Tumgik
#sii fortissima
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"La tua stanchezza ha dignità! Non cercare di patologizzarla o cacciarla via, perchè contiene grande sapere, e anche guarigione. Hai compiuto un lungo viaggio dalle stelle a quì. Inchinati davanti alla tua stanchezza ora, non combatterla più. Non c’è vergogna nell’ammettere che non puoi andare oltre, ora. Anche i più coraggiosi hanno bisogno di riposo. Un grande viaggio ancora ti aspetta. E ti serviranno tutte le tue risorse. Vieni e siedi al fuoco della Presenza. Lascia che il corpo si riposi dal vento, cadi nel silenzio ora. Dimentica il domani, lascia andare il viaggio che verrà, e affonda nel calore di questa serata. Anche la più grande avventura è nutrita dal riposo nel suo profondo. La tua stanchezza è nobile, e contiene potere guaritivo…"
Jeff Foster
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mancino · 11 months
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Prenditi del tempo per essere debole
ritagliati uno spazio, trovati un angolino sicuro
e permettiti di essere fragile
abbi il coraggio di abbassare la guardia,
fidati,
fidati di qualcosa e trova qualcuno
con cui poter rilassare i muscoli
abbi la forza di accettare le tue debolezze,
concediti di essere indifesa,
prenditi del tempo per essere debole
e scegli con cura
i posti dove poter piangere
saranno luoghi fedeli, saranno sicuri
perché dove lasci le lacrime
nascono alberi forti che daranno ombra
a chi è stanco di lottare e cerca riposo
sii forte sii fortissima
ma non sempre
trova una persona
con cui poter essere debole.
- Gio Evan
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bru111271 · 3 years
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Prenditi del tempo per essere debole
ritagliati uno spazio, trovati un angolino sicuro
e permettiti di essere fragile
abbi il coraggio di abbassare la guardia,
fidati,
fidati di qualcosa e trova qualcuno
con cui poter rilassare i muscoli
abbi la forza di accettare le tue debolezze,
concediti di essere indifesa,
prenditi del tempo per essere debole
e scegli con cura
i posti dove poter piangere
saranno luoghi fedeli, saranno sicuri
perché dove lasci le lacrime
nascono alberi forti che daranno ombra
a chi è stanco di lottare e cerca riposo
sii forte sii fortissima
ma non sempre
trova una persona
con cui poter essere debole.
- Gio Evan
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Promemorie per il 2020
•Cerca sempre il lato positivo. Sorridi alle piccole cose della vita. All’euro dimenticato nella tasca del giubbotto. Alla prima nevicata dell’anno. Al tuo riflesso allo specchio. Al tramonto. Ad una vecchia fotografia. Ad una canzone ascoltata a massimo volume per radio. Al dolce extra offerto dal ristorante. Ad un abbraccio improvviso. Al suono delle gocce di pioggia sulle vetrate. Al colore del cielo dopo giorni di pioggia. Al rumore del mare. Alla città alle prime luci dell’alba. Agli sconosciuti che ti sorridono per primi. Agli occhi grandi dei bambini che quando ti fissano ti danno l’impressione di inghiottirti. Ad un film che ti ha fatto sentire capito. E a un video su YouTube che ti ha strappato una risata. Al sole che filtra dalle finestre. All’ultimo pezzetto di cioccolata. Al primo morso di pizza.
•Non sbuffare. Non lamentarti. Scegli di essere chi porta luce dentro la stanza. Il buon umore. Il calore. I colori. Un sospiro di sollievo.
• É meglio essere chi saluta, al posto di essere chi ignora il saluto.
• La tua mente é magica; se la riempi di pensieri positivi la tua vita inizierà a cambiare.
• Scegli te stesso. I tuoi hobby. I tuoi interessi. Fanne delle priorità. Lavora sulla tua salute mentale. Sul rapporto che hai con te stesso. Sul modo in cui ti vedi, e sul modo in cui ti ami. Sii così felice con te stesso da non sentirti mai solo, ma perennemente innamorato. Innamorato della vita. Dei tuoi sogni. Delle persone che ti circondano. Delle tue capacità. Sii così innamorato di te stesso da saperti perdonare. Gli errori. Gli sbagli. Le sconfitte. Le cadute. Le occasioni perse. Sii così innamorato di te, da trovare sempre il coraggio di andare avanti, nonostante tutto. Perché solo allora, raggiungerai i tuoi obbiettivi.
