Verifica la consistenza delle mie mammelle. Strizzamele. Fammi male. Inala profondamente il loro odore: ti manderà in estasi. Leccale a lungo e fammi morire di desiderio di te. Accarezzamele, torturamele: sono tue. Senti come le tue mani, il tuo calore, il tuo odore fanno indurire i miei capezzoli? E poi come mi scaldi tutta, quando ti accingi a entrarmi dentro e a possedermi, per cercare il tuo egoistico piacere? Succhia i miei seni: loro desiderano essere divorati dalla tua bocca.
Io stessa voglio essere mangiata, completamente calpestata, distrutta dalla tua passione di maschio: sii il più brutale, osceno e violento che puoi. Baciami e non perdere tempo. Perché quando mi baci, io mi apro tutta ovunque, per te. E cavalcami con prepotenza, proprio come uno stallone fa con la sua femmina. Dimmi che sono la tua puttana. Anche io sono totalmente 'in amore' per te. Riempimi ovunque col tuo seme. Godi dentro di me. Perché questo è il mio vero, unico destino: farti venire nel mio corpo e darti tanti orgasmi. Solo questo io voglio. Solo questo è nella mia mente ogni secondo, di ogni ora. Di ogni giorno.
Il candidato sviluppi il tema 'Perché al liceo sarebbe stato meglio non preparare le avventure di Dungeons&Dragons durante l'ora di fisica in cui si spiegavano i principi della termodinamica'.
(a mia discolpa posso dire che era un uovo sodo mezzo sgusciato e aperto in cima di cui volevo indurire il tuorlo troppo molle per tagliarlo a fette nell'insalata di riso)
Questa sera sarò meticoloso. Lo farò perché sono un egoista, perché penso esclusivamente a cosa mi dà piacere. Lo farò perché occuparmi di te mi riempie la testa di piacere. Voglio sentire i pensieri percorrermi la testa, incontrollati, intrecciati, voglio sentirli sciogliersi sul mio collo, passarmi sulle spalle, entrami nello stomaco, fissarsi sul mio ventre. Li sentirò sulla pelle e tra le mani, faranno cambiare il mio corpo, indurire i miei capezzoli, gonfiare il mio sesso. La meticolosità delle mie azioni su di te sarà strettamente collegata alla incontrollabilità del piacere che cresce. Preparerò la cena, prima del tuo arrivo. Aprirò una bottiglia di vino. Ti siederai a tavola con me. Ascolterai quello che voglio dirti, quello che voglio fare entrare nella tua testa, ascolterai il desiderio dell’attesa, il piacere del prima, il calore di uno sguardo che ti penetra. Sentirai anche tu il sapore del vino che ti entra nelle vene, scaldandoti i desideri. Parlerai della tua giornata, di quel film che vuoi guardare, ascolterai le parole di un libro che ancora non hai letto e le note di un pezzo musicale che mi fa andare in altri luoghi. Risponderai, calma, senza fretta, alle mie domande sussurrate all’orecchio, con il bicchiere in mano, con il calore delle mie parole sul collo. Potrai lasciare andare l’immaginazione di un incontro che ancora non hai potuto fare e ricordare un momento che ti ha fatta sussultare. Andremo insieme in posti lontani, nei luoghi della memoria, nei meandri delle sensazioni e dei desideri. Scopriremo fantasie e voglie inesplorate, piaceri segreti e confessioni da condividere.
Vorrei dirti che tutti questo ne varrà la pena. Combattere, soffrire, aiutare gli altri quando ne hanno bisogno, sbagliare, cadere, rialzarsi. Ma a volte la sofferenza è solo sofferenza e non ci insegna niente, o meglio non ci insegna abbastanza da poter imparare a non sbagliare più. Dovremmo essere più egoisti, sento dire in giro, ma di egoismo ne è ormai pieno il mondo, la gente pensa solo a se stessa, e chi non lo fa tende ad aiutare gli altri per sentirsi meno sola. Siamo pagine pieni di scarabocchi, confusi, fatti male, con penne che non funzionano bene, cambiamo penne, cerchiamo di puntare su una nuova pagina pulita, per essere migliori, per essere un buon disegno o una buona frase, ma poi cancelliamo, scarabocchiamo, a volte non impariamo dai nostri errori, tendiamo sempre a rifarli, altre volte i nostri errori imparano da noi, e ci disarmano, vincendo su quello che cerchiamo di essere. Non sempre ne vale la pena soffrire, dovresti imparare ad indurire il cuore, a volte serve solo un po’ più forza del dovuto, più forza di quella che abbiamo.
