Tumgik
#pigiato
honeyystuff · 1 year
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Se ogni passo fatto fosse stato un tasto pigiato su questa tastiera?
Mi piace pensarci, perché tra questi tasti riesco a trovare sempre qualcosa.
Torno qui solo quando qualcosa di doloroso viene a galla; fa ridere - questo dolce dolore, che mi porta a spalancare un cuore in costante ascolto, come sintonizzato con l'intero universo. A volte percepisce suoni lontanissimi, ed io resto inebetita all'ascolto di questi sussurri che non hanno una voce ma una forma - e questa forma, è sempre la parola.
Quello alla Salvezza è un richiamo costante, lo so. Ma è la parola che mi salva, ogni volta che decido di pronunciarla.
Oggi ho pianto, e l'ho fatto con tristezza, con dolore, con speranza. L'ho fatto perché anche questo è immensità.
Ora ho capito, e ci ho messo un po': è stato uno scudo, lo è ancora. Riderne va bene quando ti fa ridere davvero.
Tra le cose che ho perso e che sto ritrovando, ci sono anche io. Voglio urlare quanto mi sono mancata, quanto mi è mancata la mia voce, quanto mi è mancato rompermi nella mia malinconia, riprendermi in quella che Gaber chiama Illogica allegria - che è la mia unica sconfinata personale disarmonica incapace fedele straordinaria felicità.
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hellandfiire · 1 year
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Trunk
⋆ Diario Whatsowl condiviso con Ashy
⋆ Lucido (Tia)
⋆ Maglioni particolarmente caldi, beige e verde (Tia)
⋆ Profumo pregiato all'elleboro (Tia)
⋆ Twist magico (Tommy)
⋆ Elastico ricamato a mano (Theo)
⋆ Braccialetto con una A e dei teschi messi a decorazione (Ashy)
⋆ Medaglione contenente il dente di un dorsorugoso di Norvegia (Andros)
⋆ Carillon con una loro foto magica ad Hogwarts, dicembre del 78’ (Andros)
⋆ Libro natalizio da colorare ed un secondo carillon (Natale Perkins)
⋆ Una lisedia, una spugna giallo scuro che assorbe tutte le sofferenze di una persona, lasciandola in uno stato di leggerezza piacevole, portando però alla morte della pianta. Poi basta aggiungere qualche sasso per farla rinascere. (Mabon)
⋆ Centrini rossi fatti a mano (Mabon)
⋆ Tailleur rosso proposto con una maglia blu scuro (Mabon) 
⋆ Fermaglio di legno (LughLou)
⋆ quaderno da disegno rilegato in pelle (Andros)
⋆ Prodotti per la pelle (Jaemin)
⋆ Dittamo (20/3)
⋆ Pianta Caramella (LughLou)
⋆ Un braccialetto composto da una cerniera che si può chiudere con un gancetto impreziosito da due charm pendenti: uno dalla forma di pennello, e l'altro da tavolozza (Jaemin)
⋆ Lardo, un criceto durato solo tre giorni (!)
