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#martire di Terni
tremaghi · 3 months
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Per San Valentin la lodola fa il nidin
Oggi si festeggiano gli innamorati, legati dalla tradizione cristiana a San Valentino, il martire di Terni, festività istituita nel 496 da Papa Gelasio.Una delle tante storie legate a questa festa narra di Serapia, fervente cattolica e Sabino, centurione romano di fede pagana che si convertì al cristianesimo per amore. La controversia storia dei due giovani venne seguita da San Valentino che…
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diceriadelluntore · 1 year
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Innamorati
Una festa è un periodo di tempo dedicato a celebrazioni particolari, a riti e a liturgie ben distinti dalla vita e dal lavoro quotidiani. Le feste scandiscono sia il ciclo dell'anno sia la vita individuale, nel cui ambito rappresentano a volte riti di passaggio da uno status a un altro. È anche l’occasione per rendere santo un giorno particolare, cioè secondo l’accezione etimologica (dal latino sanctus, participio passato di sancīre, sancire una patto), dargli una inviolabilità in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una legge morale o religiosa, è per ciò stesso inviolabile, o ciò che, per comune consenso degli uomini, è religiosamente venerato o è considerato degno di venerazione (Santo, Enciclopedia Treccani).
Oggi è un giorno che la chiesa Santifica ad un santo, San Valentino da Terni. Comunemente, è considerato “patrono degli innamorati”. Secondo una leggenda, infatti, battezzò un giovane romano pagano, Sabino, per sposare la sua amata cristiana, Serapia, nei momenti appena precedenti la morte di lei, improvvisamente ammalatasi di tifo. Secondo la leggenda, la benedizione di Valentino, dette un sonno ristoratore e beato alla coppia, che così potette vivere insieme nell’eternità. 
Da un punto di vista più storico, la testimonianza più antica su San Valentino è contenuta nel Martirologio geronimiano scritto nel V secolo, che riporta la memoria del 14 febbraio presso la comunità cristiana di Terni; un secolo dopo la primissima citazione di Valentino del Martirologio, nella Passione di Maris, Marta, Audiface e Abacuc viene raccontata la storia di un prete di Roma che guarisce dalla cecità la figlia del principe Asterio e battezza lei, il padre e tutti i membri della famiglia, trovando la morte il 14 febbraio sulla via Flaminia, durante l’impero di Claudio II, e cioè tra il 268 e il 270. Il martire viene sepolto in quella che diventerà poi la Catacomba di San Valentino, al secondo miglio della Flaminia, sulla quale verranno edificati anche una chiesa e un monastero. La ossa del santo, tuttavia, verranno traslate nel IX secolo nella basilica di Santa Prassede. Il testo più importante riguardo alla vita di san Valentino arriva invece intorno al 725 ed è la Passio Sancti Valentini, che racconta la storia dell’oratore Cratone, il cui figlio soffre di una gravissima malattia alle ossa; un amico gli consiglia di rivolgersi a Valentino, cittadino e vescovo di Terni, che guarisce il ragazzo e converte al cristianesimo Cratone e tutti i suoi allievi, tra i quali figura anche il figlio del prefetto Furio Placido, che fa decapitare il vescovo il 14 febbraio al 68° miglio della via Flaminia. Il corpo viene recuperato da tre discepoli e sepolto in un cimitero fuori le mura di Terni, dove sorgerà poco dopo la basilica a lui intitolata. Dal racconto, tuttavia, è assente sia la data del martirio, sia qualunque riferimento che possa aiutare a collocarla. Per convenzione, si festeggia il giorno di San Valentino, il 14 Febbraio, data in cui si sa che fu martirizzato per decapitazione, anche la festa degli innamorati: tutte e due le cose sono non del tutto certe, ma la seconda lo è di più della prima.
Infatti il binomio San Valentino - Innamorati risale a tempi molto più recenti, cioè al XIV secolo, quando Geoffrey Chaucer, il grande scrittore e drammaturgo inglese, associò il giorno del santo a quello in cui gli uccelli formano le coppie. Ma c’è una distinzione: Chaucer individua il 2 Maggio, giorno di San Valentino patrono di Genova, il primo vescovo dell'arcidiocesi di Genova, carica che mantenne dal 312 alla morte nel 325, ma il culto è relegato solo all’area genovese. Nel 1391 John Clanwowe anticipa la festa degli innamorati al 14 febbraio. La fusione delle date nasce dal fatto che il San Valentino di Terni è molto più importante e venerato di quello di Genova proprio grazie alla sua celebrità.
