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#Romeo Gestioni
sguardimora · 6 months
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𝗗𝗮𝗹 22 𝗮𝗹 26 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟯
𝗟𝗮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗥𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗗𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶 – 𝘲𝘶𝘢𝘳𝘵𝘢 𝘦𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦
Quattro progettualità artistiche sperimentali che hanno trovato nello spazio digitale il loro habitat
𝗖𝗜𝗧𝗜𝗭𝗘𝗡𝗦 di 𝗦𝗜𝗠𝗢𝗡𝗘 𝗩𝗘𝗥𝗗𝗨𝗖𝗜 / Ariella Vidach Aiep
Un progetto di arte performativa e partecipativa immaginato per lo spazio virtuale che, ripercorrendo la definizione di eterotopia enunciata da Foucault, trova nel corpo stesso dello spettatore il motore dell'opera
𝗔𝗜 𝗟𝗢𝗩𝗘, 𝗚𝗛𝗢𝗦𝗧𝗦 𝗔𝗡𝗗 𝗨𝗡𝗖𝗔𝗡𝗡𝗬 𝗩𝗔𝗟𝗟𝗘𝗬𝗦 di 𝗠𝗔𝗥𝗔 𝗢𝗦𝗖𝗔𝗥 𝗖𝗔𝗦𝗦𝗜𝗔𝗡𝗜 
"Possiamo innamorarci di una Ai (intelligenza artificiale) e poi decidere di lasciarla?" L’obiettivo dell'azione di Mara Oscar Cassiani è narrare e dare una dimostrazione performativa dell'esistenza di un rapporto tra l'Ai e l’impatto sulla presenza del corpo e sul nostro comportamento dell’uso dei device come tramite comunicativo
𝗧𝗘𝗔𝗧𝗥𝗢𝗣𝗢𝗦𝗧𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 di 𝗚𝗜𝗔𝗖𝗢𝗠𝗢 𝗟𝗜𝗟𝗟𝗜Ù
"Cosa succede se si utilizza lo shitposting per 'schiantare' i paradigmi drammaturgici?" Giacomo Lilliù (ideazione e curatela performativa) e Pier Lorenzo Pisano (curatela drammaturgica) hanno selezionato cinque tra i più interessanti creatori di contenuti memetici e li hanno invitati a creare nuovo materiale insieme a quattro attori professionisti. Per la Settimana delle Residenze Digitali, il percorso di ricerca troverà attuazione sull’applicazione di chat Telegram, con una performance in bilico tra dadaismo, oscenità e nichilismo semantico
𝗛𝗨𝗠𝗔𝗡𝗩𝗘𝗥𝗦𝗘 di 𝗠𝗔𝗥𝗧𝗜𝗡 𝗥𝗢𝗠𝗘𝗢
Martin Romeo porta avanti una ricerca sul post-umano che considera tutti gli attori presenti come parte di un ecosistema: elementi fisici, non fisici, digitali, virtuali e phigital
Ora è il momento di immergerti nelle frontiere digitali attraverso le loro restituzioni in un festival diffuso che accadrà nello spazio virtuale e in alcuni speciali appuntamenti in presenza da mercoledì 22 fino a domenica 26 novembre.
Scorpi il programma e prenota sul sito https://www.residenzedigitali.it/
* All'acquisto del biglietto, ti verranno comunicate le istruzioni per la fruizione dell'opera
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𝗥𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗗𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶
𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘥𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘢𝘭 Centro di Residenza della Toscana (Armunia - CapoTrave / Kilowatt Festival
𝘪𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘯𝘢𝘳𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora │ La Corte Ospitale - Teatro Herberia), ZONA K, Fondazione Piemonte dal Vivo – Lavanderia a Vapore, C.U.R.A. – Centro Umbro Residenze Artistiche (La MaMa Umbria International – Gestioni Cinematografiche e Teatrali/ZUT – Centro Teatrale Umbro – Micro Teatro Terra Marique – Indisciplinarte) e Teatro Comunale Città di Vicenza
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giancarlonicoli · 1 year
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8 giu 2023 18:53
SE VI CHIEDETE PERCHÉ “L’UNITÀ” E “IL RIFORMISTA” SONO COSÌ MORBIDI CON GIORGIA MELONI, ECCO SPIEGATA LA RAGIONE: L’EDITORE, ALFREDO ROMEO, HA UN CONTRATTO MILIONARIO CON PALAZZO CHIGI – LA ROMEO GESTIONI NEL 2013 HA VINTO UN APPALTO PER GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE DI TUTTI GLI EDIFICI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO. L’ACCORDO SCADE IL 30 GIUGNO, E SARÀ GIORGIA MELONI A DECIDERE PER UN’EVENTUALE RINNOVO. MEGLIO TENERSELA BUONA CON LE ARTICOLESSE DI SANSONETTI E RENZI– ROMEO, PERALTRO, È ANCORA IMPUTATO PER TRAFFICO DI INFLUENZE… -
Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone per “Domani”
C’è un problema con l’ascensore a Palazzo Chigi? Niente paura, con un importo di 4mila euro arriva la Romeo gestioni e lo risolve. Se c’è bisogno di un intervento di manutenzione al sistema antincendio? Per poco meno di 2mila euro arriva sempre la Romeo gestioni. E se servono dei lavori agli infissi della sede del governo? Gli addetti della Romeo accorrono di nuovo. Insomma, sotto forma di raggruppamento temporaneo di imprese, la società è di casa alla presidenza del Consiglio, compiendo decine e decine di interventi, secondo quanto stabilito da un vecchio contratto.
