Tumgik
#filippo per lui ed edoardo per lei
omarfor-orchestra · 3 months
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Vabbè quindi Filippo gli fa da testimone di nuovo o chiede a qualcun altro visto che se l'è scordato in sta stagione
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t-annhauser · 3 years
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Il principe Filippo di Edimburgo
Speciale Alta Società
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Il principe consorte Philip Mountbatten, duca di Edimburgo, nato principe Filippo di Grecia e Danimarca, sposò la principessa Elizabeth Alexandra Mary Windsor quando lei aveva 21 anni e lui 26. Il loro primo incontro risale al 1939 in occasione della visita di Giorgio VI, il Re balbuziente, al Royal Naval College di Dartmouth. Elisabetta aveva 13 anni e si innamorò subito di quel bel cuginone di cinque anni più grande di lei vestito di tutto punto come un ammiraglio. I due avevano in comune la trisnonna, la Regina Vittoria, i cui figli erano Re Edoardo VII, bisnonno di Elisabetta, e Alice di Sassonia Coburgo-Gotha, bisnonna di Filippo.
Il fidanzamento fu ufficialmente annunciato al pubblico nel luglio del ‘47. Filippo rinunciò ai suoi titoli regali greci e danesi, nonché alla sue pretese sul trono di Grecia (suo nonno paterno era Giorgio I di Grecia) oltre ad essere costretto a convertirsi alla religione anglicana (da greco nato a Corfù lui era ortodosso). Al matrimonio, che avvenne il 20 novembre dello stesso anno, presenziò della sua famiglia solo la madre, essendo i parenti tedeschi del duca e le sue sorelle in rapporti di parentela più o meno stretti con nobili e principi tedeschi compromessi con il nazismo. Filippo fu naturalizzato inglese in virtù del ramo materno.
Sposatosi, proseguì la carriera militare nella Marina, la sua grande passione oltre al Polo, e fu proprio la moglie ad insignirlo più tardi del titolo di Lord Grand'Ammiraglio in occasione del suo novantesimo compleanno (“che gli facciamo al principe Filippo di regalo, ha già tutto… ma sì, facciamolo Grand’ammiraglio”). La coppia ebbe per figli Charles Philip Arthur George Mountbatten-Windsor (Carlo, principe di Galles, erede al trono), Anne Elizabeth Alice Louise Mountbatten-Windsor coniugata Laurence, principessa reale, Andrew Albert Christian Edward Mountbatten-Windsor, duca di York ed Edward Antony Richard Louis Mountbatten-Windsor, conte di Wessex.
Cogliamo l’occasione per augurare al Principe Filippo, filantropo e benefattore dell’umanità che proprio in questi giorni si trova ricoverato per una grave infezione presso il King Edward VII di Londra di campare i proverbiali cent’anni.
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segretecose · 5 years
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SKAMIT:
3.3. VENERDÌ 29 MARZO 2019, 22:08
(For English translations 👉 @skamitaliasubs)
F: Amo’? Come mi sta? È nuova.
Ele: Bene.
F: Dai, manco mi hai guardato! Levi ‘sto cellulare? Stai sempre con questo.
Ele: Ma stai uscendo tu?
F: Sì, perché?
Ele: Allora, se ti chiamano le mie amiche, mi raccomando, digli che noi stiamo a casa con mamma, ok?
F: Sì, sì, sì.
Ele: No, Filo, è importante.
F: Ho capito, ho capito.
Ele: Ci stai bene. Fica la giacca.
F: Ok. Senti, ma perché non esci con me anche tu?
Ele: Non mi va.
F: E dai, e dai.
Mi vogliono tutti più bene quando esci con noi.
Ele: Addirittura?
F: Sì.
Ele: Non mi va. Sono stanca.
F: Uffa. Ma passi la serata a guardarti i tutorial di giardinaggio pure oggi?
Ele: Stronzo. Vai.
F: Ok. Ciao.
Ele: Stai benissimo. Sei bellissimo.
F: Sì, ciao.
Ele: Ciao.
[Nota vocale di Ev: Ele, non puoi capire, cioè ti prego, qua è successo un casino. Silvia ha parlato con Edo, adesso si è chiusa in bagno. Non fa entrare nessuno, sta piangendo da un’ora. Richiamami quando ascolti, Ele!]
[Risponde la segreteria telefonica]
Ragazzo: Tiralo fuori tutto, tiralo fuori tutto!
Ele: Cosa?
Elia, Elia! Dov’è Silvia? Silvia, Silvia! Silvia.
El: Su una bici in fondo alle scale mobili.
Ele: Eva!
Ev: Oi, Ele!
Ele: Che sta succedendo?
Ev: Questi due stronzi non mi vogliono far andare a salutare Gio.
M: No, no. Io ho detto, non lo salutare mentre si pacca la ragazza.
Ev: Ma se io lo voglio salutare, ma che ti frega a te! Scusami, eh. No?