• Rischia. Rischia per amore. Per amicizia. Per una persona. Per una ragazza. Un ragazzo. Un genitore. Un insegnate. Te stesso. Chiunque ne valga la pena. Non lasciare che la paura ti blocchi. Ti spezzi le ali. Ti pietrifichi. Scegli di tentare. Di provare. Di scoprire i tuoi limiti, e i tuoi pregi. Non lasciarti strappare nemmeno un’occasione.
• Conosci te stesso. Sapendo chi sei, non sarai mai piegato dal giudizio che gli altri avranno di te.
• Non giudicare, ma comprendi. Non arrestarti in superficie, non bloccarti alle apparenze. Se una persona si comporta in un certo modo, dice certe cose, non giudicarla, ma cerca di capirne il perché. Penetra i moti interiori del suo animo che l’hanno spinta a tale scelta, a prendere quella decisione, ad andare in quella città, a frequentare quella persona, e a tagliare i rapporti con quell’altra. Calati nei suoi panni. Sotto la sua pelle. Interrogati. Interrogati sempre. Su qualunque cosa. Non dare per scontato niente. Mai. C’è molto, molto, molto di più, di quello che credi di sapere. Di quello che vedono i tuoi occhi. E sentono le tue orecchie. É un linguaggio muto che solo l’anima sa decifrare.
• Impara a dire addio. Nessuno é fatto per restare in eterno nella tua vita, nonostante l’affetto che puoi provare nei suoi confronti. Ci sarà sempre qualcuno che lascerà una spazio vuoto dentro te, portandosi via un pezzetto del tuo cuore. E va bene così. L’amore non é un qualcosa che deve essere ricambiato, scambiato, barattato, comprato. L’amore può essere soltanto donato. Impara a dire addio per primo, alle persone che sono tossiche per te. Che ti legano al suolo impedendoti di spiccare il volo. Che ti imbrattano gli occhi di lacrime. Che ti fanno piangere la notte. Che non sono leali nei tuoi confronti. Che non ti difendono quando non ci sei. Che non lottano per te.
• Scegli con cura le tue amicizie. Anche se non sembra, moltissimi studi hanno verificato che le persone che frequentiamo esercitano un’attrazione, una influenza fortissima su noi, sul nostro modo di pensare, di ragionare, di vivere. Sii certo di circondarti con persone in grado di tirare fuori il meglio di te. Che ti motivino. Ti ispirino. Ti spronino a non arrenderti. Ti facciano venire voglia di essere sempre la parte migliore di te.
• É normale essere tristi. É normale avere un’ora, un giorno, una settimana o un mese intero, dove ti senti male. Dove ti senti come se non ci fosse nulla per cui valga la pena vivere. Ti senti solo. Ti senti vuoto. Ti senti abbandonato. Ti senti schiacciato dal peso del mondo. Dalle aspettative. Dalle ambizioni. Dalle paure. Dall’ansia. Ti senti prosciugato dal dolore. Per aver fallito un esame. Perso un concorso. Una gara. É normale. Siamo esseri umani, e quando veniamo feriti, sanguiniamo. Ci spelliamo. Ci logoriamo per le cose che amiamo o che ci terrorizzano. É normale sentirsi così. Ma ricorda che, anche se ti senti dentro a una voragine buia e gelida, lontano da tutto e tutti, invisible, solo, vuoto e dimenticato, non lo sei. Ci sono persone che ti amano. E si preoccupano per te. E ti vogliono esattamente così. Coi tuoi strappi. I tuoi spigoli. I tuoi tagli. Le tue lacrime. Perché vedono oltre quelle. Sanno quanto vali; non é la sconfitta a determinare il tuo valore, ma il modo in cui reagisci, il modo in cui scegli di rialzarti. Anche se ti senti uno schifo, non sei uno schifo. Sei importante. Ci sono persone che amano il suono della tua risata. E ti ascoltano davvero quando parli, perché ti trovano interessante. E adorano trascorrere il loro tempo con te. Perciò, anche se ti senti solo, non sei solo. Sappi abbattere i tuoi muri interiori. Non lasciare che il dolore ti renda cieco e sordo; sei amato, più di quello che credi. Non dimenticarlo mai.