⋆ Forcina per capelli a forma di fiore contenente un pulsantino che, se pigiato, fa cambiare colore ai petali. (Yulian)
⋆ Una candelina a righe bianche e rosse (Mabon)
⋆ Una chiave un po’ rovinata (Mabon)
⋆ Un anello fatto con due fiori intrecciati che si rivelano essere l’equivalente di una pietra nel punto finale di congiunzione (Mabon)
⋆ Un cordino di cuoio con un gancio finale, sul quale sono presenti delle piccole tessere in legno bucate e incise. La scritta che risulta è "Strong enough" (Neera)
⋆ Ciondolo con una luna ed una stella incastonati (Theo)
⋆ Orecchini in argento (Tia)
⋆ Un accendino che riporta la scritta "burn it all" (Tia)
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Io che cercavo di alzarmi dalla sedia e fratello che mi spingeva indietro tenendomi una mano sulla fronte, sono caduta... mi sono alzata e ho cercato di allontanarmi e mi ha presa, alzata di peso e scaraventata sul divano, nel farlo mi ha pigiato per sbaglio una tetta e il capezzolo che mi faceva male l'altro giorno ha ricominciato a farmi male... basta, dopo tutti questi traumi le mie tette non cresceranno mai più
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realnews20 · 1 day
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Sei già un utente di Telegram e ti piacerebbe esplorare le possibilità di avere un secondo account per gestire meglio la tua privacy o separare i tuoi contatti personali da quelli professionali? Beh, sei arrivato nella guida giusta!Infatti, ti spiegherò come creare un secondo account Telegram usando un secondo numero di telefono. Approfondiremo anche la possibilità di gestire due account con lo stesso numero o addirittura senza numero di telefono, per scoprire se sia fattibile e come fare nel caso sia possibile. Molti utenti, come te, desiderano avere più account per vari motivi e spesso si chiedono quali siano le opzioni disponibili. Segui attentamente le istruzioni e i consigli che troverai nei prossimi paragrafi e scoprirai che gestire più account su Telegram può essere meno complicato di quanto pensi.Pronto a scoprire come fare? Ottimo! Mettiti comodo e dedica il tempo necessario a leggere questo tutorial: ti guiderò passo dopo passo verso la soluzione più adatta alle tue esigenze. Buona lettura!IndiceCome creare un secondo account TelegramTelegram, una delle app per chattare più famose al momento, consente di creare un secondo account sfruttando un numero di telefono diverso da quello utilizzato per il primo. Nelle prossime righe, ti spiegheremo nel dettaglio come procedere in base al sistema operativo e al device che ha scelto di usare.AndroidSe possiedi uno smartphone (un secondo telefono con una SIM diversa oppure un dual SIM) oppure un tablet con SIM, puoi creare un secondo profilo su Telegram in maniera molto semplice.Quello che devi fare è scaricare l'app di Telegram dal Google Play Store o da store alternativi come di solito.Avvia, dunque, l’app , premi sul pulsante Inizia a messaggiare e digita il secondo numero di telefono, anticipato dal prefisso +39 (che corrisponde a quello italiano). Dopo aver pigiato sul pulsante con la freccia in basso a destra, controlla il numero di telefono inserito e, se risulta corretto, pigia su Sì per proseguire. In alternativa, scegli Modifica per tornare alla schermata precedente e cambiarlo con quello corretto.Non ti resta che seguire le indicazioni proposte per completare la configurazione del tuo secondo account Telegram. Per maggiori informazioni ti consiglio di leggere le mie guide su come accedere a Telegram con app e su come iscriversi a Telegram da smartphone e tablet.Se, invece, hai uno smartphone dual SIM, puoi aggiungere un secondo account Telegram a quello principale seguendo questi semplici step. Innanzitutto, apri l'app per messaggiare, pigia sui tre trattini in alto a sinistra e poi fai tap sul tuo nome, cognome e numero di telefono.Dal menu che compare sotto, premi su + Aggiungi account e inserisci il numero di telefono nell'apposito campo, anticipato dal prefisso +39. Lascia o togli la spunta all'opzione Sincronizza contatti (in base a se desideri o meno sincronizzare i contatti presenti in rubrica), pigia sul pulsante con la freccia in basso a destra, controlla il numero di telefono inserito e, se è corretto, fai tap su Sì.Non ti resta che inserire il codice ricevuto tramite SMS e seguire le indicazioni mostrate a schermo per completare la configurazione del nuovo account Telegram.iPhone/iPadDesideri scoprire come creare un secondo account Telegram da iPhone e/o iPad, ma non conosci i passaggi da seguire? No problem.Se hai un secondo “melafonino” con una SIM diversa da quella principale oppure un iPad con modulo Cellular, la prima cosa da fare è quella di scaricare Telegram da App Store, aprire l’app, pigiare sulla voce Continua in italiano per passare alla lingua italiana, digitare il numero di telefono della seconda SIM e poi fare tap sul pulsante Continua per due volte consecutive.Non ti resta che inserire il codice ricevuto via SMS e seguire le indicazioni mostrate sullo schermo per completare la configurazione del nuovo profilo, inserendo nome, cognome, foto e così via.Se, invece, possiedi un iPhone con supporto dual SIM (quindi con supporto alle eSIM), puoi creare un secondo account Telegram sullo stesso dispositivo, procedendo in questo modo.
