Tumgik
#l’incanto
Oedipa fu guardona e origliatrice. Tra gli altri che incontrò ci fu un saldatore dal viso deforme e affezionatissimo alla sua bruttezza; un bambino ramingo nella notte che rimpiangeva la morte prenatale come certi reietti rimpiangono il caro, ninnante grigiore della comunità; una negra con una cicatrice dalle intricate venature lungo la paffutaggine di una guancia, che continuava a compiere aborti rituali, ogni volta per un motivo diverso, con la stessa determinazione con cui altre avrebbero compiuto il rituale della nascita, tesa non alla continuità bensí a una specie di interregno; un guardiano notturno non piú giovane che piluccava una barretta di Ivory Soap, avendo addestrato il suo stomaco virtuosista a ricevere altresì lozioni, deodoranti, tessuti, tabacchi e cere in un disperato tentativo di assimilare tutto, tutte le promesse, la produttività, il tradimento, le ulcere, prima che fosse tardi; e anche un altro guardone, che bighellonava davanti a una delle vetrine ancora illuminate della città alla ricerca di chissà quale particolare immagine.
L’incanto del lotto 49, T. Pynchon, 1965
1 note · View note
nahalism · 7 days
Text
Tumblr media
Fosco Maraini, L’incanto delle Donne del Mare
160 notes · View notes
bruno-s · 6 months
Text
Tumblr media
" Ho cominciato a stare meglio con me stessa da quando so affrontare i temporali e so godermi l’incanto degli arcobaleni,da quando ho imparato a guardarmi meno allo specchio e di più nell'anima. " Agostino Degas
306 notes · View notes
be-appy-71 · 17 days
Text
Sai cosa ci impedisce spesso di sognare, di cogliere l’istante, di vivere una magia?
La paura del dopo, la paura è l’unica barriera fra noi e un sogno, fra quello che potremmo e quello che non abbiamo il coraggio di prendere, fra un ricordo e un rimpianto, perché resto dell’idea che di qualunque tipo di sogno si tratti vale la pena di scalare quella montagna di ostacoli fatti di se e di ma e renderlo qualcosa di vivo e mai rimpianto. Perché diversamente avremmo perso per sempre l’incanto di un battito... ♠️🔥
Tumblr media
𝒮𝒾𝓁𝓋𝒶𝓃𝒶 𝒮𝓉𝓇ℯ𝓂𝒾𝓏
55 notes · View notes
surfer-osa · 3 months
Text
Di' grazia.
Non riesco ancora a scrivere di te come vorrei ma se lo facessi renderei definitivo il fatto che non ti vedrò più (ed io continuo a vederti).
Mi punisco, nel momento in cui dovrei addormentarmi gli occhi si spalancano anche se sono saldamente chiusi. La mente torna al tuo ultimo respiro e al mondo che in quel momento è scomparso attorno a noi. Si ripresenta il vuoto, il desiderio di non essere mai esistita per non dover gestire quel dolore e tutto questo mi provoca ulteriore male perché tu sei stata “pieno” e lo sei ancora.
Quindi, mamma, allungo le mani al buio e cerco il lettore mp3 che lascio sempre carico nella federa del mio cuscino. Infilo le cuffiette e faccio partire un disco di cui ho parlato proprio ieri sera.
Grace di Jeff Buckley esplode nel mio spazio nella stessa maniera in cui lo fece nell’autunno del 1994.
Ero nella mia cameretta e avevo le cuffiette. Non riuscivo a dormire perché mi sentivo aliena e non sapevo come maneggiare quel sentimento di estraneità.
Stanotte avevo il lettore mp3, trent’anni fa avevo il walkman a cassetta e stavo ascoltando Planet Rock su Radio2. Il giorno dopo, in terza media, mi avrebbero avvistata per i corridoi di scuola con un’espressione facciale teneramente ebete.
Conosco a memoria ogni parola e tutte le partiture, sperimento ad ogni ascolto quel senso di estasi e rappresentazione. Sì perché Grace parla di tutto e di tutti noi anche se non lo sappiamo e anche se non l’abbiamo mai ascoltato (provo a non essere giudicante ma amic* car* è una lotta persa: vi sto giudicando abbassando gli occhiali in segno di disapprovazione).
Stanotte sentivo il cuore sincronizzarsi alla musica quando la mia gatta Tatì è piombata sul letto per scappare da suo fratello Heavy. Lui si è letteralmente stampato sulla pediera del letto mentre lei è riuscita a spiccare il volo per poi planarmi addosso con le 4 zampe aperte tipo tuta alare di Patrick de Gayardon (o, meglio, come un petauro dello zucchero).
A quel punto l’incanto è scomparso, come la regolarità del mio battito, ed ho lasciato che la musica sfumasse.
Asleep in the sand with the ocean washing over.
46 notes · View notes
occhietti · 21 days
Text
Come certe persone.
Che sanno giocare
con l’incanto e la delicatezza.
Così i tulipani.
- Fabrizio Caramagna
47 notes · View notes
crisalide-imperfetta · 2 months
Text
..ho bisogno di ritrovare quel senso di meraviglia, l’incanto e lo stupore.