[…] La Romeo gestioni è una delle realtà che compongono il gruppo fondato da Alfredo Romeo […]. La sua vicinanza con la politica è nota, da sempre vanta buoni rapporti con Matteo Renzi e la sua famiglia, in testa il padre Tiziano. Nel frattempo, le aree di azione dell’imprenditore napoletano si sono allargate al mondo editoriale: dopo Il Riformista, ha riportato in edicola L’Unità, intrecciando così politica, potere economico e informazione.
Le prossime settimane saranno decisive per capire il rapporto con le istituzioni, nello specifico quello tra il gruppo di Romeo e la presidenza del Consiglio. Il 30 giugno […] scade l’accordo esecutivo che assegna da un decennio alla sua società gli interventi di manutenzione di tutti gli edifici della presidenza del Consiglio […].
L’accordo è entrato in vigore nel 2013, nell’ambito della convenzione Consip Facility management 3, nel lotto relativo agli immobili del centro di Roma. In quell’anno è stata sottoscritta un’intesa della durata di sette anni, attraversando vari governi. Successivamente, si è proceduto con una serie di proroghe […].
Giorgia Meloni ha ereditato il prolungamento disposto nel maggio 2022 fino al prossimo giugno. Ora tocca a lei: la decisione fa capo solo alla struttura di Palazzo Chigi e può essere presa in base alle esigenze manifestate dal governo.
[…] La Consip, intanto, ha messo a disposizione una prima opzione: la convenzione Facility management (Fm) 4 per cui Romeo è finito sotto processo negli anni scorsi, con l’accusa di turbativa d’asta, venendo assolto «perché il fatto non sussiste». D’altra parte risulta tuttora imputato per traffico di influenze, in un altro filone dell’inchiesta sugli appalti Consip. Al netto delle vicende giudiziarie […] la convenzione Fm 4 è stata aggiudicata dal raggruppamento temporaneo di imprese Engie servizi.
C’è poi l’accordo quadro della Consip chiamato “grandi immobili”, che si suddivide in due lotti: il primo, relativo agli edifici con superficie compresa tra 25mila e gli 80mila metri quadri, vinto dalla Romeo Gestioni e dal rti Dussmann service; il secondo destinato ai patrimoni immobiliari ubicati nel Comune di Roma, con superficie inferiore a 25mila quadri, di cui risultano fornitori Romeo Gestioni e il rti Italiana facility management. In tutti casi, la decisione della presidenza del Consiglio avrà un impatto sul rapporto con la società dell’imprenditore-editore.
E qui si intreccia la partita dell’informazione, che si muove tra gli affari con Palazzo Chigi e le linee editoriali seguite dai due quotidiani acquistati da Romeo. […] Non stupisce allora che Il Riformista possa assumere una posizione comprensiva verso il governo.
Il direttore editoriale è Matteo Renzi […]. Il direttore responsabile è Andrea Ruggeri, già deputato di Forza Italia. Ma la situazione è diversa se si parla dell’Unità, che assume toni talvolta teneri nei confronti del governo. È un fatto più sorprendente perché si tratta del giornale fondato da Antonio Gramsci, come si onora di scrivere sotto la testata, il quotidiano diretto da Piero Sansonetti.