(-Alessia Alpi, scritto da me. Volevoimparareavolare on Tumblr)
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Ciao, sono passati due anni e qualche mese da quando ti ho conosciuto. E’ inutile dirti che ti ho ancora in testa; d’altronde non starei scrivendo questa lettera se non fosse così. Anche se non avrò mai il coraggio di mandartela, la scrivo comunque, per me stessa. Ci sono cose che vorrei dirti, altre che vorrei sapere, ma non voglio ricontattarti. Non voglio riportarti indietro se sei riuscito a dimenticarmi e ad andare avanti. Vorrei sapere come stai, se la cicatrice dell’operazione è guarita del tutto e se finalmente sei riuscito ad ottenere quel corpo che tanto volevi, nonostante io continuassi a dirti che per me eri bello sempre e comunque. Vorrei sapere se ora mangi e ti prendi cura di te stesso come avevi iniziato a fare quando eri con me. Vorrei sapere se sei felice, se hai trovato un’altra persona che ti possa dare quello che io non sono riuscita a darti, che ti faccia provare quello che con me non provavi. Tutto questo perché tu per me sei stato, sei ancora e sarai sempre importante, a prescindere da come sono andate le cose tra noi. Ti voglio bene e te ne vorrò sempre, per questo mi preoccupo ancora per te, per questo ogni tanto ti ho scritto per sapere come stavi. Mi sarebbe piaciuto sentirti ogni tanto senza starci male, senza sentire troppo la tua mancanza, e soprattutto senza farti stare male. Quando ho capito che invece scriverti faceva male ad entrambi, ho lasciato perdere. Capisco quanto io ti abbia ferito chiedendoti di poterti rivedere per fare due chiacchiere e per vedere come te la passavi, capisco il disagio che hai provato. Sono stata egoista per l’ennesima volta, ho pensato a quanto magari avrebbe potuto far bene a me, senza considerare che effetti questo avrebbe avuto su di te. Vorrei dirti che avevi ragione, su tutto quello che hai detto su di me quando ci siamo lasciati, cercando di farmelo capire più volte. L’ho capito, grazie alle tue parole ho capito che tipo di persona stavo diventando, e mi sono accorta di non voler essere affatto in quel modo. Vorrei dirti che sono riuscita a cambiare, o almeno che ci sto provando. Vorrei chiederti scusa per averti fatto sentire una merda dopo che ci siamo lasciati, non lo meritavi. In fondo, non potevi restare con qualcuno che non eri sicuro di amare, non saresti stato davvero felice. Vorrei sapere se puoi perdonare tutte le frecciatine che ti ho mandato, è stato un comportamento schifosamente infantile. Ero incazzata e soprattutto ferita, tanto ferita, e quando qualcuno mi fa del male cerco sempre di farlo soffrire allo stesso modo o anche peggio di quanto io stia soffrendo. Credo che il mio obiettivo fosse questo anche con te. Piano piano però ho capito perché le cose sono andate così; per il semplice fatto che non sarebbero potute andare diversamente. Chi volevamo prendere in giro? Quanto ancora avremmo potuto tirare avanti? Forse fino al mio diploma, ma non oltre. Come avremmo fatto se fossimo rimasti insieme, con te che venivi su solo dieci giorni al mese e io che ero fuori per l’università? Avremmo solo sofferto il doppio di quanto abbiamo sofferto lasciandoci. Vorrei che tu potessi vedere con i tuoi occhi che sono cambiata, che sono più empatica con le persone, che riesco a darmi una regolata, che non faccio più soffrire nessuno. Vorrei che vedessi che ora riesco davvero a mettere in pratica quello che mi dissi una volta: “non annullarti mai per gli altri”; ho smesso di correre dietro alle persone e fare di tutto pur di non impedirgli di uscire dalla mia vita. L’unica persona con cui questo mi è ancora difficile sei tu. Non chiedermi perché, la cosa è totalmente irrazionale. So che non torneremo mai più insieme, so che non possiamo nemmeno vederci ogni tanto e parlare da amici, perché io e te semplicemente non siamo fatti per essere solo amici. Nonostante io sia consapevole di tutto questo, mi manchi; ci sono giorni in cui penso a quelle giornate passate a casa tua, e mi assale una nostalgia fortissima. Forse mi mancherai per sempre, chi lo sa. Se così fosse, sto ancora imparando a conviverci. Vorrei sapere se anche io ogni tanto ti manco, se ogni tanto ripensi a quei giorni anche tu.  