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#Donne di cristallo
queerographies · 5 months
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[Donne di cristallo][Germano Romano]
Due donne, due personalità, due temperamenti. Le loro vite si incontrano per caso e si legano fino alla fine. Questo racconto si basa su argomenti specifici, come l’omosessualità, la fuga dall’Africa con barche di rifugiati, rapimenti, omicidi e su tutti la sindrome di Stendhal. Sara & Amina sono due donne costrette a difendere la loro unione combattendo innanzitutto contro il sessismo, ma anche…
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donaruz · 6 months
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“Canto delle donne” di Alda Merini
Io canto le donne prevaricate dai bruti
la loro sana bellezza, la loro “non follia”
il canto di Giulia io canto riversa su un letto
la cantilena dei salmi, delle anime “mangiate”
il canto di Giulia aperto portava anime pesanti
la folgore di un codice umano disapprovato da Dio,
Canto quei pugni orrendi dati sui bianchi cristalli
il livido delle cosce, pugni in età adolescente
la pudicizia del grembo nudato per bramosia,
Canto la stalla ignuda entro cui è nato il “delitto”
la sfera di cristallo per una bocca “magata”.
Canto il seno di Bianca ormai reso vizzo dall’uomo
canto le sue gambe esigue divaricate sul letto
simile ad un corpo d’uomo era il suo corpo salino
ma gravido d’amore come in qualsiasi donna.
Canto Vita Bello che veniva aggredita dai bruti
buttata su un letticciolo, battuta con ferri pesanti
e tempeste d’insulti, io canto la sua non stagione
di donna vissuta all’ombra di questo grande sinistro
la sua patita misura, il caldo del suo grembo schiuso
canto la sua deflorazione su un letto di psichiatra,
canto il giovane imberbe che mi voleva salvare.
Canto i pungoli rostri di quegli spettrali infermieri
dove la mano dell’uomo fatta villosa e canina
sfiorava impunita le gote di delicate fanciulle
e le velate grazie toccate da mani villane.
Canto l’assurda violenza dell’ospedale del mare
dove la psichiatria giaceva in ceppi battuti
di tribunali di sogno, di tribunali sospetti.
Canto il sinistro ordine che ci imbrigliava la lingua
e un faro di marina che non conduceva al porto.
Canto il letto aderente che aveva lenzuola di garza
e il simbolo-dottore perennemente offeso
e il naso camuso e violento degli infermieri bastardi.
Canto la malagrazia del vento traverso una sbarra
canto la mia dimensione di donna strappata al suo unico amore
che impazzisce su un letto di verde fogliame di ortiche
canto la soluzione del tutto traverso un’unica strada
io canto il miserere di una straziante avventura
dove la mano scudiscio cercava gli inguini dolci.
Io canto l’impudicizia di quegli uomini rotti
alla lussuria del vento che violentava le donne.
Io canto i mille coltelli sul grembo di Vita Bello
calati da oscuri tendoni alla mercé di Caino
e canto il mio dolore d’esser fuggita al dolore
per la menzogna di vita
per via della poesia.
Alda Merini
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vefa321 · 1 year
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Sette: il numero magico.
Dai sette peccati capitali alle sette meraviglie del mondo.
Nulla viene tralasciato.
Qualche esempio con il numero sette dalla scienza alla funzione cinematografica.
📌7 colori dell’arcobaleno,
📌7 note musicali,
📌7 giorni della settimana,
📌7 anni (età della ragione),
📌7 chakra (per veicolare l’energia),
📌7 anni (per il rinnovamento delle cellule umane),
📌7 meraviglie del mondo,
📌7 bracci del candelabro sacro ebraico,
📌7 raggi (Alice Bailey),
📌7 peccati capitali,
📌7 sacramenti,
📌7 virtù (teologali),
📌7 invocazioni (nel Padre nostro),
📌7 leghe (gli stivali delle),
📌7 mogli (di Barbablù),
📌i 7 mercenari,
📌i 7 samurai,
📌007 (James Bond),
📌le 7 bocce di cristallo,
📌le 7 vite dello sparviero,
...
