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#Come la prima volta di Nicholas Sparks
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Come la prima volta di Nicholas Sparks
Buon pomeriggio a tutti, stavolta sono qui con uno dei miei scrittori preferiti, uno dei pilastri del romanticismo e dell’amore con la A maiuscola. Ebbene sì, sto parlando di Nicholas Sparks, un nome che tutti conoscono, di cui hanno letto è una garanzia a priori. Il romanzo di cui andremo a parlare oggi si può considerare come una sorta di spin off, anche se non è la parola esatti di Le pagine…
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vecchiorovere-blog · 3 years
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L'amore non è qualche parolina dolce mormorata a fior di labbra prima di addormentarsi. L'amore si nutre di gesti concreti, di dimostrazioni di devozione nelle cose che facciamo giorno per giorno. Nicholas Sparks, Come la prima volta
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97-tomboy · 3 years
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Le favole finiscono sempre con un "E vissero felici e contenti" ma nessuno mai ha pronunciato la parola "Insieme".
La fine arriva mai veramente? Puoi mai smettere di amare quella persona che ha completamente stravolto la tua vita? Come si fa? Smetti di sentirla, di vederla ma al cuore chi lo dice che deve smettere di battere solo al pensiero di lei? Chi dice alla testa di smettere continuamente di costruire ancora castelli distrutti da quella persona?
Ed è difficile da spiegare che non puoi farne a meno. Che non desideri altro che lei, che non vorresti essere guardata da altri occhi. Che hai bisogno di quelle labbra, di quei baci che Nicholas Sparks può solo sognare nei suoi film. Di quelle braccia che sanno di casa. Di quei sorrisi che hanno dentro l'alba e il tramonto in riva spiaggia. Di quelle nottate sveglie a prendersi in giro, a parlare di tutto o di niente, delle passeggiate a prendere le sigarette, delle corse sotto l'acqua ma mai troppo per fermarsi e darsi un bacio. Delle discussioni per la strada, di un bracciale lanciato in aria e un anello chissà dove, ma tu che le rincorri dietro e prendi un pò alla volta quei pezzi che erano tuoi ma che ormai appartengono a lei.
Di quei treni persi, ma che dico, volutamente persi. Perché il tempo insieme non bastava mai.
E di quei brevi "addii" in partenza e quel vuoto immenso che solo il ritorno poteva colmare.
Scendere dal lavoro, trovarla lì ad aspettarti esattamente come la prima volta.
Le passeggiate ai navigli e la bellezza di una Milano mai amata, o semplicemente mai vista con gli occhi di una persona innamorata.
Come lo spieghi ad una persona che non si può farne a meno? Come lo spiego che non voglio fare a meno di lei?
-🥀
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Un tumblr preistorico
Ricordo la prima volta che creai un profilo qui su tumblr, ovviamente non avevo capito come funzionasse. Quindi, come molti, abbandonai l’idea di usare questo social incomprensibile; finché un giorno, me lo ricordo perché è stato come un flash nella mia testa, il 22 Gennaio 2014 la mia prima cotta mi lascia per un’altra. Un’altra che era più alta, più intelligente, più bella e che aveva una voce stupenda. Mi sentivo uno schifo e cercai conforto ovunque, finché non mi ricordai di tumblr e da quel momento, come se fosse un istinto naturale, capii come funzionasse. Come si rebloggava, cosa era la dashboard e riconoscevo i profili più famosi; è stato come fare la muta, mi sono vestita di una nuova pelle.
Ho visto nascere amori, amicizie e sostegno. 
Ricordo i libri di John Green, Bukowski, Nicholas Sparks.
Ricordo la moda dei leggins, del mare e dell’universo.
Ricordo la gioia di condividere e di essere contenti se qualcuno aveva i tuoi stessi gusti.
Ricordo i capelli colorati, i dilatatori, la ‘’normalità’’.
Ricordo i cuori spezzati sistemati con i cerotti per bambini.
Ricordo le vans, le creepers, le calze con i gatti e i pantaloncini di jeans a vita alta.
Ricordo le frasi destinate a quella persona che anche se non aveva tumblr, facevi in modo che le arrivassero.
Ricordo così tante cose, che elencarle mi fa sembrare disperata, ma era davvero bello. Ti sentivi protetto da una bolla, che eri convinto non potesse mai scoppiare. Poi però scoppia e vai avanti.