In verità, tutto nasce da una sovrapposizione di date e di santi: nel 496, papa Gelasio I, 49° Vescovo di Roma, abolì i Lupercalia Romani, dei riti che si tenevano dal 13 al 15 Febbraio, in onore del dio Fauno nella sua accezione di Luperco (in latino Lupercus), protettore del bestiame ovino e caprino dall'attacco dei lupi. Tuttavia non sostituì nessun altra ricorrenza, se non quella storia del martirio di Valentino da Terni, che non aveva nessun legame con gli innamorati.
Ma è altrettanto vero che la fama della prima leggenda si sviluppò moltissimo nel centro e nel Nord Europa, tanto che esistono decine di reliquie del Santo sparse in Italia, Francia, Austria, Germania, Polonia e persino Dublino. Tanto è vero che Ofelia nell’Amleto (1602) dice:
Dimani è il giorno di San Valentino, e fino dal primo lume dell’alba io mi posi alla finestra per divenire la sua fidanzata. Allora egli sorse e indossò i panni e apri la porta della sua stanza e fece entrare la vergine, che tale non si dipartì più dl là.
W. Shakespeare, Amleto, Atto IV, Scena V 
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out--of-order · 3 months
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Ciao Tumblr, è da tanto che non ci sentiamo.
Questa volta ti scrivo seduta su un muretto, cullata dal dolce suono delle gocce di pianto che dal cielo scendono, calmando le folle, bloccando la massa informe di essere umani che, indirettamente, si sono fatti padroni dell'esistenza comune.
Ti dedico questo mio tempo, nella speranza che, condividendolo, riesca a definire ogni secondo della mia realtà, tentando di creare un qualcosa di unico e tangibile, un qualcosa di sensato, di utile.
Mi trovo immersa nell'irreale, ovunque guardi vedo solo ciò che di più estraneo ci sia mai stato, vedo tutto ciò che non conosco inglobare l'essenza di quello che sussiste da sempre. Ma, soprattutto, mi vedo mancare il cardine portante a cui ho fatto riferimento da sempre, come se fossi una serratura a cui è stata sottratta la chiave, a cui il tempo regala la propria usura, lasciandola chiusa e segreta a chi non sia mai stato degno di aprirla.
Ti scrivo perché ne sento la necessità, perché, astenendoti da ogni considerazione, non hai mai fatto del giudizio altrui il tuo punto di riferimento.
Il tempo di quel martire fondatore dell'amore ormai è scaduto, le lancette hanno oltrepassato il confine; le sante reliquie di Terni ora possono essere dimenticate nuovamente. Si affievolisce l'ardente fiamma dell'ipocrisia, si torna alla reale realtà quotidiana, il che forse è anche peggio.
Questa mattina ho aperto gli occhi al mondo digitale, ricevendo quell'insieme di parole che, se messe nell'ordine giusto, sono la combinazione per aprire la cassaforte. Questa mattina il cuore si è riempito della consueta malinconia che ha caratterizzato la mia mente per giorni e giorni, quel filo conduttore che porta l'elettricità necessaria ad avviare il processo vitale.
16.026 è solamente un miscuglio di numeri. Una sequenza di cifre che può rappresentare tutto e niente, freddi e precisi come solo la scienza sa essere. Eppure, per me, quel numero rappresenta la libertà, ma anche le catene, l'indipendenza e la subordinazione, la volontà e l'inerzia. Chissà come la mia anima riesca a modellare la sicurezza della matematica, così dettagliata, dandole le sfumature dell'incertezza.
Quel numero è il simbolo della distanza tra me e me stessa, tra il mio corpo e la mia anima, tra ciò che è giusto e ciò che è necessario; è il numero di chilometri esatti tra me e la mia metà. E mi vergogno quasi a dover ammettere di essere stata felice al mento della decisione, nessun ripensamento, nessuna concezione reale dei sacrifici necessari atti a creare un futuro migliore, seppur arduo.
