Tumgik
#magp007
gammija · 2 months
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ive been meaning to make this post for a few weeks, and now that Lena's "I am not a wealthy woman, certainly not compared to your own family," to Gwen seems to have put a spotlight on it, here's my lil suggestion;
Elias Bouchard is a ministerial employee/politician, and the OIAR falls under his responsibilities.
Gwen's Bouchard surname already heavily suggests that she comes from a wealthy family, like Elias did in tma. Alice's "Let me guess, fancy gowns, champagne, bathing in the blood of the poor, that sort of thing," comment in ep3 makes that not just independently wealthy, but high class as well.
Then with Alice accusing Gwen of (benefitting from) nepotism in the first episode, it makes sense that someone in her family has a powerful position somewhere in the OIAR hierarchy.
All those are easy to notice, but one thing I haven't seen many posts about - in that same episode, Collin and Alice have this conversation:
ALICE: [...] Is it an app yet? Do we have a minimalist logo? I assume you’ve finished all the social features?
COLIN: Don't you start. I swear I'm going to shove a cable down that prick's throat, pull it out his ministerial anus and floss him to death.
and later, with Teddy-
TEDDY: Colin, mate, you know you’re never getting out of here.
COLIN: Christ, don’t say that.
TEDDY: Even if his nibs lets you off the hook, which he won’t, you couldn’t bring yourself to just leave.
Based on that, we can conclude that somewhere up the OIARs hierarchy, there's some managerial asshole who insists on keeping Colin around (for the app?).
So, combined with what we know from OG Elias in tma, and Gwens nepotism comments, until proven otherwise, that asshole is Elias to me <3
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doubleslashkarma · 2 months
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ANATOMY CLASS STUDENTS???
IS THAT YOU??? MY BELOVEDS???
(and all the other bombshells that came with this episode but yk I have priorities)
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rebeccaberry · 1 month
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is scrolling tumblr while listening to magp007
hears "hilltop"
is no longer scrolling tumblr while listening to magp007
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tma-traduzioni · 1 month
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MAGP007 - Leva e metti
[Episodio precedente] [Indice TMAGP]
[Il decrepito computer dell’O.I.A.R. si accende di nuovo]
[Alice è nel mezzo di una spiegazione]
ALICE
– Quindi poi schiacci il bottone invio qua sopra e…
[La stessa cacofonia di suoni metallici di sempre]
ALICE
…questo è il tuo primo caso.
CELIA
Fico.
ALICE
Domande?
CELIA
Sembra abbastanza chiaro.
ALICE
(sorpresa) Davvero?
CELIA
Sì. Voglio dire, è un sistema antiquato, ma c’è di peggio. Non è come se stessimo lottando contro registratori a nastro e cartelline marroni.
ALICE
E non siamo minimamente turbate dalla parte “la mia pelle si è trasformata in farfalle” del caso?
CELIA
Nahhh.  Le farfalle non mi fanno paura. Tra l’altro, credo che tutti casi siano un po’ “strani” ed è per questo che li stiamo valutando.
ALICE
…Effettivamente.
[Sposta un po’  la sedia]
CELIA
Avevi detto che a volte alcuni vengono letti dai computer. In qualche modo quelli sono diversi dagli altri?
ALICE
Non proprio. Colin, quell’informatico strano, pensa che parte del sistema sia collegato alla scheda audio e perciò li sputa fuori a caso.
CELIA
Ne si sicura?
ALICE
Beh…no. Ma un minimo di senso ce l’ha.
CELIA
Avete mai controllato se i casi letti ad alta voce hanno qualcosa in comune?
ALICE
Non abbiamo mai notato niente di lampante. Tra l’altro, non possiamo fare niente per fermarli, quindi la maggior parte delle volte andiamo a perdere un caffè se ce ne tocca uno parlante. Solo ricorda, devi finire il tuo carico di casi, quindi non puoi sprecare troppo tempo su queste cose. 
CELIA
Chiaro.
ALICE
Altre domande?