Avvia l'app di messaggistica istantanea, pigia su Impostazioni in basso a destra e successivamente su Modifica in alto a destra.Tramite la schermata che compare, fai tap sul pulsante Aggiungi un altro account, digita il secondo numero di cellulare personale, scegli se sincronizzare o meno i contatti agendo sull'interruttore presente in corrispondenza della voce Sincronizza contatti e poi segui le medesime indicazioni viste in precedenza.PCSe sei da computer (sia da PC Windows che da Mac), ti basta accedere usando il tuo secondo numero di telefono oppure scansionare il codice QR da smartphone, se hai già effettuato l'accesso sul tuo dispositivo mobile seguendo le indicazioni fornite nei capitoli precedenti su Android e iPhone/iPad.Per aggiungere direttamente il secondo account Telegram da computer, avvia il client di Telegram sul tuo PC (che puoi installare come trovi spiegato nella mia guida dedicata), clicca sui tre trattini in alto a sinistra (o vai nel menu Impostazioni su Mac). Fatto ciò, premi una volta sul tuo nome nella barra laterale che compare a sinistra e seleziona + Aggiungi account. Non ti resta che scegliere Accedi usando il tuo numero di telefono e seguire gli stessi passaggi visti poco fa.Se, invece, hai appena installato il client, inserisci il tuo secondo numero di telefono dell'apposito campo, premi sul pulsante Avanti e digita il codice ricevuto tramite SMS. Pigia ancora una volta sul bottone Avanti e segui la procedura guidata per completare la configurazione del tuo secondo account.Per quanto riguarda Telegram Web, pigia eventualmente sulla voce Continua in italiano e seleziona l'opzione Accedi con numero di telefono. Dopodiché, digita il numero di telefono nell'apposito campo, attiva o meno l'opzione Tienimi collegato, clicca sul pulsante Avanti e inserisci il codice ricevuto tramite SMS per completare la configurazione.Hai già configurato il tuo secondo account Telegram sul dispositivo mobile e ora vorresti utilizzarlo anche sul tuo computer, ma non sai come procedere. In tutti i casi visti finora, puoi fare così. Avvia il client desktop oppure Telegram Web da browser, clicca sul pulsante Inizia a messaggiare e scansiona il codice QR mostrato sullo schermo utilizzando il tuo telefono Android o iPhone.Per individuarlo facilmente, apri l'app di Telegram sul tuo device, seleziona il secondo account, pigia sui tre trattini in alto a sinistra e seleziona Impostazioni dal menu proposto su Android oppure direttamente sulla scheda Impostazioni in basso a destra sul “melafonino”. Dopodiché, pigia su Dispositivi e successivamente sul pulsante Collega dispositivo desktop. Ora non devi fare altro che utilizzare la fotocamera del tuo telefono per scansionare QR code e seguire le stesse indicazioni fornite poco fa.Se, invece, hai già effettuato l'accesso al primo account Telegram, puoi aggiungere facilmente il secondo cliccando sui tre trattini in alto a sinistra, poi pigiando sul tuo nome e infine scegliendo + Aggiungi account. Non ti resta che scansionare il codice QR con la fotocamera del tuo smartphone per proseguire con la configurazione.Come creare un secondo account Telegram con lo stesso numeroSe ti stai chiedendo come creare un secondo account Telegram con lo stesso numero, purtroppo devo dirti che, al momento della pubblicazione di questa guida, non è possibile farlo in alcun modo. Infatti, l'app di messaggistica istantanea richiede un numero di cellulare diverso per poter creare altri account.Come creare un secondo account Telegram senza numero di telefonoPer creare un secondo account Telegram senza numero di telefono, invece, potresti valutare la creazione di un numero virtuale o usarne uno pubblico sfruttando i tantissimi servizi disponibili online per ricevere SMS. Tuttavia, devi sapere, che quelli gratuiti non funzionano quasi mai per le registrazioni in quanto vengono utilizzati da tantissime persone in tutto il mondo e, arrivati a un certo punto, Telegram li aggiunge a una blacklist, che li riconosce in fase di registrazione e mostra un messaggio che sono stati effettuati troppi tentativi.