Insomma il sette è un filo conduttore, dal quale cominciare e ricominciare.
E ora parliamo delle sette strisce della pastiera.
➡️Per chi crede o chi vuole crederci.
Tra il mito e la leggenda, la storia di una sirena o il connubio simbiotico del mare e Napoli.
Secondo la prima leggenda le strisce della pastiera devono essere 7, disposte in modo tale da creare dei rombi. La storia racconta di una sirena "dormiente", come in letargo, che in primavera emerge dalle acque per salutare il popolo della sua città. Come da tradizione, la sirena canta, allietando tutti i napoletani. Questi ultimi, per ringraziare la creatura mitologica, le portano farina, ricotta, uova, grano, acqua di fiori d’arancio, spezie, vaniglia e zucchero. Gli ingredienti, mescolati insieme, formano la pastiera e sono 7, come le strisce che vanno a ricoprire il dolce partenopeo.
La seconda leggenda riguarda invece il mare: pare che una volta, sulle spiagge di Mergellina, le mogli dei pescatori abbiano portato sette ceste con ricotta, frutta candita, grano, farina, burro, uova e fiori d’arancio come offerte per il "Mare", così da "ingraziarsi" l'elemento acquatico e far tornare i propri mariti a terra, sani e salvi. Al mattino, quando le donne tornano in spiaggia per riaccogliere gli uomini si accorgono che i flutti d'acqua avevano mischiato tutti gli ingredienti. In una delle ceste è comparsa però una torta tutta nuova: la pastiera appunto.
❕❗Insomma oggi si è Pastierato... modestamente.
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principessa-6 · 23 days
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Sono fatte cosi le donne fragili, delicate come il cristallo ma forti come l’acciaio.
Gioiose e solari fuori, donano il loro sorriso a tutti ma la loro sofferenza a nessuno, mostrano a pochi la propria vulnerabilità e quasi a nessuno aprono il cuore.
Orgogliose e riservate, non abbandonano mai i loro sogni anche se hanno paura di sbriciolarsi in mille pezzi, protette dai loro disarmanti sorrisi.
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blacklotus-bloog · 1 year
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Le donne del Sud,
tenere come le ombre,
voraci come bei fiori,
le donne del Sud
che hanno il cospetto di ocra
e le mani di una domanda,
sanno essere silenziose e presenti
tu Penelope dolce
intessi una tela viola.
Ti ho vista alla finestra
abbarbicata e leggera
come l’edera folta
tu sei una donna del Sud.
Altera nella sapienza,
vedova nel tuo lavoro
tenera come il cristallo
amante di ciò che è vero.
Le donne del Sud
ardono dei loro mariti
perle che cadono fonde
in grembo alla gelosia.
Le donne del Sud
hanno il passo che lieve
scandisce le foglie fitte,
son novembrine e segrete
somigliano alle strane voglie
che prende l’ostensorio
in mano ad un misericordioso prete.
ALDA MERINI
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io-e-la-mia-mente · 6 months
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Un piccolo cristallo liquido, delicato, che con molto può avere compagina e con poco può svanire .. può cambiare un volto stravolgendone lo sguardo .. appartiene a forti e deboli, a uomini , donne e bambini senza limiti di età .. la sua comparsa può essere per dolore , per felicità , per allergie , per dolore felice .. può nascere per colpa di qualcuno , che qualcosa ci ha lasciato , o essere solo il frutto del nostro rimuginare .. E' un piccolo miracolo , che quando arriva lo senti fin dentro il cuore , puoi anche cercare di rimandarle indietro ma ti resteranno dentro , pronte a far capolino al primo segno di debolezza emotiva ... al suo arrivo ti pieghi , le lasci sfogare , e poi stai meglio ... non ho paura di piangere ma ho paura di farlo davanti a chi non le merita .. Con il mio Padrone ho mai pianto ? Assolutamente si .. Ho avuto paura di farlo ? Mai ... Merita le mie lacrime ? Lui ne è l'unico custode
Tua schiavetta
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canesenzafissadimora · 10 months
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Meduse
Non donne, ma esseri di una sostanza incomparabile, traslucida e sensibile,
carni di vetro follemente irritabili,
cupole di seta ondeggiante, corone trasparenti, lunghi nastri vivi percorsi tutti da rapide onde, frange e increspature che esse piegano e spiegano.