Ora eccomi qui, a contare i sassolini di solitudine che ho raccolto nelle ultime settimane, esser così tanti da creare un muretto sufficientemente solido a sopportare il peso della mia decisione. Che poi, decisione, lo è stato solo per me. A lui ho lasciato un involucro vuoto, una voragine, portando con me il necessario per riempirla, lasciando a lui il compito di ricucire un tessuto senza aver a disposizione nemmeno un filamento. Ma, nonostante questo, lo ammiro da questo vetro sottosopra, lo guardo tentare di tirare i lembi uno verso l'altro, come un ragno che tesse la tela mentre il vento lo depreda.
"Non dimenticarmi" sussurrano le sue dita sfiorando il freddo schermo, come una richiesta d'aiuto urlata sott'acqua, a cui viene negato l'ossigeno utile ad urlare al mondo. E non lo farò, promesso.
Dimenticarlo. Come se un terzo della mia vita potesse sparire improvvisamente, seguendo l'esempio del sole al ruotare del globo. Dimenticarlo, come se fosse possibile abbattere un muro sostenuto dalle radici di un'edera forte e possente, colei che è il collante di tanti pezzi di pietra così diversi per forma e colore, avvolti da quelle dita di legno raggrinzito, come fanno le mani degli avi nei confronti dei posteri. Siamo cresciuti camminando al fianco uno dell'altra, il nostro DNA si è conformato per far spazio ad ulteriori fibre, non importanti per noi stessi, ma vitalmente fondamentali per l'altro.
È proprio vero quando definiscono l'amore come un tornado: abbatte la casa che hai creato, ti fa vedere che si può radere al suolo anche l'edificio più alto, lasciando intatte soltanto le presenze nascoste sotto la superficie. Ti fa notare la sterilità delle convinzioni moderne, rende vano ogni minimo sforzo materiale, obbligandoti a raccogliere e conservare lo spettro dell'essenziale, del vero.
Ti scrivo seduta su un muretto, cullata dal dolce suono delle gocce di pianto che dal cielo scendono, cercando una via pura per riuscire ad esternarti quanto t'ami, cercando di mostrarti la carenza di te nelle mie giornate, consolandomi con il semplice ricordo delle tue braccia avvolte attorno al mio debole spirito.
Ti amo, ti ho amato e seguiterò a provarci, sperando ed aspettando il momento esatto in cui tutto questo, finalmente, riceverà il senso che merita.
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furinkazanworld · 1 year
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📸 Terni ( Italia/Umbria) Basilica di San Valentino . . . Il primo edificio risale al IV secolo, e fu costruito sopra la tomba del martire san Valentino, presso un'antica necropoli paleocristiana.  Nel 742 la basilica fu teatro dello storico incontro tra il re longobardo Liutprando e papa Zaccaria. Il luogo dell'evento fu scelto dal sovrano dei Longobardi proprio per la presenza della salma del santo che si diceva avesse proprietà taumaturgiche. In quell'incontro Liutprando donò alla Chiesa di Roma diverse città, tra le quali Sutri.L'attuale edificio risale però al XVII secolo, quando sotto il pontificato di papa Paolo V vennero iniziate con successo le ricerche delle reliquie del santo nel luogo in cui sorgevano le prime chiese. . . . #terni #terni_photogroup #ternibasilica #ternichiesa #terniitalia #ternisanvalentino #igersterni #loveterni #terniphoto #umbria #umbriaphoto #umbriatourism #umbriagram #umbrialovers #umbria_super_pics #umbriaitaly #umbriacuoreverde #umbriainunoscatto #giuseppeposillipo #ongatokihito #唵賀季人 #sanvalentino #basilicasanvalentino #basilicaterni #basilics #sanvalentinoumbria #ternivalentino #church #chieseitaliane #basilicheitaliane (presso Basilica di San Valentino) https://www.instagram.com/p/Co19NLPq9O_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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umbriasud · 1 year
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San Valentino, un grappolo di case e una chiesa romanica in Valnerina
Di santi Valentino, in giro, ce ne sono diversi. La stessa Terni, che pure lo ha come patrono, ebbe due vescovi con questo nome agli albori del cristianesimo. Uno ne ha scelto: il primo in ordine cronologico, vescovo e martire. Certo è invece, che proprio quest’ultimo è il Santo Valentino che dà il nome ad un piccolo centro della Valnerina, abbarbicato sulla montagna, in riva destra del Nera, non…