L'intento di questi servizi è quello di avere una soluzione “usa e getta” per la ricezione di SMS in modo da avere la conferma tramite un numero di cellulare. Se vuoi scoprire maggiori informazioni sulla procedura, ti consiglio di dare un'occhiata alle mie guide su come ricevere SMS online e su come creare un numero di telefono.In alternativa, è possibile sfruttare una piattaforma chiamata Fragment che permette di acquistare e vendere nomi utente e numeri di telefono unici e anonimi utilizzando la tecnologia blockchain. Questi nomi utenti e/o numeri possono essere collegati ad account personali, a canali o a gruppi all'interno di un vasto ecosistema che comprende oltre 900 milioni di utenti.È possibile ottenere i numeri disponibili partecipando a delle aste oppure acquistare un numero casuale a prezzi che si aggirano attorno ai 15€. Per conoscere ulteriori informazioni su Fragment, puoi dare un'occhiata direttamente alla documentazione presente sul sito Web ufficiale. Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica. [ad_2] Source link
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claudiotrezzani · 2 days
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Collocate, foglie.
Con suprema eleganza, collocate.
Con conscietà che anche quel momento è parte dell'atto creativo.
Parte, ché il climax è quando è pigiato il bottone.
Gl'ispirati pigiatori di bottone, qui, sono Lucian Olteanu e Nerval.
Ecco, collocare.
Collocare è più di posare.
Perché si può essere gentili, nel posare, ma ciò non costituisce ipso facto vibrazione.
E con Lucian la vibrazione c'è.
Sottile, sottile, la vibrazione.
Una delicata musica, bisbigliata e cullante.
Una concentrata sinfonia di cromie, timbri, rattenute luci.
Suprema eleganza, dicevo.
Nerval imprigiona senza escludere volo.
Perché la poesia di quella foglia è essere racchiusa, ma questo permette a noi, di volare.
Di volare trasportati dalla lirica intimità del quadro.
Della sua capacità di promanare liricità pur nell'apparente abbandono.
Di quietamente danzare tra oscurità e lampi.
Grazie Nerval, grazie Lucian.
Maestri di collocazione e d'emozione, siete.
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Claudio Trezzani
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scienza-magia · 8 months
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ING Italia sta cercando delle nuove risorse da assumere
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Una nota Banca assume varie figure per le sedi in Italia: lo stipendio è da favola con possibilità di crescita professionale. Un noto nome nel settore bancario sta cercando nuove risorse da assumere proprio nel nostro paese. Ecco di chi si tratta. Il mittente di questa carrellata di offerte di lavoro è la ING Italia, una banca che si occupa di servizi assicurativi e finanziari e che fa parte del gruppo olandese ING presente in più di 40 paesi. Il gruppo così come lo conosciamo nasce nel 1991, anche se, in realtà, la sua storia ha origine nel 1845 quando viene fondata la Società assicuratrice contro gli incendi dei Paesi Bassi. La seconda azienda madre è la Banca nazionale di assicurazioni sulla vita che, in seguito, si unisce assieme alla prima nel 1963 dando vita alla Nationale Nederlanden. A sua volta, quest’ultima si fonda nel 1991 con la banca statale NMB Postbank e nasce la ING come la conosciamo. In Italia è presente grazie alla sede di Milano. Quali sono i ruoli richiesti dalla ING? Possiamo dire, in sostanza, che i posti resi disponibili sono 10 e sono: Strategic Business Management Stageur, Trading Quant, Human Connection Recruitment Stageur e Senior Auditor. Poi, ancora seguono il Back Office Titoli Specialist, Credit Risk Modellers, Software Solution Designer – Feature Engineer – OAOW, Head of Risk Model Development, Procurement Specialist e, infine, il Development Engineer – Full Stack. Selezione e candidatura
