Tumgik
#persona tossica in amore
romanticrota · 2 years
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Ricordiamoci: possiamo anche incontrare persone di *bip*, ma noi siamo sempre la persona di *bip* di qualcun altro.
-RomanticRota-
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anomaliahh · 9 months
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🇮🇹┆Yandere Headcanon
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▹ 𝐜𝐡𝐚𝐫𝐚𝐜𝐭𝐞𝐫𝐬: Alan (MDHM), Peter (YB).
▹ 𝐡𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭: Quieteeks on Tumblr & X
▹ 𝐬𝐭𝐲𝐥𝐞: headcanon
▹ 𝐓𝐖: relazione tossica, violenza, menzioni di suicidio e autolesionismo.
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Alan:
Alan sa bene come manipolare le altre persone per farle stare con lui, o meglio, farle diventare dipendenti da lui, anche se non ne è pienamente consapevole. È così che ti ha attirato come un ragno nella sua tela: passando semplicemente molto tempo con te, riempiendoti di complimenti, facendo di tutto per te, dicendoti sempre quanto tiene a te e quanto tu sia importante per lui, aiutandoti in momenti di difficoltà o pericolo.
Alan non è una persona sospetta, anzi, sembra dolce e affidabile. È effettivamente dolce e affidabile. Non vedresti niente che non va in lui. Certo, non è da tutti vivere da soli in mezzo ad un bosco, ma dopo che hai saputo della sua storia ti sembra pienamente comprensibile. Inoltre la sua casa non ha niente di strano.
Non si nota la vera ossessione che Alan prova nei tuoi confronti, piuttosto vedi solo tanto amore. Un amore profondo, viscerale, quasi primordiale. Un sentimento che neanche tu riusciresti a dire se sia sbagliato o no. Alan è letteralmente devoto a te, come un cucciolo con la sua padrona.
Le cose però cambiano quando qualcuno si interessa troppo a te o ti fa soffrire in qualche modo: a quel punto diventa come un feroce cane da guardia pronto ad attaccare per difendere il suo territorio. Anche se non ti mostrerebbe mai questo lato di sé, starà attento ad eliminare qualsiasi vostra minaccia sempre a tua insaputa.
Alan uccide chiunque cerchi di mettersi contro di voi (o contro di te) velocemente con la sua accetta, a volte anche con un colpo solo, anche perché è molto bravo a farlo. Non vuole perdere troppo tempo con certe persone, preferisce finire in fretta per tornare da te. Se è particolarmente arrabbiato continuerà ad inveire sul cadavere della sua vittima con qualche altro colpo anche dopo che è già morta.
Non ti punisce quando provi a scappare o a ribellarti a lui. Anzi, trova questi tuoi tentativi molto carini ed adorabili da parte tua. Adora vedere questo lato di te e non ha niente di cui preoccuparsi perché tanto sa bene che riuscirebbe a riprenderti in un attimo, oppure che tu stessa tornerai da lui di tua spontanea volontà.
Odia farti del male e cerca sempre di evitarlo, non lo sopporterebbe né se lo perdonerebbe mai, neanche se dovesse punirti. Ma spesso non ce n'è neanche bisogno perché basta un suo sguardo triste o deluso nei tuoi confronti per farti sentire tremendamente in colpa. A pezzi. Al posto di punirti fisicamente quindi ti darà al massimo un po' di silent treatment.
Avere una vita normale e felice assieme a lui sarebbe possibile dal momento in cui tu deciderai di amarlo ciecamente ed incondizionatamente, senza più cercare di respingerlo o averne paura, rifiutando di vedere i suoi difetti e comportamenti malati. E lui non aspetta altro che questo: di essere amato come lui ti ama.
Va nel panico ogni volta che ti fai del male o scoppi a piangere. Sente come se il tuo dolore fosse anche il suo e cercherà di rimediare in ogni modo, sentendo di aver fallito nel proteggerti. E non può permetterlo, Alan vuole proteggerti ad ogni costo, è la missione che si è auto-imposto da quando ti ha incontrata. Desidera solo vederti sorridere felice, insieme a lui.
Non accetterebbe mai la tua morte. Resterebbe abbracciato al tuo cadavere anche per ore aspettando il tuo risveglio. Poi continuerebbe a parlare con una tua foto per anni fingendo e auto-convincendosi di parlare con te. Magari rivivendo vecchie conversazioni piacevoli che avete avuto.
Parole chiave: ossessione e protezione.
Peter:
Peter è il tipo che agisce. In fretta. Certo passerà un po' di tempo ad osservarti, studiarti e ammirarti di nascosto, ma non troppo. È fin troppo impaziente di poterti toccare e avere per sempre al suo fianco ma, soprattutto, non vuole rischiare che qualcun altro ti abbia prima di lui. Devi essere sua e solo sua.
Se qualcuno si avvicina troppo a te o sembra fin troppo interessato a te Peter non ci vede più. Rabbia crescerà dentro di lui finché non eliminerà quella persona, il prima possibile, facendola soffrire. Nessuno può mettersi in mezzo tra te e lui.
Preferisce uccidere i "vostri" nemici lentamente e dolorosamente. Spesso massacrandoli di botte o accoltellandoli diverse volte per poi fermarsi e osservarli mentre muoiono dissanguati. Riversa sui loro corpi tutto il suo odio e la sua rabbia repressa.
Tutte le volte che hai visto Peter non sembrava troppo sospetto o pericoloso, soltanto un po' strano. È molto impacciato con te e a volte può sembrare che ti nasconda qualcosa ma nessuno penserebbe a niente di che. Gli altri estranei lo vedono solo come un tipo solitario e un po' scontroso.
La sua ossessione nei tuoi confronti si fa presto evidente ad un occhio attento: ti risponde sempre all'istante al telefono nonostante stia facendo altro, è sempre libero per te, azzecca sempre molte tue preferenze nonostante tu non gliel'abbia mai detto, improvvisamente frequentate per caso gli stessi luoghi e fa di tutto per te e per starti vicino (soprattutto fisicamente).
Vieni sempre punita quando tenti di scappare o ribellarti troppo, a volte anche severamente. Vuole stabilire e ricordarti ogni volta chi ha il controllo fra i due. Ogni volta però ti ripete quanto gli dispiaccia farlo, che lui non vorrebbe, ma che l'hai costretto e che tutto quello non accadrebbe mai se facessi la brava. Inoltre non vuole più rischiare di separarsi da te in nessun modo e farà tutto ciò che è necessario per impedirlo, anche tagliarti un arto.
Non ha molti rimorsi quando è costretto a farti del male o punirti. Crede fermamente che sia l'unica cosa giusta da poter fare. Anzi, spesso gli piace. Lo eccita. Adora vederti spaventata, ammirare i suoi segni e cicatrici sul tuo corpo o assaggiare il tuo sangue.