Ele: Perché non mi hai risposto alle chiamate?
Ev: Perché c’ho il telefono in silenzioso, Ele.
Ele: Ho capito, ma non importa. Silvia? Silvia?
Ev: Silvia se n’è andata. Ma da mo che se n’è andata Silvia, eh. Con le altre.
Ele: Cos’è successo?
Ev: Allora praticamente è andata là a parlare con Giovan- con Edoardo, scusa. Gio! Oi. Ciao!
G: Oh. 
Eva, ti ricordi Sofia?
Ev: Certo che me lo ricordo. Indimenticabile.
G: Sì.
Ev: Senti se te lo perdi, comunque, non ti preoccupare, perché lui sta in bagno con qualche amico suo a fumare l’erba.
G: No, no, non fumo più.
Ev: Sì che fumi.
G: No, non fumo più.
Ele: Eva, non fa niente. Mi tieni la giacca, per favore?
Ev: Certo. Abituati perché lui...
Ed: Ei. Sei venuta alla fine.
Ele: Si può sapere che le hai detto?
Ed: A chi?
Ele: A Silvia! Se ne è andata in lacrime.
Ed: Che le ho detto, che ne so.
Ele: Eh.
Ed: È venuta da me, mi ha chiesto se ero tornato con la mia ex di Milano.
Ele: E?
Ed: E niente le ho detto di no, che ci eravamo solo visti. Poi ha provato a baciarmi e le ho detto che non ci stavo.
Ele: E di me? 
Ed: Di te?
Ele: Di me che le hai detto?
Ed: E te chi sei, scusa?
Chicco: Oh, c’abbiamo le guardie alla porta.
Ed: Cazzo dici?
Ch: Due guardioni.
Ed: Ma che cazzo dici?
Ch: Non sto scherzando, zi’.
Ed: Vai a dire di spegnere la musica.
Ch: Ok.
Poliziotto: Buonasera.
Ed: Buonasera.
Pol.: Lei è il padrone di casa?
Ed: Sì.
Pol.: Abbiamo ricevuto delle telefonate dai suoi vicini.
Ed: Sì. Sì, scusate. Abbiamo già spento la musica. Quindi...
Pol: Allora non ci siamo spiegati.
Ed: Va bene, ok. Ho capito. Adesso mando via tutti.
Pol: Bene. Noi aspettiamo là.
Ed: Ok. Grazie, scusate.
Rega’. Festa finita, tutti fuori, su!
Tutti: No!
Ed: Eh, lo so. Mi dispiace, dai.
Dai, veloci!
Ele: Eva dove sei?
Ch: Stiamo andando all’EUR, stai a veni’?
Ed: Sì mo vedo.
Ele: Eva? Eva? Eva?
Eva? Eva dove sei?
Ed: Oh, zi’.
F.o: Se beccamo all’EUR, ok?
Ed: Sì, sì. Ciao.
Ele: Oddio, Eva.
Ed: Ei. Sei ancora qua?
Ele: Sì, Eva se ne è andata con la mia giacca, col cellulare, le chiavi, tutto.
Ed: Aia. Vabbè, come ti posso aiutare?
Non risponde?
[Ele scrive: Filo, sono Ele. Mi chiami a questo numero appena leggi?]
Ele: No, gli sto scrivendo un messaggio.
Ed: Quindi?
Ele: Senti, posso chiederti se puoi prestarmi venti euro così prendo un taxi e me ne vado?
Ed: Se non te li do?
Dai, sto scherzando. Certo.
Ele: Grazie.
Ed: Però scusa come fai a entrare a casa se non hai le chiavi?
Ele: Aspetto mio fratello che torna.
Ed: Dove?
Ele: Sotto casa?
Ed: Sì e secondo te ti lascio andare alle due di notte così da sola?
Ele: Non ho bisogno del tuo permesso.
Ed: Però hai bisogno dei miei soldi.
Dai, scherzo.
Senti, facciamo così.
Cosa fai lì in piedi? Siediti.
Facciamo così: aspettiamo che risponda tuo fratello e poi ti accompagno io a casa.
Mh?
Ele: Ok.
Ed: Intanto ti va un po’ di vino?
Ele: No.
Ed: Non ti fidi?
Ele: No.
Ed: Ok.
Ele: Beh, posso aiutarti a sistemare un po’ di cose.
Ed: No, vai tranquilla, sistemo io domani.
Ele: Ma non tornano i tuoi?
Ed: No.
Ele: Abiti da solo?
Ed: Sì, più o meno.
Ele: Cioè?
Ed: Cioè che mio padre lavora fuori, mio fratello vive fuori e tornano ogni tanto.
Ele: Grazie.
Ed: Prego.
Ele: E... Senti, io devo chiederti scusa per una cosa.
Ed: Addirittura?
Ele: Sono seria.
Ed: Ok, dimmi.
Ele: Io non sapevo che... Che tua madre...