Vorrei sapere se anche tu, nonostante tutto, riesci a volermi ancora bene, se anche tu ci tieni a me, se anche io per te sono stata importante. Insomma, vorrei sapere (e qui, lo so, sono di nuovo egoista), se una piccola parte di te continuerà a ricordarsi di me. Perché io no, non ti cancellerò mai dai miei ricordi. C’è un enorme affetto che non credo sia possibile far svanire. Non posso dimenticarti perché è anche grazie a te se sono quella che sono oggi. Tu mi hai salvata. Te l’avevo già scritto in una lettera che però ti ho fatto leggere, e che conservo ancora. Mi hai salvata da me stessa, mi hai ridato la vita, il coraggio e la grinta. In quella lettera ti avevo anche promesso che non mi sarei mai arresa, e così è stato. Ho continuato a lottare, dopo che tu mi hai ricordato come si facesse. Grazie a te, per la prima volta sono riuscita davvero a lasciarmi andare, seguendo i miei sentimenti più profondi. Mi hai fatto capire davvero cosa sia l’amore. Mi hai aiutata ad aprire le mie ali e a volare via, verso una nuova me, centomila volte più forte e migliore di prima. Ti devo la mia libertà dalla paura (sai di cosa parlo), e per questo non credo che riuscirò mai ad andare del tutto avanti. L’unica parola adatta per chiudere questa lettera è GRAZIE.
Sii felice, ti vorrò sempre bene.
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nottipienediricordi · 4 years
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Prenditi del tempo per essere debole
ritagliati uno spazio
trovati un angolino sicuro
e permettiti
di essere fragile
abbi il coraggio di abbassare la guardia,
fidati
fidati di qualcosa
e trova qualcuno
con cui poter rilassare
i muscoli
abbi la forza di accettare
le tue debolezze
concediti di essere indifesa
prenditi del tempo
per essere debole
e scegli con cura
i posti dove poter piangere
saranno luoghi sicuri
perché dove lasci le lacrime
nascono alberi forti
che daranno ombra
a chi è stanco di lottare
e cerca riposo
sii forte
sii fortissima
ma non sempre,
trova una persona con cui poter essere debole.
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ipusheveryoneaway · 5 years
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Prenditi del tempo
per essere debole
ritagliati uno spazio
trovati un angolino sicuro
e permettiti
di essere fragile,
abbi il coraggio
di abbassare la guardia,
fidati
fidati di qualcosa
e trova qualcuno
con cui poter rilassare
i muscoli
abbi la forza di accettare
le tue debolezze
concediti di essere indifesa
prenditi del tempo
per essere debole
e scegli con cura
i posti dove poter piangere
saranno luoghi fedeli
saranno sicuri
perché dove lasci le lacrime
nascono alberi forti
che daranno ombra
a chi è stanco di lottare
e cerca riposo
sii forte sii fortissima
ma non sempre
trova una persona
con cui poter
essere debole.
Gio Evan
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supermegaiper · 6 years
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Prenditi del tempo per essere debole ritagliati uno spazio trovati un angolino sicuro e permettiti di essere fragile abbi il coraggio di abbassare la guardia, fidati fidati di qualcosa e trova qualcuno con cui poter rilassare i muscoli
abbi la forza di accettare le tue debolezze concediti di essere indifesa prenditi del tempo per essere debole e scegli con cura i posti dove poter piangere saranno luoghi fedeli saranno sicuri perché dove lasci le lacrime nascono alberi forti che daranno ombra a chi è stanco di lottare e cerca riposo
sii forte sii fortissima ma non sempre trova una persona con cui poter essere debole.