Un esempio è il primo editoriale, in difesa della premier sulle inchieste giornalistiche condotte intorno alla rete dei rapporti economici e societari della sua famiglia. E così via, tra un rimpianto per il centrodestra di Silvio Berlusconi e una celebrazione del «trionfo» della presidente del Consiglio il 2 giugno, gli articoli hanno scelto talvolta una linea morbida. O una critica dai tratti gentili.
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infosannio · 1 year
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L’editore di Renzi ha interessi a palazzo Chigi. E i suoi giornali sono teneri con Meloni
(STEFANO IANNACCONE – editorialedomani.it) – C’è un problema con l’ascensore a Palazzo Chigi? Niente paura, con un importo di 4mila euro arriva la Romeo gestioni e lo risolve. Se c’è bisogno di un intervento di manutenzione al sistema antincendio? Per poco meno di 2mila euro arriva sempre la Romeo gestioni. E se servono dei lavori agli infissi della sede del governo? Gli addetti della Romeo…
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alfredoromeo · 4 years
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Alfredo Romeo: territorio, come rilanciare economia e cultura dell’Italia. Subito una conferenza dei Servizi
Di seguito un intervento di Alfredo Romeo, Presidente dell’Osservatorio Risorsa Patrimonio – Italia, sulla tutela del territorio del nostro Paese.
Romeo Gestioni negli ultimi anni si è fortemente dedicata ai temi della gestione, manutenzione e tutela del territorio del nostro Paese, temi questi che sono sempre più al centro di accesi dibattiti ed interventi, in ragione della continua evidenza dei disastri ambientali e urbanistici.
Dal 2015 abbiamo avviato l’Osservatorio Risorsa Patrimonio (ORP), che con il contributo del CNR, di Nomisma, IFMA e Cresme Consulting, ha analizzato minuziosamente il tema della riqualificazione del territorio urbano e non, arrivando alla conclusione – per nulla scontata nella sua sostanziale innovazione concettuale – che un investimento di stampo keynesiano sul territorio, potrebbe rappresentare per il nostro Paese il più prezioso e remunerativo investimento di lungo periodo per la rinascita e il rilancio dell’intera nostra economia, in prima fila con una serie di ricerche e di modelli applicativi, dedicati proprio al riordino, recupero e risanamento dei contesti territoriali e urbanistici a rischio.
Il frutto di questo complesso lavoro, è stato raccolto nel volume “Patrimonio Italia-La Risorsa”, che è stato presentato nel convegno di altissimo valore scientifico: “Gestire le città – La risorsa Territorio per un New deal italiano”.
Sono stati persi, quindi, quattro anni e più per dare avvio a quello che poteva diventare una sorta di Piano Marshall per ridare ossigeno alla nostra economia; un piano che offre una serie di incredibili vantaggi dal punto di vista dell’investimento iniziale e che dà una possibile risposta operativa anche all’appello che Pietro Salini, amministratore delegato di Impregilo, ha lanciato poco tempo fa in un’intervista contro il blocco delle grandi opere pubbliche infrastrutturali.
Con lo studio effettuato, potemmo preventivare in circa quattro miliardi di euro il fatturato “iniziale” di un simile piano. Cifra prima facie enorme, ma se per paradosso (e quindi con tutte le variabili del caso) si stanziassero solo 500mila euro per ciascuno dei 7914 Comuni della penisola, quella sarebbe la cifra finale fatturata. Un moltiplicatore per piccole, medie e grandi imprese senza discriminazione di area, regione, Nord, Centro e Sud. Le quali, tutte, potrebbero avvantaggiarsi di linee direttrici con vantaggi fiscali, incentivi e semplificazioni amministrative che si possono prevedere e pianificare a monte di un piano nazionale.
Si tratta di modelli gestionali innovativi, frutto della spiccata vocazione della Romeo Gestioni al Property e al Facility Management Urbano, che consentirebbero una forte razionalizzazione degli interventi, azzerando di fatto l’elusione tributaria che azzoppa le amministrazioni comunali, nei quali è stata dedicata particolare attenzione, non di meno, alla riqualificazione del territorio non-urbano, con piani di manutenzione di strade, argini fluviali, linee ferroviarie, reti idriche.
