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#passione travolgente
taxi-davis · 5 months
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sandro50000 · 4 months
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balcksails · 1 year
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Con TE! voglio oltrepassare le porte dell’inferno,
E sentire le fiamme bruciare la mia anima!
Blues…🖤
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supermariofox · 1 year
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Ultime 10 immagini in ordine casuale di momenti speciali della mia vita da 🕺🏽ballerino🕺🏽… . . . #ballerine #latino #specialized #sincronismo #movimento #danza #bellezza #raffinata #qualità #italiana #passione #corpo #travolgente 🕺🏽💃🏻💚🍀🕺🏽💃🏻💚🍀🕺🏽💃🏻🦊 #istruttore #fitwalking #supermariofox (presso Turin, Italy) https://www.instagram.com/p/ClgZxI5N5fB/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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petalodiseta · 21 days
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Se non è morbosa, ossessiva, invadente, travolgente la passione è solo una idea.
C. Baudelaire
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principessa-6 · 4 months
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Se la PASSIONE non è morbosa, ossessiva, invadente, travolgente…
É solo un’idea...♡
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canesenzafissadimora · 4 months
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Se non è morbosa, ossessiva,
invadente, travolgente…
la passione è solo un’idea.
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Charles Baudelaire
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diceriadelluntore · 2 months
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Storia Di Musica #316 - The Black Crowes, The Southern Harmony And Musical Companion, 1992
La musica rock americana a fine anni ’80 è un calderone emozionante di vibrazioni che ribolle in continuazione. In quegli anni ci sarà una straordinaria concentrazione di visioni musicali, che a seconda della zona dell’immensa nazione prende dal passato per proiettarsi nel futuro. Se per esempio a Seattle la tradizione viene usata per fare a pezzi il vecchio e diventare occasione per buttare fuori tutta l’ansia del periodo, nel profondo Sud è il trampolino di lancio per catapultare nella contemporaneità il rock “classico”. La storia di oggi ci porta in Georgia, ad Atlanta, dove i fratelli Robinson crescono in una famiglia nella quale, nei decenni precedenti, la musica ha regalato qualche soddisfazione: infatti il padre, Dan, arrivò addirittura in classifica con un singolo, Boom-A-Dip-Dip, nel 1959. I fratelli Robinson, Chris alla voce e Rich alla chitarra, prima si avvicinano al punk, ma ben presto trovano molto più stimolante il rock anni ’60, sia quello tipico delle loro parti, il southern rock dal suono caldo e coinvolgente, sia il rock blues anni ’60 portato negli Stati Uniti dai gruppi inglesi. La prima formazione si chiama Mrs. Black Crowe’s Garden, ma nel 1988 cambiano nome in The Black Crowes: diventano localmente richiestissimi nei club di Atlanta e dintorni, dove li nota un emissario della A&M che fa registrare al gruppo dei demo. Non se ne fa nulla, ma una sera a sentirli suonati c’è George Drakoulias, famoso produttore e talent scout, che li segnala alla persona che in quel momento è il produttore più interessante del paese: Rick Rubin. Sebbene non suonino metal, la specialità della Def American di Rubin, i ragazzi suonano meravigliosamente nel loro mix di vecchio e nuovo, un rock solido e arricchito di soul, gospel e passione, e vengono messi sotto contratto. Tutta questa passione si percepisce già dalla copertina del loro primo disco, Shake Your Money Maker (1990): prodotto da George Drakoulias, si rifà nella grafica del titolo e nella foto a quelle mitiche dei gruppi british blues di 30 anni prima, fa pensare ai Faces e ai primi Rolling Stone, e il dubbio scompare sentendo con che voce si presenta Chris Robinson: un mix selvaggio di Rod Steward e di Mick Jagger, il suono potente e solido di brani come She Talks To Angels, Twice As Hard o la superlativa cover di Hard To Handle di Otis Redding. Il successo arriva quasi inaspettato: milioni di copie vendute e una fama crescente, frutto anche delle stupende esibizioni live, pirotecniche e imperdibili, che convincono pure gli spettatori delle band metal della Def American a cui sono chiamati ad aprire i concerti.
