Tumgik
#tossicodipendenti
aitan · 10 months
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Ho pensato più o meno le stesse cose guardando lo spot antidroga che ha per testimonial il ct Mancini. Aggiungo che trovo offensivo per le nuove generazioni, inefficace ed anche alquanto fascista quel ripetere pappagallescamente un messaggio di un adulto (uno sportivo, peraltro, di età avanzata). Un metodo skinneriano che rischia di sortire l'effetto contrario.
Condivido anche l'idea e la consapevolezza che è molto difficile fare una pubblicità contro l'uso delle droghe. Forse non bisogna farne. O bisogna insistere sugli effetti a lungo termine, sulla schiavitù della dipendenza. Sul paradosso di tentare di uscire dai problemi e anche dai circuiti di una vita fondata sul mercato e rimanerne completamente invischiato. Sul piacere di cercare appagamento, euforia, novità, distrazione o assenza e trovarsi invasi.
Personalmente, trovo abbastanza efficace questo cartone animato qui, per esempio.
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Ma non so quanti ragazzi riuscirebbero ad arrivare fino alla fine del video.
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yourtrashcollector · 2 years
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C’era una perversione nei mantra che recitavano i partecipanti agli incontri, una perversione che non capivo: “Una volta dipendente, sempre dipendente”. Era un modo per non dimenticare chi erano, come erano fatti: se la tossicodipendenza era una forma di amnesia, la sobrietà era un eccesso di memoria. Era come iniettarsi una sostanza che li teneva sotto formaldeide, una specie di tassidermia in cui rimanevano sempre allo stadio di animali braccati, ma in una foresta senza predatori.
Claudia Durastanti, La straniera
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clacclo · 6 months
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Ci sono voluti quasi 45 anni perché io e mia sorella riuscissimo ad avere un rapporto pacifico, ma ora finalmente riusciamo a parlare tranquillamente di quanto nostra madre sia una manipolatrice seriale e nostro padre sia un depresso anaffettivo.
Se ci penso, trovo miracoloso il fatto che sia io che mia sorella non ci siamo suicidati e non siamo diventati tossicodipendenti! I danni ci sono stati lo stesso, ovviamente, le nostre vite avrebbero preso una strada diversa e ci saremmo affermati nel lavoro se non fossimo stati menomati dell'autostima fin da piccoli, ma poteva andare peggio in fin dei conti...
Faccio questa confessione personale solo per dire che dai genitori di merda si può guarire, basta accettare il fatto che siamo stati vittime di patologie altrui di cui non siamo responsabili e andare avanti per la nostra strada senza cercare il loro consenso né quello altrui.
Non è facile e non è privo di dolore, di errori e di ricadute, ma è l'unica strada percorribile se non vogliamo diventare come le persone che tanto male ci hanno fatto...
L'insegnamento di certi genitori, più spesso di quanto vorremmo, è per negazione: cosa non vogliamo diventare, come non vogliamo comportarci, a chi non vogliamo assomigliare. Prima lo si capisce e meglio è, perché se muoiono prima che ce ne siamo emancipati psicologicamente c'è il serio rischio di prendere il loro posto!
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haiku--di--aliantis · 4 months
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"La mente corre maratone con i ricordi che speriamo fortemente spariscano."
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"Non penserai mica di essere l'unico ad essere impazzito..."
"Fammi sentire che mi desideri"
"Sono tua, scemo! Tua..."
Dentro la tua mente, il dominio del desiderio più bruciante sulla ragione è un fatto oggettivo e al tempo stesso un vero mistero. Non abbiamo alcun controllo su quello che proviamo. Cerchiamo di non pensarci, ci illudiamo di essere riusciti a cancellarla: ridiamo, scherziamo. Viviamo "quasi" sereni. Poi, come tossicodipendenti, abbiamo ricadute serali drammatiche, durissime da sopportare. Ogni cosa è paragonata a "prima" e ogni tanto c'è un impietoso déjà vu'. E non esiste alcun metadone. Dicono che il tempo sia signore, che aiuti. Dicono.
