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#servizi di costumi
abr · 2 months
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La verità non occultabile: ben oltre il 10% dei giovanissimi è non italiano, quindi ben oltre il 20% almeno é nato qui da genitori originari da altri Paesi, parlanti altre lingue e seguenti altri usi e costumi. Un trend diretto al 50% della popolazione in pochissimi anni (di fatto la proporzione tra aborigeni e stranieri in molti istituti).
La seconda grafica é statica e pure sbiadita ("più del 2%": può voler dire anche 5% o il 20%); segnala semplicemente che gli stranieri, nel caso i musulmani, sono qui richiamati da imprenditoria decotta (costruzioni, meccanica) e per far servizi a basso costo in nero nelle città, spiazzando chi - giovani, casalinghe etc - li farebbe ma a costo un po 'meno basso e con un filo di garanzie in più.
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progetto-geografia · 1 month
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Che moneta viene utilizzata in Cina e in Giappone?
In Cina, la valuta ufficiale è il renminbi (RMB), spesso abbreviato come yuan (¥)
lo stesso simbolo che viene utilizzato in Giappone con  la valuta ufficiale che è lo yen (¥)
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qual’e la differenza nella vita lí vi chiederete..
Vivere in Giappone con lo yen può essere un'esperienza emozionante, la vita li ovviamente dipende da in che zona ci si trova ma ecco alcuni punti di riferimento :
Spese quotidiane: I costi variano, ma in generale, Tokyo e Osaka sono più costose. Invece, città più piccole possono essere più accessibili e sono più consigliabili se si vuole immergersi nella storia del paese.
Alloggio: Gli affitti possono essere alti, soprattutto nelle grandi città. Considera le opzioni nei quartieri periferici o in città più piccole per spendere meno ma consigliamo una conoscenza minima della lingua o una guida per evitare che vengano alzati i prezzi in modo esorbitante.
Trasporto: Il trasporto pubblico è efficiente. I prezzi variano, ma lo yen ti coprirà per autobus, treni e metro.
Risparmio: C'è una forte cultura del risparmio. Puoi trovare negozi di alimentari convenienti e pasti economici.
Vivere in Cina non è un’esperienza molto differente da ciò che avremo con lo yen in Giappone con la differenza dell’uso del renminbi (RMB) infatti non molto cambia nei nostri punti di riferimento:
Vivere in Cina con il renminbi (RMB) può essere stimolante. Ecco cosa considerare:
Spese quotidiane: le città più piccole offrono prezzi inferiori e saranno anche più ricche di cultura rispetto a le città più grandi che avranno prezzi alti e meno cultura antica.
Alloggio: Gli affitti variano notevolmente tra le città e i quartieri.
Trasporto: Il trasporto pubblico è ben sviluppato, ma i costi dipendono dal mezzo e dalla distanza, si consiglia una bici dato che mezzi pubblici sono pieni di gente e se opterete per un taxi avrete il problema dell’eccesso di traffico.
Risparmio: La cultura del risparmio è forte; ci sono negozi economici e opzioni di pasto convenienti.
Servizi bancari: Accessibili, con molte transazioni gestibili tramite app dato l’uso eccessivo di tecnologia per tutto.
Abitudini di spesa: Adatta le tue abitudini ai costumi locali che possono vedere i turisti come qualcosa di curioso ed esplora i mercati tipici.
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lamilanomagazine · 2 months
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La Spezia: Festival dell’archeologia sperimentale divulgativa sul Mondo Antico
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La Spezia: Festival dell’archeologia sperimentale divulgativa sul Mondo Antico. Al via la XVII edizione del Paleofestival, il Festival dell’Archeologia Sperimentale Divulgativa sul Mondo Antico, che si terrà al Castello San Giorgio della Spezia nelle giornate del 27 e del 28 aprile e presentata oggi in conferenza stampa dal Sindaco Pierluigi Peracchini, dalla dirigente ai Servizi Culturali Rosanna Ghirri e dalla curatrice del progetto Donatella Alessi. “Nei suoi diciassette anni di vita, il Paleofestival è diventato un appuntamento irrinunciabile nel calendario culturale spezzino, e non solo, grazie al costante rinnovamento delle attività proposte che hanno coinvolto un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, riscuotendo un grande successo e gradimento da parte dei partecipanti - dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – questa edizione vedrà anche diverse novità che sicuramente sapranno coinvolgere e interessare.” In queste due giornate il giardino, le terrazze e tutti gli spazi del Castello si trasformeranno in un grande parco archeologico urbano dove saranno creati dei punti interattivi condotti da archeologi sperimentalisti, archeotecnici, personale didattico dei musei e di parchi archeologici e sperimentatori per divulgare, con dimostrazioni interattive e laboratori, gli usi e i costumi della Preistoria e delle antiche civiltà. Attraverso attività esperienziali, momenti ludici, laboratori manuali e spettacoli da vivere in prima persona, il Paleofestival divulga le sperimentazioni archeologiche insegnando a bambini ed adulti a manipolare la materia per produrre gli strumenti e utensili della Preistoria così che, conoscendo le radici del nostro passato, possano migliorare il loro futuro in una nuova consapevolezza del rapporto con l’ambiente e con la società. Nell’antichità, infatti, il riuso e il riciclo dei materiali era fondamentale per il risparmio economico, e la trasmissione pratica dei saperi era il metodo principale di insegnamento, poiché si garantivano insieme la sopravvivenza e il progresso di tutta la comunità. Il programma di quest’anno è particolarmente ricco di proposte, ben 35 diverse attività, e saranno presenti, oltre ai fidati protagonisti delle scorse edizioni, nuovi sperimentatori e nuove collaborazioni con parchi archeologici provenienti da tutta Italia e anche dalla Corsica. Al termine della giornata del 27 aprile sarà presentato uno spettacolo fondato sul racconto e la musica che narrerà le tappe fondamentali del lungo cammino umano, con il sottofondo delle musiche di Antonio Vivaldi, che ci porterà alla conoscenza delle scoperte che hanno cambiato la nostra storia. La