I Travestiti
fotografie a colori
Lisetta Carmi
a cura di Giovanni Battista Martini con testi di Juliet Jacques, Vittorio Lingiardi, Paola Rosina
Contrasto, Roma 2022, 160 pagine, 94 fotografie a colori, cartonato con copertina in plancia, 24,3 x 31,8 cm, ISBN 9788869659065
euro 39,00
I travestiti. Fotografie a colori di Lisetta Carmi. pubblicato a cinquanta anni dalla pubblicazione de I travestiti (Roma, Essedi, 1972) e a pochi mesi dalla scomparsa dell’autrice appaiono, è un volume fortemente voluto dalla fotografa, con foto inedite a colori di uno dei reportage più intensi e importanti della storia della fotografia, ritrovate nel suo archivio nel 2017. Queste immagini compongono un corpus ampio e completo che permette una nuova lettura del lungo lavoro di Carmi con la comunità dei travestiti di Genova. Si ricostruisce la storia del libro edito nel 1972.Alla fine del 1965, per la festa di Capodanno, Lisetta Carmi, grazie a un amico viene invitata in una casa di travestiti che vivevano e lavoravano nell’ex ghetto ebraico del centro storico di Genova. La sera stessa comincia a fotografarli, dando inizio a un’amicizia e a una frequentazione che prosegue fino al 1971. L’anno successivo Sergio Donnabella, per la casa editrice Essedì, creata appositamente per questa pubblicazione che aveva ricevuto il no di altri editori, pubblica il libro I travestiti , un albo rosa a metà tra libro d’arte e libro inchiesta, esplicito tra durezza e sobrietà, con testi della stessa Lisetta Carmi e dello psicanalista Elvio Fachinelli e impaginazione grafica di Giancarlo Iliprandi. Ma il lavoro sull’identità sessuale racchiuso in quelle pagine sembra ai più fin troppo spudorato e anche solo la scelta del titolo, che rivela una presa di posizione inaccettabile, provoca scandalo.
Nell’edizione di Contrasto Carmi sfrutta la potenza comunicativa del colore per fare emergere la verità, attraverso la concreta fisicità dei suoi soggetti. La ricerca della verità è suprema linea guida di tutta la sua pratica fotografica. Le fotografie documentano la lunga preparazione di trucco, pettinatura e le fasi della vestizione, dalle immagini in reggiseno e reggicalze fino allo scatto in cui finalmente queste persone si mostrano al mondo come vorrebbero essere accolte. Essere rappresentate significa esistere, avere corpi, volti, nomi. Carmi si spinge oltre, e fotografa i travestiti che in tempi pionieristici si erano avviate al percorso di transizione a spasso per la città, al di fuori dei confini dell’antico ghetto ebraico che per troppe di loro era protezione ma anche prigione. Sono il primo passo di un cammino ancora lungo e doloroso. L’obiettivo di Lisetta restituisce loro normalità e bellezza.
02/02/23
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Andi - Il nuovo singolo “Comete”
Il brano del cantautore sugli stores digitali e nelle radio
“Comete” è il nuovo singolo dell’eclettico cantautore Andi sui principali stores digitali e dal 17 novembre nelle radio in promozione nazionale. Il brano nasce musicalmente da una linea di basso, una cassa e un rullante. L’idea del sound è stata fin da subito abbastanza chiara, così come quello che il brano avrebbe dovuto raccontare “di pancia”: una canzone di tutti, che desse speranza e che ci unisse. Come spesso accade il tema stesso e le parole sono arrivate dopo, ripetendo fino allo sfinimento la melodia del ritornello e rimanendo in attesa di un messaggio. Il messaggio è poi arrivato chiaro e forte con l’immagine di un cielo stellato e la sensazione di sentirsi piccoli e soli lì sotto, ma anche di sapere che dall’altra parte di quelle luci, in qualche luogo o in qualche modo, ci fosse qualcuno che, come una guida, stesse illuminando la strada.