Aliantis
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Déjà vu' (CSN&Y)
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kon-igi · 3 months
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Venerabile buongiorno. Senta, non credo mancherà molto all'apocalisse zombie. Nel caso pensavo di tornare in Sardegna. Dovessi svegliarmi con il casino per strada, dovrei uscire dalla città, buttarmi in autostrada e rubare un gommone per scendere nell'isola. Eviterei Genova per ovvi motivi, magari Portofino, così lo inculo a qualche magnaschei del Nord e mi sento meno in colpa. Pensavo di andare in qualche deposito della nettezza urbana e pigliarmi un camion che usano loro, dato che sono belli corazzati e mettermi in viaggio. Ho cibo, sigari, trecento colpi più trenta nei caricatori.
Che dici? Sardegna si, Sardegna no?
In caso no cosa suggerisci?
Il tuo piano presenta molteplici criticità che andrò a elencare in lista dettagliata:
Uscire dalla città. Durante uno zombie outbreak, lo scenario peggiore è proprio quello del cluster metropolitano, dove l'architettura urbana di una grande città si unisce al grande numero di abitanti, esitando in una concentrazione di molti infetti in poco spazio. In base alla classe dell'outbreak, il disingaggio dovrà avvenire con le seguenti modalità:
Classe 1 - pochi contagi, scambiati per tossicodipendenti in crisi di astinenza e trasmissione a personale sanitario. Fuga in macchina utilizzando autostrade e superstrade.
Classe 2 - il numero di infetti aumenta. Allerta delle forze dell'ordine e casi isolati di incidenti e limitati blocchi del traffico. Fuga in macchina evitando zone di ingorgo abituale ed utilizzando solo strade abitualmente scorrevoli.
Classe 3 - considerevole numero di infetti. Blocchi stradali, ingorghi e incidenti. Scegliere un mezzo piccolo, preventivando le vie di fuga e prediligendo strade secondarie.
Classe 4 - la città è infestata da zombie. Carcasse di macchine incidentate bloccheranno ogni strada e ci saranno incendi. A piedi, con un adeguato gruppo armato e preparato. Un mezzo consono verrà recuperato appena fuori dall'area urbana (fuoristrada, mezzo militare o delle forze di polizia).
I suddetti scenari, però, prendono solo in considerazione la modalità più consona per lo sgancio dall'unità urbana, mentre per spostamenti su lunghi tragitti un mezzo pesante (camion della nettezza urbana) ha dalla sua parte senza dubbio la relativa sicurezza del guidatore e dei passeggeri, ma dal punto di vista della manovrabilità e della sussistenza avresti a muoverti su arterie principali congestionate dal traffico o su strade secondarie parimenti intasate; la moto o, meglio, la bicicletta (perché più silenziosa) dovrebbero essere la scelta di elezione.
Sardegna e come raggiungerla. Di seguito, mappa dei principali porti del nord e del centro con relativa distanza nautica di approdo:
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La Spezia - Olbia 330 km
Livorno - Olbia 280 km
Piombino - Olbia 230 km
Porto S.Stefano - Olbia 180 km
Fiumicino - Olbia 220 km
Un buon gommone (diciamo 40 CV) raggiunge una velocità massima di 30 nodi (circa 50 km/h) con un consumo approssimativo di 20/25 litri di carburante ogni ora (variabile in base a motore 2/4 tempi, velocità, carico, vento etc) e che i serbatoi di tali motori hanno una capacità di 20-30 litri.
Quindi dovresti partire con parecchie taniche a bordo ma, soprattutto vista la distanza, in Agosto e col mare piatto.
Io so bene che tu vuoi fuggire dalla tetra Milano per ritornare nella tua icnusica terra natia ma considerando il viaggio verso l'eventuale porto e la traversata, io dico che saresti più al sicuro in un paesino sulle Alpi. Oppure da me.
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fridagentileschi · 11 months
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Lei lascia lui. Lei more ammazzata.
Lui lascia lei. Lei more ammazzata.
Lei c'ha n'altro. Lei more ammazzata.
Lui c'ha n'altra. Lei more ammazzata.
Lei c'ha na vita parallela e pure n'altra famiglia. Lei more ammazzata.
Lui c'ha na vita parallela e pure n'altra famiglia. Lei more ammazzata.
