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#lo sapete che significa?
omarfor-orchestra · 5 months
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Comunque finalmente uno che ha detto una cosa seria cioè che tutto sto casino e tutti sti ascolti sono per una storia omosessuale (sì lo so lo so benissimo sono incazzata anche io per come a quanto pare considerano la bisessualità però raga ci rendiamo conto. Un Paese intero che si confronta e aspetta le puntate solo per vedere chi si piglia Simone. Un triangolo tra tre ragazzi. Ma è una cosa enorme)
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2stelle · 11 months
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Sisisisis poi rovinate la vita di noi maestre per carità !!!!!!!!!
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ilfascinodelvago · 4 months
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La capacità recettiva delle masse è molto limitata e la loro comprensione è scarsa; d’altra parte, essi hanno una grande capacità di dimenticare. Premesso questo, tutta la propaganda efficace deve essere limitata a pochissimi punti che devono essere esposti sotto forma di slogan finché anche l’ultimo uomo sia in grado di comprendere ciò che ogni slogan significa.
Potrebbe averlo scritto Licio Gelli,
potrebbe averlo scritto Mussolini.
Invece è il Mein Kampf
e sapete chi lo ha scritto.
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ilpianistasultetto · 7 months
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Noi occidentali siamo fatti cosi. Nel mondo succedono cose e noi facciamo le tre scimmiette: "Non vedo, non sento, non parlo". Poi gli eventi precipitano e sempre noi occidentali mettiamo le labbra a tondino mostrando meraviglia per tutto cio' che succede.Tutti a fare gli indiani! Che poi, fare gli indiani sarebbe stato anche un merito, almeno non avremmo rotto il caxxo all'intero mondo. E invece, no. A noi piace essere prepotenti. Poi, quando succedono i guai, i morti, sono sempre gli altri i cattivi. Un po' com'è successo per la Russia, basi NATO sotto il loro naso, basi che il Papa ha definito "cani che abbaiano" e poi, quando Putin si è rotto il colbacco, tutti gli hanno dato del macellaio.
Da anni e anni lo facciamo con gli israeliani che massacrano i palestinesi portandogli via dignita' e terre giorno dopo giorno. Fomentare l'odio, come ha fatto l'Occidente in Palestina sostenendo tutte le malefatte di uno Stato israeliano potente e prepotente significa creare cause. I palestinesi li abbiamo sempre chiamati "terroristi". Il blocco occidentale ha creato un grande odio in Palestina lasciando che le ingiustizie verso quel popolo si accumulassero anno dopo anno.
Diamoci una calmata che le reazioni sono cieche, come sono ciechi gli uomini maledetti che non vedono tante ingiustizie ai danni dei più deboli. Perche', sapete, nei casini del mondo creato da potenti e prepotenti, chi ci rimette e' sempre la povera gente, che siano israeliani, palestinesi, ucraini, afgani, siriani, slavi o di qualunque altra parte della Terra. @ilpianistasultetto
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scalpcollector · 12 days
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sapete, non ho assolutamente nessuna ispirazione per roba da disegnare. questo significa che la mia mente elabora automaticamente "dovresti decisamente guardare grease per la ventesima volta!"
non so ma mi piace disegnare Gid col chiodo, credo che lo indosserebbe.
ecco a voi questo delirio di roba che volevo scarabocchiare
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tiaspettoaltrove · 4 days
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Non sono io a fare paura.
