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#monte dei cocci
mtonino · 2 years
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Pier Paolo Pasolini al "Monte dei Cocci" a Testaccio - Roma
La croce è a ricordo dell'antica tradizione della Via Crucis del 1700 che terminava a Monte Testaccio.
Foto Paolo Di Paolo
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itgirls-n-wannabes · 2 years
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P.P.Pasolini, Monte dei Cocci, Testaccio Roma (Ph: Paolo Di Paolo)
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abridurif · 1 year
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François Durif, Monte dei Cocci, Testaccio, Roma, 13.12.22
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queerographies · 3 months
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[Il passo dall’ombra][Andrea Mauri]
Clicca qui per acquistare il libro Titolo: Il passo dall’ombraScritto da: Andrea MauriEdito da: AffioriAnno: 2024Pagine: 230ISBN: 9791255790501 Raffaele Montanari è un fotografo romano. Nel suo studio, il suo angolo di mondo alle pendici del Monte dei Cocci, nel quartiere di Testaccio, colleziona scatti, libri, istanti di vita. La sua mente e il suo obiettivo volano, ma il suo corpo resta…
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In piazza Testaccio, la Fontana della Anfore di Pietro Lombardi richiama il vicino Monte dei Cocci, formatosi anticamente con l’accumulo di “testae”, in prevalenza frammenti di anfore usate per il trasporto delle merci.
👉 bit.ly/3GdviOK
📸 IG emmainrome
The Fountain of the Amphorae in Piazza Testaccio recalls the nearby Monte Testaccio where, over time, millions of “testae”, mainly fragments of amphorae used for the transport of goods, were systematically dumped and accumulated.
👉 bit.ly/3Gc4i2q
#visitrome 🇮🇹
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Testaccio - origini e cosa vedere
Accanto al centro storico di Roma, si trova un quartiere che si contraddistingue per la sua aria di romanità, data dagli abitanti prettamente romani DOC, che lo rende uno spaccato imperdibile.
Il nome del quartiere ha origine da una delle sue principali attrazioni, il Monte Testaccio, o Monte dei Cocci così chiamato per via dell’accumulo di varie anfore di epoca romana che venivano qui accatastate da chi se ne voleva disfare. Questa era quindi una sorta di discarica a cielo aperto delle cosi dette “testae” non più utilizzabili una volta svuotate del loro contenuto. Il monte è tanto famoso che per visitarlo è necessaria una prenotazione.
Ma le cose da vedere a Testaccio non finiscono qui!
La Porta San Paolo, proprio accanto alla stazione Ostiense, è una delle porte meglio conservate fino ad oggi dell’intera cinta muraria della città, e grazie alle due torri consentiva un’ottima visuale.
Accanto, si trova un monumento alquanto singolare per essere a Roma, una piramide! Si chiama Piramide Cestia e proprio come le piramidi egiziane è un monumento funerario fatto costruire per Caio Cestio nel 12 a.C. in cortina di mattoni, calcestruzzo e tavole di marmo di carrara come rivestimento.
Proprio dietro la piramide, si trova un cimitero acattolico molto particolare. Per quanto di certo non si tratti di una visita molto allegra, è sicuramente interessante da vedere, anche perché al suo interno si trovano tombe di artisti, poeti, scrittori e studiosi illustri, quali John Keats, Percy Bysshe Shelley, Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda e Karl Brullov.
Al centro del rione si trova Piazza Testaccio, decorata da una fontana che ritrae delle anfore, in onore delle sue origini, mentre il cuore sociale è Piazza Santa Maria Liberatrice, dove spicca l’unica chiesa del quartiere, Santa Maria Liberatrice e il Teatro Vittoria, uno dei più importanti spazi culturali romani che presenta classici drammatici e commedie, contribuendo alla nota e spiccata indole dell’area per la produzione culturale di Roma.
Se avete qualche giorno in più da trascorrere a Roma, non mancate di visitare il quartiere Testaccio, a pochi passi dal centro e molto caratteristico! Soggiornando al centro, troverete i nostri B&B Roma Centro con prezzi alla portata di tutti! I nostri bed and breakfast Roma centro sono la scelta ideale per un soggiorno a Roma! Prenotate subito visitando i siti dei nostri B&B Roma!
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claudio1959 · 1 year
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Aggiornamento 2023
Ristoranti a Roma ( vi consigliamo sempre di prenotare) :
Hostaria Dino e Tony Via Leone IV, 60 ( vicino Città del Vaticano), 00192 Roma RM Piatti romani casarecci serviti in locale dall'atmosfera familiare, con arredi semplici e tovaglie a quadri. Consumazione sul posto · Da asporto · Non effettua consegne a domicilio 📞 06 3973 3284 https://g.co/kgs/r5g9a8
Il Bistrot Trevi ⛲️ Via di S. Vincenzo, 4/5/6, ( Fontana di trevi) 00187 Roma RM Il Bistrot è un bel locale situato a due passi dalla fontana di Trevi. Il locale, sempre molto frequentato, si presenta pulito, accogliente con un'ampia varietà di soluzioni per un pranzo veloce, informale ma sempre con prodotti di qualità. Consiglio di provare i primi piatti di pasta e le ottime pizze. Il rapporto qualità prezzo è ottimo tenendo conto anche che parliamo di un'attività posta nel centro di Roma con verosimili elevati costi di gestione. Il mio plauso va ai titolari dell'attività. Telefono  📞 06 754611
Osteria degli Artisti 👨‍🎨 (si trova tra San giovanni e parte  finale di Roma Termini via Giolitti - porta maggiore) Via Germano Sommeiller, 6/8, 00185 Roma RMTelefono 📞 350 954 1671 Menù del ristorante: Carciofo alla giudia €4.00 , Filetti di baccalà €4.00 , Bucatini all'amatriciana €8.00 , Prosciutto e bufala €8.00 , Tonnarelli con ricotta, guanciale e pecorino €10.00 Suggeriti : Cacio e pepe , Pizza - carciofo alla giudia , Scaloppina al limone , Gricia Ambiente familiare, cucina con specialità  romane. Ottima l'amatriciana, molto buona anche la panna cotta. Il tutto servito sulle rive del tevere. Locale  ''vecchio stile'', ormai sempre più’ difficile da trovare a Roma