Lui crede in qualche dio. Lei more ammazzata.
Lei crede in qualche dio. Lei more ammazzata.
Lei non crede più in quel dio. Lei more ammazzata.
Lei lavora, lui no. Lei more ammazzata.
Lui lavora, lei no. Lei more ammazzata.
Lei guadagna più di lui. Lei more ammazzata.
Lui guadagna più di lei. Lei more ammazzata.
Lei conosce lui sui social. Lei more ammazzata.
Lei conosce lui al bar in piazza del paese. Lei more ammazzata.
Lui vuole scopare, lei no. Lei more ammazzata.
Rimane incinta ma lei non lo vuole. Lei more ammazzata.
Rimane incinta ma lui non lo vuole. Lei more ammazzata.
A lui piace lei, ma a lei non piace lui. Lei more ammazzata.
A lui piace lei, ma a lei piacciono le donne. Lei more ammazzata.
Lei c'ha 15 anni, lui 30. Lei more ammazzata.
Lei c'ha 45 anni, lui 20. Lei more ammazzata.
Lei c'ha 30 anni, lui 30. Lei more ammazzata.
Lei è albanese, lui italiano. Lei more ammazzata.
Lei è italiana, lui senegalese. Lei more ammazzata.
Lui c'ha la terza media serale, lei due dottorati e un master. Lei more ammazzata.
Lei c'ha il diploma da estetista, lui è un dirigente d'impresa. Lei more ammazzata.
Lei vive da sola/con le coinquiline/con gli amici/con i genitori/con il figlio. Lei more ammazzata.
Lei viaggia da sola. Lei more ammazzata.
Lei viaggia con la sua comitiva di amici. Lei more ammazzata.
Lei bazzica locali, discoteche, pub, cessi da tabaccheria. Lei more ammazzata.
Lei frequenta solo la chiesa del paese e la comitiva di mamme della scuola dei figli. Lei more ammazzata.
È attivissima su tutti i social, passa le ore su WA e s'è scaricata pure Tinder. Lei more ammazzata.
Non sta tanto dietro alla tecnologia, c'ha un solo profilo social condiviso col compagno. Lei more ammazzata.
Lei lavora in una comunità di recupero per tossicodipendenti/in un centro di accoglienza per stranieri/in un'associazione di reintegro di ex detenuti. Lei more ammazzata.
Lei lavora nell'azienda di famiglia. Lei more ammazzata.
Lei è una tossica/alcolizzata. Lei more ammazzata.
Lui è un tossico/alcolizzato. Lei more ammazzata.
Lui è il padre/fratello/zio/cugino/nonno/collega/amico di famiglia/compagno/marito/amico di infanzia. Lei more ammazzata.
Esce tutte le sere, comitiva mista, non disdegna alcol e droghe. Lei more ammazzata.
Sta sempre a casa, quando esce lo fa con una comitiva di amiche tutte donne, manco beve. Lei more ammazzata.
È estroversa, disinibita, socievole, pure un po' animo della festa. Lei more ammazzata.
È timida, pudica, riservata, pure un po' insicura. Lei more ammazzata.
Indossa solo tacchi vertiginosi, minigonne e top. Lei more ammazzata.
Indossa solo sneakers, jeans, felpa. Lei more ammazzata.
Esce ogni sera co uno diverso. Lei more ammazzata.
È fidanzata/sposata da 15 anni con lo stesso tizio. Lei more ammazzata.
Lei è una donna cis. Lei more ammazzata.
Lei fa la prostituta, la escort, la ballerina nei night club, lavora su Only Fans, Lei more ammazzata.
Lei fa l'impiegata al catasto, la barista, l'ingegnera, la carabiniera, la professoressa. Lei more ammazzata.
Lei more ammazzata.
Lei more ammazzata.
Lei more ammazzata.
Lei more ammazzata.
Lei more ammazzata.
Lei more ammazzata.
Lei more ammazzata.
Lei more ammazzata.
Lei more ammazzata.