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Iniziamo col dire che non sappiamo con precisione se esistono delle prove da svolgere per poter accedere a una delle singole figure richieste. Ma non sappiamo nemmeno come la banca decida di contattare le risorse che risultano essere più interessanti. Detto questo, passando alla candidatura, bisogna scrivere sul motore di ricerca “ING” e cliccare sul primo link che esce. Poi, una volta dentro, in altro a destra apparirà una sezione “ING Italia” che aprirà un elenco. A sua volta, bisogna cliccare su “Lavorare in ING” ed inserire nella barra di ricerca una delle offerte lavoro menzionate poco prima. Fatto questo, bisognerà cliccare sul primo link in cui sarà possibile leggere tutte le informazioni relative alla figura. Una volta convinti della posizione, basterà pigiare sul tasto “Applicare”. Fatto ciò, apparirà una pagina che chiederà di fare l’accesso al sito. Di conseguenza, bisogna creare un account, ma se si è in possesso di un account Linkedin, si può cliccare sulla voce “Apply with Linkedin”. In seguito, apparirà una pagina dove si dovranno inserire username e password. Dopo aver cliccato sul pulsante arancione, si aprirà un’altra pagina. Qua è importante pigiare il tasto “Desidero caricare un curriculum”. Successivamente, seguendo le indicazioni, bisogna compilare con i propri dati anagrafici e l’esperienza di lavoro. Pigiato su “Salva e continua” si arriva alla fase 3. Nella stessa si indica il livello di conoscenza della lingua inglese e le competenze in ambito tecnico. Si continua cliccando sempre su “Salva e continua” e poi si caricherà un’altra pagina con un tastierino su cui è scritto “Scegli file” con cui si possono caricare i documenti ritenuti utili. Infine, si arriva all’ultima pagina che è un riepilogo. Read the full article
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cristianasworld · 9 months
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Avete pigiato il tasto in ritardo, era entro e non oltre il 2016.
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Frasi razziste di Scott Adams: i giornali eliminano la sua striscia Dilbert
È bufera su Scott Adams, il creatore della celebre striscia di fumetti Dilbert. In tanti hanno pigiato su unfollow mentre centinaia di giornali e media negli States, tra cui il Washington Post, hanno cancellato la collaborazione con l’artista dopo che quest’ultimo ha definito la comunità nera “un gruppo che pratica l’odio” invitando “i bianchi a starne alla larga”.  Dilbert, che fino ad oggi è…
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yoursweetberry · 2 years
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Buongiorno, come stai? spero bene. Ho appena finito di prepararmi ma aspetto le 8:30 per scendere.
Stanotte mi sono svegliata perchè non mi sentivo bene, avevo pure scritto qui ma mi sono accorta stamattina che non avevo pigiato su “pubblica” 😅sto piena di muchi in gola e la mattina appena sveglia è ancora peggio..
Comunque stanotte ti ho sognata, lo so per certo solo che non riesco a ricordare i dettagli.. ricordo solo che il sogno era bello e positivo
Non te lo so spiegare a parole quanto sto male e quanto avrei bisogno di sentirti vicino e ritrovare quelle sensazioni. Forse anche perché non sono abituata a chiedere, e per la maggior parte esprimo di più la voglia di fare e di dare.. Quando invece ho bisogno di ricevere non riesco ad esprimermi, a chiedere.. e più ne ho bisogno più resto in silenzio come se mi si bloccasse dentro. Come se mi bloccassi proprio io, e infatti mi blocco. È un momento troppo strano che non riesco a capire nemmeno io e sento di non farcela a ordinare tutto da sola perchè mi sento molto stanca e molto sola. Cerco di distrarmi di pensare a cose leggere per distrarmi ma in realtà è tutto una finta e lo so. Perchè quello che mi manca si fa sentire sempre forte.
Boh vabbè lo so questo discorso non ha molto senso, ma questo è..
08:10
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pizzettauniversale · 3 years
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Coinquilina, quella della lampadina, scrive che non funziona più la lavatrice a 00:05. A parte che chi cazzo fa la lavatrice a quest’ora. Mi alzo fra mille bestemmie per capire cosa sia successo. Non aveva pigiato il tasto ON.
YOU’RE DONE. YOU’RE DONE.