novità più significativa di quest’anno è la riproposta del convegno scientifico dal respiro internazionale del Paleofestival “Quinto incontro studi di archeologia sperimentale. Problematiche e soluzioni tra ricerca e divulgazione” che si svolgerà domenica 28 aprile dalle ore 11.00 alle ore 13.00 ad ingresso gratuito e senza prenotazione. I lavori del convegno, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Peracchini, saranno introdotti da Donatella Alessi, conservatrice del Museo del Castello San Giorgio e moderati dall’archeologo Edoardo Ratti. Le tematiche trattate saranno il racconto di sperimentazioni archeologiche nuove e ricerche specialistiche e la presentazione di parchi archeologici, dei loro scavi archeologici e delle loro attività educative. Nel corso del convegno interverranno: Marta Coccoluto, responsabile del Parco Archeologico di Baratti e Populonia “Populonia, città sul mare. Ricerca archeologica, progetti di valorizzazione e management culturale”; Vincent Lascour dell’Associazione Chalcophore, “La strada dell’ossidiana. La circumnavigazione della Corsica in piroga monossile”; Stefano Ricci, antropologo dell’Università di Siena, “Noi, i Neandertaliani e i Denisoviani: storie di convivenza preistoriche”; Fabio Fazzini, archeologo, “Ambra, storia e lavorazione nel Piceno dell’Età del Ferro”. Come prenotare. Anche quest’anno saranno inseriti laboratori per adulti che potranno finalmente divertirsi da soli o con i loro bambini. E’ consigliato per tutti i partecipanti scegliere e prenotarsi per le attività programmate per la giornata. Il biglietto di ingresso ha il costo di 5 euro un giorno; 8 euro due giorni. Biglietto famiglia genitori e figli 15 euro un giorno e 20 euro due giorni; ulteriore accompagnatore 2.50 euro al giorno. L'evento si svolgerà anche in caso di maltempo. La prevendita è attiva presso il Museo del Castello. Info: tel. 0187/751142 e 0187/727219 e-mail: [email protected] Museo del Castello di San Giorgio, via XXVII Marzo, La Spezia Siti internet: museodelcastello.spezianet.it ; Seguiteci anche su facebook: @MuseoCastelloSanGiorgio... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 6 months
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Natale 2023 a Genova
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E’ un Natale 2023 ricco di novità quello di Genova, davvero da non perdere. La prima grande novità, realizzata con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Genova, è quella del Passaporto dei presepi dove, come con il Cammino di Santiago, è possibile ricevere un timbro per ognuno dei 45 presepi aderenti all’iniziativa.  I presepi si trovano sia alcuni dei luoghi più suggestivi della città, come la cattedrale di San Lorenzo, il santuario della Madonnetta, il museo dei Cappuccini, il museo di Palazzo Rosso e Palazzo Tursi, ma anche in luoghi più nascosti e inconsueti e seguirà le tempistiche e le tradizioni proprie di ciascun sito, ad esempio quelli del mercatino di San Nicola e i Cappuccini sono già visitabili. I passaporti potranno essere ritirati presso le edicole convenzionate con i servizi demografici a partire dall’8 dicembre e gli abbonati alla testata diocesana Il cittadino lo riceveranno invece direttamente a casa. L'ultimo timbro dovrà essere  nella giornata di chiusura della manifestazione, in concomitanza alle celebrazioni della Candelora, il 4 febbraio, a Palazzo Ducale, dove è allestito il presepe di Casa Luzzati, poi saranno consegnati i riconoscimenti a chi avrà conseguito il maggior numero di timbri sul passaporto. Inoltre, per ricordare gli 800 anni del primo presepe allestito nel 1223 a Greccio da San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, il professore Giulio Sommariva e il rettore della Basilica di Assisi guideranno un momento di riflessione sull’importanza culturale e religiosa del presepe. Attesa soprattutto dai più piccoli tornerà ad animare le delegazioni genovesi la slitta di Babbo Natale, pronta a regalare magia con animazioni, letture dedicate al Natale, caramelle e sorprese per i bambini, che arriverà anche volando in mongolfiera. Protagonisti del Natale genovese saranno anche i presepi viventi,  oltre a cinque presepi diffusi sul territorio cittadino, con due a Voltri, uno all’Acquasanta, uno a Granarolo e uno a Ceranesi, il 5 gennaio si terrà una rievocazione storica del corteo dei magi, che culminerà con l’allestimento di un presepe vivente nel chiostro del Museo Diocesano. Tre diversi cortei, a cui prendono parte figuranti dei gruppi storici con costumi del periodo del presepe del Maragliano, uno per ciascun magio, partiranno da tre chiese del centro storico, san Filippo, san Marco al molo e santa Maria di Castello, confluiranno alla cattedrale di san Lorenzo da cui poi, accompagnati da sua eminenza monsignor Marco Tasca, infine si sposteranno nel chiostro del museo diocesano. Read the full article
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giancarlonicoli · 8 months
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8 ott 2023 08:20
È MORTO A 95 ANNI LUCA GOLDONI, GIORNALISTA, SCRITTORE, GRANDE OSSERVATORE DI VIZI E VIRTÙ DELL’ITALIA – INIZIÒ ALLA GAZZETTA DI PARMA, PASSÒ AL RESTO DEL CARLINO, QUINDI AL CORRIERE DELLA SERA. È STATO CRONISTA DI NERA E CORRISPONDENTE DI GUERRA. SEGUÌ DA INVIATO LA PRIMAVERA DI PRAGA E IL SETTEMBRE NERO IN GIORDANIA – HA SCRITTO OLTRE 50 LIBRI, DAL SAGGIO STORICO AL ROMANZO, VENDENDO PIU’ DI TRE MILIONI DI COPIE – DELL’UMORISMO DICEVA: “È UN’EQUAZIONE DI TERZO GRADO CHE RIESCE O NON RIESCE. SE SBAGLI UNA VIRGOLA O L’ORDINE DELLE PAROLE, NON RIESCE PIÙ” -
Estratto dell’articolo di Antonio Carioti per il “Corriere della Sera”
L’occhio allenato del cronista esperto di umanità, il sottile senso dell’umorismo, la penna lieve e benevola anche nell’irrisione. Sono le tre qualità principali che avevano fatto dell’emiliano Luca Goldoni, scomparso ieri pomeriggio a 95 anni all’hospice di Casalecchio di Reno (Bologna), dove era stato ricoverato negli ultimi giorni per un peggioramento delle condizioni di salute, non solo un giornalista coi fiocchi, ma anche e soprattutto uno scrittore di strepitoso successo, con oltre tre milioni di copie dei suoi libri complessivamente vendute, specializzato nell’ironizzare sui costumi (e il malcostume) degli italiani.