Un piano colossale che, come le cronache recenti evidenziano, non era solo la vaghezza di imprenditore visionario ma è, oggi più che mai, attualissima necessità strutturale dell’Italia che voglia coniugare la manutenzione di se stessa, con la produzione di nuova ricchezza e nuova domanda interna: una Conferenza dei Servizi per la riqualificazione dell’Italia, da tenersi in tempi quanto più rapidi possibili. Le intelligenze, le capacità, il know-how e le sinergie sono tutte disponibili. Bisogna solo iniziare. Per comprendere il valore di tale azione, si consideri che nel 2014 (prima della stagnazione complessiva) gli investimenti nelle costruzioni erano arrivati a 170 miliardi di euro, e che lo sviluppo nel campo dei servizi in genere coinvolge ancora oggi il maggior numero di occupati, pari al 64% del totale, di cui oltre 12 milioni nel solo settore privato.
Di lavoro da fare ce ne sarebbe tanto, ma sarebbe in ogni caso sostenuto dai circa 40 milioni di cittadini italiani che “spenderebbero di più in prodotti e servizi di sviluppo sostenibile e di difesa dell’ambiente” (ricerca Symbola).
Ciò che serve, tuttavia, è una visione concreta non solo della crisi del sistema-paese ma anche dell’opportunità che un simile piano rappresenta, offrendosi come strumento di rinascita integrata dell’intero sistema economico, culturale e civile italiano.
Una scommessa grande, una sfida vera per l’Italia di questo inizio di Millennio.
Alfredo Romeo: territorio, come rilanciare economia e cultura dell’Italia. Subito una conferenza dei Servizi was originally published on Alfredo Romeo
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Affari d'oro tra Renzi Premier e Romeo
Affari d’oro tra Renzi Premier e Romeo
“In tanti anni di lavoro svolto tutto con gli enti pubblici, Alfredo Romeo si è sentito dire di nosolo due volte. La prima fu nel lontano 1998, a Milano. A quell’epoca l’imprenditore napoletano andava per la maggiore nei grandi comuni amministrati dalla sinistra italiana. Appena vinceva qualcuno dell’Ulivo, ecco che spuntava un bel contratto con la Er di Romeo (allora si chiamava così) a cui…
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italianaradio · 5 years
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MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità»(Foto e Video)
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/marina-di-gioiosa-ionica-oggi-la-proclamazione-degli-eletti-il-sindaco-femialavoreremo-per-ricostruire-la-nostra-comunitafoto-e-video/
MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità»(Foto e Video)
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MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità»(Foto e Video)
MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità»(Foto e Video) Lente Locale
(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
MARINA DI GIOIOSA IONICA –  Sono stati proclamati ufficialmente nella tarda mattinata di oggi, nei locali del plesso scolastico Enrico Rodinò, i dodici consiglieri eletti nelle amministrative del 10 novembre scorso.
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A Marina di Gioiosa Ionica, dopo ben due scioglimenti dell’Ente (e le conseguenti gestioni commissariali) per infiltrazioni mafiose, ritorna la democrazia e finalmente la possibilità per i cittadini di scegliere a chi affidare il governo della cittadina.  Scelta ricaduta su l’avvocato penalista Giuseppe Femia, per tutti “Geppo”, la cui lista per “MdGI 2025” ha ottenuto un risultato schiacciante, con il 70,26% preferenze (2081 voti), imponendosi decisamente sull’avversario Giuseppe Nunziato Belcastro, a capo della coalizione “Marina di Gioiosa Ionica – Cittadini solidali e attivi per il bene di tutti”,  con il 29,74% delle preferenze (854 voti).
Dopo la proclamazione del neo sindaco, sono stati via via nominati i componenti del nuovo consiglio comunale: per la maggioranza, Valentina Femia (552 consensi), Alessandra Mina (460), Giuseppe Coluccio (444), Giuseppe Romeo (359), Vincenzo Tavernese (331), Daniele Albanese (316), Francesca Stefania Lombardo (268) e Immacolata Romina Agostino (227); per il versante opposizione, il candidato sindaco sconfitto, Giuseppe Nunziato Belcastro,  Vincenzo Misserianni (180 consensi), Rosanna Boccucci (168) e Dalila Sergi (124).  
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«L’incipit del nostro programma – ha esordito il neo primo cittadino –  mira a ricostruire questa comunità che ha scelto di essere amministrata, eleggendo su dodici consiglieri del civico consesso, ben sei donne. Un risultato di straordinaria democrazia che non va sottovalutato e che mira a evidenziare quanto sia avanti la nostra cittadina nel concepire la politica».
