino a me.
Zerocalcare qui affronta la perdita della nonna a cui voleva molto bene. La storia tratta dell’elaborare il lutto ma soprattutto del vedere le persone, che di solito sono la tua roccia, cadere giù per la tristezza, per la perdita. 
C’è una componente comica e anche una “fantastica” nel racconto della vita della nonna, che fa sorridere ma anche piangere.
E’ una storia in cui un po’ tutti ci possiamo ritrovare: quando perdi qualcuno cerchi di farti forza ma anche di far forza a quelli attorno a te, a quelle persone che di solito sono sempre quelle che ti aiutano nei momenti difficili.
Grazie, Zero.
3. “RESIDENZA ARCADIA” di Daniel Cuello
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E siamo nella top 3! 
Questo libro l’ho preso a caso, lo ammetto. Non avevo assolutamente idea di chi fosse Daniel, quale fosse la storia... Ho guardato la copertina e ho pensato “Sembra carino”.
E’ BELLISSIMO!
L’avrò letto in 2 ore, penso. Divorato.
La storia sembra semplice a primo impatto: la vita in un condominio. Ma non è così. Già le prime pagine ti fanno dire “No... Aspetta... Cosa è successo???” e da lì in avanti è tutto un crescendo. 
Il punto di forza sono i personaggi. Sono tutti anziani (tranne due) che vivono da tempo in questo condominio e ognuno ha la propria caratteristica: chi è acido, chi è curioso, chi è ligio al dovere, chi è diffidente... Sono vecchi che vediamo tutti i giorni.
Ma alcuni nascondono delle storie, anche molti tristi, che fanno comprendere il perchè siano così. 
Vivono in un microcosmo tutto loro che però li aiuta a sopravvivere al macrocosmo pericoloso fuori dal condominio. 
Il finale non è scontato, anzi, tutto l’opposto!
2. “BLACKSAD” di Diaz Canales e Guarnido
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Mi strappo i capelli per la bellezza di questo libro.
Avete presente quando vedete un bel quadro e dite “cavolo, lo vorrei nel mio salotto”? Ecco, io vorrei nel mio salotto ogni tavola prodotta da Guarnido.
“Blacksad” è un Zootropolis noir per adulti, diciamo. I personaggi sono tutti animali antropomorfi che abitano il nostro mondo. Il protagonista è John Blacksad, un gatto nero (tranne il muso) che fa l’investigatore privato. 
Le avventure di John non sono semplici gialli, trattano anche di tematiche importanti come il razzismo, la droga, il pericolo dell’atomica e così via. 
A livello visivo è una BOMBA. Ogni pagina è un’opera d’arte che guardi per 15 minuti, trovando ogni volta un dettaglio nuovo. Guarnido fa quello che vuole con il pennello e tu non puoi che inginocchiarti al suo cospetto.
Le storie di Canales poi non sono banali, ti lasciano con il fiato sospeso e c’è sempre un colpo di scena che ti fa saltare sulla sedia.
Se non lo leggete, siete brutte persone.
1. “LA SAGA DI PAPERON DE’ PAPERONI” di Don Rosa
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“Che noiosa, hai messo un roba della Disney al primo posto”
Ebbene sì e non me ne pento. 
Paperone è un personaggio che in qualche modo ho sempre amato. E’ vero che è uno scorbutico taccagno e un avido uomo d’affari... Ma lo è sempre stato?
Questa saga racconta l’immensa storia di Paperone, da quando era piccolo e viveva in povertà in Scozia fino a quando non è diventato il papero più ricco del mondo. E’ l’esempio dell’immigrato che lascia la sua famiglia per andare a guadagnare altrove e aiutare così i suoi parenti (se ci pensiamo è una storia estremamente attuale). 
Così vediamo come Paperone arriva negli USA durante la febbre dell’oro e qui incontra una marea di personaggi famosi realmente esistiti che lo aiutano nelle sue avventure.
Ma non è tutta rose e fiori. Ci sono anche momenti di grande tristezza per Paperone, lutti nella famiglia che non può affrontare perchè deve lavorare ma quando riesce a tornare a casa, l’immagine è davvero straziante (è una cosa molto anomala nel fumetti Disney vedere la morte).
Scopriamo anche che Paperone ha avuto un grande amore (pure lui rimorchiava) che però ha messo da parte per continuare la sua scalata al successo... Tuttavia non ha mai dimenticato la papera che lo ha stregato. 
Questa saga fa rivalutare tantissimo l’immagine burbera di Paperone perchè bisogna sempre chiedersi del perchè qualcuno è quello che è, c’è sempre una storia dietro.
La mia top 10 finisce qui, spero vi sia stata utile e vi invogli a leggere alcuni di questi fumetti bellissimi!
Peace out
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crazy-so-na-sega · 2 years
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Quando un politico ti dice quello che vuoi sentirti dire, le probabilità che la tua idea sia una stronzata sono altissime.
-il Triste Mietitore
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yomersapiens · 7 years
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- la guardi la finale stasera? - la guardo ogni notte la finale io, nel buio della mia stanza, nella solitudine del mio letto, nell'orrore dei miei pensieri di morte, ogni notte la finale tra me e il significato dell'esistenza umana, ogni notte lascio che la competizione abbia luogo, ogni mattina mi sveglio con risultati diversi, mi chiedi se guardo la finale, ho già visto tutto, so già come andrà a finire e so già che domani la finale si ripresenterà, sempre uguale finché non verrà il triste mietitore a ghermirmi e salvarmi da questa lacerante condizione di sofferenza. - ... - ... - ... - ... - ...vabbè, io tifo la Juve. - cazzo stai messo peggio di me scusa.
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corallorosso · 3 years
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Triste Mietitore
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dovetosanoleaquile · 7 years
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Sto sfidando il gatto sul divano a chi è più pigro: sono in vantaggio perché, in un attimo di distrazione, si è leccato le palle.
Il Triste Mietitore @TristeMietitore
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