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#Duecento
fidgetdrawgraff · 1 year
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storiearcheostorie · 2 months
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MOSTRE / L’enigma del Maestro di San Francesco: lo "stil novo" del Duecento umbro alla Galleria Nazionale di Perugia
MOSTRE / L’enigma del Maestro di San Francesco: lo "stil novo" del Duecento umbro alla Galleria Nazionale di Perugia La mostra, che raccoglie 50 opere straordinarie, apre domani e resterà aperta fino al 9 giugno
Redazione È meno conosciuto dei grandi maestri che vennero prima o dopo di lui del Duecento, da Giunta Pisano a Cimabue e Giotto. Ma il Maestro di San Francesco, il cui nome è ancora ignoto ma la cui mano porta le stimmate dell’eccezionalità, rappresenta sicuramente, con il suo manipolo di opere, uno degli artisti più importanti del tardo Medioevo. A dimostrarlo è la mostra “L’enigma del Maestro…
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svicolotuttoamancina · 5 months
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lonelysmile · 7 months
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cerco sempre di essere gentile con tutti ma mi stupisco quando gli altri non lo sono con me
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givemeanorigami · 3 months
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Se non continuo a leggere, i personaggi che temo moriranno nel prossimo capitolo resteranno in vita, giusto?
È tipo il gatto di Schrodinger del lettore: sono vivi e morti finché non continui a leggere.
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mishkakagehishka · 10 months
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Do me a favour and pray that i get literally anything except the 20th century on the exam
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gaysessuale · 1 year
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Il mio problema principale con il lavoro che mi è stato offerto è che mette insieme le tre cose che odio di più al mondo: customer care telefonica. per cose di moda. in francese.
quindi io il colloquio lo faccio perché mi hanno rotto i coglioni per farlo (blabla non troviamo fluenti in francese gne gne) ma spero sappiano che per convincermi a lavorare solo in francese rispondendo al telefono il prezzo è alto
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turuin · 2 years
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Giuro, montare mobili dell'IKEA è più facile
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vanbasten · 1 year
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vi giuro che lo sapevo me lo sentivo nell’anima
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sauolasa · 2 years
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Cento euro al MWh per il gas; duecento per il petrolio. I dettagli del tetto Ue
Quali sono i dettagli del piano che Bruxelles ha sottoposto ai leader del 27 contro il caro energia? E quali hanno più probabilità di approvazione?
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fidgetdrawgraff · 1 year
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storiearcheostorie · 4 months
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MUSEI / Galleria degli Uffizi, la Sala del Duecento si rifà il look: allestimento nuovo di zecca per esaltare i "fondi oro"
MUSEI / Galleria degli Uffizi, la Sala del Duecento si rifà il look: allestimento nuovo di zecca per esaltare i "fondi oro"
Interamente rinnovata, agli Uffizi di Firenze, la Sala del Duecento collocata all’inizio del Primo corridoio della Galleria. L’allestimento, caratterizzato da pareti di colore grigio scuro, scelto per esaltare i fondi oro delle opere accolte, prevede l’impiego di robusti vetri antiriflesso, che consentono al pubblico un contatto ravvicinato con i capolavori medievali. L’ambiente è stato…
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killiandestroy · 2 years
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dopo st'esame il primo che mi nomina dante lo 💀🔨
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giovaneanziano · 24 days
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Via degli Dei giorno 2
- mi svegliano i verso demoniaci dei cervi in amore.
- le tizie che parlano in AMIOOO alle 5.30 dormono perché AMIOOO mettiamo la sveglia alle SIETTEI che tanto domani camminiamo POCHIO quindi vado a vestirmi in cucina
- mi vesto colazioni pesante e parto
- bless animalo annoverato: lepre che quasi si schianta sugli stinchi, pavone albino che ho fotografato che sembrava quasi scocciato e gatti. So much gatti
- a un certo punto urlo SONO A METÀ ma un cartello mi mette il dubbio: non erano 26 dai non poss aver sbagliato i conti. Infatti i km di oggi sono TRENTADUE
- finisco l’acqua a 10 km dalla fontanella. Ho avuto visioni varie ma va tutto benissimo
- non capisco il senso di fare le strade sali e scendi FALLE DRITTE CHE OK LA SALITA MA LA DISCESA MADONNA DELLE PENTOLE
- arrivo dopo aver cambiato strada che COL CAZZO che mi faccio DUECENTO METRI DI DISLIVELLO DRITTI IN ALTO COME IL BRACCIO DI LA RUSSA
- B&B creepy gestito da gestori creepy che mi fanno a 2 cm dalla faccia CI SEI SOLO TU OGGI STRANO VERO? Signo’ stasera sicuramente si mangerà Mario da Civitanova Marche arrivato qui ieri e messo in concia stamane dopo averlo accoltellato nel sonno
Quindi forse domani non ci leggeremo perché ormai sapete.