Mi fa male al petto vedere questo social, che tanto amavo, che mi ha aiutata tanto, morire così. Vedo profili fantasma, creati e poi abbandonati da chi sull’orlo della crisi si è tolto la vita, oppure di chi non è riuscito a trovare l’aiuto che cercava. A volte penso che se avesse continuato la sua ‘’carriera’’, tante persone sarebbero riuscite a superare delle situazioni difficili. Perché non sarebbero mai state sole
Mi dispiace e mi manca
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jusyfine · 2 years
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Cos’è un sorriso senza una carezza ..
Cos’e un sorriso senza l’amore ..
Mi domando e mi chiedo molto spesso anche cosa significa sorridere?
O che cos’è davvero un sorriso ?
Molti diranno :”beh è un espressione della
mimica facciale che indica quando una persona prova piacere a qualcosa “…
Esatto ma che cos’è il piacere ?
Come si descrive letteralmente quando una persona e in particolar modo invogliata a sentire una sensazione di piacere …
Il piacere e una condizione prima di tutto che ben di che anche una ricca sensazione di entusiasmo e di leggerezza ..
Si indica un sorriso apparentemente da quel che vediamo è crediamo in quel preciso momento …
“Credo di vedere un arcobaleno !” puff…e magicamente nasce un sorriso …
Non è forse così ?
Ecco perché sorridere apparentemente delle volte non è niente che un allusione che i nostri occhi vogliono vedere …
Ad oggi si sa più fingere un sorriso che a crederlo…
A me semplicemente basta leggere un romanzo d’amore di Nicholas Sparks e sorrido per quanta dolcezza e romanticismo ci possa essere in quelle parole che a mente mia ho anche appena visto leggendo …
Ad oggi se si è perso addirittura l’amore vero e ricco in grado anche di sollecitare una persona a provarlo figuriamoci sorridere per noi quanto può essere o sembrare complicato in altri canti …
Sorridere è semplice come spalancare la bocca e mostrare tutti e 32 denti …
È difficile quando si tratta di sentimenti e di riuscire a crederci a quel strano piacere che tanto stiamo provando in quel momento…
E così che nacque anche la felicità …
Una sensazione o una condizione momentanea…
Passa e va via come i passeri in primavera..
Uno stato d’animo indescrivibile che comunque nasce dalla più naturale spigliatezza di compierlo un sorriso di metterlo in atto …
Perché in quel momento oltre a crederlo tu lo stai accogliendo apertamente come se fosse nulla ..
Inaspettatamente arriva così come un lampo o un raggio di sole …
Ti bagna gli occhi con la luce del giorno …
E ti riaccende l’anima in men che non si dica ..
Guai a chi dice che il sorriso non è nulla di importante…
Perché sorridere è diventato ormai anche un bisogno accesso di chiunque altro essere umano che esista sul intero pianeta terra ..
Tutti necessitiamo di piaceri e sapori della vita …e senza scoprire quella strana condizione che ci cambia emotivamente che ci sentiamo sempre appesi ad un filo di speranza..
Sorridere è diventato più importante anche della parola “Vivere “..perché a stento senza un sorriso uno si è già dichiarato morto nella sua totale esistenza ..
Un “non sorriso “ spegne la luce del sole,riesce a farti penetrare nel buio e oscuro il sentiero della tua anima ..
Un “non sorriso “ è un cielo chiuso senza porte ne mezze vie d’uscita ..
Un “non sorriso “ è una trappola per chi di sentimenti e rancori li ha provati fin troppi ..
E non vuole che comunque tu riesca a far entrare di nuovo quel bagliore di luce dentro di te ..perché infondo sei abbattuto e pensi che tutto ormai venga per scontato …
E che cos’è un sorriso?
È una vita presa con stile grazia e dignità ..
Che cos’è un sorriso ?
Non è un sintomo nemmeno di leggerezza ..
Non lo vedi ,non lo tocchi ma lo senti da dentro …
E non è semplicemente un sorriso a 32 denti ..