[…] Qualche esempio sparso tra quelli, assai numerosi, editi da Mondadori: Esclusi i presenti (1973), Non ho parole (1978), Se torno a nascere (1981). Ma la stessa vena un po’ beffarda veniva messa in mostra da Goldoni nel raccontare i personaggi del passato nelle sue biografie, confezionate in uno stile che ricordava per certi versi i libri di storia di Indro Montanelli, ma con un’indulgenza e una bonomia maggiori rispetto al più severo collega toscano.
Nato a Parma il 23 febbraio 1928, Goldoni aveva cominciato a lavorare da giovane come cronista di nera. Prima per il quotidiano della sua città d’origine, la «Gazzetta di Parma», e poi per «Il Resto del Carlino» di Bologna, testata della quale era poi divenuto un inviato di punta sui grandi avvenimenti internazionali: memorabile resta l’aneddoto della corrispondenza da Praga, subito dopo l’invasione sovietica dell’agosto 1968, che Goldoni dettò in dialetto parmigiano per sfuggire alle interferenze di un centralinista poliglotta e ficcanaso.
Poi era arrivata l’assunzione al «Corriere della Sera», che per poco non era saltata a causa di un’impuntatura di Goldoni, deciso a non spostarsi da Bologna, dove ormai aveva messo le radici. In compenso il quotidiano di via Solferino gli aveva fatto girare il mondo, con servizi da grandi metropoli e da luoghi sperduti, spesso in occasione di guerre, colpi di Stato, insurrezioni popolari.
Goldoni ci rideva sopra, evidenziando il paradosso: quando sei un giornalista giovane, ansioso di partire per le destinazioni più esotiche e pericolose, ti mandano a cercare notizie in questura, mentre in età più matura, quando hai messo su famiglia e avresti voglia di infilarti metaforicamente le pantofole, ti ritrovi a prendere di continuo l’aereo per raggiungere in fretta terre lontane.
In parallelo con il mestiere di inviato Goldoni aveva coltivato il suo talento per l’osservazione del nostro carattere nazionale e dei suoi tic. Dopo i primi volumi pubblicati dall’editore Cappelli di Bologna, come Italia veniale (1969) e Il pesce a mezz’acqua (1970) erano venuti i bestseller con Mondadori, a partire da È gradito l’abito scuro (1972).
Erano libri frutto di un’ispirazione naturale, coniugata tuttavia con un’applicazione assidua. «Ironia e umorismo — diceva Goldoni — non bussano alla porta, arrivano. Dell’umorismo di solito dico che è un’equazione di terzo grado che riesce o non riesce. Se sbagli una virgola o l’ordine delle parole, non riesce più». E lui raramente sbagliava.
A un certo punto aveva deciso di passare dalla cronaca alla storia, mantenendo immutato il suo approccio. Insieme a Enzo Sermasi aveva raccontato il regime fascista attraverso le sue reminiscenze d’infanzia e adolescenza nel volume F iero l’occhio, svelto il passo (Mondadori, 1979), dotato di un ricco apparato fotografico. Estraneo a ogni inclinazione nostalgica nei riguardi del ventennio nero, Goldoni aveva però inteso rievocare, in una sorta di amarcord felliniano, l’atmosfera nella quale era cresciuto insieme a milioni di altri italiani.
Ancora in campo storico, si era poi dedicato a un personaggio centrale nelle vicende della sua Parma, la duchessa che era stata moglie di Napoleone, nel libro Maria Luigia donna in carriera (Rizzoli, 1991), cercando di uscire dagli stereotipi consueti e con un tocco attualizzante. Con benevola indulgenza si era quindi rivolto a un’altra donna ancora più controversa e considerata il simbolo della dissolutezza antica, la moglie dell’imperatore romano Claudio, nella biografia Messalina. Una spudorata innocenza (Rizzoli, 1992).
[…] In quella direzione tra il sarcastico e lo sconsolato andava per esempio il libro del 2013 Tranelli d’Italia (Barbera editore), testimonianza concreta di uno spirito rimasto vivace anche in tarda età, come dimostravano del resto anche gli articoli che continuava a scrivere per il «Corriere» e altre testate.
Si rimane colpiti, scorrendo i suoi testi del passato anche piuttosto remoto, dalla perseveranza italica in fatto di cattive abitudini, tanto che certe annotazioni corrosive di Goldoni, un po’ da grillo parlante, sembrano ancora umide d’inchiostro. Ecco per esempio come si conclude un capitolo di Cioè, forse il suo maggiore successo, uscito da Mondadori nel 1977: «Il vero problema italiano è che stiamo andando tutti, ciascuno col suo buonsenso, verso una società senza senso». Serve aggiungere altro?
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carmenvicinanza · 9 months
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Stella McCartney
Stella McCartney è la nota stilista britannica pioniera della moda cruelty free.
Per prima, nelle sue collezioni ha deciso di abolire pelle, pelliccia e piume utilizzando materiali alternativi e innovativi. Anche la lana, arriva solo da fattorie certificate che agiscono nel benessere degli animali.
Le sue collezioni sono distribuite in 77 Paesi del mondo.
I risultati ottenuti nel campo della moda e della consapevolezza sociale le sono stati riconosciuti in numerose occasioni.
Nel 2007 è nominata Designer of the Year ai British Style Awards. Nel 2011 è nominata dal TIME come una delle 100 persone più influenti al mondo. L’anno successivo è stata insignita del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico 2012 «Per i servizi resi alla moda». Nel 2023 è stata nominata Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Nata a Londra il 13 settembre 1971 è la seconda figlia della pop star Paul McCartney e Linda Eastman, fotografa, vegetariana e attivista per i diritti degli animali che è stata la sua musa e ispiratrice.
Ha creato il suo primo abito a soli 12 anni. Tre anni più tardi ha partecipato alla creazione della prima collezione dello stilista francese Christian Lacroix.
Laureata alla Scuola di Design Central St Martins nel 1995, si è fatta subito notare per la sua raffinatezza e l’estetica audace delle sue creazioni.
Nel 1997 è diventata Direttrice Creativa di Chloé a Parigi, con i suoi capi freschi e giovanili, ha contribuito al grande successo della maison.
Ha lavorato anche per Gucci, prodotto una linea sportiva per il marchio Adidas, una linea di vestiti e accessori per la catena internazionale H&M e una di borse per il marchio LeSportSac.
Nel 2000 ha disegnato gli abiti per il matrimonio di Madonna e Guy Ritchie.