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MARTEDI 14 FEBBRAIO 2023 - 🔸♦️🔸SAN VALENTINO🔸♦️🔸 San Valentino di Terni, detto anche san Valentino da Terni o san Valentino da Interamna (Terni, ... – Roma, 14 febbraio 347), è stato un vescovo e martire cristiano. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è considerato patrono degli innamorati e protettore degli epilettici. La più antica notizia di Valentino di Terni è nel Martyrologium Hieronymianum, un documento ufficiale della Chiesa dei secc. V-VI dove compare il suo nome, la città di sepoltura e il dies natalis, cioè il giorno della morte, il 14 febbraio. Ancora nel secolo VI un altro documento, la Passio Sancti Valentini episcopi et martiri (BHL 8460)[3], ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione notturna e di nascosto, la sepoltura a Terni ad opera dei discepoli Procolo, Efebo e Apollonio, il successivo martirio di costoro e la loro sepoltura sempre in Terni. La vicenda di Valentino di Terni si è per secoli confusa e accavallata con quella di un altro martire, un prete romano di cui si fa menzione nella spuria "Passione di Mario e Marta" (BHL 5543), ambientata ai tempi di Claudio il Gotico (morto nel 270), sotto il quale è noto non si siano mai verificate persecuzioni anticristiane, e che per di più viene dato come coevo di papa Callisto I, morto però nel 222. Di ben altro spessore la Passio di Valentino di Terni (BHL 8460). L'azione è ambientata a Roma: il grande filosofo greco Cratone, che vi tiene una scuola rinomatissima e seguita da tutti i rampolli dell'aristocrazia senatoria, ha un figlio, Cerimone, afflitto da una gravissima patologia neurologica. Qualcuno gli suggerisce di contattare il vescovo di Terni, Valentino che tempo prima ha curato una persona affetta esattamente da quella rara e terrificante malattia. Cratone manda immediatamente a chiamarlo, e Valentino arriva a Roma. Cratone gli chiede di intervenire a favore del figlio. Valentino gli risponde che lo farà, ma solo se il padre veramente lo vuole. Cratone assevera e offre a Valentino la metà di tutti i suoi beni. Valentino risponde che gli interessa solo la sua conversione al cristianesimo (presso Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia) https://www.instagram.com/p/CopS9LnIppJ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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babayagafun · 1 year
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𝗦𝗮𝗻 𝗩𝗮𝗹𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗼, 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗔𝗺𝗼𝗿𝗲, è una ricorrenza dedicata agli innamorati ed a tutte le persone che si vogliono bene. Si celebra il 14 Febbraio. E' nata come festa cristiana in onore di un martire cristiano di nome San Valentino di Terni. Attraverso successive tradizioni popolari, è diventata una significativa celebrazione culturale, religiosa e commerciale del romanticismo e dell'amore in molte nazioni del mondo. I simboli di San Valentino usati oggi includono il contorno a forma di cuore, il cioccolato, le colombe e la figura di Cupido. 💝💖💓 #sanvalentino #sanvalentino23 #sanvalentinoday #sanvalentino2023 #sanvalentinoinlove #ınstadaily #ildeangelis #babayagatv #erikabarbato #vanessagrey #passion #babayagafun #love #amore #italia #febbraio #like #cuore #sanvalentin #festadegliinnamorati #valentinesday #sanvalentinesday #regalo #ideeregalo #valentineday https://www.instagram.com/p/Coo0jhvtSdO/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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daniela--anna · 1 year
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Valentine's Day origins and meaning.
Also known as "the feast of lovers" celebrated today in most of the world, it was established in 496 by Pope Gelasius I to replace the celebrations of the Lupercalia in honor of the god Faun and owes its name to the martyr Valentine of Terni.
The Lupercalia, in ancient Rome, were days of celebration in which the servants took the place of the masters and vice versa, with the aim of giving life to a process of rebirth and to put the primordial chaos back into action.
During the festivities some archaic fertility practices were carried out which provided that women, in the street, subjected themselves to the blows thrown by groups of naked men with bundles of branches held by strings.
The whips, according to tradition, served to give a blessing that propitiated the fertility of women.
