Tumgik
#mi sento brutta
recovery-nuovame · 2 years
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Vorrei smettere di mangiare
Come se questo risolvesse i miei problemi...
Ma non sarà così
Ma odio il mio corpo
Odio i miei pensieri e la mia mente malata
Odio essere triste
Ma non vorrei mangiare per risolvere tutto.
Tutti ciò non ha senso...
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ti-racconto-di-mee · 1 year
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Ogni tanto mi sento bella anch'io.
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arcanespillo · 4 months
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un professore è una serie. brutta. ha troppi difetti, ma ha quello charm del "e mo che succede?" perché effettivamente succedono un sacco di cose completamente out of pocket detto questo io l'ho cominciata e la finirò solo per domenico cuomo
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sonego · 8 months
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si capisce facilmente che sono pazzo non tanto dai vari ricoveri, diagnosi e percorsi psichiatrici ma dal fatto che è un sabato sera (for context non lavoro nel weekend) e mentre cenavo poco fa pensavo al lavoro ed ero pure contento
#QUESTO è da ricovero non tutta la merda che causavo a me stesso fino a qualche anno fa LMAOOO#ma scherzi a parte... in realtà è una cosa bella secondo me#cioè a me piace un sacco il mio lavoro i miei colleghi i miei coordinatori di settore l'ambiente in generale#ovviamente non è che è tutto perfetto e ho avuto problemi! però sinceramente non credo che avrei potuto trovare o (toccando ferro) se non#dovessero darmi l'indeterminato che troverei facilmente un posto migliore#anche perché senza scendere nei dettagli è tipo l'opposto di una multinazionale o robe simili molto Hardcore Capitalismo#o perlomeno una cosa molto lontana da quel tipo di ambiente#quindi capito con tutti i possibili difetti (avermi fatto un mezzo outing per poi dirmi hey ma sta cosa ti fortifica!) alla gente lì#interessa di te come persona non come un pezzo della macchina capitalistica lol#questo non per dire che se lavori in un'azienda grossa di quel tipo shame on you o che sicuro avrai una brutta esperienza#probabilmente ci sono persone che lavorano che ne so da parmalat (???) che sono più felici e si trovano meglio di me#di sicuro guadagnano di più lmao cioè proprio onesto è così e purtroppo anche quello è importante sempre perché capitalismo ecc.#però ecco tornando al punto io come si evince da sopra ho Problemi TM e purtroppo hanno ripercussioni su tutta la mia vita!#incluso il lavoro e penso che cose che mi danno piccoli problemi in questo ambiente in cui sono ora mi ammazzerebbero in un posto diverso#quindi ecco. mi sento fortunato per questo perché avrei potuto essere costretto in un tipo di ambiente lavorativo diverso che mi avrebbe#portato problemi grossi quando ne ho già 99 nel resto della mia vita e il +1#non mi serve proprio#ed ecco stavo pensando ad una cosa su cui a lavoro ci hanno chiesto di riflettere in vista della riunione di settimana prossima#e non ho una “risposta” ma sono excited riguardo a questa cosa e spero che ne venga fuori qualcosa di buono non solo per me ma per tuttə#come gruppo e non so. a volte penso che sono entrato lì molto spaventato e insicuro e in parte lo sono ancora e forse lo sarò sempre#però mi ritrovo a volere di più in continuazione. da me stesso dalle situazioni ecc. quando prima pensavo che mi andava bene rimanere fermo#dov'ero lavorativamente parlando e sotto certi aspetti umanamente parlando. pensavo questo mi va bene è abbastanza. e lo è ma di più non è#male di più vuol dire che sto crescendo e ho bisogno di più spazio di più conoscenze di più strumenti di *più* ed è strano per me#se penso che da quando ero ragazzino mi sono sempre sentito bloccato e terrorizzato dall'andare avanti dal cambiare dall'esistere#e lo sono ancora ma lo faccio lo stesso you know? o ci provo almeno! perché lo voglio e sono cresciuto abbastanza da riuscire a fare passi#per ottenere quello che voglio. non sempre again. ci sono cose che ancora non riesco a trovare il modo di fare o ottenere. ma. piano piano#niente nessuno leggerà tutto ciò non so neanche se ho scritto troppe tag ma sto cercando di essere fiero di me#nico.txt
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dantelovesvirgil · 2 years
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non vedo l'ora di non essere all'inizio dei 20s allora
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myinfinitystory · 2 months
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Alla fine di tutto penso che ci siano semplicemente giorni in cui si è "predisposti" a sentirsi belli.
