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#i gemelli del gol
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nonsaremodellestar · 2 years
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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Serie A: il punto dopo i recuperi
Con i recuperi di ieri la classifica della Serie A si consolida e manda due messaggi: Inter avviata al tricolore mentre il Napoli è ancora in corsa per l'Europa, che sia Champions o Europa League sarà poi il campo a decidere. Serie A: la fuga dell'Inter Prima di parlare dei campioni d'Italia in carica, raccontiamo quanto successo nella serata di ieri dove l'Inter rifila quattro gol all'Atalanta. La gara segna il +12 in classifica sulla Juventus seconda e chiude in maniera forse definitiva la questione "scudetto". I neroazzurri guidati da Simone Inzaghi non hanno pietà dei bergamaschi che durano giusto il tempo del gol annullato a De Ketelaere per poi cadere sotto i colpi di Laurato e compagni. La gara degli azzurri Passiamo, quindi, al Napoli che ha dimostrato come la cura Calzona inizi a funzionare. Dopo il brutto pareggio di Cagliari, finalmente, ieri si è rivista la vera squadra partenopea. Passaggi in verticale, profondità, corsa e gioco di squadra hanno dominato la scena. Anche i due gemelli del gol ovvero Osimhen e Kvara hanno giocato per loro e per la squadra. Un superbo Anguissa ha poi fatto il resto. In difesa bisogna ancora registrare qualcosa perché un tiro un gol del Sassuolo sembra veramente troppo. Dove bisogna guardare? Comunque la ritrovata verve ha lo scopo di far salire il morale ma soprattutto ottenere 3 punti che mancavano da troppo. Domenica, contro i bianconeri, sapremo la verità sulla squadra. Al momento la lotta per l'Europa è ancora possibile ma bisogna crederci come diceva il poeta Vittorio Alfieri: "Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli". Un bel 7 di incoraggiamento a tutta la squadra ed un 7 e 1/2 all'allenatore, ieri se lo sono meritati. Ora pensiamo a domenica: i non colorati ci aspettano per la loro personale vendetta. Ad Maiora Foto di copertina: DepositPhotos Read the full article
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Serie A: Doppio Vlahovic e Sassuolo ko, la Juve torna a -2 dall'Inter
Sono tornati i gemelli del gol, Vlahovic (doppietta) e Chiesa firmano il 3-0 della Juve sul Sassuolo: i bianconeri rispondono all’Inter, ora hanno il sorpasso nel mirino con due punti di ritardo ma con i nerazzurri che salteranno il prossimo turno causa Supercoppa. LA CRONACA DELLA PARTITA Allegri recupera Rabiot e Chiesa, con il francese subito titolare mentre l’attaccante parte dalla panchina…
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kritere · 1 year
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La grande amicizia tra Romario e Bebeto è finita malissimo: “È un traditore”
DIRETTA TV 10 Maggio 2023 Hanno fatto le fortune del Brasile, hanno vinto un Mondiale (quello del 1994) assieme, sono rimasti amici per una vita. Ma ora Romario e Bebeto sono ai ferri corti. Le parole che sono volate tra i due sono state durissime. 1 CONDIVISIONI Sono tante le coppie di attaccanti che si sono guadagnate il soprannome (classico e a volte banale) di ‘Gemelli del Gol’. Sono…
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elenagrantx · 1 year
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I GEMELLI DEL GOL DOMANI A CHE TEMPO CHE FA VI RENDETE CONTO ABBIAMO VINTO
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telodogratis · 1 year
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Argentina-Arabia, Salem e Saleh: i 'gemelli del gol' sauditi stendono Messi
Argentina-Arabia, Salem e Saleh: i ‘gemelli del gol’ sauditi stendono Messi
Read More(Adnkronos) – Chi sono i due attaccanti a segno contro i sudamericanisport(Adnkronos) – Chi sono i due attaccanti a segno contro i sudamericaniAdnkronos – ultimora
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calciopics · 3 years
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Vialli & Mancini, the goal twins
During the golden days of Sampdoria in the early nineties, Gianluca Vialli and Roberto Mancini were known as the “goal twins”.
