Tumgik
#parolevane
artide · 7 years
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Rimanere senza schierarsi, senza vestiti, senza dover per forza prendere una posizione. Non indossare alcuna forma. Il vuoto nella propria mente dimenticarsi di ciò che si é letto, vissuto, studiato. Dimenticarsi di essere stati qualcuno un giorno, qualcun’altro il giorno dopo. Levarsi via le maschere ad una ad una. Se dovesse esistere un qualcosa come Impermanenza, Nirvana, Paradiso, non deve essere un concetto appreso da un libro, ascoltato in una conferenza, non deve essere una sterile categoria delineata da un termine che la fa solamente morire. I pensieri lasciamoli ai pensatori, i sistemi filosofici o religiosi, ai filosofi ed ai religiosi. Questi non sono pensieri MIEI e spesso non sono nemmeno nostri, impiantati in qualche vuoto di pensiero moderno, in una fretta che ci toglie il tempo per poter sentire noi stessi ed intraprendere quel dialogo fecondo che ci porta a renderci attivi nella costruzione di noi e del nostro sistema vita. Nel momento in cui esistiamo veramente la testa si fa vuota, il nostro cuore si apre e del Karma, della Legge di Attrazione, di Mantra croci e Padre Nostro si dissolvono. Se dovesse esistere una spiritualita’, quel qualcosa che ha a che fare con lo spirito, con il soffio quindi con la vita, quindi con la morte, lavora silenziosamente quasi impercettibile. Non è un riempitivo per i nostri momenti, non è certo da studiare ne da sapere, per dare sfoggia in conversazioni di dubbio interesse. Riempirsi di IO, di tutti quegli -ismi che prendono forma quando ci dimentichiamo che non siamo nulla e vogliamo essere qualcosa. Nel momento in cui si è nulla, nel momento in cui si è davvero, di queste chiacchere non rimane che cenere. 
A.
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