- Gio Evan
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leftladyhideoutm · 5 years
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Prenditi del tempo per essere debole ritagliati uno spazio trovati un angolino sicuro e permettiti di essere fragile abbi il coraggio di abbassare la guardia, fidati fidati di qualcosa e trova qualcuno con cui poter rilassare i muscoli abbi la forza di accettare le tue debolezze concediti di essere indifesa prenditi del tempo per essere debole e scegli con cura i posti dove poter piangere saranno luoghi fedeli saranno sicuri perché dove lasci le lacrime nascono alberi forti che daranno ombra a chi è stanco di lottare e cerca riposo sii forte sii fortissima ma non sempre trova una persona con cui poter essere debole
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O troppo alta, o troppo bassa
Le dici magra, si sente grassa
Son tutte bionde, lei è corvina
Vanno le brune, diventa albina
Troppo educata, piaccion volgari…
Troppo scosciata per le comari
Sei troppo colta preparata
Intelligente, qualificata
Il maschio è fragile, non lo umiliare
Se sei più brava non lo ostentare
Sei solo bella ma non sai far niente
Guarda che oggi l’uomo è esigente
L’aspetto fisico più non gli basta
Cita Alberoni e butta la pasta
Troppi labbroni non vanno più
Troppo quel seno, buttalo giù
Bianca la pelle, che sia di luna
Se non ti abbronzi, non sei nessuna
L’estate prossima con il cotone
Tornan di moda i fianchi a pallone
Ma per l’inverno la moda detta
Ci voglion forme da scolaretta
Piedi piccini, occhi cangianti
Seni minuscoli, anzi giganti
Alice assaggia, pilucca, tracanna
Prima è due metri, poi è una spanna
Alice pensa, poi si arrabatta
Niente da fare, è sempre inadatta
Alice morde, rosicchia, divora
Ma non si arrende, ci prova ancora
Alice piange, trangugia, digiuna
È tutte noi, è se stessa, è nessuna.
~ Lella Costa
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solchidilacrime · 5 years
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Caro/a te
Che sei nato/a in Primavera...
La stagione dove i fiori sbocciano e dove la natura si risveglia, dove esce il sole dopo mesi di pioggia, dove si cominciano a indossare vestiti più leggeri e ci si sente più liberi. La stagione che ti "travolge" con la sua brezza leggera che ti da un po' di energia in più, la stagione che offre una boccata d'aria dopo tutto quel buio e quel freddo. La stagione dell'amore, dove ci si bacia nei campi fioriti sui lenzuoli bianchi. La stagione vitale, dove rinasce tutto e dove la natura ha un'energia fortissima, quasi soprannaturale nonostante i danni e gli ostacoli dell'inverno. Mi sembra quasi di sentire quell'adrenalina e quella spensieratezza.
E tu devi essere come lei, provare a ricominciare. Anche dopo tutte le difficoltà che hai dovuto affrontare, devi trovare la forza perchè quando sembra di aver perso tutto è proprio da li che si trova il coraggio. Sii come la primavera, che riparte sempre da zero ma ci mette tutto l'impegno per tornare a splendere sempre di più e ci riesce sempre.
@solchidilacrime
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il-mondo-ti-sorride · 6 years
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Prenditi del tempo per essere debole ritagliati uno spazio trovati un angolino sicuro e permettiti di essere fragile abbi il coraggio di abbassare la guardia, fidati fidati di qualcosa e trova qualcuno con cui poter rilassare i muscoli
abbi la forza di accettare le tue debolezze concediti di essere indifesa prenditi del tempo per essere debole e scegli con cura i posti dove poter piangere saranno luoghi fedeli saranno sicuri perché dove lasci le lacrime nascono alberi forti che daranno ombra a chi è stanco di lottare e cerca riposo
sii forte sii fortissima ma non sempre trova una persona con cui poter essere debole.