CELIA
C’è un modo per cercare dei file in particolare?
ALICE
Tipo cosa?
CELIA
Oh, non lo so. Tutti i casi che parlano di… essere sepolti vivi, o della carne, o di… altro.
ALICE
Beh, c’è una barra di ricerca, ma non fa niente. Dovresti controllarli manualmente.
(sospettosa) – Perché lo chiedi?
CELIA
Sto solo cercando di capire tutto. Ah beh, suppongo che dovrò cercare Bigfoot nel tempo libero.
ALICE
(conquistata) Ha! Stai scherzando, ma c’era questo caso un paio di anni fa -
CELIA
Non dirmelo. Qualcuno è stato ucciso da una scarpa gigante?
[Alice ride]
ALICE
Ti troverai benissimo.
[Il computer inizia a riprodurre un caso]
CHESTER
Da: [email protected] A: [email protected] RE: Tendering resignation. 3 Febbraio
A chi di interesse,
Scrivo per informarvi che sto offrendo le mie dimissioni dal ruolo di manager della divisione del Hilltop Centre dell’Oxford People’s Trust, con effetto immediato. Non lavorerò per il mio periodo di preavviso e ammeno che non desiderate che questa diventi una questione legale, consiglio di pagarmi adeguatamente per quei giorni.
Sono consapevole che non siete i diretti responsabili degli eventi che hanno avuto luogo nella divisione del Hilltop Centre negli ultimi sei mesi, ma comunque non avete garantito un supporto adeguato nonostante i miei numerosi messaggi nei quali richiedevo un vostro intervento. Non mi rimane altra scelta se non quella di troncare ogni rapporto con questa società, che sembra tenere sì poco conto della mia salute, della mia buona volontà o gli anni che le ho dedicato.
Troverete un resoconto completo di quanto avvenuto allegato alla presente, e dovrebbe essere più che adeguato per i vostri registri. Mi aspetto che il mio prossimo stipendio venga pagato prontamente e nella sua interezza.
Saluti,
Dianne Margolis BA (hons), JP
Testo dell’allegato:
Io, Dianne Margolis BA (Hons), JP, sono vittima di negligenza da parte della direzione del  Oxford People’s Trust, e credo che i fatti riportati qui siano veri, secondo quanto mi è dato sapere.
Mi è stato conferito il ruolo di manager della divisione del Hilltop Centre il 17 agosto 2015, dopo la morte di Derek Chamber, il manager precedente. Avevo lavorato come volontaria sotto il signor Chambers per tre anni, per due dei quali lui era spesso assente a causa della sua malattia. Alla sua morte mi è stato offerto un periodo di prova per il ruolo manageriale dal signor C Clayton del OPT. Ho portato a termine periodo di prova e ho iniziato a gestire la sede ufficialmente dall’otto novembre 2015.
È diventato presto ben chiaro che anche se il signor C Clayton era il mio diretto superiore, nè lui, nè il dipartimento delle Risorse Umane mi avrebbero offerto supervisione nella gestione o alcun minimo supporto, e che qualsiasi richiesta di assistenza per trovare un nuovo volontario per il mio vecchio ruolo sarebbe stata ignorata.
Alla fine ho deciso di preparare personalmente, stampare e appendere volantini in formato A4 nei dintorni dell’Hilltop Centre nella speranza di attrarre volontari locali che già fossero familiari con la sede. (Prima mi sono accertata di avere il permesso dai custodi.)
È stato il 13 Novembre 2015 che ho ricevuto una richiesta d’impiego da un individuo che è entrato per fare domanda per la posizione. Comprendo che la mia incapacità di ricordare il suo nome o trovarlo tra i relativi documenti o email possa intaccare la credibilità del mio racconto, ma fatto sta che ha fatto domanda. Il colloquio del giovane non è stato eccezionale, in quanto non aveva alcuna esperienza nei lavori di beneficenza, non aveva una patente, né alcuna comprovata esperienza da commesso. Affermava, comunque, di conoscere l’Hilltop Centre meglio di chiunque altro, e dato che era l’unico candidato per il posto, ho deciso di dargli una chance.