Non ti farà mai uscire da casa sua ma ti vizierà, facendoti avere tutto ciò che sa che ti piace. Inoltre ti cucinerà sempre cose deliziose, a meno che tu non l'abbia fatto arrabbiare.
Sarà impossibile avere un futuro felice insieme a lui anche se volesse, la sua paura di separarsi da te e la sua ossessione ti renderà impossibile vivere una vita normale con lui.
Quando ti fai del male invece non lo tollera. Inizialmente si arrabbierà perché odia quando non riesce ad avere il controllo su di te per certe cose e detesta che tu abbia provato a lasciarlo cercando la morte, ma poi si calmerà, per non farti ancora del male, e si prenderà cura di te. Sarà inaspettatamente dolce e premuroso in quei momenti, cercando di parlarti per farti sfogare. La volta successiva starà il doppio più attento a qualsiasi cosa e sarà molto più difficile per te trovare un modo per farti ancora del male. Non vuole perderti e non può perderti per niente al mondo. Sei la sua ragione di vita.
Sarebbe pronto a raggiungerti all'istante se mai perdessi la vita. Anche perché non avrebbe senso continuare a vivere senza di te.
Parole chiave: possessione e controllo.
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ambrenoir · 5 months
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BASTA CON I LEGAMI
É TEMPO DI RELAZIONI
💫
Sì ... relazioni, quelle sane.
Che non hanno nulla a che fare con la vecchia energia, con la vecchia modalità di coppia o di amicizia. Perché si creeranno tra persone "risolte":
Guarite. Leggere. Nuove.
Ma prima di arrivare a questo ... è certo che è stato fatto in precedenza un profondo lavoro di pulizia interiore.
Attraverso esperienze necessarie per guarire il karma e alleggerire l'anima dai pesi del passato.
Se hai avuto uno o più rapporti "pesanti" : difficili, contrastati, morbosi, violenti, sofferti ... di certo hai lavorato su questo.
Sappi che molto spesso quello che viene scambiato per amore, in realtà è soltanto affetto o attaccamento contornato da tantissimi "irrisolti."
Molto spesso quello che chiamiamo amore è semplicemente tantissimo karma.
L'attrazione fortissima che senti per qualcuno molto spesso è semplicemente la tua Anima che Chiama l'altra, e viceversa:
Entrambe Vogliono Guarire quindi si attraggono come calamite per risolvere i sospesi ed effettuare un passaggio di consapevolezza.
La maggior parte delle coppie sono alle prese con un legame Karmico.
E quindi con ferite molto profonde e complesse, cariche di dinamiche accumulate in molte vite assieme. Vite in cui il legame è sempre stato molto stretto: un fratello, un genitore, un'amante, un figlio.
Sappi che il legame Karmico quando arriva nella tua vita ... esige la tua attenzione, e tu non puoi scappare.
Ti sembrerà di essere sotto gli effetti di un incantesimo, non ti riconoscerai più… Perché sarai in balìa di quella persona e degli eventi che verranno creati appositamente per guarire il karma in comune.
Quando si dice perdere la testa… ecco, questo è proprio un legame Karmico. Perché ti farà perdere la centratura, toglierà tutte le tue certezze, ma soprattutto porterà molto dolore.
Sarà un rapporto combattuto e sofferto, proprio perché verranno a galla tutte le ferite passate.
Il legame karmico è quella persona che arriva nella tua vita improvvisamente, e come una calamita .. non riesci più a starle lontano.
Non si riesce a stare lontani, ma neppure troppo vicini.
Tutto è doloroso, le emozioni sono amplificate.
Ecco che i momenti di sconforto sono fortissimi, il bisogno di questa persona nella tua vita è imponente e non lascia spazio ad altro.
È una mancanza continua, un continuo abbandono, un continuo rifiuto.
Una calamita che attrae e poi respinge.
E lo fa continuamente.
Le emozioni inaspettate .. forti, fortissime. Contrastanti. Che ti conducono in paradiso e poi all'inferno in qualche secondo ... e poi ancora su, e poi più giù ... Sensazioni altalenanti, instabili. Che svuotano..
E portano via tutto il tuo equilibrio ... Rendendoti ogni giorno più fragile e creando una forte dipendenza in questa relazione tossica.
È un'altalena emozionale che scuote profondamente facendo presa dove serve. E quindi nei tuoi punti più deboli. Le tue ferite, le tue fragilità sono il il bersaglio di questo rapporto, proprio perché devono essere guarite. Questa persona è arrivata per porre rimedio a qualcosa rimasto in sospeso in passato, e porta con sé tutto il dolore di quell'esperienza.
Quando incontri questa persona riattivi tutte le informazioni reciproche riguardanti il passato e poi inizi a rivivere tutto da capo. L'incontro con lei/lui è semplicemente "rivivere" il passato, per guarirlo e trasformarlo.
La guarigione avviene attraverso la tua decisione di chiudere cicli ripetitivi di dolore e di dinamiche tossiche sempre uguali cambiando atteggiamento ed energia.
Molto spesso per guarire è necessario perdonare dove in passato è subentrato il rancore, riappropriarsi del proprio potere personale dove è mancato, e portare chiarezza e verità dove serve.
E cioè fare ciò che è Giusto.
Ció che in passato è mancato. Ciò che in passato non è stato fatto e ha causato la memoria di dolore in questione.
È il Cuore a riportare Ordine dove prima era il caos.
A volte anche attraverso una chiusura definitiva, un allontanamento da quella persona ... ma sempre accompagnato da una profonda comprensione e serenità. E quindi dal rispetto per sé stessi e per gli altri.
La guarigione porta con sé leggerezza e gioia, qualunque sia stata la modalità per ottenerla.
Sappi ... finché c'è rancore non c'è guarigione.
E situazioni simili si ripresenteranno nella tua vita finché non avrai sciolto tutto il dolore dentro di te.
Come fare per risolvere tutto questo?
Amati. Amati davvero.
Amati fino in fondo, rispettando te stesso prima di ogni altra cosa.
Il passato è carico di dolore perché hai permesso al dolore di avvicinarsi e trascinarti con sé. Adesso è necessario rivendicare per te il rispetto e la dignità che prima sono mancate.
Facendo questo porti equilibrio nel tuo campo energetico, perché le informazioni sottili si modificano e creano una nuova armonia.
Rispetta la tua verità
Onora il tuo valore
E porta compassione per te e per gli altri.
La parola chiave è: Armonia.
Ti hanno insegnato che l'amore deve essere contrastato e sofferto per essere romantico. Questa visione appartiene alla vecchia energia.
Il Nuovo Mondo vuole serenità e sintonia.
E una volta guarito il karma la tua Anima sarà leggera .. come non è mai stata prima.
E troverà pace, perché i conflitti sono stati risolti.
Conflitti interiori di cui alcune persone attorno a te sono state le manifestazioni esterne.
Quindi ...