Ristorante Senza Fondo Via del Teatro Pace, 44, 00186 Roma RM 📞 06 6869278 ( devo prenotare) “”Preso posto in uno dei tavolini lungo la strada (forse troppi visto che le auto faticano a transitare) ci dedichiamo a spulciare il menu. Vasto, va detto, e contenente tutti i piatti più noti della cucina romana. Ci sono i fagioli con le cotiche, le bruschette, le immancabili polpette al sugo e di bollito, i fritti. E poi amatriciana, carbonara, cacio e pepe, e la gricia, anche nella versione ai carciofi. Stessa solfa anche per i secondi, fra cui spiccano la trippa alla romana, i saltimbocca e la coratella con i carciofi. C’è anche una sezione dedicata alla pizza mentre, oltre al vino della casa bianco e rosso, il menù delle bevande propone una ristretta selezione di bottiglie. La formula, come detto, è quella dell’all you can eat: 19,50 euro, fino alle 18 salvo i festivi, e di 25,50 euro la sera. Vini e bevande non sono compresi nel prezzo così come i piatti che non vengono consumati interamente (l’attenzione a non sprecare il cibo è sempre un merito). “””
Locanda del Tempio ( centro di Roma pantheon) Via di Pietra, 85, 00186 Roma RM  telefono 📞 06 4754 5886 ( antipasti di fritti di fiori e di zucca broccoli primi tris di vari tipi di carbonara come la carbonara al tartufo dolci: ottimo il tirami su )
Flavio al Velavevodetto Tipico Ristorante romano Cucina romana tra vetrate che mostrano i cocci delle grotte naturali adiacenti, in ambiente ampio e informale. Via di Monte Testaccio, 97, 00153 Roma RM Telefono 📞 06 574 4194
Pasta - Eat ( solo pasta fresca buona carbonara, amatriciana , Gricia e cacio e pepe ) Corso Vittorio Emanuele II, 22, 00186 Roma RM Telefono 📞 06 89830 216
Fraschetteria ai tre archi Via di Santa Cornelia, 264, 00188 Roma RM(  prima porta / labaro ) Tel 📞 06 33647 015 Ristorante classico di cucina tradizionale con arredi caratteristici, come fili per stendere la biancheria
Osteria Dar Bruttone Via Taranto, 118, 00182 Roma RM Via Taranto, 118, 00182 Roma RM 📞 06 89024 870 ( zona Tuscolana )
La locanda del tempio ( zona pantheon) Via di Pietra, 85, 00186 Roma RM 📞 06 47545 886
Hostaria Edmondo Circonvallazione Clodia, 90, 00195 Roma RM 📞 06 370 1272
Ponte e Parione - Piazza Navona Via di Santa Maria dell'Anima, 62, 00186 Roma RM Chiude alle ore: 00 Menu · ponteeparione.it Prenota un tavolo 📞 06 6819 2278
Fiumi - Piazza Navona Piazza Navona, 37-38, 00186 Roma RM Chiude alle ore: 23 Prenota 📞 06 686 4028
Vacanze Romane Piazza Navona, 103/105, 00186 Roma RM Chiude alle ore: 02 📞 06 6830 1164
Trattoria Sora Lella Via di Ponte Quattro capi, 16, 00186 Roma RM ( isola tiberina ) Prenota 📞 06 6861601       https://www.trattoriasoralella.it/it/
La carbonara Piazza Campo de' Fiori, 23, 00186 Roma RM ( in pieno centro storico) prenota: 📞 06 6864783
La Matriciana Via del Viminale, 44, 00184 Roma RM ( vicino ministero degli interni non lontano da Roma Termini FS stazione) 📞 06 488 1775
Ristorante Cacio e Pepe Via Giuseppe Avezzana, 11, 00195 Roma  06 32 172 68 https://trattoriacacioepepeprati.com/
Antica trattoria da Giovanni Via della Lungara, 41, 00165 Roma RM ( vicino  al circolo esercito di via della Lungara e di palazzo salviati sede del centri alti studi della difesa) Prenota 📞 06 686 15 14
https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187791-d1556599-Reviews-Antica_Osteria_Da_Giovanni-Rome_Lazio.html
Fiaschetteria Marini via Raffaele Cadorna  9 ( zona piazza fiume ) Roma  📞 06 4745534
Trecca via Alessandro severo   9 ( zona ostiense) Roma  📞 06 88650867
Osteria la Solfa in via Germano sommelier 19 (zona esquilino) Roma  📞 06 702 7996
A'CHIANCA Ristorante e Braceria Via della Magliana, 68, 00149 Roma RM ( 45 euro per piatti di carne 🥩 🍖 ) 📞 328 8942185
Rosticcerie
Nelle  rosticcerie romane che sono le loro gastronomie ma meno costose e dove si può mangiare seduti sono ottime per  Suppli puazza al taglio vari tipi di fritto e primi e secondi piatti come la lasagna , pasta alla Matriciana, alla carbonara,  calcio e pepe , pomodori al riso, pollo arrosto con patate , arrosto , porchetta di Ariccia.
I suppli migliori li fanno a:
La casa del suppli - re di Roma Piazza dei Re di Roma, 20, 00183 Roma RM
Suppli Roma Via di S. Francesco a Ripa, 137, 00153 Roma RM
La casa dei suppli Via Mozart, 15, 00159 Roma RM
Pizzerie a Roma ( vi consigliamo sempre di prenotare):
Sapore di Roma Ristorante. Pizzeria, kebab romano , Fritti - Via Arzana, 66, Ponte Galeria-la Pisana, RM, Italia.  📞 06 4548 1528 ( prenotate )
Olio , Pizza e Fritti ( ottimo Suppli di vari tipi e pizze )   Viale Cesco Baseggio, 98/100, 00139 Roma RM telefono 📞 06 69369 445 ( prenotate)
Seu Pizza Illuminati – Roma, trastevere Lazio  06 5883384;
180g Pizzeria Romana , Via Tor de' Schiavi, 53, 00172 Roma RM Lazio 📞 391 144 65 75;
Qvinto – Via Fornaci di Tor di Quinto, 10, 00191 Roma RM , Lazio 📞 06 333 29 61;
IQuintili – - Via S. Biagio Platani, 320, 00133 Roma RM Lazio 📞 06 2016003;
Antica Friggitoria Masardona Piazza dell'Oro, 6, 00186 Roma RM, Lazio 📞 06 8698 1973;
Sbanco – Via Siria, 1, 00179 Roma RM , Lazio  📞 06 789 318 ;
Sant'Isidoro - Pizza & Bolle Via Oslavia, 41, 00195 Roma RM –, Lazio 📞 06 8992 2607;
La Gatta Mangiona – Via Federico Ozanam, 30-32, 00152 Roma RM  📞 06 534 6702;
Angelo Pezzella - Pizzeria con Cucina – Via Appia Nuova, 1095, 00178 Roma RM, Lazio te📞 06 718 8560  ;
L'Osteria di Birra del Borgo – Via Silla, 26a, 00192 Roma RM  📞 06 8376  2316, Lazio
In Fucina – Via Giuseppe Lunati, 25/31, 00149 Roma RM 📞 06 559 3368
Per consultare la Guida Italia 2021 Completa: https://www.50toppizza.it/guida-italia-2021
Forni a Roma
L’Antico Forno Forno di Piazza di Trevi Via delle Muratte, 8, 00187 Roma RM
Forno di Campo di Fiori Campo de' Fiori, 22, 00186 Roma RM
Forno Iannarelli, Piazza Tuscolo15/16;
Panella, Via Merulana 54;
Panificio Nazzareno, Piazzale Ponte Milvio 35;
Antico Forno del Ghetto, Piazza Costaguti 30;
Forno Boccione, Via del Portico D'Ottavia 1;
Forno Roscioli, Via dei Chiavari 34;
Pandalì, Via Largo di Torre Argentina 3.