Ma un cuore che a sua volta sta amando se stesso …
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TITOLO: Ho cercato il tuo nome AUTORE: Nicholas Sparks CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer COSTO: 9,90€ TRASPOSIZIONI CINEMATOGRAFICHE: film omonimo con Zac Efron GIUDIZIO: 10/10
Logan, un marine in servizio in Iraq, trova tra le macerie, causate da una bomba appena esplosa, una foto ritraente un ragazza sorridente. Da quel momento quell’istantanea diverrà un portafortuna per Logan; tanto che, al suo rientro negli Stati Uniti, il marine inizia a cercare la donna per ringraziarla del debito che sente di avere nei suoi confronti. Una volta rintracciata la ragazza, Elizabeth, l’attrazione tra i due sarà così immediata da lasciare in secondo piano il vero motivo del loro incontro. Logan inizia pian piano a far parte della vita di Elizabeth, imparando a conoscere sia lei che la sua storia, costruendo un rapporto speciale con il figlio e continuando a sperare che i segreti non rivelati non distruggano questa felicità. Uno dei tanti romanzi di Sparks nel quale conosciamo la sofferenza di un uomo, il quale ha davanti agli occhi gli orrori della guerra e di una donna che ha dovuto lottare per la tranquillità. Il racconto di due persone che decidono di provare ad andare avanti e di accettare i loro reciproci sentimenti, pronti a tutto per viverli. Romantico, appassionato ed emozionante, nonché descritto con la bravura e la capacità dell’autore di creare quelle atmosfere in grado di far innamorare tutte le sue lettrici. Una storia d’amore delicata e profonda, quasi quanto le parole dello scrittore.
NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Chi è in grado di raccontare e descrivere le storie d'amore ed il loro evolversi come Nicholas Sparks? Pochi al mondo, sanno essere così delicati, dolci ed emozionanti. Questo romanzo inizia da un avvenimento quasi surreale: Logan trova la foto di una donna sconosciuta che, da quel momento, finirà per proteggerlo ed la cerca disperatamente, fino a trovarla. Ma non immaginava che tra lui e quella donna potesse nascere un'amore così potente ed impossibile. Mi è piaciuta molto anche la parte dedicata al passato di Elizabeth, così doloroso ma forte, specialmente se al suo fianco ha Logan. Un legame tra due adulti raccontato nel modo più innocente e magico possibile, come sempre Sparks non delude mai.
NICHOLAS SPARKS ha visto la trasposizione cinematografica della quasi totalità dei suoi bestseller, con attori conosciuti in tutto il modo, alcuni dei quali sono divenuti coppie anche nella vita reale, quasi l’autore avesse davvero trasmesso l’amore dei suoi personaggi.
" 'Sai quando è stata l'ultima volta che mi sono trovata in compagnia di un uomo a lume di candela?' gli chiese Elizabeth, voltandosi a guardarlo. 'No' rispose lui. 'E' una domanda trabocchetto. La risposta è: mai' Aveva un'aria stupita. 'Non è strano? Sono stata sposata, ho un figlio, e una cosa del genere non mi era mai capitata' Esitò 'Se vuoi sapere la verità, è la prima volta che vado a casa di un uomo da quando ho divorziato'
(da "Ho cercato il tuo nome")
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theoldbookwormsnest · 6 years
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Il primo caffè del mattino, Diego Galdino
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Scheda del libro
Titolo Il primo caffè del mattino
Autore Diego Galdino
1ª ed. originale 9 aprile 2013
Editore Sperling & Kupfer  (collana Pandora)
Pagine 288
Genere Letteratura Italiana
Lingua originale Italiano
Sinossi Massimo ha poco più di trent'anni, è il proprietario di un piccolo bar nel cuore di Roma, e non si è mai innamorato davvero. Ogni mattina, all'alba, attraversa le vie della città ancora addormentate, dove si sente il profumo del pane appena sfornato, e raggiunge il suo bar. Lì lo aspetta il primo caffè della giornata, quello dall'aroma più intenso, e dal sapore più buono. In fin dei conti sta bene anche da solo, continua a ripetersi man mano che il locale si anima: a tenergli compagnia ci pensano i clienti affezionati, con cui ogni mattina Massimo saluta la giornata fra tintinnio di tazzine, profumo di cornetti caldi e un po’ di chiacchiere. Allora come mai, il giorno in cui improvvisamente entra nel bar una ragazza dagli occhi verdi, il viso spruzzato di lentiggini e l'aria sperduta di una turista straniera, Massimo non riesce a toglierle gli occhi di dosso… Né tanto meno a farsi capire in nessuna lingua: al punto che, tempo cinque minuti di interazione, si ritrova una zuccheriera rovesciata addosso, la porta sbattuta in faccia e qualcosa di molto simile a un cuore spezzato che gli martella nel petto. Ma la ragazza con le lentiggini, che viene da Parigi, di nome fa Geneviève e di mestiere inventa cruciverba, tornerà presto da Massimo: perché ha un segreto che non può rivelare a nessuno, e che la lega proprio a quel luogo. Massimo - che da quando l'ha incontrata la prima volta, con la frangia spettinata e il vestito rosso - non se l'è più tolta dalla testa, non potrà che corteggiarla con le armi che conosce meglio: caffè, cappuccini e il fascino di Roma. Sperando che, nonostante tutti i segreti che Geneviève nasconde, entrambi si ritrovino a volere la stessa, unica cosa: bere insieme il primo caffè del mattino. Tutte le mattine.