Sebbene però, Marina di Gioiosa Ionica sia tornata ad avere un’amministrazione democraticamente eletta, ne è comunque scaturita una non indifferente percentuale di astensionismo, con più della metà degli aventi diritto che non si è recata alle urne.  «Probabilmente – ha spiegato a Lente Locale il primo cittadino – ciò è scaturito da un’unica giornata in cui si è svolta la tornata elettorale. Mi ritengo comunque soddisfatto del risultato conseguito. Tra le nostre priorità programmatiche  – ha aggiunto Femia- lavorare sullo stato economico finanziario dell’ente, instaurando al contempo, una costruttiva sinergia tra cittadini e lo stesso ente».
Nei prossimi giorni si lavorerà per la composizione della giunta e come confermato dal neo sindaco, starebbe già delineandosi il quadro dei papabili assessori, nonostante qualche nominativo in lizza per un ipotetico incarico assessorile, sia poi sfumato per la sua mancata elezione «Anche se questo – ha tenuto a precisare Giuseppe Femia – non sarà un problema, perché all’interno della maggioranza, ci sono competenze e capacità sufficienti e necessarie per costituire una giunta che operi concretamente per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati».
Di opposizione costruttiva, pronto a ricominciare a lavorare per la rinascita della città, si è espresso l’oramai ex candidato a primo cittadino e ora consigliere di minoranza, Giuseppe Belcastro «Vigileremo su tutto ciò che ruota attorno al Palazzo comunale  – ha commentato – seguiremo passo passo le proposte della maggioranza. Ci soffermeremo su alcuni settori che negli anni sono stati abbandonati, come l’infanzia, l’adolescenza, gli anziani, i disabili, l’edilizia scolastica, le problematiche ambientali, delle contrade, della mensa scolastica e del trasporto pubblico; insomma, saremo un “Governo ombra».
Sul perché i cittadini non abbiano condiviso il suo progetto politico, Belcastro si è soffermato proprio sul dato dell’astensionismo riscontrato nella recente tornata elettorale «Più del 50% degli elettori – ha sottolineato –  non è andato a votare. Chi non ha scelto il nostro programma, sarà stato più convinto da quello della lista vincitrice, ai quali componenti, auguro buon lavoro, perché la nostra cittadina ha bisogno di un’amministrazione stabile».
VIDEO CON INTERVISTA AL SINDACO GIUSEPPE FEMIA, AL CONSIGLIERE DI MINORANZA GIUSEPPE BELCASTRO E ALCUNI MOMENTI DELLA PROCLAMAZIONE
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MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità»(Foto e Video) Lente Locale
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(foto e video di Enzo Lacopo) di Francesca Cusumano MARINA DI GIOIOSA IONICA –  Sono stati proclamati ufficialmente nella tarda mattinata di oggi, nei locali del plesso scolastico Enrico Rodinò, i dodici consiglieri eletti nelle amministrative del 10 novembre scorso. A Marina di Gioiosa Ionica, dopo ben due scioglimenti dell’Ente (e le conseguenti gestioni commissariali) […]
MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità»(Foto e Video) Lente Locale
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Francesca Cusumano
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realnews20 · 7 years
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come cazzo fa? romeo non ha debiti, lo stato lo paga puntuale e volano gli utili. ma sta in galera – Business Fabio Pavesi Il Sole 24 ore - Articolo pubblicato nel 2008, ai tempi del primo arresto   alfredo romeo1 I bilanci della sua società, la Romeo Gestioni Spa, grondano da sempre ricchezza.
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ecodaipalazzi · 7 years
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Rassegna stampa del 17 Marzo
Rassegna stampa del 17 Marzo
INTERNI   Lungimiranza. Bocchino si diede da fare per far trasferire l’inchiesta Consip da Napoli a Roma. Romeo vorrebbe ringraziarlo ma non può (Amadori su La Ver). Sopratutto per la richiesta della Procura di Roma di interdire la Romeo Gestioni da tutti gli appalti pubblici (Cimmarusti sul Sole) Sole 24ore. Diversi editori pronti a mettere i soldi che servono per ricapitalizzare il Sole ma…
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allnews24 · 7 years
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Caso Romeo, perquisizioni a Palazzo di Giustizia di Napoli Si apre un nuovo filone nel versante napoletano dell'inchiesta sul caso Romeo-Consip. I pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano hanno disposto perquisizioni nell'ufficio del direttore generale per la gestione e manutenzione degli edifici giudiziari napoletani, Emanuele Caldarera, e presso gli uffici della Romeo Gestioni al Centro direzionale e presso il Palazzo di Giustizia.