Si, insomma, quei giorni in cui non noti tutte quelle cose che altri giorni invece ti pesano; ci sono invece quei giorni in cui sembra che nulla vada bene, le braccia un po' cicciottelle, le gambe un po' cicciottelle, la pancia che magari non è piatta se non quando sei distesa
E stesso in questi giorni guardacaso neanche i capelli che tanto ami vengono bene, in nessuna maniera eh, e il viso?
Oddio però non ho un viso così brutto, eppure se non mi trucco almeno un po' non mi sento tanto a mio agio.. dovrei uscire con questo cerchio nero sotto agli occhi? Ma perché sembra sempre che ho i baffi pure dopo averli fatti? Mettiamo un po' di correttore qua e là e magari si toglie tutto
Vabbè però il correttore mica ti toglie l'insicurezza
Eppure guardandomi, eccomi qua, mica so così brutta? In fondo no, ma ho bisogno di essere "predisposta"
E nei giorni in cui sono predisposta semplicemente tutto quello che vedo scompare, e penso: ma forse sono solo io a vedere tutte queste cose? Queste piccolezze, ma chi è che le va a guardare? Eppure alcuni giorni pesano così tanto che dopo aver messo l'armadio sottosopra passa anche la voglia di prepararsi per bene per uscire
Eh ma poi tu già ti senti brutta, poi non ti vuoi manco preparare?
Chiaro, dopo mi sento ancora peggio
Ma quando mi sento bella invece mi preparo ancora meglio e mi sento ancora più bella
Allora come funziona?
In teoria dovrei semplicemente accettarmi e basta, certo mangiare sano, ma accettare questa corporatura
Ultimamente sono ingrassata di due kili e vabbè magari leggendo, se state ancora leggendo, penserete "e che sarà mai?" E in effetti è vero, non è tanto il numero sulla bilancia il problema, ma è il fatto che a vederli su di me dopo averne persi 10 pesa così tanto che non sembrano solo 2
A volte penso che la gente se sapesse quello che penso realmente di me penserebbe che sono solo stupida e che magari "c'è gente che vorrebbe averlo il corpo come il tuo"
Ma come si fa quando vorresti essere più magra, semplicemente più piccola in generale
Allora mi auguro in futuro di sentirmi più predisposta a sentirmi bella per un periodo di tempo abbastanza lungo da superare il tempo in cui non lo sono
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belladecasa · 7 months
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Rientro, mi guardo, sono brutta come la morte, non riesco a calmarmi perché mi sento fisicamente e psicologicamente al limite a causa dello stile di vita malsano che ho adottato ormai da settimane, se non mesi (escludendo la parentesi di pseudo serenità che ho avuto in Calabria). Dormo in media dalle tre alle sei ore (frammentate) a notte, mi sveglio devastata con gli occhi che mi bruciano e mi fiondo sugli psicofarmaci, spesso devo mettermi a dormire di mattina perché non mi reggo in piedi, cosa che non fa che acuire la mia ansia per le cose che devo fare. In media consumo un solo pasto al giorno e passo il pomeriggio in biblioteca. Vedere la folla di studenti in Piazza Verdi e via Zamboni mi fa sentire soffocata, mi sento guardata e giudicata da tutti. Quando torno a casa penso solo che non ho fatto abbastanza, che se non riesco a consegnare la tesi sarà l’ennesima dimostrazione della mia incapacità. Allo stesso tempo l’idea di laurearmi non mi genera la minima soddisfazione, tanto meno felicità, mi sembra solo di aver faticato immensamente e aver compromesso irreparabilmente io mio sistema nervoso e il mio corpo per nulla. Come se non bastasse non solo mi sento vulnerabile a causa della mia salute mentale e fisica ridotta al limite, ma anche socialmente minacciata; oggi un mio amico mi ha raccontato che una conoscente di sua sorella ha scoperto che quello che doveva essere il suo migliore amico ha diffuso sue immagini prese da Instagram sui gruppi Telegram di depravati io sono satura di questa società sono piena di sentirmi insicura da dentro a fuori, mi sembra che i miei sforzi sovrumani per vivere non siano mai ripagati dalla vita e sono inconsolabile, se non avessi la fortuna di avere degli amici e una famiglia meravigliosi a cui rendere conto e per cui non voglio essere causa di sofferenza mi sarei suicidata da un pezzo
