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#giulio e tommaso
palazzideirolli · 1 year
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Vi auguriamo una Buona Pasqua di gioia e serenità. Auguri 🐣🐇🌸🥚
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Immagini, in ordine:
-L’Ultima cena, Giulio Cesare Procaccini, Chiesa della Santissima Annunziata del Vastato, Genova. (Mostra L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri, Gallerie D’Italia, Milano)
-Ecce Homo, Michelangelo Merisi, da Caravaggio, Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco, Genova.
-Ecce Homo, Antonello da Messina, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Genova
-Cristo con la croce, Anton Van Dyck, Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso. (Mostra L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri, Gallerie D’Italia, Milano)
-Anton Maria Maragliano, Incoronazione di spine, Savona (Mostra Teatro del Falcone, Maragliano, Lo spettacolo della scultura in legno a Genova)
-Cristo spirante, Anton van Dyck, Camera da Letto del Re, Palazzo Reale Genova
-Cristo Risorto appare alla madre, Peter Paul Rubens, (Mostra Rubens a Genova, Palazzo Ducale Genova)
-Bernardo Strozzi, (Il Cappuccino), Incredulità di San Tommaso, Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso, Genova
-Cena in Emmaus, Michelangelo Merisi, da Caravaggio, Pinacoteca di Brera, Milano
Foto: Archivio fotografico Palazzi dei Rolli © Stefano Bucciero

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yagobadstar · 2 years
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“Come va?”