Nel 1992, in un paio di settimane, registrano il loro secondo album, chiamati all’arditissimo compito di replicare il successo del primo: ma sin dalle prime note, The Southern Harmony And Musical Companion, che prende il nome dal titolo di un inno di William Walker, un pastore battista dell’800, non delude le aspettative e sarà un disco epocale per bellezza e successo. È sempre la copertina che rivela la nuova strategia della band: i musicisti sono fotografati in bianco e nero facendo intuire che stavolta più che il rock blues inglese è la tradizione del southern rock alla Allman Brothers Band e Lynyrd Skynyrd ad essere di ispirazione. Con l’innesto di Marc Ford alla seconda chitarra (il resto vedeva Johnny Colt al basso, Steve Gorman alla batteria e Eddie Harsch alle tastiere), il suono diventa più pieno e pastoso, l’aggiunta di cori femminile rimanda alla grande tradizione Soul, l’affiatamento generale e le doti da cantante di Chris Robinson, davvero convincente, ne fanno un disco che schizza in vetta alle classifiche, con 4 singoli numero uno nella classifica di Billboard, record rimasto per anni imbattuto. La travolgente Sting Me apre il disco, seguita da Remedy dove si innalza il piano di Eddie Harsch a cadenzarne la ritmica . Thorn In My Pride, un super blues, come No Speak No Slave, ha echi zeppeliani (amore mai nascosto, dopo anni la band registrerà un live nientemeno che con Jimmy Page in persona). Bad Luck Blue Eyes, Goodbye è una ballatona ariosa e stupenda, come Sometimes Salvation, dove Robinson canta alla maniera straziante di Janis Joplin. Hotel Illness è il brano più immediato, come la bellissima My Morning Song. Chiude un omaggio a Bob Marley, Time Will Tell, che sigilla con una struggente natura gospel un disco che si ascolta tutto d’un fiato. Dopo l’ennesimo tour a mille e pieno di soddisfazioni, cambiano produttore e pubblicano nel 1994 Amorica: però più che per le canzoni è ricordato per con la famosa copertina, anche censurata, di un primo piano di un succinto slip a stelle a strisce che appena copre un pube di una donna nera. La band, dopo vari avvicendamenti (il più famoso fu l’allontanamento di Marc Ford come secondo chitarrista, per i gravi problemi di dipendenza da droghe di quest’ultimo) pubblicherà un altro grande disco, By Your Side del 1999, e continuerà una strepitosa carriera live nei più grandi festival e con collaborazioni prestigiose (oltre al già citato Page, anche i mitici Dead) ma i dissidi tra i fratelli, anche economici, porteranno ad una serie di liti e reunion, intramezzati anche da un ottimo disco, Warpaint del 2008, fino allo scioglimento del 2015.
Nel 2019 però l’inattesa svolta: prima l’annuncio di un tour celebrativo di Shake Your Money Maker, poi lo stop per la pandemia Covid-19, ma dal 2022 nuove date e addirittura un nuovo, inatteso disco, che uscirà la settimana prossima, il 15 Marzo 2024, dal titolo che è un programma: Happiness Bastards. Quando uscì, oltre 30 anni fa, Shake Your Money Maker (che è il titolo di un classico blues di Elmore James) la band era considerata la next big thing del rock a stelle e strisce, persino all’esordio musicale band dell’anno 1990 per la rivista Rolling Stone. A distanza di anni si può dire che in parte hanno disatteso quella speranza, ma hanno lasciato degli esempi di musica genuina e viscerale che sembra quasi stridere con tutto quello che in quegli anni diventerà preponderante.
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È uno spettacolo della natura. Sai solo desiderarla a prima vista. Quello che emana quando è in amore è l'odore che sentono gli angeli in paradiso ed è il profumo che percepisci adesso violentarti le narici. E capisci dalla sua espressione, dal suo linguaggio del corpo, che lei ha deciso che ti vuole. Quindi, per l'occasione ora indossa la sua armatura da guerrigliera della passione più sexy che ha. Non ha calze. Vuole sentirti tutto, 'sotto'. Quella che vedi sul suo viso è l'espressione di una amazzone pronta a domarti e cavalcarti. Perché se lei ti vuole amare, pretende sottomissione. Ma non sa ancora con che guerriero maschile ha a che fare. Sarà una scoperta esaltante, un amore travolgente e totalizzante. Per entrambi. Da oggi in poi.
Aliantis
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be-appy-71 · 9 months
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Se non è morbosa, ossessiva,invadente, travolgente...La passione è solo un'idea...😘🌹
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C. Baudelaire
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angela-miccioli · 1 year
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Se non è morbosa,
ossessiva,
invadente,
travolgente,
la passione è solo un'idea!
( Charles Baudelaire)
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ilpianistasultetto · 1 year
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E' stato un gran privilegio avermi concesso di stare al tuo fianco per cosi tanto tempo. Mi hai fatto ridere, mi hai tenuto la mano, abbracciato e baciato in quel modo bello che solo chi ci mette ogni grammo di cuore sa fare. Grazie per avermi fatto battere quel muscolo dentro al petto come un picchio che batte il suo becco sulla corteccia di un grande pioppo. Grazie per le migliaia di parole che hai tirato fuori dal mio pozzo mentale pur di poterti raccontare come e quanto hai dato senso al mio tempo. Grazie per tutte le volte che ti sei fatta "coriandoli" rendendo il mio tempo un carnevale pieno di giochi e fantasie... Quante isole di niente abbiamo visitato insieme riempiendole di sogni. Quante volte ci siamo aspettati in fondo al viale e quanto abbiamo riso di quell'innamoramento perche' non avevo niente da fare. Tu ci restavi male e a me divertiva molto quel tuo broncio immotivato.