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giancarlonicoli · 1 year
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19 mag 2023 17:17
OH ROMEO, ROMEO – “LA VERITÀ”: “IL RIFORMISTA DI MATTEO RENZI ATTACCA IL PRESIDENTE USCENTE DELL’INPS PASQUALE TRIDICO, MA NON DICE NULLA DEI CLAMOROSI AFFARI REALIZZATI CON L’INPS DAL SUO EDITORE ALFREDO ROMEO. STIAMO PARLANDO DEI FLORIDI BILANCI DELLA ROMEO GESTIONI SPA, ALLA QUALE L’INPS DI TRIDICO E DEL DIRETTORE GENERALE VINCENZO CARIDI, E PRIMA ANCORA DELL’EX PRESIDENTE TITO BOERI, HA AFFIDATO LA GESTIONE DI METÀ DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DELL’ISTITUTO. DALLA RELAZIONE DELLA CORTE DI CONTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELL’ISTITUTO RISULTA CHE…” -
Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori e François De Tonquédec per “La Verità”
Il Riformista di Matteo Renzi attacca il presidente uscente dell’Inps Pasquale Tridico, considerato inadatto a gestire l’uscita dal reddito di cittadinanza, ma non dice nulla dei clamorosi affari realizzati con l’Inps dal suo editore Alfredo Romeo.
Stiamo parlando dei floridi bilanci della Romeo gestioni Spa, alla quale l’Inps di Tridico e del direttore generale Vincenzo Caridi, e prima ancora dell’ex presidente Tito Boeri, ha affidato la gestione di metà del patrimonio immobiliare dell’istituto.
Dalla relazione della Corte di conti sulla gestione finanziaria dell’Istituto per l’esercizio 2020, risulta che l’ente perde circa 80 milioni di euro l’anno per colpa della gestione immobiliare. Stiamo parlando di circa 24.400 immobili da reddito del valore complessivo di circa 2,15 miliardi di euro. Dentro ci sono circa 9.250 immobili a uso abitativo, quasi 11.000 uffici e 1.380 negozi, oltre 1.750 strutture ricettivo-alberghiere, circa 900 tra box e cantine (dati 2020).
Dal documento apprendiamo che il reddito lordo proveniente da affitti e entrate similari, in mano a Romeo, era di 23,3 milioni a fronte di 22,1 di spese di gestione a cui andavano aggiunti 38 milioni tra imposte locali e ammortamenti. Con il risultato che un patrimonio da 1,2 miliardi di valore aveva un rendimento negativo del 3,12 per cento e un disavanzo di 37 milioni di euro.
Certo i numeri non miglioravano di molto considerando gli immobili gestiti ancora dall’Inps (case di cura, convitti, case di riposo), insieme con Romeo per la parte ex Inpdai. In questo caso il reddito lordo degli immobili (del valore di 965 milioni di euro) era di 26 milioni, le spese gestionali pesavano per 18,2 milioni a cui andavano aggiunte quasi 30 milioni di spese «obbligatorie non discrezionali» (imposte locali e ammortamenti) che portavano il reddito netto da 7,7 milioni a -22 milioni, con un rendimento negativo del 2,8%.
Costi altissimi che non hanno modificato la situazione di degrado e abbandono in cui versa quel patrimonio immobiliare costruito con i soldi di contribuenti e assicurati. Ma come si è arrivati a questo disastro? Nel 2015 si concluse la gara che doveva individuare un unico gestore di quel tesoretto, riducendo la frammentazione precedente e assicurare un’efficace e puntale gestione amministrativa e tecnica di tutto il patrimonio.
Infatti alle proprietà dell’Inps, già amministrate dalla società Igei (Inps gestione immobiliare), era state sommate quelle di altri enti per effetto della soppressione di Scau (Servizio contributi agricoli unificati), Sportass (Cassa di previdenza per l’assicurazione degli sportivi), Ipost (Istituto postelegrafonici) e Inpdai (Istituto nazionale di previdenza per i dirigenti di aziende industriali).
La Romeo gestioni si è aggiudicata questo appalto al termine di un lungo contenzioso che l’ha vista contrapposta allo stesso istituto e soltanto per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato che ha ordinato il subentro nel rapporto contrattuale stipulato dall’istituto con l’originario aggiudicatario.