Tumblr media
27 notes · View notes
ilguardianodelfaro · 12 days
Text
L’argine sta per cedere, sei stanco,
ma poi vedi l’incanto delle rose
sopra le quali vola una farfalla,
ti viene incontro il cane ed è felice,
allora aggiungi un sacco sulla breccia
e speri che non piova più per essi,
per te potrebbe piovere e inondare,
tutto, di pianto.
20 notes · View notes
donaruz · 2 months
Text
Tumblr media
Auguri Tracy.
Queste parole non sono per te. Ma per tutte/i quelli e quelle che non c’erano.
Che l’hanno vista per la prima volta quest’anno ai Grammy. Che non sanno cosa è stato sentirla per la prima volta sbucare dal buio e sentirla cantare di rivoluzione che si sussurra e di amore inaudito per potenza e dolcezza.
A voi perché possiate scoprire che si può avere un talento titanico di scrittura e musica eppure stare lontani dai palcoscenici.
E tornare a farlo solo perché un ragazzo bianco che canta country è rimasto folgorato dall’ascolto dj una vecchia cassetta dei genitori rimasta lì. E ha desiderato farne una cover, la più fedele possibile. Per non sporcare la meraviglia neanche con la bellezza nuova.
E in ultimo le dedichiamo a chi c’era in quegli anni e ha continuato a sentirla come quasi una preghiera.
E, come lei, ha mantenuto la meraviglia e l’incanto anche coi capelli bianchi.
Lei si chiama Tracy Chapman.
E oggi compie 60 anni.
(con le parole di Gianna Maz)
#labodifsegnala #tracychapman #tempo Tracy Chapman Online
24 notes · View notes
poesiablog60 · 3 months
Text
L’incanto
questa cosa inutile e indispensabile come il pane.
Gio Ponti
Tumblr media
33 notes · View notes
sofysta · 4 months
Text
Tumblr media
La Natura le fa streghe. Ed il genio della Donna è il suo temperamento. Ella nasce Fata. Nei ricorrenti tempi dell’esaltazione ella è Sibilla. L’amore la fa Maga. La sua accortezza, la sua malizia (spesso capricciosa e benefica) la fanno Strega, ed ella scongiura i mali, o almeno li sopisce, li elude. I viaggi ci dimostrano che ogni popolo primitivo ha i medesimi inizi. L’uomo caccia e combatte. La donna gioca d’ingegno e d’immaginazione; crea sogni e dèi. Talvolta è veggente; possiede l’ala infinita del desiderio e del sogno. Per meglio computare i tempi, osserva il cielo. Ma nondimeno la terra possiede il suo cuore. Gli occhi chini sui fiori amorevoli, giovane e fiore ella stessa, fa con essi amicizia. Donna, chiede loro di guarire coloro che ama. Semplice e commovente inizio delle religioni e delle scienze! Col tempo, tutto si dividerà; emergerà l’uomo specializzato, giullare, astrologo o profeta, negromante, prete, medico. Ma al principio la Donna è tutto. Una religione forte e vivace, quale fu il paganesimo greco, comincia con la Sibilla, finisce con la Strega. La prima, bella e vergine, in piena luce, lo cullò, gli conferì l’incanto e l’aureola. Più tardi, deluso, infermo, nelle tenebre del Medioevo, nelle lande e nelle foreste, esso fu messo in salvo dalla Strega; l’intrepida pietà di lei lo nutrì, continuò a tenerlo in vita. Così, per le religioni, la Donna è Madre, tenera custode e nutrice fedele. Gli dèi sono come gli uomini: nascono e muoiono sul suo seno”.
Jules Michelet
20 notes · View notes
nahalism · 7 days
Text
Tumblr media
Fosco Maraini, L’incanto delle Donne del Mare
68 notes · View notes
lunamarish · 12 days
Text
La poesia è l’incanto di un attimo in cui le cose sembra stiano per dirci il loro segreto. E’ la poesia di un’attesa delusa, perchè quel segreto non viene detto e resta nell’ombra.
Jorge Luis Borges
10 notes · View notes
ma-pi-ma · 6 months
Text
Tumblr media
Come certe persone.
Che sanno giocare con l’incanto
e la delicatezza.
Così i tulipani.
Fabrizio Caramagna
@desdemona-d 🌷💕🌷
34 notes · View notes
l-incantatrice · 6 months
Text
Tumblr media
“Mi hai dato ciò che non immaginavo, un tempo dove ogni secondo di te conterà nella mia vita più di ogni altro secondo. Io ero di tutti i villaggi, tu hai inventato un mondo. Te ne ricorderai, un giorno? Ti ho amato come non credevo che fosse possibile. Sei entrato nella mia vita come si entra nell’estate. Non provo né rabbia né rammarico. I momenti che mi hai dato hanno un nome: l’incanto. Lo hanno ancora, sono fatti della tua eternità. Anche senza di te non sarò mai più sola, perché tu esisti da qualche parte.”
Marc Levy
24 notes · View notes
occhietti · 1 year
Text
Tumblr media
È come se nella mia mente ci fossero due parti che giocano a rincorrersi da una stanza all’altra: l’incanto e la malinconia.
E ci sono giorni che, dopo una lunga ricorsa, dalla stanza vedo sbucare solo l’incanto e giorni in cui vedo sbucare solo la malinconia.
- Fabrizio Caramagna
71 notes · View notes