la mia migliore amica delle elementari mi ha insegnato a mettere il burro cacao ai bordi del naso quando hai il raffreddore per non far indurire la pelle
la mia amica dell'università mi ha fatto conoscere e apprezzare il dolcificante, l'aveva sempre nello zaino dovunque andava
una delle mie amiche più care dell'erasmus mi ha fatto assaggiare la sua insalata con il parmigiano reggiano sopra
non parlo più con nessuna di loro, le nostre vite si sono allontanate e ora sono tutte in paesi diversi dal mio
ma ogni volta che metto il burro cacao ai bordi del naso, mi porto dietro il dolcificante in ufficio o aggiungo il parmigiano alla mia insalata, penso ad ognuna di loro
alcune persone ti insegnano cose che non scorderai mai, e, anche non parlando più, l'amore verso di loro ci sarà per sempre
1. che trova un riferimento nella comune esperienza sensibile, che si riferisce a un oggetto reale; determinato, reale, che si può conoscere con l’esperienza: fatto, caso concreto
2. che si basa su dati di fatto; che si attiene o bada agli aspetti reali, pratici delle cose: una conoscenza concreta; un uomo concreto
3. nella grammatica tradizionale, si dice di un nome che indica esseri o oggetti reali (p.e. pane, casa, uomo) e non una qualità, un sentimento o un’idea, come il nome astratto
4. (non com.) denso, compatto: sostanza concreta
Etimologia: ← dal lat. concrētu(m) ‘denso, duro’, part. pass. di concrescĕre ‘rapprendersi, indurire’.
Sono tua. Fammi male, strapazzami. Fammi sentire un tuo oggetto di piacere. Annulla ogni mia dignità e orgoglio femminile. Umiliami. Degradami. Mettimi al mio posto, cioè ai tuoi piedi. Ordinami di leccarteli e poi di aspettare gomiti a terra e natiche aperte. Così che tu possa godere della vista delle mie intimità indifese e scegliere con calma dove scaricarti, per riempirmi di seme. Poi, quando ti sarai svuotato a dovere, chiamandomi con termini irriferibili spremi pure le ultime tue preziose gocce nella mia gola: aspetterò a bocca aperta il tuo regalo.
Quindi, Padrone e Signore, infilatici e resta conficcato nella mia bocca tutto il tempo che vorrai. Io se riuscirò, mi impegnerò comunque a farti nuovamente indurire, per accoglierti ancora nel mio corpo dove e come desideri. Sborrami sulla faccia, come fossi un bidet. Prendimi a sberle sul viso, sul seno. Strizza forte i miei capezzoli. Sono tuoi. Zittiscimi. Fammi provare cosa vuol dire sentirsi un essere inferiore, la tua cagna addomesticata. Tirami forte i capelli. Schiaffeggia forte le mie natiche e non preoccuparti: troverò una scusa per giustificare a casa i lividi, i rossori e il mio ritardo nel rientrare. Farti godere, per me vale ogni rischio. Ogni pena. Ogni mio dolore fisico. Sono pazza di te. E amare trasforma.
inasprire
inasprire
/inasˈprire/
[Verb list 102]
I
transitive verb
1 (esacerbare, esasperare) to exacerbate, to aggravate, to sharpen [disputa, dibattito, situazione]
non fa che inasprire le cose it just makes things worse
2 (aumentare) to increase [tasse]; to tighten [sanzioni]
inasprire una pena to increase a sentence
3 figurative (indurire) to harden [persona, carattere, tratti, comportamento]
II inasprirsi
pronominal verb
1 (indurirsi) [tono, voce] to harden
2 (aumentare)
il freddo si inasprisce it's getting colder
3 (esacerbarsi, esasperarsi) [disputa, situazione] to worsen, to grow more bitter; [leggi] to tighten
4 (inacidirsi) [vino] to turn; [persona] to harshen
Beh penso che ti rappresenti parecchio. Lisa è una ragazza che è cresciuta per strada in circostanze difficili. Lisa sogna una vita tranquilla ma è costantemente perseguitata dal dramma e dal trauma del suo passato. È una "sopravvissuta" che si è dovuta indurire per strada. Lisa è rispettata da chi ha intorno per la sua capacità di affrontare gli ostacoli e la sua onestà. Lisa è determinata a creare un futuro migliore per sé stessa promettendo di non lasciare che accada di nuovo tutto ciò che è accaduto in passato.
ok.. questo è uno dei due sensi della canzone. ma Lisa, principalmente, è una sostanza. che a me ha fatto molto male.. io mi ci rivedo in quel lato.
però anche il tuo significato è molto interessante, e nella totalità della tua spiegazione mi ci rivedo tanto.