Altrimenti non avrei mai detto quelle cose, veramente, scusa.
Ed: Tranquilla.
Però grazie.
Dai, fatti offrire qualcosa. Anche di non alcolico.
Ele: No.
Ed: Dai! Che cosa ti va?
Ele: Grazie.
Ed: Tisanina?
Scusa.
Ele: Ha risposto Filippo?
Ed: No. Non ti fidi? Guarda.
[Video di F.o che dici: Oh, ma ‘ndo cazzo sei? ‘Ndo sei? Chicco Rodi! Chicco Rodi!]
Ele: No, ma se vuoi vai cono loro, veramente. Io mi prendo un taxi.
Ed: Limone o zenzero?
Ele: Non lo so.
Ed: Vai, limone.
Ele: No!
Ed: Ti sta bene.
Ele [imitandolo]: Ciao, sono Edoardo Incanti e mi fate tutti un po’ schifo!
Ed: Sei uguale.
Ele: Lo so. Però mi manca qualcosa.
Ed: Cioè?
Ele: I tuoi meravigliosi riccioli.
Ed: Ti piacciono proprio i miei capelli, eh?
Ele: Di’ la verità. Tu alle medie eri pazzo di “Tre metri sopra il cielo” e hai copiato il look a Scamarcio.
C’ho preso?
Ed: Beccato, sì.
Ele: Questa?
Ed: Sembrerebbe una chitarra.
Ele: No. Questa è l’arma finale.
Ed: Per che cosa, scusa?
Ele: Certo. Tu prima fai lo stronzo con le ragazze, poi te le porti a casa, gli canti una bella canzoncina dolce così loro poi dicono: “Oddio! Edoardo Incanti - che lato sensibile! Ha anche un cuore!”
Sì, sì.
Ed: E tu per chi suoni invece?
Ele: Non so suonare.
Ed: Neanche cantare da quello che mi ricordo.
Ele: E vabbè.
Ed: Posso suonare io per te.
Ele: Sì, ma non sono una ragazza da portarti a letto.
Ed: Tranquilla, ho dei brani per ogni tipo di ragazza.
Ele: Vediamo, vai.
Ed: Ok.
Ele: Così le ragazze le fai addormentare però.
Ed: Vabbè, un attimo.
Ele: Ah. Aspetto.
[Ed canta “Creep” - Radiohead]
[Squilla il telefono]
Ed: Credo che sia per te.
Ele [al telefono]: Filo? Filo?
F: Ei, io sto tornando a casa, tu?
Ele: È successo un casino, poi ti spiego.
F: Ma sei alla festa? Se vuoi ti passo a prendere.
Ele: Tranquillo, ci sentiamo dopo. Ciao.
Ed: Qualche problema?
Ele: Niente, sta a una festa a Viterbo. Non ho capito.
Ed: Ok. Vuoi dormire qua?
Ele: Sì. Ma non con te.
Ed: Ok, forse è meglio che tu non dorma qua.
Ele: Mh. Mi sa.
Camera di tuo padre?
Ed: È chiusa a chiave. Dall’ultima festa.
Però, dai, dormi da me io vado sul divano.
Ok?
Ele: Ok.
Ed: Le lenzuola sono pulite. Io non c’ho dormito, quindi... Non lo so, se vuoi una maglietta, pantaloncini...?
Ele: No, no. Tanto dormo sopra.
Ed: Ok. Allora... Buonanotte.
Ele: Buonanotte.
No, dai.
Ed: Che c’è?
Ele: Niente, mi dispiace che dormi giù.
Ed: Non è che adesso ci stai provando tu con me?
Ele: No, assolutamente. Però non mi va di cacciarti dalla tua camera.
Ma mi fai istituire delle regole.
Ed: Ok. Di che tipo?
Ele: Tipo... Tipo che questa è la tua parte, questa è la mia. Ecco. Suggerisco anche di fare una piccola barriera di cuscini. Giusto per stare più sicuri, ecco. Vedi.
Ed: Ok.
Domani che cosa vuoi per colazione?
Ele: Non faccio colazione qui domani.
Ed: Ok. Cappuccino e cornetto, mi sembra un’ottima idea.
Ele: Quanto sei banale.
Ed: Lo sai, sono molto prevedibile.
Ele: No, sei solo un meraviglioso cliché.
Ed: Che ci vuoi fare, la mia infanzia è stata difficile... Mio papà non veniva mai alle partite di calcio... Lo scotch da pacchi.
[Arriva messaggio]
Ele: Chi è, qualcun altro che devi picchiare?
Ed: No. Veramente è tuo fratello che chiede quando torni perché si è stancato di aspettarti.
Ok, rispondo io.
“Sono talmente innamorata di Edoardo che non riesco a uscire dal suo letto...”
Ele: No. No!
Dammi il telefono.
Ed: No.
Ele: Sì. Rispondo io.
