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#costumeria
casalcova · 9 months
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Presso Kabukista — Vieni a scoprire il nostro lavoro durante una settimana intensiva gratuita nella quale potrai provare i nostri corsi e conoscere le nostre attività!
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KABUKISTA: FIND YOUR FIRE
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lacameliacollezioni · 4 years
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B l a c k   M o o d  bustier nero in pizzo e gonna in tulle nero outfit personalizzati per servizi fotografici / set cinematografici / teatro / sfilate 🖤 B l a c k   M o o d 🖤 bustier nero in pizzo e gonna in tulle nero…
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“Ho una malattia si chiama fantasia: porta quasi all'eresia è considerata pazzia...” JOHNNY DEPP - Il cappellaio matto #angelagrecostilista #angelagrecofashiondesigner #artigianatocreativo #costumidiscena #costumista #cosplay #reginadicuori #alicenelpaesedellemeraviglie #cappellaiomatto #johnnydepp #costumeria #spettacolo https://www.instagram.com/p/BxMNwUWlrhb/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=13ldsrpy0zkl2
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lenouroma-blog · 7 years
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È stato un duro lavoro..... ma qualcuno doveva pur farlo!!! Ms Lauryn Hill 😍 #sarta #seamstress #work #concerti #stylist #costumeria (presso Postepay Rock in Roma)
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flaviacru · 3 years
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Tutti i look dei BIG della prima serata di Sanremo 2021
Tutti i look dei BIG della prima serata di Sanremo 2021
Fasma: Per la prima serata indossa un completo doppiopetto a righe firmato Dolce e Gabbana, bottoni dorati e con un pantalone classico straight loose. Sotto si intravede una maglia in cotone nero e scarpa in pelle nera. Voto 7, semplice ed elegante. Max Gazzè: si presenta con un costume in velluto realizzato da Costumeria Tirelli di Roma, ispirato a Leonardo Da Vinci. A molti di noi ha ricordato…
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fashioncurrentnews · 6 years
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X-Rays Voyeur Family. The talents shooting by Diego Diaz Marin
X-Rays Voyeur family é una storia fotografica che racconta il contrasto fra l’apparenza pubblica e le reali e abitudini private (fatte di stranezze e perversioni) di una famiglia di nuovi ricchi.
Fotografo: Diego Diaz Marin Fotografo e direttore creativo spagnolo, nato nel 1987 a Torre del Mar (Malaga) Completamente autodidatta, Diego ora vive in Italia, lavorando nel mondo dell’alta moda. Con il designer Roberto Ferlito (fondatore di Schield) crea un mondo creativo in cui fotografia e moda si fondono in un’unica cosa. Il suo punto di vista provocatorio, i colori e un pizzico di ironia lo rendono uno dei più giovani e irriverenti nel mondo della moda. Tra le ultime opere di Diego Diaz Marin, ci sono pubblicità e lookbooks per marchi come Roberto Cavalli, Just Cavallli, Schield, Aquazzura, e copertine ed editoriali di riviste come Vogue Italia e Harper’s Bazaar. Recentemente alcune delle sue foto sono state nominate al Photography Award al Festival internazionale di fotografia di Cannes nel 2014 e nel 2015, ed esposte in due mostre di Vogue Italia, e vincendo la Honorable Mention nel Prix de la photographie di Parigi.
Stylist: Ramona Tabita�� Laureata all’accademia di Belle Arti di Roma, con master in moda alla Naba di Milano. per vari anni ha unito allo styling il fashion writing, collaborando come contributor con l’Officiel Italia e Vogue.it ha lavorato come stylist e consultant per brand come Alberta Ferretti, Versace, Dolce e Gabbana, Missoni. Da circa 2 anni è la fashion editor di Flofferz una rivista indipendente con base a Parigi.
TEAM CREDITS Photo: Diego Diaz Marin Styling: Ramona Tabita Producer: Federico Morgantini @CATTURAproduction Ass. styling: Riccardo Di Maio Video operator: Claudio Giordano Hair & Make-up: Matteo Bartolini Ass. Ph: Alessandro Sellini Sound Designer: Dino Zoor
Starring: Clara | Next Model Management Liza Plotnikova | The Fabbrica Hernàn Cano Lopez | Brave Models Chiara Pino | Brave Models
FASHION CREDITS Annakiki, Marley Alba, Arcosanti, One Thousand, Magliano, Marco Laganà, Valerievi, Salvatore Vignola, Francesco Fellone, Gogo Philips, Costumeria Lariulà, Daizy Shely, Valenti, Marley Alba, Vien, Cattiva, Dissona
L'articolo X-Rays Voyeur Family. The talents shooting by Diego Diaz Marin sembra essere il primo su Vogue.it.