Ha iniziato il suo periodo di prova di due settimane il 14 novembre 2015. Ho avvisato il signor C Clayton e le risorse umane dell’assunzione, e il signor C Clayton ha risposto che dovevo, “darmi una calmata,” e che era “tutto okay.” 
Il nuovo volontario ha avuto una serie di problemi durante il suo periodo di prova ed aveva difficoltà con l’inventario, il magazzino, l’uso della cassa, e le pulizie. Comunque, era puntuale, lavorava duramente, e aveva un’attitudine estremamente positiva. Addirittura aveva donato personalmente una pianta finta piuttosto grande in un vaso di ceramica vagamente inquietante, dalla forma di un volto umano che gridava.
Verso la fine del suo periodo di prova mi aveva detto che il lavoro gli stava piacendo, dato che era “tutto per una buona causa,”e che aveva un’amica che desiderava fare volontariato. Ero un po’ scettica su quanto una persona che frequentava questo giovane sarebbe stata d’aiuto, ma dato che il sito aveva ancora bisogno di almeno altri 5 membri del personale e che il signor C Clayton non rispondeva più ai miei messaggi, non avevo altra scelta se non farle un colloquio.
[Le leggere note in sottofondo crescono]
La giovane donna (anche il nome di lei al momento mi sfugge) ha iniziato il 26 novembre 2015 e aveva un simile livello di esperienza, bilanciato da un’etica lavorativa e un atteggiamento altrettanto entusiasti. Ho dovuto fare un richiamo informale a tutti e due per chiedergli di non ridere così tanto quando erano al piano principale, ma loro insistevano che “era tutto per una giusta causa,” e che al momento non c’erano clienti.
Anche la seconda volontaria ha fatto una donazione nella forma di un grande tappeto di pelle d’orso. Ho provato a contattare il Signor C Clayton per chiedergli della policy per gli oggetti di pelliccia vera, nello specifico per quelli di tali dimensioni, ma sono stata informata che era in un “sabbatico per lo sviluppo professionale” e quindi non raggiungibile. Ho deciso di metterla in magazzino sul retro, visto in particolare quanto erano affilate le zanne.
Tre giorni dopo l’inizio di questo secondo periodo di prova, mi ha detto che anche lei aveva degli amici che desideravano fare volontariato. Poiché tecnicamente ero ancora a corto di personale, ho acconsentito a incontrarli. A cose normali non avrei accettato così tanti nuovi arrivati tutti insieme, ma con il periodo di Natale alle porte e ancora senza una risposta dal Signor C Clayton, sentivo di prendere una decisione che era chiaramente nei limiti della mia autorità.
I due nuovi volontari hanno iniziato il 28 novembre 2015. Anche loro hanno fatto delle donazioni, un grande lampadario di vetro scuro e un enorme grammofono con una collezione di dischi che credo essere di canti gregoriani. Ero sorpresa che dei giovani donassero degli oggetti così esotici e gli ho spiegato che non era necessario, ma loro insistevano, affermando che era “tutto per una giusta causa.”
I volontari precedenti hanno iniziato a formare i nuovi arrivati mentre io aggiornavo i registri della sede, i documenti, e le altre carte che da allora sono andate perse. In quel periodo avevo tentato di inviare dei report mensili standardizzati ma il Sig. C Clayton non era rientrato dal suo periodo sabbatico, che avevo scoperto essere con paga completa alle Seychelles. Sono certa che ha avuto uno splendido soggiorno.
Il 30 novembre mi sono stati presentati altri 4 nuovi “volontari.” A quanto pare le mie istruzioni erano state fraintese e a tutti quanti era già stata offerta una posizione. Ho spiegato che questo andava contro le regolari direttive sull’assunzione dell’Oxford People’s Trust, ma ho deciso ciò nonostante di offrire loro un periodo di prova con l'obiettivo di coprire i turni dei volontari per il periodo di Natale.