E intanto si voltano, si deformano, fuggono via, fluide quanto il fluido massiccio che le comprime, le sposa, le sostiene da ogni parte,
fa loro posto alla minima inflessione e le sostituisce nella forma.
Là, nella pienezza irriducibile dell'acqua che sembra non opporre alcuna resistenza, queste creature dispongono di una mobilità ideale, vi distendono e raccolgono la loro raggiante simmetria.
Niente suolo, niente solidi per queste ballerine assolute: niente palcoscenico, ma un centro dove appoggiarsi in tutti i punti che cedono dove si voglia.
Niente solidi, nei loro corpi di cristallo elastico, niente ossa, niente articolazioni, giunture invariabili, segmenti che si possano contare.
Mai nessuna ballerina umana, donna ardente, ebbra di movimento, del veleno delle sue forze eccedenti, della presenza infuocata di sguardi carichi di desiderio, mai ha saputo esprimere l'offerta imperiosa del sesso, l'appello mimico del bisogno di prostituzione, come questa grande medusa che, con gli scatti ondulatori
del suo flutto di gonne e festoni, che alza e rialza con insistenza strana e impudica, si trasforma in sogni di Eros.
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Paul Valéry
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dottssapatrizia · 1 year
Note
Non ti senti offesa come donna che il tuo lui è una lei e ti ha preso per il culo per noia. Che lo scriva. Te lo ritrovi sotto i post come fosse una cosa normale. E tu rispondi.Tu saresti una dottoressa? Analizza questo comportamento assurdo di una lei che fa un lui per mesi. E di una lei che ha gli stessi segui come fosse normale quello che ha fatto. Ma che donne
Guarda...più che offesa mi sento delusa, dispiaciuta e ferita da un comportamento che non ho capito.
Essere una psicoterapeuta non vuol dire avere la sfera di cristallo 🔮... sto attraversando un periodo di grande fragilità e questa è la mia più grande colpa in questa storia.
Adesso è sparito/a...
Tu che ne conoscevi l identità, non avresti potuto avvertirmi invece di lasciarmelo scoprire da sola e di continuare a infierire?
Non so chi tu sia ma la SOLIDARIETÀ non e più un valore dei nostri giorni????
E comunque ci metto la faccia anche negli errori.
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scorcidipoesia · 2 years
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Ricordami
come un uccellino caduto inavvertitamente da un ramo e destinato al cielo.
Ricordami come il profumo dell’aria dopo la pioggia nel bosco, quando i monti svettano all’improvviso e riesci a scorgere la neve eterna o come il sale spumeggiante del mare il mattino presto, quando nessuno ha ancora calpestato la sabbia e puoi vedervi le impronte dei gabbiani di notte.
Ricordami come la visionaria che si amalgamava a fatica nella vita ordinaria, fragile come un cristallo ma i cui cocci caduti ti faranno sanguinare.
Ricordami come un vento che ti porta avanti nell’estate e ti solleva rinfrescandoti le membra per un sole troppo deciso o come la pioggia che cadrà lenta nelle giornate buie in cui vedrai le luci delle case degli altri e il silenzio della tua sarà assordante.