However, in the late Roman Empire, these rites began to be considered despicable, until they were banned by Christian popes and, in particular, by Pope Gelasius I who decided to establish a festival dedicated to love without references to sexuality.
What of today?
Being a festival of clear pagan and non-Christian origins, we find no mention of it in the Bible.
📚 To learn more see the articles:
A new name for an ancient orgy
📚 Valentine's Day: What is its origin?
at jw.org
Festa di San Valentino origini e significato.
Detta anche "la festa degli innamorati" celebrata oggi in buona parte del mondo, fu istituita nel 496 da papa Gelasio I° in sostituzione dei festeggiamenti dei Lupercalia in onore del dio Fauno e deve il suo nome al martire Valentino di Terni.
I Lupercalia, nell'antica Roma, erano giornate di festa in cui i servi prendevano il posto dei padroni e viceversa, con lo scopo di dar vita ad un processo di rinascita e di rimettere in atto il caos primigenio. Durante i festeggiamenti venivano svolte alcune pratiche arcaiche di fertilità che prevedevano che le donne, in strada, si sottoponessero ai colpi scaraventati da gruppi di uomini nudi con delle fascine di rami strette da spaghi. Le frustrate, secondo la tradizione, servivano a dare una benedizione che propiziava la fertilità delle donne.
Tali riti, nel tardo Impero Romano, iniziarono però ad essere considerati deprecabili, fino a venire banditi dai papi cristiani e, in particolare, da papa Gelasio I° il quale decise di istituire una festa dedicata all'amore senza riferimenti alla sessualità.
Che di oggi?
Essendo una festa di chiare origini pagane e non cristiane, non ne troviamo menzione nella Bibbia.
📚Per approfondire vedere gli articoli:
Un nome nuovo per un’orgia antica
📚La festa di San Valentino: Qual è la sua origine?
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L'originale festività religiosa prende il nome dal santo e martire cristiano Valentino di Terni e venne istituita nel 496 da papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana dei lupercalia, presumibilmente anche con lo scopo di cristianizzare la festività. Idee regalo San Valentino🌹🎈 Non solo dei semplici fiori ma...fiori SPECIALI perla cura della propria pelle! Ogni giorno dell'anno è perfetto per dimostrare tutto il tuo amore al tuo ragazzo o alla tua ragazza ma è importante sorprenderlo con un pensiero di tanto in tanto per mantenere viva la fiamma dell'amore e non cadere nella monotonia. Con il ritmo di vita frenetico di oggigiorno non sempre è facile trovare l'occasione giusta per esprimere il nostro amore. Per questo motivo è importante festeggiare San Valentino, un giorno difficile da dimenticare. Vieni da The time creator store e potrai trovare MOLTE IDEE per QUALSIASI EVENTO! #sanvalentino #sanvalentino2022 #sanvalentinoday #love #sanvalentinoinlove #sanvalentinoalternativo #sanvalentinoinritardo #sanvalentinorimini #amore #sanvalentinosiavvicina #sanvalentinoinanticipo #sanvalentino❤️ #prilaga #sanvalentinoflowers #sanvalentinodolce #chiupachiups #sanvalentinotuttiigiorni #sanvalentinoiscoming #sanvalentinotorio #sanvalentinesday #sanvalentinoalleporte #sanvalentine #sanvalentinday #sanvalentinocosì #sanvalentineday #sanvalentinsday #sanvalentines #Thetimecreatoritalia #sanvalentinoallamuta #sanvalentinoanticipato (presso Rimini, Italy) https://www.instagram.com/p/CZkgFYPNrop/?utm_medium=tumblr
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70tre · 3 years
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San Valentino, patrono degli innamorati!??
San Valentino, patrono degli innamorati!??
Il fatto che san Valentino sia il patrono degli innamorati si fonda su un antico scritto dell’inglese Geoffrey Chaucer, il quale racconta soltanto come nel giorno di san Valentino gli uccellini iniziassero le loro danze d’amore: ma nulla di più! Anzi, forse lo scrittore ha addirittura fatto confusione tra la festa del martire di Terni e quella dell’omonimo santo vescovo di Genova. Poi è…
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margointhesky · 5 years
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Caro (San) Valentino,
quest’anno la mia lettera d’amore la scrivo a te. So a cosa stai pensando. Tu credi che io la stia scrivendo a te perché non ho un fidanzato.