Fatica 5/10
Felice 6/10
Abbronzato 8/10
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viendiletto · 3 months
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Foiba di Basovizza e Monrupino (Trieste) – Oggi monumenti nazionali. Diverse centinaia sono gli infoibati in esse precipitati.
Foiba di Scadaicina sulla strada di Fiume.
Foiba di Podubbo – Non è stato possibile, per difficoltà, il recupero. Il Piccolo del 5.12.1945 riferisce che coloro che si sono calati nella profondità di 190 metri, hanno individuato cinque corpi – tra cui quello di una donna completamente nuda – non identificabili a causa della decomposizione.
Foiba di Drenchia – Secondo Diego De Castro vi sarebbero cadaveri di donne, ragazze e partigiani dell’Osoppo.
Abisso di Semich – “…Un’ispezione del 1944 accertò che i partigiani di Tito, nel settembre precedente, avevano precipitato nell’abisso di Semich (presso Lanischie), profondo 190 metri, un centinaio di sventurati: soldati italiani e civili, uomini e donne, quasi tutti prima seviziati e ancor vivi. Impossibile sapere il numero di quelli che furono gettati a guerra finita, durante l’orrendo 1945 e dopo. Questa è stata fina delle tante Foibe carsiche trovate adatte, con approvazione dei superiori, dai cosiddetti tribunali popolari, per consumare varie nefandezze. La Foiba ingoiò indistintamente chiunque avesse sentimenti italiani, avesse sostenuto cariche o fosse semplicemente oggetto di sospetti e di rancori. Per giorni e giorni la gente aveva sentito urla strazianti provenire dall’abisso, le grida dei rimasti in vita, sia perché trattenuti dagli spuntoni di roccia, sia perché resi folli dalla disperazione. Prolungavano l’atroce agonia con sollievo dell’acqua stillante. Il prato conservò per mesi le impronte degli autocarri arrivati qua, grevi del loro carico umano, imbarcato senza ritorno…” (Testimonianza di Mons. Parentin – da La Voce Giuliana del 16.12.1980).
Foibe di Opicina, di Campagna e di Corgnale – “Vennero infoibate circa duecento persone e tra queste figurano una donna ed un bambino, rei di essere moglie e figlio di un carabiniere …” (G. Holzer 1946).
Foibe di Sesana e Orle – Nel 1946 sono stati recuperati corpi infoibati.
Foiba di Casserova sulla strada di Fiume, tra Obrovo e Golazzo. Ci sono stati precipitati tedeschi, uomini e donne italiani, sloveni, molti ancora vivi, poi, dopo aver gettato benzina e bombe a mano, l’imboccatura veniva fatta saltare. Difficilissimi i recuperi.
Abisso di Semez – Il 7 maggio 1944 vengono individuati resti umani corrispondenti a ottanta – cento persone. Nel 1945 fu ancora “usato”.
Foiba di Gropada – Sono recuperate cinque salme. “Il 12 maggio 1945 furono fatte precipitare nel bosco di Gropada trentaquattro persone, previa svestizione e colpo di rivoltella “alla nuca”. Tra le ultime: Dora Ciok, Rodolfo Zuliani, Alberto Marega, Angelo Bisazzi, Luigi Zerial e Domenico Mari”.
Foiba di Vifia Orizi – Nel mese di maggio del 1945, gli abitanti del circondario videro lunghe file di prigionieri, alcuni dei quali recitavano il Padre Nostro, scortati da partigiani armati di mitra, essere condotte verso la voragine. Le testimonianze sono concordi nell’indicare in circa duecento i prigionieri eliminati.
Foiba di Cernovizza (Pisino) – Secondo voci degli abitanti del circondario le vittime sarebbero un centinaio. L’imboccatura della Foiba, nell’autunno del 1945, è stata fatta franare.
Foiba di Obrovo (Fiume) – È luogo di sepoltura di tanti fiumani, deportati senza ritorno.
Foiba di Raspo – Usata come luogo di genocidio di italiani sia nel 1943 che nel 1945. Imprecisato il numero delle vittime.