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malacarneineterno · 2 years
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Soffrire e donarsi, anche se chi riceve non comprende, non comprende più. Non vi è al mondo una più alta forma d'amore se non il donarsi per amore a chi ci rifiuta, a chi ci perseguita, o semplicemente non ci calcola, a loro e per loro, una donazione totale, una sofferenza immane, ma cos'è l'amare senza soffrire, e cos'è il donare senza amare, ed ecco che l'amore è soffrire e donarsi, senza esclusioni, donare gloria e miseria di noi stessi, anche se l'abisso della miseria allontana colui cui doniamo, continuiamo a farlo, se il chicco di frumento non viene pigiato, macinato, distrutto nella carne e nell'anima, non porterà frutto, se invece muore, se esso si annulla per amore, esso stesso dalla morte darà molto frutto, e vi sarà un'altra primavera.
"Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi.. se il chicco di grano caduto in terra non muore rimane da solo, se invece muore porterà molto frutto"
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heresiae · 3 years
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cronache heresiache
andare al distributore del caffè per farsi una cioccolata calda (come il gelato, la cioccolata calda non ha stagione).
venir distratte dal nuovo "caffè con cioccolata".
togliere tutto lo zucchero perché la cioccolata è già fin troppo dolce di suo.
andare velocemente a premere il bottone della bevanda perché, per qualche motivo, si hanno ca 2 secondi di tempo dopo la selezione del livello di zucchero per scegliere quello che vuoi.
cliccare sul primo bottone con su scritto "cioccolata".
rendersi conto di aver pigiato "caffè con cioccolata".
accettare il fatto perché tanto avevi intenzione di provarlo nel pomeriggio.
ricordarsi di aver tolto tutto lo zucchero e soccombere all'orrore.
cercare in tutta l'agenzia dello zucchero sperando che qualcuno ogni tanto si prepari il the o il caffè invece di prenderlo al distributore, invano.
ingollare comunque la bevanda dopo averci aggiunto un cubetto di cioccolata e arrendersi all'overdose di caffeina in corso.
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giulia-tralerighe · 4 years
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avevo appuntamento con un’amica nel pomeriggio, camminavo veloce per quel brutto vizio che ho di prepararmi con mezz’ora d’anticipo e poi uscire all’ultimo. ho trovato una ragazza seduta su uno dei gradini della scalinata del centro, se ne stava tranquilla a fumare. all’inizio non le ho badato, mi è passata solo nella mente l’idea che assomigliava un sacco alla sorella di una mia ex amica. assurdo, mi sono detta, loro stanno al nord, che vuoi che ci facciano qui. invece mi sbagliavo, di assurdo non c’era niente. era proprio lei. lei che mi ha guardata meglio e mentre passavo ha fatto il mio nome. in quel momento il cervello si è come spento, ha pigiato il tasto rewind e ho avuto una panoramica completa di tutto quanto era stato il rapporto con quelle persone. ho rivisto il fidarmi di chi non conoscevo ma si professava tanto desiderosa di diventare mia amica; i regali infiniti, quel farsi ben volere dai miei genitori, le confessioni a cuore aperto, l’aver ospitato lei, la sorella e l’amica come il miglior b&b della zona tutte le volte che scendevano in Toscana. ho ripercorso poi l’allontanarsi senza un motivo, il non rispondere più ai messaggi, quella frase che invece di spiegarmi il perché del vuoto che si stava creando solo l’ennesima cattiveria gratuita: “dovresti imparare a stare al mondo”. sono andata oltre. semplicemente ho continuato a salire le scale con gli occhi ben piantati in avanti, senza fermarmi. come non avessi sentito o riconosciuto con chi avevo a che fare. un comportamento immaturo, di certo non da me, perlomeno non da quella che ero. la verità è che di tempo e cuore ne ho speso tanto ricevendo in risposta porte in faccia. dopotutto questa ex amica si divertiva anche a dirmi “tieni su quelle spalle, non camminare chiusa a riccio!” quando ero timida e insicura. bene, che le guardino ora le mie spalle ben dritte viste da dietro: è lì che devono stare tutte quante, nel passato.
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claudiotrezzani · 5 days
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Lo sapete, la Fotografia è intrinsecamente fedele.
Alla realtà, fedele.
Ciò a cagione della neutralità che gli deriva dall'elaborazione motu proprio.
Ma quanto motu proprio?