Cura le tue ferite infantili, cura i tuoi bisogni nutrendo te stesso. Sii per te stesso il genitore, l'amante, il figlio, che vorresti. Dai a te stesso tutto quello di cui hai bisogno.
NUTRITI D'AMORE.
Questa è la guarigione.
In questo modo entri nella Nuova Energia dove esiste benessere ed equilibrio.
E Assonanza
Ed ecco ti ritroverai ad avere affianco persone in sintonia con te
La guarigione di legami karmici porta poi a relazioni sane.
Ecco avrai la possibilità di avere Relazioni Evolutive.
In cui il Cuore finalmente potrà rilassarsi e aprirsi ancora di più
E l'Anima si sentirà realizzata.
Le nuove relazioni porteranno alla piena realizzazione di sé stessi e del proprio compito animico.
Saranno le spinte verso quei sogni che prima si pensava fossero irrealizzabili.
La Nuova Energia è prima di tutto "possibilità".
E Tutto diventa possibile perché i limiti autoimposti si sono spezzati
Nella pace interiore di un cuore guarito, maturo e consapevole nascerá il Nuovo Mondo
La sofferenza del vecchio mondo è stata necessaria per imparare .. ma non deve rimanere.
Basta con le prigioni emotive
È tempo di libertà e gioia
È tempo di stare Bene
Prima di tutto.
L'amore non è sofferenza
Bensì
Sintonia, Rispetto, Connessione, Alleanza e Appagamento reciproco
💫
Marika Moretto
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Chi è il tuo primo amore? E perché è finita tra voi ?
Il mio primo amore?
Era tutto per me.
Ci credevo davvero.
Pensavo che avremmo potuto conquistare il mondo insieme.
Ma poi la vita ha deciso di mettermi alla prova, e non in modo così gentile. Mia mamma si è ammalata gravemente, e improvvisamente mi sono ritrovata a gestire un mare di dolore e responsabilità familiari.
Non era solo una questione di fare la spesa o di correre avanti e indietro dagli ospedali. Era vedere una persona che ami consumarsi giorno dopo giorno, e sapere che non potevo fare altro che esserci, tenerle la mano e sperare che il dolore si attenuasse un po'. Era un peso schiacciante, un'angoscia che ti prende lo stomaco e non ti lascia mai.
E in mezzo a tutto questo, c'era il mio amore. Era lì, ma non potevo più dedicargli il tempo e l'energia che meritava. Ogni minuto, ogni pensiero, ogni sforzo era rivolto altrove. E il dolore... il dolore era talmente tanto che mi aveva trasformata. Ero diventata tossica, pesante, un fardello che non si meritava di portare. Ogni conversazione diventava un campo minato, ogni momento insieme era offuscato dalla mia angoscia. Alla fine, ho dovuto mollare la presa. Ho dovuto lasciare andare, anche se ogni fibra del mio essere si ribellava a quella decisione. Era troppo difficile, troppo tutto. E così è finita. Non perché non amassi piu, ma perché a volte la vita ti costringe a fare scelte impossibili. E quella, per me, è stata la più difficile di tutte.
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first-script · 1 year
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Si dice che Vincent Van Gogh, era solito mangiare pittura gialla.
Il giallo secondo lui incarnava la felicità, ed era convinto che mangiandolo potesse portarne anche un po’ dentro di se, e per quanto sarebbe bello assumersi una dose di felicità a nostro piacimento.. questa sua mania era ovviamente considerata un disturbo, una pazzia. Era risaputo che la vernice fosse tossica per l’uomo, ma forse a lui semplicemente non importava.
Quel veleno per lui era più cura che tossina. Quel veleno era anche la sua felicità.
Questa cosa mi ha fatto riflettere.. e con il senno di poi, non importa quanto una cosa possa sembrare folle, senza senso agli occhi delle persone.
Perché se ci rende felici, é difficile farne a meno. E continuiamo ad ingerire, rischiando di ammalarci.
A volte succede che il nostro colore giallo, sia una persona.
Ed esattamente come la vernice per Van Gogh, insieme alla felicità assumiamo anche un po’ di veleno. E a quel punto quel sentimento chiamato amore, diventa un effetto collaterale. 💛🌻
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klimt7 · 6 months
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NATALE 2023
UN AUGURIO E UN REGALO
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È cosi.
Quest'anno invece che inviare i classici Auguri di Buone Feste, ho pensato ad un Augurio diverso e insolito.
Un piccolo regalo per tutte le persone che leggono in modo saltuario o ricorrente, il mio Blog.
Che regalo è?
È un Test. È un invito a regalarvi un pò di tempo tutto per voi. Per fare il punto su ciò che state vivendo in questo momento.
Ma prima di rispondere al Questionario, io vi consiglio di leggere con calma, l'articolo che definisce cosa sia
UNA RELAZIONE TOSSICA
È importante, perchè le persone devono iniziare a familiarizzare con un nuovo alfabeto. L'alfabeto delle relazioni, dei sentimenti e dei comportamenti.
Significa imparare a riconoscere con precisione quale situazione stiamo vivendo.
Come riconoscere una relazione tossica ?
Essere coinvolti in una relazione tossica può avere conseguenze devastanti per la propria autostima e per la propria vita.
Cosa significa trovarsi in una relazione tossica
Nessuna relazione è perfetta, ma esistono relazioni che ci fanno sentire stanchi, insicuri, tristi o coinvolti completamente nella vita dell’altro, e l’altro nella nostra, tanto da non potersi più considerare due individui separati. Quando questo accade, potremmo trovarci davanti a una relazione tossica. 
Al contrario, le relazioni sane, normalmente tendono a farci sentire al sicuro, felici e liberi di essere noi stessi. Molte persone non riconoscono subito i segnali di una relazione tossica, perché molto spesso si tende a confondere ciò che è la passione e l’amore, con comportamenti totalizzanti, o di gelosia ossessiva o autoritari e manipolatori.
Le conseguenze di una relazione tossica possono essere molto profonde e nei casi più gravi, anche pericolose (per esempio nei casi di relazioni tossiche con violenza fisica o psicologica).
Per questo è importante riconoscere i campanelli d'allarme e se ci troviamo dentro una relazione tossica e dannosa e, in caso affermativo, poter chiedere aiuto per uscirne al più presto.
Tipologie di relazione tossiche
Abbiamo visto che le relazioni tossiche sono relazioni che non ci fanno crescere come individui, nel rispetto uno dell’altro, ma che portano malessere, privazioni di libertà, dipendenza, paura e insicurezza.
Esistono vari tipi di relazioni tossiche, legate a comportamenti più o meno patologici. Nei casi più lievi possono essere relazioni che ci fanno sentire male a causa di abitudini sbagliate o mancanza di comunicazione o insicurezze personali che si possono risolvere attraverso un riadattamento dei propri schemi comportamentali e un processo di crescita personale, mentre nei casi più gravi, potremmo trovarci coinvolti in vere e proprio patologie.
