Tumgik
#MINGUS
cenri-monpi · 1 day
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hey guys ! i finally got all of the full character sheets done !!! also sorry for the poor quality of Tango’s one i literally lost the og one and couldn’t get it back T_T
((reblogs over likes / dni in bio))
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also the full main gameplay of the game is now done! and in the next week i will be adding the npc’s in, soo if u want your oc in game please contact me sooner rather then later!
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jazzandother-blog · 26 days
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Charlie Parker (Tenor Sax) Charles Mingus (Bass), Roy Haynes (Drums), Thelonious Monk (Piano) at The Open Door in Greenwich Village, Sept 1953.
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nebu-lime · 14 days
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Angry Kitty!!
Mayor Mingus commissioned by @littlesliceofimmortality ! ^^
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gothiccmothie · 5 months
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🎄🎶 Jingle bell, jingle bell, jingle bell rock 🎶🎄
🎄🎶 Jingle bells swing and jingle bells ring, 🎶🎄
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🎄🎶 Snowin' and blowin' up bushels of fun 🎄🎶
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🎄🎶 Now the Jingle has begun 🎶🎄
[Music stops as boombox is aggressively kicked out of comedy]
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Ouchies!
youtube
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mintymingus · 7 months
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mingus at work
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davewowow · 4 months
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Mayor Mingus sleeping in a cat cafe?? WOW
HAPPY NEW YEAR!!!
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ihatemylife6000 · 4 months
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happy new years fellers
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odinsblog · 8 days
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“Creativity is making the complicated, simple.”
—Charles Mingus April 22, 1922 – January 5, 1979
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deltanerd24601 · 4 months
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blorbo-ified ruler
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aitan · 2 months
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CHARLES MINGUS E ORSON WELLES
CAPODANNO AL FIVE SPOT
Capodanno 1959, seduto in prima fila, proprio sotto il contrabbasso di Mingus c’era Orson Welles, quasi un alter ego del jazzista, per genialità, esuberanza, fierezza, complessità. E anche per le tante disavventure artistiche. Per Mingus era un idolo, lo seguiva dai tempi radiofonici di The war of worlds, adorava Quarto potere (dove in una scena c'era il suo amico d'infanzia Buddy Collette che suonava il sax in una festa sulla spiaggia), ammirava il suo modo di vestire, il suo impegno politico (sempre in prima linea per la difesa dei diritti civili, il suo Macbeth tutto nero è del 1936), la sua voce (“mi ricorda Coleman Hawkins. Potevi sentirla a un miglio di distanza”). E non era il solo jazzista a essere stato sedotto dalla voce radiofonica di Orson Welles, anche Miles Davis lo citava come un’influenza sul suo modo di suonare: “Fraseggio, tono, intonazione: tutte queste cose possono avere come modello un maestro della parola”.
Il 1959 sarà un anno d’oro del jazz per quantità, qualità, creatività. Al Five spot, piccolo, fumoso, maleodorante locale di Bowery, scelto come luogo di riferimento da artisti e intellettuali, l'anno comincia con un formidabile double bill: sono di scena, uno dopo l’altro, Sonny Rollins, alla testa di un trio con il bassista Henry Grimes e con il batterista Pete La Rocca, e Charles Mingus con il pianista Horace Parlan, il batterista Roy Haynes (che sostituisce il fedelissimo Dannie Richmond arrestato) e i sassofonisti Booker Ervin e John Handy. È la prima sera dell’anno, ma nel club di Bowery dei fratelli Joe e Iggy Termini è anche l’ultimo impegno di quel prestigioso, favoloso cartellone con Mingus molto irrequieto per tutta la scrittura. Aveva appena registrato la musica per il film di John Cassavetes Shadows, una colonna sonora bocciata nel rimontaggio finale (la stessa cosa sarebbe successa anni dopo con Todo modo di Petri), aveva ripreso i suoi musicisti brutalmente e una volta aveva minacciato violentemente i clienti di un tavolo che, durante il suo set, non smettevano di parlare. Oltretutto ogni sera tendeva ad allargare il suo set e Sonny si inferociva, talvolta rifiutandosi di suonare. Ma era un gran clima, entusiasmante e effervescente. Rollins era in un momento di transizione, alla vigilia di un ritiro clamoroso per rinnovare il linguaggio del suo sax tenore con il leggendario e solitario corso di aggiornamento stilistico sul ponte di Williamsburg: «In un posto tranquillissimo, un angolo morto che oggi sarebbe impossibile ritrovare con il traffico che c’è» il suo racconto, dove poteva esercitarsi liberamente.