C’è chi scrive che sono banale, tremendo, che faccio paura, che sono sociopatico. Quante grasse e genuine risate. Partiamo dall’inizio? Va bene, dai. Certe mie asserzioni sono dichiaratamente banali. Ma lo sono per me, e per chi mi rivolge tale critica. È un bene, significa che qualcuno ha compreso quel che ho compreso io. Ma purtroppo (purtroppo!) non sono banali in senso assoluto, giacché a quanto risulta vanno ribadite di tanto in tanto, dal sottoscritto o da chi per lui là fuori. Amerei, paradossalmente, attorno a me persone che mi considerino banale. Per il sol fatto che significherebbe che ciò che dico (e scrivo) è considerato assodato. Sarebbe una fortuna, per quanto mi riguarda. Tremendo lo divento, a volte, se mi metto qualcosa in testa. So avere una grande determinazione, che non di rado mi porta al successo. Quando forzo la mano, ottengo quasi sempre ciò che voglio. Quindi certo, in questo senso sono tremendo. Ché ho tante sfaccettature, peculiarità, e so esercitarle abbastanza bene anche in combinazione, per stordire, per plasmare. Si può sempre migliorare, logicamente, ma non mi lamento. Mi limito a osservare e ascoltare, il resto viene naturalmente di conseguenza. Sociopatico? Qui purtroppo debbo dissentire. Chi mi conosce bene, nella vita di tutti i giorni e non certo su Tumblr, sa quanto sono empatico, e il rispetto di base che nutro per il prossimo. Mi raffronto quotidianamente con persone che nutrono una grande stima e ammirazione per me, e nonostante ciò mantengo sempre una spiccata umiltà, come è giusto che sia. Sono un perfetto signor nessuno, e amo questa mia riservatezza. Non ho bisogno di ergermi o di salire su un piedistallo, affatto. Né di distruggere tutto ciò che incontro. Non è nella mia indole. E sul fare paura, be’: l’ultima volta che me l’hanno scritto era riferito al mio pene, considerato troppo grosso. E sì, mi fa ridere a ripensarci, però credo di aver sottolineato l’infondatezza di tale accusa. E mi sento di rincuorare le ragazze che stanno leggendo il post: non ritengo che sia davvero troppo grosso. Mi viene detto che è enorme, ma non penso che potrebbe dispiacere. Sapete, credo che purtroppo tale timore derivi da una visione pornografica dal sesso, che comprendo. Ma con la mia compagna, ovviamente, prenderei tutte le accortezze del caso. Non sfonderei un apparato riproduttivo a patto che non mi venga esplicitamente richiesto. Ragazze, non sottovalutate la mia dolcezza e tenerezza, che dai miei testi spesso non viene fuori lasciando spazio solo alla veemenza. Avere un bazooka in mezzo alle gambe non mi preclude, quando si ritiene necessario, di essere estremamente gentile e delicato. Esistono molteplici modi in cui poter stare bene senza necessariamente pensare alla penetrazione nuda e cruda. Poi ovvio: se la mia donna volesse strozzarsi col mio pisellone, sarebbe brutto non assecondarla. Così come sarebbe un peccato non godersi la scena, accarezzandole la guancia sinistra con amore, con altrettanta dedizione.
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all-my-doubts · 13 days
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Da quando il malessere è diventato questa brutta parola: Depressione, ho imparato cosa significa perdere tutto. Ho perso me stesso, ho perso la capacità di apprezzare tutte le qualità che tanto mi facevano amare (almeno il mio carattere), ho perso ogni forma d'affetto, la salute fisica e non per ultima, la persona che credevo essere l'amore della mia vita. Sapete, quando si entra in questo vortice (non quello gioioso di Annalisa), nulla è più come prima, non sei piú capace di gestire le tue emozioni.. vieni trasportato su un altro pianeta, quello dell'angoscia perenne, quello dell'odio verso te stesso che ti fa perdere il controllo e diventare ciò che non avresti mai voluto essere; Niente puo' farti tornare.. le persone credono tu sia lo stesso, magari ti vedono anche uguale al solito, ma dentro, è già iniziata una guerra che prego ogni giorno possa avere una fine. Ho incontrato tanta gente che mi ha sempre detto io non avessi voglia di uscirne, che alla fine a me, piacesse tanto stare male; Nulla di più falso, lotto da tanti anni contro questo mostro e vi assicuro che annulla, cancella, disintegra e, molto spesso, non possiamo che esserne sopraffatti. Levatevi dalla testa i sensi di colpa per ciò che state passando, non ascoltate la gente, la depressione è una vera e propria malattia e come tale va trattata; Piuttosto chiedete aiuto, subito.. appena ne avete possibilità, non lasciate che come ha fatto con me.. penetri anche nella vostra anima fino a rendervi incapaci di trattenere qualsiasi forma di bene. Oggi però provo una rabbia immensa, sono stanco.. stanco di vedere nella morte l'unica soluzione, stanco di credere che non valgo niente e che meritavo di perdere ogni cosa; Attraverso la terapia (purtroppo irrinunciabile) e quella forza che vorrei tanto ritrovare dentro me, voglio tornare nella mia Itaca.. tornare sulla terraferma.