Nel 2001 ha lanciato la sua omonima casa di moda di lusso insieme a Gucci, di cui ha assunto il pieno controllo nel 2018. Sin dall’inizio, ha assunto una posizione rivoluzionaria all’insegna della sostenibilità attraverso materiali innovativi, attenzione alla catena di fornitura e alle partnership.
Nel 2003 ha lanciato il suo primo profumo, Stella.  L’anno successivo ha disegnato gli abiti per il Re-invention tour di Madonna, quelli per il tour estivo di Annie Lennox e i costumi di Gwyneth Paltrow e Jude Law per il film Sky Captain and the World of Tomorrow.
Nell’inverno del 2010 ha presentato la borsa Falabella diventata uno dei suoi pezzi più venduti.
La borsa, che prende il nome dalla sua razza di cavalli preferita, cucita a mano in Italia e decorata da una catena in alluminio, è stata scelta nel 2018 per la mostra Fashioned from Nature al Victoria and Albert Museum.
In occasione delle Olimpiadi del 2012, Stella McCartney è stata nominata da Adidas Direttrice Creativa del Team della Gran Bretagna: è stata la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici che una stilista di fama internazionale ha disegnato i capi di una nazionale per tutte le discipline delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi.
Ha collaborato con la Disney per creare una collezione di gioielli ispirata ad Alice nel Paese delle Meraviglie e disegnato l’abito di Minnie per Eurodisney Paris.
Nel 2018 ha disegnato i primi treni vegani Stan Smith e lanciato la Stella McCartney Cares Foundation, ente benefico dedicato alla prevenzione e cura del cancro al seno, malattia che ha causato la morte di sua madre. Nello stesso anno, ha disegnato l’abito per il ricevimento di nozze di Meghan Markle e il Principe Harry e collaborato con le Nazioni Unite su una carta della moda sostenibile.
Nel 2019, ha disegnato una linea di moda ispirata al settimo album della cantautrice statunitense Taylor Swift.
Nel gennaio 2020 è stata la prima stilista ad apparire sulla copertina di Vogue USA.
Stella McCartney è stata l’unica stilista a partecipare alla COP26, il vertice globale sul cambiamento climatico, lanciando la mostra itinerante Future of Fashion. Alla conferenza del G7 nel Regno Unito ha firmato il trattato Terra Carta. 
Nel 2022, ha lanciato la prima borsa al mondo realizzata in pelle alternativa a base di micelio, la Frayme Mylo ottenuta attraverso un processo sperimentale che replica le condizioni sotto il suolo della foresta all’interno di una struttura di allevamento verticale.
Il suo impegno volto a promuovere un movimento di lusso consapevole l’ha portata a investire in start up innovative e ha dare un esplicito sostegno alla politica del Fashion Act di New York.
Ha anche lanciato STELLA by Stella McCartney skincare, una gamma di prodotti di bellezza interamente vegani e naturali al 99%.
La politica che muove il suo lavoro è da sempre rivolta alla circolarità, alla protezione delle foreste e al controllo sull’impatto ambientale nel rispetto delle persone che lavorano in tutta la filiera. Utilizza materiali organici ecosostenibili: poliestere ed elastan riciclati, nylon rigenerato, viscosa proveniente da fonti certificate per la tutela delle foreste e lana tracciata in modo responsabile, oltre a tinture non tossiche realizzate con materiali riciclati.
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gonagaiworld · 9 months
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Il Giappone dà un giro di vite a pose erotiche e costumi da bagno La recente introduzione di regole temporanee da parte della Prefettura di Saitama in Giappone per i servizi fotografici in costume da bagno ha generato dibattiti e reazioni contrastanti nella comunità artistica e tra le attiviste femministe. Info:--> https://www.gonagaiworld.com/il-giappone-da-un-giro-di-vite-a-pose-erotiche-e-costumi-da-bagno/?feed_id=399201&_unique_id=64fddd9fe798f #Costumidabagno #Culturaotaku #Giappone
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arcobalengo · 2 years
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«L’America è dominante in campo militare e deve continuare a esserlo. Il vero motore della politica estera è il Pentagono, anche se in collaborazione con il dipartimento di Stato. Forze armate più servizi segreti. Ma oggi tutto ciò esiste ed è forte, oltre che supportato con fervore da duecento milioni di americani, perché c’è un nemico da combattere: il Male. Noi siamo il bene che combatte contro il Male. È qualcosa che capiscono anche i bambini. È qualcosa che si può spiegare con facilità a qualsiasi cittadino del mondo. Tutto ciò ci permette di essere il Paese leader anche dal punto di vista economico. Le armi aprono la strada al denaro e al benessere. Ed è la presenza di un potente nemico che permette di poter schierare le armi», si può leggere su un documento della Brookings Institution. La Ford Foundation è sempre stata etichettata come centro di potere di estrema destra. Addirittura, durante gli anni Trenta (e anche Quaranta) finanziò i corsi di eugenetica nella Germania hitleriana e i principali teorici del nazismo. Dal 1973 decise di creare un proprio think thank: il Belfer Center for Science and International Affairs. Il pensatoio produsse nel 1978 un documento intitolato: “L’America ha bisogno di un nemico”. «Senza un nemico potente gli Stati Uniti affonderanno subito dopo l’affondamento dell’Unione Sovietica e perderanno la leadership mondiale», ha scritto il Belfer Center. «A nostro avviso la potenza di un’ideologia come il comunismo può essere sostituita solo dalla potenza di una religione. Riteniamo che quella islamica sia abbastanza misteriosa e anche paurosa per il pubblico occidentale e americano. Il terrorismo islamico. Ecco che cosa serve all’America per continuare a comandare». Fu il think thank di estrema destra Heritage Foundation a fare il passo successivo: «Per poter aizzare il terrorismo islamico contro l’Occidente c’è bisogno di quattro ingredienti: un leader che possa ben rappresentare il nuovo Satana, migliaia di potenziali terroristi, un luogo dove addestrarli e una base dalla quale progettare gli attentati». La guerra afgana venne incontro alle esigenze della Casa Bianca. Il leader dei mujaheddin Hekmatyar inneggiò alla guerra santa contro l’invasore senza Dio (l’Urss) e chiamò a raccolta «tutti i veri credenti». Arrivarono a migliaia, da tutto il mondo. Uno di loro si dimostrò essere anche una guida perfetta per quel popolo di invasati, pronti a tutto per servire Allah. Si chiamava Osama bin Laden, si era istruito a Oxford, parlava un inglese fluente, conosceva nel profondo la mentalità e i costumi dell’Occidente ed era membro di una delle più ricche e potenti famiglie saudite.