Dolci pasticcerie
Two Sizes
Locale accogliente famoso per i suoi 5 gusti di tiramisù, in porzioni piccole o grandi, oltre a cannoli siciliani. Via del Governo Vecchio, 88, 00186 Roma RM 3275884952
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trangchieugt · 2 years
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Rượu Vang Ý đỏ Monte Dei Cocci – Hộp Quà chính hãng
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semioticapocalypse · 3 years
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Paolo Di Paolo. The actor, poet and soon-to-be film director Pier Paolo Pasolini at Rome’s ‘monte dei cocci’ – an artificial mound made of ancient pottery fragments. 1960
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Neck Deep - The Peace and the Panic
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Che posto curioso che è il mondo
Ti prende a calci quando sei a terra
E ti stende quando ti rialzi
(da: Where Do We Go When We Go)
1. Motion Sickness
Mal d’auto
   È arrivato il momento di smettere
Vi dico tutta la verità per ripulirmi
È stata un’esperienza pazzesca
Ma adesso mi ha presentato il conto
E ora sono fuori pista
Mi sembra di essere tornato al punto di partenza
Seduto per terra in cucina da solo
Che chiedo a un fantasma dove andiamo quando ce ne andiamo
Mi fa “la vita è il grande ignoto”
Meglio saltare, meglio correre e…
   Non fermarti adesso anche se il mal d’auto ti fa sbandare
Perché sei sulla buona strada
Eh, amico mio, guarda quanta strada hai fatto
E pensaci bene prima di mandare tutto a monte
   Tra la pace e il panico, non riesco a risolvere i disturbi di segnale
Mi serve una frequenza più pulita
Frequentemente mi brucio e svanisco
Sto su un altro pianeta
È proprio impossibile mettersi in contatto con me
   Ma poi mi ritrovo a letto che mi perdo nei meandri della testa
Ripenso a tutto quanto
Le voci sono assordanti
Ma in mezzo al rumore sento quella voce familiare
Mi fa “la vita è il grande ignoto”
Meglio saltare, meglio correre, meglio andare
Meglio saltare, corri
   Non fermarti adesso anche se il mal d’auto ti fa sbandare
Perché sei sulla buona strada
Eh, amico mio, guarda quanta strada hai fatto
E pensaci bene prima di mandare tutto a monte
   Perché sei sulla buona strada
Perché sei sulla buona strada
Perché sei sulla buona strada
   Non fermarti adesso anche se il mal d’auto ti fa sbandare
Perché sei sulla buona strada
Eh, amico mio, guarda quanta strada hai fatto
E pensaci bene prima di mandare tutto a monte
Prima di mandare tutto a monte
Prima di mandare tutto a monte
       2. Happy Judgement Day
Buon Giorno del Giudizio
   Che tempi che viviamo!
Ti svegli col profumo della dinamite
E tieni gli occhi ben incollati a quello schermo
E non credere a tutto quello che vedi
Scoprirai che la vita moderna è una catastrofe
   Sono solo io o sentite anche voi che potremmo essere ai saluti finali?
Eh, c’eravamo quasi, poi abbiamo buttato via tutto
Chi costruisce muri, chi sgancia bombe
Fermate il mondo ché voglio scendere
Eh, c’eravamo quasi
Non pensavo che avrei mai visto il giorno che il mondo andava in fiamme
Che il mondo andava in fiamme
   Veneriamo le celebrità, cerchiamo disperatamente un’identità
Ma sigarette e MDMA non ti danno sostanza
Non pensi a quello che dici, perché hai la bocca più grande del cervello
È un peccato, fintissimi e siete tutti uguali
   Sono solo io o sentite anche voi che potremmo essere ai saluti finali?
Eh, c’eravamo quasi, poi abbiamo buttato via tutto
Chi costruisce muri, chi sgancia bombe
Fermate il mondo ché voglio scendere
Eh, c’eravamo quasi
Non pensavo che avrei mai visto il giorno che il mondo andava in fiamme
Che il mondo andava in fiamme
   C’è un gatto nero sulle finestre del parlamento
C’è un uomo seduto dietro su un taxi nero che parla dei bei tempi quando è andato tutto in fiamme
Buon Giorno del Giudizio
È andato tutto in fiamme
Buon Giorno del Giudizio
   Sono solo io o sentite anche voi che potremmo essere ai saluti finali?
Eh, c’eravamo quasi, poi abbiamo buttato via tutto
Chi costruisce muri e chi sgancia bombe
Fermate il mondo ché voglio scendere
Era nell’aria da un pezzo, ma non pensavo che avrei mai visto il giorno
Era nell’aria da un pezzo
Ma non pensavo che avrei mai visto il giorno che il mondo andava in fiamme
Che il mondo andava in fiamme
       3. The Grand Delusion
La grandiosa illusione
   Sto giungendo alla conclusione che forse vorrei essere chiunque altro a parte me
   Questa camicia di forza mi soffoca e mi entra nella carne
Questa fune da equilibrista dondola per il vento
E ce n’è di strada per arrivare in basso
Impossibile uscirne vivo
Eh, ce n’è di strada per arrivare in basso quando viene meno la tensione
Perché è a quel punto che mi spezzo
Ed è proprio come mi sento adesso
   Ahia, la testa…
Sono inciampato e ho sbattuto forte di nuovo
Mi sono smarrito, mi sono smarrito tra i nervi a fior di pelle
Sto giungendo alla conclusione che forse vorrei essere chiunque altro a parte me
   Questa dissonanza mi ottenebra la vista e mi manda affanculo la simmetria
Sono una farfalla tutta contorta
Non mi sentirò mai adeguato
E ce la metto tutta per non cadere a pezzi
Ma mi viene voglia di mollare
   Ahia, la testa…
Sono inciampato e ho sbattuto forte di nuovo
Mi sono smarrito, mi sono smarrito tra i nervi a fior di pelle
Sto giungendo alla conclusione che forse vorrei essere chiunque altro a parte me
   Tutti gli occhi puntati su di me, ma non è la realtà
Perché la mente mi gioca degli scherzi
A volte la mente mi gioca degli scherzi
Mi arrampico sui muri come un insetto
Crollo quando crollano pure loro
Claustrofobico dentro di me a forza di tenermi tutto dentro
   Ahia, la testa…
Sono inciampato e ho sbattuto forte di nuovo
Mi sono smarrito, mi sono smarrito tra i nervi a fior di pelle
Sto giungendo alla conclusione che forse vorrei essere
Forse, forse vorrei essere chiunque altro a parte me, chiunque altro a parte me
       4. Parachute
Paracadute
   È un nuovo giorno, me ne voglio andare da qua
C’è un aereo su una pista di decollo
Scappo via da qua
Perché la pioggia è terribilmente monotona e mi annoia
La sofferenza mi adora
   Voglio evadere e andare via
Voglio provare a vivere per me stesso
Perché se non ci proviamo, neanche ci crediamo che ci saremmo potuti arrivare
Voglio lasciarmi andare e lanciarmi nel tuo amore
E quando si fa dura farti da paracadute
Voglio fare quelle cose che di solito le leggi e basta
Sei pronta?
   Sono stanco della politica locale
Devo farmi strada dove c’è la vera azione
Sono stanco, per cui la domanda è: tu vieni?
Perché amore, se ti va ti ci porto
Immagina tutti i posti dove potremmo andare a nasconderci
Oppure possiamo spegnere la luce e tornare a letto
Guardare le stelle sul soffitto di camera tua
E far finta di essere da un’altra parte
   Voglio evadere e andare via
Voglio provare a vivere per me stesso
Perché se non ci proviamo, neanche ci crediamo che ci saremmo potuti arrivare
Voglio lasciarmi andare e lanciarmi nel tuo amore
E quando si fa dura farti da paracadute
Voglio fare quelle cose che di solito le leggi e basta
Sei pronta?