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ninocom5786 · 9 months
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Dallo stupro di gruppo di Palermo ai femminicidi successi negli ultimi giorni: tutti a invocare la pena capitale, la castrazione, il carcere a vita, i lavori forzati, ecc. Ma nessuno viene in mente di dire che lo stupro, il femminicidio, la prostituzione, la pornografia e gli abusi sono strumenti di potere dell'uomo sulla donna? Nessuno viene in mente di dire che la cultura patriarcale è profondamente radicata nella nostra società e nello Stato liberal democratico? Nessuno viene in mente di dire che bisogna distruggere e combattere questa cultura dalle sue radici più profonde? No, nessuno! E sapete perché? Perché siamo abituati, purtroppo, a identificare l'aggressore solo in base al paese di provenienza, alla religione che professa, all'etnia.
Ci indigniamo a ogni notizia del genere solo quando l'aggressore è uno straniero, ma se lo commette un italiano (che sia figlio di un noto politico, che sia un imprenditore, uno sportivo, un lavoratore e via dicendo) invece tutto tace e si passa alle solite patetiche giustificazioni, idolatrie in quanto "maschio alpha/beta/omega e chicchesia" e vittimizzazioni secondarie.
Il problema non è la giustizia, non è l'uomo in sé, il problema è sistemico, culturale, sociale e persino politico. Le leggi fanno poco o nulla per condannare questi vermi che se la cavano con pene lievi e "rieducazioni" ridicole per poi tornare a delinquere.
La cultura e il sistema patriarcale ci insegnano a vedere la donna come mero oggetto sessuale nei media, nella carta stampata, nei social e persino in giro. Ci insegnano che lei deve assolutamente dipendere dall'uomo da ogni punto di vista, soprattutto economico, sociale e morale. Ci hanno insegnato che se vuole emanciparsi e autodeterminarsi, è da ritenere una "strega", "poco di buono", "stronza", ecc. Ci hanno insegnato che per essere completa, deve avere figli. Ci hanno insegnato che il rosa è per femmine e il blu/azzurro è per maschi, che il lavoro domestico è per femmine e che i lavori pesanti è per maschi, ecc.
Le solite ipocrisie dei soliti “not all men” (non tutti gli uomini) mi hanno veramente rotto le scatole perché qui ci riduciamo solo a chiacchiere e scaricabarile più che passare ai fatti concreti. E' troppo riduttivo la solita retorica "educare i maschi a non stuprare le femmine, non le femmine ad evitare di essere stuprate" senza colpire direttamente al cuore il patriarcato.
Questi fatti efferati successi in pochissimi giorni e che sono in continuo aumento, significa che è finito di porgere l'altra guancia e che serve assolutamente OPPORRE RESISTENZA all'oppressione, alla repressione e allo sfruttamento che doppiamente le donne subiscono.
Non dobbiamo fare la guerra contro la Russia e contro la Cina, ma contro l'intero sistema e contro l'intera società.
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heresiae · 1 year
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ma lo sapete quanto è difficile trovare singoli componenti elettronici a Torino?
una ricerca su google a riguardo per l'80% delle volte porta a negozi di telefonia. TELEFONIA.
e il negozio di elettronica che avevo trovato che effettivamente vende singoli componenti? diversi non li aveva. parliamo di led a diode, non motorini elettrici e i loro montanti (che poi ho scoperto che un blocca tubo va benissimo. inciso, trovare SOLO i motorini è quasi impossibile, ti danno anche le ruote. che poi non è andata male dato che le usate al posto di quelle in dotazione su una macchina programmabile e funzionano meglio). aveva anche finito le resistenze 1k (ho soperto che l'omega significa Ohm e la k è il kilo, ovviamente. cosa significhino nel concreto ancora non lo so, ma finché riesco a distinguere il simbolo della resistenza e il loro valore su disegno di tracciato, va tutto bene. poi mi hanno detto che le 1.2k vanno bene uguale per le luci, quindi ora sono molto confusa).