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tempi-dispari · 7 years
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Fluttering of a Lonely Flag, video del primo singolo tratto da Wake Up Gregor dei Samsa Dilemma
Riccardo Pro: Serve un videoclip. Sempre grazie alla mia figlia undicenne Elena, mi metto in contatto con la scuola di circo che lei frequenta da anni. La scuola di circo Bolla di Sapone di Trento è una realtà impagabile. Oltre a sfornare artisti di grandi capacità, è anche un esempio di spirito collaborativo, amore per le arti dello spettacolo, motore di crescita sociale e umana per l’intera città di Trento. Ci mettono a disposizione la sala per le riprese, due ballerini acrobati e la loro costumeria. Incarichiamo l’eccellente videomaker di Trento Claudio Vinco di occuparsi delle riprese e di sfogare tutta la sua creatività tecnica per mettere in sequenza la sceneggiatura che nel frattempo ho scritto. E’ un video sulla cattiva coscienza dell’Occidente raccontata per espressioni, immagini e figure di ballo acrobatico sul brano Fluttering of a Lonely Flag.
Questa bandiera che sventola solitaria è un presidio di orgoglio e di resistenza, quando le ingratitudini e le delusioni sembrano abbatterci, la solitudine incalza e tutti intorno a noi sembrano impazziti. Noi restiamo lì, ben piantati a terra ad aspettare il vento che ci farà tornare allegramente a sventolare. Prima o poi, tutti voi siete stati o sarete quella bandiera.
youtube
Dall’aprile 2016 parte da Riccardo Pro il progetto Samsa Dilemma. Coadiuvato dal chitarrista Daniel Sartori (Otterloop) e dall’esperto di programming Marco Ober, Riccardo registra un nuovo album, nel quale suonano il chitarrista experimental-noise Enrico Merlin – eletto, nel 2015 e nel 2016, dai lettori della rivista Jazzit tra i dieci migliori chitarristi dell’anno -, al violino Vanessa Cremaschi – Orchestra di Musica leggera della RAI, negli ultimi anni ha lavorato con Blixa Bargeld e Teho Teardo -, al pianoforte il maestro Enrico Dal Fovo. Nel 2017 si aggiungono Fabrizio Costantino al basso e Fabrizio Keller alla batteria.
Uno degli incipit più celebri della letteratura mondiale suggerisce il nome del gruppo: il dilemma di un uomo, Gregor Samsa, che come tale si mette a letto la sera e si sveglia al mattino – dopo sogni travagliati – trasformato in un mostruoso insetto. Sono ancora un uomo in qualche modo o sono davvero diventato un mostro? Questo il dilemma che si pone davanti all’umanità intera, mentre scatena i più terribili drammi della storia, materia su cui si riflette troppo poco. Purtroppo non è solo la storia ma anche l’attualità a imporci ancora oggi questo dilemma.
Wake Up Gregor!! (Kutmusic, 01/12/2017) è un album di totale home-recording. Il titolo dell’album indica la volontà di svegliare il Gregor de La metamorfosi prima che sia troppo tardi. Con le buone o con le cattive, come indicano i passaggi umorali in tracklist. Simbolicamente, certo, perché l’invito al risveglio salvifico a un nuovo umanesimo è indirizzato all’ascoltatore, chiunque egli sia.