Foiba di Brestovizza – Così narra la vicenda di una infoibata il “Giornale di Trieste” in data 14.08.1947. “Gli assassini l’avevano brutalmente malmenata, spezzandole le braccia prima di scaraventarla viva nella Foiba. Per tre giorni, dicono i contadini, si sono sentite le urla della misera che giaceva ferita, in preda al terrore, sul fondo della grotta.”
Foiba di Zavni (Foresta di Tarnova) – Luogo di martirio dei carabinieri di Gorizia e di altre centinaia di sloveni oppositori del regime di Tito.
Foiba di Gargaro o Podgomila (Gorizia) – Vi furono gettate circa ottanta persone.
Capodistria – Le Foibe – Dichiarazioni rese da Leander Cunja, responsabile della Commissione di indagine sulle Foibe del capodistriano, nominata dal Consiglio esecutivo dell’Assemblea comunale di Capodistria: “Nel capodistriano vi sono centosedici cavità, delle ottantuno cavità con entrata verticale abbiamo verificato che diciannove contenevano resti umani. Da dieci cavità sono stati tratti cinquantacinque corpi umani che sono stati inviati all’Istituto di medicina legale di Lubiana. Nella zona si dice che sono finiti in Foiba, provenienti dalla zona di S. Servolo, circa centoventi persone di etnia italiana e slovena, tra cui il parroco di S. Servolo, Placido Sansi. I civili infoibati provenivano dalla terra di S. Dorligo della Valle. I capodistriani, infatti, venivano condotti, per essere deportati ed uccisi, nell’interno, verso Pinguente. Le Foibe del capodistriano sono state usate nel dopoguerra come discariche di varie industrie, tra le quali un salumificio della zona”.
Foiba di Vines – Recuperate dal Maresciallo Harzarich dal 16.10.1943 al 25.10.1943 cinquantuno salme riconosciute. In questa Foiba, sul cui fondo scorre dell’acqua, gli assassinati dopo essere stati torturati, finirono precipitati con una pietra legata con un filo di ferro alle mani. Furono poi lanciate delle bombe a mano nell’interno. Unico superstite, Giovanni Radeticchio, ha raccontato il fatto.
Cava di Bauxite di Gallignana – Recuperate dal 31 novembre 1943 all’8 dicembre 1943 ventitré salme di cui sei riconosciute. Don Angelo Tarticchio nato nel 1907 a Gallesano d’Istria, parroco di Villa di Rovigno. Il 16 settembre 1943 – aveva trentasei anni – fu arrestato dai partigiani comunisti, malmenato ed ingiuriato insieme ad altri trenta dei suoi parrocchiani, e, dopo orribili sevizie, fu buttato nella foiba di Gallignana. Quando fu riesumato lo trovarono completamente nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa, i genitali tagliati e messi in bocca.
Foiba di Terli – Recuperate nel novembre del 1943 ventiquattro salme, riconosciute.
Foiba di Treghelizza – Recuperate nel novembre del 1943 due salme, riconosciute.
Foiba di Pucicchi – Recuperate nel novembre del 1943 undici salme di cui quattro riconosciute.
Foiba di Surani – Recuperate nel novembre del 1943 ventisei salme di cui ventuno riconosciute.
Foiba di Cregli – Recuperate nel dicembre del 1943 otto salme, riconosciute.
Foiba di Cernizza – Recuperate nel dicembre del 1943 due salme, riconosciute.
Foiba di Vescovado – Scoperte sei salme di cui una identificata.
Altre foibe da cui non fu possibile eseguire recupero nel periodo 1943 – 1945: Semi – Jurani – Gimino – Barbana – Abisso Bertarelli – Rozzo – Iadruichi.
Foiba di Cocevie a 70 chilometri a sud-ovest da Lubiana
Foiba di San Salvaro
Foiba Bertarelli (Pinguente) – Qui gli abitanti vedevano ogni sera passare colonne di prigionieri ma non ne vedevano mai il ritorno.
Foiba di Gropada
Foiba di San Lorenzo di Basovizza
Foiba di Odolina – Vicino Bacia, sulla strada per Matteria, nel fondo dei Marenzi.
Foiba di Beca – Nei pressi di Cosina.
Foibe di Castelnuovo d’Istria – “Sono state poi riadoperate – continua il rapporto del CLN – le foibe istriane, già usate nell’ottobre del 1943”.
Cava di bauxite di Lindaro
Foiba di Sepec (Rozzo)
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mishkakagehishka · 10 months
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I need a better study strat but i hate studying backwards
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