#s
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autolesionistra · 2 months
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Uno dei miei hobby colpevoli è scrutare le facce della gente che incrocio per strada o che magari sta passando in macchina cercando quella relativamente esigua ma costante percentuale di persone che va in giro con la faccia terrorizzata.
Dopo anni di osservazioni oziose mi spingerei a ipotizzare che non sempre l'espressione impaurita di qualcunə corrisponda realmente a qualche turbamento interiore: c'è gente che semplicemente ogni tanto gira con quella faccia lì; se interrotti da qualche interazione casuale i lineamenti si distendono e non c'è nulla nel linguaggio corporeo che tradisca un qualche malessere. Altri si capisce che in quel momento lì non se la passano benissimo, e faccio sempre un po' di toto-sfiga, se sono in terribile ritardo, se sentono male da qualche parte, hanno ricevuto qualche brutta notizia, un principio di attacco di panico o magari stanno andando in un posto poco piacevole, che so io.
Non mi sento troppo in colpa a praticare questo passatempo perché in genere chi gira con la faccia terrorizzata non presta particolare attenzione ai passanti sbircioni, anzi, sono le tipiche persone che quando le guardi non ti guardano. Poi non lo faccio con cattiveria, ogni tanto mi verrebbe da fermarne qualcuno e dire "tranquì, zio, passa tutto". Alla fine prima o poi si diventa tutti per un po' passanti dalla faccia terrorizzata di qualcun altro.
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focacciato · 2 months
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Una foto brutta, ma che amo - per dirti quanto mi fai stare bene e quanto ogni giorno mi fai sentire amato. Piccole cose che rendono piacevole la mia presenza in questo mondo che da quando ci sei te sembra essere meno piccolo, che da quando sto con te mi sento meno ingombrante. Mi dici che sono grande, ma io mi sento grande solo quando sto con te, solo quando fai questa faccia buffa quando ti chiedo di darmi il bacio più bello del mondo, ma forse non lo sai che il bacio più bello del mondo sarà qualunque bacio che mi darai ancora una volta tu
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sofysta · 9 months
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Io sono doppia. Si, io sono sensibile. E sono anche forte. Sono introspettiva ed estroversa. Amo la solitudine ma sono espansiva. Sono fragile ed intensa, sono umile. So quanto valgo, sono riservata ed a volte esplosiva. Sono delicata e determinata. Mi ferisco facilmente e cado ma ho una grande resilienza per rialzarmi ogni volta. Ho un'idea(quasi) romantica della vita che non sempre mi facilità l''incontro con questa realtà. M'indigna profondamente l'ingiustizia e divento un leone quando vedo invasi i miei diritti ma anche quelli di chi amo o degli esseri umani in generale . A volte sento male al fisico quando un'emozione è forte, bella o brutta che sia. Se assisto al successo di qualcuno mi commuove di gioia ed empatia e se assisto al dolore di qualcuno non posso evitare di piangere. Sento tutto, sento troppo, sento sempre. Tengo moltissimo al significato delle parole perchè esse sono semi per il nostro cervello che generano pensieri buoni come frutti maturi o cattivi come la gramigna. Tutti questi aspetti a volte rendono più complicata la mia vita ed anche le mie relazioni ma le rendono anche dense di una ricchezza impareggiabile. E questo dobbiamo saperlo noi e devono saperlo tutte le persone che scelgono di averci nel loro mondo.