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infosannio · 7 years
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Roma, Teatro Trastevere: dal 19 al 22 ottobre, "Maestre d'amore"
Roma, Teatro Trastevere: dal 19 al 22 ottobre, “Maestre d’amore”
L’Associazione Culturale Teatro Trastevere in collaborazione con la Compagnia PolisPapin presenta Maestre d’amore tratto da “Ars Amatoria” e “Remedia Amoris” di Ovidio dal 19 al 22 ottobre 2017 Ideazione, Drammaturgia e Regia: Compagnia PolisPapin Con: Cinzia Antifona, Valentina Greco, Francesca Pica Oggetti di Scena: Domenico Latronico Costumi: Cunegonda La piccola Costumeria Canti e Suoni a…
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circusfans-italia · 4 years
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1975. L'INCENDIO FERROVIARIO DEL CIRCO DELLE MILLE E UNA NOTTE ORFEI
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  C’è stata un’epoca, neanche troppo lontana, in cui anche in Italia, i grandi circhi viaggiavano in treno, per piccoli e lunghi tragitti. Grandi circhi, vere e proprie città viaggianti con un organico di centinaia di persone. Tra questi negli anni settanta ricordiamo il Circo Americano, il Circo di Liana, Nando e Rinaldo Orfei, Moira Orfei, successivamente il Circo Cesare Togni ed altri. Nel 1975 i fratelli Liana, Nando e Rinaldo Orfei presentano “Il Circo delle Mille e una Notte”, uno degli spettacoli più imponenti e sontuosi e premiato da un successo senza precedenti. Lo spettacolo è in cartellone a Roma dal 20 dicembre al 31 marzo 1975, ossia da Natale a Pasqua compresa, forse una delle permanenze più lunghe. Dopo Roma, Frosinone (dal 4 all’8 aprile) e Nettuno (dal 10 al 13 aprile in Via Romana). Il 9 aprile 1975, esattamente 45 anni fa, durante lo spostamento del circo da Frosinone a Nettuno (dove il circo avrebbe poi montato si sviluppa un incendio che colpisce gli ultimi due vagoni del convoglio ferroviario. Il treno venne fermato alla stazione di Capannelle.
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Uno dei vari articoli inerenti l'incendio pubblicato sui quotidiani nazionali (Archivio Coll. Duranti) Nell’incendio andò distrutta una parte della costumeria, il camerino con i costumi e la struttura del celebre dragone protagonista della parata che chiudeva la prima parte dello spettacolo. Si trattava di un drago lunghissimo, snodato, con una testa motorizzata e un corpo costituito da un lungo tunnel di stoffa sorretto da 40/50 persone che correvano all’unisono indossando costumi ed elmi molto pesanti. Alla guida del mezzo (dotato di un motore FIAT Topolino C, modificato in modo da avere soltanto la marcia indietro, che è più lenta della prima) Mariano Savio, unico che rimaneva seduto, mentre tutti gli artisti erano in piedi e dovevano mantenere lo stesso passo di corsa. Poi il corpo del drago si spezzava in quattro tronconi. Per dar vita a una e vera pantomima ispirata ad una leggenda. Un momento molto faticoso anche per gli artisti che schiacciati dal peso di elmi e costumi, dovevano correre per stare dietro alla testa motorizzata e compiere movimenti comunque rientranti nella coreografia.
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Il treno del Circo Nando Orfei il 2 maggio 1984 a Sulmona (Foto A Di Iorio, Collezione A. Tamburrini)
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Il treno del Circo Orfei. In primo piano la signora Luciana Cagna (Foto archivi Rosita Pani Cagna) https://www.facebook.com/circusfans.it/videos/10156215588853991/  Negli ultimi 20 secondi di questo video si vede la parata del Dragone Le cause del rogo non si seppero mai con certezza. Forse un mozzicone di sigaretta. Oggi scherzando, chi faceva parte di quella pantagruelica coreografia dice che non sarebbe stato da escludere un boicottaggio di qualche artista, ma chiaramente si tratta di una battuta. Vero è che dopo quel devastante incendio, la coreografia si dovette, per forza di cose, ridurre e modificare: il dragone non era più lunghissimo e non correva per la lunghezza delle tre piste unite, bensì spuntava semplicemente dalla barriera per una decina di metri. Gli artisti, uomini e donne, con mantelli e ali da farfalla, davano vita a una coreografia differente (e sicuramente più leggera per gli interpreti), come testimonia il video qui di seguito, tratto dalla trasmissione “Cirques du Monde” di Jean Richard ripresa nel corso della permanenza natalizia a Palermo, dunque 8 mesi dopo.   Se hai difficoltà a visualizzare il video CLICCA QUI  
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Il Circo delle Mille e Una Notte a Monfalcone nel 1975 nelle foto di Boris Jaeggi  
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  Il celebre manifesto del Circo delle Mille e Una Notte disegnato da Renato Casaro e stampato da Fraire  
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  Per questo articolo, realizzato da Andrea Tamburrini e Dario Duranti, si ringraziano per i contributi Liana e Paride Orfei, Rosita Pani, Gabina e Mariano Savio, Daniele Canova e Boris Jaeggi per le foto. Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto Read the full article
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