Dettagli
Inizio lettura: 24 Maggio
Fine lettura: 27 Maggio
Tempo di lettura: 7,2h x 160 p/m
Rating: ★★★½/★★★★
I say...
La mia migliore amica A. era tutta un “Diego Galdino ha scritto questo su Facebook”, “Diego Galdino ha detto questo alla presentazione del libro”, “Devo andare in libreria ad ordinare il nuovo libro di Diego Galdino” e quindi ho voluto capire chi fosse questo fantomatico Diego Galdino. Insomma, lei lo AMA. E lui oggi le ha fatto gli auguri di compleanno su Facebook!
Ho voluto cominciare con questo perché mi intrigava. È un po’ noioso il fatto che stia sempre lì a ripetere le ordinazioni dei clienti, dopo i primi capitoli ormai sai chi sono, ma pazienza.
È bello leggere il punto di vista dell’uomo quando si parla di amore e sentimenti. Insomma, qualche animo romantico lì fuori esiste ancora. La cosa che mi piace è che c’è questo mistero di fondo, una storia che non capisci fino a quando non leggi fino alle ultime righe, e mentre leggi sei lì che dici “Ma quindi lui è…?”, “E se magari lei è…?”.
Diego Galdino è stato presentato come “Il Nicholas Sparks italiano”. Odio queste cose. Nessuno è la copia di nessuno di un’altra nazionalità. Galdino e Sparks hanno in comune quell’aura romantica e sognatrice, ma Sparks è ripetitivo ai limiti del noioso. E un sadico. Leggere Sparks è come essere dei masochisti – io finisco sempre per piangere come una cretina, peggio di quando faccio la ceretta.
A. sostiene che il secondo libro è più bello, ma visto che questo è stata una bella scoperta non vedo l’ora di essere stupita.
Citazioni
Lei sorrise e sospirò: «Sei sempre tanto caro tu, mi metti di buonumore. Adesso però dovrai tornare al lavoro, ma fammi una promessa: quando, in vita tua, penserai che qualcosa è davvero importante, promettimi che andrai fino in fondo, che lotterai e combatterai, e non lascerai il dubbio e la paura decidere per te. Altrimenti ti condannerai a una vita di rimpianti. Non so se capisci cosa intendo… me lo prometti?»
L’idea gli era venuta nella notte, quando il mal di testa lo teneva sveglio. Forse non esiste un proverbio in materia, ma qualcuno dovrebbe inventarlo: se vuoi una vita tranquilla non seguire le ispirazioni notturne. Infatti Massimo era lì sul pianerottolo della signora Maria, o meglio di Geneviève, sudato, imbarazzato e tremebondo come uno che ha superato la trentina non dovrebbe mai essere, a dirsi «suonare o non suonare?» manco fosse il monologo dell’Amleto… Decisamente un’idea del cavolo.