Non essere impegnata, non implica che io non debba scrivere a nessuno.
Potrei scrivere una lettera alla mia persona preferita, che sottolineo non debba essere necessariamente il mio fidanzato.
O alla mia nonna.
O al mio cane.
O alla pizza.
O alla persona di cui sono innamorata, che in questo caso non è palesemente il mio fidanzato.
Ti scrivo, oggi Valentino, in primis perché è il tuo onomastico.
In secondo luogo, utilizzo questa lettera per far conoscere a tutti chi eri, Vale.
Leggere la tua vita da Wikipedia è molto dispersivo, non si capisce molto e nessuno ti rende giustizia.
Molti esseri umani il 14 di Febbraio di ogni anno ti invocano senza neanche sapere chi tu sia, ti rendi conto? Oggi mi sento in dovere di renderti omaggio cercando di farti conoscere da più persone possibili.
Valentino, amico mio, tu eri un vescovo e martire, e questo vuol dire che già la tua vita non deve essere stata delle migliori. Sempre che tu non sia stato un vescovo non monogamo, in quel caso allora qualche piacere della vita te lo sarai anche goduto.
Un imperatore di nome Claudio il Gotico voleva farti chiudere bottega perché non gli piaceva il cristianesimo, ma tu imperterrito hai difeso la tua fede a spada tratta e sei riuscito a farti concedere la grazia.
Poi sei stato arrestato, una seconda volta, da Aureliano (no, non il personaggio interpretato da Alessandro Borghi in Suburra), un altro imperatore. A quei tempi, ovvero durante il II sec. d.C., i cristiani non erano accolti poi così bene dalla comunità, un po’ come oggi, diciamo, solo che all’epoca ti ammazzavano. Nonostante ciò, tu divenni popolare tra i romani, eri un influencer dell’epoca Valentì, non te senti figo? Scusa so che sei di Terni, ma a sentì parlà de Romani, ti parte sempre il coatto che si racchiude in ognuno di noi.
La tua fama non riuscì a proteggerti e così venni catturato, venni portato lungo la Flaminia che una volta era fuori città per essere flagellato. Pensa Valentì, non so se te ricordi dato che so passati un po’ de anni, ma i romani che tanto ti volevano male, avevano comunque paura che la popolazione potesse insorgere in tua difesa. Ci credi? Eri uno forte Valentì.
E pensa te, Valentì, so che sei morto decapitato, ma sei morto a 97 anni. Nel II secolo d.C. nessuno moriva a 97 anni. Tutti morivano prima dei 50. Eri uno forte, Valentì.
E a voi, che non so se state leggendo, anzi probabilmente sto parlando al nulla, sapete perché hanno decapitato Valentino? Sembra che stesse celebrando un matrimonio cristiano tra una ragazza cristiana e un ragazzo pagano. La cerimonia avvenne in fretta perché la sposa era malata; i due sposi morirono, sfortunatamente, proprio mentre Valentino li stava benedicendo.
Valentino era un visionario, ve ne rendete conto?
Aveva consacrato una sottospecie di storia alla Romeo e Giulietta.
Era cristiano e ha continuato a professarlo nonostante fosse vietato.
È MORTO A 97 ANNI, un’età assurda per l’epoca in cui ha vissuto.
Mi piacerebbe anche poter raccontare l’origine della festa ispirata a Valentino, ma oggi voglio focalizzarmi solo sulla sua persona.
Io lo so che il 14 Febbraio si festeggiano gli innamorati invocando il nome di Valentino invano, e posso anche accettare questa farsa ipocrisia.
Potete andare a cena fuori.
Potete far l’amore (o scopare, come preferite) a lume di candela.
Potete spendere soldi in mazzi di rose o di qualsiasi altro fiore voi preferite.
Potete anche mangiare a casa a lume di candela.
Potete farvi regali, anche oggi, il giorno in cui Valentino morì.
Sarebbe bello, tuttavia, se potesse accadere quello che accade a Natale o a Pasqua.
Sarebbe bello se, esattamente come a Natale si ricorda la nascita di un bambinello di nome Gesù e come a Pasqua si ricorda la risurrezione di un trentatreenne sempre di nome Gesù, si potesse ricordare nel giorno di San Valentino, il 14 di Febbraio, proprio Valentino.