   Non ci serve un Dio per fare un atto di fede
Ascoltami quando dico che se non ci proviamo, neanche ci crediamo
   Voglio evadere e andare via
Voglio provare a vivere per me stesso
Perché se non ci proviamo, neanche ci crediamo che ci saremmo potuti arrivare
Voglio lasciarmi andare e lanciarmi nel tuo amore
E quando si fa dura farti da paracadute
Voglio fare quelle cose che di solito le leggi e basta
Sei pronta?
   Sei pronta? Perché io sì
Voglio fare quelle cose che di solito le leggi e basta
Sei pronta?
       5. In Bloom
Fiorito
   A volte di notte cedo e comincio a pensarci
E a volte sono sicuro che cominciamo a pensarci tutti quanti
E stanotte mi ha fatto stare proprio male, mi sento intorpidito
Ci posso provare, ma a volte non basta
No, a volte non basta
No, a volte non basta
   E smettila di accusarmi
Non li rimetteremo mai insieme i cocci se non mi dai il tempo di riprendermi
E smettila di rivangare questa cosa
O non vedremo mai sbocciare i fiori
   E ripensando a quei giorni di tanto, tanto tempo fa quando ero un ragazzino
Ero proprio un piccolo stronzo perché ero sempre in giro
Beh, lo sai come si dice: “tale padre tale figlio”
Non illudetemi con la vostra compassione
Perché ce la posso fare da solo
   E non sarà certo l’ultima volta che crollo e me ne voglio andare a letto
Perché la verità è che tu sei l’unica voce che voglio sentire nella testa
   Per cui smettila di accusarmi
Non li rimetteremo mai insieme i cocci se non mi dai il tempo di riprendermi
E smettila di rivangare questa cosa
O non vedremo mai sbocciare i fiori
   E smettila di accusarmi
Non li rimetteremo mai insieme i cocci se non mi dai il tempo di riprendermi
E smettila di rivangare questa cosa
O non vedremo mai sbocciare i fiori, sbocciare i fiori, sbocciare i fiori
       6. Don’t Wait
Non aspettare
   Crea scompiglio e continua a dividere
Il governo dice bugie
Non voglio essere una delle falsità di questa società
Spegni la televisione, non fa davvero informazione
Cerca di definire la mente umana, è come con le marionette
   E ti hanno preso per il tuo filo
Giocando a fare Dio in cambio di denaro
Una triste e patetica farsa
Si capisce benissimo
   Non aspettare qualcuno che lo dica al posto tuo
Dillo tu
E se fosse Dio travestito da mendicante?
Ci sarebbe qualche differenza?
Apriresti gli occhi?
   Metti da parte lo scetticismo
Stai seguendo con attenzione?
Se solo sbatti le palpebre può essere che non noti i loro trucchetti e i loro inganni
Non fidarti e disobbedisci alle loro bugie
Perché il mondo intero è un palcoscenico
E se scegli di leggere i giornali, devi mettere in dubbio ogni singola parola
   E ti hanno messo in ginocchio
Hanno loro il tuo latte e il tuo miele
Poi li mettiamo al centro della parata e festeggiamo le cose in arrivo
   Non aspettare qualcuno che lo dica al posto tuo
Dillo tu
E se fosse Dio travestito da mendicante?
Ci sarebbe qualche differenza?
Apriresti gli occhi?
   Niente re, niente regine
Niente giustizia, niente pace
Scava a fondo, credi
La verità ti renderà libero
Niente re, niente regine
Niente giustizia, niente pace
Scava a fondo e vedi che il governo dice bugie
   Crea scompiglio e continua a dividere
Il governo dice bugie
Crea scompiglio e continua a dividere
Il governo dice bugie
   Non aspettare qualcuno che lo dica al posto tuo
Dillo tu
E se fosse Dio travestito da mendicante?
Ci sarebbe qualche differenza?
Apriresti gli occhi?
   Niente re, niente regine
Niente giustizia, niente pace
Scava a fondo, credi
La verità ti renderà libero
Niente re, niente regine
Niente giustizia, niente pace
Ci sarebbe qualche differenza?
Apriresti gli occhi?
       7. Critical Mistake
Errore fatale
   “Ci sono sedici nuovi messaggi
Primo messaggio:
Ma io cosa ti chiamo a fare?
Sedici volte oggi!
E lo so che hai visto la chiamata
Smettila di ignorarmi!”
   Ho commesso un errore fatale in un momento di défaillance
Adesso mi hai chiamato di nuovo per ricordarmi tutte le cazzate che ho fatto
E allora io mi prendo tutta la responsabilità
Sembra tutto come al solito e non ci pensiamo più
Poi io faccio un’altra cavolata
Ti sembra di vedere un trend?
Devo andare avanti?
   Allora le faccio:
Io potrei essere proprio la persona che fa al caso tuo se tu riuscissi a imparare a essere diversa
Io continuo a cercare di diminuire la distanza
Tu stai pensando a te stessa
Vuoi che il mondo vada così
Vuoi che il mondo vada così
   Io sono un peccatore, tu una santa
Fai sempre come vuoi tu
Vuoi lasciar perdere?
Ma quando si incontrano un cinico e una serpe, potrebbe volerci un miracolo
Ma tanto poi dura solo per un po’ di tempo
Lo so che prima o poi faccio un’altra cavolata
Non possiamo ricominciare da capo e tornare a quando avevamo torto tutt’e due?
Perché è vero che abbiamo torto tutt’e due
   Allora le faccio:
Io potrei essere proprio la persona che fa al caso tuo se tu riuscissi a imparare a essere diversa
Io continuo a cercare di diminuire la distanza
Tu stai pensando a te stessa
Vuoi che il mondo vada così
Vuoi che il mondo vada così
   E sembrava tutto troppo perfetto per essere vero
Non abbiamo niente di perfetto noi due
E ci ho provato a vedere solo gli aspetti migliori
Ma poi ci ho visto chiaro con te
E lo so che potrei essere una persona migliore
Ma tu non mi fai mai dimenticare che sembrava sempre tutto perfetto quando me lo immaginavo nella testa
   Hai commesso un errore fatale in un momento di défaillance
Adesso esco sbattendo la porta come tutte le altre volte
Mi sa che ho fatto una cazzata
   Allora le faccio:
Io potrei essere proprio la persona che fa al caso tuo se tu riuscissi a imparare a essere diversa
Io continuo a cercare di diminuire la distanza
Tu stai pensando a te stessa
Vuoi che il mondo vada così
Vuoi che il mondo vada così
Io potrei essere proprio la persona che fa al caso tuo se tu riuscissi a imparare a essere diversa
       8. Wish You Were Here
Vorrei che fossi qui
   Prenditela comoda
Raccontami tutto di quanto sei cresciuto
Solo per me, possiamo ricordare tutti insieme le cose?