Dire che Massimo dormì bene quella notte sarebbe una tremenda menzogna, anzi, a un certo punto si ritrovò a invidiare Antonio l’idraulico che di sicuro almeno ci aveva fatto l’abitudine. Faceva caldo, una zanzara continuava a tormentarlo con il suo fastidioso ronzio per poi sparire appena lui accendeva la luce. Il campionario di posizioni provato era degno di un contorsionista d’avanspettacolo, il gregge di pecore contate avrebbe destato gli interessi di parecchie multinazionali del settore, il rubinetto gocciolava e il cervello di Massimo continuava a girare come una trottola senza volerne sapere di arrestarsi. Lui lo chiamava il vortice di pensieri: in buona sostanza non riusciva a spegnere la testa, ma solo a passare da un argomento all’altro, come una televisione perennemente accesa sulla quale si può solo cambiare canale.
Non che gli dispiacesse com’era, ma avrebbe tanto desiderato sapere come sarebbe stato.
«Dove scappi? Volevo ringraziarti. Senza di te io non so come avrei fatto, sarei morto, annegato, affondato, kaput, mi capisci?» Massimo rincarò la dose mimando alcuni modi classici di morire. «Capito. Tu es mort?» «Senza di te sì. Tu mi hai salvato. Grazie, merci.» «De rien. Io… brava?» «Avoja!» rispose Massimo di getto. «Hai voglia? Di cosa?»
Dario sorrise: «Infatti è per te che mi preoccupo. Ti vorrei vedere un po’ più allegro, altrimenti ti consumerai presto. Fa’ qualcosa! Ti piace la ragazza? Benissimo: giocati le tue carte. Non ti piace? Benissimo: ne troverai un’altra. Ma non stare lì a soffrire senza fare niente. La tua età è fatta per essere vissuta, tu forse avrai l’impressione che ci siano infinite possibilità davanti, invece sai cosa succederà? Un giorno ti ritroverai vecchio, magari anche un po’ saggio se ti va bene, e le occasioni perdute te le ricorderai perfettamente perché verranno a trovarti ogni sera prima di dormire!»
R: R: Oggetto: Essere o malessere Ne avrei bisogno (dell’interprete)! Praticamente parliamo ognuno per i fatti suoi, anzi parlo solo io perché lei se ne sta sulle sue e io blatero e blatero, non so nemmeno se lei capisce o no… quindi a “Le parole che non ti ho detto” andrebbe aggiunto un sequel: “Le parole che non hai capito”. M
Rimase in ascolto, ma lei si riscosse di colpo, cambiando tono: «Mannaggia a li pescetti!» «Ah, e questa chi te l’ha insegnata? A chi devo dare la colpa questa volta?»
Se avesse dovuto scegliere una lettura per quel periodo della vita avrebbe scelto “I sepolcri” di Foscolo, se avesse dovuto scegliere un film avrebbe scelto una sua rielaborazione personale: “Quattro funerali e un matrimonio (immaginario)”.
«Oui… destino… Pensa: un colpo di vento o chissà cosa, una busta perduta e cambia una vita, che se ne porta dietro altre due. Ma il passato è passato, non si può cambiare. Ora il cerchio è chiuso, perché solo conoscere la verità dà un piccolo po’ di pace. Adesso voglio solo guardare presente e futuro. Voglio essere felice, dici che me lo merito?» «Io credo di sì», rispose lui guardandola negli occhi verdi. «E tu? Tu cosa vuoi, Massimo?» «Io voglio soltanto bere con te il primo caffè del mattino, mi basta questo. Ma dev’essere ogni mattina, per il resto della nostra vita. Ti va?»
In una prima versione avevo nervosamente scritto di fianco alla voce cappuccino: se bevete il cappuccino avete sbagliato libro. Poi però mi sono reso conto che in fondo il caffè funziona come l’amore. Magari uno non ha ancora trovato la persona giusta, oppure l’ha persa per strada e adesso è bloccato dalla paura oppure è indeciso o magari soltanto stanco, ma in fondo la verità è una sola: l’amore c’è anche quando non c’è. Così anche chi non beve caffè può godere dei suoi effetti nelle altre persone, nell’energia positiva e nell’inconfondibile profumo che si diffonde nell’aria delle mattine italiane.
Note
A questo libro è seguito Il viaggio delle fontanelle. Non è un vero e proprio sequel, ma da quel che ho capito è Il primo caffè del mattino con un capitolo più dettagliato sulla passeggiata che fanno i protagonisti per la capitale (per l’appunto, il viaggio delle fontanelle).