1. Icaro: “Uno schianto”
2. Proserpina: “Mi sento giù”
3. Prometeo: “Mi rode”
4. Teseo: “Finché mi danno corda”
5. Edipo: “La mamma è contenta”
6. Damocle: “Potrebbe andar peggio”
7. Priapo: “Cazzi miei”
8. Ulisse: “Siamo a cavallo”
9. Omero: “Me la vedo nera”
10. Eraclito: “Va, va”
11. Parmenide: “Non va”
12. Talete: “Ho l’acqua alla gola”
13. Epimenide: “Mentirei se glielo dicessi”
14. Gorgia: “Mah!”
15. Demostene: “Difficile a dirsi”
16. Pitagora: “Tutto quadra”
17. Ippocrate: “Finché c’è la salute”
18. Socrate: “Non so”
19. Diogene: “Da cani”
20. Platone: “Idealmente”
21. Aristotele: “Mi sento in forma”
22. Plotino: “Da Dio”
23. Catilina: “Finché dura”
24. Epicuro: “Di traverso”
25. Muzio Scevola: “Se solo mi dessero una mano”
26. Attilio Regolo: “Sono in una botte di ferro”
27. Fabio Massimo: “Un momento”
28. Giulio Cesare: “Sa, si vive per i figli, e poi marzo è il mio mese preferito”
29. Lucifero: “Come Dio comanda”
30. Giobbe: “Non mi lamento, basta aver pazienza”
31. Geremia: “Sapesse, ora le dico”
32. Noè: “Guardi che mare”
33. Onan: “Mi accontento”
34. Mosè: “Facendo le corna”
35. Cheope: “A me basta un posticino al sole”
36. Sheherazade: “In breve, ora le dico”
37. Boezio: “Mi consolo”
38. Carlo Magno: “Francamente bene”
39. Dante: “Sono al settimo cielo”
40. Giovanna d’Arco: “Si suda”
41. San Tommaso: “Tutto sommato bene”
42. Erasmo: “Bene da matti”
43. Colombo: “Si tira avanti”
44. Lucrezia Borgia: “Prima beve qualcosa?”
45. Giordano Bruno: “Infinitamente bene”
46. Lorenzo de’ Medici: “Magnificamente”
47. Cartesio: “Bene, penso”
48. Berkeley: “Bene, mi sembra”
49. Hume: “Credo bene”
50. Pascal: “Sa, ho tanti pensieri…”
51. Enrico VIII: “Io bene, è mia moglie che”
52. Galileo: “Gira bene”
53. Torricelli: “Tra alti e bassi”
54. Pontormo: “In una bella maniera”
55. Desdemona: “Dormo tra due guanciali”
56. Newton: “Regolarmente”
57. Leibniz: “Non potrebbe andar meglio”
58. Spinoza: “In sostanza, bene”
59. Hobbes: “Tempo da lupi”
60. Vico: “Va e viene”
61. Papin: “Ho la pressione alta”
62. Montgolfier: “Ho la pressione bassa”
63. Franklin: “Mi sento elettrizzato”
64. Robespierre: “Cè da perderci la testa”
65. Marat: “Un bagno”
66. Casanova: “Vengo”
67. Goethe: “C’è poca luce”
68. Beethoven: “Non mi sento bene”
69. Shubert: “Non mi interrompa, per Dio”
70. Novalis: “Un sogno”
71. Leopardi: “Sfotte?”
72. Foscolo: “Dopo morto, meglio”
73. Manzoni: “Grazie a Dio, bene”
74. Sacher-Masoch: “Grazie a Dio, male”
75. Sade: “A me bene”
76. D’Alambert e Diderot: “Non si può dire in due parole”
77. Kant: “Situazione critica”
78. Hegel: “In sintesi, bene”
79. Schopenhauer: “La volontà non manca”
80. Cambronne: “Boccaccia mia”
81. Marx: “Andrà meglio”
82. Carlo Alberto: “A carte 48”
83. Paganini: “L’ho già detto”
84. Darwin: “Ci si adatta”
85. Livingstone: “Mi sento un po’ perso”
86. Nievo: “Le dirò, da piccolo”
87. Nietzsche: “Al di là del bene, grazie”
88. Mallarme’: “Sono andato in bianco”
89. Proust: “Diamo tempo al tempo”
90. Henry James: “Secondo i punti di vista”
91. Kafka: “Mi sento un verme”
92. Musil: “Così così”
93. Joyce: “Fine yes yes yes”
94. Nobel: “Sono in pieno boom”
95. Larousse: “In poche parole, male”
96. Curie: “Sono raggiante”
97. Dracula: “Sono in vena”
98. Croce: “Non possiamo non dirci in buone condizioni di spirito”
99. Picasso: “Va a periodi”
100. Lenin: “Cosa vuole che faccia?”
101. Hitler: “Forse ho trovato la soluzione”
102. Heisemberg: “Dipende”
103. Pirandello: “Secondo chi?”
104. Sotheby: “D’incanto”
105. Bloch: “Spero bene”
106. Freud: “Dica lei”
107. D’Annunzio: “Va che è un piacere”
108. Popper: “Provi che vado male”
109. Ungaretti: “Bene (a capo) grazie”
110. Fermi: “O la va o la spacca”
111. Camus: “Di peste”
112. Matusalemme: “Tiro a campare”
113. Lazzaro: “Mi sento rivivere”
114. Giuda: “Al bacio”
115. Ponzio Pilato: “Fate voi”
116. San Pietro: “Mi sento un cerchio alla testa”
117. Nerone: “Guardi che luce”
118. Maometto: “Male, vado in montagna”
119. Savonarola: “E’ il fumo che mi fa male”
120. Orlando “Scusi, vado di furia”
121. Cyrano: “A naso, bene”
122. Volta: “Più o meno”
123. Pietro Micca: “Non ha letto che è vietato fumare”
124. Jacquard: “Faccio la spola”
125. Malthus: “Cè una ressa”
126. Bellini: “Secondo la norma”
127. Lumiere: “Attento al treno!”
128. Gandhi: “L’appetito non manca”
129. Agatha Christie: “Indovini”
130. Einstein: “Rispetto a chi?”
131. Stakanov: “Non vedo l’ora che arrivi ferragosto”
132. Rubbia: “Come fisico, bene”
133. Sig.ra Riello: “Sono stufa!”
134. La Palisse: “Va esattamente nella maniera in cui va”
135. Shakespeare: “Ho un problema: va bene o non va bene?”
136. Alice: “Una meraviglia”
137. Dr. Zap: “Bene, la sai l’ultima?”
138. Verga: “Di malavoglia”
139: Heidegger: “Quante chiacchiere!”
140. Grimm: “Una favola!”
Umberto Eco
da “Il secondo diario minimo”
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jacopocioni · 1 month
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La fine del Mercato Vecchio
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L’area del Mercato Vecchio, già dal Settecento, aveva subito un profondo e progressivo degrado architettonico, sociale ed urbanistico. Un giornalista dell'800, Giulio Piccini, detto Jarro, che a parer mio aveva il dente parecchio avvelenato, descriveva così la zona: “chi crederebbe che entro Firenze, la città molle, vezzosa, che ha per tutto levato grido di miti e dolci costumi è una Firenze dove stanno in combutta il sicario e il ladro, l'assassino negl’intervalli in cui esce di galera e il lenone, il ruffiano abietto e atroce? Siete voi andati mai in quegl’antri, in quelle tane, per que’sotterranei, dove la notte le pareti formicolano di insetti, dove il soffitto è così basso che è impossibile ad un uomo di giusta statura entrare lì senza curvarsi, e dove su putridi giacigli si scambiano gli amplessi ladri e baldracche, lordure umane, sgorganti in quegli orrendi sterquilini, dopo aver corso trabalzando per le fogne del vizio?” Jarro raccolse i risultati della sua inchiesta in un volume dal titolo “Firenze sotterranea” che uscì nel 1881 e che, con diverse edizioni fino al 1899, suscitò notevole scalpore ed ebbe notevole influenza sulle decisioni politiche che vennero prese.
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L'area del Mercato Vecchio e tutto il Vecchio Centro sino ai Camaldoli (la zona di San Lorenzo), era fin dal Settecento soggetta a continuo degrado e sin dall'occupazione napoleonica, nei primi anni dell'Ottocento, si stava pensando ad un riordinamento dell'intera zona. Nel 1835 Firenze venne investita da una grande epidemia di colera; sembra che uno dei focolai più importanti fosse scoppiato proprio nella zona, date le condizioni di degrado igienico in cui versava. Provvedimenti per risanare la zona del Ghetto erano stati studiati già ai tempi di Ferdinando II e di Cosimo III, ma non vennero mai attuati. Con la demolizione dei Camaldoli, nel 1860 circa, e con la costruzione del Mercato di San Lorenzo, le condizioni del Ghetto si aggravarono ulteriormente. Ormai gli ebrei avevano quasi totalmente abbandonato la zona, che era diventata pian piano rifugio per tutta quella popolazione emarginata di cui parlava Jarro, a cui si andavano aggiungendo gli abitanti del popolo di Camaldoli, lì trasferiti dopo la distruzione delle loro case per far posto al Mercato Centrale di San Lorenzo.
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Nel 1876 il sindaco Ubaldino Peruzzi nominò una commissione per condurre un'indagine sulle condizioni dell'area del Mercato Vecchio e nel 1884 vennero iniziate le pratiche di esproprio delle abitazioni del Ghetto. Già nel 1885 tutte le 364 famiglie che lo abitavano erano state evacuate, e di esse solo 40 erano fiorentine, mentre le altre provenivano da diverse province e dall'estero. Nell'aprile 1885 veniva approvato il nuovo piano regolatore edilizio, che prevedeva l'intera ristrutturazione dell'area del Mercato Vecchio. Della commissione nominata per la demolizione degli antichi edifici facevano parte anche Corinto Corinti e Guido Carocci; alla decisione presa di abbattere tutti gli edifici tentò di opporsi soltanto il Carocci, che difese il non abbattimento di alcuni edifici.
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Secoli di storia di Firenze vennero cancellati in poco tempo. Vennero distrutte molte torri, come quella degli Amieri e dei Caponsacchi, e diverse chiese, come quelle di Sant'Andrea, di San Pietro Buonconsiglio, di San Tommaso, di Santa Maria in Campidoglio che erano parte della storia antica, medievale e rinascimentale di Firenze; ed anche altri edifici in cui risiedevano, ad esempio, l'Arte degli Albergatori e l'Arte dei Rigattieri. Venne distrutta la Beccheria, e la Loggia del Pesce venne smontata per accumularne i pezzi in San Marco ed essere ricostruita, quasi un secolo dopo, in Piazza dei Ciompi.
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Tra le poche strutture architettoniche salvate vi fu un tabernacolo del Trecento che venne sistemato nel Palagio della Lana, il Tabernacolo di Santa Maria della Tromba. Il suo nome derivava da quello di un vicolo detto "della Tromba", ove risiedevano i "trombetti" del Comune. Era il più grande tabernacolo di Firenze, tanto che quando venne chiuso il vicolo della Tromba, venne ingrandito fino a diventare un vero e proprio oratorio, con la pittura del tabernacolo che ne decorava l'altare. Esso confinava, sul retro, con la chiesa di San Tommaso. Le demolizioni avvennero in tempi rapidissimi e in breve la piazza assunse un aspetto interamente diverso. Agli antichi edifici vennero sostituiti quelli di stile neoclassico od eclettico (definiti non senza amarezza da Telemaco Signorini “porcherie”) che ancora oggi si vedono nell’attuale Piazza della Repubblica. Venne costruito il grande edificio con i Portici, inusuali a Firenze, con l'Arcone centrale, che venne progettato da Vincenzo Micheli. Venne costruito un palazzo in stile neorinascimentale sul lato settentrionale, da allora sede della Fondiaria. A mezzogiorno venne edificato un palazzo in stile neoclassico detto poi delle Giubbe Rosse; ed altri palazzi in stile eclettico come il palazzo Trianon ed il palazzo Savoia. Nacquero anche quei famosi caffè, come il Gilli, il Paszcowski, il Gambrinus e le Giubbe Rosse, che divennero il centro della vita pubblica di Firenze.
