Tumgik
scrittricedannata · 11 months
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21 maggio
22:08
Mi hai chiesto
di non smettere di amarti mai,
di vedere sempre un Noi
anche negli attimi persi,
in quei momenti in cui
la lampadina si brucia
e non devi far altro
che sostituirla;
però alla fine,
nonostante ciò,
sei stato tu a farlo.
Io non ti ho mai supplicato
di amarmi per tutta la vita,
di restare fino alla fine
di questo grandissimo mondo
che avevi promesso nostro.
Forse perché avevo già intuito
che la conclusione di questa amorevolezza,
alla fine,
sarebbe stata da parte tua.
Ho preferito non dirti niente,
lasciare che questo pensiero
mi spezzasse in due
senza che tu ne fossi a conoscenza,
senza che tu potessi evitarlo,
Sai perché alla fine ci è andata male?
Perchè ogni fottutissimo giorno
continuavo a domandarmi
quanto tempo ci rimaneva
per goderci,
per viziarci,
per litigare,
per restare.
E ti giuro, Tu,
mi pento così tanto
di non averti amato
come se un domani
non esistesse.
Se non fossi così realista,
se non avessi saputo
dentro di me,
in qualche angolo nascosto
del mio cuore
che prima o poi
sarebbe finita,
forse adesso
saremmo ancora l’uno
nelle braccia dell’altro.
Ora sei volato via.
Non so chi ti abbia ammaestrato a volare,
ma sei fuggito,
mi sei scappato dalle mani,
e tu a prendere il volo
non me l’hai insegnato mai.
Però c’è da ammettere che
è meglio sentirsi distanti ed esserlo,
che essere vicini percependosi lontani.
No?
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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2 maggio
20:14
Ho capito troppo tardi
che avevo bisogno dei miei spazi,
di respirare aria pura e fresca
al di fuori delle tue mura,
delle tue braccia.
‘Chè uscire per qualche ora
con qualche amica,
non significava non amare te
ma amare un po’ di più me.
È per questo
che ti sei deciso
ad allontanarti
per sempre?
A volte me lo chiedo ininterrottamente
e sempre non so rispondermi.
Non permetterò più a nessuno
di privarmi della mia libertà,
di nascondermi dalle stagioni,
di rinunciare al mio Io.
Si sta molto meglio senza di te,
per quanto possa essere doloroso ammetterlo
come lame conficcate nel ventre.
Adesso hai rinchiuso un’altra ragazza
nel tuo castello lucente di rose,
ma dimmi una cosa…
ha idea di quante spine la pungeranno?
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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23 aprile
10:32
Premetto di non essere pazza,
ma a volte mi capita di immaginare
un’ipotetica conversazione tra noi due.
Mi ripeto quello che vorrei sentirmi dire da te,
per stare più tranquilla, serena.
Per scacciare quel brutto male
che si appesantisce sul mio petto
nei momenti in cui
mi sento persa e non so dove andare,
in che braccia rifugiarmi.
Libero il dolore piangendo,
versando lacrime, rendendole libere
e tu ti lasci trasportare da esse
andando via con loro,
sciogliendo il legame sottile
che riusciva ancora ad unirci,
in qualche modo.
Mesi a scrivere di quanto tu non mi mancassi,
di quanto io abbia smesso di cercarti nelle persone
e soprattutto del fatto che io non ti ami più.
Ma in effetti, ehi, è così eh
solo che amo ancora il Te
che, puntualmente
ricordo nella mia testa.
E quello non si può cambiare, cazzo.
E non faccio altro
che chiedermi
reiteratamente
per quanto tempo, io
ti amerò ancora.
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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31 marzo
23:55
Ho iniziato a fare cose
che prima non mi sarei mai
e dico, mai
permessa di fare.
Ho capito che provando qualcosa,
la paura magicamente si annulla,
o quasi.
Un po’ come quando dici:
«questo cibo non mi piace»
senza averlo mai provato,
anche se poi, in verità
non sai realmente che bontà ti stai perdendo.
Io ho perso qualcosa?
Si, ogni cosa,
ogni volta,
in ogni attimo.
Però ti giuro che sto recuperando.
Sto avendo paura,
una paura giustificata
senza bugie non dette.
E, davvero
mi sto divertendo un sacco.
La paura è un’arma,
solo che bisogna saperla maneggiare bene;
forse sono ancora alle prime armi,
ma tra qualche mese
saprò padroneggiarla a dovere.
Ci credi?
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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18 aprile
11:34
Ricorderò che dormi col cuscino tra le gambe
e sai, la parte più bella per me
era sostituirlo con le mie.
La verità è che
per sentirci davvero una cosa sola,
non serviva per forza fare l’amore.
Il tenersi per mano,
incrociare le gambe,
sfiorarsi e guardarsi negli occhi.
Quella era la nostra reale connessione.
Ora che non ci guardiamo più,
non prende più il bluetooth.