Ed: Cosa stai facendo? Sei nella mia metà del letto. Vai nella tua. Così violi le regole. Vai. Vai.
Ele: Fammi rispondere.
Ed: No.
Ele: È mio fratello.
Ed: No.
Ele: Voglio rispondere io.
Ed: No, torna nella tua metà. Vai.
Ele: No.
Ed: Vai.
Ele: Digli che torno domani.
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Skam Italia -> Recensione 2x01 + 2x02
Ebbene AMICI, il giorno è finalmente arrivato. Skam Italia torna con una seconda stagione e con essa anche le mie recensioni.
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Va beh scherzi a parte.I primi due episodi di questa seconda stagione sono online e io non vedevo l’ora di parlarvene, quindi direi bando alle ciance (visto che sono già in ritardo di una settimana per la prima puntata, quindi #chiedoveniaconleginocchiasuiceci come mood della life) e iniziamo subito, SHALL WE?
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EPISODIO 1: Ho capito che questa stagione sarebbe stata un capolavoro solo dal primo minuto della prima clip. Amici, insomma, il logo di Skam che per qualche secondo si colora di arcobaleno e le telefonate iniziali di ragazzi e ragazze, a noi sconosciuti, che raccontano le proprie esperienze di coming out.
I brividi, seriamente.
Skam Italia inizia così, ricordandoci che parlerà di tutti quegli argomenti che nella nostra società sono ancora un tabù. E lo farà senza filtri, senza (skam) vergogna e senza censure. Se non vi siete emozionati, se non avete provato empatia nonostante (qualunque sia il vostro orientamento sessuale) in questi primi minuti di questa prima clip, allora mi dispiace, ma avete un cestino dell'immondizia al posto del cuore.
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Geniale anche,e a mio avviso super azzeccata, la scelta di non utilizzare subito solo il punto di vista di Martino, ma piuttosto di far vedere come tutti i nostri personaggi se la stanno cavando da quando li abbiamo lasciati.
Di seguito seguiranno perciò un breve riassunto di come troviamo i nostri amati personaggi (vecchi e nuovi) : - Eva : cominciamo dalla nostra ex protagonista; ebbene la nostra ginger girl è 'npo ‘mbriachella alla festa di Fede e la tocca piano con Martino: tenta di baciarlo e quando lui si sposta e trova una scusa per andarsene lei se ne esce con un " Si vai da Giò, VAI VAI ". Emozione incredibile, grazie Eva. - Federica : io per Federica ho solo parole di stima, soprattutto per i chupiti infuocati che si stava preparando appena viene inquadrata. Tvb Fede e auguri da tutti noi. - Sana : la nostra Sassy Queen indiscussa non è cambiata di una virgola. Non cambiare mai Sana, ti prego. - Silvia: su questo personaggio credo sia il caso di tornare più seria. Percepiamo infatti come la sua insicurezza si stia acuendo. Addirittura chiede a Federica "Fede ma non avevi detto che non invitavi nessuna più bella di me?" e vediamo come, vedendo ballare le amiche dell'Argentina (che ancora devo capire che faccia abbia sta tipa comunque) non mangia la sua fetta di torta, guardando il cibo che ha in mano come se fosse il nemico (nemico che, sono abbastanza sicura, lei creda essere il motivo per cui Edoardo non sia interessato a lei). Non vedo l'ora di vedere l'evoluzione di Silvia ragazzi, davvero. Voglio vederla felice e voglio vedere nel suo sguardo un potentissimo MO CE RIPIGLIAMM' TUTT' CHELL CHE E' 'O NUOST. Noi tifiamo per te Sil. - Edo e Ele : loro due li metto insieme solo perché almeno nella mia recensione staranno vicini, visto che Eleonora se ne parte per sei mesi per l'Inghilterra. Sono curiosa di capire come aggiusteranno la timeline della loro (SPOILEEEEEEER) relazione, perché ci sono tanti fatti che non capisco come faranno a includere in maniera coerente alla storia originale.In ogni caso, non ho molto da dire su questi due se non : chimica PAZZESCA, occhi a CUORE SOLE AMORE, Edo ti amiamo per sempre, Ele torna presto ci manchi. Io vi lascio così invece :
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- FILIPPO: il nostro Eskild italiano. Appena ho capito che era lui nel mio cervello è partita l'immagine di Edward che dice a Bella "Tu non sai quanto ti ho aspettata” . ECCO, Fillo, io ti voglio già bene, ma ricorda che hai una grande responsabilità. Perchè ESSSKILD ieri, ESSSSSKILD domani, ESSSSSKILD per sempre.