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Al centro della piazza venne sistemato un monumento a Vittorio Emanuele II, da cui prese il nome anche la piazza. Questo monumento, definito da un sonetto di Vamba “Emanuele a corpo sciorto”, nel 1915 venne trasferito nel Parco delle Cascine. Sempre negli stessi anni venne ricostruita la Colonna dell'Abbondanza con una copia della statua, e sistemata nel sito in cui ancora oggi si trova. La piazza del Mercato Vecchio, centro della vita popolare cittadina, scomparve. Venne indegnamente sostituita dalla nuova Piazza Vittorio Emanuele II, che divenne anch’essa centro della vita cittadina, non più popolare ma borghese. Nei nuovi palazzi si sistemarono la Borsa, La Fondiaria e gli uffici di molte importanti attività imprenditoriali, commerciali e finanziarie della borghesia fiorentina. Il Mercato Vecchio, centro della storia medievale e rinascimentale di Firenze e cuore della città sino all'Ottocento, scomparve definitivamente, lasciando il posto a quella nuova piazza che oggi si chiama Piazza della Repubblica.
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Quella Piazza che non è mai riuscita ad entrare nel cuore di noi fiorentini, che sentiamo come un corpo estraneo – e tale è -, che niente ha a che vedere con la nostra Firenze, che ci fa rimpiangere ogni giorno quel che era e che non abbiamo potuto purtroppo conoscere. E trovo aberrante quella stomachevole scritta che campeggia sull’arco: “L'ANTICO CENTRO DELLA CITTÀ DA SECOLARE SQUALLORE A VITA NUOVA RESTITUITO”. Un pugno nello stomaco ogni volta che l’incrocio con lo sguardo. Si aprirono le porte ad una nuova era dei mercati: quella dei mercati coperti, che a Firenze iniziò con il Mercato Centrale di San Lorenzo, con quello di Sant'Ambrogio e che si protrasse fino al 1953 con la costruzione del Mercato Ortofrutticolo di Novoli che a sua volta venne inserito nel Centro Alimentare Polivalente, gestito dalla Mercafir, costruito nei primi anni ‘80.
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Gabriella Bazzani Madonna delle Cerimonie Read the full article
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marcogiovenale · 2 months
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oggi a roma: "playtime#1", di vega collective + francesca santamaria
DOMENICA 21-04 h 18:00  PLAYTIME#1  @vega.kollective + @francescasantamaria .Accostando le loro pratiche a partire dall’interesse comune per l’archivio come oggetto in divenire, da infiltrare e sovvertire, il lavoro dellə artistə in residenza Francesca Santamaria e VEGA (Tommaso Arnaldi @theunfairplay e Francesca Pionati @francesca.pionati ) è ruotato attorno all’incontro con Giulia e Giulio,…
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lamilanomagazine · 2 months
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Livorno. Proclamati i vincitori della seconda edizione del Contest Giovani Innovatori. 
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Livorno. Proclamati i vincitori della seconda edizione del Contest Giovani Innovatori.  Entusiasmo, grinta e tanta voglia di mettersi in gioco nella giornata conclusiva della seconda edizione del Contest Giovani Innovatori, il concorso organizzato dal Polo per l'Innovazione Urbana Livornine2030 in collaborazione col Comune di Livorno e finalizzato a supportare i giovani nell'elaborazione di idee imprenditoriali innovative con potenziali ricadute dirette sul territorio. Durante il Pitching day, svoltosi lo scorso venerdì 12 aprile presso l'Auditorium Pamela Ognissanti, i ragazzi sono stati chiamati a presentare i loro piani di sviluppo davanti ad una giuria qualificata che, insieme ai giudizi precedentemente indicati da una commissione tecnica, li ha valutati in base alla capacità e alla chiarezza di esposizione. Dalla somma delle due valutazioni è stata definita una graduatoria di merito, attraverso la quale sono state individuate le tre migliori idee: "Oltre il vento" di Marta Faleni; "Phrones" di Francesco Carrieri e Tommaso Piroli e "Liberty Love" di Martina Burroni. Presenti alla giornata conclusiva del contest il Sindaco di Livorno, l'Assessore al Lavoro e alla Formazione del Comune di Livorno e i rappresentanti delle quattro aziende che fanno parte del progetto Livornine2030: Moreno Toigo di Simurg Ricerche, Marco Celi di Innolabs, Darya Majidi di Daxolab e Benedetta Pandolfi di Promo PA Fondazione. Tutti i progetti in gara sono stati positivamente accolti dalla giuria, che ne ha riscontrato una significativa rilevanza sia dal punto di vista imprenditoriale che dell'originalità: "Andiamo a scuola" di Niccolò Ferrini e Roheinny Nicolle Vasquez Rubio; "Chicche" di Leonardo Gangemi; "Generation aid" di Aurora Virgili e Diego Bettinelli; "Vacanze Livornesi" di Marco Pieroni, Giulio Pucciani e Giorgio Nota; "Vivi Livorno" di Filippo Cantini e Joseph Zucchelli. Scopo del contest, riservato a giovani, singoli o gruppi informali di età compresa tra i 16 e i 35 anni, è stato quello di incentivare l'imprenditoria giovanile e l'innovazione sociale e tecnologica in settori di rilevanza per il territorio di Livorno, come Economia del Mare, Economia Verde e Industria Creativa. L'iniziativa è stata anche un'opportunità per i ragazzi delle scuole superiori, che hanno avuto la possibilità di attivare percorsi personalizzati PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento), grazie alla collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale e di quello della Provincia di Livorno. "Siamo contenti e soddisfatti per come la cittadinanza, ma soprattutto i giovani, abbiano risposto attivamente e in maniera del tutto propositiva alla 'chiamata' al contest" - afferma Marco Celi. "Quest'anno è stata registrata una significativa partecipazione di giovanissimi under 18, che si sono cimentati con impegno e determinazione nell'elaborazione delle loro idee progettuali legate alle innovazioni tecnologiche e sociali ispirate ai valori di accoglienza, multiculturalismo, imprenditorialità, competitività e cooperazione. Hanno partecipato con interesse ai percorsi formativi e agli incontri di tutoring e coaching finalizzati alla stesura del piano di sviluppo imprenditoriale: a tutti loro i miei complimenti e il mio sincero in bocca al lupo per l'avvio della propria idea imprenditoriale".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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niconote · 2 months
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SUONO DOMENICA | Dodici ore di musica di ricerca Domenica 21 aprile 2024, ore 12-24 Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, Bologna
Una vera e propria maratona sonora, un viaggio lungo un giorno che se da un lato ha lo scopo di presentare il capillare lavoro della Scuola di Musica Elettronica, dall’altro si relaziona con la città e con realtà diverse del panorama italiano, spaziando dall’audiovisione, all’improvvisazione, dalla sound art alla composizione acusmatica, interrogando ospiti e musicisti anche extra-accademici sul significato dell’arte sonora di oggi. Il tutto esplorando gli spazi incontenibili del Conservatorio di Bologna, sottolineati da allestimenti e proposte in grado di dialogare con l’architettura e la tecnica. “Suono Domenica” non è quindi un festival o una vetrina: può essere visto più come una festa, o magari come un “orologio sonoro” che scandisce il tempo della giornata attraverso il fare musica e lo stare insieme.