Nel frattempo, l’Inps aveva incorporato anche l’Inpdap (Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica), che con l’Inpdai aveva portato in dote il 90 per cento degli immobili, e l’Enpals (Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo).
Nel 2017 l’attività di gestione di tutto il patrimonio da reddito dell’istituto era svolta sotto il coordinamento della Direzione centrale patrimonio e archivi di Giorgio Fiorino, ex dirigente Inpdap transitato in Inps.
Alla scadenza del rapporto contrattuale con Romeo, è stata la direzione di Fiorino a predisporre gli atti per la nuova gara. Il bando reca la firma di Caridi, anch’egli ex dirigente Inpdap.
All’epoca questi era a capo della Direzione centrale acquisti e appalti che gestiva le gare.
Quella bandita da Caridi e Fiorino è stata aggiudicata il 18 giugno del 2020, dopo due anni di procedura, nuovamente alla Romeo gestioni, stavolta senza contenziosi, ma individuando come migliore la proposta dell’imprenditore napoletano. In quel momento, Tridico è da più di un anno presidente dell’istituto e Caridi è stato promosso, su proposta di Tridico, dg.
Il valore annuo del contratto è pari a 18 milioni di euro per un complessivo valore di oltre 54 milioni per tre anni, prorogabile per altri tre. Un’assegnazione sicuramente regolare dal punto di vista procedurale, ma non per forza vantaggioso per l’ente. […]
[…] La remunerazione della Romeo gestioni è legata al numero delle unità immobiliari amministrate, ma nel contratto si affida alla Romeo anche l’attività di supporto alla vendita e dismissione del patrimonio che l’istituto ha in corso da anni e persino i contenziosi, nonostante vi sia un Avvocatura interna con oltre trecento legali.
Ci si chiede quale impegno possa mai mettere un appaltatore in una attività di supporto alla vendita che porta alla diminuzione del numero delle unità immobiliari amministrate da cui dipende il suo cospicuo compenso, che sembra l’unico dato certo.
[…] Ma se la gestione del patrimonio Inps è in rosso, i risultati della Romeo gestioni sono stabilmente in nero: basti pensare che l’utile netto è salito da 17 milioni del 2020 ai 21 milioni del 2021.
E Alfredo Romeo, grazie anche ai soldi dell’ente previdenziale, è entrato nel mondo dell’editoria rilevando il quotidiano l’Unità dal fallimento, dopo essere diventato editore del Riformista. Nel 2016 a interessarsi alle sorti dell’Unità era stato Matteo Renzi, all’epoca premier e segretario del Pd.
Per il salvataggio della storica testata i suoi sondarono proprio Romeo, già finanziatore del senatore di Rignano sull’Arno. Oggi il fu Rottamatore è diventato direttamente un dipendente di Romeo, essendo stato assunto come direttore del Riformista.
Ma niente avviene per caso e anche in questa occasione dobbiamo annotare corsi e ricorsi storici. Come risulta chiaro dalla vecchia inchiesta Consip.
All’epoca, nell’ottobre del 2016, Carlo Russo, l’imprenditore toscano legato a doppio filo con Tiziano Renzi, si preoccupò di fare incontrare il direttore del settore patrimonio dell’Inps, Daniela Becchini, con lo stesso Romeo: «Si metterà a disposizione», annunciò Russo. Il 5 ottobre i carabinieri del Noe monitorarono l’incontro. Becchini cercava l’appoggio di Romeo per diventare direttore generale dell’ente.
Oggi il Riformista di Renzi plaude all’allontanamento di Tridico, poiché l’ex presidente «grillino non può essere lui a gestire la fase di sepoltura del reddito di cittadinanza e di lancio dei nuovi strumenti di assistenza e gli incentivi al lavoro». Ma, ovviamente, può essere sempre Romeo a gestire gli immobili dell’ente. Nonostante i risultati negativi. Su questo, siamo certi, non c’è da aspettarsi nessuna inchiesta dei segugi del Riformista.
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Romeo Gestioni, tutti i conti della società di Alfredo Romeo
Romeo Gestioni, tutti i conti della società di Alfredo Romeo
Un bilancio in salute, senza debiti bancari e con profitti in crescita. La Romeo Gestioni Spa – la società il cui patron è l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, arrestato mercoledì scorso nell’ambito dell’inchiesta Consip – ha ottenuto negli ultimi anni risultati economici da far invidia a molti concorrenti, ha sottolineato ieri Il Sole 24 Ore.