Franco Fracassi - The Italy Project
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londranotizie24 · 2 years
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Elezioni 2022, parla Tipu (Az/IV): “Votatemi per cambiare”
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Elezioni 2022, parla Tipu (Az/IV): “Votatemi per cambiare” Di Tommaso Corno Per le elezioni del 25 settembre, il Terzo Polo ha messo in campo un volto ben noto della comunità italiana a Londra: il consigliere Comites Golam Tipu, con un programma focalizzato sul rafforzamento dei legami fra gli italiani all’estero ed il Paese. Golam Tipu, candidato al Senato con il Terzo Polo Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche del 25 settembreelezioni politiche del 25 settembre, per le quali gli italiani all’estero hanno già ricevuto i plichi elettorali e possono già esprimere le proprie preferenze, Londra Notizie 24 ha intervistato diversi esponenti dei vari partiti candidati all’estero. Fra questi c’è Golam Tipu, consigliere del Comites di Londra e candidato al Senato nella circoscrizione Europa con la lista Azione/Italia Viva. Di origine bengalese, attraverso il suo lavoro come mediatore culturale e l’attivismo politico, Tipu è presto diventato un volto ben noto della comunità italiana a Londra, nella quale rappresenta anche le minoranze che negli anni, attraverso la migrazione secondaria, sono andate a svilupparsi preservando sempre la propria italianità. Le sue idee sono varie, e partono dalla riforma di enti quali appunto il Comites, fino ad arrivare all’incentivazione di un rientro annuale in italia per i cittadini residenti all’estero, in ottica di preservazione degli usi e costumi del Bel Paese ed il mantenimento di un forte legame identitaria e culturale con l’Italia. Dalle istituzioni all’identità culturale rappresentando anche le minoranze: l’intervista a Golam Tipu Lei si presenta con la lista di Azione ed Italia Viva: quali sono i punti chiave del vostro programma, soprattutto per quanto riguarda gli elettori residenti all’estero? Il punto chiave del nostro programma è il miglioramento dei servizi consolari: abbiamo notato che c’è malcontento a trecentosessanta gradi nella comunità, e quindi vogliamo migliorare innanzitutto questo aspetto per quanto riguarda il lavoro che si può fare direttamente all’estero per gli italiani che ci vivono. Poi per quanto riguarda i problemi degli italiani all’estero in Italia, ce ne sono molti altri, come ad esempio l’IMU e la perdita delle radici italiane. Per fare un esempio, ci sono molti italiani di seconda e terza generazione residenti all’estero, che hanno un passaporto ma magari non hanno mai nemmeno messo piede in Italia. Questo non va bene, e volgiamo cercare di fare qualcosa che incoraggi queste persone a tornare in Italia almeno una volta all’anno, per favorire sia uno scambio culturale che la continuità dei nostri usi e costumi. Proprio su questo tema dello scambio culturale pochi mesi fa il Comites di Londra, di cui lei è consigliere, ha presentato una ricerca sulla comunità italo-bengalese in UK. Fra le altre cose si è notata appunto una perdita degli usi e costumi italiani per quanto riguarda le seconde e terze generazioni. Da membro di questa comunità, quali sono i suoi obbiettivi nel rappresentare queste minoranze, che seppur con cittadinanza italiana si sono ritrovate all’estero per mezzo della migrazione secondaria? Per queste categorie, che continueranno a crescere negli anni a venire, ho in mente dei progetti specifici. Le istituzioni sono molto indietro nell’affrontare i problemi e le opportunità che si pongono e si porranno in future con queste comunità. Innanzitutto serve un loro vero e proprio riconoscimento a livello istituzionale e statistico, e poi si può iniziare a lavorare sul cogliere le opportunità che presentano. Per esempio, sarebbe una buona idea facilitare il rientro temporaneo di queste persone in Italia, lavorando anche insieme alle amministrazioni locali per poter organizzare una riunione di chi è emigrato proprio da quelle zone e mantenere il loro legame con il Paese. L’idea è quella di rendere tutti ambasciatori degli usi e dei costumi italiani nel mondo, lavorando anche per rafforzare il rapporto fra chi è stato soggetto di migrazione secondaria e l’Italia. Le istituzioni sicuramente hanno un ruolo importante nel preservare questi legami, e fra di esse ce n’è una che lei conosce particolarmente bene: i Comites. Che idee ci sono per la loro riforma? Credo che in primo luogo i Comites dovrebbero interloquire con le amministrazioni. Certo, se occorrerà lavorare in parlamento per cambiare la legge lo faremo, ma la mia idea principale è che i Comites siano l’ente perfetto per mantenere aperta la comunicazione fra Italia ed estero ed attuare i progetti che ho spiegato prima. Finora i Comites sono sempre stati lasciato lì, senza poteri e dipendenti dal volontariato:una tigre senza denti insomma. Eppure si parla dei Comites come elementi fondamentali delle comunità italiane all’estero, senza però abbastanza fondi o potere decisionale. Penso che la situazione in questo momento non sia chiara: li vogliamo i Comites o no? Sia ben chiaro, io sono assolutamente contrario alla loro rimozione, ma se li vogliamo dobbiamo dargli gli strumenti necessari per svolgere il loro lavoro. La sua candidatura chiaramente è mirata al servizio degli italiani all’estero, ma in Parlamento si discute anche (anzi, prevalentemente) di altro. Quali sono le sue idee e che approccio ci si può aspettare dal suo lavoro al Senato, se eletto? Io in Parlamento, se gli elettori mi vorranno, andrò portando la mia filosofia, le mie idee e le mie esperienze. Sono stato un sindacalista ed attivista politico negli ultimi vent’anni, e chi mi conosce sa come penso e come vedo le cose. Il mio obbiettivo è quello di fare tutto in maniera chiara, senza aree grigie. Il mio carattere è questo: le cose o si fanno convintamente o non si fanno affatto. Da mediatore interculturale, conosco molto bene anche l’immigrazione e le politiche di molti paesi, uspecialmente quella del nostro e penso di poter dare molto alla nostra politica. Spero di risucire infatti a far sedere insieme tutte le parti interessate al fenomeno dell’immigrazione, come l’industria, i sindacati, il governo ed i partiti, per riuscire finalmente a raggiungere una decisione sull’approccio che serve in questo ambito considerandone i suoi vari aspetti. Per concludere, ha un messaggio per gli elettori? Semplicemente quello di chiedere il voto della comunità italiana in Europa. Votatemi per cambiare: per cambiare modo di pensare, per cambiare modo di fare. Io ho uno stile diverso e molto chiaro, e chi mi conosce lo sa. Chiedo il voto di chi vota sempre e di chi non lo fa mai, e anche di chi si sente delusi dal vedere uno scenario che non cambia mai. Con me cambierà, quindi votatemi al Senato: Tipu. ... @ItalyinLDN Continua a leggere su Read the full article
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circusfans-italia · 2 years
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A FUOCO CLOWNS UND KALORIEN
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A FUOCO CLOWNS UND KALORIEN Clowns und Kalorien è una bella realtà itinerante svizzera di proprietà di alcuni componenti la grande famiglia Gasser, Marion e Frithjof Gasser. Sotto ad una elegante tenda viene presentato un programma su palco di buon livello artistico, da godere con gli occhi mentre si gusta la cena di quattro portate, in un ambiente molto curato ed eclettico. 