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recovery-nuovame · 2 years
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Mi sento grassa
Mi sento sola
Sono sola
E sono diventata grassa...
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kyda · 4 months
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sono stanca di studiare liste di verbi e reggenze 😓 sui libri di russo devo sempre sudare e disperarmi e comunque cercare di parlarlo dopo tutti questi anni è come dover fare costantemente più calcoli matematici a mente e contemporaneamente e mi sento una scema e ora sono triste e anche incapace e triste e incapace e molto triste perché mi sono scelta una lingua bella ma brutta e difficile e penso a come si dice che è colpa mia, con quale verbo e con quale caso, e non mi viene né l'uno né l'altro 😞😞😞😞
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sonego · 1 year
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oggi a lavoro ho ammesso di farmi pare mentali à gogo. sono tornato a casa e mi sto facendo ALTRE pare. si parla ora in ufficio de "le famose pare di nico" e mi fa ridere (davvero, non ironicamente) ma in tutta serietà ed onestà devo calmarmi un pochettino con ste pare perché ultimamente mi sto rovinando la serenità da solo un po' troppo spesso
#in realtà al momento me le sto facendo perché sono triste#che SO che sembra non avere senso ma hey il mio cervello ha poco senso#(ne ha un po' di più per me perché vivo con il border da abbastanza da aver capito molti dei sui meccanismi#ma sono malsani e non funzionali quindi so che la maggior parte delle persone rimarrebbe ??? se li provassi a spiegare)#ma in pratica sono triste perché mi manca una persona (che ho visto un'ora fa. ma ok) > penso a quanto fa schifo la vita quando non posso#vederla o parlarle come ero abituato a fare > mi metto a pensare ossessivamente a lei/a quanto è inutile la vita senza di lei (MOOOLTO#dramatic. la vedo tutte le settimane anche se ultimamente di meno) > overanalizzo ogni nostra interazione. comincio a pensare che di sicuro#lei è contenta di non avermi tra le palle così tanto e non vedeva l'ora di liberarsi un po' di me#poi piango e mi torturo per un'ora senza interruzioni e mi viene voglia di cavarmi gli occhi#TUTTO QUESTO sentendomi tutto il tempo in colpa perché questa persona non sta troppo bene fisicamente e io LO SO e sono anche sinceramente#preoccupato e mi dispiace e voglio davvero che si riposi. però non riesco a fermare questi pensieri di merda che#sono veramente egoisti perché il suo mondo non ruota intorno a me e so razionalmente benissimo che non mi direbbe mai che sta male solo per#trovare una scusa per non vedermi o cose del genere e non è neanche che penso questo è solo che mi sento in colpa a pensare che lei è#contenta di non vedermi quando col cazzo che una che sta a casa perché sta male è contenta????? cioè mi sembra proprio di#boh farle proprio un disservice a pensare ste cose anche se tutto viene da un odio per me stesso non dal mio pensare che lei sia una brutta#persona o che#sto rantando come non mai lmao è che sto sinceramente male. cioè mi sento proprio quella stupida sensazione del cuore che mi si stringe#tipo stritolato dalle mani della mia ansia#che immagine poetica lmao ma è proprio così che mi sento cioè una stretta al petto che mi fa sentire così... male#non sono bravo a spiegare come mi sento a parole... è un periodo di merda sinceramente. molto di merda#fisicamente e mentalmente è