Tumgik
#LUCIDA mentalmente
ross-nekochan · 11 months
Text
Dopo due settimane in cui ho sentito la pazzia impossessarsi di me in mille sfaccettature,
Dopo 2 settimane in cui ho avuto voglia di strappare la pelle e le palle a qualcuno,
Dopo 2 settimane in cui prima mi sono ammirata come fossi la nuova Venere e poi ho avuto voglia di strapparmela io la mia stessa pelle,
Dopo 2 settimane in cui avrò mangiato ogni settimana almeno mezzo kg di cioccolato (solo l'altro ieri 100gr come fossero acqua fresca) e tutti i giorni almeno 10/15 biscotti di tutti i tipi (dopo la solita colazione già abbondante di suo),
FINALMENTE le mie ovaie hanno deciso di darmi una tregua e cominciare a cacciare sto essere mai fecondato (e che mai lo sarà).
Assafà a chella bella Maronn in cielo.
7 notes · View notes
gradazioni · 2 months
Text
fratello rischia l’anno di nuovo e la prima sufficienza dell’anno l’ha presa studiando con me quindi ora i miei sono convinti che se io non lo aiuto allora lui non ce la fa e io sono paranoica e non mentalmente lucida e quindi mi auto convinco e ora mi sento il peso del suo anno scolastico sulle spalle perché domani ha un’altra interrogazione e non ha voluto farsi aiutare e se va male io non mi riprendo più
3 notes · View notes
all-en001 · 1 year
Text
Ciao Alex.
Ti sei reso conto di quello che e successo?
Si ma anche no.
Ti spiego.
Mi sono reso conto di essere da solo perso nel nulla.
Mi sono reso conto che mi piace scrivere e da oggi disegnare o almeno provarci perche non sei bravo per niente in compenso sei bravo a cucinare…almeno quello.
Mi sono reso conto di veramente tante cose.
Ma la principale e la più importante e che hai perso (io).
Hai perso tutto (sempre io).
Nonostante vai dallo psicologo e fai altre cure in questo periodo dove sei da solo stai affrontando tutte le paure, anzoi le affronto ma non si superano.
Le notti insonne e quel poco di sonno che hai ti rivelano la verità ed e quella che sapevi da tempo.
Ecco perché non si riesce a staccarsi da una persona.
Mi piace scrivere perché mi riesco ad aprire al 100%.
Il fatto di non essermi riuscito ad aprire durante la relazione mi fa male, se lo avessi fatto forse non saremmo arrivati a questo punto molto probabilmente.
Ho pensato a tutto ho riflettuto su tutto quello che e successo e nonostante gli sbagli che entrambi abbiamo commesso ad oggi non riesco a vedere un altra persona fuori da te.
Ma non per le cose banali.
Ma per tutto quello che e successo nonostante tutto.
Scrivo tutto questo ascoltando tadow e mi riporta in mente centinaia di ricordi anche perché da quel momento e cambiato tutto quello e stato il momento chiave il punto di svolta e pagherà tutto quello che ho per tornare ad un momento cosi… una cena vestiti eleganti a parlare di tutto senza filtri per poi finire a spogliarsi la mente mentre si fa l amore perché si il sesso e bello ma cazzo quella sera con quella canzone. E stato strepitoso.
Quando una persona sa come scoprirti mentalmente ha vinto su tutto.
Non c’e altra cosa che possa passare avanti a tutto questo e li ci rimani.
Oggi e il 13 maggio e scrivo queste parole dopo averti disegnata (anche se male) tutto il pomeriggio.
Sono sul terrazzino sulle poltrone e vorrei baciarti vorrei sentire il profumo della tua pelle strati accanto mentre siamo in giro a scegliere qualcosa da indossare la sera tra i vari negozi o magari andare a prendere un vaso con della terra per piantare i tuoi fiori preferiti.
Mi manca la semplicità delle cose che ci vaniavamo cosi spontanee.
Ripenso alle parole che non ho detto e hai pensieri che non ho espresso.. mi vergono di non averli detti per la paura di essere ferito quando invece a mente lucida ho capito che non ci avrebbero mai fatti lasciare.