“Comete è la canzone di tutti coloro che si sentono delle piccole e fragili fiammelle nel mondo e che credono di essere da sole nei propri problemi, nei propri sogni, nelle proprie difficoltà. E’ quando ci accorgiamo che siamo in tanti nella medesima situazione, che non siamo soli, che quelle fiammelle diventano un fuoco che divampa; una scia di luce che illumina il cielo per fare la differenza.” Andi
Storia dell’artista
Mi avvicino alla musica verso i 18 anni di età, sebbene abbia sempre avuto un'attrazione per tutto ciò che è arte. In precedenza, e anche in quegli stessi anni coltivo la passione per il teatro e la danza, oltre che per la pittura. Il mio primo testo lo scrivo proprio in quegli anni. In qualche modo è la musica a trovarmi e a farsi conoscere. Nel 2012 inizio a prendere lezioni di canto e chitarra moderni con Paolo Acchiardi (in arte Elia) presso la scuola di musica Il Girotondo, a Cuneo. Nel frattempo, la vita mi porta ad avvicinarmi sempre di più alla musica, che è diventata a tutti gli effetti la mia migliore amica e la mia ancora di salvezza quando nell'estate 2015, per una serie di esperienze poco piacevoli, mi trovo a realizzare un sogno che avevo nel cassetto da circa quattro anni: un viaggio di tre mesi lungo la penisola italiana. Zaino, chitarra da una mano e carrello con l'amplificatore dall'altra, treno, Couchsurfing e notti all'addiaccio. Un viaggio che mi porta a conoscermi meglio sotto il profilo musicale e non solo, a trovare uno stile e una identità personali nella musica, quella suonata in strada nella fattispecie. Quel viaggio è il primo passo verso un nuovo concetto di Libertà, maturato prendendo coscienza di tutto ciò che ero e di tutto ciò che avrei voluto essere. Libertà diventa quindi liberarmi da quelle credenze apprese durante gli anni che mi impediscono di essere prima di tutto felice e realizzato.
Da quell’estate del 2015 faccio della passione per la musica il mio lavoro principale, della strada una scuola e della Libertà una direzione, proprio come se il viaggio non fosse mai terminato. Da giugno 2017 frequento la scuola di musica Voice Art Academy diretta dalla Vocal Coach Silvia Elena Violino con la quale studio canto con il metodo Vocal Care. Con la scuola dalla fine dello stesso anno inizio a registrare il primo album di inediti (arrangiato dal Maestro Massimo Celsi) in vista del Tour Music Fest al quale partecipo con l’inedito “Sei Amore”. Il disco, pubblicato nel dicembre del 2018 con il nome d’arte Andi Lios, contiene cinque inediti con un’impronta pop e una bonus track a carattere più cantautorale. Tra questi il brano che dà il titolo all’EP: “Va tutto bene”. È con “Va tutto bene” che ricevo il Premio Speciale Giancarlo Bigazzi in occasione della Finalissima del Premio Mia Martini tenutosi a Bagnara Calabra nell’ottobre dello stesso anno. Nel 2019 partecipo come rappresentante della regione Piemonte al Festival del Pilone d’Oro di Messina interpretando “Emozioni” di Mogol-Battisti e ricevendo il Premio Speciale Mino Licordari. Poco prima e durante il primo lockdown del 2020 autoproduco in casa rispettivamente due brani: “L’amore al tempo del Coronavirus” e “Soli insieme”, pubblicati su YouTube. Il secondo è stato realizzato assieme a un ristretto gruppo di Fan all’interno di un Gruppo Chiuso Facebook ad essi dedicato. All’interno dello stesso Gruppo, a ottobre 2020 è stato pubblicato il VLOG che racconta il mio secondo disco di inediti (dagli albori della scrittura fino alla registrazione in studio) dal titolo “Piume” che raccoglie cinque nuovi singoli accomunati nel testo dalla presenza in ciascuno di quello che è diventato il mio simbolo: la piuma (bianca), notoriamente conosciuto come il simbolo degli Angeli. Il disco è stato rilasciato momentaneamente ed esclusivamente per il Gruppo Facebook. Il disco e il VLOG, reduci di un anno e mezzo di lavoro, rimangono ad oggi non ancora pubblicati.