Grazie di essere stata l'inchiostro di tutto quanto ho scritto, le dita di quello che ho suonato al piano e il pennello dei miei disegni. Grazie per tutte le volte che hai incendiato ogni poro delle mie forme, che mi hai stretto, carezzato, morso, esaltato e sfinito e grazie piu' di ogni cosa ai tuoi occhi, quelli che ogni giorno mi hanno fatto vedere il mare anche quando il mare era lontano. Grazie per avermi aiutato a non disoccupare la strada dei miei sogni. E dopo i grazie, le scuse. Scusa per quella parola mancata al momento giusto, per non aver osato quanto potuto. Scusa per quel bacio o quella carezza che forse ti aspettavi e non e' arrivata e scusa se non ho amato quel tuo corpo dieci volte tanto piu di quanto l'ho amato perche' quando la passione e' cosi travolgente anche il tanto puo' sembrare niente. Tu, come l'acqua per chi ha scelto di vivere nel deserto. Come l'impermeabile che copre dalla pioggia. Non solo una donna bella ma una bella donna. @ R.B.
Lettera ad una donna che l'ha sempre aspettata.
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sciatu · 9 months
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IL CREPUSCOLO A SIRACUSA
Il tramonto ad Ortigia, vive di leggeri contrasti, come nel colorarsi di rosa delle antiche case e dei palazzi rivestiti così di una parvenza di quiete e pace contro la rombante fretta dei turisti che cercano un parcheggio, o di ciarliere comitive colorate che seguono sul cellulare, strade serpeggianti verso i punti più belli dell’isola o verso i tanti ristoranti che riempiono vicoli e cortili. È un contrasto che vive del lento scurirsi del cielo e dell’accendersi dei piccoli vicoli, del vociare dei ragazzi e delle silenziose forme statuarie dei grandi alberi, un contrasto che trovo nei balconi che raccolgono l’ultima luce contro il vociare sereno ed allegro delle famiglie sedute nei vicoli, nel veloce cambiare della luce del sole riflesso sulle alte finestre contro il pallore ingrigito dei vicoli bui, dell’andare e venire dei camerieri con le mani ingombre di profumate pietanze e nell’immobile nell’attesa del desiderato pranzo, nel passeggio lento ed intimo delle copie che raccolgono passionale amore nell’eleganza compita dei palazzi contro l’indifferente sonno dei bambini distesi in traballanti passeggini, nella musica tradizionale siciliana allegra e travolgente che scioglie la freddezza dei turisti nordici. Contrasto che si perde nelle strade principali affollate e luminose e nel silenzio dei vicoli dove i padroni sono gatti curiosi, contrasto che rivive nel silenzio degli imponenti cortili e nella baraonda dei ragazzi che giocano a calcio con una lattina di coca. Un contrasto che si scioglie nelle discussioni oziose delle coppie mentre si aspettano i piatti da consumare, nel sospiro leggero della brezza che scivola tra i vicoli silenziosi, nell’odore del mare che riempie le strade deserte e la barocca bellezza delle chiese. Anche noi ci fermiamo in un buon ristorante così che il sapore della notte ormai prossima si impreziosisca con il sapore dei calamari farciti da pinoli e uva passa e la fragranza fiorita di un vino bianco siciliano.
The sunset in Ortigia thrives on light contrasts, such as in the pink coloring of the ancient houses and buildings thus clad in a semblance of quiet and peace against the roaring rush of tourists looking for a parking space, or of chatty colored groups following on their cell phones winding roads towards the most beautiful points of the island or towards the many restaurants that fill alleys and courtyards. It is a contrast that thrives on the slow darkening of the sky and the lighting up of the small alleys, the shouting of the boys and the silent statuesque forms of the large trees, a contrast that I find in the balconies which collect the last light against the serene and cheerful shouting of the families seated in the alleys, in the rapid change of sunlight reflected on the high windows against the graying pallor of the dark alleys, in the comings and goings of the waiters with their hands full of perfumed dishes and in the motionless waiting for the desired lunch, in the slow and intimate walk of the copies that collect passionate love in the refined elegance of the palaces against the indifferent sleep of children lying in rickety strollers, in the cheerful and overwhelming traditional Sicilian music that melts the coldness of Nordic tourists. A contrast that is lost in the crowded and bright main streets and in the silence of the alleys where the owners are curious cats, a contrast that relives in the silence of the imposing courtyards and in the hubbub of the boys playing soccer with a can of coke. A contrast that dissolves in the idle discussions of the couples while they wait for the dishes to be eaten, in the light sigh of the breeze that slips through the silent alleys, in the smell of the sea that fills the deserted streets and the baroque beauty of the churches. We too stop in a good restaurant so that the flavor of the coming night is embellished with the flavor of squid stuffed with pine nuts and raisins and the flowery fragrance of a Sicilian white wine.