Anzi, meglio ancora:
To’ la penna, fai una lista
Mettici dentro tutte le cose che mi sono perso
   Perché a momenti neanche riesco a passare davanti alla scuola senza fermarmi a pensare a te
E a quanto facevamo gli scemi
Ma la cosa più brutta è che ora vorrei aver chiamato almeno mille volte o anche di più
Solo per sentire cosa mi stavo perdendo
   Se un’immagine in foto è tutto quello che mi resta
Posso immaginarmi tutti i momenti che non riavremo più indietro
Se me lo immagino adesso non sembra tanto male
In ogni caso, vorrei comunque che fossi qui
Non dire che è tutto scritto nel destino
Tanto lo sai che non è come la penso io
Non riesco a non pensare che sarebbe dovuto toccare a me
In ogni caso, vorrei comunque che fossi qui
   Ripenso ai tempi in cui dicevamo tutti quanti
“Qualsiasi posto è meglio che stare qua”
In fondo alla classe, dove siamo cresciuti troppo in fretta
Vivendo la vita come se non ci fosse nulla di cui aver paura
Ma il ghiaccio sulla strada, mentre tornavi a casa da solo
Canticchiando una canzone di tre estati fa
Quella che te l’ha fatto ricordare
Ora me la ricorderò sempre come la canzone con cui è finita la tua vita
   Se un’immagine in foto è tutto quello che mi resta
Posso immaginarmi tutti i momenti che non riavremo più indietro
Se me lo immagino adesso non sembra tanto male
In ogni caso, vorrei comunque che fossi qui
Non dire che è tutto scritto nel destino
Tanto lo sai che non è come la penso io
Non riesco a non pensare che sarebbe dovuto toccare a me
In ogni caso, vorrei comunque che fossi qui
   E dicono che sei passato a “miglior vita”
Ma la vita sarebbe migliore se fossi qui con me
Eh, dicono che sei passato a “miglior vita”
Peccato che non è come la penso io
   Perché un’immagine in foto è tutto quello che mi resta per ricordarmi che tu non tornerai più
Se me la immagino adesso, mi fa solo diventare triste
E ora come ora vorrei solo che fossi qui
Non dire che è tutto scritto nel destino
Tanto lo sai che non è come la penso io
Non riesco a non pensare che sarebbe dovuto toccare a me
Alla fine vorrei solo che fossi qui
   Eh, dicono che sei passato a “miglior vita”
In ogni caso, vorrei comunque che fossi qui
Perché dicono che sei passato a “miglior vita”
Alla fine vorrei solo che fossi qui
       9. Heavy Lies
Bugie pesanti
   Cosa ti passa per la testa?
Sì, io ho sempre dei pensieri che mi girano
Sono appeso a un filo
“È troppo tardi”, ha detto lei
E no, non credo che le cose siano sempre come sembrano
Me lo dimostri tu, lascia perdere la teoria
   Ho sentito certe bugie pesanti
Tu dimmi che sei sincera
E togliti la maschera
Perché io ti voglio
   Ci risiamo, parliamo dolcemente
La mia pelle e la punta delle tue dita
Le tue labbra solitarie cominciano a tremare
Ci parliamo delle nostre paure più profonde
È come se non esistessimo, non esistessimo per il mondo di fuori
Amore, c’è un mondo dentro la tua stanza stanotte, ed è mio e tuo
Il sole tramonta, ma noi restiamo svegli tutta notte
   Ho sentito certe bugie pesanti
Tu dimmi che sei sincera
E togliti la maschera
Perché io ti voglio
   C’è un mondo di fuori
Amore, c’è un mondo dentro la tua stanza stanotte, ed è mio e tuo
Il sole tramonta, ma noi restiamo svegli tutta notte
   E non posso proprio far finta di niente dopo tutte queste settimane di tira e molla
E non l’avevo ancora detto ma lo dico ora
Stai meglio con me
   Ho sentito certe bugie pesanti
Tu dimmi che sei sincera
E togliti la maschera
Perché io ti voglio
Perché io ti voglio
   E ho sentito certe bugie pesanti
Tu dimmi che sei sincera
E ho sentito certe bugie pesanti
Come “Ti amo”
       10. 19 Seventy Sumthin’
1900 settanta e qualcosa
   Cominciamo da qui, nel 1970 e qualcosa
Non saprei indicare l’anno esatto
Quando il romanticismo non era morto
E l’amore significava ancora qualcosa
C’era una ragazza che si era persa per strada
Era diventata tutta rossa quando lui le si era avvicinato
E avevano ballato tutta la notte
E riportandola a casa lui si mise a cantare
E fu allora che lei gli disse
“Se potessi, ti salverei”
E lui sorrise e si allontanò
Nel giro di sei settimane avevano già detto “sì, lo voglio”
Eh, ormai non va più così l’amore
   E come il seme che diventa l’albero, prendiamo la forma di una famiglia
Cresciamo e cambiamo e affrontiamo la pioggia in modo incredibile
E nonostante tutto rimaniamo in piedi
E non lo dico abbastanza spesso
Ma se non fosse per voi, no, non staremmo proprio in piedi
   E ora siamo nel 1990 e qualcosa
Come diavolo ci siamo arrivati fin qua?
Quattro figli e un bel po’ di lavori dopo
E le foto riempiono le pagine
È stata dura, ah, è stata dura
Ma saremmo pazzi a mollare tutto
Perché lo sai anche tu che abbiamo costruito una cosa più grande di noi due
È stata dura, ah, è stata dura
Ma è una cosa più grande di noi due
E ti stringerò tra le braccia quando sentirai di volerti arrendere
Ormai non va più così l’amore
   E come il seme che diventa l’albero, prendiamo la forma di una famiglia
Cresciamo e cambiamo e affrontiamo la pioggia in modo incredibile
E nonostante tutto rimaniamo in piedi
E non lo dico abbastanza spesso
Ma se non fosse per voi, no, non staremmo proprio in piedi
   E ora siamo nel 2000 e qualcosa
Guarda dove siamo arrivati, mia cara
Abbiamo dei nipotini e ci siamo ripagati il mutuo
Siamo forse in un sogno?
“Perché amore, ce l’abbiamo fatta
Amore, mi hai proprio salvato”
Ma nulla ha potuto salvarlo dall’ambulanza quel giorno che lui se n’è andato
L’infarto è stato fulminante
Non ha neanche sentito dolore
Se lo vedessi ora, che cosa, che cosa diresti?
Ti voglio bene e mi manchi
Ti devo tutto quanto
E spero che sai di avermi salvato
   Ah, madre, madre, ti prego, non piangere
Lo sai che manca anche a me
Io non ho nemmeno potuto dirgli addio
E anche se non c’è più, lo so che non c’è più
Ma vive dentro ognuno di noi
E ti abbraccerò quando piangerai
Perché è quello che avrebbe fatto lui
Sì, è quello che avrebbe fatto lui
Sì, è quello che avrebbe fatto lui
È stata dura, ah, è stata dura
Ma ora lui fa parte di ognuno di noi
E ti abbracceremo quando piangerai
Perché è questo che fa una famiglia
       11. Where Do We Go When We Go
Dove ce ne andiamo quando ce ne andiamo?
   Dolore, dolore, vattene via
Torna un altro giorno
Voglio andare in vantaggio sulla vita prima che mi faccia fuori
   Mi sa che non sapremo mai se quando ce ne andiamo finiamo da qualche parte
O se invece non vediamo più un bel niente
È questa la cosa che dovremmo chiamare fede?
Beh, se è così, e alla fine diventa tutto nero e basta
E non vediamo più un bel niente, non vediamo niente
Che cosa stai aspettando?