A marzo 2023 è in progetto la produzione di un nuovo disco che includerà i brani migliori di “Piume” e un estratto di “Va tutto bene”, in una qualità decisamente migliore, oltre che brani completamente nuovi nati nell’ultimo periodo. A settembre 2023 vengo premiato da Paola Folli con il primo premio nella categoria inediti al Best Voice Festival 2023 di Alba con il brano “Comete”. “Comete” segna in qualche modo la rinascita del mio personale progetto artistico con il nome di Andi.
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DI ALGO… PUEBLO NUEVO 10° ANIVERSARIO
VV.AA.
17 octubre 2015
PN 100
mensaje 001 Gerardo Figueroa Rodriguez GFR Pueblo Nuevo manifesto (male voice) (01:13)
mensaje 002 Felipe Zúñiga Dr.800xl (00:53)
mensaje 003 Eduardo Yáñez Gozne (00:48)
mensaje 004 Alejandro Albornoz (00:59)
mensaje 005 Ricardo Tapia Seiten Wall (01:40)
mensaje 006 Ayoze García (00:43)
mensaje 007 Giancarlo Cavassa (00:17)
mensaje 008 Martín Castro MRTN-CSTR (00:07)
mensaje 009 Pablo Reche (00:09)
mensaje 010 Marcela Paz Undurraga (00.10)
mensaje 011 Lluvia Ácida Mártires del Trabajo a capella (00:59)
mensaje 012 Jaime Baeza (00:21)
mensaje 013 Carlos Francino (00:24)
mensaje 014 Sofía Santelices (00:53)
mensaje 015 Ryan Bodiford (00:27)
mensaje 016 Jorge Baradit Discurso de Salvador Allende ante la ONU (1972) (01:15)
mensaje 017 Claudio Pérez Usted No! (01:06)
mensaje 018 Felipe Cussen (00:10)
mensaje 019 Olivia Soto y Bojan Cosic (02:00)
mensaje 020 Máximo Campos (00:11)
mensaje 021 Jorge Castro Fisternni (00:58)
mensaje 022 Miguel Cáceres (01:05)
mensaje 023 Juan Pablo Cacciuttolo (01:12)
mensaje 024 Renzo Filinich (00:14)
mensaje 025 Alvar Lázaro Élansson (00:48)
mensaje 026 Ariel Sima y Diego Sima Farmacia (01:00)
mensaje 027 Bastián Ferrero (01:19)
mensaje 028 Vanessa Valencia (00:31)
mensaje 029 Javier Moraga (01:41)
mensaje 030 Iñigo Díaz (00:32)
mensaje 031 Héctor Aguilar Polar (00:26)
mensaje 032 Frank Benkho Are you ready for the Lord? (01:20)
mensaje 033 Rainer Krause (00:59)
mensaje 034 Felipe Otondo (00:56)
mensaje 035 Franco Colombo Reflection (00:10)
mensaje 036 Rafael y Antonia Cheuquelaf (01:08)
mensaje 037 Boris Fres (01:14)
mensaje 038 Karenn González La Monine y familia Virgen del Pilar (01:14)
mensaje 039 Danilo Valenzuela Dúo Campesino Electro Obrero (01:19)
mensaje 040 Pelife Ce Ejercicio para mover objetos (02:19)
mensaje 041 Franco Carrasco Franco I (01:10)
mensaje 042 Ivo Vidal Abuelita Chilota edit (00:58)
mensaje 043 José Ignacio López El Lazo Invisible (00:10)
mensaje 044 Daniel Nieto Danieto (01:40)
mensaje 045 Bárbara González Barrera (00:26)
mensaje 046 Aurélien Rotureau izOReL (00:27)
mensaje 047 Daniel Bustos (01:03)
mensaje 048 Roberto López Pinoleo (00:13)
mensaje 049 Álvaro Gallegos (00:27)