domani sera andrò in un altro non troppo distante dal lavoro, perché il resto l'ho comprato online (un pulsante momentaneo in metallo me lo voleva far pagare 9 euro l'uno e io con 10€ ne ho comprati tre da 19mm, con 7€ sei da 12mm). anche gli interruttori tondi non li aveva se non in rosso e nero e non è che mi metto a dipingerli (e online te li vendono solo in bulk. speravo di poter evitare).
ovvio che non voglio comprare online i led a diode, me ne danno 200. io ne ho bisogno 9. solo che è un led a cambio colore automatico quindi potrei dovermi attaccare al cazzo a na certa.
ero entrata con una lista per una decina di cose e ne ho comprate tipo 4. non mi ricordo che mio padre facesse così tanta fatica, ma in effetti lui non ha mai cercato di costruire busy box da instructables cercando di convertire tutto (misure, disegno, materiali) dall'americano all'italiano (con gli interruttori è stato... interessante xD).
(e cmq col piffero che uso tutto quel fil di ferro e colla a caldo per fissare le cose. si faranno per bene, con viti, dadi - i pulsanti hanno tutti i loro dadi, why did he glue them?!? - e filo come si deve. tranne le lampadine. che, tra l'altro, non ha usato ferma cavi, sono ferma tubi anche quelli. ingegnoso però. si, ho trovato TUTTO. tranne i led multicolore...).
(ah, se volete farlo, sappiate che le misure del taglio laser son tutte da rifare. appena ho convertito la visualizzazione da pixel a cm praticamente era tutto ristretto di un 10-20% rispetto alle misure attuali. riposizionare i buchi per il motorino è stato simpatico! anche perché Inkscape, a differenza di tutti i programmi di design che ho usato, non ti da la distanza tra un oggetto e l'altro semplicemente alla selezione e comando da tastiera... malnati. la prossima volta ci provo con figma, vediamo come va...).
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omarfor-orchestra · 2 years
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Raga ma wait a minute
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ritrosia · 1 year
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Più mi chiedono di fare qualcosa qua dentro più non la faccio perché ormai ho quasi finito ogni volta che mi viene chiesto qualcosa nella mia testa scatta il "lo faccio se mi paghi. non mi paghi? non lo faccio e scaldo la sedia finché non me ne vado" E NON VI AZZARDATE a venirmi a dire che bisogna fare tutto al tirocinio perché è un percorso formativo bla bla bla VOLETE SAPERE COS'HO FATTO DI FORMATIVO OGGI? Bene, sono venuti gli agenti immobiliari in ufficio per prendere delle misure e li ho accompagnati. FINE. E ALLORA io se non faccio nulla di formativo e non vengo stimolata non mi impegno. Quindi non rompete i coglioni. So cosa significa sacrificarsi, so cosa significa lavorare, perché ho 23 anni e ho lavorato buttando il sangue per anni durante il mio percorso di studi. E sapete qual è la cosa divertente? Per colpa del tirocinio curriculare obbligatorio io ho dovuto licenziarmi, perché purtroppo il dono dell'ubiquità gesù cristo non me l'ha donato. O il lavoro per quattro soldi o la conclusione del mio percorso universitario. Con sofferenza ho dovuto scegliere. Questa è la vita di merda che si fa in questo paese del cazzo
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withoutskin · 2 years
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Per quanto io mi impegni non sono mai abbastanza, come quando mi lasciarono dicendomi "sto bene con te ma non come vorrei", che cazzo significa? Pensai. Sto bene con te MA, solo con te riesco a parlare MA, solo tu mi puoi capire MA, il tuo tema è spettacolare MA non lo leggo alla classe perché *una scusa*. Come quando la mia migliore amica delle medie mi mise da parte per una persona conosciuta online che poi si rivelo' un catfish e non era chi diceva di essere. Vorrei fare star bene le persone a cui voglio bene ma ovviamente è impossibile. Perché è così che funziona la vita no? E questo mi distrugge. Posso farle sentire meglio si, ma poi mi chiedo "hanno davvero bisogno di me?" Come quando mia mamma mi zittisce per ascoltare mio fratello e mi accorgo che le mie parole non hanno importanza. E io ci provo a dargli importanza, a darmi importanza, credetemi. MA qualcuno avrà sempre qualcosa in più rispetto a me per qualcun altro. E fa male. Fa sempre male. Non so che cazzo ho scritto, probabilmente non si capirà un cazzo e avrò sbagliato i verbi ma fa lo stesso. Cerco di non chiedere mai nulla agli altri e sbaglio perché poi davvero quel che viene dato è sempre meno. Ti fai da parte in famiglia perché c'è chi ha piu bisogno di te, ti fai da parte con gli altri per occupare meno spazio possibile e non disturbare. Mi ricordo quando un ragazzo con cui stavo non stava bene fisicamente e volevo farlo dormire il più tranquillo possibile..stavamo nel letto singolo e così mi sono fatta piccola piccola quasi incastrandomi nella fessura tra il lato del materasso e il muro. E sapete cosa succede a fare così? Che alla fine ci entri in quella fessura e molto lentamente scompari.