E siccome gli uomini italiani non bastano ne hanno fatti entrare altri...tanti... troppi...la fallocrazia sta avendo i suoi rinforzi ...la sharia di fatto è legge perché è cultura...lo ha deciso l'ONU, l'OMS, il WEF, antifa, BLM, il globalismo mondiale...ogni gruppo deve essere difeso meno la donna, i diritti della donna non esistono altrimenti vengono calpestati i diritti di tutte le ideologie che esistono solo per distruggere i diritti di tutte le donne. In guerra e in pace la donna è vilipesa, umiliata, offesa..premio scambio delle varie fazioni.. vittima di giochi di potere che non la riguardano, di una immigrazione pagata solo sulla propria pelle.
Solo in Italia ogni tre giorni lei more ammazzata.
E gli altri due li deve passà a sentì che 'ma lui era un gigante buono/un ottimo professionista/uno che si è fatto da solo/un bravo padre di famiglia/un grande lavoratore/una bravissima persona/viene da una famiglia per bene' e di conseguenza sarà che 'lei se l'è cercata, mbè era ubriaca, sì ma se si veste così che s'aspetta, non dovrebbe uscire da sola di notte, non ci si va in quei posti, eh ma l'uomo è cacciatore, ma quello è di un'altra cultura, però dovreste imparare a difendervi/a riconoscere gli uomini violenti/a sceglierveli meglio, ma che s'aspettava...'
Lei more ammazzata e la colpa è pure la sua.
Ah ovviamente quando non è sua è della madre di lui che non ha saputo educarlo.
La colpa non è mai di lui.
Dov'è il femminismo? Non c'è. Anche quello è in mano di globalisti immigrazionisti sorosiani e massoni. Il femminismo che si vede è difesa del patriarcato della sharia della cultura dello stupro.
Pagato profumatamente per questo... è valvola.di sfogo mentre il patriarcato col suo carico di abusi soprusi ideologie siano esse islam laicismo ateismo continua a fare sacrifici umani al dio fallo.
Post di Beatrice Ciuca
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tettine · 1 year
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Comunque è ufficiale: a metà agosto inizierò tirocinio in una comunità per tossicodipendenti🥳🥳
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kneedeepincynade · 6 months
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Xi is travelling to the US,but the prospects are grim,the US continues its policies
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
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🇨🇳 Il Compagno Xi Jinping farà un grande sacrificio, e incontrerà, a San Francisco, Joe Biden - Presidente degli USA, il 15 novembre 🇺🇸
😂 Tra i tossicodipendenti brulicanti per le strade delle "ridenti" città statunitensi, e il rischio di sparatorie ovunque ad ogni ora del giorno, questo viaggio sarà sicuramente un'esperienza "particolare" 😂
😍 Fortunatamente, la 耐心 - Pazienza, è una delle virtù del Presidente Xi Jinping 💕
🤔 Le tensioni tra Cina e USA sono dovute all'avventurismo anti-Cinese degli imperialisti statunitensi, e alle loro politiche anti-Cinesi in ambito economico e commerciale, come l'aver imposto sanzioni unilaterali a quasi 700 Aziende Cinesi 😡
🤔 La chiave per garantire, nonostante le molteplici differenze in ambito politico ed economico, uno sviluppo quantomeno stabile e sano delle Relazioni Sino-Statunitensi risiede nel rispetto dei Tre Principi e della Politica dei Cinque No:
| TRE PRINCIPI:
一 Rispetto Reciproco (相互尊重) 🤝
二 Coesistenza Pacifica (和平共处) 🕊
三 Cooperazione a Mutuo Vantaggio (合作共赢) 🤝
| POLITICA DEI CINQUE NO:
一 Gli USA non condurranno una Guerra Fredda contro la Cina ✖️
二 Gli USA non mireranno a cambiare il Sistema Socialista della Cina ✖️
三 Gli USA non rilanceranno alleanze contro la Cina ✖️
四 Gli USA non sosterranno il separatismo del regime-fantoccio di Taiwan ✖️
五 Gli USA non cercheranno un conflitto con la Cina ✖️
🔍 Xi Jinping a Biden: «Uno statista dovrebbe pensare a dove sta portando il proprio Paese, e dovrebbe sapere come andare d'accordo con gli altri» 🐲
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🇨🇳 Comrade Xi Jinping will make a great sacrifice, and will meet Joe Biden - President of the USA, in San Francisco on November 15 🇺🇸
😂 Between the drug addicts swarming the streets of the "charming" US cities, and the risk of shootings everywhere at any hour of the day, this trip will certainly be a "special" experience 😂