Ricordami come un miraggio scampato alla morte e per questo così fragrante ,risentimi nel profumo del pane fresco e nelle piccole cose che nessuno vede , nei passi sul selciato che scricchiolano e restano nelle tue scarpe perfette, nei tuoi programmi che finalmente adempirai. Ricordami come queste foglie che sembrano tramonti caduti anche quassù dove i colori non riescono a filtrare e restano prigionieri di nuvole che anneriscono i polmoni e la vita. Ricordami in tutti i paesaggi e persone incontrati, in tutti i silenzi che ho riempito del suono monotono delle mie solite parole, ricordami quando il muschio sarà del verde uguale ai miei occhi e il cielo assumerà il colore dei miei capelli annegando il rosso nascosto tra i panorami che incontrerai lungo le tue nuove strade. Ricordami come il silenzio del mattino quando il cuore batte all’impazzata e i pensieri fanno paura, come una bestemmia che fa male e come un tempio spoglio che continua a brillare davanti al mare blu indaco che abbiamo tanto respirato e percorso insieme anche se tu non c’eri mai. Ricordami come la solitudine, come la folla anonima, come il grigio che imbianca i tuoi capelli a sancire il tempo che perderemo, ricordami come il sonoro di un film muto e nei gesti consueti che avrai , il suono della tua voce e i cassetti del tuo armadio vuoto .
Ricordami
come un‘emozione che credevi scontata o finita, come un ritornello che continui a canticchiare nonostante tutto, tienimi stretta alle tue bugie e al corpo di tutte le donne alle quali dirai le cose che hai già detto a me. Ricordami nell’impeto dell’inizio e nella spossatezza della fine, nel cerchio della tua ombra quando cammini solo e non hai più al fianco il nulla cosmico che ti cercava, ricordami in tutte le vetrine che non guarderai e nella crema che a Natale non assaggerò e sarà sulla lingua di qualsiasi altra donna che continuerai a chiamare con il mio nome.
Tatiana Andena
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donaruz · 9 months
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STA MORENDO LA GENERAZIONE DI FERRO, per dare il passaggio alla generazione di Cristallo,Sta morendo la generazione che senza studi ha educato i suoi figli.
Quella che, nonostante la mancanza di tutto, non ha mai permesso di mancare l'indispensabile in casa.
Colei che ha insegnato i valori, iniziando dall'amore e dal rispetto.
Le persone che insegnano agli uomini il valore di una donna e alle donne il rispetto per gli uomini.
Stanno morendo coloro che potrebbero vivere con pochi lussi senza sentirsi frustrati per questo.
Quelli che hanno lavorato fin da piccoli e hanno insegnato il valore delle cose, non il prezzo.
Chi ha vissuto mille difficoltà e senza arrendersi ci ha insegnato a vivere con dignità.
Quelli che dopo una vita di sacrifici e problemi vanno con le mani rugose, ma con la fronte alzata.
La generazione che ci ha insegnato a vivere senza paura sta morendo.
Sta morendo la generazione che ci ha dato la vita.
Web/ non conosco l'autore (⚠️ sistemato da Monya)
🌿 Pietre: Bosco e Magia
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questouomono · 2 years
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Questo uomo no, #131 - Quello che come femministə dovremmo essere contentə comunque
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Una persona su Twitter ha scritto una cosa più o meno uguale a questa:
Sarebbe stato bello - pur nella differenza di opinioni politiche - vedere più persone rallegrarsi per il primo presidente del consiglio donna. Con Giorgia Meloni nasce anche il femminismo a corrente alternata.
e non contento di ricevere sonore pernacchie in risposta, ha anche replicato stizzito, poco tempo dopo, che
Quindi mi pare di capire che il femminismo, a queste latitudini, non consista nel battersi per la parità dei diritti, ma per la parità dei diritti di chi condivide il pensiero femminista.
immaginando, suppongo, di dire una cosa molto intellettualmente stimolante come la precedente.
Come al solito, non importa affatto chi sia ad aver scritto questa roba; importa che sia un pensiero largamente condiviso tanto da essere tranquillamente scritto su un social network da chi in vita sua non s’è mai occupato di femminismi, questioni di genere, parità - ma si sente comunque autorizzato a dire queste cose. Pensiero ripetuto in parole diverse molto spesso, quindi vediamo di capire perché sono del tutto sbagliate.