29/04/2018
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Stamani a lezione ci hanno insegnato come la nevrosi possa essere un eccessivo attaccamento alla temporalità, che sia passato o futuro. Immagino a questo punto di essere nevrotica anche io, consapevolmente. In particolare parlava di come il soggetto nevrotico si senta imprigionato consapevolmente al proprio passato, come non riesca ad andare avanti, come sia ossessionato anche da piccolezze passate. L'attaccamento al futuro si risolve nell'ansia di vari esiti, in paure paralizzanti, rinunci a qualcosa per paura che ti ferisca in futuro, ansia di non essere abbastanza. Io non voglio rimanere con le mani in mano, provo ancora a scriverti.
Io sono ancora imprigionata nel nostro passato, nel nostro modo di essere, nelle nostre piccolezze, nel ricordo fugace di tutto ciò che abbiamo passato, nelle nostre carezze, nei nostri litigi, nelle nostre parole, nelle nostre simbiosi, nelle nostre tradizioni, routine, complotti.
Ormai è come se tu fossi diventato la proiezione vivente della mia canzone preferita, 505. Quella amara illusione, quel viaggio dentro ad una fervida immaginazione, e quello sconforto finale. Ho sempre provato una particolare gelosia verso altre persone che conoscevano questa canzone, come se fossi convinta che queste ultime non fossero in grado di capire il reale significato di questa canzone, come se non riuscissero a provare le stesse cose che provo io, come se non bastassero i loro pensieri, come se non fossero in grado di viverla. Questa canzone mi ha sempre ricordato la mia infanzia tradita, la mia disillusione e la desacralizzazione dei miei ideali, o ancora meglio di persone idealizzate. C'è questo forte senso di smarrimento, di confusione, l'artista per un attimo viaggia dentro la sua testa ma in fondo sa che tutto ciò che vede è irreale e non potrà mai realizzarsi, ed è ancora più velocemente il momento in cui si smembra il sogno. Quella fortissima illusione, creata volontariamente e disperatamente dall'artista, ormai rassegnato, mi ricorda in questo momento te, anche se, effettivamente, non lo avrei mai detto. Sai quanto io sia sempre stata affascinata dal fenomeno dell'irrazionale, dall'astrattezza. Eppure tutto questo, incomincia ad esser troppo, perfino per me. Sei scappato senza dire niente, ti avrei capito. Mi dispiace che tu ti sia tenuto tutto dentro, sai che potevi dirmi tutto, anche il peggio, ti avrei capito, come ho sempre fatto. Avrei provato anche ad aiutarti, se tu avessi voluto. C'è sempre una soluzione a tutto, e non ti ho mai gridato contro. Perfino le cose più profonde capivo, quindi perché non ti sei aperto? Non importa.
Io ti voglio tutt'ora bene, forse anche di più. In fondo l'amore non finisce mai, al massimo si trasforma. Ho bisogno che torni, ma non solo per me. Ho bisogno di parlare ancora con te, almeno da amici se vuoi, andrebbe ugualmente bene. Mi manca tutto, ti giuro. Mi manca la tua camicia a fiori, abbracciarti, avere un luogo in cui rifugiarmi.
Ti voglio veramente bene, ti prego non fare cazzate di cui poi potresti pentirti. Tutta la tua famiglia ti sta aspettando, trova un modo per far sapere almeno a loro che stai bene, che sei al sicuro. Sii ragionevole, e scusa il mio troppo sentimentalismo, potrei dirti che sono le due di notte, ma preferisco dirti solo che ti voglio parlare senza peli sulla lingua, come parlerei a me stessa.