Ma dentro di me so quanto tutto questo fosse profondo quanto questo sentimento scavava talmente tanto l anima da essere completamento perso di lei.
Le paure fanno si che l essere diventa uomo, non lo credo sinceramente, ho capito che e veramente uomo chi si mette a nudo in tutto.
E non parlo del sesso perché e facile spogliarsi davanti ad una persona ma non e facile scoprirsi mentalmente e per quanto tu non lo creda io mi sono spogliato veramente tanto e sei stata tu ha farlo.
Un passo alla volta con calma mi hai reso nudo.
Nelle relazioni si piange quando qualcosa ci devasta.
Questa e vero.
Non posso dire altrimenti.
Ho pianto tanto, anzi tantissimo e ancora lo faccio.
So di non essere ricco e non ho mai potuto farti vivere quella vita che tutti sognano ma credimi che i sentimenti che ho provato non i ha nemmeno il più ricco del mondo.
Ricordo quando ci addormentavamo mano nella mano ed e era la cosa più bella del mondo.
La cosa che ad oggi mi manca di più.
Dormire insieme a te, vicini, uniti, la cosa più intima di tutte forse più del sesso.
Dopo mesi cerco di addormentarmi comunque cercando la tua mano.
Ed e incredibile visto il tempo che e passato ma questo mi fa dire quanto e alto l amore che provo per te.
Ogni giorno negli orari i cui posso uscire spero di incontrarti al parco e fare le chiacchiere, parlare, sentirti vicina, come l altro giorno in macchina.
Ad oggi ho la consapevolezza di quello che voglio veramente ed e impressionante per quanto lo voglio davvero tanto.
Io vorrei vivere tutte le emozioni con te.
Non lo leggerai mai in tempo e so che se la leggi non mi cagherai mai.
Ma il mio sogno oggi e poterti incontrare stasera e stare un dopo insieme e parlare come la loro giorno in macchina.
Mi piacerebbe tanto poterti parlare ancora senza nessun secondo fine.
0 notes
Tumblr media
WEBINAR GRATUITO: POCHI POSTI DISPONIBILI In occasione della Settimana del Cervello🧠 Vi siete mai chiesti perché abbiamo bisogno di dormire e cosa accade al cervello durante il sonno? La vostra mente è lucida, vi sentite efficienti e attenti quando non riposate abbastanza o quando il sonno è disturbato? O, piuttosto, avete la sensazione di sentirvi mentalmente annebbiati? E perché c’è chi dorme tanto e chi, al contrario, ha bisogno di pochissime ore di riposo per essere operativo? Ebbene, nonostante si passi circa un terzo della propria vita a dormire e nonostante il dormire sia un’esperienza comune a tutti, pochi sanno cosa accade realmente al nostro organismo e alla nostra mente durante questo particolare e affascinante stato di coscienza. Gli studi scientifici degli ultimi anni hanno chiarito molti dei misteri legati al sonno, spiegandone i meccanismi cerebrali e offrendo diverse teorie sul perché sia così importante dormire per la salute fisica e mentale. Questo webinar percorreremo, insieme alla Dr.ssa Maria Rosaria Mottola, un breve ma intenso viaggio nei meandri del sonno e del cervello: forti degli studi sulla materia, sfateremo molti dei miti e delle credenze che aleggiano intorno all’argomento e, soprattutto, offriremo dei consigli pratici per imparare a dormire beatamente e sentirsi sufficientemente riposati. PER ISCRIVERTI CLICCA LINK IN BIO #Settimanadelcervello #settimanadelcervello #settimanadelcervello2023 #settimanamondialedelcervello #BrainWeek #brainweek #BrainAwareness #brainawareness #BrainAwarenessWeek #brainawarenessweek #brainawarenessweek2023 #sonno #sonnolenza #insonnia #cervello #cervello #sonorem #igeacps #igeacentropromozionesalute — view on Instagram https://ift.tt/oQxev3b
0 notes
iotnoitutti · 2 years
Link
0 notes
stellastjamessongs · 2 years
Text
Christmas decorations.