Ho avvisato esplicitamente il giovane che avevo assunto per primo, comunque,  che non doveva far intendere che c’erano altri posti da volontari disponibili. Tutti e quattro hanno iniziato il giorno stesso e nonostante fossi stata molto chiara nel dire che non era necessario, anche loro avevano portato delle donazioni personali sotto forma di un cavallino a dondolo rozzamente intagliato, un orologio a pendolo che perdeva qualche genere di olio scuro, una raccolta dell’Enciclopedia Britannica pesantemente vandalizzata, e una vasta collezione di tele astratte, rispettivamente. Ho detto loro che non erano adatti alla vendita, ma le mie istruzioni di rimuoverli sono state ignorate. È stato a quel punto che ho iniziato ad avere la sensazione che stavo perdendo il controllo della situazione.
Il primo dicembre al mio arrivo ho scoperto che i nuovi impiegati avevano già aperto il negozio. Per essere chiari, non gli avevo fornito alcuna chiave e rimango incerta su come abbiano ottenuto una copia del mazzo. Intendevo affrontare immediatamente la questione ma inizialmente non mi è stato possibile trovarli dietro tutte le nuove donazioni che a quanto pare avevano accettato.
Nessuno degli oggetti era adatto alla vendita. Nello specifico, ricordo due voluminosi e sporchi abiti di crioline, una chaise longue con i cuscini imbottiti di qualche specie di sabbia ruvida, un avvoltoio impagliato, un’antica pressa per la stampa arrugginita, e una collezione di vecchia attrezzatura medica che sembrava essere stata utilizzata di recente. C’erano molti, molti altri oggetti, ma non ho avuto modo di fare un inventario completo poiché il pavimento del negozio ne era pieno.
Con molta fatica ho trovato il giovane che avevo assunto per primo nei pressi del retro del negozio, che rideva con un gran numero di giovani, inclusi i volontari precedenti e molti altri che non riconoscevo. Gli ho detto che i ritrovi sociali non erano permessi durante l’orario lavorativo, ma lui ha insistito che erano tutti volontari, e quando ho provato a intimare a tutti di andarsene dalla proprietà, loro si sono messi a ridere e continuavano a portare dentro altri oggetti.
Era chiaro ormai che la situazione richiedeva l’intervento dall’ufficio principale e quindi ho iniziato a farmi strada a spintoni verso il telefono. Ma mentre andavo ho visto che altre persone entravano nel negozio con delle donazioni: una specie di aquilone di pelle, un telescopio di ottone curvato in modo strano, una carriola piena di fossili che cambiavano, una manciata di spade, metri di corda… e stavano tutti ridendo e si dicevano l’un l’altro, “È tutto per una giusta causa!”
[La musica si fa più veloce, più affannata]
Con l’arrivo di sempre più persone, che si spingevano nel negozio, lo scaffale centrale è stato ribaltato e gli oggetti venivano schiacciati sotto i piedi. Una vasca di latta riempita di cibo ammuffito, una pila di vecchi apparecchi dentali,  una coppia di fagiani semi-macellati, vasi di quelle che sembravano essere mani sotto spirito; non riuscivo a vedere più le uscite e ancora altri volontari continuavano a entrare spingendo.
La pressione è diventata insopportabile ed ero bloccata da ogni lato, le mie spalle schiacciate contro una vecchissima tuta da immersione piena di segatura, con il collo piegato sotto un cestino da picnic rotto mentre della porcellana macchiata di sangue mi bucava i piedi. Non c’era nemmeno più abbastanza spazio per cadere ormai.
Ho provato a urlare, ma sono riuscita a produrre solo un rantolo mentre iniziavo a perdere i sensi. I miei arti erano contorti e tagliati da bordi che non potevo vedre, la bocca piena del sapore di rame di monente imperiali che mi piovevano addosso da un barattolo più in alto.
Fu allora che sono iniziati gli spari.