Programma
Ore 12 > OPEN/Cortile, scalone e piazza Rossini Giuseppe Chiari, Improvvisazione libera. Esperienza musicale per 70 solisti
Ore 13 > Apertura Installazioni/Consbo (le installazioni terminano alle ore 23) • Sala Respighi > Sequenzer Kammer, a cura di Enrico Cosimi, con Maru Barucco, Dario Boccato, Bruno Cusumano, Tommaso Michelini • Aula 9 > Pierpaolo Ovarini, this could be us, installazione multimediale interattiva; in collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia • Corridoio I piano > Daniele Carcassi, Nuova terra, installazione sonora per tre totem di altoparlanti (tecnica a cura di Gerarda Avallone) • Saletta area Banda > Lorenza Ceregini, Tu mi vedi?, installazione audiovisiva
Ore 14 > Sala Fugazza Audiovisione Bologna Francesco Di Stefano, Stripping Away Reality (2022) Tommaso Marzini Della Ragione, Unfortunate event (2023) Lorenzo Mostura, Nomo Echoes (2024) Fulvio Daviddi, Ground (2023) Lorenza Ceregini, Riccardo Tesorini, Dissimmetrie (2023), video di Elena Bianchini, Giulia Pellegrini, Mika Sollecito, Serena Ugolini In collaborazione con Fondazione Zucchelli e Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo
Ore 15 > Aula Banda Acusmatica Camilleri Lelio Camilleri, Apostrophe (1995), Summer 2018 (2018), Parallel (2000), Beat (2024) - prima esecuzione assoluta Ore 16 > Sala Fugazza Audiovisione Cipriani Naufragio-The Last Shipwreck, Due movimenti dalla trilogia audiovisiva Shipwrecks Naufragi (2020-2023) Video Giulio Latini; Musica, sound design e testi Alessandro Cipriani Memoria d'Utopie, opera audiovisiva multischermo (2023-2024) da un testo di Alberto Gianquinto Video Giulio Latini; Musica Alessandro Cipriani e Alessandro Sbordoni; Sound design Alessandro Cipriani; Voci recitanti registrate Roberto Herlitzka e Virginia Guidi
Ore 17 > Aula Banda Concerto Improvvisazione Silenzio Direzione: Walter Prati Performer: Andrea Brutti, Andrea Fabris, Andrea Giorgelli, Salvatore Miele, Francesco Paolino, Dino Piccinno, Erica Ruggiero, Leonardo Vita
Ore 18 > Sala Fugazza Audiovisione Coslovi The Wrong Side of the Tracks (2020-) Progetto fotografico: Marcello Coslovi Performer e progetto sonoro: Gabriele Andrisani, Andrea Cardellicchio, Matteo Coceva, Stefano Corino, Tommaso Grandi, Chiara Matarazzo, Davide Ricchi, Valerio Timo
Ore 19 > Sala Bossi Concerto Mantra Karlheinz Stockhausen, Mantra, per due pianisti (1970) Pianoforte: Stefano Malferrari e Franco Venturini Live electronics e regia del suono: Francesco Vogli (con Vijay Comino e Alessandra Giachetti)
Ore 21 > Sala Fugazza Audiovisioni Camera Ludens. Il gioco della memoria, per video e quattro performer (2023) Performer: Francesco Giomi, Simone Grande, Salvatore Miele, Andrea Sanna Selezione e montaggio: Michele Manzolini ed Enrico Riccobene Camera Ludens è un progetto di Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia BSCRZCLL732NN, improvvisazione audiovisiva per tre performer e quattro videomaker (2023) Performer: Antonio Ciaramella, Andrea Fabris, Nicola Venturo Videomaker: Andrea Boschini, Silvia Campostrini, Giulia Costantini, Chiara Vitofrancesco In collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, Fondazione Zucchelli, Mast
Ore 22 > Aula Banda Acusmatica Bologna Federico Inzerillo, Grid grips (2023) Alessandra Giachetti, Verrières (2024) Francesco Interlandi, Var hälsad du Maria (2023-24) Jacopo Casasola, Scenario possibile (2023) Fernando Hester, Zooming (2023)
Ore 23 > Sala BossiConcerto Bologna Filippo Giuffrè | NicoNote | Stefano Pilia
Ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti
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musicletter · 2 months
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olitaly · 3 months
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agrpress-blog · 7 months
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Debutterà venerdì 24 novembre 2023 alle ore 21.00 al Teatro Duse di Bologna - via Cartoleria, 42 -  la pièce di Agatha Christie Testimone d’accusa, traduzione di Edoardo Erba, regia di Geppy Gleijeses ed interpretato da Vanessa Gravina e Giulio Corso. «Esiste la commedia perfetta? Forse sì. Secondo alcuni critici è ‘Il matrimonio di Figaro’ di Beaumarchais, secondo altri è ‘L’importanza di chiamarsi Ernesto’ di Oscar Wilde. Sul più bel dramma giudiziario, però, non ci sono dubbi: Testimone d’accusa di Agatha Christie». Con queste parole Geppy Gleijeses presenta lo spettacolo che sarà scena da venerdì 24 a domenica 26 novembre 2023 al Teatro Duse di Bologna, con Vanessa Gravina e Giulio Corso e con la partecipazione di Paolo Triestino, nella traduzione di Edoardo Erba, per la regia dello stesso G. Gleijeses.  Al centro dell’intreccio un’ulteriore variazione sul tema dell’uomo adultero, ma «il gioco», avverte il regista, «non verte tanto sulla psicologia dei personaggi, ci aggiriamo tra simulatori occulti, assassini, grandi avvocati, quanto sulla perfezione di un meccanismo infernale, con un colpo di scena dopo l’altro». Il tutto con una costruzione giudiziaria che si sviluppa con «impressionante precisione e verità, come se l’avesse scritta il più grande giudice inglese del secolo scorso». Testimone d’accusa è infatti accuratissimo nel rendere le procedure e il linguaggio forense. Al termine del dibattimento, a emettere il verdetto sarà il pubblico, tramite sei giurati scelti, sera per sera, fra gli spettatori/spettatrici. Lo spunto della storia invece, come spesso accade nelle opere di Christie, «è autobiografico», ricorda Gleijeses, «l’autrice fu tradita dal primo marito, di cui però portò sempre il cognome, e sposò poi un uomo molto più giovane di lei». Rispetto al libero adattamento per il film di Billy Wilder del 1957 - interpretato da Charles Laughton, Tyrone Power, Marlene Dietrich, Elsa Lanchester e John Williams -, «il testo teatrale è molto più asciutto e non concede tregua alla tensione, affonda come una lama di coltello affilatissima, letteralmente, nella schiena di chi osserva», precisa ancora G. Gleijeses, che ha selezionato per questo allestimento «un cast di livello superiore», capace di «un realismo, non certo naturalismo, rigidissimo». Di qui la scelta di Paolo Triestino, «serio attore di lungo corso», per il ruolo dell’avvocato Sir Wilfrid Robarts, Vanessa Gravina, «bella, bravissima e impossibile», nelle vesti della donna tradita Romaine Heilger e Giulio Corso, «uno dei migliori attori dell’ultima generazione», nei panni del fedifrago Leonard Vole; accanto a loro, conclude Gleijeses, «altri nove attori, tutti perfettamente aderenti ai ruoli». Testimone d’accusa di Agatha Christie - traduzione: Edoardo Erba; regia: Geppy Gleijeses; aiuto regia: Norma Martelli; interpreti: Vanessa Gravina, Giulio Corso, Michele Demaria, Antonio Tallura, Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo, Francesco Laruffa, Erika Puddu, Lorenzo Vanità, con la partecipazione di Paolo Triestino; scene: Roberto Crea; costumi: Chiara Donato; artigiano della luce:Luigi Ascione; musiche: Matteo D’Amico; foto di scena: Tommaso Lepera; produzione: Gitiesse Artisti Riuniti, Teatro Stabile del Veneto; spettacolo dedicato alla memoria del Maestro Giorgio Ferrara - rimarrà in scena al Teatro Duse di Bologna fino a domenica 26 novembre 2023 (orari: venerdì 24 e sabato 25, ore 21.00; domenica 26, ore 16.00).
