“Quale parabola preferisci?” Svolgimento: Io, la parabola che preferisco è la fine del mondo, perché non ho paura, in quanto che sarò già morto da un secolo. Dio separerà le capre dai pastori, una a destra e una a sinistra. Al centro quelli che andranno in purgatorio, saranno più di mille migliardi! Più dei cinesi! E Dio avrà tre porte: una grandissima, che è l’inferno; una media, che è il purgatorio; e una strettissima, che è il paradiso. Poi Dio dirà: “Fate silenzio tutti quanti!”. E poi li dividerà. A uno qua e a un altro là. Qualcuno che vuole fare il furbo vuole mettersi di qua, ma Dio lo vede e gli dice: “Uè, addò vai!”. Il mondo scoppierà, le stelle scoppieranno, il cielo scoppierà, Corzano si farà in mille pezzi, i buoni rideranno e i cattivi piangeranno. Quelli del purgatorio un po’ ridono e un po’ piangono, i bambini del limbo diventeranno farfalle e io, speriamo che me la cavo".
The theatrical comedy brought to the television screen does not always work but in this case it sparks. Love is used as a weapon in one of Goldoni's most famous works and the final winner will be neither the disenchanted knight nor the beautiful innkeeper. It deserves to be seen and reviewed.
Tullio Solenghi in scena stasera a Pieve Alta con uno spettacolo su Paolo Villaggio.
SCALI A MARE PIEVE LIGURE ART FESTIVAL
PRIMA STAGIONE INVERNALE 2022/23
Diretta da Sergio Maifredi
Teatro Massone di Pieve Alta
Giovedì 19 gennaio 2023, ore 21
Teatro Massone, via XI febbraio 1, Pieve Alta – Genova
UNA SERATA PAZZESCA
TULLIO SOLENGHI legge PAOLO VILLAGGIO
Progetto di Tullio Solenghi e Sergio Maifredi
Regia Sergio Maifredi
Produzione Teatro Pubblico Ligure
http://www.teatropubblicoligure.it
“Una serata pazzesca. Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio” è una produzione di Teatro Pubblico Ligure firmata da Sergio Maifredi insieme a Tullio Solenghi, che legge ad alta voce il testo che si è imposto come una pietra miliare per la comicità italiana, “Fantozzi”, per raccontare Paolo Villaggio scrittore. Nel 2011, “Fantozzi” è stato scelto dal comitato scientifico del Centro per il libro e la lettura – Ministero delle Cultura – tra le centocinquanta opere che hanno segnato la storia dello Stato Italiano.
Espressioni come “megagalattico”, “poltrona in pelle umana”, “nuvola degli impiegati”, “salivazione azzerata”, “lingua felpata”, aggettivi come “mostruoso”, “pazzesco” e “agghiacciante” o inesattezze verbali come “venghi”, “vadi”, “dichi” sono entrate nel lessico italiano grazie a Villaggio. Tullio Solenghi ci restituisce la genialità e l’inventiva di Paolo Villaggio con affetto e maestria.
Villaggio era ligure come Tullio Solenghi e come Sergio Maifredi che gli consegnò il Premio Internazionale Grock nel 2011 e lo frequentò negli ultimi anni per parlare di Genova e di Teatro nella sua casa romana.
“Paolo Villaggio – scrisse Maifredi nella motivazione del Premio Grock 2011 del Teatro Pubblico Ligure – è il creatore di alcune tra le più riuscite maschere contemporanee: dal paradossale e grottesco Professor Kranz al timidissimo Giandomenico Fracchia per arrivare al servile e sottomesso ragionier Ugo Fantozzi, forse il personaggio più popolare dell’intera storia della comicità italiana”.
Questo il testo della motivazione al Premio: “Per la nitidezza con cui Paolo Villaggio, da artista acuto e feroce, ha saputo scolpire nell’immaginario collettivo personaggi in cui si riconosce da oltre 40 anni l’Italia intera; per l’eredità antica che Paolo Villaggio ha raccolto, facendo discendere le sue maschere dalla Commedia dell’Arte per calarle nel nostro quotidiano; per la sua scespiriana forza, Falstaff o Fool che egli voglia essere; per il suo essere clown senza malinconie o patetismi, ma potente, cinico ed impietoso il Premio Grock Città di Imperia 2011 è assegnato a Paolo Villaggio”.
3 luglio … ricordiamo …
#semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2017: Paolo Villaggio, è stato un attore, scrittore, comico e sceneggiatore italiano. (n. 1932)
2017: Solvi Stübing, talora Stubing, è stata un’attrice, conduttrice televisiva e produttrice cinematografica tedesca naturalizzata italiana. (n. 1941)
2017: Manlio De Angelis, attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano. (n. 1935)
2015: Diana Douglas, nata Diana Love Dill, attrice…
L'Uovo del palazzo di Gatčina è una delle uova imperiali Fabergé, un uovo di Pasqua gioiello che l'ultimo Zar di Russia, Nicola II donò a sua madre l'Imperatrice vedova Marija, nel 1901.
Fu fabbricato a San Pietroburgo nel 1901 sotto la supervisione di Michael Perkhin,per conto del gioielliere russo Peter Carl Fabergé.
L'uovo d'oro è coperto da vari strati di smaltato bianco traslucido su un fondo arabescato con tecnica ghiglioscé e dipinto con un delicato disegno di rose rosa e ghirlande di foglie verdi e oro legate con fiocchi di nastri rossi in una varietà di festoni.