😍 Fortunately, 耐心 - Patience, is one of President Xi Jinping's virtues 💕
🤔 The tensions between China and the USA are due to the anti-Chinese adventurism of the US imperialists, and their anti-Chinese economic and trade policies, such as having imposed unilateral sanctions on almost 700 Chinese companies 😡
🤔 The key to guaranteeing, despite the many differences in the political and economic sphere, at least a stable and healthy development of Sino-US relations lies in respecting the Three Principles and the Five No Policy:
| THREE PRINCIPLES:
一 Mutual Respect (相互尊重) 🤝
二 Peaceful Coexistence (和平共处) 🕊
三 Cooperation for Mutual Benefit (合作共赢) 🤝
| FIVE NO POLICY:
一 The USA will not wage a Cold War against China ✖️
二 The USA will not aim to change China's Socialist System ✖️
三 The USA will not revive alliances against China ✖️
四 The USA will not support the separatism of the puppet regime in Taiwan ✖️
五 The US will not seek conflict with China ✖️
🔍 Xi Jinping to Biden: «A statesman should think about where he is taking his country, and he should know how to get along with others» 🐲
🌸 Subscribe 👉 @collectivoshaoshan 😘
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Io su fb non ci sto mai e c'è un motivo, confermato dal fatto che oggi ci entro e mi imbatto in un post del padre del mio ex che dice robe qualunquiste sulle questioni del ddl zan e sul fatto che 'non si tratta di non picchiare i gay ma tutti' e leggo un commento che mi fa rabbrividere e che mi conferma quanto io con quella famiglia non abbia mai centrato un cazzo e grazie dio che mi hai fatto svegliare, e cioè:
"Se un bambino deve essere dato in affido o adottato, chiedetevi se i genitori naturali siano contenti o meno nel sapere che possa essere affidato ad una coppia gay".
Con tanto di risposta: "la tua osservazione deve far riflettere tutti"
I brividi. Oggi più che mai.
Che poi oh se vogliamo essere precisissimi se il bambino viene tolto dai genitori naturali è perché, salvo rarissime eccezioni, non sono in grado minimamente di occuparsi di lui, sono inadeguati, magari hanno patologie pischiatriche gravi, sono tossicodipendenti, o altro e poi c'è gente formata che li ritiene pericolosi per la crescita del bambino. Quindi probabilmente che cosa faccia piacere a loro anche sti gran cazzi.
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gianlucacrugnola · 11 days
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Johnny Thunders
È il 23 aprile del ’91, il corpo senza vita di John Anthony Genzale jr. aka Johnny Thunders viene rinvenuto da una donna delle pulizie nella sua camera, la fatidica e tristemente famosa room 37 del St. Peter House di New Orleans, quartiere francese notoriamente frequentato da tossicodipendenti, disperati di ogni estrazione e spacciatori. Delinquenti pronti ad approfittarsi del fattone di…
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lamilanomagazine · 13 days
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Bolzano: giovane arrestato per spaccio di stupefacenti in uno stabile IPES
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Bolzano: giovane arrestato per spaccio di stupefacenti in uno stabile IPES Era da tempo che alla Sezione Narcotici della Squadra Mobile della Polizia di Stato erano pervenute segnalazioni da parte di cittadini che riferivano uno strano andirivieni di giovani in atteggiamenti sospetti nei pressi di uno stabile IPES che si trova in Piazza Matteotti.  Per questo motivo, dopo una prima attività informativa preliminare, dagli investigatori della Questura veniva predisposto un servizio di attenta osservazione al fine di capire cosa in realtà stesse accadendo in quell���edificio. In effetti sin dal primo momento i Poliziotti erano in grado di riscontrare la presenza giovani bolzanini conosciuti come consumatori di sostanze stupefacenti, il che consentiva di dar conferma ai sospetti degli inquilini. Nella serata del 19 aprile gli uomini della Narcotici, quindi, decidevano di entrare in azione e di procedere alla identificazione ed al controllo di colui che si era ritenuto fosse il punto di riferimento dei vari “clienti” tossicodipendenti, e cioè tale C. N., un giovane bolzanino di 24 anni, noto alle Forze di Polizia in quanto avente a proprio carico specifici precedenti penali