The two strikers complemented one another, and even though Vialli would later join Juventus and become the Bianconeri’s captain, his bond with his former teammate remained strong.
After becoming the national team manager, Mancini brought the Juventus legend into the Italy staff, offering him the role of delegation chief.
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janniksnr · 3 years
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finito il libro sul mancio (molto bello) (sia il mancio che il libro) che regala anche qualche ricordo con il buon vialli, niente che non si sapesse già ma che fa sempre piacere rileggere <3
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la regia internazionale anticipava in tempi non sospetti il tumblr.calcio
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il mancio piange con vialli, poi piange per vialli e allora io piango per loro, nonostante siano passati quasi trent'anni 😭😭😭
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il cuore=il mancio
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asterargureo · 2 years
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A Covercyano abbiamo
Chiellucci: la coppia sposata
I Pessitelli: l'angst
Il trio del Pescara più vari ed eventuali: il poliamore
I Bastonella: io vorrei ma lui non capisce
Gli Scamattesi: non sanno di essere fidanzati ma gli altri lo hanno capito
I Beredori: io e te tre metri sopra il crimine
I gemelli del gol: gli amanti ritrovati
I Federici: angst,daddy issues,insicurezze
I portieri: notice me Salvatore
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inzaghismo · 2 years
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Un sogno forse una favola.
Berrettini che ovviamente si prende il gravoso compito di spiegare tutto a Gigio,solo che come al solito dove c'è Gigio c'è anche Sirigu,che vuole imparare le regole solo per la scienza.
Verratti e Immobile cercano di spiegare le regole del fuorigioco,ma vengono costantemente corretti da un Salsano visibilmente provato.
Mimmo mentre Sinner si avvicina a Giacomino per chiedere se vuole imparare a giocare a tennis, è tra il minaccioso e il basito😮 perché per lui non ha senso quello sport.
Moca si pavoneggia,dando grosse pacche sulla spalla a Patteo,e si dichiara grande esperto di ping pong quindi sarà anche bravissimo a giocare a tennis. Spoiler: non lo è.
Patteo da un lato vorrebbe sotterrarsi per l'atteggiamento della caffettiera, dall'altro lo guarda scuotendo la testa come a dire " lo so che è così, però mi piace lo stesso". Ovviamente Patteo è bravissimo a giocare a tennis e riceve i complimenti di Berrettini. Se sentite ringhiare, sì è Moca in versione geloselli premium.
I Chiellucci sono appassionati di tennis e sono anche andati insieme alle ATP di Torino. Non c'è bisogno di specificare che sanno anche giocare benissimo e sfidano i gemelli del gol in tornei di doppio a Covercyano.
FGKLDFJGLKJGLJ STO URLANGFGO
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pizzaemortazza · 2 years
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I gemelli del gol in un momento di relax🥰
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corallorosso · 3 years
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Il Movimento 5 Stelle non è morto oggi, con Grillo che prima decide di affibbiare a Giuseppe Conte il soprannome quasi mistico di "Elevato", come se fosse una sorta di messia venuto dalla Puglia per mondarci dai nostri peccati, e poi fa di tutto per abbatterlo quando capisce che questo non ne vuole proprio sapere di fare il suo burattino. Il M5S è morto quando è andato al governo. È morto quando, da "non esistono più destra e sinistra", in prima battuta, si era trovato a governare con l'estrema destra di Salvini. Erano i tempi in cui Di Maio e Salvini stesso facevano a gara, ogni giorno, a chi la sparava più grossa, ricordate? Ogni giorno si