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Purtroppo, lo scorso 4 agosto 2022 un grande incendio ha distrutto tutto, dal tendone agli interni, ai costumi alle luci. Anche molte delle roulotte dei dipendenti sono state distrutte.
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Eccovi la traduzione di un articolo preso dalla rassegna stampa internazionale. Anche le fotografie appartengono allo stesso articolo. Giovedì sera è scoppiato un grande incendio sotto al tendone del varietè "Clowns and Calories", attendato  a Neuhausen, vicino allo stadio Langriet, in attesa del debutto previsto per il il 19 agosto 2022. Sia la tenda che diverse roulotte sono state distrutte.
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Alle otto di sera, una telefonata in cui si dava l'allarme per l'incendio è stata ricevuta dalla polizia di Schaffhausen, come ha confermato sul posto Cindy Beer, ufficio stampa della polizia della cittadina. Di conseguenza, prima vittima del fuoco è stata una roulotte. L'incendio si è poi rapidamente diffuso ad altre auto, oltre alla tenda, alla facciata dello stadio adiacente, sede della squadra di calcio VFC Neuhausen, e all'area verde. L'incendio è stato subito messo sotto controllo.
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"Non ci sono stati feriti tra i lavoratori del circo", dice Beer. Tuttavia, un membro dei vigili del fuoco è rimasto leggermente ferito durante l'operazione e ha dovuto recarsi in ospedale per sicurezza. Diversi vigili del fuoco erano sul posto durante il grande incendio: l'associazione militare dell'Oberklettgau, i vigili del fuoco di Neuhausen, i vigili del fuoco di Jestetten e i vigili del fuoco di Rheinfall hanno combattuto l'incendio. Sul posto erano presenti anche i servizi di emergenza degli ospedali cittadini oltre a diversi servizi di emergenza della polizia.
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La causa esatta dell'incendio non è ancora chiara, ma i testimoni hanno sentito il fragore di un'esplosione, ha detto Beer. Ciò è stato confermato anche dai vigili del fuoco di Jestetter, tra gli altri: secondo il rapporto della missione, diverse bombole di gas sono esplose. Indagano gli specialisti in scienze forensi della polizia di Sciaffusa e dell'Istituto forense di Zurigo. Al momento non è possibile quantificare il danno alla proprietà.
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  Articolo tratto da www.shn.ch del 05/08/22     La proprietà al momento non è in grado di stabilire una data per la ripartenza. Anche il sito internet ufficiale del circo riporta laconicamente che gli spettacoli sono al momento annullati.   Visita le nostre sezioni
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lacameliacollezioni · 4 years
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INTIMO & LINGERIE D’EPOCA – vestaglia in seta e guantini filèt Vestaglia da camera in seta nera con guantini in filet neri autentici fine 800, strozzacollo in pizzo e corsetto modellante color carne…
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corallorosso · 3 years
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"Matteo Renzi d'Arabia". Se 80mila euro sauditi vi sembran pochi... C’è poco da scherzare sul “Matteo d’Arabia”. E non serve buttarla sul moralismo, tipo “ma guarda questo, mentre in Italia è aperta una crisi di Governo che proprio lui ha provocato, ecco volare in Arabia Saudita per 80mila euro”. Ora, lasciamo stare gli 80mila, che per noi comuni mortali sono un sacco di soldi ma per chi ne riceve 12mila al mese come stipendio da parlamentare può essere argent de poche... Insomma, lasciamo stare tutto questo. E andiamo al sodo. E il sodo è: ma che legame esiste tra il senatore di Rignano e l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi? E qui la cosa si fa seria, molto ma molto seria. Perché, stando a quanto scritto da Emanuele Fittipaldi in un documentato articolo su Domani, l’ex presidente del Consiglio sarebbe organico a un “advisory board” di un ente governativo, l’FII Insitute controllato dal potente fondo sovrano saudita, il Saudi public investment Fund (Pif). Ora, “Matteo d’Arabia” sa chi lo ha ingaggiato. Un Paese dove si giustiziano ogni giorno persone con la decapitazione perché omosessuali, dove si lapidano le donne considerate di “facili costumi”, dove si condannano a morte anche i minorenni. ...Ecco dieci cose da sapere sul regno della crudeltà. A stilarle è Amnesty International: 1 – GUERRA DEVASTANTE NELLO YEMEN La coalizione guidata dall’Arabia Saudita ha contribuito in modo significativo a una guerra che ha devastato lo Yemen negli ultimi tre anni e mezzo, uccidendo migliaia di civili, compresi i bambini, bombardando ospedali, scuole e case. (...) 2 – INCESSANTE REPRESSIONE CONTRO ATTIVISTI PACIFICI, GIORNALISTI E ACCADEMICI Da quando il principe ereditario Mohammed bin Salman è salito al potere, molti attivisti sono stati arrestati o condannati a lunghe pene detentive semplicemente per aver esercitato pacificamente il loro diritto alla libertà di espressione, associazione e assemblea. (...) 