e di Polizia per spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane veniva sorpreso e fermato mentre si trovava nel sottoscala del palazzo, intento a rovistare all’interno di una botola di servizio; dopo una attenta ispezione del luogo, gli investigatori rinvenivano 3 involucri di nylon contenenti circa 1 etto di cocaina. La successiva perquisizione nell’appartamento nella diponibilità del giovane consentiva il sequestro di altri 50 grammi di hashish, di un bilancino di precisione con tracce di sostanze stupefacenti nonché materiale per il confezionamento delle stesse. Condotto negli Uffici di Largo Palatucci per il prosieguo delle attività di Polizia Giudiziaria, al termine delle stesse C. N. veniva dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ed associato alla locale Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica. Sono tuttora in corso ulteriori indagini finalizzate a ricostruire il “giro” di clienti soliti rifornirsi da C. N., ed i canali di approvvigionamento della droga utilizzati da quest’ultimo. In considerazione della situazione riscontrata dagli Agenti e della gravità dei precedenti a suo carico, nei confronti del soggetto il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori ha emesso nei confronti di C. N. la Misure di Prevenzione Personale prevista dal Codice delle Leggi Antimafia dell’Avviso Orale. “Un altro spacciatore cittadino di cocaina ed hashish individuato ed arrestato, con sequestro di un consistente quantitativo di droga pronta per lo spaccio sulla piazza bolzanina. Ciò a testimonianza di come il consumo di stupefacenti nella nostra Provincia rappresenti un fenomeno tutt’altro che occasionale – ha sottolineato il Questore Sartori –. Questo sforzo comune non può e non deve venir meno, e ciò non solo, come si è detto, per i devastanti effetti che gli stupefacenti producono sui consumatori, in particolare su quelli di giovanissima età, ma anche per il contesto in cui il traffico di droga trova terreno fertile per la sua diffusione, così come per l’indotto criminale che genera in termini di degrado, microcriminalità e conseguenze sull’ordine e la sicurezza pubblica”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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bones39 · 21 days
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🌟 Vogliamo SMarphy: Un Manifesto per la Cura del Paziente
Gli abusi fisici e psicologici nei confronti del personale sanitario sono una questione estremamente seria e preoccupante. Esploreremo alcuni aspetti specifici riguardanti questo tema in Italia:
Legge 113/2020:
Nel 2020, l’Italia ha risposto all’allarme sociale riguardante le crescenti aggressioni agli operatori sanitari con l’approvazione della Legge n. 113 del 14 agosto.
Questa legislazione, intitolata “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni,” ha cercato di affrontare la questione delle aggressioni contro il personale medico1.
Tuttavia, a quasi tre anni dalla sua entrata in vigore, la sfida persiste.
Fattori di rischio:
Secondo la Relazione di Accompagnamento al disegno di legge S-867, i fattori di rischio responsabili di atti di violenza diretta contro gli esercenti le professioni sanitarie sono numerosi.
L’elemento peculiare e ricorrente è rappresentato dal rapporto fortemente interattivo e personale che si instaura tra il paziente e il sanitario durante l’erogazione della prestazione sanitaria.
Spesso sono coinvolti soggetti, come il paziente stesso o i familiari, che si trovano in uno stato di vulnerabilità, frustrazione o perdita di controllo, specialmente se sotto l’effetto di alcol o droga1.
Dati INAIL:
I dati dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) mostrano un incremento degli infortuni sul lavoro dovuti ad aggressioni nel settore sanitario.
Nel 2022, sono stati registrati oltre 1.600 casi positivi di aggressioni sul lavoro, rispetto al 2021 (circa un centinaio di casi in più) e ancor di più rispetto al 2020 (circa 1.400 denunce).
Nel quinquennio, il 37% dei casi è concentrato nell’Assistenza sanitaria (ospedali, case di cura, studi), il 33% nei Servizi di assistenza sociale residenziale (case di riposo, strutture di assistenza infermieristica, centri di accoglienza, ecc.) e il 30% nell’Assistenza sociale non residenziale.