“il primo presidente del consiglio donna”
Casomai “la presidente” - se proprio vorresti vedere più persone rallegrarsene, almeno nominala correttamente. Ma vabbè. Questo pensiero è: non importa cosa pensa o di quale pensiero politico si fa portatrice, bisognerebbe rallegrarsi della sua nomina a prescindere, perché è la prima donna in quella carica pubblica. A me questa felicità per la “prima volta” di qualcosa in assoluto mi ricorda quel dubbio primato/disvalore molto patriarcale che è “la prima volta”: perché celebrare di ogni cosa “la prima volta”, a prescindere da tutto il resto? È un valore di per sé? Non si capisce. Nel 2022 dovremmo essere abbastanza maturə da sapere che non basta essere primə per avere raggiunto realmente qualcosa. Il perché è spiegato ampiamente dall’ultima parte del primo tweet: 
nasce anche il femminismo a corrente alternata.
Meloni sarebbe il primo caso (anche qui) nel quale il femminismo si contraddice, perché ora che una donna è arrivata al massimo grado del potere politico esecutivo si sarebbe realizzato uno degli obiettivi femministi, e invece tantə femministə si lamentano.
Chi si è datə la briga almeno una volta in vita sua non dico di studiare, ma perlomeno informarsi sommariamente sui femminismi, saprebbe benissimo due cose: 1) i femminismi sono tanti e molti sono inconciliabili, quindi il femminismo nella sua complessità è pieno di contraddizioni, come nei secoli si sono sempre contraddette altre filosofie e pratiche di vita, e di questa diversità fa una ricchezza, gestendo i conflitti teorici e pragmatici; 2) nessun femminismo ha mai sostenuto che basta essere donna per essere espressione di un potere politico non patriarcale, di donne maschiliste patriarcali e sessiste ne è piena la storia e la contemporaneità.
Quindi non si capisce perché - se non perché lo dice una persona profondamente ignorante di cosa siano i femminismi - si dovrebbe essere allegri per una “prima volta” come questa. Probabilmente si tratta della stessa pretesa “felicità” espressa da altre persone in maniera più precisa e sottile - anche questa maniera letta in diversi modi sui social network - sostenendo che
si care amiche, il tetto di cristallo lo ha sfondato lei! Non  è una opinione, è un fatto. Ci piaccia o no.
Purtroppo “soffitto di cristallo” (non “tetto”, ma vabbè) è una espressione tecnica ben precisa che definisce un ostacolo sociale ai vertici di ogni organizzazione piramidale di potere (partito, azienda privata o pubblica, apparato statale) invisibile ma efficace nel fermare le donne in posizioni lontane da quel vertice. Non viene infranto da una sola donna che arriva in cima; e c’è da dubitare che una donna che pubblica senza consenso materiale video sullo stupro di un’altra donna e che si fa fotografare - immaginando di essere spiritosa - con due meloni davanti ai seni, sia effettivamente intenzionata a ridurre quel soffitto in pezzi. Una effettiva modifica degli strumenti culturali e politici di organizzazione del potere permetterebbe a tutte le donne di arrivare ai vertici di quelle strutture di potere - quello sì che sarebbe sfondare il “soffitto di cristallo” - ma mi pare che siamo ben lontani dal vederlo accadere. Anche perché - come detto sopra - Meloni sarà la prima in Italia, ma nel mondo no. E laddove è già successo da un pezzo un evento simile alla sua elezione, non mi pare che i problemi di parità di genere nei ruoli di potere si siano risolti. Spiace ma, a proposito di fatti che piacciano o no, l’unico fatto è che c’è poco da stare allegri. Quel soffitto è ancora lì, solido come prima.