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- Giovanni, Elia, LUCHINO : ero preoccupata che non includessero la scena della vasca. E invece eccoli qua, i nostri 4 Power Rangers seduti in una vasca, a sorseggiare birra, a fumare della TROCA, a parlare di chi è più figa di chi ( 4 NUOVO POWER : Luchino, il nostro Magnuss Fossbakkenitaliano -> vi avverto Magnuss è uno dei miei personaggi preferiti quindi SAPEVATELO GIÀ DA ORA PER ME LUCHINO È INTOCCABBBBILE ). Ergo, tutto bellissimo. Su Giovanni non voglio ancora sbilanciarmi, conoscete la mia poca simpatia nei confronti di questo personaggio nella prima stagione, quindi vi lascio con un po’ di suspance perché di lui parlerò dopo. Su Elia invece scriverei poemi, romanzi, case, libri, auto, fogli di giornale perché è troppo pazzo e io lo A D O RO H .
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Partiamo ora a parlare delle scene salienti di questo episodio : - la corsa disperata verso il bus dei quattro ragazzi che decidono di attivare i loro poteri da Power Rangers per non essere beccati con dell'erba addosso (peccato che Martino avesse deciso di darsi al giardinaggio e avesse nascondere la troca in una piantina a casa di Fede.
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- L'abbraccio tra Giovanni e Martino sul bus. Perché sì, Giovanni a me fa venire gli occhi cuore quando lo vedo con Martino. La loro amicizia e la purezza del sentimento che li lega (perché per Marti lo sappiamo, è una cotta passeggera quella che ha per ha per Giò ) mi scalda il cuore.
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- Giovanni ancora sotto un treno per Eva - la Mamma di Martino. Mi ha fatto una tenerezza incredibile. Mi è piaciuto anche come Giovanni abbia ripreso Martino, spronandolo a trattarla meglio. Giovanni guadagna 10 punti. - Martino che intravede Niccolò fuori dal cancello di scuola ed è già AMMMORE
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- Federica che tra poco si affoga quando Martino si invita a casa sua (per recuperare la troca, ma questo lei non lo sa) e Queen Sana che lo obbliga ad andare all'incontro della radio per riaverla, visto che in realtà l'ha presa lei. - la faccia di Martino dopo aver assaggiato la torta fatta da Sana raga top class. Era una cosa del genere comunque:
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- la camminata in slow motion di Niccolò e Martino che ormai anche lui,come tutti noi del resto, sotto un treno per lui (ma poi vogliamo parlare della sua voce,NE VOGLIAMO PARLARE?)
- TUTTA LA SCENA DEL LORO PRIMO INCONTRO, dal "perché ti sei fermato" "no non stavo registrando stavo solo cazzeggiando" "ah,peccato", a tutti i sorrisi a 59 denti di Niccolò ( da me ora battezzato NICCOLOSMIRKFARES), AL “VEDO CHE SIAMO MODERNI”, A LORO DUE SUL TERRAZZO CHE PAREVA L'INCIPIT DI UN VIDEO MUSICALE.
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 A TUTTO ECCETTO alla parte in cui la Covitti arriva purtroppo per restare e non capisce che i due stanno palesemente FLIRTANDO ( che poi porella per me è anche 50 volta più  simpatica di Emma, la sua versione norvegese però davvero amika SVEGLIA).
EPISODIO 2 :
Partiamo ora invece con un breve recap dei punti salienti della seconda puntata.
- Filippo e Martino che si incontrano la prima volta. Filippo che già ha capito tutto, ma che rimane nel suo perché capisce. - Gli eye roll più potenti del mondo di Martino ogni volta che legge un messaggio/vede/sente parlare/ percepisce respirare vicino al lui la Covitti. Mi fa scantare dal ridere, scusate.
Martino for Covitti:
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- Martino che falso, come i soldi del monopoli, chiede a Silvia tutto interessato se ci saranno nuove riunioni della radio (solo per poter rivedere Niccolò in realtà). Snake Marti back at it again.
- LUCHINO E SILVIA. SILVIA E LUCHINO. SHIP. Nient'altro da aggiungere.
- Sana. Raga, davvero come si fa a non amarla. Lei che per far felice la propria migliore amica ricatta Martino per fare venire lui e i suoi amici alla riunione e quando quest’ultimo non vuole collaborare lei se ne esce con un : “Ok, va bene. Secondo te l'erba si butta nell’umido o nell'indifferenziata?” Dai raga ditemi che non avete volato pure voi, dai.
- Gli occhi di Martino mentre guarda Niccolò suonare. Io mi sono commossa raga.
TOO PURE FOR THIS WORLD, TOO PURE.
- L’ULTIMA CLIP.
Non so nemmeno da dove iniziare.
Parto provando a descrivervi quello che leggo negli occhi di Martino quando è con Niccolò. È difficile da spiegare, ma quando sono insieme percepisco nei suoi occhi qualcosa che dice “adesso posso respirare di nuovo”.
Un po' come quando tornate a casa da una giornata pesantissima e appena sorpassate l’uscio tirate quel grandissimo respiro di sollievo prima di buttarvi, che ne so, sul divano. Ecco, ogni volta che li vedo insieme io percepisco questo. Rocco e Federico sono assurdi per di più, e hanno una chimica a dir poco pazzesca. 