Le donne sono soprattutto colpite, rappresentando oltre il 70% degli infortunati1.
Emergenza pandemica da Covid-19:
La legge è stata approvata proprio nel corso dell’emergenza pandemica da Covid-19 e risente in qualche modo del sentimento di gratitudine nei confronti del personale sanitario che lavora a pieno ritmo nella cura delle persone contagiate1.
In sintesi, la violenza contro il personale sanitario è un problema grave e richiede misure concrete per garantire la loro sicurezza e benessere. La formazione, la sensibilizzazione e l’implementazione di protocolli di sicurezza sono essenziali per affrontare questa sfida.
📊 Statistiche sulle Denunce dei Pazienti contro Medici Abusanti
Le statistiche riguardanti le denunce dei pazienti nei confronti dei medici sono rivelatrici:
In Italia, negli ultimi tre anni, sono stati registrati oltre 5.000 casi di aggressione nei confronti degli operatori sanitari. Il 71% di questi casi riguarda le donne, mentre il 39% coinvolge operatori sanitari tra i 35 e i 49 anni. La categoria più colpita è quella degli infermieri ed educatori che lavorano con tossicodipendenti e alcolisti, seguita dai operatori socio-sanitari. La categoria dei medici rappresenta il 3% dei casi 4.
La lotta per la dignità e la cura del paziente continua. #VogliamoSMarphy! 🌟👂🏥
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umbriajournal · 2 months
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I Carabinieri hanno arrestato un 51enne terrorizzava la madre e casa portava anche dei tossicodipendenti from Umbria Journal TV on Vimeo.
I Carabinieri hanno arrestato un 51enne terrorizzava la madre e casa portava anche dei tossicodipendenti
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Ucciso a coltellate durante lite di notte nel centro di Pisa
Un tunisino poco più che ventenne è stato ucciso a coltellate ieri sera nel centro di Pisa. Il giovane è stato raggiunto da numerosi fendenti, di cui almeno uno mortale al torace, sotto i portici dell’edificio che ospita la sede centrale di Poste e che, soprattutto di sera, è frequentata da sbandati, tossicodipendenti e spacciatori.     Sull’episodio indagano i carabinieri che sospettano una…
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marfisamailerdaemon · 4 months
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Forse non sembra, ma non ho più paura. Anzi sì, ho paura che mi torni la paura. Però non ho più paura di ciò che può diventare la mia vita, perché ora quest'ultima è stata trasferita, portata in salvo all'estero, nella sua giungla. Qui non dovrò mai più chiedere di non amarmi, non dovrò più sforzarmi per stabilire che chi ho davanti è una persona come me, e non un oggetto, un giocattolo. Oreste dice che sono le mie difficoltà che fanno parte del legame. Che esse lo hanno reso più forte. Abbiamo creato un'abitudine. E per me adesso sei solo famiglia, casa, supporto. Un'insopportabile persona mi diceva che due tossicodipendenti non possono aiutarsi a vicenda a non drogarsi più. Ma alla fine, si è scoperto che la drogata ero solo io. Drogata di qualcosa mai avuto, qualcosa che adesso avevo, ma che non era quello che volevo. E non ne ho più paura. Il tempo dello spavento è passato. Comincia l'era del ritorno al teatro, della follia artistica. Il tempo del giardino malato.