abbatteva una villa dei Casamonica a cavallo di una ruspa, che poi il merito era di Salvini, no era della Raggi, anzi un po' di tutti e due, dai. Erano i tempi in cui la scelta dei "porti chiusi" era di Salvini, ma anche un po’ di Toninelli, che rivendicava le sue firme in tal senso. E anche Conte firmava i Decreti Sicurezza, in quel periodo. Era il periodo in cui erano tutti NO TAP, prima delle elezioni la promessa era: “lo blocchiamo in 15 giorni”, poi, una volta al governo, divenne: "Scusateci, abbiamo scoperto che bloccarlo costerebbe troppo". Erano i tempi dei decreti legge che avevano nomi che sembravano presi da un giornalino per bambini non troppo intelligenti, tipo "LO SPAZZACORROTTI". Erano i tempi del "ABBIAMO ABOLITO LA POVERTÀ!" e del "ABBIAMO FERMATO LA TAV". Che dolci. Erano i tempi in cui Salvini e Di Maio andavano d'amore e d'accordo su tutto, ricordate? Poi è successo che Salvini gli ha sbattuto la porta in faccia. Ma proprio forte, dritta sul naso. E gigidimaio, da innamorato piantato in asso di colpo (cioè, l'avevano capito tutti da mesi che Salvini lo avrebbe fatto da un momento all'altro, ma lui evidentemente non l'aveva preventivato) ci è rimasto malissimo. Ma come? fino a ieri eravamo tipo i gemelli del gol del populismo più becero e oggi tu mi pianti per andare a governare da solo? Allora, quelli che non erano "né destra né sinistra", hanno pensato che, dai, magari potevano allearsi con la sinistra, per non lasciare campo libero al loro ex amicone leghista. Però la sinistra, in Italia, purtroppo non stava in Parlamento da anni, così decisero di allearsi col PD. E la mano tesa gli arrivò da Renzi, ovvero uno che fino al giorno prima li schifava (ricambiato), ma che in quel momento aveva un bisogno disperato di tempo per fondare il suo micropartito dalle ricche prospettive elettorali attorno all'1.8%. Quindi, quelli dell'antipolitica che più populista non si può, quelli che festeggiavano in balcone come se avessero vinto la coppa del mondo quando LORO STESSI si erano accordati per lo scostamento di bilancio all'interno della manovra di stabilità (che poi gli fu rivisto al ribasso dall'UE), a questo punto si trovavano a governare col partito che più di ogni altro rappresentava la loro nemesi. Loro, quelli che andavano a fare il tifo per i gilet gialli in Francia, si trovavano a governare con quelli che, fino al giorno prima, chiamavano "IL PARTITO DI BIBBIANO". Ma tornare al voto era da escludersi, un po' perché Salvini, governandoci assieme, gli aveva fregato già metà dell'elettorato (i grillini di destra), un po' perché era ancora valido il vincolo dei due mandati. Il che significava che, a lume di naso, sommando il tracollo elettorale all'impossibilità di ricandidarsi per molti di loro, la maggior parte di quelli allora in Parlamento sarebbero dovuti tornare a fare il nulla che facevano prima di scoprirsi onorevoli. Quindi governarono assieme al PD e pure assieme a Renzi, che nel frattempo aveva fondato l'unico partito nato morto ad avere per nome un ossimoro. Poi ci fu la pandemia. E Giuseppe Conte (quello che, fino a quel momento, era stato considerato un pupazzetto nelle mani di Grillo e Di Maio), si ritagliò un suo spazio e anche un suo vasto consenso popolare. Consenso che arrivava, però, pricipalmente dall'area più centrista del paese, ovvero da quelli che, attualmente, votano PD e dintorni. Cosa che allarmò parecchio Renzi, che in cuor suo coltivava ancora il sogno di ricostruire un "grande centro" assieme all'amico Silvio. Tanto è vero che lo stesso Renzi, appena se ne presentò l'occasione, fece cadere il governo Conte II, che fu soppiantato dal governo di "larga maggioranza" Draghi. E che fai a quel punto? Non ci entri? Il vincolo dei due mandati è ancora lì, i sondaggi ti danno in calo sempre più costante, in più i miliardi del recovery fund ottenuti da Conte stanno per essere distribuiti. Li lasciamo