Quando la sveglia suonò quel mattino, era già sveglia e lucida. Si era rannicchiata sotto le coperte, acciambellandosi quasi in posizione fetale e ascoltando le lievi raffiche di vento e i tonfi della neve che continuava a fioccare. Il pensiero la fece sorridere quasi in modo fanciullesco, prima di rimettersi in supina e “ripassare” mentalmente il programma della giornata. Avrebbe avuto il turno serale in caffetteria e si sarebbe dovuta recare al centro commerciale per il lavoretto extra, quindi sarebbe stato opportuno approfittare della mattinata libera per le decorazioni natalizie. Almeno quelle degli interni. E avrebbe dovuto assicurarsi che Pooka, quando lasciato solo, non distruggesse tutto quanto seppur, in quell'ambito, i cani sembrassero meno “pericolosi” dei gatti. Sorrise tra sé e sé al pensiero della gattina di sua madre che aveva già “attentato” all'abete del soggiorno.  Al suono della sveglia si sollevò dal letto e si stiracchiò leggermente, prima di scostare la tenda dalla finestra e rimirare il paesaggio innevato. Il vento continuava a turbinare e sembrava intenzionato a scacciare i nuvoloni: sarebbe stata una giornata gelida ma dal cielo terso, proprio come piaceva a lei. Mentre si insinuava nella tuta felpata e nella giacca a vento invernale, Pooka si ridestò e sembrò eccitato nell'osservarne la tenuta, comprendendo che stessero per uscire. Lo esortò a non abbaiare per non disturbare il ragazzo e, con passo felpato, uscì di casa dopo aver addentato qualche biscotto, sorridendo alla vista della coltre innevata. Pooka, che esibiva scarpini e mantella rossa, sembrò visibilmente confuso ed emozionato alla vista di quella “coperta” bianca. La sera prima, mentre Darren stava fumando, aveva corso nel giardinetto, rimirando quei fiocchi di neve e cercando di inghiottirli. Sembrò soppesare la consistenza della neve, prima di “tuffarsi” e rotolarsi nella stessa, evidentemente eccitato alla prospettiva del nuovo gioco e incurante di essersi già inzuppato la mantella. Lo richiamò con un fischio coercitivo, gli insinuò il collare e cominciarono a correre al proprio passo, percorrendo l'isolato e facendo ritorno a casa dopo una mezzora.
Rientrò altrettanto silenziosamente e riempì le ciotole di Pooka, mentre sgattaiolava nuovamente nella propria camera e si concedeva, con tutta la calma del caso, una lunga doccia calda, attenta a non bagnare i capelli. Dal momento che era il giorno delle decorazioni, convenne tra sé e sé, tanto valeva approfittarne per indossare qualche vestito dai colori a tema. Scelse un abito di una bella tonalità di verde smeraldo che si allacciava dietro la nuca, lasciandone libere le spalle e una cintura rossa, abbinata alla fascia per capelli con un fiocco. Un accessorio per capelli che aveva abbandonato negli anni del liceo ma che talvolta indossava come spilla che Quinn le aveva regalato molto tempo prima. Fece su e giù per le scale una mezza dozzina di volte, sempre attenta a non far troppo rumore, per trasportare le scatole con tutto l'occorrente. Insinuò a Pooka un cappellino da Santa Clause e un'altra mantellina rossa con risvoltini bianchi, sorridendo dei suoi vani tentativi di togliersela da solo. Si concesse una bella tazza di cioccolata calda con un po' di panna (per l'assunto secondo il quale se non vi erano testimoni umani di quello sfizio goloso, non sarebbe ingrassata) e, le mani sui fianchi, studiò momentaneamente il soggiorno e le scatole che aveva di fronte.
Annuì tra sé e sé, decidendo di partire dal camino, il cuore stesso della stanza e sgomberò la mensola dalle fotografie e dai ninnoli di tutti i giorni che avrebbe messo momentaneamente in garage. Spolverò la superficie e prese la scatola  con il presepe essenziale comprensivo della grotta della Natività con le relative statuine della Sacra Famiglia, dei pastori, dei Re Magi e dell'angelo annunciatore. Iniziò a disporle con cura e attenzione, sotto lo sguardo incuriosito di Pooka che stava annusando tutte le scatole aperte, mentre azionava la playlist natalizia sul cellulare e insinuava le cuffiette, così da lasciarsi accompagnare dal sottofondo.