Alcune  tipologie di relazione patologiche malate  sono:
Dipendenza affettiva: si caratterizza come una dipendenza emotiva dall’altra persona, che mina la capacità della persona di essere autonoma, che include il controllo e l’ossessione di stare con l’altro. La dipendenza affettiva può essere considerata un disturbo a sé stante o essere sintomatologia di altri disturbi.
Ego smisurato: un partner con un ego smisurato nasconde normalmente un vuoto emotivo profondo, vuoto che ha bisogno di colmare attraverso la manipolazione e l’assoggettamento dell’altra persona. Questo porta normalmente molto dolore all’interno della coppia e può lasciare traumi profondi nel comportamento e nell’autostima di chi subisce il fascino di una persona con un ego smisurato.
Esistono poi ovviamente altri tipi di amore patologico che non possono essere inseriti in un unico quadro clinico, ma che probabilmente hanno bisogno di una diagnosi più ampia come l’amore oppressivo e violento, l’amore ossessivo compulsivo, l’amore opportunista  e molti altri. In questi casi è sempre meglio rivolgersi a uno specialista perché ci possa aiutare ad uscire dalla relazione o a curare la patologia (nel caso fossimo noi le persone, portatrici attive di questi disturbi ).
Come riconoscere i segnali di una relazione tossica
I segnali di una relazione tossiche sono molto chiari, anche se a volte si preferisce confonderli con segnali di amore e non di tossicità. Ma è importante che prestiamo attenzione a questi campanelli d’allarme per evitare dolori profondi nel futuro e invischiarci in una relazione dalla quale più passa il tempo e più sarà difficile uscirne.
Le relazioni tossiche hanno alcune caratteristiche comuni che ci aiutano a distinguerle.
Rendono tristi, con poca energia e affaticati Se invece di sentirvi soddisfatto e felice, vi sentite emotivamente e fisicamente stanchi e svuotati, è tempo di valutare la relazione.
Tutto si trasforma in un dramma: È importante ricordare che le relazioni sane ci aiutano a essere persone migliori e crescere. Il dramma crea scompenso e porta negatività e incapacità di risolvere i problemi all’interno della coppia.
Non vi sentite liberi di essere voi stessi all’interno della relazione
Asimmetria: Le relazione tossiche normalmente si presentano con un modello di relazione asimmetrica, in cui vi è una persona che ricopre il ruolo di dominatore e l’altro di vittima.
Questo fa si che si inneschino più facilmente meccaniche di dipendenza, manipolazione e maltrattamento.
Vi rende insicuri e abbassa la vostra autostima. Se state conqualcuno che non vi riconosce il vostro valore , sarà più difficile vederlo da solo.
VI sentite costantemente criticati e sotto pressione. Una raffica di critiche non costruttive non aiuta nessuno a migliorare. Anzi, a lungo andare, essere costantemente giudicato vi porterà a credere alle critiche e all’errata percezione di non meritare qualcosa di meglio.
Tutto è negativo. È improbabile che qualcosa di positivo derivi da una relazione negativa.
Mancanza di comunicazione e fiducia. Senza comunicazione non c'è relazione e stare con un partner che non si fida di voi è come star da soli.
Controllo costante. Alla persona oppressiva piace controllare tutto. Quindi, cercherà di decidere come farvi vestire, con chi dovete uscire, come dovete spender i vostri soldi e che scelte dovete compiere nella vostra vita, dalle più piccole, alle più grandi!
Vi sentite in trappola ma non riuscite a uscirne. Le relazioni tossiche creano vincoli di dipendenza legate sia a componenti personali, ma sia al costante lavoro di distruzione dell’autostima, attraverso critiche, violenze e manipolazione, che mette in atto il partner. Pertanto diventa complicato uscirne ed è importantissimo chiedere aiuto in questi casi, sia ai propri cari che a uno specialista.
Violenza fisica: l’abuso fisico è un segnale chiaro ed inequivocabile di relazione tossica. In questi casi è importante chiedere aiuto per uscire il prima possibile dalla relazione.
Violenza psicologica e manipolazione: a volte non è così evidente coma la violenza fisica, ma la violenza psicologica tende ad annientare la personalità e gli affetti dell’altro, per far si che diventi facilmente succube e manipolabile. Anche in questo caso è importante richiedere aiuto il prima possibile.
Vi fa sentire più ansiosi. Essendo permeata da fattori negativi, la relazione tossica tende a procurare ansia e paure, che riguardano sia la paura di perdere l’altro o di uscire dalla relazione, ma anche la capacità di vivere al meglio la vita quotidiana.
Questionario sulle relazioni tossiche:
Scopri se ti trovi in una relazione tossica. Rispondi alle seguenti domande con un Si o con un NO e poi controlla i risultati totali.
1) Senti che non puoi vivere senza il tuo partner, ma allo stesso tempo non sei felice nella relazione?
2) Il tuo partner svaluta o scredita spesso i tuoi risultati e non ti incoraggia mai a portare avanti i tuoi progetti personali?
3) Ti sei mai spaventato per qualche atteggiamento del tuo partner durante una lite?
4) Il tuo partner ti critica facendoti sentire sbagliato/a tutto il tempo?
5) Da quando sei coinvolto in questa relazione, ti sei allontanato dagli amici che avevi in precedenza e/o dalla tua famiglia?
6) Il tuo partner non rispetta i tuoi gusti e i tuoi hobby e spesso li prende in giro?
7) Le vostre discussioni sono pieni di rimproveri, insulti, lacrime e sofferenze?
8) Quando le cose non vanno bene, il tuo partner usa il silenzio come arma di aggressione?
9) Il tuo partner usa spesso il ricatto emotivo per farti sentire in colpa e ottenere ciò che vuole?
10) Quando non siete insieme, il tuo partner ti chiede spiegazioni su quello che hai fatto, con chi sei stato/a o dove sei andato/a ?
11) Il tuo partner di solito prende decisioni che riguardano entrambi senza chiedere la tua opinione o senza informarti?
12) Ti è capitato di fare sesso con il tuo partner solo per soddisfare i suoi desideri o per impedirgli di arrabbiarsi?
13) Per il tuo partner, i tuoi problemi sono meno rilevanti dei suoi?
14) Quando è di cattivo umore per cause esterne, capita che riversi la sua rabbia su di te?
15) Hai scoperto che il tuo partner ti stava mentendo in più di un’occasione?
RISULTATI
Per scoprire il risultato del questionario sulle relazioni tossiche aggiungi 1 punto per ogni risposta affermativa.
È importante sottolineare che questo test non sostituisce la valutazione di uno psicologo o di uno psicoterapeuta.