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Non so cosa io abbia amato di più di questa clip, se la versione italiana di kardemomme , con la pasta alla carbonara con 8 litri di tabasco, panna, funghi e salame vegano, se il fatto che abbiano incluso i disegni di Even, no scusate Niccolò lapsus, se la lotta con le marionette o i loro sorrisi. Davvero I can’t choose.
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- Niccolò che per chiamare Martino urla: MARTIII....... MARTIIIIIIIIIIIIIIII.
- Per quanto riguarda Maddalena raga l’unica cosa che mi sento di fare è riportarvi un messaggio che ho scritto appena dopo aver visto questa clip, perché penso renda meglio di mille altre parole. Ecco, cito quanto segue : 
“Ma la tipa l'hanno chiamata Maddalena per espiare alle male parole che ha tirato Martino quando ha visto che si baciava con Niccolò o cosa?”
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INSOMMA RAGAZZI, questo è quanto.
Spero che questa recensione vi sia piaciuta. In quel caso, ci rivediamo la settimana prossima con una nuova recensione. Come sempre mi farebbe super piacere sapere come la pensate o in generale sapere che apprezzate quello che scrivo.. Quindi vi aspetto qui su tumbrl, su instagram sul mio profilo @farfallabianca_ o anche su twitter sempre su @farfallabianca_ 
Baci stellari.
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giancarlonicoli · 3 years
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6 mar 2021 14:52
IL RE DELLE “CAMMELLATE” - VITA E AMORI DI ORLANDO PORTENTO, MENTORE DI BEPPE GRILLO ED EX MARITO DI ANGELA CAVAGNA - “HO UNA PENSIONE DI 646 EURO E HO FINITO I RISPARMI. PER SBARCARE IL LUNARIO, A 75 ANNI, LAVORO IN UN RISTORANTE COME INTRATTENITORE. QUANDO CONDUCEVO SU RAI3 LIGURIA IL MIO PROGRAMMA, UNA SERA MI SONO TROVATO UN CARTELLO CON SU SCRITTO “LA RAI PAGA UN FASCISTA!” - GRILLO AVEVA ALLE SPALLE UNA BUONA FAMIGLIA, MA ERA AFFETTO DA UNA TIRCHIERIA INNATA! ANDAVA IN GIRO CON LA TUTA SENZA TASCHE. UNA VOLTA MI CHIAMO’ SUO FRATELLO E…”  
-
Mattia Pagliarulo per Dagospia
Orlando Portento è un fiume in piena. Settantacinque anni di vita vissuta tra alti e bassi, tra successi e sconfitte, tra ricchezza e difficoltà economiche e tra vecchi e nuovi amori.
Molti lo ricorderanno per essere stato il marito della soubrette non che infermiera di Striscia la Notizia Angela Cavagna, altri per essere stato mentore di un’ esordiente Beppe Grillo, ma la maggior parte delle persone lo ricorderanno sicuramente per la sua sfuriata durante una puntata del reality La Fattoria nel 2006, in cui a suon di cammellate e triccheballacche ha raggiunto il centro dello studio accanto alla padrona di casa Barbara d’Urso ed ha iniziato ad inveire contro quest’ultima e contro gli autori del programma perché, a suo dire, la consorte Angela Cavagna era stata eliminata in maniera irregolare.
Questi suoi originali e stravaganti cavalli di battaglia verbali entrano con prepotenza nel linguaggio comune rivelandosi dei veri e propri tormentoni ancor oggi attuali. L’ultima sua apparizione televisiva risale all’autunno 2019 ospite a Pomeriggio 5 nel quale accusava l’ex moglie e in cui lamentava serie difficoltà economiche. Oggi a distanza di tempo incontriamo e conosciamo meglio un Portento chiamato Orlando.
D. Orlando, nel 2019 ha dichiarato di essere in serie difficoltà economiche, percependo una pensione bassa, pagando un affitto alto e avendo quasi finito i risparmi, la situazione è migliorata?
R. Niente affatto! La pensione è di 646€ mentre l’affitto è di 580€, i risparmi di una vita sono ufficialmente finiti! Sono sempre più rovinato...
D. È vero che per sbarcare il lunario fa il jolly presso un ristorante delle colline genovesi ?
R. Eh già, sono pensionato e ho settantacinque anni ma ugualmente lavoro presso il ristorante Forchettone da Leandro sulla collina genovese di Fontanegli dove faccio l’entrenouse, l’intrattenitore, il direttore, il primo cameriere, primo sanificatore, primo sommelier, ma ho rifiutato il titolo di primo lavapiatti. Errata Cocige! Non sono un jolly sono un mazzo di carte, ma manco quelle mi posso giocare più con il Gomit!