tutto difficile e mi viene da piangere in continuazione anche se poi non ci riesco quasi mai#e dio santo può il mio cervello lasciarmi stare 2 secondi cioè okay non posso vederla e sono triste ma perché devo turn it all into una#roba catastrofica e come se l'universo mi odiasse e lei mi odiasse e TUTTI mi odiassero. FRA CALMATI#forse è anche perché ho un po' bisogno di stare fuori casa e con amicə ma in realtà non ho molti amici lmao cioè tbh lei è l'unica con cui#esco perché sono triste e solo e mentally ill#e boh sono triste. mi sento solo mi sento stanco mi sento distrutto mi sento ansioso. e ora chiudo e mi sa che cancello sto post presto lol
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johnlocksaddict · 1 month
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L'equilibrio che bilancia la mia vita è il mio totale squilibrio. Ci sono giorni in cui sono la persona più produttiva e diligente del mondo: studio, lavoro, mi alleno, pulisco casa, mangio bene (senza neanche uno sgarro), faccio un po' di self-care. Sono volenterosa, propositiva e mi sembra di poter ottenere tutto quello che voglio senza quasi nessuno sforzo.
Ma questi giorni esistono solo perché ce ne sono altri di totale e completa nullafacenza. Dove non ho il coraggio neanche di alzarmi dal letto, di cucinare o di lavare un piatto.
E la cosa più brutta è che a volte questi giorni sono consequenziali. Quindi sono superwoman il giorno prima e troppo pigra per pettinarmi il giorno dopo.
Quindi non riesco mai a raggiungere i miei scopi, perché sono specializzata nell'autosabotaggio, di conseguenza quello che ho costruito il giorno prima sento quasi il bisogno di distruggerlo.
Però comunque è normale, credo, che ci siano queste altalene.
Ammiro tanto quelle persone che sanno essere costanti e se potessi scegliere una qualità del mio carattere che odio è proprio l'incostanza. Se fossi capace di concentrarmi su un obiettivo, senza scoraggiarmi a ogni minimo bump on the road, sarei tutto quello che ho sempre voluto.
Sarei magra, tonica, coraggiosa, in salute e forse anche felice.
Vorrei tanto essere una di quelle persone capaci di stare perennemente a dieta (o comunque per un periodo superiore ai due giorni che è il mio massimo di questi tempi), o una di quelle ragazze perennemente in palestra, capaci di ottenere il fisico che hanno sempre sognato, o quelli che riescono a imparare una lingua studiando giorno per giorno.
Insomma, tutto ciò che riguarda uno step by step non mi appartiene. Sono zero o cento, con poche vie di mezzo.
Ad esempio con il weekend libero potrei fare tutto quello che ho rimandato in settimana. Potrei allenarmi, potrei studiare molto di più, cucinare per la settimana, pulire tutta la casa e anche uscire con gli amici, le giornate sono lunghe. Eppure il 90% delle volte non faccio neanche la metà di quanto preventivato
Ma non ne sono capace
È per questo che da quando ho intrapreso l'università pubblica in concomitanza con il mio lavoro full-time, sono enormemente terrorizzata.
Soprattutto perché non so mai quando possa sentire l'esigenza di buttare tutto nell'immondizia; magari a due esami dalla laurea, magari alla prima bocciatura o al primo professore che mi tratterà uno schifo. Nonostante ciò, nella mia vita lo studio è stata l'unica costante che non ha subito variazioni d'impegno o sabotaggi o distruzioni.
E quindi come si risolve? Come faccio a essere costante? Perché la mia incostanza si riflette anche nella mia vita giornaliera?