I volontari non hanno smesso di ridere, ma potevo sentire il rumore mortale degli impatti, e non potevo vedere le macchie di sangue attraverso quei pochi spazi che c’erano tra gli oggetti attorno a me. Di nuovo e di nuovo, c’era un rapido bum-bum-bum, e poi le voci ridenti sono state soffocate dal crescente scoppiettio delle fiamme.
Senza preavviso, la pressione è diminuita e sono caduta in un piccolo vuoto dietro una libreria ribaltata. C’era un sentiero davanti a me, dentellato con frammenti di legno e vetro che si spostavano costantemente con la pressione della folla. Mi sono trascinata in avanti verso i detriti rotti, rimanendo impigliata qualche volta, ma mi sono spinta avanti finché non sono ruzzolata fuori dall’uscita di emergenza - e giù sul marciapiede.
Disorientata, ho provato ad alzarmi in piedi, solo per essere spinta a terra da un uomo robusto vesti di nero, che mi ha chiesto di identificarmi, mentre mi pigiava un’arma da fuoco contro la nuca.
Ho urlato. Poi mi sono messa a piangere, grandi, profondi singhiozzi di paura con le costole rotte. Questo in qualche modo è sembrato soddisfarlo, e mi ha caricato su una spalla ed è uscito dall’Hilltop Centre, mentre il negozio di beneficienza bruciava dietro di noi. Giuro che ancora li sentivo ridere, sopra i colpi di mitragliatrice e il ruggito delle fiamme fuori controllo…
Mi è stato detto molto chiaramente che non devo rivelare il nome dell’agenzia di sicurezza che ha preso questa misura, quindi non lo farò. Né sono a conoscenza di quale individuo o organizzazione li ha assoldati, tranne che da quel che mi è dato sapere, sono certa che non lavoravano per l’Oxford People’s Trust.
Hanno anche detto in termini molto chiari che l’incendio deve essere trattato come un incidente, senza ulteriori indagini da parte dell’OPT. Se desiderate discutere ulteriormente di questo argomento con loro, posso fornirvi i contatti, ma lo sconsiglio vivamente.
A meno che non mandiate il Signor C Clayton, ovviamente. Credo davvero che si meriti di ricevere una “spiegazione completa” da loro.
Non contattatemi di nuovo, a meno che non sia per discutere di ulteriori risarcimenti.
[La registrazione si interrompe con un click]
[Torniamo all'ufficio dell’O.I.A.R.]
[Celia sospira poi ridacchia tra sé e sé]
[Alcie se ne accorge]
ALICE
Tutto bene?
CELIA
No, sì, sto bene, è solo… la voce mi ha presa.
ALICE
Chi, Chester? Non è poi così male. Meglio di Norris, quel piccolo rospo piagnucolone.
CELIA
Cosa scusa?
ALICE
Ci sono tre voci.
CELIA
E quelli sono i loro nomi?
ALICE
Beeeeeh… almeno, è così che li chiamo io.
CELIA
Chester, Norris e…
ALICE
Augustus.
CELIA
(lentamente) okay.
[Una pausa]
ALICE
Senti, se devi uscire un attimo per una boccata d’aria -
CELIA
No, sto bene davvero. Sai di chi è la voce di questo “Chester”?
ALICE
Uh, no. Perché? Sei a caccia di autografi?
[Celia ridacchia]
CELIA
È solo che per un attimo ho pensato di riconoscerla…
ALICE
Cioè, il sistema è stato costruito negli anni ‘90 - forse hanno chiamato, tipo, qualcuno della radio per farlo e tu l’hai sentito da piccola? 
CELIA
…Forse.
Non importa. Sono certa che non è nessuno di rilevante.
[Numerosi bip, la qualità dell’audio è cambiata, è più metallica: sta registrando un telefono]
[Sam bussa a una porta di metallo]
[Qualcuno sta digitando furiosamente dall’altra parte della porta]
SAM
(esitante) Ciao?