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atomheartmagazine · 9 months
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/i-grandi-festival-venezia-roma-lazio/
I GRANDI FESTIVAL - Da Venezia a Roma e nel Lazio
I Grandi Festival – 87 proiezioni nelle sale cinematografiche della capitale e in regione per le anteprime di 50 film presentati all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia
I GRANDI FESTIVAL – Dal 21 al 29 settembre
Direttamente dall’ultima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia arriva, nelle sale cinematografiche di Roma e del Lazio, una significativa selezione dei film che hanno contrassegnato la storica kermesse al suo ottuagenario.
“I GRANDI FESTIVAL Da Venezia a Roma e nel Lazio”, realizzata dall’Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici (ANEC) del Lazio, quest’anno si terrà dal 21 al 29 settembre in numerosi cinema della capitale e della regione, per offrire l’opportunità al vasto pubblico di confrontarsi con film di grande valore artistico presentati a Venezia in lingua originale con i sottotitoli in italiano.
L’iniziativa gode del patrocinio della Regione Lazio, ed è in collaborazione con la Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, Fondazione Cinema per Roma, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI, gruppo Regione Lazio), Settimana Internazionale della Critica, Giornate degli Autori. Media partner dell’iniziativa sono Dimensione Suono Soft, Metro, Mymovies.it e Rete Oro. 
Le proiezioni
Con l’obiettivo di valorizzare l’importanza dell’esperienza cinematografica in sala in un territorio geografico esteso anche oltre la Capitale, la rassegna presenterà 50 film per un totale di 87 proiezioni con opere provenienti dalle sezioni “Concorso” (14), “Fuori Concorso” (2), “Orizzonti” (6), “Giornate degli Autori” (16), “Notti Veneziane” (8), “Settimana Internazionale della Critica” (4). Tra i film premiati si segnalano IO CAPITANO di Matteo Garrone (Leone d’Argento – Migliore Regia; Premio Marcello Mastroianni – Giovane Attore Emergente); AKU WA SONZAI SHINAI – IL MALE NON ESISTE di Ryusuke Hamaguchi (Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria); ZIELONA GRANICA – IL CONFINE VERDE di Agnieszka Holland (Premio Speciale della Giuria); MEMORY di Michel Franco (Coppa Volpi Migliore Interpretazione Maschile); LOVE IS A GUN di Lee Hong-Chi (Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”); VAMPIRE HUMANISTE CHERCHE SUICIDAIRE CONSENTANT di Ariane Louis-Seize (Vincitore del GDA Director’s Award 2023), QUITTER LA NUIT di Delphine Girard (Premio del pubblico GDA 2023); MAGYARÁZAT MINDENRE – UNA SPIEGAZIONE PER TUTTO di Gábor Reisz (Premio Orizzonti per il Miglior Film); EL PARAÍSO di Enrico Maria Artale (Premio Orizzonti per la Migliore Interpretazione Femminile; Premio Orizzonti per la Migliore Sceneggiatura); FELICITÀ di Micaela Ramazzotti (Premio degli Spettatori – Armani Beauty); LOS OCÉANOS SON LOS VERDADEROS CONTINENTES di Tommaso Santambrogio (Premio Bisato d’oro 2023 per la migliore regia); PHOTOPHOBIA di Ivan Ostrochovský, Pavol Pekarčík (Premio Label Europa Cinemas 2023).
Le sale di Roma coinvolte nella manifestazione saranno i cinema Adriano, Barberini, Farnese, Giulio Cesare, Greenwich, Intrastevere, Lux, Mignon, Nuovo Sacher, Quattro Fontane e Savoy; sul territorio regionale del Lazio, invece, le proiezioni saranno ospitate da Multisala Moderno di Bolsena, Dream Cinema di Frosinone, Multisala Cynthianum di Genzano di Roma, Multisala Oxer di Latina, Multisala Moderno di Rieti e Cinema Palma di Trevignano Romano.
Tutti i principali film saranno introdotti da critici ed esperti cinematografici e alcune proiezioni saranno anticipate da eventi speciali con alcuni dei registi e protagonisti dei film: tra i nomi di rilievo Micaela Ramazzotti e Matteo Garrone, entrambi con cast al seguito, le francesi Chloé Barreau e Céline Sciamma, la macedone Teona Strugar Mitevskam, l’iraniano Ayat Najafi. Nell’elenco degli italiani provenienti dalle Giornate degli Autori e dalla Settimana Internazionale della Critica che presenzieranno alle proprie opere ci sono invece Marco Amenta, Yuri Ancarani, Alessandra Cataleta, Irene Dorigotti, Simone Isola, Dunja Lavecchia, Gianluca Matarrese, Edoardo Morabito, Patrizia Pistagnesi, Alessandro Roia, Fabio Mollo, Vittorio Moroni, Morena Terranova Pedroni, Tommaso Santambrogio, Beatrice Surano.
I GRANDI FESTIVAL – I biglietti
Il costo del biglietto è di € 7,00 (intero), € 6,00 (ridotto), con la possibilità di richiedere una Fidelity Card che consentirà ogni 5 ingressi 1 omaggio. L’orario della prima proiezione sarà alle ore 16:30, l’ultima alle ore 21:30. I biglietti sono acquistabili ai botteghini dei singoli cinema e in prevendita online sui siti delle singole sale.
Si ringraziano: Academy Two, Barz and Hippo, Bim, I Wonder, Lucky Red, Minerva Pictures, Movies Inspired, Teodora, Tucker; le case di produzione che hanno concesso i film e gli esercenti che mettono a disposizione le sale.