Dannazione.
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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Perchè non scrivi un libro
Beh, a dirla tutta un libro lo sto scrivendo, ma non è ancora da nessuna parte, se non tra le mie bozze.
La verità è che ritengo la pubblicazione qualcosa di molto più grande di me, ed onestamente non saprei nemmeno da dove cominciare per rendere il mio sogno realtà; perciò, attualmente, mi limito a questo: a vomitare parole e lasciarle a voi, nella speranza che qualcuno si senta capito e compreso da me.
In ogni caso, accetto consigli per quanto riguarda questo argomento, dico davvero, mi interessa molto e questo desiderio ineguagliabile di far arrivare i miei testi ad una quantità indecifrabile di persone aumenta sempre di più.
Grazie per la domanda, comunque.
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scrittricedannata · 1 year
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Cos’è che alleggerisce un cuore di cemento?
Come si arriva al punto di stallo, al bene proprio?
Dicono che sia il tempo,
ma io non credo che faccia tutto da solo.
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scrittricedannata · 1 year
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26 ottobre
06:30
La sveglia è appena suonata,
tu sarai sveglio già da un quarto d’ora,
ma era d’obbligo chiamarti
per sentire la tua voce
e tu la mia.
Sentirci vicini
e farci bastare quel momento
fino alla fine delle campanelle,
fino al nostro ritorno a casa,
tra le tue braccia, ecco…
aspettavo solo quello.
Ora non so più che cosa attendere,
se non il mio benessere.
Se non il tempo,
sperando faccia il suo mestiere…
ed in fretta, però.
Perché io così non ci so più stare.
Smettila, ti prego
posa quel pugnale e baciami come la prima volta,
cadi nelle mie braccia ancora e ancora.
Ti prometto che ti accarezzerò i capelli…
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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Ti dissi:
«l’amore fa male, Amore»,
ma poi ho capito
che a fare male eri solo Tu.
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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Ho imparato a respirare
affidandomi al mio ossigeno
e alla mia volontà
di sentirmi viva.
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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13 aprile
23:23
Mi hanno chiesto se ti amassi ancora e,
pensandoci su,
prendendo fiato e consapevolezza,
ho risposto: «no, non più».
Non so se classificarla
come vittoria oppure sconfitta,
però riconosco il fatto che
è stata la cosa più coraggiosa
che io sia riuscita ad affermare
e ad ammettere
negli ultimi mesi.
Quasi quasi ti amo ancora un po’,
giusto perché è così noioso
non tentare di autodistruggersi.
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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28 febbraio
00:20
Ogni notte, nel letto che ho costruito,
prima che il sonno mi travolga
e mi porti con sè,
sussurro un «ti amo» senza accorgermene,
senza rendermi conto
che non arriverà nessun «anche io»
dall’altra parte del cuscino.
In questi attimi, divento consapevole del fatto
che fai ancora parte dei miei pensieri incasinati
che io lo desideri oppure no,
e a questo non posso far altro che rassegnarmi.
Chiudere gli occhi,
e ascoltare quel «ti amo»
a ripetizione nella mia testa
mentre aspetto di sentire la tua voce,
pregando la notte
di rapirmi il più in fretta possibile
per farmi sognare cose belle.
Tutto fuorché te.
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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8:11
L’ora sbagliata di un orologio sballato,
riesce a ricordarmi Te.
Eppure sto bene.
Eppure è perfetto così.
Tutto.
scrittricedannata;
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scrittricedannata · 1 year
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11 aprile
22:24
Respiro profondamente.
Mi alzo dalla sedia,
non reggo e mi risiedo.
Io non so come ci sono arrivata fino a qui,
ma ha così tanto senso chiederselo?
Mi dico che devo riprendere in mano la mia vita,
ma non so come rimettere insieme i pezzi,
non so da dove ricominciare
e non conosco nemmeno quello che mi serve.
A cedere non sono solamente le gambe,
è il mio cervello che non sostiene
i crolli psicologici del mio essere
e quello di cui ho paura ad andare incontro.
Ne ho già passate tante,
eppure mi sento così inesperta
di fronte alle situazioni che non riesco più a gestire.
Mi guardavo allo specchio,
e vedevo il lato migliore di me
che non credevo nemmeno respirasse;
ora mi osservo,
e vedo il lato più buio.
È proprio vero che la mente non dimentica,
che analizza all’infinito i traumi
e le deteriora che ci portiamo appresso.
Ti reco ancora nei miei malesseri,
eppure pensavo di avercela fatta.
Credevo di averti superato,
di averti lasciato indietro dopo che tu hai lasciato indietro me.
E invece mi ritrovo ancora qui,
a non pensarti quasi più,
ma a subire tutta la sofferenza che mi hai offerto
e che io, come una stupida, ho accolto a braccia aperte.
Perché?
Perché qualsiasi cosa ti riguardi,
merita di essere accolta,
per me.
scrittricedannata;
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