Da 0 a 5 punti: Non stai vivendo una relazione tossica Tutto indica che la tua relazione si basa sul rispetto reciproco, sulla fiducia e sull'equilibrio. Sebbene a volte ci siano differenze di opinione (il che è del tutto normale), sai come agire per risolvere i tuoi problemi. In ogni caso,  ci potrebbero essere alcuni indizi che indicano che certi comportamenti potrebbero migliorare attraverso la comunicazione e un percorso di crescita personale. Pertanto, per evitare di cadere in dinamiche dannose, è importante continuare a prendersi cura della relazione.
Da 6 a 10 punti: la relazione mostra segnali tossici Sebbene la tua relazione non sia ancora tossica, il tuo partner ha alcuni comportamenti offensivi che ti infastidiscono e che non ti fanno bene. Vi trovate spesso a discutere e spesso senti di non poter essere te stesso. Per uscire da questa situazione, il primo passo è parlare del problema con il tuo partner in modo calmo e assertivo. Digli cosa c'è che non va e proponi modi per migliorare la relazione. E se con il passare del tempo non cambia nulla, fai attenzione. Potrebbe essere il momento di valutare se vuoi restare con questa persona o meno.
Non dimenticare mai che una relazione dovrebbe essere qualcosa di piacevole, che ti rende davvero felice.
11-15 punti: sei coinvolto in una relazione tossica Le tue risposte sembrano confermare il fatto che ti trovi coinvolto in una relazione tossica che ti sta portando molto dolore. In casi come questo, probabilmente non è sufficiente un cambiamento o migliore la comunicazione, ma probabilmente questi comportamenti tossici nascondono dei problemi più profondi che vanno affrontati con una terapia. Le relazioni sane si basano sul rispetto e sull’amore uno dell’altro. Rispetto che implica anche il rispetto per le decisioni, lo spazio, la libertà, gli affetti. Potreste decidere di valutare insieme questo percorso o iniziare a pensare se sia il caso di allontanare questa persona per poter iniziare a stare meglio.
Ora dopo aver chiarito alcuni concetti di base, potete decidere se limitarvi a rispondere al QUESTIONARIO riportato sopra ( composto da 15 domande) oppure spostarvi sulla seguente pagina Web ed effettuare IL TEST che vi è riportato:
In ogni caso, utilizzate questo periodo delle Feste, per fare il punto sulla situazione che state attraversando, perchè certi campanelli d'allarme non sono mai da sottovalutare.
Come ha detto Gino Cecchettin di recente, non chiudetevi, non isolatevi, ma parlatene con chi vi sta attorno e vi vuole bene, e prima di tutto parlatene con Voi stessi.
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laragazzafortesworld2 · 6 months
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- Sei mai stata in una relazione tossica?
- Purtroppo si, sono stata due anni in una relazione tossica.
Il periodo più brutto della mia vita, per lui sono arrivata ad escludermi, tanto da non mangiare più e diventare anoressica, ogni giorno era sempre uno stare male con lui, sia fisicamente che umoralmente parlando.
Era un ragazzo tossico a livelli assurdi, mi ha fatto chiudere tutte le amicizie maschili, mentre lui poteva parlare con le altre di nascondo, mettendo like a qualsiasi tipo di foto ed io non potevo.
Se mettevo qualche canzone nostalgica, allora io di conseguenza pensavo al mio ex (quello prima di lui).
Rinunciavo a uscire con le mie amiche, per stare più tempo con lui, perché lui si faceva vedere solo due volte a settimana, il week-end in pratica o se uscivo mi sentivo in colpa, a differenza sua che stava da dio con i suoi amici.
Le mie amicizie e la mia famiglia non li piacevano, mentre io dovevo accettare le sue.
La sua famiglia era tossica a livelli assurdi, a quanto mi diceva lui, io a loro non andavo bene, per il mio aspetto fisico e venivo paragonata costantemente alla ex di cui tutti parlavano male, ma giustamente, è una poco di buono.
Che poi guarda caso, mi ha fatto le corna con lei e la pazza ero io poi.🤦
Ma poi ci sono tante altre serie di eventi, ma che per fortuna , ad una certa, dopo l'ennesima mancanza di rispetto nei miei confronti, l'ho lasciato.
Ora vivo benissimo senza di lui, però mi sono portata addosso un sacco di traumi, ansie, attacchi di ansia/panico e chi più ne ha più ne metta.
Quindi per favore, parlo a tutte le persone, non lasciate mai che una persona vi tratti in questo modo, perché questo non è sano, non è amore, tutto questo è un rapporto malato e tossico.
Non vi annullate mai per persone del genere, piuttosto al primo campanello d'allarme, scappate.
Potreste rimpiangere il tempo sprecato dietro ad una persona del genere, ma soprattutto più di ogni altra cosa al mondo, AMATE VOI STESSI.
L'amore ragazzi miei, è tutt'altra cosa.
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giothoughts · 1 year
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È così dannatamente dura lasciare andare alcune persone, allontanarle dalla tua vita, specialmente quelle a cui hai destinato così tanto amore, gentilezza, e tanta cura.
Ma purtroppo è un sacrificio che bisogna compiere, per noi stessi, per la nostra persona, dobbiamo amarci di più.
È così dura
Così maledettamente dura
Il nostro cervello inizia a pensare a tutti quei momenti passati insieme, alla gioia che quelle persone ci hanno dato ma poi bisogna pensare a quanta gioia esse ci hanno dato rispetto a tutto il male che ci hanno fatto e continuano a fare, bisogna essere razionali, oggettivi, fare dei veri e propri calcoli e ponderare quanto bene e male c’è stato in quella relazione, che attenzione, essi sono sempre presenti, ma in diverse proporzioni,il bene deve essere sempre superiore rispetto al male, altrimenti il tutto non ha senso, ma a questa conclusione o non ci si arriva mai oppure ci si arriva in ritardo oppure ci si arriva quando si è talmente esausti che non hai più la forza di sorridere a sentire il suo nome, non hai più la forza di sognarla, di pensarla, di rispondere a un suo messaggio, perché tutto quello che si ha è solo un ultimo briciolo di speranza che quella persona posso ritornare a farti risentire vivo, felice.
Ma capisci che è solo un illusione, che è solo l’ennesima persona tossica della tua vita e inizi a criticare le tue scelte, i tuoi comportamenti, tutta la tua persona, e capisci alla fine che ti sei fidato un’altra volta della persona sbagliata.
Ma quando finirà questo ?
Quando finirà questa lista di scelte sbagliate?
Quando cazzo finirà questo buco che sento sempre più crescere,allargato da tutte queste persone tossiche ? Fa così dannatamente male, fa troppo male
Ma molte persone dopo delle delusioni tendono a cambiare, a diventare più distaccati, più freddi, insensibili o addirittura apatici.
Io mi rifiuto di cambiare, io mi rifiuto di modificare la mia persona per colpa di esseri umani che non l’apprezzano, che riducono la mia anima a un telo stropicciato, io mi rifiuto, e sapete perché ?