Fermarsi un attimo e pensare che noi stiamo festeggiando con la persona che amiamo in un giorno in cui molti anni fa morì una persona.
Voi mi direte che ogni giorno muoiono persone, anzi ogni secondo. E io lo so bene. Purtroppo, però voi decidete di festeggiare l’amore in nome di un uomo che quel giorno morì, morì consacrando l’amore.
Quindi, vi chiederei una gentilezza da parte vostra.
Se avete così tanta smania di festeggiare San Valentino, e dunque di festeggiare il vostro amore nel giorno in cui Valentino è morto, fatelo ringraziando un uomo che morì perché credeva nell’amore puro, credeva nell’amore tra due persone che, all’epoca, non potevano per nessuna ragione al mondo stare insieme.
Se siete arrivati fino qua, cosa che dubito, scrivete alla persona che amate, alla persona a cui volete bene, anche se avete paura che il sentimento non sia reciproco, e ditele che Valentino è morto decapitato a 97 anni perché stava consacrando un’unione proibita. E se lui è morto così, voi potete sicuramente trovare il coraggio di amare.
Un abbraccio Vale, grazie di averci prestato il tuo nome per una festa che, alla fine, festeggia la forza che manda avanti il mondo, l’amore.
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valhallarealm · 2 years
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PAGAN PILLS | San Valentino, il santo della cooperazione tra fedi diverse
PAGAN PILLS | San Valentino, il santo della cooperazione tra fedi diverse
Nel 496 E.C. papa Gelasio I elimina la festa romana della fertilità dei Lupercalia e la rimpiazza con quella di San Valentino, vescovo di Terni, martire e santo cristiano. La sua attribuzione agli innamorati sarebbe arrivata a posteriori. Già comunque all’inizio del Medioevo ci sono le prime associazioni della festa con l’amore. In realtà ci sono almeno due storie differenti sulla sua morte. La…
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⭐️ Pare che una parte delle reliquie del santo martire di Terni, vissuto nel secondo secolo dopo Cristo, siano conservate nella chiesa di Santa Maria di Loreto a Rovereto. Lo attesta un'atto di donazione del cardinal Odescalchi del 1835. Buon San Valentino a km zero! ⭐️ It seems that part of the relics of the martyr saint from Terni, who lived in the second century AD, are kept in the church of Santa Maria di Loreto in Rovereto. This is attested by a donation from Cardinal Odescalchi by 1835. Happy zero km Valentine's Day! #santamariadistrettorovereto #vallagarina #visitvallarsa #visitrovereto #visitvallagarina #rigenerazioneurbana #rigenerarovereto #giallo #distrettogiallo #yellow #yellowdistrict #distrettosantamaria #santamariadistrict #roveretoincentro #comunedirovereto #bettagrillo #distrettosanmarco #roveretodowntown #distrettocultura #distrettodellaquercia #instarovereto #vallarsa #sanvalentino #saintvalentine #sanktvalentin #saintvalentin (presso Rovereto, Italy) https://www.instagram.com/p/CZ8pcbWDkkx/?utm_medium=tumblr
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furinkazanworld · 1 year
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📸 Terni ( Italia/Umbria) Basilica di San Valentino . . . Il primo edificio risale al IV secolo, e fu costruito sopra la tomba del martire san Valentino, presso un'antica necropoli paleocristiana.  Nel 742 la basilica fu teatro dello storico incontro tra il re longobardo Liutprando e papa Zaccaria. Il luogo dell'evento fu scelto dal sovrano dei Longobardi proprio per la presenza della salma del santo che si diceva avesse proprietà taumaturgiche. In quell'incontro Liutprando donò alla Chiesa di Roma diverse città, tra le quali Sutri.L'attuale edificio risale però al XVII secolo, quando sotto il pontificato di papa Paolo V vennero iniziate con successo le ricerche delle reliquie del santo nel luogo in cui sorgevano le prime chiese. . . . #terni #terni_photogroup #ternibasilica #ternichiesa #terniitalia #ternisanvalentino #igersterni #loveterni #terniphoto #umbria #umbriaphoto #umbriatourism #umbriagram #umbrialovers #umbria_super_pics #umbriaitaly #umbriacuoreverde #umbriainunoscatto #giuseppeposillipo #ongatokihito #唵賀季人 #sanvalentino #basilicasanvalentino #basilicaterni #basilics #sanvalentinoumbria #ternivalentino #church #chieseitaliane #basilicheitaliane (presso Basilica di San Valentino) https://www.instagram.com/p/Co19FTuKzQt/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lozoodisimona · 2 years