mensaje 050 Gerardo Figueroa Rodriguez GFR Pueblo Nuevo manifesto (female voice) (01:13)
mensaje 051 Lluvia Ácida Mártires del Trabajo a capella 2 (01.09)
mensaje 052 Brian Mackern la tierra gira entre las ondas con un estremecimiento de espanto (00:42)
mensaje 053 Marcia Espinosa Instrucciones para dibujar (por Yoko Ono) (00:18)
mensaje 054 Matías Díaz Tecnologías íntimas (00:10)
mensaje 055 Sam Nacht (01:00)
mensaje 056 Sebastián Ortiz 5ebuts (00:09)
mensaje 057 Oscar Barrientos (00:25)
mensaje 058 Miguel Conejeros F600 (01:34)
mensaje 059 Eduardo y Octavio Yáñez (00:38)
mensaje 060 Almudena Villar Ofelia Nieto 29 (00:53)
mensaje 061 Pablo Flores Namm/Aysen (01:06)
mensaje 062 Bryan Holmes (01:02)
mensaje 063 Sophia López Pinoleo (00:06)
mensaje 064 Marcelo Acosta Los Sabios Duendes Proyecto Daily loops 29-10-14 (00:42)
mensaje 065 Fabián Rubilar (00:55)
mensaje 066 Ricardo Morales Aarongivafk sah-nacion (01:02)
mensaje 067 Manuel Saavedra Urrutia (00:44)
mensaje 068 Carolina Peters y Felix Pino-Kovalenko (00:14)
mensaje 069 Felipe Baradit Baradit (00:41)
mensaje 070 Mika Martini Desde mi balcón (00:26)
mensaje 071 Luis Marte (00:28)
mensaje 072 Alisú, Jack Plug y Tomita (01:31)
mensaje 073 Juan Antonio Nieto Pangea* (00:48)
mensaje 074 Cristóbal Korenblit Blit (00:18)
mensaje 075 Freddy Musri (00:17)
mensaje 076 Francisco Pinto (00:39)
mensaje 077 Cristian Soto (00.15)
mensaje 078 Catalina Espinosa Kat (00:35)
mensaje 079 Hans Carstens (01:00)
mensaje 080 Iñaki Muñoz La Bella Violencia (00:25)
mensaje 081 Eliza Rizo Desafinado (00:15)
mensaje 082 Alberto Kurapel (00:45)
mensaje 083 Marcelo Acosta Los Sabios Duendes Proyecto Daily loops 30-10-14 (01:12)
mensaje 084 Ignacia Cavedo (00:06)
mensaje 085 Christian Delon Homenaje a Cristóbal Cornejo** (01:41)
mensaje 086 Miroir Fumant (00:52)
mensaje 087 Amanda Silva y Máximo Campos (00:28)
mensaje 088 Brad Brace Sweatheart (00:07)
mensaje 089 Mario Santelices (00:22)
mensaje 090 Rafael Casanova Sensorama 19-81 (00:25)
mensaje 091 Pablo Cornejo y Lucía Lynch (00:45)
mensaje 092 Jorge Loayza (00:27)
mensaje 093 Fábio A. AjaxFree Quem disse? (01:10)
mensaje 094 Juan Cristóbal Saavedra Equipo Joan y Violeta cumplen... (00:26)
mensaje 095 Mario Venegas ATC (00:32)
mensaje 096 Doriana Mendes (01:43)
mensaje 097 Felix Pino-Kovalenko (00:41)
mensaje 098 Víctor Larraguibel Materia Prima (01:40)
mensaje 099 Jorge Baradit Ultimo discurso de Salvador Allende (1973) (00:59)
mensaje 100 Jose Jünemann June or July (01:07)
(78:04)
* 1961-2022
** - 2015
Todos los mensajes compuestos, realizados y grabados por sus respectivos autores.
Idea original, recopilación, producción y diseño por Mika Martini.
Ilustraciones de portada por Catalina “Kat” Espinosa Santelices.