Tornando al nostro stizzito su Twitter, l’acidità della sua seconda battuta,
la parità dei diritti di chi condivide il pensiero femminista
implica un’altra ignoranza: l’elezione di Meloni e la sua eventuale nomina a Presidente del Consiglio non dice nulla sui diritti - quelli già c’erano, sono scritti nella Costituzione. Che sia la “prima volta” è un fatto culturale e non di diritto, perché il diritto a esserci una Presidente del Consiglio esiste da quando è in vigore la Costituzione. In realtà, quella frase nasconde un’amara quanto precisa verità: se non condividi - perché le conosci o perché ne hai fatto pratica, o entrambe le cose - le basi del pensiero dei femminismi, è chiaro che tu ne dica solo cretinate, a tutte le latitudini. Ed è chiaro che proprio a causa di questa ignoranza si scambi un’analisi precisa che esprime insoddisfazione politica per una contraddizione ideologica. 
“De te fabula narratur”, carə ingnorantonə di contraddizioni e di soffitti.
Personalmente non mi cambia nulla che ci sia una donna al vertice del potere politico esecutivo, se le sue idee politiche sono quelle di Meloni. Non sarei più allegro neanche per l’elezione di una persona femminista al vertice del potere politico esecutivo; lo sarei per una diffusa consapevolezza femminista in milioni di cittadinə capaci di fare molte scelte femministe nelle loro vite, e non solo nella cabina elettorale. La prima cosa forse causerebbe la seconda - la seconda sicuramente causerebbe la prima e molte altre cose di cui essere allegrə.
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girulicchio · 1 year
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Lezioni di cioccolato 3
Premetto che non ho visto i primi due e so solo che in uno dei due (almeno uno) c’è Salemme. Tuttavia, mi propongo di scrivere un sequel. Anzi, se c’è già il tre, facciamo il quattro. 
Proprio oggi, la mia futura moglie mi ha promesso che mi sposerà se riuscirò a prepararle una cioccolata calda densa al punto giusto, dolce e amara al punto giusto e soprattutto senza sporcare. Occhio, perché l’ultimo punto è quello che decide tutto. Anzi, almeno io lo credevo.  Ero già lì a immaginarmi una scena tipo Ramen Girl, con me alla corte di Knam ad imparare tutti i segreti dei cioccolatai. Poi, ho pensato agli Umpa Lumpa e a Willy Wonka e ho deviato un attimo i pensieri seri quando ho immaginato tutti gli Umpa Lumpa con la faccia di Knam. Tornato in me, ho pianificato viaggi a Parigi, Londra, Torino e Mosca. Ho fatto due conti e mi sono accorto con un leggero ritardo che ho saltato la Svizzera, forse un posto importante in cui andare per imparare qualcosa sul cioccolato.  Ho pensato anche a qualcosa di più concreto, tipo cercare dei tutorial su internet o guardare bene cosa mi offre Giallo Zafferano, ma alla fine ho scoperto che la mia futura moglie mi avrebbe truffato. E lì, tutto il film cambia: si passa da uno stile tipo Maccio-Squinternate ad uno tipo Fabiosa et similia, dove il format è scadente, il recitato pure, la storia è terribile e la morale da voltastomaco. Lei vuole un anello, non le basta la cioccolata calda. Quindi io, oggi, mi rifiuto. Mi rifiuto ufficialmente di imparare a fare la miglior cioccolata calda. Tanto, voi donne, tutte uguali siete: volete dei cristalli rotondeggianti, rigorosamente veri, pure se non sapete nemmeno come sono fatti. E se qualcuno tenta di spiegarvi perché è più rispettoso un cristallo sfaccettato, sbuffate solo di più!  Chiudo questo pot-pourri di pensieri come Elio mi insegna, con un crescendo finale ed un acuto in vista: cara, ti amo, ma o l’anello o il cioccolato!
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principessa-6 · 1 year
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Sono fatte cosi le Donne fragili.
Delicate come il cristallo dentro, ma forti come l’acciaio fuori. Orgogliose e riservate, non le vedrete mai chiedere aiuto a nessuno.
Quando non ce la fanno da sole, stringono i denti e vanno avanti lo stesso, forti e determinate.