D. Forse intende dire Covid Portento?
R. Eh no, gomit! Tutti si salutano con il gomito quindi è gomit, e con il gomit sono più rovinato del solito dato che nemmeno al ristorante si lavora con continuità con ste zone gialle, verdi, blu, rosse ecc ecc
D. Qualche tempo fa abbiamo assistito ad una guerra mediatica verso l’ex moglie Angela Cavagna, che pare sia  finita nelle aule di tribunale. Come stanno realmente le cose?
R. Penso che Angela abbia preso la querelite, una rara e difficilmente curabile forma di querelite; la scienza si sta adoperando per cercare una soluzione medica per farla guarire da questa patologia. Ahimè di rimbalzo però ha infettato anche me quindi attenzione perché querelo tutti anch’io come ha fatto la signora!
D. Non pensa sia giunto il momento di seppellire l’ascia di guerra nei confronti della sua ex moglie?
R. Dobbiamo sottolineare che i pellerossa si sono estinti da un po’ e quindi non vedo asce di guerra da sotterrare. Mi è rimasto un totem somigliante ad Angela Cavagna come ricordo...
D. Il settimanale Oggi qualche tempo fa la dava come papabile naufrago dell’Isola dei Famosi ma alla fine non è figurato nel cast ufficiale, come mai?
R. Perché sono sull’ammuffimento totale. Ho rifiutato L’Isola dei Famosi anche se avevo bisogno di quattrini. Ad una certa età inizi a prendere qualche chiletto ma se fossi andato in Honduras senza mangiare la mia pasta e senza bere il mio buon bicchiere di vino dimagrivo troppo, mi si scavava il viso come quello di Edoardo De Filippo “‘adda passá ‘a nuttata! ”: non era il caso di naufragare e rischiare la vita alla mia veneranda età!
Tra una sciatica e l’altra mi piacerebbe semmai partecipare ad una specie di “Grande Casa di Riposo Vip” ambientato in un bell’ospizio risanato. Mi immagino già lì con Sandra Milo, Tony Dallara, Gina Lollobrigida, Luca Giurato ecc ecc, mentre a condurre metterei i quasi centenari Pippo Baudo dai piani della casa di cura e Maurizio Costanzo dalla portineria in accettazione!
D. L’8 marzo uscirà il suo primo libro dal titolo “Due Quori e una Cavagna”, di cosa parla?
R. Il libro è edito da Pathos Edizioni di Torino e la prefazione me la sono fatta io perché nessun critico letterario, storico, idraulico, dentista, elettricista, netturbino ha voluto scrivermela, ho dovuto cantare e portare la croce, nemmeno il mio prete confessore di colore ha accettato il mio invito!
Il libretto parla di vent’anni e più di cronaca italiana, di curiosità, di incazzicchiamenti, di amarezze, di successi e sconfitte, ambedue impostori, frammenti di vita vissuta, illusioni perdute, sogni sempre attuali. Realtà tramontate, svanite e confuse tra le nebbie dei ricordi, dolci e amari, e degli anni che volano come aquile che con il tempo perdono la proverbiale s...vista. Gli intermezzi, i fatti e i riferimenti descritti, sono realmente accaduti. Unica qualità positiva? Genova...È una lettura simpatica e di facile comprensione, cerco in un goffo tentativo di emulare il Giovannino Guareschi, vedi lo Zibaldino ecc ecc
D. Non ha mai nascosto di essere un uomo di destra, le ha causato problemi questo nella sua carriera?
R. Sempre e dico sempre! Purtroppo di rimbalzo anche la Cavagna ci è andata di mezzo.
Racconto un aneddoto: conducevo ogni lunedì su Rai3 regione Liguria il mio programma “Sport...ento” e all’ingresso della sede Rai di Genova di Corso Europa una sera mi sono trovato un cartello con su scritto “La Rai paga un fascista!” riferito a me medesimo; morale della favola? La portineria non aveva visto nessuno e il cartello sparì.
Solo per farle capire l’accanimento che i sinistroidi avevano con me!  A me e ad Angela ci hanno cacciato due volte dalla Rai senza rinnovarci il contratto solo perché di destra.
Una volta però dopo il non rinnovo mi rivolsi direttamente a Gianfranco Fini, ci recammo presso la sede di Alleanza Nazionale a Roma, io attesi fuori mentre Angela entrò nel suo ufficio chiedendogli aiuto, lui da gran signore senza dire troppe cose alzò il telefono e chiamò Confalonieri, pochi giorni dopo la nostra visita arrivò un contratto per Angela da parte di Mediaset per un programma.
D. Perché ama definirsi un ex di tutto?
R. Perché è così belin! Sono stato autista, preparatore atletico, autore, conduttore, ristoratore, manager, cabarettista, allenatore di calcio, calciatore, insegnante di tecnica calcistica, ho gestito negozi di abbigliamento...se non sono un ex di tutto io chi può esserlo?!
D. Sembra che abbia dimenticato la Cavagna con un nuovo amore, Nicoletta...
R. Bah non è un nuovo amore, è un amorino.
Nicoletta fa la guardia cinofila e mi ha accalappiato, d’altronde ero solo come un cane! Ognuno vive a casa sua, dopo Angela nessuna donna ha più dormito nel mio letto!