Si ritrovò a canticchiare quelle parole ben note, felice che finalmente la sua stessa casa avrebbe rispecchiato l'atmosfera in cui si era già lasciata avvolgere nelle ultime due settimane.
Angels we have heard on high sweetly swinging o'er the plains, and the mountains in reply Echoing their joyous strains
Glo-o-o-o-oria In- Excelsis- Deo Glo-o-o-o-oria In- Excelsis- Deo
Tumblr media
28 notes · View notes
mynameis-gloria · 2 years
Text
Oggi pomeriggio ho salutato un'amica che partirà per l'Irlanda e dire che mi mancherà è riduttivo però sono così fiera, chissà che l'Irlanda non diventi meta di miei viaggi futuri! Allenarmi mi fa davvero bene, soprattutto mentalmente; osservo e studio il mio corpo, sotto questi occhi sempre troppo critici, lo vedo trasformarsi, cambiare, sbocciare. Sorrido mentre ripenso a questo folle periodo appena trascorso, mesi pesanti e stressanti, la testa assente e poco lucida, smarrita in tutti quei pensieri. "Sono qua" Domani sarà l'ultimo giorno con la mia lunghissima chioma riccia e questo biondo sulle lunghezze spuntato naturalmente con il sole. Non so se sono pronta ad abbandonarlo ma dopo due anni di ritocchi e sforbiciate presso me stessa hanno bisogno di un giorno di amore. Periodo in cui anche i miei occhi e le mie mani desiderano con più bramosia. Giorni intensi, decisioni prese, cambiamenti nell'aria, progetti e partenze imminenti, un compleanno in arrivo e mille cose da organizzare ed incastrare. È un caos e mi rispecchia
12 notes · View notes
lapastaasciutta · 2 years
Text
Aggiornamento ff
Visto che mi sono arrivate delle domande negli ask vi dico che avevo intenzione di pubblicare il nuovo capitolo qualche giorno fa, ma tra la disfatta dei mondiali (mi b*tto) e robe varie non sono ancora riuscita a revisionarla, fatto sta che ora sono a casa con l’influenza e la febbre QUINDI prometto che appena sono un minimo lucida mentalmente lo riguardo e lo carico. Sicuramente entro questa settimana lo pubblico, comunque
Kissini <3
2 notes · View notes
spideraracne · 4 years
Photo
Tumblr media
Pull me under
E con un volto apparentemente neutro che fissa i tetti di una Philadelphia sopita. In lontananza gli schiamazzi di qualche macchina, le urla di chissà che disperato ubriaco, i lamenti di qualche gatto. E lei appostata sul cornicione di una palazzina, sorseggia una birra, ancora fredda, con la maschera mezzo sollevata a rivelare un derma pallido, lentigginoso e una bocca piena.
Non è di una sbronza che ha bisogno adesso, non di una mente piegata, deformata. Vuole essere lucida per mettere insieme i pensieri, gli ultimi eventi e ciò che con fatica si sta ricostruendo da mesi. E non è stato facile mandare giù tutto quanto, tutti i problemi all’interno dei Soldier. Estremisti, pacifisti. Troppi cazzi per stare bene.
Ed il culmine dello stress, è sopraggiunto con l’arrivo di Tobs nelle loro prigioni. La prima grande prova era stata quella, andare a parlarci, affrontarlo… sebbene sapesse già che aveva il destino segnato, un bersaglio sulla fronte. Non era così che lo voleva vedere, lo voleva affrontare in campo aperto, vomitargli addosso la sua rabbia, picchiarlo fino a frantumargli le ossa della mascella. Dimenticare di essere Emma tra il sangue, lasciare solo la predatrice che sta in lei.
Ma la verità è che non è stato f a c i l e.