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papesatan · 6 months
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Un insetto capovolto si trascina a fatica fuori della mia finestra. L’osservo un po’, ma penso a me. Alla rabbia che sento, quella che mi fa urlare pazzo invasato, quando mi mancano di rispetto, pretendendo tutto senza dare niente. Una volta ho spaccato una sedia per questo. Un bambino pestifero di nome Dachi aveva preso a infastidire una compagna, tirandole grumetti di colla nei capelli. Ripreso più volte, il birbone aveva continuato le sue pratiche vessatorie, ghignando strafottente, come se nulla fosse. All’ennesimo reclamo della povera Carlotta, mia intoccabile protetta, mi alzo, bollendo di sangue demonio e, raggiunto il banco a balzi, sferro un tracotante calcione all’incolpevole sedia accanto a Dachi, disintegrandola completamente. “La prossima volta al posto della sedia ci sarà la tua testa!” urlo odiandomi fuori di me. Dachi mi fissa morto in volto, silenzio ovunque intorno, ne godo la pace per un istante, sentendomi a pezzi come la sedia, so d’aver esagerato, fa sempre male cavar fuori il lupo. A fine serata, mi siedo accanto a Dachi e dico: “Mi dispiace per quello che è successo. Perché fai sempre il monello e mi fai arrabbiare? Ciò che è successo è una cosa brutta, te ne rendi conto, vero?” “Sì… le sedie costano” “Ma no, non c’entra la sedia, quella si ricompra. Usare la violenza non è mai bello. Non è una soluzione, capisci? Credi mi diverta spaccare sedie? Non serve a niente e fa solo male. Ed io non ti farei mai del male, lo sai, vero?” annuisce “Mi prometti che d’ora in poi mi ascolterai e farai il bravo?” annuisce ancora, prima di lasciarsi andare a un ghigno birichino. Una causa persa, ma rido anch’io, carezzandogli i capelli. La sedia avrei dovuto incorniciarla a monito perenne, invece ahimè, l'ho buttata.
Guardo fuori della finestra: l’insetto arranca ancora a testa in giù, verso la cieca sopravvivenza. Non posso fare nulla per salvarlo, mi dico, non sono Dio e non mi piace quando l’uomo interferisce con la natura, anche se a fin di bene, giocando alla somma divinità. Applico il distacco e penso alle guerre, Russia, Ucraina, Palestina, non posso farci niente, non è affar mio. Torno ai fatti miei, ai miei lividi, al lupo e alla rabbia, alle catene e alle ferite autoinflitte, mi perdo nel dolore, dopo qualche minuto torno alla finestra: arranca ancora, sempre più stanco, resiste ancora. Niente, basta, apro la finestra e con la punta di una matita m’avvento a raddrizzarlo, ma mentre lo volto smette di muoversi. Lo fisso per un po’, aspettandomi qualcosa, un movimento, la vita. Niente, lui resta lì, morto. Getto la matita e piango di sconforto, inutile, mi son deciso troppo tardi... Mi volgo alla finestra. Non c’è più. Se lo sarà portato, funebre, il vento? O m’ha preso in giro per furba tanatosi?
Spero la seconda, sarebbe più facile perdonarmi. 
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io-rimango · 2 months
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“A ogni delusione della vita ti ritiri nel tuo giardino segreto, costruito in anni di pena e di attenzioni. Brutta è la vita, mille rose ha il tuo giardino: c'è un frutteto seminato l'anno che ti ha lasciata tuo marito, c'è un orto di erbe aromatiche coltivato la primavera che hai perso il lavoro e c'è un limoneto piantato quando tua sorella è partita, fuori stagione, è venuto bene lo stesso.
Del tuo giardino segreto non hai mai detto parola a nessuno. Neanche a me. Ma è lì che vai quando non mi ascolti. Sono sicuro: ne sento il profumo.
Come mi piacerebbe entrare e vedere, Chiara. E infatti mi avvicino, ma tu mi tieni fuori dal cancello, mi tiri i sassi.”
(Paolo Milone, L'arte di legare le persone)
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