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corneliusnolitta · 3 months
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Inspiro, inalando il tuo profumo.
Una scia che seguo ad occhi chiusi.
Ogni respiro un ricordo.
Un momento passato insieme.
Pianti, risate.
Carezze, abbracci.
Baci e l'amore, fatto con travolgente passione.
Respiro aria ch'era tua.
Mi crogiolo nella palpabile sensazione del tuo corpo.
Apro l'occhi e trovo finestre, aperte su un'anima ch'è boreale aurora.
Avvinghiate le menti, in un inestricabile abbraccio.
Due i corpi, ma l'essere par uno.
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colorfulprincewombat · 5 months
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22 DICEMBRE 2014 moriva JOE COCKER, quel soul che arrivava dalle miniere
Oscurò i Beatles con "With a little help from my friend".
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Un tono inconfondibile, un crepuscolo da Sinatra del rock
Joe Cocker, il "leone di Sheffield", la più grande voce blues della storia del rock britannico, è morto all'età di 70 anni.
Per oltre cinquanta (aveva esordito nel 1963 con la band degli Avengers, quando aveva solo 15 anni), aveva segnato la storia del rock con il suo tono roco e caldo, insegnando a un paio di generazioni di cantanti come si potesse cantare il blues ed il soul pur non essendo afroamericani, anzi arrivando dal cuore minerario dell'Inghilterra.
Impossibile non amarlo, come fecero tutti quando salì nel 1969 sul palco di Woodstock e cantò, strappando le note con la carta vetrata della sua gola, una versione incredibilmente intensa di "With a little help from my friend", facendo diventare la sua versione l'originale e cancellando addirittura quella già famosa dei Beatles cantata da Ringo in "Stg. Pepper".
Cocker aveva uno stile inconfondibile, chiaramente ispirato alla lezione dei grandi bluesman afroamericani, ma riportato nel pieno dell'evoluzione del rock, venato di gospel e di psichedelia, sostenuto con l'elettricità e caricato con la passione.
E con queste caratteristiche era riuscito negli anni a diventare la voce più riconoscibile del rock, soprattutto all'alba degli anni Settanta quando con Leon Russell e i mad Dogs & Englishman aveva conquistato l'America con uno straordinario tour e, sull'onda di quel successo, aveva spinto legioni di giovani cantanti a mettersi sulle sue orme. Imitatori del suo stile ce ne sono stati tanti, ma nessuno è riuscito a eguagliare il maestro, che sapeva essere interprete sopraffino, in grado di prendere una canzone scritta da altri e trasformarla in qualcosa di suo.
Era successo così con molte canzoni dei Beatles, dei quali era diventato eccellente interprete, ma anche con molti altri classici del rock, del soul e del ryhthm'n'blues che nei primi anni Settanta aveva inciso in album molto belli, ricchi di brani come la leggendaria "You are so beautiful".
Poi gli eccessi, l'alcol e la droga, molte crisi e difficoltà prima della rinascita, negli anni Ottanta, prima con la clamorosa vittoria dell'Oscar per "Up where we belong", cantanta con Jennifer Warnes e compresa nella colonna sonora di "Ufficiale e Gentiluomo", poi con album del calibro di "Sheffield Steel", e poi ancora con la planetaria affermazione di "you can't leave your hat on", che diventa il brano trainante del film "9 Settimane e 1/2".
Da quel momento in poi, complice la ritrovata serenità personale e familiare, con l'amore della sua vita, la moglie Pam, Cocker ritorna al successo, si trasforma in una sorta di "pontefice" del soul bianco, diventa il "Sinatra" del rock, in grado di invecchiare con infinita classe e saggezza, producendo dischi di ottimo livello, dei concerti sempre emozionanti e attraversare il passaggio del millennio come una star.
Ci manca Joe Cocker, il suo stile appassionato e travolgente, la sua inarrestabile simpatia, la disponibilità di un'artista di altri tempi, per il quale il rock non era mai morto, il soul era il sale della vita e la musica la cosa più importante del mondo.
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dany62 · 1 year
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Se non è morbosa,
Ossessiva,
Invadente,
Travolgente,
La passione è solo un'idea...
Baudelaire
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