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staipa · 5 months
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/ogni-femminicidio-e-colpa-mia/?feed_id=1117&_unique_id=655cb5126fc96 %TITLE% Esiste un fenomeno psicologico noto che spinge molti a dare la colpa alla vittima, si chiama Colpevolizzazione della vittima (https://short.staipa.it/f6l9l): il ritenere la vittima di un reato responsabile dell'accaduto. Lo vediamo succedere quasi invariabilmente se la vittima è in una posizione sociale percepita come minore, è qualcosa che percorre la storia. Vale dai migranti che si sono cercati la morte su un barcone, vale per i tossicodipendenti che hanno scelto loro quella vita, vale per le donne vittima di violenza che dovevano stare più attente. Raramente ci si ferma a ragionare su cosa abbia portato a una certa situazione perché trovare una soluzione semplice è più facile. Soprattutto se quella soluzione ci assolve da ogni colpa. È così che, quando una donna viene violentata o uccisa, si cerca di insegnare alle donne cosa dovrebbero fare, che non dovrebbero vestirsi in un certo modo, assumere determinate bevande, dare ascolto a determinate persone. Lo interiorizziamo fin da piccoli anche con le fiabe. In cappuccetto rosso chi pensa mai al Lupo? Il Lupo è una entità generica maligna ma quello che insegna la fiaba è di non dare confidenza agli sconosciuti, la colpevole è la bambina ingenua che si è intrattenuta, è lei che deve imparare qualcosa dalla situazione. Il lupo invece non ha colpe, non fa parte della morale perché segue solo la propria natura, e seguire la propria natura -se non sei cappuccetto rosso- è normale, è corretto. Allo stesso modo si dà per scontato che il maschio sia succube dei propri istinti, come il lupo. Se la donna indossa le minigonne sta provocando il normale istinto dell'uomo e per questo deve essere lei a scegliere di comportarsi diversamente, di limitare la propria libertà nella speranza di... di cosa? Che il lupo sfoghi i suoi istinti su una pecora diversa? Un'altra che indossa le minigonne? Quelle minigonne che però in tv non possono mancare? Io non sono un assassino, io -oggi, da adulto consapevole- cerco di fare tutto ciò che è in mio potere per non fare del male a una donna, per non usare il mio potere di uomo nei confronti delle donne. Non posso dire che sia sempre stato così purtroppo, e non posso dire di essere perfetto e integerrimo in quello che dico, nel modo di pormi e nel modo di essere. Ho interiorizzato anche io molti di questi meccanismi, come molte delle donne stesse che accettano passivamente questo squilibrio di responsabilità tra il lupo e cappuccetto rosso dando man forte al lupo e difendendone il diritto ai bassi istinti. Ciò nonostante ho la mia percentuale di colpa in ogni femminicidio, in ogni violenza, in ogni discriminazione di genere. Ho la mia percentuale di colpa perché fatico a tagliare fuori dalla società quelle persone che sono gli autori materiali di questi soprusi. Fatico quando il mio collega dice frasi sessiste a stopparlo e dirgli di cambiare atteggiamento, fatico quando sento qualcuno fischiare o dire volgarità a una donna di passaggio a intervenire e bloccare quella situazione, fatico ad alzarmi dal divano per scendere in piazza quando le donne manifestano per la loro sopravvivenza, fatico a intervenire sui social quando i commenti contro una donna si sprecano, fatico a intervenire quando una donna viene valutata per il suo fisico o la sua cura estetica e non per le sue capacità, fatico a intervenire quando una donna viene considerata incapace di ricoprire un ruolo perché il suo essere donna non le permetterebbe di farlo bene. Sono io, in quanto uomo, che dovrei farlo più intensamente. Non perché io sia migliore ma perché un uomo che considera le donne inferiori, che le tratta come oggetti, che le valuta per il fisico e non per le capacità non ascolterà mai una donna. Un uomo così può ascoltare solamente un altro uomo. Un uomo che farà violenza su una donna perché convinto di poter usare su di lei il proprio
potere, qualunque tipo di violenza, che sia verbale, fisica, morale, potrà rendersi conto di quello che fa solo se i suoi amici, i suoi colleghi, gli uomini attorno a lui sono in grado di parlargli, di dargli un esempio diverso, o se occorre di metterlo ai margini della società. Invece persone così finiscono spesso per essere esaltate, considerate ganze, leader della scalata al machismo. Sono colpevole. Lo sono ogni volta che resto a guardare e restando a guardare legittimo un comportamento che a catena legittima altri comportamenti, che infine normalizzato una situazione che continua a vessare il più debole. Sono colpevole perché sfrutto il mio privilegio di uomo per sentirmi fuori da una dinamica della quale invece faccio parte, sono colpevole perché fingendo a me stesso di non vedere e non sentire mi assolvo e magari mi sento anche migliore. Sono colpevole perché non faccio quello che è in mio potere fare, ma sfrutto quello stesso potere per alimentare il mio privilegio.
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