Un ringraziamento speciale a Fabio Fefé che ha curato la programmazione della Rassegna; Gaia Furrer Direttrice delle “Giornate degli Autori a Roma”; Cristiana Paternó Presidente SNCCI con la Squadra del Gruppo Regione Lazio per la disponibilità dei film della “Settimana Internazionale della Critica” e il coordinamento degli incontri introduttivi alla proiezione di alcuni dei film in programma.
Visita il sito ufficiale a questo link.
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micro961 · 1 year
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Effetti -Noi
Il brano del trio nato a Varese
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Noi è una canzone molto personale, parla di una relazione che mi ha toccata nel profondo, dove l'altra persona,però, non era ancora pronta a mostrarsi al mondo per quella che era realmente, e così mi ha tenuta nascosta, e ancora adesso non so se abbia trovato il coraggio. Vogliamo dedicarla a tutte le persone che non hanno ancora trovato la forza di mostrarsi per quello che sono. Spero che un giorno anche voi scopriate la bellezza di essere semplicemente voi stessi. Vi assicuro che è possibile.
 EFFETTI è un progetto musicale nato dall’idea di tre giovani ragazzi di Varese. Giulio, classe 1997., Francesca, classe 1998., Tommaso, classe 1997. Tramite l’unione di sound design e produzioni fresche, di una scrittura leggera e allusiva allo stesso tempo, di background classici e di una commistione di generi quali la trap, l’indie e il pop, gli EFFETTI lanciano il loro primo singolo, “Sulla Sabbia”, nel giugno del 2021 e ne pubblicano anche il videoclip su YouTube. La loro secondo traccia si chiama invece “Cortina di Ferro” e unisce alle sonorità già esplorate anche delle sfumature elettroniche e dance.
 Etichetta:
Orangle Srl - www.oranglerecords.com
Phaser Studios - https://phaserstudios.it
 Spotify: https://open.spotify.com/artist/7eZWZ5FqmPfd6UgoDLK6Mt
 l’altoparlante - comunicazione musicale
www.laltoparlante.it
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In un viaggio un turista domanda ad un altro turista :
-Ciao di dove sei?
L’altro risponde:
-Della Campania
E il signore gli dice:
-la Regione del crimine, della camorra, di chi non lavora, dei ladri, ecc ecc
Il napoletano gli risponde sereno:
-Scusi, lei è camorrista ?
E il turista sorpreso:
-No, io no, perché?
Perché se fosse sportivo mi avrebbe identificato con Patrizio Oliva,  Massimiliano Rosolino, Giulio Travaglio, Salvatore Iuliano, Pino Maddaloni, Sandro Cuomo, i fratelloni Abbagnale...
Se lei fosse musicista mi avrebbe identificato con Enrico Caruso, Riccardo Muti, Pino Daniele, Massimo Ranieri, Peppino di Capri, Alessandro Scarlatti, Francesco Cilea, Domenico Cimarosa...e mi avrebbe chiesto del teatro lirico più antico d'Europa, il San Carlo a Napoli.
Se fosse stato un filosofo mi avrebbe chiesto dei miei concittadini, Epicuro, Filodemo, Pontano, Tommaso Campanella, Giordano Bruno, Gaetano Filangieri, Gian Battista Vico. 
Mi avrebbe chiesto della prima Università laica in Europa, la Federico II
Se fosse un pittore mi avrebbe chiesto della scuola di Posillipo e dei suoi tantissimi straordinari artisti famosi in tutto il mondo....
Se lei avesse viaggiato mi starebbe domandando delle perle del mediterraneo come le isole : Capri, Ischia, Procida, la costiera Amalfitana, sorrentina e i campi flegrei. Le campagne di Benevento e Avellino. O i siti archeologici : Pompei, Ercolano, Paestum, Oplontis, parco archeologico di Posillipo, Velia, villaggio preistorico di Nola. 
Delle 300 e piu chiese di vario stile che si trovano nel solo centro antico più grande d'Europa, quello di Napoli, patrimonio dell'Unesco, antica e gloriosa capitale di un grande Regno.
Egregio signore lei saprebbe del secondo museo archeologico al mondo per importanza, il Mann a Napoli e della Versailles italiana: la reggia di Caserta...di certo più bella e più grande.
Se fosse stato un medico avrebbe provato interesse per la nota scuola medica Salernitana, la prima e più importante istituzione medica d'Europa nel Medioevo (IX secolo) e come tale è considerata da molti come l'antesignana delle moderne attività medico chirurgiche.
Se fosse più informato adesso staremmo parlando di Totò, Eduardo, Viviani...Sofia Loren, Massimo Troisi, Bud Spencer...Salvo D'acquisto, Raimondo di Sangro...di Maria Longo che fondò il primo dipartimento di maternità, decorato con affreschi che ispirano calma e serenità. 
Pensi che fu il primo nosocomio fatto costruire da una donna per le donne..quando ancora la donna non contava niente, da voi però.
Se fosse stato un cuoco mi avrebbe parlato di pizza, di ragù, della pasta e patate, genovese, babà, sfogliatelle, pastiera...e saprebbe della mozzarella di bufala...una squisitezza unica al mondo.
Caro straniero, la Campania è una terra
dove i vicini sono come parenti e ti offrono il caffé...e per chi non può permetterselo c'è quello sospeso.
Dove andare a mangiare è sempre una festa
Dove la domenica vai a casa di ospiti e devi portare Il vassoio di pasticcini
Dove ti incontro per strada e ti abbraccio come se fossi mio fratello
Dove vedi giocare ancora i bambini per strada...
Comunque vedo solo che conosce quello che le piace...
Io voglio solo dirle che in Campania sono passati appena 3000 anni di civiltà.
Noi Campani siamo persone oneste, intelligenti, lavoratori, socievoli , allegri, orgogliosi, solari...e poi noi napoletani sappiamo inventarci la vita tutti i giorni, è una questione di sopravvivenza e di necessità...lei e quelli come lei se fossero nati in Campania, cosa tra l'altro impossibile, starebbero con le pezze al culo e farebbero la fame...
...e non sarebbe neppure abile per i camorristi...
...lei è solo un cretino, si informi (come disse il principe Antonio De Curtis in arte Totò)
...ed ora la congederei con una pernacchia!
...se solo sapesse cosa è e cosa significa.