Vivono col timore di ricevere l’ennesima delusione, ma non abbandonano mai i loro sogni e vogliono continuare a correre il rischio di essere felici.
Vulnerabili e forti per la loro fragilità, ma sicure di sé, sempre protette dai loro sorrisi
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patrizio-t · 1 year
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Le cose facili
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Non ho mai amato le cose facili
sono per tutti - mi dicevo
la felicità, ad esempio, l’amore
ho incontrato donne ricche
piacenti, anche, ma senza amore
sai che ci faccio?
La birra, dicono al mio paese.
E tu, proprio tu
a cui ho donato il mio sangue
Se ancora non riesci a vedere in me - in questa notte
quello che gli altri non vedono
sei una stolta, un cuore di cristallo senza occhi.
Inutile chiedere la mano a chi serra i pugni
prima o poi, una sera di dicembre,
tornerai e troverai il letto freddo e vuoto.
................................................................
Non ho mai amato le strade facili
scelgo sempre i sentieri poco battuti
quelli con molti sassi che ti bucano i piedi
quelli che nessuno fa per paura di cadere
scomodi per molti di voi abituati alle pantofole calde
meglio la tranquillità di un uomo idiota
che il brillare delle bombe che ho nel mio cuore.
Spaventa l’Amore, quello vero, forte
che ti sveglia di notte, che ti chiede, che ti fa tremare.
Ti spaventa, più di un’arma puntata contro, più di una guerra
e allora soccombi sciocca
rinnega la tua stessa vita e fuggi a nasconderti.
Perchè tra un po’ sorgerà di nuovo il sole
ed il vento tornerà a soffiare ed il mare ad alzarsi.
Ed io a Vivere.
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testo PatrizioT © - foto dal web
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rosamannetta · 4 months
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Storia di Giovanna di Rosa Mannetta
E' l'ultima volta che credo in un uomo...mi ha promesso amore eterno. Ma quale amore? Lui, il bello veniva a casa tre volte a settimana e subito a letto...senza una carezza, senza una parola dolce. E che cavolo...mi ha trattato come si fa una sveltina, come un cane randagio che incontra una cagna. Io desideravo una notte dolce come le stelle che brillano come gocce di poesia. Io volevo toccare dei gusci di cristallo con il sapore del mare. E lui mi ha preso per una "malafemmena" da usare in qualsiasi posizione del kamasutra. Cavolo, cavolo, che bastardo! Ora non gli vado più bene. Si è cercato un'altra. Lui ha detto: "Questa nuova donna è più porca di te. Voglio le porcone. Non voglio le donne che vivono di poesia". Io non sono una porca. Non lo sarò mai.
Rosa Mannetta
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salva7orearato · 4 months
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Verrà un giorno in cui accettare la propria ombra illuminerà tutti - specialmente nel sogno. Dall'acqua del deserto sgorgheranno diamanti: negli occhi, nei capelli delle donne - tutti avranno mani fatte di amore. Verrà un giorno in cui le stelle nere sorgeranno e vedremo il futuro impazzire nella morte.
In foco l'Amor mi mise. In foco l'Amor mi mise.
Lei: A Venezia, sotto il leone dei sospiri, ho baciato l'icona di San Marco. Il mio amato ha un sopracciglio d'oro inarcato sulle tenebre - gli occhi fulgidi d'eternità. Mi sono addormentata cullata da una gondola nera e un verso di Virgilio. Sono entrata nello specchio, sono scomparsa nello specchio.
Lui: A Venezia la luna ha un piede nudo nell'acqua - è un cristallo rotto che fa pensieri d'amore in una piazza vuota. Tu sei la coda nera di un pianoforte emersa nel canale. Tu sei un labirinto di calle addormentate nella nebbia. Tu sei... Sono entrato nello specchio, sono scomparso nello specchio.
Giunti nel sogno, in lacrime, diventiamo una bestia e come una bestia ci lasciamo ammazzare.
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