El mundo es incognoscible. El cerebro, pasajero ciego encerrado tras paredes de calcio impenetrables, posee apenas tres o cuatro sensores pobres para tantear en la oscuridad lo que parece ocurrir allá afuera. El espectro sonoro que registra es mínimo, el luminoso lo es menos aún, ni hablar del táctil. La llamada realidad es la suma paupérrima de estas métricas, despojos y escombros de lo real. Cada escucha es un eco lejano, cada imagen una sombra pobre, cada textura y cada destello un reflejo de un reflejo de un reflejo de algo lejano que grita en el fondo de un pozo. La realidad son fragmentos, siempre son fragmentos, tres pedazos de vidrio de un vitreaux del que jamás conoceremos su totalidad. Somos ciegos en la Antártida conectados con una radio de onda corta, esperando que a través de la estática espesa nos llegue alguna noticia en la forma de saludo áspero, quebrado, tenue, lívido y así, sentados en nuestra pieza oscura, armamos un rompecabezas mal dibujado, de bordes rugosos, donde creemos ver la ilusión de una realidad atroz. No es el mito de la caverna, no es el despertar de Mr. Anderson, es peor, realmente la verdad está allá afuera, no en otro mundo, no en otra dimensión, está realmente ahí, a un centímetro de nuestra masa encefálica, pero inalcanzable ¿Qué temperatura hay realmente allá afuera? ¿Cómo suena realmente un tambor? Seríamos capaces de ver y escuchar sin volvernos locos?
Mientras tanto, actuamos por acumulación, juntamos fragmentos desesperadamente, la demencia de algunos poetas que juntan páginas y las pegan con bilis es un espectáculo triste del fracaso, de la pantomima de monos que se creen capaces de alcanzar un rescoldo de infinito. Pero en ese ejercicio se hace arte, el cadáver del héroe que se quema es arte, el resultado de una expedición como la de Pueblo Nuevo deja un dibujo en el territorio que se convierte en arte. Es la desesperación del que da manotazos en la oscuridad y acumula escombros buscando atinar con algo. Es la belleza del organismo que patalea en el fango mientras desarrolla antenas, palpando la maravilla e intuyendo dónde está la luz para seguirla con rabia, obsesivamente, son los exploradores de la mente, de la mente del futuro.
Jorge Baradit
“Di algo… Pueblo Nuevo 10° Aniversario”
Hay ocasiones en la vida que exigen momentos de reflexión; momentos para mirar hacia atrás y hacia adelante, recordar lo que se ha logrado y lo que queda todavía para hacer. Estas ocasiones vienen en diversas formas, como aniversarios, o hitos de cumplimiento, o en la forma de reuniones de amigos y compañeros de labores.
“Di algo… Pueblo Nuevo 10° Aniversario” representa una auspiciosa confluencia de los tres.
Celebrando 10 años de existencia de Pueblo Nuevo, al mismo tiempo conmemoran el lanzamiento número 100 de este sello distinguido! Además, esta producción reúne las voces de 100 artistas, amigos, simpatizantes y personas de todo Chile, América Latina y el mundo, cuyos saludos, alabanzas, reflexiones y esperanzas para el futuro, se mezclan como un coro singular en cacofónica y colaborativa comunión.
De hecho, como un acto de expresión colectiva, “Di algo… Pueblo Nuevo 10° Aniversario” refleja perfectamente el espíritu, la excentricidad y el alcance expansivo de esta comunidad y de la plataforma musical que honra. Considerados conjuntamente, estos variados mensajes, enviados desde cerca y lejos, reflejan el humor y la sinceridad, la ingenuidad y la anormalidad, la inmediatez y la abstracción, que han caracterizado la oferta musical de Pueblo Nuevo a través de todos estos años.
Y así, tal como algunos han ido y venido, Pueblo Nuevo resiste y permanece. Sigue prosperando, como su lema sugiere, en tanto en el sentido de comunidad que engendra, y como el lugar de encuentros virtuales alrededor de los que orbita esta comunidad y de donde brota. Esta colección es un testimonio alegre de ese tremendo éxito.
Felicitaciones y saludos a todos los que han contribuido a esta recopilación y a este viaje, y ojalá que los próximos 10 años sean tan gratificante como estos últimos. ¡Adelante no más!
J. Ryan Bodiford
(CC) BY-NC-SA 3.0 mp3 flac
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