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Scelta la sestina dell'Orbetello book prize
(ANSA) – ORBETELLO, 11 MAG – Bruno Arpaia con ‘Ma tu chi sei’ (Guanda), Matteo B. Bianchi con ‘La vita di chi resta’ (Mondadori), Paolo Giordano con ‘Tasmania’ (Einaudi), Tommaso Pincio con Diario di un’estate marziana’ (Giulio Perrone editore), Elisa Ruotolo con ‘Il lungo inverno di Ugo Singer’ (Bompiani) e Igiaba Scego con ‘Cassandra a Mogadiscio’ (Bompiani): questa la sestina di finalisti per…
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lamilanomagazine · 2 months
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"Giulio Paolini. Et in arcadia ego", da nord a sud d'Italia riuniti alla GAM di Verona
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"Giulio Paolini. Et in arcadia ego", da nord a sud d'Italia riuniti alla GAM di Verona. Per la prima volta a Verona i direttori e i curatori dell'Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani – AMACI hanno contribuito alla realizzazione del catalogo della mostra del maestro Giulio Paolini, nata dall'importante collaborazione tra Musei Civici di Verona - GAM e ArtVerona. Un'idea di Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, curatori del progetto espositivo ed editoriale. Una coralità di voci, tra le più autorevoli del panorama museale italiano da Nord a Sud – dal Piemonte con il Castello di Rivoli di Torino, alla Lombardia con la GaMeC di Bergamo e il MA*GA di Gallarate, dal Trentino con il Mart di Trento e Rovereto al Veneto con Ca' Pesaro di Venezia, dal centro con il MAMbo di Bologna fino al MACTE di Termoli e alla Sardegna con il MAN di Nuoro – che ha saputo riflettere all'unisono sui quesiti sempre aperti che muovono la ricerca estetica e filosofica della contemporaneità e che appartengono anche alla poetica di Giulio Paolini, concetti quali l'enigma della visione, il tempo, lo spazio e la bellezza. Giulio Paolini. Et in Arcadia ego L'esposizione, attualmente visibile alla Galleria d'Arte Moderna – GAM fino al 25 agosto 2024, è scaturita da un'attenta riflessione intorno alla produzione del maestro Paolini, uno degli artisti più pubblicati e studiati della storia dell'arte contemporanea, alle cui opere sono stati dedicati contributi firmati da nomi autorevoli della letteratura E della storia dell'arte tra cui Italo Calvino, Carla Lonzi, Tommaso Trini, Germano Celant e Giorgio Cortenova. Il catalogo Giulio Paolini. Et in Arcadia ego, edito da Manfredi Edizioni, ha riunito in un volume - unico per l'eccezionalità dell'iniziativa - i contributo critici dei direttori delle più importanti istituzioni pubbliche in riferimento alle opere protagoniste del percorso espositivo. Per la presentazione, a cui è intervenuto Giulio Paolini, la Galleria d'Arte Moderna di Verona si è fatta perciò luogo d'incontro tra critici, collezionisti, direttori e curatori. Alla serata sono intervenuti il Presidente della Commissione Cultura Alberto Battaggia, il Direttore Commerciale di Veronafiere Raul Barbieri, il Presidente AMACI Lorenzo Balbi e la Direttrice dei Musei Civici di Verona Francesca Rossi. Si sono poi susseguiti, intorno alla figura di Giulio Paolini, gli interventi dei curatori Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi e degli stessi direttori AMACI, accompagnati dalle parole di Bettina Della Casa, Direttrice della Fondazione Giulio e Anna Paolini, di Beatrice Benedetti Curator e Art Advisor e di Bruno Corà Presidente della Fondazione Burri. La partecipazione di queste Istituzioni pubbliche - iniziativa inedita nel panorama editoriale artistico - riflette anche la volontà di consolidare la rete AMACI e offrire un'opportunità per presentarla come realtà viva, prolifica, composta da musei che lavorano in sinergia per creare progetti di rilievo all'interno del panorama culturale italiano. La presentazione è stata un'occasione per ribadire quelli che sono i valori fondanti dell'associazione, come l'importanza della partecipazione attiva e del dialogo con gli altri soggetti operanti in ambito culturale, l'impegno nel trasmettere al pubblico la conoscenza dei grandi protagonisti dell'arte e nel sostenere le politiche istituzionali legate alla contemporaneità. "La mostra dedicata a Giulio Paolini – dichiara l'assessora alla Cultura Marta Ugolini –, uno dei protagonisti più significativi nel panorama della cultura artistica internazionale e riferimento ineludibile nell'ambito dell'indagine concettuale, ha rappresentato un ritorno importante dell'artista nella città scaligera, dove nel 2000 aveva ricevuto il Premio Internazionale Koinè alla carriera. L'incontro con Paolini costituisce un contributo prezioso e stimolante di riflessione rispetto ai valori e alle istanze dell'arte contemporanea. Con la sua spiccata ironia e i suoi modi garbati, l'artista arricchisce la conoscenza di chi ha l'opportunità di lavorare al suo fianco e questa pubblicazione offre l'occasione per consolidare ulteriormente la collaborazione tra importanti istituzioni culturali attive sul territorio nazionale". "L'iniziativa dimostra l'affetto per il maestro Paolini che è ritornato ad esporre a Verona dopo vent'anni e ha voluto donare alla città, per la GAM, anche alcune opere – afferma la Direttrice Francesca Rossi –. Inoltre riflette il forte impegno che i Musei civici di Verona stanno dedicando al rafforzamento della rete di collaborazione tra i musei e i luoghi della cultura. Un appuntamento nel segno della coesione, dove i musei veronesi si propongono come un laboratorio di dialogo e condivisione di idee, progetti e buone pratiche per la disseminazione della conoscenza del patrimonio artistico e lo sviluppo culturale ed educativo delle comunità di riferimento." "Il catalogo di Giulio Paolini e la relativa mostra sono la testimonianza di come ArtVerona si estenda oltre i confini commerciali, e sappia costruire, grazie alla competenza dei più importanti direttori dei musei italiani e dei curatori, eventi significativi in grado di lasciare il segno nella storia dell'arte" ha dichiarato Raul Barbieri, Direttore Commerciale di Veronafiere S.p.A. intervenuto alla serata di presentazione. La mostra Giulio Paolini. Et in Arcadia ego, da cui il catalogo ha preso forma - inaugurata lo scorso 15 ottobre 2023 e accolta positivamente dal pubblico e dalla critica - è stata prorogata fino al 25 agosto 2024.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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tarditardi · 1 year
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INSIEME SI VA PIU' LONTANO: la Fondazione Cannavaro Ferrara è stata protagonista a Milano dell’Art Charity and Fashion event 
La Fondazione Cannavaro Ferrara è stata protagonista a Milano dell'Art, Charity and Fashion event, aperitivo solidale, a Palazzo Kiton. La raccolta fondi è andata a sostegno dei progetti benefici per i bambini e le famiglie bisognose di Napoli. Napoli chiama, Milano risponde! La Fondazione Cannavaro Ferrara è stata a Milano in trasferta, protagonista di un evento benefico ed esclusivo, riservato a donatori speciali e cioè agli associati di "F839 e dintorni". L'associazione ha come presidente il noto imprenditore napoletano Maurizio Marinella. Ed è stata creata da Roberto de Bonis partner di LCA Studio Legale insieme, tra gli altri, a Tommaso Longo e Bruno Pastore. L'associazione riporta nel suo nome l'identificativo del codice fiscale di chi è nato a Napoli. E aggrega personalità eccellenti nei rispettivi settori di attività operanti a Milano ma con origini napoletane o campane. L'evento ha costituito l'occasione di incontro per sostenere le attività benefiche della Fondazione dei due storici difensori napoletani. Tutto a favore di progetti a sostegno dei bambini e delle famiglie bisognose di Napoli. L'aperitivo benefico, organizzato dalla Fondazione con F839 (un fuori salone rispetto al Salone Internazionale del Mobile) si è tenuto a palazzo KITON, in Via Pontaccio 21 a Brera. La location prestigiosa ospita l'azienda di Ciro Paone, indiscussa eccellenza napoletana. A fare gli onori di casa c'era Antonio De Matteis CEO di Kiton e la presidente Mariagiovanna Paone. Per gli ospiti c'erano molte sorprese, tra cui la possibilità di acquistare 70 palloni Limited Edition ideati da Givova e autografati dai founders Fabio e Paolo Cannavaro e Ciro Ferrara. Durante la sera Ciro Ferrara ha presentato, insieme alla giornalista e luxury consultant Francesca Lovatelli Caetani. Per l'occasione Francesca ha indossato un abito firmato La Santos Atelier e gioielli serelùz. Insieme hanno guidato un'asta benefica con in palio le maglie autografate dei calciatori del Napoli: Kim Min-jae e Khvicha Kvaratskhelia. Arte e solidarietà sono state il filo conduttore della serata impreziosita dalla mostra di due collezioni esclusive di proprietà di Galleria San Babila. C'erano le opere di Salvatore Dalì e di Fabergè, che l'imprenditore ed esperto d'arte Francesco Colucci, presidente di Art & Luxury ha gentilmente concesso. Tra le altre donazioni hanno contribuito anche le maglie dei calciatori del Napoli Khvicha Kvaratskhelia e Kim Min-Jae assegnate all'asta a 800 euro l'una; distribuiti come gadget i palloni Limited Edition ideati da Givova e autografati dai founders. 