Perché quel telo stropicciato può tornare liscio e senza una piega grazie a una stiratura, abbiamo semplicemente bisogno di una stiratura, ma essa non è e non sarà un’altra persona, ma bensì noi stessi, è la nostra resilienza, la nostra tenacia, il nostro coraggio nel tornare ad amare senza paura, certo magari quel telo stropicciato rimarrà nella pila dalle cose da stirare per un po’, ma poco importa perché anche se con una piccola pausa noi risaremo noi stessi. Sempre.
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itsmyecho · 2 years
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Sembra che, finalmente, siamo un passo più vicini nel riconoscere che quello non era altro che una relazione tossica.
Quasi tutti noi, almeno una volta, abbiamo vissuto una relazione tossica nella vita, il famoso "amore Malato" o "amore Mediocre", quello con cui "non sarai mai pienamente felice".
Una volta liberato da questa maledizione, sono certo che troverai una persona capace di grande affetto e dedizione, quindi, dell'amore che meriti, come tante volte hai dimostrato. Credo fermamente che sarai un uomo completamente felice, in AMORE, se riuscirai a trovare una donna che saprà amarti sinceramente, senza manipolazioni.
Buona fortuna di cuore!
Non so chi ti abbia detto che io sia una persona capace di dare tanto affetto, ma vorrei farti capire che a volte sei tu il tossico nella relazione, e la liberazione di cui parli è stata data all'altra persona, mentre tu prosegui a mettere in gabbia la tua prossima vittima. E' quando realizzerai davvero questa cosa che troverai una donna che saprà amarti sinceramente senza manipolazioni. Buona fortuna anche a te, pace.
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benzedrina · 2 years
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Nell'innocenza del mio pensiero mi ritrovo a fare domande stupide e curiose alle persone che conosco, del tipo "Cosa ti piace di una persona? Cosa vedi per prima? Cosa ti colpisce del suo modo di pensare?" per poi finire a domande più infantili come "cosa intendi per amore?" e parte di solito un lungo monologo in prima persona sulle proprie esperienze soggettive. Ma ieri dietro al gazometro, a due passi dal Tevere, su quel ponte di ferro, queste domande me le hanno ribattute, le hanno fatte a me. E io sono un infante nella vita, vedo molte cose con innocenza e molte cose con gli occhi di un bambino che le scopre per la prima volta. E la mia risposta sull'amore è stata del tipo "se dovessi ricondurre un sentimento a un discorso di sinestesia, direi che l'amore lo puoi descrivere con i colori e dire che l'amore che una persona ti ispira è uno spettro di colori sfumati che può includere alcuni o molti colori" e il disappunto nei miei confronti è che io sono poliamoroso mentre le persone che hanno ascoltato intendono l'amore come esclusivo e la loro definizione d'amore è più simile alla mia che a qualunque altra loro abbiano mai letto o sentito. In questa innocenza io ascolto i loro discorsi e rispondo con sensazioni che loro non riescono a comprendere, però mi tengo in un cassetto le loro considerazioni, le annoto, e le confronto (stupida statistica che faccio per lavoro).
Una larga fetta di persone che conosco intendono l'amore come totalizzante, come qualcosa che devi possedere e come un sentimento che deve farti male per sentirlo. È una concezione comune, un sentimento condiviso. Quando parlo di colori, di sensazioni, la concezione è quella di possederla, di averla a disposizione. E non posso dire nulla, quel sentimento è forte, liberatorio, immenso. La discussione continua e io chiedo, perché loro ne hanno un'idea precisa, cosa intendono per tradimento, quando la persona con cui hai questo rapporto d'amore sente amore verso un'altra cosa, e l'idea comune è "gli manca qualcosa", con conseguente stare male perché quel qualcosa non la si ha. E io qui ho un blocco e un mare di curiosità, quel sentimento di mancanza non me lo riesco a spiegare, non è dentro di me, e spiegare questa cosa (che entra nello spettro della gelosia) è logorante. Sono stato in diverse relazioni, in una tossica, in una esclusiva e molto molto chiusa, in una aperta (questo è un capitolo a parte, lo vivo tuttora e non vorrei fare altro se non viverla per tutta una vita). Contro me trovo scetticismo, trovo quasi rabbia, mai indifferenza. Come se io non potessi provare quello che provano loro perché ho una diversa concezione, non provo gelosia, non ho una visione totalizzante e dolorosa dell'amore, non uso delle parole che a loro sembrano adeguate. In definitiva io per loro non provo amore e non posso parlarne. Le prime volte era doloroso, mi sono sentito sbagliato, ho dato di matto, ho perseguito un modello d'amore che mi faceva del male, perché è distruttivo provare amore per diverse cose, diverse persone, e sentirsi rimbalzare perché la mia non è una visione totalizzante ed esclusiva. L'amore che provo non mi completa, non è quello a cui aspiro, a me piace essere incompleto, ho questo vuoto che devo riempire con curiosità, sentimenti, sensazioni, gioie, dolori, eventi. L'amore che provo è una sensazione d'estasi per qualcosa che posso ammirare e condividere come se fosse il mare, come se fosse un quadro di Waterhouse o Turner, è uno spettro di colori che osservo e mi colpisce e mi trapassa ed esce in maniera diversa perché l'amore perturba ogni mio sistema nel modo in cui può farlo perché ogni amore è diverso, ogni amore ha la sua natura e io non voglio e non posso possedere la natura o sentirmi esclusivo per essa.
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Ecco come riconoscere una persona potenzialmente 'tossica'. Lo ribadisco ogni giorno ricevo richieste da persone in estrema difficoltà che cadono dalle nuvole attonite e arrabbiate con loro stesse per aver permesso che ciò accadesse. Giudicarsi non serve. Diffondere sì. #NarcisismoPatologico
La persona empatica e sensibile è attratta dalla modalità narcisistica. E ne resta invischiata. Chi è empatico resterà sempre a rischio. Tuttavia se non si riconoscono certe dinamiche all'inizio si resterà intrappolati a lungo. Poi basteranno poche frasi per identificare il tipo. Una volta appresi, i tratti narcisistici saranno chiari e ci si augura di alzare i tacchi in un battibaleno sospirando di sollievo per lo scampato pericolo. Quali sono i campanelli d'allarme? -La persona narcisista patologica è autocentrata -rivela particolari anche intimi della sua vita a sproposito come se foste amici da secoli -Il suo raccontare di sé vi pare eccessivo e vi crea uno strano disagio, come se ci fosse un'invasione immediata -lpercriticismo. Appena parla il narcisista si mette su un piedistallo e vi fa sentire sbagliati costantemente -Oscillazione tra criticismo e seduzione -Non vi sentite 'visti' -Non vi sentite ascoltati -Sentite che ciò che dite viene immediatamente stravolto -Vi sentite impotenti e travolti -Vi sentite confusi -Vi sentite sulle spine, impauriti di dire qualcosa di sbagliato Tutto questo accade in modo sottile e impercettibile. E soprattutto perché la persona troppo empatica si perde nell'altro. Se poi è dipendente affettiva non sa ascoltare se stessa. Fate caso se vi sentite cosi. Scappate. Subito. Chiudete ogni contatto. Salvatevi da una possibile relazione devastante Poi iniziate un percorso per comprendere a fondo perché siete attratti da queste persone. Riuscire a riconoscerle è solo la metà del percorso.