File di perline dividono l'uovo in dodici pannelli: verticalmente in sei spicchi ed orizzontalmente lungo il bordo dell'apertura. Alle due estremità sono fissati diamanti tagliati come lastre sottili, probabilmente per coprire il monogramma e l'anno del dono, che però sono stati rimossi. L'interno è foderato in velluto.
La parte superiore dell'uovo si apre per rivelare una riproduzione in miniatura, in oro di quattro colori, della residenza invernale principale dell'Imperatrice vedova: il palazzo costruito a Gatchina, un villaggio 45 chilometri a sud-ovest di San Pietroburgo, per il conte Grigorij Grigor'evič Orlov ed in seguito acquistato dallo Zar Paolo I.
La miniatura riproduce nei dettagli anche l'area attorno al palazzo, sono presenti cannoni, una bandiera, una statua di Paolo I, ed elementi del paesaggio.
Il soprannome “Faber” è stato così tanto importante per lui da essere lungamente accostato, e spesso sostituito, al suo nome.
Ma qual è la storia di questa scelta?
Il soprannome fu scelto da Paolo Villaggio, suo grande amico, poiché il cantautore genovese era un grande amante dei Faber-Castell, pastelli colorati e matite ancora oggi utilizzati.
Title: Fracchia contro Dracula (1985)
Vote: 7/10
Simple and not exceptional movie but it made me laugh a lot with its somewhat old-fashioned and basic style. Fracchia is the personification of the weak and inept salesman who would not be able to sell a bottle of water in the desert.
Letterina alla Pallavolista più amata dagli Italiani.
Gentilissima Paola Egonu,
mio malgrado, ho seguito la vicenda della Querela da Lei presentata alla Procura della Repubblica di Lucca nei confronti del Generale Roberto Vannacci.
Querela della quale la Procura stessa ha chiesto l’archiviazione e alla quale Ella si è poi opposta.
Ora, nell’attesa della decisone del GIP, pur non conoscendo il contenuto della Sua Querela, nè tantomeno avendo letto il libro del Vannacci, da ciò che si apprende dai media , Lei avrebbe querelato l’alto ufficiale per aver scritto nel suo libro che : « I tratti somatici della Egonu non rappresentano l’italianità”.
Mi perdoni ma fatico a capire cosa ci sia di diffamatorio in tale frase. Vannacci non contesta il fatto che Lei sia italianissima e abbia pieno titolo a rappresentare il nostro paese nelle manifestazioni sportive internazionali.
Il Generale scrive semplicemente una banalità e cioè che, nell’immaginario collettivo, cioè nella percezione che la maggioranza delle persone ha, a seguito di secoli di storia, lei non ha i tratti somatici tipici dell’italianità.
La stessa cosa si potrebbe dire della star sportiva del momento, di Jannik Sinner, uno che oltre al cognome non “propriamente italico” , ha i tratti somatici del fratello gemello della mitologica ragazzina svedese Pippi Calzelunghe e “parla italiano” come il Dottor Kranz , altro personaggio immaginario magistralmente interpretato dal nostro compianto connazionale, Paolo Villaggio.
Eppure anche Sinner è italianissimo come Lei e come Lei è un eccellenza del nostro paese per meriti sportivi.
Però il punto è un altro.
Pur semplificando e ammettendo la Sua tesi e cioè che il Vannacci Le abbia detto che lei non è italiana, perché di pelle scura , cioè dando per appurato che il Vannacci le avesse voluto dare “dell’africana”, della nigeriana, dove si espliciterebbe, di grazia, tale diffamazione? Mi dica?
Mi spiego. Siccome non lo capivo, mi sono andato a rileggere come il nostro Codice Penale descrive il reato di Diffamazione . Nel merito l’articolo ad esso relativo , cioè il 595, testualmente recita: «Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a milletrentadue euro».
Quindi mi faccia capire signora Egonu, Ella si sente diffamata perché il Vannacci in sostanza, le ha dato della nigeriana?
Cioè per Lei essere nigeriani (e cito il nostro Codice Penale) sarebbe un’offesa alla sua reputazione?
D'altronde, la mazzata a questa dote italiana è arrivata con i social, e se ne analizziamo l'evoluzione, da facebook che almeno aveva gruppi, "amici" etc, siamo passati in breve tempo prima a semplici e brevi tweet, poi a quelli che vanno adesso per la maggiore: unicamente foto o brevi filmati.
Dio, ci sta il momento di svago, cazzeggio, chi non ha mai guardato un video breve divertente, o stories etc, il problema grosso è l'abuso e il fossilizzarsi solo a questi.
Le prove del decadimento, sono sotto gli occhi di tutti, oltre che osservare quello che ci passa davanti, basta leggere i commenti sotto i post più vari, italiano e grammatica andati a puttane, oltre che a commenti fuori tema, il non cogliere anche semplici post ironici;
la gran parte della gente non va oltre i titoli o due righe scritte,( oltre diventa impegnativo ) però il tempo per commentare a cazzo lo trovano e Quest' ultimo aspetto forse è quello che mi lascia più basito.
Il caro Pasolini ci aveva visto lungo sul "declino di questa società" , tanto quanto un "semplice" comico per la massa italica come Paolo Villaggio, che in più di un intervista in tempi remoti non sospetti profetizzava per bene quello che sarebbe accaduto alla cultura italica.
Lo so, in pochi saranno arrivati qui in fondo.
Dovrei anch'io usare lo stratagemma di qualche tetta o culo sparsi qua e là per tenere la soglia dell'attenzione e curiosità più alta 😁.
Amen, e come al solito, per staccare da discorsi "troppo impegnati" , sfighe varie, malanni e lavoro... Parliamo di "figa" và 😅...