Tra gli ospiti presenti, Roberto De Bonis, Bruno Pastore, Tommaso Longo, Eduardo Salvia, Paolo Colucci, Maurizio Marinella, Giuseppe Castagna, Alessandra Losito, Giovanna Della Posta, Giorgio Mercogliano, Vincenzo De Falco, Sandro Signorini, Cosimo Vitola, Giovanni Ferrieri, Riccardo Maria Monti e Giulio Corno. Non è mancato un intervento del dottor Vincenzo de Feo, Presidente dell'Associazione Mai Piu' Solo, ODV ETS-https://www.maipiusolo.com/ E' finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo formativo, al contrasto del bullismo e della povertà educativa. De Feo è esperto di tutela dei dati, bullismo, cyberbullismo, consulente tecnico per la cybersecurity e cybercrime, iscritto all'Albo del Tribunale di Milano. E' autore del libro "…PRIMA DEL CLICK" e ha rappresentato l'Italia nel convegno europeo "4 motori per l'Europa". De Feo condividerà in futuro alcuni progetti insieme a Fondazione Cannavaro Ferrara Gli ospiti sono stati deliziati dalle canzoni di Tayla, definita "una raffinatezza Italiana". Personaggio del mondo della musica e del teatro, è nota a livello internazionale. Richiesta dai grandi stilisti per gli eventi e guest anche al matrimponio di Courtney Kardashan e Travis Barker a Portofino. Il direttore della Fondazione Vincenzo Ferrara è orgoglioso che anche in città diverse da Napoli vengano apprezzati e sostenuti i numerosi progetti che la Fondazione mette in campo da ormai 18 anni. Mentre il principio che guida Stefania Avallone, marketing director, è quello di comprendere che da soli si va più veloci. Ma insieme si va più lontano. E' per questo che le relazioni con partner come Kiton, Otofarma, Jonny Lambs, Givova, Lama Optical, Galleria San Babila e Fabbricanti di Emozioni rientrano in un progetto più ampio. E vede la Fondazione e i suoi sostenitori operare con un chiaro modello di marketing territoriale e sociale.
 La FONDAZIONE CANNAVARO FERRARA nasce nel 2005 grazie alle sinergie dei fratelli Fabio e Paolo Cannavaro con Ciro e Vincenzo Ferrara. L'obiettivo è di fornire un concreto sostegno alla città di Napoli, loro città d'origine. La FCF agisce per la risoluzione delle criticità legate al territorio, contribuendo a contrastare varie forme di disagio minorile e le difficoltà delle famiglie meno agiate.I progetti sociali si focalizzano su diversi ambiti di intervento: sport e aggregazione, formazione al lavoro, salute, riqualificazione di spazi.La Fondazione organizza eventi di raccolta fondi per aiutare le famiglie e i ragazzi più bisognosi dell'area metropolitana di Napoli. 
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londranotizie24 · 2 years
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Notai, il Consolato apre il dialogo tra professionisti italiani e inglesi
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Di Tommaso Corno @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Notai italiani ed inglesi si sono confrontati su sistemi di common law e giurisdizione italiana nell'incontro promosso dal Consolato generale d'Italia a Londra. Il notariato italiano incontra l’Inghilterra in una conferenza cross-border A cosa servono i notai in Regno Unito? Cercando una risposta a questa domanda, pochi mesi fa, l’intervista di Londra Notizie 24 ad Alessandro Gaglione trattava l’importanza e l’utilità di questa figura troppo spesso dimenticata e considerata di minor importanza nell’ordinamento inglese. Ora, dopo tre lunghi anni di pausa fra Brexit e pandemia, la figura professionale dei notai torna ad essere protagonista di una conferenza dedicata agli italiani in Inghilterra e Galles. Questa “bella consuetudine”, così definita dal presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Giulio Biino, ha visto riunirsi presso l’Istituto Italiano di Cultura a Londra i rappresentanti del notariato italiano e le loro controparti inglesi per discutere sui temi dell’uso in Italia di atti formati all’estero e delle successioni cross-border, entrambi dall’impatto non insignificante sulla vita degli italiani d’oltremanica. In particolare, la prima sessione dell'incontro è stata dedicata ad esaminare una vasta gamma di aspetti formali e sostanziali legati a L'Utilizzo in Italia degli atti formati all'estero, di cui hanno parlato i notai italiani in Inghilterra e Galles Roberto e Alessandro Gaglione, insieme a Eleonora Bazzo, notaio componente della commissione Affari europei del Consiglio Nazionale del Notariato. La seconda sessione, dedicata a Elementi di succesioni cross border, è stata invece curata da Giuseppe Gaglione, Notary a Londra, e Carmelo Di Marco, Consigliere del Consiglio nazionale del Notariato. A seguire l’evento, che ha visto la partecipazione del Console Generale Domenico Bellantone, sono stati principalmente notaries public e notai italiani, che spesso si trovano ad affrontare sfide e difficoltà dovute alle formalità necessarie per poter assicurare ai propri clienti il godimento dei diritti e delle possibilità offerte dalla legge. Bellantone, nel suo discorso d’apertura, ha infatti parlato di esigenze di una collettività in continua crescita, sottolineando l’importanza di una continua comunicazione fra il notariato italiano e le sue controparti inglesi. Un discorso rimarcato anche da Biino, che ha affermato l’importanza di eventi di questo tipo. ... Continua a leggere su www. Read the full article
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