tutti in mano a Salvini, Zingaretti, Berlusconi e Renzi? Ma non scherziamo. Così, Grillo si affrettò a farci sapere che Mario Draghi, l'ex Presidente della BCE ex governatore della Banca d'Italia ed ex di Goldman Sachs, in fondo era "un grillino". Un po' come la casalinga che sapeva far quadrare i conti che, all'inizio, lo stesso Grillo avrebbe voluto mettere a fare il Ministro dell'Economia. Uguale. Che alla fine uno vale uno e uno vale l'altro, se si tratta di non scomparire. Oltretutto, nel frattempo, Casaleggio figlio era abbastanza avvelenato per tutti i parlamentari grillini che non consegnavano più parte del loro stipendio a beneficio della piattaforma Rousseau. Evidentemente, quando i soldi ti entrano davvero, diventa più difficile lottare contro la Ka$ta. Il tutto si risolse semplicemente sfanculando la piattaforma della "democrazia diretta" sulla quale il M5S era nato. In pratica, il Movimento del "non esistono più destra e sinistra" e dei VAFFANCULO, di colpo era diventato aperto a ogni alleanza e pure estremamente "responsabile". Tanto che, ad esempio, il giustizialismo degli inizi era ormai un lontano ricordo, sostituito da un serio e convinto garantismo. Un po' ad immagine e somiglianza del loro "uomo di punta", il moderato Giuseppe Conte. Ma Conte non era il loro leader, ufficialmente. Anzi, in realtà un leader non c'era. Bruciato Di Maio, con Dibba fuori dal MoVimento a scrivere i suoi pensierini di viaggio in Colombia, l'unica era formalizzare la cosa e chiamare in loro soccorso "l'avvocato del popolo", che li plasmasse a sua immagine e somiglianza, rendendoli una sorta di riedizione aggiornata del PD, spostando l'asse forse giusto qualche grado più a sinistra del partito di Letta. Purtroppo Conte, a questo punto, godendo di un consenso circa quadruplo rispetto a tutto il M5S assieme, per qualche strano motivo non ne ha voluto sapere di farsi controllare in tutto e per tutto dal "garante" Grillo. Strano, eh? Così il comico genovese ha deciso, de botto, che l'Elevato non era più tanto "elevato", anzi, a dirla tutta era uno che di politica non ne capisce una sega. D'altra parte l'aveva solo messo a fare il Presidente del Consiglio per ben due volte, no? E che sarà mai? E poi, oh, Grillo non ha mai detto che la politica la deve fare la gente comune, che non ha mai fatto politica. Lui è sempre stato per i professionisti della politica, lo state confondendo con qualcun altro. Quello che sta accadendo, insomma, è che Grillo ha deciso di uccidere un partito (un movimento) già morto da tempo. Ed era ovvio che, prima o poi, accadesse. La mancanza di un sostrato ideologico, la speranza di poter essere tutto e il contrario di tutto, la completa incapacità della sua classse dirigente, non lasciavano spazio ad epiloghi diversi da questo. Era nelle cose che sarebbe finità così, o anche peggio. Perché l'attuale M5S non ha NULLA in comune con quello delle origini. "SIETE MOOOORTI E NON LO SAPETE!" gridava Grillo qualche anno fa, convinto che una forza senza un ideale se non quello di una generica e malintesa idea infantile di "ONESTÀ!", senza una reale idea politica, senza alcun sostrato culturale, potesse davvero rappresentare un'alternativa per il futuro del paese. Chissà se lui si è accorto di essere un morto che parla, oggi. Emiliano Rubbi
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Repubblica Torino - Scommessa Yildiz senza i gemelli del gol
Come riferisce Repubblica Torino: "Scommessa Yildiz senza i gemelli del gol". Senza Chiesa e Vlahovic ma con la tentazione di schierare dal primo minuto il giovane Yildiz.source
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elenagrantx · 2 years
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Sperando che ci porti di buon auspicio per stasera amici e amiche,postiamo proprio i gemelli del gol in maglia azzurra
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