D. Lei è stato co-autore non che amico di un esordiente Beppe Grillo, che ricordi ha di lui e di quel periodo?
R. Siamo stati amici nel nostro periodo di adolescenza quindi un centinaio di anni fa circa, abitavamo nello stesso quartiere, San Fruttuoso a Genova dove io vivo tutt’oggi.
Grillo era molto simpatico, era questa la sua carta vincente per conquistare le donne, i denti storti la bellezza non di certo!  Giuse, noi amici lo chiamavamo così aveva alle spalle una buona famiglia, ma nonostante tutto era affetto da una tirchieria innata, non aveva il braccino corto, era totalmente mutilato!
L’Avaro di Moliere è un filantropo al confronto di Grillo! Andava in giro con la tuta senza tasche apposta per non offrire mai neanche un caffè, a lui il pacchetto di sigarette durava tantissimo perché andava sempre a scrocco per non consumare le sue!
Sono stato un mezzo profeta nel 2013 quando fui ospitato da Paolo Del Debbio a Quinta Colonna, in quell’occasione ho definito i cinquestellini dei sonnambuli, che appena si sarebbero svegliati sarebbero caduti dal balcone prendendo una facciata per terra che li avrebbe frantumati, e guarda un po’ che è accaduto tra gennaio e febbraio al governo...
D. Come mai la vostra amicizia poi è finita?
R. Io presentavo nella nostra città degli eventi presso i giardini dell’ Acquasola chiamati “Le Serate di Genova” ed una sera era ospite Pippo Baudo. Il mio impresario Morelli dietro le quinte si avvicina a Pippo dicendogli: “è più grande Portento di Grillo, aiutalo!” e lui risposte: “e come faccio ad aiutarlo?! Grillo non vuole!”. Ascoltai questa conversazione a distanza, e nessuno si accorse di me. Da quel giorno io con Grillo ho chiuso, lo pensavo un amico invece non si comportò da amico.
Lo vidi circa quindici anni fa ad un funerale ma non ci siamo salutati, poi cinque anni fa incrociati a piazza Martinez ma sono andato via dritto a passi lunghi e ben distesi.
Bella riconoscenza e gratitudine quella sua, e pensare che all’inizio della sua carriera sono stato il primo ad accorgersi del suo talento e a motivarlo, in merito a ciò racconto un episodio inedito di cui non ho mai parlato.
Era agli inizi Grillo, ricevo una telefonata accorata e di supplica da suo fratello Andrea che tutti chiamavano Andreino in cui mi veniva chiesto di convincere Giuse (Beppe) a ritirarsi dalle scene e a tornare a lavorare nell’azienda di famiglia perché avevano bisogno di lui; io risposi al fratello di non avere fretta, di aspettare e dargli tempo un anno, nel caso la carriera di comico non avesse preso il volo mi sarei adoperato io a convincerlo di smettere e tornare a Genova a lavorare nell’azienda di famiglia. Giuse ascoltava molto i miei consigli, era   condizionato, in maniera buona intendo, da me. Quindi se avessi ascoltato il fratello ora Giuse non sarebbe quello che è! Con il senno di poi forse era meglio...
D. Nel 2006 ha raggiunto il suo momento di maggior popolarità irrompendo in studio a La Fattoria e polemizzando con la conduttrice Barbara d’Urso a suon di cammellate e triccheballacche; era una scena studiata a tavolino?
R. Ero incazzaticchio veramente, altro che scena studiata a tavolino. Ero nero perché a mio avviso avevano eliminato la Cavagna in maniera irregolare e così sono andato al centro dello studio accanto a Barbara d’Urso e ho iniziato a sfogarmi a suon di cammellate e triccheballacche. Finito tutto sono andato nel residence e mi sono fatto due spaghetti con l’olio senza nemmeno il grana grattugiato perché manco c’era.
Il giorno dopo tutti parlavano di me e sono iniziati gli inviti in tutte le principali trasmissioni di Mediaset: un grande successo travolgente ma inaspettato. Ancora oggi la gente mi ferma per strada per un selfie e vuole che faccia il gesto del triccheballacche! Incredibile, dopo quindici anni ancora mi ricordano per quei cinque minuti di incazzicchiamento vero però!
D. Ha compiuto da poco 75 anni, come si immagina Portento tra 10/15 anni?
R. Non mi vedrò perché toglierò tutti gli specchi di casa! Andando al bar vicino a casa mi consolo, lì incontro coetanei messi molto peggio di me, ammuffiti che prendono la pillola blu perché non gli tira più, o di duecento chili, o con sette motorini nel cuore, o con problemi alla prostata, io a parte la pastiglia che prendo per la pressione alta e la sciatica non ho altre patologie! Quasi quasi rimetto gli specchi a casa a questo punto...
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