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Noah, io capisco le donne. [...] Il fatto è che non esiste al mondo un uomo in grado di affermare una cosa del genere. Non è possibile, punto e basta, quindi non vale nemmeno la pena tentarci. Questo però non significa che non sia possibile amarle. O smettere di impegnarsi per far capire loro quanto siano importanti.
Come la prima volta- Nicholas Sparks
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wingsliberty1995 · 3 years
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LE PAGINE DELLA NOSTRA VITA.
In una casa di riposo un uomo racconta ad una donna la storia di un grande amore tra due giovani nella North Carolina degli anni quaranta.
NICOLAS SPARKS
Nicholas Charles Sparks è uno scrittore statunitense. I suoi romanzi sono spesso ambientati in North Carolina e hanno come principali argomenti l'amore eterno, il destino e la religione.
Parliamo di un libro bellissimo che si chiama le pagine della nostra vita e un libro bellissimo, parla di amore e del destino Alie e Noah sono due ragazzi con una vita completamente diversa e con una vita sociale diversa, due ragazzi che si sono incontrati e si sono amati fin dal inizio anche se hanno avuto dei momenti no, poi nella vita si sono separati ma poi alla fine si sono come dire ritrovati anche se non voglio fare molti spoiler, comunque il libro e bellissimo vi consiglio di leggerlo, la storia d'amore di loro due e bellissima e davvero molto romantica in più hanno fatto anche il film che sicuramente tutti quanti hanno visto, il film e bellissimo non so quante volte l'ho visto non solo perchè gli attori sono molto bravi ma anche perchè il film e davvero molto bello posso dirvi che vi farà piangere e anche sognare, posso dire che sono innamorata di Noah fin dalla prima volta che ho letto il libro e visto il film, adoro Noah come persona, come personaggio e l'amore che prova verso Alie diciamo che tutti quanti dovrebberò avere un ragazzo come Noah, nel film c'è una scena bellissima che e la mia preferita, adoro il dialogo e una scena bellissima che diciamo che spiega come loro due si amano,quindi alla fine posso dirvi che chi magari non ha visto il film anche se devo dire che mi sembra impossibile vi consiglio di guardarlo e anche di comprare il libro, posso dirvi che non vene pentirete.
IL MIO DIALOGO PREFERITO DI TUTTO IL FILM.
Noah e Allie, "noi siamo così"
Allie: Io ti odio presuntuoso bastardo. Noah: Beh io odio te, se tu te ne vai io ti odio! Allie: Tu, tu non hai capito niente allora di quello che è successo tra noi! Noah: Avevo capito che eri tornata a vivere qui – invece no – devo aver frainteso i segnali. Allie: Si, credo di si! Noah: Tu ti annoi! Tu ti annoi e lo sai! Non saresti qui, se non ti mancasse qualcosa! Allie: Arrogante! Figlio di puttana! Noah: Non vuoi restare con me? Allie: Restare con te? E perché? Guarda, stiamo già litigando! Noah: Si, noi siamo così! Noi litighiamo! Tu dici a me che sono un arrogante figlio di puttana e io ti dico quando sei una rompicoglioni! E lo sei, il 99% del tempo! E non ho paura di offenderti, tanto ti bastano due secondi di recupero per passare alla rottura di coglioni successiva! Allie: E allora? Noah: Allora non sarà facile, anzi sarà molto difficile! E dovremo lavorarci ogni giorno, ma io voglio farlo perché io voglio te! Io voglio tutto di te, per sempre! Io e te, ogni giorno della nostra vita! Vuoi fare una cosa per me..? Per favore, prova a immaginare la tua vita fra trent'anni, fra quarant'anni. Come sarà? Se la vedi con lui, vai! Vai! Te ne sei andata una volta, sopravviverò anche alla seconda, se è quello che realmente vuoi! Ma non scegliere la strada più facile! Allie: Quale strada facile? Non esiste una strada facile, comunque finisco per ferire qualcuno! Noah: Smettila di pensare a quello che vogliono gli altri! Non pensare a quello che voglio io, a quello che vuole lui o a quello che vogliono i tuoi! Tu che cosa vuoi? Che cosa vuoi? Allie: Non è così semplice! Noah: Tu che cosa vuoi? Dimmelo. Che cosa vuoi?