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SHARE TWEET Tante volte ci si chiede come mai Terni sia una città piena di ”Paci”, ma la presenza di ”Paci nella città di Terni va data dal fatto che San Valentino è ufficialmente il patrono degli epilettici, dei malati mentali e fisici e solamente dopo è il patrono degli innamorati, e San Valentino di Terni ospitò nella città della Conca dell’Umbria, per volontà dello stesso Santo, malati fisici e mentali che nessuno curava, poiché nella Società dell’Antica Roma, il culto pagano degli Antichi Romani, esaltava la Sensualità, la Potenza e la Virilità, e tutti quelli che non erano ”potenti’ venivano uccisi, oppure abbandonati ed emarginati, e Valentino di Terni era un patrizio romano, che erano i detentori del Potere dell’Antica Rome, e nonostante provenisse da una famiglia potente e ricca, rimaneva disgustato dalla ferocia del mondo romano, e proprio per ribellarsi alle violenze dei militari romani, si convertì al cristianesimo, alternando la professione di medico a quella di guaritore, dove aiutava con grande successo tutte quelle persone che non erano considerate degne d’aiuto dagli antichi romani. Ma l’episodio che lo rese celebre, fu il matrimonio clandestino tra la giovane Serapia che era di religione cristiana, ed il legionario cristiano Sabino, che si avvicinò al culto cristiano nonostante la volere contrario della Famiglia di lui, che il Santo Valentino fece sposare entrambi nonostante le leggi dell’epoca glielo impedissero, a cui targicamente seguì la morte di entrambi, poiché Serapia e Sabino morirono entrambi per malattia, mentre San Valentino dopo questo episodio bello e tragico, continuò ad aiutare i poveri ed i malati, portando aiuto e fede alle persone in difficoltà dell’Antica Roma, guarendo molti malati grazie alle proprie capacità mediche, e catturato dalle legioni di Roma, venne decapitato a Roma, diventando un martire cristiano (i martiri sono considerati dei santi guerrieri e da qui è anche considerato patrono dei guerrieri), ma la sua città non lo ha mai dimenticato e tuttora grande è la fede dei Ternani nei confronti di questo Santo Ternano che è venerato in tutto il mondo (L’articolo è di @menichinigiulio per @ternanalive) (presso San Valentino di Terni) https://www.instagram.com/p/CZzBQ43Ap9u/?utm_medium=tumblr
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LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2022 - ♦️ SANTA LUCILLA DI ROMA ♦️ Lucilla (Roma, ... – Roma, 257 circa) è stata una vergine e martire cristiana, vissuta nel III secolo. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica. Secondo l'agiografia, Lucilla visse ai tempi della persecuzione di Valeriano intorno al 257. Cieca dalla nascita, recuperò la vista dopo che il padre, il tribuno Nemesio, ebbe richiesto e ottenuto dal papa, Stefano, il battesimo per sé e per la figlia. A battezzarla fu San Valentino di Roma (prete confuso spesso con l'omonimo vescovo di Terni patrono degli innamorati). La loro nuova fede cristiana e il miracolo appena ottenuto resero il padre "sordo" alle continue richieste dell'imperatore, tanto che furono condannati entrambi a morte e subirono il martirio: lei lungo la Via Appia nei pressi del tempio di Marte e lui tra la via Appia e la via Latina. Papa Stefano, che sarà martirizzato di lì a poco, seppellisce padre e figlia in un luogo segreto, da cui il successore, Sisto II, trasferirà i corpi in una sepoltura più dignitosa lungo la Via Appia, il 31 ottobre seguente. Da Il Santo del Giorno Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia Sicilia Terra di Tradizioni #Tradizioni_Barcellona_Pozzo_di_Gotto_Sicilia #Sicilia_Terra_di_Tradizioni Rubrica #Santo_del_Giorno (presso Roma) https://www.instagram.com/p/CkYZ-8Yowar/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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