Intendo:
se alcune fasi del processo sono indelegabili (dopo aver pigiato il bottone succedono cose dentro su cui non abbiamo facoltà d'influenza) su altre possiamo intervenire.
Qual'è allora il limen, il discrimine?
Il limen che separa la fedeltà dalla snaturalità.
Si è sovente propensi a considerare l'istanza postproduzionale come il luogo della stregoneria:
si era fatta una cosa in situ, la si è modificata a casa.
Come dire:
l'obiettivo non mente, il computer sì.
Ma ora riavvolgiamo il nastro, se V'aggrada farlo.
Torniamo eddunque al momento dello scatto.
Non si aveva alterato ancora niente, in quella fase.
Niente che riguardasse il file, almeno.
Dietro l'obbiettivo ...obiettivo  - se mi consentite questo gioco di parole tra aggettivo e sostantivo - un  sensore incontaminato.
Sì, in purezza, senza regolazioni extravaganti, come direbbe un canonista medioevale.
Ma anche nell'attimo fatidico impulsi premono.
Vengono da testa e mano, quegli impulsi (e sono benedetti, tra poco lo vedremo).
Marko Polonio è abile anche di mano.
Lo è in quanto Maestro d'ICM (Intentional Camera Movements).
Non è facile agire così, tecnicamente.
Quando ci si riesce, è subito Arte.
E Marko ben ci riesce.
Al servizio di cosa?
Di una virtuosa celazione.
Luci erano, sono divenute filamenti.
Steli, saette.
Alberi, sinanco soldati.
Vive e vivide traettorie, contrappuntano il resto del contenuto come orazione anelante il cielo.
L'opera di Teddy Hariyanto è al servizio di ulteriore Arte, ma di segno opposto:
in luogo di celare, disvela.
C'è un lavoro d'Alto Artigianato, con Teddy.
Alto Artigianato che si fa Rarefatta Poesia.
Incantevole per minimalistico nitore, l'esito che Teddy sortisce.
E' come un fine cesellatore di vetro a Murano, Teddy.
La sua acqua - sì, è "sua" - ci elargisce la moderna scena di un interno di bar.
L'avventore s'approssima al tavolino per il laico rito del brunch.
Oppure no, è un architetto.
E lampada da tavolo quella ch'insistendo assiste l'inclinata superficie.
O fungo è, il centrale oggetto.
Ma l'omino indossa tunica.
Monaco allora, e quella lampada non è da tavolo, bensì un ardente lume che rende possibile il notturno lavoro di un amanuense (non fosse scandito dal ritmo di una Compieta).
Marko, Teddy.
L'uno cela, l'altro disvela.
Ma non sono traditori del reale, loro.
Sublimano il reale, loro.
E' una trasformazione che trasfigura, la loro.
Sì, trasfigurare dalla latina etimologia (trans +figurare).
Danno altra forma, loro.
Forma più alta, nobilitata.
Come Raffaello con l'omonimo dipinto a tempera grassa su tavola.
La direzione di pensiero è quella.
Dare sostanza al sogno, altrimenti esplicitato.
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Claudio Trezzani
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libriaco · 4 years
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Autunno
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Io preferirei sedere su di una zucca ma averla solo per me, invece che star pigiato su un cuscino di velluto.