“Ora devi starmi a sentire, Em… Abbiamo poco tempo e bisogna che ci muoviamo in fretta!”
“VAFFANCULO, TOBEY! Ti rendi conto di quello che hai combinato? Che ci hai combinato? In fretta?”
La rabbia le era montata addosso come un cane affamato, tutti quei mesi, dove non si era potuto confrontare con lui e lì era esplosa. Vederlo e sapere cosa gli sarebbe successo le gettava addosso un mix di sensazioni mai provate e nessuna di esse, NESSUNA, era stata piacevole. Era più un dovere e non vi era spazio per il perdono.
“Lo capisci, Emma? Credi che stessi mentendo durante le ronde che abbiamo fatto insieme? Sono sempre stato io. Tobs, Crawler, stronzo, in qualsiasi modo tu voglia chiamarmi, ma ero sincero. Bisogna fermare Brook”.
“La gente mente in continuazione. La gente ti pugnala alle spalle anche chi ti dice amarti. Quindi non vedo perché dovrei credere ad un doppiogiochista”.
Non gli aveva comunque torto un capello, erano state minacce a vuoto, andate perdute chissà dove. Lo aveva persino stabilizzato, ma non spettava a lei togliergli la vita, era di qualcun altro. Qualcuno che l’aveva concessa e che ora se la riprendeva. Dare e avere. Una bilancia, un pegno che andava pagato.
E ancora adesso, dopo che gli ha detto addio, dopo che il corpo è stato fatto sparire, non trova pace, non prova sollievo ma solo un grosso grumo in fondo allo stomaco, pesante come un maciglio. Sempre stata un’eccellenza nello sbarazzarsi di certe persone ma non di certi sentimenti. La realtà è che avrebbe voluto che lui non fosse mai tornato, che avesse colto la possibilità che Jimmy gli aveva concesso. Erano stato uno stupido, Tobs. Aveva creduto nel perdono e Philly non è capace di darlo.
Continua a bere e si solleva del tutto la maschera, di tanto in tanto qualche voce rimpalla dentro l’auricolare, i suoi compagni non sono distanti, qualcuno è in zona. Lei continua a prendersi quei minuti, per calmarsi un minimo, soprattutto dopo la notizia del rapimento di Brook. E’ ancora incazzata per quello, la realtà è che ognuno fa quello che vuole e vorrebbe riempirli tutti di mazzate. Come se non avessero già altri cazzi a cui pensare e di già.
Quasi si immagina la faccia del Capitano Nguyen - Krikri – mentre legge la notizia mentre si prepara e poi la spara bella grossa, sulla giustizia, sulla feccia che sono le maschere. Santi non sono, stronzi parecchi ma anche spiegare che in realtà, non c’entrano un cazzo con quel vecchio di merda. Chi ci crederebbe? Ormai sono stati tirati in ballo e devono ballare, fino a stancarsi a morte.
“Sei una maschera, è questo che conta. Siete tutti uguali”
Anche le parole del cioccolatino le rimpallano dentro la testa, sbattendo come una pallina matta dentro un flipper. Stringe quella birra, prende dei sorsi e riflette appena mentre gli occhi azzurri si tuffano in pensieri sempre più cupi.
“Adesso ti farò una domanda, Emma Cowden. Quante persone hai ucciso? Quanti mostri, tra queste? E quanti poveri diavoli, invece?”
Ci ha pensato tanto a quella domanda, lei è una che pensa sempre dopo, mai nel momento. Prima è solamente una pistola bella carica pronta a mirare e fare fuoco. Ma l’aveva scorta la rabbia di lui, diversa da quella dei normali poliziotti. Aveva percepito una certa similitudine, la medesima fame della battaglia, per scopi diversi, da parte della barricata differente. Lo sguardo non può tradire, lo sguardo non mente e lo aveva letto nel Capitano, ciò che lo smuoveva. La causa dell’odio per le Maschere, un po’ come la sua per i Criminali.