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All'amore della mia vita
Nel corso della mia vita ho visto tante maschere e pochi volti, ho vissuto a pieno la mia esistenza e aimè visto e sperimentato piu del dovuto,cosichè sono arrivata alla tenera età di 19 anni chiedendomi cosa fosse l'amore e cosa spinge due individui ad amarsi o meglio a scegliersi per il resto dei loro giorni; il più delle volte non capivo per quale motivo una persona dovesse complicarsi la vita affiancandosi ad un altra.
Non ho mai creduto nel vero amore ho sempre lasciato questo termine ai film ai romanzi e ai libri di Nicholas Sparks;, le mie amiche mi credevano folle per le mie scelta di vivere in solitudine e di usare l'uomo solo per puro divertimento occasionale, la mia famiglia denigrava questo mio essere così anticonformista, ma non potevo far altro che annuire e continuare a fare ciò che sapevo fare meglio ovvero disobbedire. Fin da bambina ho sempre fatto di testa mia, se chiudo gli occhi ancora sento la voce di mio padre forte e dura sgridarmi e quelle sue mani grandi e forti Che lasciavano sulla mia pelle i segni dei miei errori..era un grande uomo amava mia madre forse un po' troppo..anche loro sai, avevano una concezione dell'amore tutta loro, davano alla parola "Amore" il sinonimo di urla, di schiaffi, di dolore, di odio, di parolacce e di possessione; per quanto ne sappia l'amore non è tutto ciò, ma da piccola guardando loro pensavo che fosse tutto normale, tutto nella norma; mi ricordo che avvolte tra me e me pensavo "se questo è amarsi io voglio rimanere sola."
Ma così non fù capi ben presto che non c'è scampo all'amore lei ti cerca, ti trova e fa di te ciò che vuole, ti rende vulnerabile, debole e un completo idiota. Dopo una serie di delusioni amorose all'età di 17 anni dissi basta con questa parola 'amore', chiusi il cuore e aprì la mia mente ,ricordo che era una fredda mattina di gennaio,la sera prima chiusi la mia storia di un anno con il tipico coglione del sud , bello ma stupido, senza ideali ne sogni e francamente io di una cosa fredda e grigia non me ne faccio niente. Ricordo che mi dissi "okay Rosy non hai bisogno di lui. Tu non hai bisogno di nessuno puoi cavartela da sola come hai sempre fatto andrà tutto bene. D'ora in poi pensa a te stessa e usa l'uomo a tuo vantaggio." Decisi che quel cuore dovette diventare di ghiaccio e che non avrei mai più permesso a nessuno di amarmi.
Passarono i giorni le settimane i mesi e le stagioni,persi il padre e in cambio acquistai una sorella la mia famiglia era a pezzi mia madre perse l'amore della sua vita ed io inizia a sfruttare l'uomo a divertirmi a uscire a conoscere nuova gente e onestamente mi piaceva, mi piaceva il fatto che sia io ad avere il potere a dirigere i giochi. Mi sentivo forte niente e nessuno mi poteva dire ciò che fare, colmavo il vuoto con il sesso che detto fra me e te neanche mi piaceva, non ho mai fatto l'amore sai?, ovviamente prima di conoscere te ma di questo ne parleremo in seguito. Come dicevo passarono le stagioni primavera, estate, autunno, e prima che arrivasse l'inverno arrivasti tu, di botto come un esplosione, quella sera ero appena tornata da un giro in macchina evito i dettagli perché ti conosco e ti starai già facendo milioni di film e sicuramente ti sarà già arrivato il sangue al cervello, ma no proprio quella sera ero solo andata a farmi un giro nulla di più. Comunque come dicevo arrivasti tu, prepotente e scorbutico come se sapessi l'effetto che fai alle ragazze e ne andavi fiero, aimè mi dispiace ribadirll non conoscevi ancora me. Non nego che sapevi farci ma dietro ad uno schermo e oltre tutto per messaggi non avrei mai permesso di farmi vedere interessata e sopratutto debole alle tue avance.
