Resta con chi è presente. Per un buongiorno sincero, un "come stai?" senza fini, un "hai mangiato?" semplice e diretto.
Rimani con chi è stato al tuo fianco nei giorni neri, quando hai parlato soltanto tu e hai ascoltato poco, quando le ferite erano così profonde che non sapevi dove e come gridare.
Resta ferma, presente a te stessa e riconoscente ai fedeli guardiani del tuo cuore, alle compagnie delle tue ore di silenzio, al tuo buio, alle risalite faticose e alle speranze.
Resta con i pochi, quelli che aspettano un tuo cenno per ingranare la giornata, rimani attenta e lucida all’istinto che parla al cuore e lo mette in guardia, apri le orecchie a ciò che senti dentro e non fuori, resta a te stessa, perdonati, fai pace con gli sbagli, voltati e sparisci, fai spazio al presente e spera nel futuro. Le ferite vanno lasciate scoperte per guarire. Non temere il dolore, fallo seccare alla luce del sole e se piove brilla tu per cacciarlo via, meriti di essere serena.
Poesia di Tatiana Andena https://www.tumblr.com/boccioliepoesia
L’erotismo, il desiderio, è quando due menti iniziano ad incatenarsi. Vi prego, lasciate perdere mutande di pizzo e guêpière, quelle sono per voyeurs, sono per persone che vi scambierebbero con chiunque, sono roba per carne.
L’erotismo è una musica. Ti entra dentro e non ti lascia mai, diventa una ossessione in cui tu vivi in anticipo quello che sarà. E quando quelle braccia avranno una forma, sarà continuare la danza che la mente ha scatenato.
Io ballo ballo ballo e sono vestita anche se nella mente mi hai spogliato e ho freddo, freddo e desiderio di appoggiarmi al tuo cuore. Senza inutili fronzoli, solamente nudi io e te.
Tutto combacia tra noi. Come fossimo pezzi che si cercavano. Ho di te una sensazione di infinito. Mi arrivi a ondate a fiotti di caldo, a tremori di paura, a boccate di ossigeno.
"Ho mandato via le persone che, in un modo o in un altro, mi hanno fatto male. Molte di loro li amavo moltissimo, altre le amo ancora adesso. Ma sono stanca delle spine. Adesso voglio le rose."
.. un sentimento, vedi qualcuno e lo riconosci, e dagli occhi nel silenzio inizia un discorso, e quel discorso contiene l’infinito.
Conosci un uomo che è più uomo di cento uomini e trattieni il fiato perchè devi metabolizzare la meraviglia.
Sono la nuotatrice imperfetta.
Mi portano via i venti, galleggio in bonacce transitorie,
bevo acqua salata durante i momenti in cui il vento porta in alto cristalli di sale che mi ubriacano gli occhi.
Sono la nuotatrice che ingoia acqua
ma sorride quando intravede la boa,
si attacca alle rocce come a salvagenti,
intuisco maree e aspetto la quiete.
Sono la nuotatrice impaurita,
ho accelerazioni improvvise e devo domare i miei impeti per non andare sotto e bere troppa acqua.
Le mie braccia continuano a portarmi avanti,
raggiungo più lentamente i miei obbiettivi,
mi aiuto con pinne,
mi incaglio nelle reti,
sogno le mie spiagge.
Nuoto ancora,
ma sono la nuotatrice imperfetta
perché non ho fiato,
resistenza,
e ho molta paura anche della riva.
L’erotismo, il desiderio, è quando due menti iniziano ad incatenarsi. Vi prego, lasciate perdere mutande di pizzo e guêpière, quelle sono per voyeurs, sono per persone che vi scambierebbero con chiunque, sono roba per carne.
L’erotismo è una musica. Ti entra dentro e non ti lascia mai, diventa una ossessione in cui tu vivi in anticipo quello che sarà. E quando quelle braccia avranno una forma, sarà continuare la danza che la mente ha scatenato.
Io ballo ballo ballo e sono vestita anche se nella mente mi hai spogliato e ho freddo, freddo e desiderio di appoggiarmi al tuo cuore. Senza inutili fronzoli, solamente nudi io e te
Vorrei gli occhi attenti di mia madre, le sue attenzioni. Il suo modo unico di riconoscere le mie fragilità e venirmi incontro. Quel suo modo silenzioso di farmi rialzare e le sue maniere decise, dolcemente autoritarie che mi spronavano a chiudere un occhio e sopportare le avversità con la saggezza delle donne che vivevano la vita riassettando le pieghe della famiglia come un lenzuolo sgualcito.
Tatiana Andena
Poesia di Tatiana Andena (da https://www.tumblr.com/boccioliepoesia)
Tornerò ai miei cieli già grevi di ombre. Gli occhi hanno visto, immagazzinato bellezza e consapevolezza. Questo tempo che sta continuando nel silenzio, nella sensazione di essere arrivata troppo tardi, nella consapevolezza di quando è già dopo per aspettare quel che non esiste.
Il mio scudo è questa malinconia, cosciente di aver già avuto, già dato.Posso salutare le mie speranze, benedirle per esserci state, far pace coi miei ricordi , riesumarli quando ne avrò bisogno , tingendoli un po’ come le mie labbra per poter sentire le parole che mi sono mancate.