“Sei solo un cane rabbioso che cerca vendetta, Kris”
Le scappa una risatina mentre termina la birra, perché del resto non conosce altri modi per liberarsi della rabbia, almeno non qualcosa che implichi la violenza e la guerra. Ora che Jake era lontano, nemmeno il sesso era più a portata di mano per scaricare la tensione accumulata. E’ stanca, mentalmente, sebbene quando fa qualcosa di buono, quando qualche m o s t r o  sparisce dalla faccia della terra, le carica addosso una grande voglia di dormire e un poco morire. Quella fame si sazia, quella Giustizia che non pare, per certo essere compresa.
V a  b e n e. Non essere compresa.
Va bene essere definita mostro, criminale, assassina. Del resto, se non lo è, ci è andata molto vicina.
Ed è un mostro che ama la cioccolata, che piange quando vede alla “Ricerca di Nemo”, che osserva la foto di Beverly e ridacchia al ricordo di quelle orribili calze color carne. Ed è ancora un mostro quando sente la mancanza degli abbracci di Jake nel cuore della notte o dei suoi baci. Ed è un mostro quando ride con Chloe ed Edith, nella sala relax dell’Hub, 
Vorrebbe esserlo davvero, un mostro. Forse così sarebbe più facile. 
La realtà è che non le importa di essere additata in alcuna maniera. Non le importa se un giorno la prenderanno, se finirà i suoi giorni a marcire in Sand. Perché sa che prima o poi succederà, che prima o poi non ci sarà perdono per lei, come lei non lo concede.
E per chi ha visto la morte, come lei, per chi ha vissuto in quello stato di grazia e poi è ritornata agli orrori di questa vita, è difficile dimenticare. Cancellare. Riprendere. E’ un logoramento continuo, giorno dopo giorno, che ti porta a pensare solamente ad oggi e mai domani.
Per cui, che importa di quello che gli altri dicono, quello che vuole è dare sé stessa, tutta, alla sua Causa, alla strada, agli innocenti anche a costo per passare per nominativi.
Che importa essere Emma quando si può essere Aracne?
https://youtu.be/l0vEcSL-5aY
1 note · View note
diariodiunemo · 4 years
Text
La principessa e il cavaliere
Nessuno sa quanto sto soffrendo per proteggere la bimba che è in me. Nessuno sa quant'è difficile proteggersi da soli e tenere saldi i nervi. Nessuno sa di tutte le sante volte che piange, ovvero ogni due per tre. Nessuno sa che il mio io mascolino e freddo è lo scudo, la protezione di questa dolce e tenera fanciulla. Nessuno sa che sono divisa a metà: una piccola principessa e il suo cavaliere immaginario. Cosa mi tocca dire. Cosa mi tocca fare. Volete rendervi conto di quanto la mia anima stia andando in pezzi? Cercando di non andare fuori di testa. Cercando di essere lucida mentalmente. Cercando di andare avanti in questo schifo di mondo. Cercando di non morire finché non sarò morta per davvero... ma ormai, in realtà, sono per metà morta dentro.
i-m-a-fairy
5 notes · View notes
lacoscienzadiluna · 4 years
Text
Sto leggendo che per smettere di stare male bisogna prendersi cura mentalmente e fisicamente di se stessi
Credo che uno dei problemi siano i miei amici
Se li tagliassi via forse riuscirei ad essere lucida per più di 4 giorni
non uscirei di casa perché non mi rimarrebbe nessuno
E starei più male
Sono debole
2 notes · View notes
blackmoonandspirits · 5 years
Text
Sono lucida, ma mentalmente distrutta.