[Un’imprecazione ovattata dall’altro lato della porta]
[La porta si apre di scatto]
COLIN
Cosa?
(lamentandosi) Oh, sei tu.
SAM
Sì, ciao.
COLIN
(tono piatto) Che vuoi?
SAM
Scusa, non volevo interromperti o -
(nota l’espressione di Colin) In ogni caso, sì, mi stavo chiedendo se sai chi è “John”?
COLIN
John chi?
SAM
(ridacchia) Bella domanda.
COLIN
(stanco) Cosa?
SAM
Em, ho ricevuto questa strana email da “John” con un nome a caso e un indirizzo, e sembra una email interna, quindi…
COLIN
Qui non c’è nessuno di nome John.
SAM
Oh. Okay.
(inspira) Ne sei sicuro?
COLIN
Sì.
[Una pausa.]
SAM
Beh, c’è qualcun altro a cui posso chiedere, o…
COLIN
Senti, amico. Se ti agiti così per una email bizzarra, darai di matto quando vedrai la roba seria.
SAM
Quale… roba seria?
COLIN
Oh, vedrai.
SAM
È per quello che hai coperto la tua webcam-?
COLIN
Hai finito?
SAM
(fruscio di vestiti, tira fuori il cellulare) Beh senti, se vedi qualcosa da questo indirizzo email -
COLIN
Hey! Mettilo via! Non hai letto il cartello?
SAM
Sì, “Niente dispositivi elettronici esterni,” ma –
COLIN
(Si arrabbia) Ma hai pensato che non valeva per te.
SAM
È solo un telefono, non pensavo -
COLIN
No, non hai pensato! Tra tutti i senza cervello, idioti, stupidi -
SAM
Va-Va bene, senti, io… io vado.
COLIN
Dammelo!
[Colluttazione]
SAM
Stammi lontano!
COLIN
Ha già registrato troppo -
[Il telefono cade a terra]
[La registrazione è interrotta]
[Un’altra registrazione: stiamo ascoltando dal telefono di un ufficio]
[Lena sta parlando al telefono]
LENA
– Certamente, ma posso assicurarle che davvero, non c’è bisogno che…
[La porta si apre, Lena se ne accorge]
LENA
…si preoccupi. Adesso mi devo scusare, ma è successo qualcosa, quindi devo andare. Le manderò tutto appena posso. La prego di scusarmi.
[Lena posa il telefono]
[La linea cade con un click]
[Continuiamo ad ascoltare:]
LENA
Dovresti bussare prima di entrare.
GWEN
(Sprezzante) Lo so.
LENA
Allora ritengo che ci sia qualche emergenza che giustifica l’interruzione?
GWEN
Pensavo che questo lo volessi vedere.
LENA
Che cos’è?
GWEN
È piuttosto divertente, a dire il vero.
[Qualcosa viene appoggiato delicatamente sulla scrivania]
LENA
(pronta a un litigio) Gwen, cosa, di preciso, stai -
GWEN
(minacciosa) Fidati.
[Una pausa]
[Lena prende il telefono di Gwen e riproduce il video:]
KLAUS
(video, supplicando) Ti prego. Ti prego, non devi farlo!
LENA PIÙ GIOVANE
(video) Sappiamo entrambi che devo.
KLAUS
Io… potrei sparire di nuovo! Non lo verrebbero mai a sapere!
LENA PIÙ GIOVANE
Mi dispiace, Klaus.
[Una pausa]
KLAUS
(minaccioso) Beh, anche a me.
[Rumori di una colluttazione; Lena urla sorpresa]
LENA PIÙ GIOVANE
Klaus!
[Un colpo, passi di corsa]
[Uno sparo]
[Klaus scappa]
LENA PIÙ GIOVANE
Klaus! Merda…
[Lena interrompe il video con un bip.]
LENA
Sei consapevole che la maggior parte delle persone riterrebbero affrontarmi in questo modo un’idea piuttosto stupida?