H. D. Thoreau, [Walden; or, Life in the woods, 1854], Walden. Vita nei boschi, Milano, BUR, 2018 [Trad. P. Sanavio]
[La foto è mia]
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diceriadelluntore · 4 years
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Storia Di Musica #137 - Mary Lou Williams, Live At The Cookery, 1975
Se pensiamo al jazz femminile, la prima connessione, quella più immediata, ci porta alle mitiche voci soliste, da Billie Holiday, l’Angelo di Harlem a Nina Simone, da Sara Vaughan a Ella Fitzgerald, da Betty Carter a Etta James, solo per citare le prime che mi vengono in mente. Ma c’è una figura del jazz al femminile che ha attraversato 70 anni di storia jazz, contribuendo in maniera silenziosa ma formidabile a tutte le grandi trasformazioni del jazz in tutti quei 7 decenni.  Mary Elfrieda Scruggs ha 5 anni quando, appassionandosi alle prove che suo padre e i suoi amici pianisti facevano sul pianoforte di casa, inizia ad innamorarsi dello strumento, che impara a suonare ad orecchio. Ha 13 anni quando si esibisce nel primo spettacolo di vaudeville al piano, e ne ha 16 quando si sposa con il sassofonista John Williams, cambiando il suo nome in Mary Lou Williams. Inizia così la carriera di quella che è considerata la più lunga nella storia del jazz, caratterizzata da un esecuzione limpida e sofisticata, una grande passione per gli arrangiamenti e soprattutto una immensa e definitiva libertà artistica e personale, che le faranno fare scelte nient’affatto scontate. La prima grande esperienza agli inizi degli anni ‘30 nella band di Andy Kirk, dove suona con e conosce alcuni dei giganti di quegli anni (Lester Young, Ben Webster,Charlie Parker tra gli altri) associando l’esecuzione solista al pianoforte con nuovi e frizzanti arrangiamenti che iniziano a diventare un marchio di fabbrica. Tanto è che poco dopo, appena poche settimana dall’essersi lasciata con Williams e aver sposato Harold Baker in seconde nozze, inizia a suonare con Art Barkley e il divino Duke Ellington. Eppure il suo spirito libero e la sua voglia di affermazione la spinge ad abbandonare la big band di Sir Duke e spostarsi prima a New York, dove nella sua casa di Harlem discute e compone con altri giganti, tra cui Thelonious Monk, Tadd Dameron Dizzy Gillespie. In maniera pionieristica avvia un viaggio lunghissimo in Europa, ad inizi anni ‘50, avrò una profonda conversione religiosa negli anni ‘60, suonerà nei ‘70 il free jazz con Cecil Taylor. Con lo spirito curioso e intraprendente, la Williams ha pigiato tasti nelle più profonde rivoluzioni del jazz. Pur non essendo una virtuosa, il suo stile pulito, sofisticato, delicato, è bellissimo da sentire. Il disco di oggi ne è la conferma piena: The Cookery Club è un ristorante con palco per i live tra l’8.a e la University St a New York, uno dei templi del jazz elegante. Nel Novembre 1975 Mary Lou William suona per tre sere a settimane accompagnata solo dal contrabbasso di Brian Torff , e ne esce da una serata particolarmente ispirata questo LP, Live At The Cookery, che sarà stampato in CD la prima volta nel 1990 e in una versione rimasterizzata nel 1994 (che è il mio disco di riferimento in collezione). Va detto che la qualità del suono non è perfetta, ma l’esecuzione della Williams e il repertorio a dir poco antologico ne fanno un disco meraviglioso, perfetta espressione delle cose dette fin qui. In scaletta 12 brani, 5 a firma Mary Lou Williams, gli altri sette che spaziano i decenni del jazz, arrangiatati nel modo delicato e amorevole della pianista. Tra gli autografi, le spettacolari Praise The Lord, originariamente presente nell’album Zoning (1974) il suo più grande successo discografico, poi le altrettanto belle Blues For Peter, Roll’Em e l’incalzante Waltz Boogie. Tra le rielaborazioni, si passa da I Can’t Get Started di Vernon Duke e Ira Gershwin, si passa a  The Jeep Is Jumpin' di Duke Ellington, Johnny Hodges, Billy Strayhorn, per poi andare nei super classici: My Funny Valentine (Lorenz Hart / Richard Rodgers),  The Surrey With The Fringe On Top (Oscar Hammerstein II / Richard Rodgers),  The Man I Love (di George Gershwin e Ira Gershwin, particolarmente emozionante), la storica Mack The Knife della coppia Kurt Weil / Bertold Brecht e addirittura All Blues di Miles Davis (dal capolavoro leggendario Kind Of Blues) per concludere la serata, tra gli applausi del pubblico, con A Grand Night For Swinging, pezzo della band del chitarrista jazz Mundell Lowe che la registrò nel 1957. La Williams muore nel 1981, a 65 anni dal suo debutto sulle scene: ha lasciato un segno forse non spettacolare, ma lungo, sincero e solido, nella storia del jazz.
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