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io-pentesilea · 2 years
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Qualche giorno fa ho letto un tweet che ritengo 'orripilante'.
Riferendosi a personaggi in auge qualche anno fa - Freddie Mercury, George Michael, Boy George Alyson Moyet... - il tweet recitava:
'Siete voi che avete iniziato a mettere i paletti, la nostra generazione era tollerante'.
Vi risparmio il resto.
Tollerante???
Ma lo sapete cosa significa vero? Non è accettare.
Saranno sempre il 'frocio', la 'cicciona'.
Saranno sempre discriminati per il loro orientamento sessuale e per il loro fisico.
Li immagino... 'Poraccio, un culattone... poraccia, una trippona'.
Qui se c'è qualcuno che vi tollera, in quanto teste di cazzo, siamo noi per i quali un essere umano è uguale all'altro e non ce ne frega niente di cosa fa sotto le lenzuola o se ha chili di troppo.
Perciò... ma andatevene affanculo va. Ma con tutta la tolleranza eh.
Barbara
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susieporta · 2 years
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𝗟𝗔𝗦𝗖𝗜𝗢 𝗔𝗡𝗗𝗔𝗥𝗘 𝗜𝗟 𝗗𝗘𝗦𝗜𝗗𝗘𝗥𝗜𝗢 𝗖𝗛𝗘 𝗟'𝗔𝗟𝗧𝗥𝗢 𝗦𝗜𝗔 𝗗𝗜𝗩𝗘𝗥𝗦𝗢
Lasciate andare il desiderio che l’altro sia diverso.
Cancellate le vostre resistenze al suo modo di essere.
Smettete di spingere l’altro a fare quello che volete voi.
Accettate il fatto che l’altro è esattamente come deve essere, per quanto distruttivo possa apparire all’esterno.
Abbiate l’umiltà di ammettere che non sapete e non comprendete tutto.
Ciò non significa che siete obbligati a rimanere con qualcuno che non vi piace.
Ma se volete dargli una minima possibilità di cambiare, accettatelo.
Forse non ci riuscirete totalmente, al cento per cento, ma fate del vostro meglio.
Accettate l’altro così com’è.
Non troncate la comunicazione, continuate a illuminare con il vostro amore, ma da una posizione interiore neutrale.
In questo modo onorate e rispettate la sua libertà di scelta. Lasciate che l’altro “sia”.
(Auriela McCarthy, Il potere del possibile)
Siamo quello che siamo ora per via delle esperienze e sofferenze vissute, per via di credenze e pensieri ereditati e cercati, ma non abbiamo la minima idea di chi siamo veramente
Chi non riesce ad accettare l’altro così come è ora non riesce a fare la stessa cosa con se stesso totalmente, accettando solo una parte di sé, quella più giusta e luminosa
In realtà quello che fa è la stessa cosa che ha subito, una subdola ed inconsapevole manipolazione per soddisfare le esigenze altrui o le idee culturali di quel tempo, accondiscendendo da bambino e bambina per evitare l’abbandono come meccanismo di sopravvivenza, diventando poi da adulto esattamente uguale o l’esatto opposto come sorta di ribellione, chiedendo poi all’altro di essere... diverso.