   Dolore, dolore, vattene via
Torna un altro giorno
Voglio andare in vantaggio sulla vita prima che mi faccia fuori
Non posso prestar fede a una falsità
Voglio andare in vantaggio sulla vita prima che mi faccia fuori
   Che posto curioso che è il mondo
Ti prende a calci quando sei a terra
E ti stende quando ti rialzi
Secondo me non ne vale la pena di sopportare tutto quanto
Ma dall’altra parte c’è un mondo pieno di possibilità
E mille altre persone proprio come te
Tutte che hanno passato quello che hai passato tu
E cantavano…
   Dolore, dolore, vattene via
Torna un altro giorno
Voglio andare in vantaggio sulla vita prima che mi faccia fuori
Non posso prestar fede a una falsità
Voglio andare in vantaggio sulla vita prima che mi faccia fuori
   L’ho visto in un lampo che mi passava davanti con le luci sparate
E proprio davanti agli occhi avevo il cartello che indicava l’uscita
L’ho visto in un lampo che mi passava davanti
E mi ha chiesto perché perdevo del tempo prezioso
Mi è passato davanti
Mi è passato davanti
   Noi siamo solo di passaggio, solo di passaggio
Noi siamo solo di passaggio, solo di passaggio
   Dolore, dolore, vattene via
Torna un altro giorno
Voglio andare in vantaggio sulla vita prima che mi faccia fuori
Non posso prestar fede a una falsità
Non voglio aspettare l’addio per vedere cosa sarebbe potuto essere
E voglio andare in vantaggio sulla vita prima che mi faccia fuori
       12. Beautiful Madness
Meravigliosa follia
   Non possiamo tornare indietro
Non è più come prima
È la quiete dopo la tempesta
È la distruzione che resta dopo la guerra
Sono distrutto, ma quanto ne vorrei ancora
Riportatemi indietro
Non possiamo andare da nessuna parte
Ti darò tutto quello che ho
Tu sei lì ferma in piedi
Mi hai tirato dentro e mi hai detto “rallenta un po’”
   Di’ qualcosa di dolce, qualcosa di dolce e di innocente
Cantami la ninnananna, tesoro, perché mi è mancata
Spero che ci credi, perché dico davvero
Senza di te il mondo era una noia
Senza di te la vita non aveva significato
   Siamo arrivati troppo lontano
Troppo lontano per tornare indietro ormai
Troppo sù di giri per tornare coi piedi per terra
Troppo persi nel nostro mondo per una via d’uscita
Non potremo mai fuggire
Non c’è speranza, non c’è speranza per noi due
Non ci sarà mai
Siamo fottuti
Eh, è amore
Rallenta un po’
Prenditi un minuto e ascolta
   Di’ qualcosa di dolce, qualcosa di dolce e di innocente
Cantami la ninnananna, tesoro, perché mi è mancata
Spero che ci credi, perché dico davvero
Senza di te il mondo era una noia
Senza di te la vita non aveva significato
   Ah, è meravigliosa follia
Passiamo dall’amore alla tristezza
Ah, è meravigliosa follia
Ma l’uragano non mi porta via oggi
Per cui andiamo a ballare tra i detriti
   Di’ qualcosa di dolce, qualcosa di dolce e di innocente
Cantami la ninnananna, tesoro, perché mi è mancata
Spero che ci credi, perché dico davvero
Senza di te il mondo era una noia
Sì, senza di te il mondo era una noia
Senza di te la vita non aveva significato
Senza di te la vita non aveva significato
       13. Worth It
Ne vale la pena
   Ma lo senti negli spazi che ci sono tutt’intorno e in mezzo?
Eri seria quando hai detto “ti odio”?
Perché io ci ho creduto, cazzo
Se non vedi i segnali
E io riesco a raggiungerti la mente
Ho paura di cosa ci potrei trovare
E mi spiace, la colpa me la prendo io
Ma tu sei arrivata da kamikaze
C’è uno tsunami che viene verso di noi
Come le tue scuse
   Avremmo davvero dovuto pensarci bene
A che conseguenze avrebbe avuto per entrambi
Tu chiediti: ne vale la pena?
Fidati di me, nessuno è perfetto
Perché io voglio solamente addormentarmi insieme a te
Scivolare nel sonno abbracciati
Ne vale la pena?
Dimmi, ne vale la pena?
   È inutile essere indifeso, ottimista, anticonformista?
Sono fastidioso?
Ci ho provato con tutto me stesso, ma tu non riuscivi a non pensarci
Perché non ne posso davvero più di fare sempre tardi
E di uscire di testa con le nostre insicurezze del cazzo
   Avremmo davvero dovuto pensarci bene
A che conseguenze avrebbe avuto per entrambi
Tu chiediti: ne vale la pena?
Fidati di me, nessuno è perfetto
Perché io voglio solamente addormentarmi insieme a te
Scivolare nel sonno abbracciati
Ne vale la pena?
Dimmi, ne vale la pena?
   Ma lo senti negli spazi che ci sono tutt’intorno e in mezzo?
Eri seria?
Perché io ci ho creduto, cazzo
   Pensaci bene a che conseguenze potrebbe avere per entrambi
Eh, chiediti: vale la pena di gettare benzina se ha già preso fuoco?
Perché io voglio solamente addormentarmi insieme a te
Scivolare nel sonno abbracciati
Ne vale la pena?
Dimmi, ne vale la pena?
Chiediti: ne vale la pena?
Perché io voglio solamente addormentarmi insieme a te
Ne vale la pena?