3 – ARRESTI DI DIFENSORI DEI DIRITTI DELLE DONNE All’inizio del 2018, una serie di eminenti difensori dei diritti delle donne sono stati arrestati durante repressione messe in atto dal governo saudita. A maggio, Loujain al-Hathloul, Iman al-Nafjan e Aziza al-Yousef sono stati arrestati arbitrariamente. ...Ora rischiano una lunga pena detentiva. Tre anni dopo, sono ancora detenute. L’ultimo caso, in ordine di tempo, riguarda Loujain al-Hatloul, attivista per i diritti delle donne condannata a cinque anni e otto mesi di carcere al termine di un processo iniquo celebrato dal Tribunale penale speciale, che si occupa di casi di terrorismo. Giudicata colpevole di “spionaggio per potenze straniere” e “cospirazione contro il regno” saudita, solo per aver promosso i diritti delle donne e aver chiesto e ottenuto la fine del sistema del sistema del guardiano maschile, che controlla ogni aspetto della vita delle donne.... 4 – ESECUZIONI L’Arabia Saudita emette ogni anno moltissime condanne a morte, spesso eseguite con macabre decapitazioni pubbliche. ... Inoltre, nonostante sia dimostrato come la condanna a morte non scoraggi le persone dal commettere reati, l’Arabia Saudita continua a emettere queste sentenze e a eseguirle, a seguito di processi gravemente iniqui. 5 – PUNIZIONI CRUDELI, INUMANE O DEGRADANTI Le corti dell’Arabia Saudita continuano a imporre condanne di flagellazione come punizione per molti reati, spesso a seguito di processi iniqui. Raif Badawi è stato condannato a 1.000 frustate e 10 anni di carcere semplicemente per aver scritto un blog. Amputazioni e amputazioni incrociate, che invariabilmente costituiscono tortura, sono anche eseguite come punizione per alcuni crimini. 6 – TORTURA E MALTRATTAMENTI L’uso della tortura come strumento punitivo, e altri maltrattamenti da parte delle forze di sicurezza rimangono comuni e diffusi, mentre i responsabili non sono mai chiamati a giustificare i propri comportamenti di fronte alla giustizia. 7 – DISCRIMINAZIONE SISTEMATICA DELLE DONNE Le donne e le ragazze sono discriminate e legalmente subordinate agli uomini in relazione al matrimonio, al divorzio, alla custodia dei figli, all’eredità e ad altri aspetti. Sotto il sistema di tutela, una donna non può prendere decisioni per conto proprio, bensì è un parente maschio a decidere tutto a suo nome. 8 – DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA I membri della minoranza sciita del Regno continuano a essere discriminati: limitato il loro accesso ai servizi pubblici e all’occupazione. Decine di attivisti sciiti sono stati condannati a morte o a lunghe pene detentive per la loro presunta partecipazione a proteste antigovernative nel 2011 e nel 2012. 9 – “CIÒ CHE SUCCEDE NEL REGNO, RESTA NEL REGNO” È noto che le autorità saudite intraprendono azioni punitive, anche attraverso i tribunali, contro attivisti pacifici e familiari di vittime che per chiedere aiuto contattano organizzazioni indipendenti per i diritti umani, come la nostra, o diplomatici e giornalisti stranieri. 10 – L’OMICIDIO DI JAMAL KHASHOGGI Dopo l’orribile uccisione di Jamal Khashoggi, Amnesty International ha chiesto al Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres di istituire un’indagine indipendente delle Nazioni Unite sulle circostanze che hanno portato all’esecuzione extragiudiziale di Khashoggi, l’eventuale tortura e altri crimini e violazioni commessi al suo caso. Richiesta respinta da Ryadh. “Matteo d’Arabia” queste cose le sa. Ma evidentemente valgono meno di 80mila euro. Umberto De Giovannangeli
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tarditardi · 3 years
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Royal Management: un'estate di spettacolo e bellezza
Royal Management è un'agenzia specializzata nel fornire modelle/i e hostess a chi organizza eventi, party e fiere, soprattutto nel settore entertainment & nightlife. Attiva da anni, l'agenzia gestisce un numero di talenti notevole, ma più che sulla quantità, da sempre punta su qualità ed eccellenza. Royal Management ha poi a disposizione ciò che può fare la differenza per creare party o eventi memorabili: centinaia di abiti e costumi capaci di esaltare la bellezza delle ragazze in modo sempre diverso. Creata e gestita da Maurizio "Icio" Franzoni, Royal Management è da anni un punto di riferimento per gli operatori del settore intrattenimento.
L'estate 2021 è senz'altro un momento non facile per tutti coloro che si occupano di intrattenimento, un momento di ripartenza decisamente lenta, che arriva dopo mesi di totale difficoltà. Tuttavia, proprio oggi, c'è una certezza: solo gli spazi, gli eventi e gli organizzatori che puntano sulla qualità assoluta e, perché no, sulla bellezza possono pensare di andare avanti.
Proprio per questo, Royal Management, per l'estate 2021, sta collaborando non con tutti, ma solo con molti dei più importanti club e spiagge italiani, tra cui ovviamente c'è il Papeete Beach di Milano Marittima (RA). "Non credo sia un caso se da anni è la spiaggia più celebre e chiacchierata d'Italia", spiega Icio Franzoni. "Lo è anche perchè, oltre che sui servizi e sull'eccellenza di ogni proposta,  punta anche su show eccellenti, d'impatto. Sono momenti che sanno creare meraviglia e sanno far sognare chi è al Papeete per una giornata di sole o una serata di svago".