Di troppo Amore. Dott.ssa Ameya Gabriella Canovi
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massei1 · 3 months
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3 marzo 2024
Sono quasi giunta al 4 mese a casa dopo anni passati fuori.
Mi sto accorgendo di essere cresciuta in una famiglia disfunzionale. In realtà forse l'ho sempre saputo. Ma adesso so darmi diverse risposte. Innanzitutto penso di avere "traumi" che porto avanti da quando sono piccola e poco fa leggendo la descrizione di figli cargiver mi sono riconosciuta. Mi sono riconosciuta in una bambina che non si è mai potuta esprimere, un'adolescente che non si è mai potuta divertire, crescendo con l'idea che in un rapporto di coppia deve avere alti e bassi. Cosa che poi effettivamente mi ha portato a stare con una persona oggi dico "tossica". Sono cresciuta in una famiglia dove le emozioni non hanno mai avuto voce, così come i gesti. Non ho mai visto un bacio o un abbraccio dei miei genitori né tantomeno l'ho ricevuto. Attenzione non sto dicendo che la mia famiglia non mi vuole bene, sto solo dicendo che non mi ha cresciuto in modo sano. Mi sono sempre sentita giudicata e soprattutto paragonata a terze persone. Mi sono sempre sentita "poco amata", ecco perché sono stata in una relazione che pensavo fosse amore ma era semplicemente da parte mia. Ho sempre saputo in cuore mio di non essere amata, ma io ci stavo e sapete perché? Perché avevo qualcuno che a suo modo mi dimostrava affetto.
Sono cresciuta prima degli altri, non ho mai vissuto la mia età. Non sono rientrata mai tardi e guai ad andare in discoteca e bere. Che sei matto bere? Assolutamente
I problemi non si potevano avere. E se qualcosa non andava, non potevo esprimermi e se lo facevo risultava di poco conto. Ho iniziato a mentire sulle mie frequentazioni, ho iniziato a non rendere più partecipi della mia vita la mia famiglia.
Sanno che ho tot amici, ma finisce là. Non mi hanno mai chiesto ' come stai' e soprattutto nel mio massimo momento di stress e di conseguenza di sfogo mi hanno solamente potuto dire " tu sei matta, fatti curare".
È brutto sentirlo dire. In quel momento purtroppo non sono riuscita a tenermi dentro quello che stavo vivendo, e forse era solo una richiesta di aiuto. Un abbraccio magari poteva risolvere tutto, o quasi.
Sono arrivata a pensare di essere una persona stronza, anafettiva. È stato grazie a Dio il tempo e le varie esperienze a farmi cambiare idea.
È stato proprio questo il mio limite in una relazione. È stato proprio il mio non esprimere i sentimenti a fare riflettere l'altro. Per carità è stato un bene che sia finita, però ci sono traumi che appunto mi sto portando dietro.
Ad oggi a quasi 25 anni mi sento cambiata, sento che se mai un giorno diventerò mamma non farò i loro stessi sbagli. Ad oggi so cosa mi ha fatto star male e ad oggi non ci sto più male. Ai miei comportamenti ho iniziato a dare un perché, a capire tanto e forse troppi dei miei limiti.
"Sono ipervigili, non si lasciano andare a emozioni e non sono spontanei perché temono di apparire stupidi, di non essere compresi o che possa accadere qualcosa di terribile da un momento all’altro per cui è bene non abbassare la guardia e restare in allerta"
Eccomi sono proprio io.
Io che ho paura di affezionarmi, perché ho paura di essere abbandonato.
Oppure
"Hanno difficoltà a divertirsi. La spontaneità è un aspetto dei bambini ma loro hanno dovuto soffocarla perché sono dovuti crescere in fretta e dovevano fare attenzione a ciò che facevano per paura delle reazioni del genitore malato"
Ed è stata proprio questa frase a farmi riflettere. Alla soglia di quasi 25 anni ho paura di divertirmi. Per paura di essere giudicata.
Ma forse il problema non è manco stato papà ma mamma. Qui la chiamano genitore malato e forse è così
Ad oggi sto lavorando tanto su di me, vorrei andare da una psicologa.
Ad oggi sono felicemente accanto a una persona, che amo almeno così penso.
Sono totalmente un'altra Anna con lui. Penso sia la mia miglior versione di me stessa.
Volevo solo sfogarmi un po'
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edmox84 · 1 year
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Nelle notti insonni rimbombi nella mia testa come non mai. Ricordo i tuoi particolari, il movimento dei tuoi occhi mentre mi guardi, il tuo magnifico sorriso. Eppure sono quasi 5 anni che non sei più mia. La scelta più sofferta e difficile della mia vita... Ma eri veleno per me. La persona che sei diventata non ha nulla a che vedere con la ragazzina dal cuore enorme di cui mi innamorai. Quella ragazzina ha lasciato il posto ad una arpia, tossica manipolatrice e piena di cattiveria. Con te tornavo bambino. Da quando ti ho fatta uscire dalla mia vita non sono più lo stesso, sono insicuro, spento, rabbioso. Ho paure che non avrei mai immaginato di poter avere... Tu hai la tua vita con il tuo nuovo ragazzo, per lui si che hai messo a repentaglio tutto. Lui, mezzo criminale merita. Io no. Io sono solo un noiosissimo bravo ragazzo, hai fatto bene a non fare mai nulla per me. Ti scrivo su questo spazio perché non meriti di sapere come sto. Come me la sto passando male da quel giorno in cui ho detto basta. Mi spengo giorno dopo giorno. Non ho più stimoli. Ho provato un amore incalcolabile per te. Ti ho fatto una sola promessa, io che promesse non ne faccio mai... Ti ho promesso che ti avrei amata per sempre. Le promesse sono sacre, ecco perché non ne faccio mai, perché poi le mantengo. Ti amo ancora... Ti amerò ancora. Promesso.
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biancarondine · 1 year
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Ho provato amore, posso dire che so amare, ma saper amare è un termine piuttosto complesso che non sempre riuscirò ad avere totalmente. Dico questo perché amare è conoscere, ascoltare, è sapere quali sono i limiti per non diventare una persona tossica. Saper amare significa imparare a convivere con tutte le debolezze e i difetti che una persona ha. Ma la grande domanda potremmo essere in grado di accettare il resto dell'amore senza pensare ai nostri interessi personali, poiché molte volte il nostro amore è egoista
Per 25 anni ho aspettato prima di dire “ti amo”, è un termine che non ho mai utilizzato neanche nei confronti dei miei genitori, ma che, non con frequenza, ma in rare occasioni, utilizzo, con paura.