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edoardojazzy · 5 years
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Pier Paolo Pasolini Monte dei Cocci Rome 1960 
ph. unknown
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maladiskotekauzasa · 5 years
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Paolo Di Paolo's Italy in the 1950s and 60s – in pictures
1.The actor, poet and soon-to-be film director Pier Paolo Pasolini at Rome’s ‘monte dei cocci’ – an artificial mound made of ancient pottery fragments – in 1960
2. Sophia Loren and Marcello Mastroianni at Cinecittà film studios, Rome, in 1955
3. Marcello Mastroianni sips coffee in an undated image
4. The actor Monica Vitti with the director Michelangelo Antonioni in Rome in 1958
5. A couple stroll in Milan’s Via Monte Napoleone in 1962
6. Viareggio in 1959
7. A fashion shot in Rome’s Tor di Nona district, 1957-58
8. The actor Gina Lollobrigida with the artist and writer Giorgio de Chirico in Rome in 1961
9. Charlotte Rampling on the Sardinia set of Kidnapping in 1966
10. The actor Anna Magnani in her villa in San Felice Circeo, south of Rome, in 1955
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purpleavenuecupcake · 7 years
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Incredibile nel cuore di Roma, "Monte dei Cocci"
II monte dei Cocci, si trova nel cuore di Roma nel quartiere Testaccio, si tratta di una collina, alta 54 metri; con una circonferenza di 1 Km, formata esclusivamente dall’accumulo dei cocci, di 86 milioni di anfore olearie, che non potevano essere più riutilizzate, praticamente dei “vuoti a perdere”, in quanto non essendo smaltate all’interno risultavano troppo porose e quindi soggette al deterioramento. Inoltre non era conveniente riportare le anfore nei luoghi di origine in quanto i costi di trasporto erano troppo elevati rispetto ai costi di produzione. In questo modo fu risolto il problema dello smaltimento delle anfore, che venivano scaricate dal vicino porto fluviale sul Tevere, svuotate, spezzate e sistemate secondo un ordine ben preciso: le pance da una parte, i manici da un'altra e i colli con dentro le basi da un'altra ancora; questa attività fu svolta tra il periodo augusteo e la metà del III secolo d.C. Sui frammenti veniva disposta della calce che permetteva di eliminare gli inconvenienti causati dalla decomposizione dell’olio. Su alcune anfore venivano impresse i marchi di fabbrica, mentre sulle altre si apponevano a pennello o a calamo delle note scritte in cui venivano riportati il nome dell'esportatore, le indicazioni sul contenuto, i controlli eseguiti durante il viaggio. In epoca romana su questo Monte, una volta cessata la sua funzione di discarica, furono organizzate delle feste di carnevale, il "Ludus Testaccie” che consistevano nel lancio di maiali, tori e cinghiali giù dal monte che poi i giocatori dovevano contendersi uccidendoli con la spada. Il 24 maggio 1914 è stata collocata in cima al colle una croce che ricorda che questo luogo era il punto di arrivo di una celebrazione religiosa la "Via Crucis”. È stato emozionante passeggiare sopra i cocci alla ricerca, tra i vari frammenti delle anfore, del marchio di fabbrica, ma purtroppo non sono stata così fortunata, la delusione del mancato ritrovamento è stata ripagata, una volta arrivata sulla cima della collina, dalla splendida vista della città a 360°, da una angolazione veramente insolita, che consiglio ai romani e non, di ammirare. Nei secoli successivi alla base della collina vennero scavate delle grotte, dove si organizzavano banchetti, si beveva e si conservava il vino, l’olio e le derrate alimentari, anche perché la terracotta manteneva costante la temperatura, garantiva la ventilazione mantenendo il luogo asciutto; condizioni ideali per la conservazione degli alimenti. Oggi, queste grotte, sono sede, di ristoranti e pub, che animano la movida al Testaccio. Entrando in questi locali, davvero particolari, le pareti sono costituite dai frammenti delle anfore protetti da una teca di vetro che danno al locale un’atmosfera davvero insolita. di Paola Urbani Click to Post
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ohmarlenita · 5 years
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D’istinto, senza potermi controllare, chiamai Fulvia, dopotutto era a lei che non avevo mai smesso di pensare quando, negli ultimi giorni, mi ero immaginato di fare un po’ da padre a Giovanni. «Devi aiutarmi, è importante», le dissi subito dopo la sua tempestiva risposta, al primo squillo. «Mi manchi da morire. Cerchiamo di vederci, ti prego». «Mi devi aiutare. È importante», ripetei, soffocando l’emozione per quanto lei mi aveva appena detto, con brutalità, persino. «Ma certo, lo sai che sono qui, sempre». «Sono stato a Monte Porzio Catone, a una festa e poi a un concerto. Ho conosciuto un bambino. Non so quanti anni abbia, circa dieci credo. Un flautista. Quando lo sento suonare sono felice». «Davvero? Felice?». «Sì, quando suona lo confondo con Severino Gazzelloni. Poi, quando sviene perché non sa respirare, mi fa ricordare il mito di Marsia. Lo sai che dice?». «Raccontamelo ma veloce che i miti mi rompono i coglioni». «Sì lo so, come i cocci antichi». «Anche peggio dei cocci, dai». «Marsia raccolse l’aulós gettato con sprezzo da Atena che pure lo aveva usato per imitare il suono delle Gorgoni dopo che s’era accorta che suonarlo la sfigurava, da quella divinità suscettibile e vanesia che era. Marsia sfidò Apollo in una gara, lui con il suo aulós appartenuto a Atena, Apollo con la sua lira, gara che prevedeva ovviamente che il vincitore avrebbe potuto disporre a piacimento dello sconfitto. Dico ovviamente perché questi connotati di sadomasochismo sessuale sono immancabili nei miti. Apollo era il sovrano delle Muse e alle Muse venne affidato il giudizio; il verdetto ovviamente baciò Apollo. Marsia fu afferrato dal dio, appeso a un albero, un grande platano, scorticato, Dante nel primo canto del Paradiso dice che Marsia fu estratto dalla vagina, in un certo senso Apollo lo fece rinascere, rinascere alla morte, pulito e lucido come un sasso raccolto ai bordi di un mare di sangue. Voglio evitare che Apollo scortichi anche il bambino che ho portato con me da Monte Porzio Catone. C’è una donna con me, ma è una ninfomane della specie sepolcrale e non può aiutarmi.
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romanticasemiva · 6 years
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beauty&beast!AU
salve popolo, inizio precisando che non so scrivere e bla bla bla -vi risparmio il pippone lungo sette chilometri di me che faccio schifo di qui e di là ecc ecc- ma ho trovato questo plot e la cosa mi ha intrippato gasato troppo.
Ditemi voi pls.
beast!Fab
“Tu non sai cosa sia l’amore" sentenziò la donna, la voce più bassa del normale come se quasi provenisse dall’oltretomba.
Fabrizio rise di gusto portandosi una mano al petto, strizzò gli occhi perchè ehi chi è costei per dire a Fabrizio, ricco rampollo della famiglia Mobrici, di dire cosa deve o non deve fare.
“Lei chi è per dirlo?” sorrise sfacciato Fabrizio prendendo poco seriamente le parole dell'anziana donna davanti a lui.
La donna alzò le mani e raddrizzò la schiena, il lungo mantello che le copriva il volto le scivolò dalle spalle scoprendo una forma lunga e sinuosa di una splendida ragazza dai capelli argentei, gli occhi color del ghiaccio puntati in quelli nocciola del ragazzo sull’uscio.
Il principino rimase di stucco inchinandosi leggermente davanti a quella visione, la bellissima donna emanava un'aura di luce bianchissima che impediva quasi di vedere oltre lei.  
“Pagherai per questo” concluse lo spirito dai capelli argento.
Fabrizio non pareva allarmato anzi era calmo, si agitò solo quando lei allungò la mano destra e gli sfiorò il volto, la barba che gli sporcava le guance e il profilo perfetto. Egli non si ritrasse beato da quel tocco leggero e morbido. Gli occhi magnetici della ragazza erano puntati in quelli del ragazzo tanto che gli impedivano di percepire quella mano che, piano, diventava sempre più bollente e ora premeva sull’occhio sinistro, poi sull’orecchio e infine sulla guancia. Fabrizio cercò di distogliere lo sguardo, quando lo fece urlò dal dolore, sentiva il volto bruciare e percepiva il sangue caldo colargli lungo il collo bianco. La donna ora gli stringeva il polso sinistro, non aveva una presa ferrea ma Fabrizio non riusciva proprio a liberarsi dalla stretta, la sottile pelle del polso si stava deteriorando e, al sol sfiorare della donna, restavano sulla pelle cicatrici ed escoriazioni. Si dimenò dalla presa riuscendo a compiere un paio di passi indietro ancora rapito da quella figura, istintivamente si portò la mano sinistra tra i capelli castani che gli erano ricaduti negli occhi e si accorse, inorridito, che essa era ricoperta di ferite e sangue.
“Cosa mi stai facendo?” urlò in preda al panico.
“Ti sto punendo per il tuo egoismo, ti sto punendo per il tuo odio e orgoglio che mostri spavaldo.” sentenziò lei immobile, la mano ancora a mezz’aria “Non si può vivere senza amore Fabrizio, ricordalo.”