Ora più evoluto, più saggio, meno arrabbiato, più consapevole, più maturo, più donna e più uomo, su un cammino spirituale se lo faccio io, deve piacergli questo e non quello... giusto per compiacere i nostri “saggi” bisogni, nostri...
Questa volta si chiama amor proprio
Ma pone ancora delle condizioni
Amarsi per quello che siamo senza aspettative da ad entrambi la possibilità di accettarsi, amarsi, ed aprirsi ad una consapevolezza maggiore di chi non siamo e ci da più la possibilità di vibrare in un Amore che non ha più alcuna pretesa
Accetteremo l’altro solo quando avremo imparato ad accettare noi stessi così come siamo ora
𝐿𝑢𝑛𝑎 𝑖𝑛 𝐶𝑎𝑛𝑐𝑟𝑜 𝑜𝑔𝑔𝑖, 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑎 𝑒̀ 𝑙’𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒
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bergamorisvegliata · 1 year
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L'AMORE E' UN'ALTRA COSA
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Prima di mettervi in una relazione, prima di dire Ti Amo a qualcuno fate pace col passato.🤷‍♀️ Fate pace coi vostri demoni, le vostre ombre e le vostre infelicita'. Per poter Amare qualcuno e' necessario essere FELICI E SODDISFATTI della propria esistenza. Allora si che puoi essere un DONO per l' altro. Questo non significa che non possano esserci giornate tristi ma se la colonna sonora delle tue giornate e' prevalentemente soffrire per un lavoro che odi, per il tuo capo che ti fa tribolare, ( e il tuo capo ti fa tribolare perche' se odi il tuo lavoro non meriti di essere felice sul lavoro, e' molto semplice…attiri cio' che sei.. LDA) , per i rapporti tossici coi familiari, se la tua vita e' non avere tempo libero per te stesso ,per amarti e avere cura di te non amerai ne' avrai cura nemmeno degli altri.
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E potrei fare mille altri esempi di vite tristi e deprimenti. Se non sei felice, il tuo allora sara' un vano tentativo di correre come un criceto impazzito per dimostrare a tutti che sei brava/o e che ti impegni, quando l' unica cosa che dovresti fare e' fermarti e cambiare vita. Perche' chi corre come un criceto impazzito fa solo cadaveri lungo il percorso poiche' non ha mai tempo per "esserci in presenza di cuore e di anima"❤️ Tipico il caso di chi vorrebbe sempre essere da un' altra parte poiche' si sente sempre in colpa per qualcosa o verso qualcuno. Fatevi aiutare!! Avete dei grossi, immensi problemi nella testa!! 😱 Se non ami la tua vita cambiala !
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Sei tu ad averla scelta e puoi cambiarla in ogni momento basta avere Fede! Senza la Pace Interiore ogni nostra azione non puo' che essere sbagliata! Lo si vede dai FRUTTI, dalla situazione intorno a noi se generiamo VITA o MORTE!🙈 Se non hai un Progetto di vita per te stesso non puoi averlo nemmeno per la coppia.🤷‍♀️
Fate pace col vostro cervello prima di dire a qualcuno che lo amate perche' dire TI AMO significa APPARTENENZA.
Appartenere a qualcuno significa voler passare il resto dei tuoi giorni con quella persona. Significa riconoscerla con gli occhi dell' anima come la compagna/il compagno SACRO donato dai Cieli per completarsi nello Spirito ancora prima che nella carne. Quando Ami non ti nascondi e vorresti dirlo al mondo intero. Chi ha qualcosa da nascondere sta seguendo solo i cadaveri nascosti nel suo armadio mentale! 😱
Se siete preda di dipendenze, paure, sensi di colpa, scarsa autostima, pendenze con l' ex non ancora risolte, se non sapete cosa volete fare da grandi, se non avete UNO SCOPO NELLA VITA, evitate di dire Ti Amo a vanvera. Quello che darete non sara' amore ma BISOGNO, DIPENDENZA AFFETTIVA, EGO.