Due testardi, mai visto tante ostinazione in vita mia, mi volevi e non ti saresti arreso finché non sarei diventata tua, e questo mi faceva andare fuori di testa "perché Io? E se lo fa solo perché vuole scoparmi? E se poi ci sto male? E se lui scopre che non sono un granché? E se vede i miei difetti e decide di lasciarmi? No. Rosy tienilo fuori. " mi ripetevo questa frase ogni giorno guardandomi allo specchio. Io così spaventata..tu così deciso. Avevo paura del dolore avevo così tanta paura che la nascondeva dietro l'antipatia, la stronzaggine e l'odio. Piu passavano i giorni più sentivo che il cuore si allegeriva e decidi che dovevo vederti, vedere se realmente il mio cuore potesse provare qualcosa dopo tutti quegli anni passati a fortificarmi realmente una persona in una settimana poteva ridurmi così?.
22/11/12 una data che , nonostante vadano le cose non potrò mai scordare dovevo incontrarti, e fino all'ultimo mi chiedevo se fosse la cosa giusta da fare e se invece dovevo lasciar stare e tornamene a casa che alla fine non eri altro che un qualunque ragazzo e che come te ne avevo già a decina,"non fare la fifona l'hai fatto altre mille volte che cos' e tutta quest' ansia?" ma poi mentre scendevo le scale della stazione come un flashback mi ricordai una frase " quando lo vedrai negli occhi la prima volta capirai che fare " così decisi di aspettarti e di pregare dio affinché vedendoti potessi provare qualcosa..forse era una sfida fra me e me una parte di me era stanca della monotonia voleva essere salvata.. ed arrivasti tu. BOOM come un fulmine a ciel sereno il mio corpo era invaso di mille emozioni più ti avvicinavi a me più io ero felice, mi presi in braccio e mi bacisti, ed è lì che ho pensato "forse è questo l'amore" da quel momento non ci siamo più divisi,almeno non fisicamente.. sapevo che dovevi partire e ti aspettai ti risparmio la tristezza e l'angoscia nell'aspettarti.
Ogni giorno sempre più spezzavi e scioglievi il ghiaccio del mio cuore ed io ti amavo sempre di più.. Ma il giorno che ancora ricordo come fosse ieri è il pomeriggio in cui io e te siamo diventati una cosa sola..quando abbiamo fatto l'amore..mai sentita più voluta ed amata, mi sentivo al centro di tutto..ed è proprio vero quando fai l amore con chi ami ti senti te stessa e ti accetti. Abbiamo fatto mille cose insieme, mille litigi, mille risate, mille e mille volte l'amore. Sai a memoria i miei sguardi mi capisci al volo e conosci ogni centimetro della mia pelle. Ti amo perché apprezzi i miei difetti e i miei pregi e perché vai di matto solo al pensiero che potessi appartenere ad un altro la tua gelosia, la tua possessione.. ho capito che sei stato ossigeno puro, stavo affogando e mi hai salvata. E comunque vadano le cose resterai per sempre mio marito..il padre dei miei figli e l'unico uomo che abbia amato con ogni particella del mio corpo.
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Una storia straordinaria di Diego Galdino - Recensione
Una storia straordinaria di Diego Galdino – Recensione
Buongiorno amici, questa non è la prima volta che vi parlo di lui, ci sono state diverse occasioni, ho letto altri suoi libri senza contare le segnalazioni che noi come blog abbiamo fatto per l’uscita dei suoi romanzi. Questo autore è stato soprannominato in diversi modi, ma quello che tutti ricordiamo sarà sempre quella come il Nicholas Sparks italiano. Beh, avete sicuramente capito di chi parlo…
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vecchiorovere-blog · 3 years
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Con il tempo, però, ho capito l'amore non è qualche parolina mormorata a fior di labbra prima di addormentarsi. L'amore si nutre con gesti concreti, di dimostrazioni, di devozione nelle cose che facciamo giorno per giorno. [Nicholas Sparks - Come la prima volta]
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tuttacolpadeilibri · 7 years
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Ancora adesso, no so bene come accadde. Un attimo prima stavamo parlando, e quello dopo lei si chinava su di me. Per una frazione di secondo mi domandai se, baciandola, avrei spezzato l'incantesimo tra di noi, ma era troppo tardi per tornare indietro. E quando le nostre labbra si incontrarono, fui certo che avrei potuto vivere cent'anni e visitare tutti i paesi del mondo, ma che niente avrebbe eguagliato l'intensità di quell'istante in cui baciavo per la prima volta la ragazza dei miei sogni pensando che il nostro amore sarebbe durato per sempre.
Ricordati di Guardare La Luna - Nicholas Sparks
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