https://www.facebook.com/RoyalManagementHostess https://www.instagram.com/royal_management/ https://www.instagram.com/iciofranzoni/
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lamilanomagazine · 4 months
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La Spezia, Carnevale Spezzino 2024. La tradizione continua…dal 1869
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La Spezia, Carnevale Spezzino 2024. La tradizione continua…dal 1869 Domenica 11 febbraio torna in città il Carnevale spezzino, che si festeggia dal 1869. Quello di Spezia, infatti, è uno dei più antichi d’Italia e anche quest’anno animerà la città con sfilate ed iniziative per la gioia soprattutto dei più piccoli. L’iniziativa si inserisce nel percorso fortemente voluto dall’Amministrazione Peracchini di rinascita e riscoperta delle nostre più antiche tradizioni che rappresentano un forte elemento identitario. Hanno presentato l’iniziativa questa mattina a Palazzo Civico il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, l’assessore alla Città dei Bambini Daniela Carli e l’Assessore ai Servizi Educativi Lorenzo Brogi. Presenti le comunità, i quartieri, i rappresentanti delle Associazioni cittadine che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, le scuole comunali, la Ludoteca Civica, le scuole di ballo: My Way Dance Academy e Arcimboldo. “Il Carnevale spezzino è un evento molto atteso da grandi e piccini – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – una tradizione centenaria ricca di gioia e spensieratezza che anche quest’anno offrirà molte occasioni di divertimento con eventi pensati per tutti. In questi anni ci siamo adoperati per portare avanti l’obiettivo di riscoprire le nostre radici culturali partendo anche dal recupero di manifestazioni centenarie proprio come il nostro storico carnevale. Ringrazio tutti coloro che si stanno impegnando nella buona riuscita dell’iniziativa e invito tutta la cittadinanza a partecipare.” “Domenica sarà una grande festa dedicata al divertimento di grandi e piccini – ha spiegato l’Assessore Carli – come promesso alla cittadinanza nel 2023, abbiamo ripreso la tradizionale sfilata coinvolgendo tutte le realtà della nostra città” Il carnevale spezzino è nato nel 1869 e ha origini più antiche di quello di Viareggio la cui nascita risale al 1873.Il ‘Carlevà dea Spèza’ ha due maschere simbolo, il Batiston, con accanto a lui la figura di Maià, sua moglie, figlia di Re Carnevale, diventata anch’essa emblema della festa spezzina. La giornata avrà inizio alle ore 10 in Piazza Brin dove sarà allestito il villaggio del Carnevale e dove i più piccoli potranno cimentarsi nei giochi di una volta e assistere allo spettacolo con il mago delle bolle. Dalle 10 alle 13 sarà possibile iscriversi gratuitamente al concorso per la mascherina più bella. Alle 14.30 da Piazza Brin partirà la sfilata che raggiungerà Piazza Verdi dove la festa proseguirà. Il corteo di maschere sfilerà per tutta la città e sarà composto da carri e maschere provenienti da ogni Quartiere cittadini, dalle varie Comunità che vivono in città. Al Carnevale sfileranno anche le tre scuole dell'infanzia comunali "Castello Incantato" (Due giugno) "Pratoverde" (Chiappa) e Peterpan (via di Monale) con i seguenti temi che riprendono il percorso progettuale e didattico annuale: - tema "La nostra città" - scuola dell'infanzia Castello Incantato; - tema ambientale "Con i piedi per terra e la testa tra le nuvole": alla scoperta della terra- scuola dell'infanzia Pratoverde; - tema inclusione: "Elmer, l'elefantino variopinto"- scuola dell'infanzia Peterpan. Le famiglie sono state coinvolte nella costruzione dei costumi che indosseranno le bambine ed i bambini, nel corso di laboratori pomeridiani in presenza delle insegnanti. Parteciperanno alla sfilata anche i bambini della Ludoteca Civica che svilupperanno il tema "Il Palio del Golfo". I costumi sono stati preparati durante gli incontri pomeridiani di apertura della Ludoteca coinvolgendo i bambini presenti. L’edizione 2024 del Carnevale Spezzino è un’organizzazione interassessorile, in collaborazione con le Associazioni: ProSpezia Ciassa Brin, Comunità Domenicana, Comunità Ucraina, Comunità Albanese, Comunità del Marocco, Comunità della Colombia, Comunità della Romania, Comunità del Bangladesh, Associazione I Giochi di Una volta, Nasi Uniti, Associazione Tandem, Associazione Inedita, Banda Puccini e le tre scuole di danza Dancing Project, My Way Dance Academy, Arcimboldo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gonagaiworld · 9 months
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Il Giappone dà un giro di vite a pose erotiche e costumi da bagno La recente introduzione di regole temporanee da parte della Prefettura di Saitama in Giappone per i servizi fotografici in costume da bagno ha generato dibattiti e reazioni contrastanti nella comunità artistica e tra le attiviste femministe. Le regole, che includono immagini esplicite per “non sono ammesse pose” e “non sono ammessi costumi da bagno”, sono… Info:--> https://www.gonagaiworld.com/il-giappone-da-un-giro-di-vite-a-pose-erotiche-e-costumi-da-bagno/?feed_id=395315&_unique_id=64eb0c318796d #Costumidabagno #Culturaotaku #Giappone
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SABATO 25 DICEMBRE 2021 - NATALE DEL SIGNORE Il Natale è una festa annuale che commemora la nascita di Gesù Cristo, osservata principalmente il 25 dicembre come celebrazione religiosa e culturale da miliardi di persone in tutto il mondo. Una festa importante nell'anno liturgico cristiano, preceduta dal tempo dell'avvento, che dura quattro settimane. Il giorno di Natale è un giorno festivo in molti paesi, celebrato religiosamente dalla maggioranza dei cristiani, così come culturalmente da molti non cristiani, e costituisce il punto centrale delle festività natalizie organizzate attorno ad esso. Cade il 25 dicembre per tutte le Chiese cristiane, che seguono il calendario gregoriano mentre cade il 7 gennaio (con ritardo attuale di 13 giorni) per quelle che seguono il calendario giuliano. Oggi però anche le Chiese greco-ortodosse, con eccezione di quelle slavo-ortodosse e delle Chiese orientali (siriache o copte), si sono adeguate al calendario gregoriano, pur mantenendo il calendario giuliano per la loro tradizionale liturgia. I costumi moderni popolari della festa includono il dono; completare un calendario dell'Avvento o una corona dell'Avvento; musica natalizia e canto di Natale; vedere una rappresentazione della Natività; uno scambio di cartoline natalizie; servizi ecclesiastici; un pasto speciale; e l'esposizione di varie decorazioni natalizie, tra cui alberi di Natale, luci di Natale, presepi, ghirlande, strenne, vischio e agrifoglio. Inoltre, diverse figure strettamente correlate e spesso intercambiabili, conosciute come Babbo Natale, San Nicola e Christkind, sono associate a portare doni ai bambini durante il periodo natalizio e hanno il loro corpo di tradizioni. Poiché le offerte di regali e molti altri aspetti della festa di Natale comportano un'intensa attività economica, la festa è diventata un evento significativo e un periodo di vendita chiave per i rivenditori e le imprese. Negli ultimi secoli, il Natale ha avuto un effetto economico in costante crescita in molte regioni del mondo. Secondo il calendario liturgico è una solennità di importanza superiore all'Ascensione e alla Pentecoste ma inferiore alla Pasqua, la festa cristiana più importante. (presso Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia) https://www.instagram.com/tradizioni_barcellona/p/CX56FW8sv72/?utm_medium=tumblr
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