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    𝗠𝗜𝗦𝗔 𝗢𝗞𝗔𝗭𝗔𝗞𝗜          ‣ lana condor              📌 𝖽𝖺𝗍𝖾 𝗈𝖿 𝖻𝗂𝗋𝗍𝗁 19/07/1993      📌 𝖺𝗀𝖾 25      📌 𝗇𝖺𝗍𝗂𝗈𝗇𝖺𝗅𝗂𝗍𝗒: USA      📌  𝗈𝖼𝖼𝗎𝗉𝖺𝗍𝗂𝗈𝗇: studentessa      📌 𝗁𝗈𝖻𝖻𝗒: floricoltura e origami, instagram ed ecologia                      “  Missy / Misengreen              🌺🍃💁♀️        👪 ‣ #relationships                       ‣ patricia honeybee ( roommate )             📱 ‣ #wheretofindme             Instagram: @misengreen e @missy                     🏵 ‣ #lifebites            ‟ -Solo perchè funziona, non significa che non si possa fare meglio. - E' una delle frasi preferite di Misa, che si adopera costantemente per migliorare il mondo che la circonda e la sua stessa vita, volendo sempre essere la migliore versione di sè stessa. La seconda frase che potremmo definire indicativa della sua personalità è "sii gentile con tutti, perchè non sai che battaglia stanno affrontando" ed è stata la prima cosa che ha imparato sulla sua pelle, pagando la superficie di una vita agiata e studi assicurati con il dare per scontato che lei fosse automaticamente sempre felice e non necessitasse di altro tipo di aiuto o presenze nella sua vita. Ovviamente l'essere dannatamente esigente con sè stessa e il prossimo la porta a risultare, a volte, sgarbata o fredda. E' una grande bevitrice di tè e spremute d'arancia che ama condividere malgrado le apparenze distaccate.                        ‣ Essere la figlia di un giornalista sportivo ed una conduttrice televisa non è mai stato facile per Misa Okazaki. Di origini giapponesi, la ragazza è nata e cresciuta a Chicago, cercando di trovare un posto nella "Hall of Fame" degli Okazaki. Ogni cosa che fa passa sotto il duro esame dello sguardo critico dei due genitori, ed è quasi frustrante il modo in cui Misa cerca di stupirli ogni giorno con un buon rendimento e complimenti da parte degli insegnanti. Ciò che spera di trovare a Kalokairi è un po' di serenità lontana dalle pressioni della famiglia.            ‣ La giovane Okazaki è una donna ambiziosa, capace e riservata nel miglior stile giapponese stereotipato, ma ha un cuore di mamma che esprime nelle più piccole attenzioni per coloro che ama. E' una persona pragmatica e affidabile, che ha a cuore l'ambiente e il mare, l'arte e i propri studi. Non sopporta chi giudica il prossimo a pelle proprio per quanto è costato e sta costando a lei in termini di salute psicologica. E' una giovane studentessa che piena di entusiasmo e concentrazione, vive ogni occasione che ha al massimo, pur non sognando grandi amori o situazioni simili, sogna in grande e se qualcuno ha bisogno di aiuto non si tira indietro qualsiasi sia il lavoro che c'è da fare. Ama disegnare, infatti ha provato a vendere qualche ritratto che ha fatto sfruttando il suo piccolo gruppo di follower su instagram con discreti risultati, ma il cruccio più grande che le resta è il terrore di essere dimenticata che non si manifesta mai in modo diretto se non in attacchi di panico violenti per cui consulta spesso una psicologa.                ‣ Misa è una ecologista appassionata, vegetariana che si trova ad applicare qualsiasi consiglio verde alla sua vita e quella degli altri quando glielo consentono. Tiene all'ambiente e al rispetto della natura, secondo i migliori insegnamenti di sua madre e le finanze della famiglia, decisamente floride, le consentono di sostenere le sue campagne sui social e nel mondo reale.                                 ‣ Misa è sempre stata una grande appassionata di arte antica e lingue che ha studiato con estrema diligenza per poter accedere alla facoltà di archeologia e trovarsi sempre preparata in qualsiasi corso si trovasse. E' una planner nata, con un bullet journal a tema college e a decorazioni floreali che ha creato da sola per collezionare tutti i momenti della vita universitaria. La sola cosa che ama più della storia antica e l'arte è il mare, che la ha affascinata sin da piccola.                                           