Anche Welles, come Mingus, era reduce da una delusione cinematografica: la Universal gli aveva tolto di mano la post-produzione del nuovo film, L’infernale Quinlan, ne aveva tagliato una ventina di minuti e aveva fatto girare nuove scene, modificando il primo montaggio. Più o meno nello stesso periodo era finito in soffitta un documentario intitolato Viva Italia (Portrait of Gina) perché Gina Lollobrigida aveva messo un veto, non gradendo il suo ritratto di giovane attrice ambiziosa e la Abc tv lo aveva bocciato ritenendolo cosi poco ortodosso da non poter essere trasmesso. Era un film di mezz’ora scarsa sull’Italia, paese che Orson ha frequentato per 20 anni (la terza moglie è stata l’attrice italiana, Paola Mori). Dopo un lungo oblio (Orson aveva perduto l'unica copia esistente all'Hotel Ritz di Parigi) è stato riscoperto nel 1986, proiettato al festival di Venezia ma poi di nuovo bandito su intervento della Lollobrigida.
La presenza del regista di Quarto potere al Five spot non era casuale
Nel club di Bowery si poteva incontrare chiunque, da Jack Kerouac che leggeva le sue poesie, alla mitica baronessa Pannonica de Koenigswater scesa dalla sua Rolls Royce, a William de Kooning che voleva respirare la libertà del jazz, a Leonard Bernstein che si divertiva a curiosare nella notte, allo scrittore Norman Mailer con la sua passione per quella musica. Ma la musica da sempre è stata una grande passione di Welles. La mamma pianista gli aveva fatto prendere lezioni di piano e violino e Orson aveva anche mostrato un certo talento, tanto da essere considerato un ragazzo prodigio. In gioventù era stato un grande sostenitore del jazz di New Orleans, ma sicuramente ammirava Charles Mingus per la sua musica e la sua personalità, il suo impegno, il suo agire tellurico.
(Marco Molendini)
Non potevo non condividerlo.
Due miei ingombranti miti nella stessa foto, nello stesso locale, nello stesso articolo.
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absolute-d00fus · 5 months
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a bunch stuff I made some time ago
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Its all just a bunch stuf where I got a funny image my friend sent me or a funny image I found and I drew over it (quite awfully) lol
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nebu-lime · 29 days
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Happy fool’s day of the april month
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pazzesco · 8 months
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Moanin'
Better Git It In Your Soul
Haitian Fight Song / Hog Callin’ Blues
Track A - Solo Dancer
Track B - Duet Solo Dancers
Track C - Group Dancers
Mode D - Trio and Group Dancers
Pithecanthropus Erectus
Wednesday Night Prayer Meeting
Pussy Cat Dues
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Cover art for Charles Mingus: Mingus Ah Um, 1959. Columbia Records by: Neil Fujita
I selected Fujita's "3 Figures" as the cover for this jukebox. Info about him is attached to the cover.
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Psychoactivelectricity’s Jukebox Guide
The Mini-Jukebox Page
Click -> HERE <- for an updated Guide to the Mini-Jukeboxes
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mintymingus · 6 months
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mingus in the university library (he got sleepy)
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davewowow · 4 months
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Mayor Mingus!😈😼
(We dont talk about the hand.)
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askmayormingus · 9 days
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Now that i have a Tumblr, here is a call to action
To, for once instead of just voting for me
Ask me anything, my absolutely gracious citizens
Even Randy Jade! As long as you stay exactly 4500 feet away from me.
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