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L' AMORE E' UN' ALTRA COSA.🙏 Leyla ©️
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pettirosso1959 · 1 year
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Nella foto: Cinzia Angiolini di Zum Zeri, essa possiede e alleva ben quattrocento capi, tutti destinati al consumo di carne: a lei il rimprovero di allontanare gli agnelli dalle mamme per “rubare” il latte non glielo si può fare! NON MANGIARE AGNELLO A PASQUA È DAVVERO LA SOLUZIONE CONTRO LA MATTANZA? Per mantenere in vita un gregge, dunque una comunità organizzata di ovini, è necessario eliminare alcuni soggetti di sesso maschile al fine di garantire la continuità della specie stessa. Il mantenimento dei maschietti è insostenibile in quanto non sono produttivi e, soprattutto, creano problemi nella gestione del gregge. Dicono i pastori: “Se la nostra attività smette di essere sostenibile economicamente, va a finire che scompare la figura del pastore. E voi lo sapete che la pecora, essendo stata tra i primi animali ad essere addomesticati, non è più in grado di vivere in maniera autonoma?”. “La pratica della pastorizia ha creato un ambiente specifico, fatto di tante altre specie. Le deiezioni, per esempio, attraggono alcuni insetti, e le pecore stesse attraggono rapaci, orsi o lupi. Insomma se dovessero scomparire le pecore, sarebbe un disastro anche a livello ambientale”. La loro presenza, dunque, stabilizza l'ambiente naturale circostante. “Vorrei invitare tutti coloro che in questi giorni stanno postando su Facebook immagini degli agnellini di venire, anche solo per un giorno, a darmi una mano”. Dice senza troppi giri di parole Cinzia di Zum Zeri (Massa e Carrara). “Provate ad allevare trenta agnelli maschi, voglio vedere quanto riuscite a tenere in vita il gregge. Voi lo sapete che questi si ammazzano tra loro? Io sinceramente vederli ammazzarsi tra di loro lo reputo ancora più cruento”. Di norma il rapporto maschi-femmine, per mantenere un gregge pacifico, è all'incirca di 1 a 30. Poi c'è la questione genetica: “Non posso tenere un ariete che fa parte di quella famiglia perché altrimenti non ho il cambiamento del sangue e la conseguenza è l'indebolimento della specie”. “In molti, poi, mi dicono con nonchalance: liberali nel bosco! Senza sapere che gli ovini sono animali domestici, che hanno bisogno di cure: li devi sverminare, li devi tosare almeno due volte l'anno”. Insomma, un agnello abbandonato nella ‘natura’ semplicemente muore. Mentre parliamo con lei, un agnellino ce l'ha proprio in casa, “la mamma l'ha rifiuto e le altre pecore l'hanno picchiato, così me lo sono portato a casa. Gli do da mangiare ogni tot ore, anche di notte, e probabilmente tutte queste persone - che oggi giudicano il nostro lavoro - non sarebbero disposte a farlo. Dubito fortemente che si siano mai tenuti un agnello in casa o che lo abbiano visto crescere. Ma voi vi alzate alle cinque della mattina per dargli il latte o alle tre per vedere la pecora partorire?”. Noi no. “Senza contare che nei boschi ci sono i lupi, che rappresentano una minaccia anche se le pecore stanno in gregge, figuriamoci se stanno allo stato brado in un bosco”.
“La gente è affezionata alla foto dell'agnellino indifeso, ma il più delle volte giudica senza sapere”. Ripete Cinzia, che spiega: “Sicuramente nelle foto che vedo girare nei social, gli agnelli hanno pochi giorni (quindi smuovono maggiormente le coscienze), noi invece macelliamo solo dopo i sessanta giorni”. E il tema della macellazione è un discorso a parte, Cinzia si sta infatti muovendo per un macello mobile grazie al quale gli agnelli non devono spostarsi dal loro territorio. Anche questo si traduce in “benessere degli animali”. “Poi queste persone non capiscono che io amo quanto loro, se non di più, i miei animali e che mangiarli, per me, significa salvarli: l'unico modo per salvare questa specie a rischio estinzione è farla conoscere attraverso la cucina. Ditemi di cosa mi devo sentire in colpa?”.  Quindi, cari animalisti del cazzo, andate a cagare.
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