Per me l’amore è attraversare il buio mano nella mano,
è insicurezza mista al coraggio di provarci, sempre, perché ne vale la pena.
Per amore è conoscere mille sfaccettature di quella persona, ma nonostante tutto, valutare i pregi, perché in fondo, è unico.
ti prego, non voglio continuare, perché suonerei smielata.
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its-leandro · 2 years
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è frustrante non riuscire ad essere fino in fondo una persona totalmente sincera con me stessa e con gli altri..insomma, la mia ambiguità e la mia indecisione rendono sempre tutto troppo complesso. ed è sempre stato così e ho rovinato rapporti, momenti, ricordi per questo. a volte mi sento davvero sbagliata per come sono, ma é come se davvero io non riuscissi a stare in una relazione stabile e duratura con una persona senza, ad un certo punto, cominciare a pensare anche a qualcun altro. ma il punto non è se amo o no la persona con cui sto o se ci sto bene o male, io sono proprio fatta così ed è orribile. io mi chiedo davvero che problemi io abbia, mi reputo tossica da sola e giuro che provo a cambiare ma mi sembra di essere sempre la stessa. non mi piace raccontare bugie ed omettere informazioni ma non so cosa altro potrei fare per non ferire gli altri…forse la risposta è: “semplicemente non fare cose che dovresti poi omettere”. beh certo ci provo ma nel lungo periodo di mesi ed anni diventa qualcosa di impossibile e puntualmente mi devo sentire nella posizione di essere una persona becera e sleale. le relazioni romantiche sono davvero complesse per persone come me, mi piacerebbe essere come alcune delle persone che conosco che-almeno a loro dire-professano amore puro incondizionato e mai vacillante per le persone con cui stanno da anni. bella la loro vita devo dire.
invece io sono diversa, provo interesse e curiosità verso gli altri, provo ripensamenti e dubbi relativamente al mio passato, prendo decisioni impulsive perché sopprimere le emozioni le ingigantisce soltanto enormemente e ciò rende inevitabile il modo che ho di comportarmi. troppe volte ho pensato che se divento così significa che non amo più, ma è davvero così? io non lo credo, credo soltanto che ci siano persone oggettivamente più indicate per relazioni durature e stabili, ma soprattutto monogame.
essere come sono è un gran problema se si è fidanzati da quasi 3 anni.
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È da quando ho 3 anni che soffro per amore
3 anni
Ho avuto anche delle gioie, ma se dovessi pesare il bene ed il male su una bilancia sicuramente penderebbe sul secondo
Ma, non mi sono arreso, non mi sono arreso non perché sono pazzo(anche se lo sono) e masochista, ma bensì perché ho ancora speranza. Io ascolto molto me stesso, le mie emozioni ed il mio cuore, e sono riuscito ad amarmi ed accettarmi, risolvendo gran parte dei miei problemi interiori e sociali
Tutto ciò per dire che io fin tanto che si parla di me stesso o di relazioni di poco conto, sto da dio, solo che dal mio controllo sfugge una sola cosa, che è l'amore
Ed ora sto provando dei sentimenti verso una ragazza, quella degli altri post, sono sentimenti nati da parte mia in maniera spontanea e veritiera per via di come mi fa sentire quando stiamo insieme, solo che da parte sua trovo un enorme resistenza, una cosa mai vissuta prima in prima persona ne tantomeno mai neanche sentita raccontare
È una resistenza ossesiva, tossica ed iperbolizzata, rasenta l'inutilità ma comunque, a quanto vedo, è anche protratta nel tempo
Tralasciando il perché, e ad esso correlati tutti i pensieri e le motivazioni dell'altra persona, che trovo solo figli di tanti altri suoi problemi, vorrei però appunto passare un attimo il focus su di me
Okok, sono convinto di ciò che sento e sto lottando affinché nasca qualcosa, ma, cosa dovrei fare?
Per quanto possa tenerci io non voglio stare in balia dei suoi problemi, ok starle vicino, ma non voglio darle tutto senza essere fidanzato, senza legami come dice lei
Io vorrei darle me stesso, ma lei con questo suo modo di fare mi impedisce di esserlo
Penso che del sentimento lei lo senta già ora, forse, e lo sta provando verso una persona che non è minimamente bella quanto quella reale, perché con lei ora ancora non sono riuscito ad essere me stesso al 100% per colpa sua, e sono sicuro che, essendole piaciuta la intro, impazzirebbe per tutto il libro
Ma quindi io, che dovrei fare? Non voglio lasciarla andare ma sto continuando a fare il funambolo su un sottile filo, mosso dalla speranza di una luce flebile ma bellissima che vidi, con il rischio di cadere verso un'intensa tristezza e depressione. Fosse solo questo, alla fine, ci starebbe(più o meno), solo che in tutto ciò ho anche lei che mi cerca di spingere di sotto con spintoni e scosse del sottile filo
Sono abbastanza convinto di avere abbastanza capacità per sopportarlo, ma se mi sparasse mentre sono su quel filo? Perché potrebbe farlo, mi ha già caricato molto spesso la pistola davanti
Da morto non potrei far resistenza e precipiterei nel vuoto
E precipiterei nel vuoto, perché ucciso dalla stessa donna che tiene a me, ma che è comandata dai figli dei suoi problemi, dai complessi e dalle insicurezza, sarei in pratica ucciso dalle sue stesse paranoie che la comandano come se fosse uno zombie emotivo
Io seppur così pericolante ed in bilico fra l'eterna felicità e l'eterno dolore, mi sono anche proposto come aiuto per certe cose, ma ho trovato solo porte blindate(che in tutto ciò sto cercando comunque si valicare)
Ma quindi, considerando che l'opzione di mollare non è contemplata in queste condizioni, cosa dovrei fare?
L'unica risposta è aspettare e continuare, però, nel mio cuore rimane comunque questa domanda, che dovrei fare? Dove posso far di più?
E ora, parlo con te Emanuele di domani, del futuro, una delle poche se non l'unica persona che ha le risposte alle mie domande
Come stai? Io spero veramente che tu stia bene, detto da amico, perché te lo meriti, dispensi sempre positività in giro e riceverla ogni tanto non mi sembra così ingiusto
Come hai risolto il tutto? È finito? Oppure sta andando bene? Io spero la seconda, come so che anche tu lo avresti voluto, però non ti rammaricare se fosse la prima, perché sai anche te, che i colpi di pistola esentano dalle tue capacità. Non potevi farci nulla e non è colpa tua. Lo so, la sofferenza che hai è rimasta e rimane, ma almeno rincuorati del fatto che non te la sei procurata da solo. Hai seguito le tue emozioni e hai fatto bene, ti sei limitato per non ferire e sei rimasto ben saldo ai tuoi principi (spero) per cui non star male
Chiudo il discorso concludendo che sono confuso, non so come agire. Speriamo bene
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