3 notes · View notes
svtvnsdvuther-blog · 5 years
Text
il cuore comincia a battere più velocemente, gli occhi cominciano a pizzicare e appena sbatti le palpebre una lacrima scende sulla tua guancia, seguita da molte altre. ti strofini velocemente la mano tentando di asciugarle, ma ottieni solo la manica bagnata. le gocce arrivano fino alle tue labbra, facendoti avvertire quel tipico sapore salato che ormai di ricordi a memoria. la gola ti brucia come non mai, vorresti solo gridare, ma è notte fonda e soffochi il tuo dolore nel cuscino. stringi nei pugni i lembi della coperta tentando di sfogarti il più possibile, ma senza risultato. gli occhi sono appannati e rossi a causa delle lacrime. ti alzi di fretta, ti gira la testa, cerchi un oki per spegnere tutti i pensieri almeno per un po'. entri nel bagno e apri il cassetto dei medicinali, maledicendo mentalmente tua madre per non averlo comprato di nuovo. ti alzi e ti guardi allo specchio. esattamente cosa vedi? le borse sotto gli occhi per le notti insonni, i capelli spettinati come non mai, la faccia pallida. apri e chiudi le palpebre di nuovo, e una goccia ti cade sulla mano. l'unica cosa a cui riesci a pensare è "faccio schifo". lo so, ti senti fragile, come se potessi spezzati con un filo di vento. lo so che vuoi sentirti parte di qualcosa, lo so che vuoi sentirti ancora viva. non sei convinta di ciò che vuoi fare, non sei lucida per pensare alle conseguenze. torni in camera e prendi un temperino, svitando la lama con l'angolo di un righello. la guardi, la posi sul tavolo e resti a fissarla, cercando di capire cosa stai facendo. ti torna in mente tutto ciò che ti ha fatto stare male e per un momento ti chiedi se stai facendo la cosa giusta, ma senza rifletterci più di tanto afferri la lametta e graffi. una, due, tre, quattro volte, finché non ti senti soddisfatta. ora, vedendo il poco sangue che esce dalle ferite, ti senti finalmente reale, ti riguardi allo specchio e ti vedi diversa, quasi migliore di prima. ma quella non sei più tu, sei ciò che gli altri ti hanno fatta diventare..
1 note · View note
valium-a · 2 years
Text
Oggi non sto proprio mentalmente lucida
1 note · View note
iotnoitutti · 2 years
Text
Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede
Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede
Sembrano parole anacronistiche, fuori dal tempo, di una persona non molto lucida mentalmente ma, se andiamo ad analizzarle profondamente, sono parole che, pur sembrando di sconfitta, suonano, invece, di gioia. Cosa puo’ chiedere di piu’ una persona dalla vita? Ma, prima ancora, cosa significa “ho combattuto la buona battaglia”? I significati sono molti e, come sempre in quesi casi, su piu’…
View On WordPress
0 notes
Text
Un giorno, che potrebbe benissimo essere oggi ma non ne ho la minima voglia, mi prenderò il tempo, mi siederò ordinatamente alla scrivania, accenderò il pc e cercherò di far ordere negli ultimi due/tre mesi su un foglio word bianco. Questo avverrà circa ad agosto presumo.
Potrei fare un breve e conciso riassunto del tipo" contro ogni aspettativa, il quarto inverno è andato nettamente più di merda dei tre anni precedenti. Sono molto esaurita e se dovessimo tirare le somme della mia vita, negli anni sono molto peggiorata a livello umano. Mi preoccupa? No per niente non me ne frega un cazzo, ma come sempre devo avere una visione lucida e obbiettiva di qualunque cosa in modo da catalogarla ordinatamente e poi poterla controllare. Quindi dicevamo: sono sempre più convinta di essere circondata da gente nettamente stupida, incapace e svogliata. Sono sempre più insofferente ad ogni cosa. Spesso è volentieri non solo faccio pensieri (quelli li ho da circa due annetti) palesemente razzisti, ora li esterno pure a voce alta, in tre lingue, così, per alternare. Critico e insulto circa chiunque e, ultimamente, di nuovo, non solo mentalmente. E qua mi metto un freno perché devo chiudermi quella bocca, almeno di fronte ai miei amici. Ieri ho insultato in maniera pacata, ma per la versione austriaca sempre e comunque troppo, una cliente imbecille e ritardata che ha lasciato le sue cose di fuori dalla cabine e ovviamente qualcuno le ha prese. In realtà cari amici sono così da sempre, ma fino ad ora c'era sempre questo stra cazzo di velo di educazione e perbenismo del cazzo imposto dalla mia educazione. Negli ultimi mesi non so che cazzo sia successo."
Per oggi ho dato abbastanza
1 note · View note