📌  𝗕𝗜𝗢 Misa nasce nella famiglia Okazaki dovendo trovare da subito la propria strada per ottenere l'attenzione di genitori molto impegnati ma prodighi di indulgenza nei suoi confronti, forse per compensare l'assenza, cosa che le ha consentito nell'infanzia di cacciarsi in discreti guai scolastici da cui poi è emersa come brillante studentessa quando si è accorta che era uno dei modi per avere considerazione in una famiglia di menti eccezionali. Si è dedicata al nuoto sin dall'infanzia e ha seguito con ottimi risultati un corso per i salvataggi in mare e poi dal mare è fiorita la sua passione per il verde, osservando con papà alcune stampe e capitelli nei libri a sua disposizione a casa. Ha iniziato a capire quanto poteva fare intorno ai 12 anni divorando quanti più libri le capitavano sotto mano , oltre ad esercitarsi con diligenza nel disegno fin dalle medie e nelle discipline artistiche. I suoi voti sono sempre stati eccellenti, cosa che le ha aperto le porte di ben pochi cuori ma di moltissime facoltà alla ricerca di giovani talenti. Misa ha poche amiche, che coltiva, come le piace dire al posto di "coccola" con la stessa passione delle sue piante che decorano i balconi di casa Okazaki. Sua madre le ha donato un corpo esile che ha irrobustito con l'attività sportiva. Ha iniziato a trovare sollievo ai demoni interiori quando la psicologa che consulta dai suoi diciotto anni per dirimere i fitti grovigli di inadeguatezza, dubbi di inferiorità e solitudine che si annidano nella sua testa, le ha suggerito di prendersi una vacanza dagli impegni accademici. La pressione che sente sulle spalle è fortissima per via delle aspettative dei genitori che la volevano laureata in corso, ma Kalokairi le sta regalando il sollievo e la serenità di cui aveva bisogno. Si dedica al mare , alla fonte di Afrodite, al nuoto e ama le giornate che può gestire fra stage, orari di studio più distesi ed esami più diluiti rispetto a Los Angeles. Sull'isola, quando non è agli scavi a tracciare sopraffini schizzi e fare progetti, ha una barca a vela con cui si occupa di pescare in modo sostenibile per i ristoranti e progetta di ampliare la sua attività al settore formativo. I rapporti con mamma e papà si sono sempre mantenuti buoni, ma la partenza ha incrinato soprattutto il contatto che era abituata a condividere con la madre e i piccoli rituali che segnavano il loro ricongiungimento da quando aveva dieci anni, come la cioccolata calda sotto le coperte guardando film romantici oppure farsi la manicure insieme e spettegolare, bere tè alla luce bassa dell'abat jour di sera parlando delle attività di papà e le partite di basket che lui aveva commentato e dei grandissimi giocatori che avrebbe incontrato . I suoi genitori le scrivono giornalmente e lei ogni settimana risponde con precisione a ogni messaggio che riceve, felice che nonostante tutto abbiano rispettato la sua decisione capendo che ne avrebbe risentito la sua salute se non avesse potuto fare questo stage a Kalokairi. Ora lavora per finire la facoltà e tornare a Chicago con una tesi che renda orgogliosi i suoi genitori e famigliari, sull'ambiente e la storia.
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Note
Chris ho un problema.. quasi 6 mesi fa ho perso la persona più importante della mia vita. Se ne è andato senza motivo, e io ci sto ancora molto male. Ho tentato il suicidio, più di una volta, ma sono ancora qui. Mi sento insignificante, sola, vuota. Non ce la faccio più, è tutto così pesante. Da mesi non riesco a vivere una giornata senza pensare almeno una volta al suicidio. Mi sento veramente sola, e mi chiedo "che cosa ci sto a fare ancora qui?" Non sopporto più questa situazione.
Ehi, è una situazione abbastanza delicata. Già il fatto di avermelo scritto è segno di coraggio e quindi sotto sotto sei fortissima. Non farti divorare dai pensieri, rischi di logorarti dentro. Sii più forte di ciò che sei. Gli ostacoli si affrontanto sempre nella vita. Su! Son con te.
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kfsthoughts · 7 years
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sii forte sii fortissima ma non sempre trova una persona con cui poter essere debole
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