GWEN
Ma è per questo che è divertente, no? Perché non solo ho un video di te che cerchi di assassinare qualcuno - (a malapena trattiene una risata) ancora meglio, ho diverse copie di teche fallisci nel tentativo.
LENA
E questo sarebbe meglio perché…
GWEN
Perché sospetto che l’unica cosa peggiore che essere condannata per tentato omicidio sia essere punita dalle persone che lo hanno commissionato.
LENA
…E tu pensi che non lo sappiano già?
GWEN
Stando alla mia fonte, credono che quest’uomo sia decisamente morto.
LENA
Fonte. Al singolare. Interessante.
E chi credi che siano i miei “padroni” in questo scenario?
GWEN
Chiunque siano, sospetto che abbiano il potere di ricompensarmi per averli avvertiti della tua… incompetenza. Forse con il tuo posto.
[Una pausa]
[Lena fa un respiro profondo]
LENA
Sei ambiziosa, Gwen, te lo concedo, ma non hai molta immaginazione. Stai ricattando me, personalmente, corretto? Per cosa? Non sono una donna facoltosa, di sicuro non se paragonata alla tua famiglia. Che cos'è che vuoi?
GWEN
Voglio essere coinvolta.
LENA
…Davvero?
Vorrei sapere come hai ottenuto questa informazione -
GWEN
Peccato.
[Lena radicchia]
GWEN
(sorpresa) Cosa?
LENA
È solo che è inaspettato! Forse per questo lavoro hai più fegato di quanto non pensassi. Ed è da un po’ di tempo ormai che mi serve qualcuno che si faccia avanti per il lavoro vero.
GWEN
Che intendi, di preciso?
LENA
Se vuoi delle risposte e dell’autorità, avrai la possibilità di guadagnartele. Ti sto nominando nuova “Collegamento Esterno.”
GWEN
Una… promozione?
LENA
Una specie. Spero che tu sia pronta quanto pensi. Considerati "coinvolta".
[Traduzione di: Victoria]
[Episodio successivo]
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gammija · 2 months
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Alright, so celia, she clearly recognised jons voice, right? so one assumes shes the same celia as the one we heard in tma. I'm not saying thats definitely not true, not at all, but here are some thoughts about her that made me think twice whether that's the case:
It sounds like she has some personal experience handling tape recorders and manilla folders, when as far as we know she only saw them in a very brief period following jmart around before she got kidnapped back to her hellscape?
That could be referring to when she gave a statement to the Institute, but in MAG190 she didn't give any indication of remembering anything from before. Now, she still calls herself Celia - if she remembers everything from before the Eyepocalypse, wouldn't she go by Lynne?
Actually she seems very well-adjusted for someone who has gone through a hellscape specifically catered to her worst fears, was saved, dragged back, and then dimension hopped and presumably lost any remaining support system à la Anya Villette
She's gotten through to U2 VERY well in fact, considering that last we heard, she was a somewhat random eyepocalypse victim - while the Eye's special little boys seem to have gotten trapped in 'puters after their dimension hopping
The way she reacts to Jon's voice is just 'heh'? not even excusing herself? She really is cool as a cucumber. Actually, she feels more like someone who listened to the show reacting to things, rather than having lived through it
hey wait a minute...
... maybe instead of this being the exact same Celia as from tma, this Celia somehow heard the tapes, as they got pulled into U2 along with the Fears. Then when she recognized her own name and voice, she decided to investigate them and her own universe's Institute under a false name
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gammija · 2 months
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.... see, technically 'John' is an incredibly common name.... but placing that scene immediately after Celia goes "Huh, this guy sounds so familiar, what's his name? Probably no one important, wink wink nudge nudge" is finally enough evidence for me to definitively canonically consider Chester and Norris as (some form of) Jon and Martin
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gammija · 2 months
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Gwen is gonna get what she wanted and be forced to learn very quickly about all the weird and horrible stuff at the foundation of the OIAR and either lose her mind or take to it like a duck to water, and i cant wait to see which one its gonna be
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