A quelle parole, il ragazzo, si ritirò di scatto provando un forte dolore a tutta la parte sinistra del corpo. Una scarica gli percorse la spina dorsale costringendolo a piegarsi su se stesso. Si guardò le mani e le portò al viso percependo che, la parte sinistra di questo, era ruvida, segnata e sanguinante. Spaventato e tremante guardò in direzione della donna, essa teneva una rosa rossa tra le mani che brillava in quella notte buia.
“L’incantesimo si spezzerà solo quando capirai cosa sia veramente l’amore, hai tempo fino a quando questa rosa non perderà l’ultimo petalo. In caso contrario sparirai con lei da questo mondo e dalla memoria delle persone.”
La donna scomparve nello stesso modo in cui era comparsa e Fabrizio ancora non riusciva a capire, un moto di rabbia e paura lo fece voltare verso il salone di cristallo di quell’enorme castello ancora addobbato a festa ed incominciò a correre verso le maestose scale ricoperte da un lungo e sontuoso tappeto rosso. La vista cominciò ad appannarsi, le gambe cedettero e cadde lungo il corridoio degli specchi trascinandosi lungo il muro e facendo cadere un suo ritratto. Davanti ai suoi occhi si presentò un Fabrizio dipinto in tutta la sua bellezza: i capelli castani pettinati all’indietro, lo sguardo fiero da condottiero quale era, le mani congiunte posate sopra il pomolo dorato di una lunga spada piantata nel terreno. Le spalle larghe erano coperte da un mantello di velluto rosso e bordato di ermellino che gli fasciava il busto e ricadeva sull’erba verde e soffice. Una goccia di sangue sporcò il ritratto andando a macchiare la guancia sinistra di quel ragazzo dipinto, Fabrizio si alzò in piedi a fatica percorrendo quel corridoio che d’un tratto divenne buio, raccogliendo tutte le sue forze cominciò a chiamare aiuto, la voce si era fatta roca e graffiata come se fosse stata portata via dalla donna di ghiaccio.
“Signore, dove è?” qualcuno chiamò, ma quella voce parve lontana alle sue orecchie.
La gamba sinistra cedette, si aggrappò alla tovaglia di un tavolo che scivolò sotto la sua presa facendo cadere a terra vasi e specchi che si ruppero in mille pezzi conficcandosi nelle mani che portò in avanti per attutire la caduta. Urlò ancora dal dolore lancinante che gli provocarono le schegge di vetro, si specchiò in quei cocci: la parte sinistra del volto era martoriata e sfregiata, ricoperta di sangue e mostrava la carne viva al di sotto dello stato di pelle bianca, l’occhio sinistro era diventato color del ghiaccio, freddo eccetto per alcuni capillari rosso fuoco nell’angolo destro. Si ritrasse davanti a quella visione distorta e spaventosa schifando quel volto ferito e sanguinante che gli aveva procurato la donna, si sentiva senza forze e spaventato, che cosa gli aveva fatto? Perchè lo aveva fatto?
“Signore tutto bene?” sentì dei passi e la voce rotta dal fiatone di un suo servo, una mano gli si posò sulla spalla, Fabrizio come scottato si ritrasse voltandosi.
Davanti a lui i tre servi rimasero di pietra, spaventati e inorriditi da quello spettacolo che gli si presentava davanti agli occhi.
“Signore, cosa le è …” pronunciò il più vecchio dei tre ma le parole gli morirono in gola vedendo la mano sinistra martoriata stringere la tovaglia di organza rossa.
“Aiutatemi voi” supplicò ai tre uomini “restate con me, aiutatemi voi” una lacrima calda gli rigò la guancia destra. Per la prima volta era senza forze, senza barriere, ferito, spaventato e ancora inorridito dal suo volto.
I tre camerieri deglutirono a vuoto poi lo aiutarono a rimettersi in piedi e, piano, lo accompagnarono nel salone di cristallo dove, fino ad un’ora prima, una ricca festa aveva avuto luogo. Ora era tutto buio e spento, il portone principale era chiuso e la rosa luminosa era ai piedi di esso. Fabrizio si fermò e la prese tra le mani, ne accarezzò i petali rosso fuoco ed ammirò la luce che emetteva. La stessa della donna.
Recuperò tutte le forze e, da solo, si diresse zoppicando verso i suoi appartamenti situati nell'ala ovest del castello. Si reggeva a fatica alla balustra facendo attenzione ad ogni singolo gradino, gli pareva di star scalando il monte più alto dell’intero pianeta e ad ogni passo una fitta di dolore lo faceva contorcere su se stesso. Il cuore pesava dentro il petto, logoro e arido di emozioni.
Spinse la pesante porta di legno di camera sua, la pioggia batteva sugli ampi vetri e la luce argentata della luna invadeva l’intero spazio facendolo sentire sospeso. Sospeso fra mille dubbi e domande, fra risposte concrete e astratte, fra passioni accese e altre represse su quei libri che ora erano posati su di un tavolo di legno nel mezzo della stanza. Lo liberò da quei tomi facendoli cadere a terra, piano e a fatica sollevò una campana di vetro e vi tolse dei preziosi manoscritti, al loro posto vi posò la rosa accomodandola meticolosamente.
Si avvicinò alla specchiera e si terse il viso e le mani dal sangue e dai cocci di vetro, si cambiò d'abito e indossò un paio di guanti di seta bianca. Si guardò allo specchio notando quanto il suo viso fosse spaventoso e rovinato. Un moto di rabbia gli fece brandire la spada e dirigersi verso il corridoio, ad ogni suo ritratto infliggeva un colpo squarciandolo a metà come se quel gesto potesse risanare ogni ferita che gli aveva procurato la donna, ogni dolore o scossa che sentiva ogni volta che un centimetro di pelle si deturpava e, sanguinante, veniva esposto all’aria.
Si accasciò di fronte all’ennesimo quadro lacerato, dal muro cadde una maschera di ceramica bianca che si spaccò esattamente a metà.
Rivide in quel coccio lucido una rinascita, se la portò al viso e si nascose la metà del volto deturpato con quella copertura smaltata. Doveva convivere con l’immagine di una giovinezza lacerata, sprecata, sanguinolenta, dolorosa e nascosta.
L’amore non lo voleva trovare, avrebbe avuto quel retrogusto di sofferenza.
Chiuso in quella bolla si sarebbe lasciato morire nascondendo al mondo la bestia in cui si era trasformato.
Perdonate gli errori, ho scritto di getto -e chissà quanti ne ho commessi- 
esiste pure la parte beauty!Ermal
vabbè me vado a sotterrà, cia’.
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Rượu vang Monte Dei Cocci Primitivo
Thương hiệu: Monte Dei Cocci
Loại vang: Vang Đỏ
Vùng: Puglia
Xuất xứ: Vang Ý
Phân hạng: IGP
Giống nho: Primitivo
Niên vụ: 2017
Thời gian ủ gỗ sồi 8 tháng
Dung tích: 750ml
Nồng độ: 16%
Vang Monte Dei Cocci Primitivo là một chai vang thượng hạng với thiết kế đơn giản, hiện đại. Ngay từ vẻ bề ngoài nó đã khiến không biết bao nhiêu thực khách điêu đứng trước vẻ đẹp diệu kì ấy. Chai vang này có thiết kế hơi khác biệt so với những chai vang cổ điển khác.
https://bit.ly/3bNh9ZF
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