IL BILANCIO D’ORO
I ricavi, ad esempio, sono…
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alfredoromeo · 5 years
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PERCHÉ SOSTENERE I PROGETTI UMANITARI ?
Perché sostenere i progetti umanitari? Perché bisogna imboccare la strada dell’equità sociale non solo in ambito locale ma in una prospettiva globale; è innegabile, dice l’avv. Alfredo Romeo, che la globalizzazione e il progresso dell’Occidente hanno portato a consolidare il problema della fame nel mondo, gli ultimi 50 anni hanno visto la produzione alimentare più che raddoppiata e, anche se l’espansione agricola ha raggiunto alti livelli, purtroppo le risorse sono ancora distribuite in modo iniquo.
Bisognerebbe intervenire sulla cattiva distribuzione delle risorse ma non è semplice senza degli interventi che abbiano l’obiettivo di un incremento dello sviluppo agricolo nelle zone povere del globo, la protezione delle economie rurali e il contrasto della povertà mediante piani di controllo delle colture industriali. Purtroppo, in termini pratici, il tema della fame del mondo è molto difficile da combattere ed enti, associazioni e organizzazioni non governative, animate da spirito di solidarietà, danno un notevole contributo con i progetti umanitari ma devono fare i conti con l’esiguità dei fondi a loro disposizione infatti, difficilmente possono accedere ai fondi gestiti dagli enti locali, perché a loro volta ricevono meno dell1% della spesa governativa totale destinata alla solidarietà ed alla cooperazione.
Spesso noi privati, dice l’avv. Alfredo Romeo, siamo l’unica risorsa per dare vita a questi progetti umanitari promossi dalle Associazioni, ecco perché sostenere i progetti umanitari diventa un dovere di tutti noi. Con la Romeo Gestioni, abbiamo voluto sostenere un progetto umanitario nello Stato della Repubblica del Centrafrica: la costruzione del “Villaggio A.Burckhardt” nello Stato della Repubblica del Centrafrica proposto dalla Onlus SOS Terzo Mondo. Il villaggio ha l’obiettivo di offrire condizioni di vita dignitose a bambini, spesso orfani e lasciati in balia di sé stessi, è stato costruito nella città di Sambà dove è stata realizzata l’unità abitativa “Casa Romeo” che dà l’assistenza sanitaria e la formazione scolastica a 36 orfani, vi è inoltre un edificio scolastico capace di ospitare 100 orfani e offrire quindi la formazione primaria anche a bambini dei territori adiacenti perché, sostiene l’avv. Alfredo Romeo, bisogna partire dall’istruzione se si vuole veramente combattere la disuguaglianza nel mondo.
La Onlus SOS Terzo Mondo ha realizzato numerosi progetti umanitari in Africa grazie all’impegno del direttore Carlo Capone che definisce il gesto della Romeo Gestioni, un sostegno considerevole e determinante nella sfida ardua ed ambiziosa che l’associazione affronta per combattere la miseria, l’ignoranza, la malattia, la rassegnazione ad un destino di emarginazione e l’assenza di speranza per il futuro; L’avv. Alfredo Romeo di contro, lo considera soltanto un piccolo doveroso gesto e un’esperienza che lo ha arricchito umanamente.
PERCHÉ SOSTENERE I PROGETTI UMANITARI ? was originally published on Alfredo Romeo
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itslucarublr-blog · 7 years
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I lavoratori del Cardarelli contro l'imprenditore Romeo: «Nuovo orario con miseri incentivi»
I lavoratori Cardarelli contro l'imprenditore Romeo: «Nuovo orario con miseri incentivi»
La ditta Romeo gestioni che appalta il servizio di pulizie dell’azienda ospedaliera piu’ grande del sud,dopo aver “minacciato di lasciare l appalto per fine marzo”oggi rilancia ai lavoratori un nuovo orario che comprende una “miseria di incentivi”.
Dura la replica del Cobas: oggi un gruppo di lavoratori si e’ riunita in assemblea per discutere della proposta, dal dibattito viene respinta in toto…
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grupporomeogestioni · 9 years
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italianaradio · 5 years
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MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità»
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/marina-di-gioiosa-ionica-oggi-la-proclamazione-degli-eletti-il-sindaco-femialavoreremo-per-ricostruire-la-nostra-comunita/
MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità»
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MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità»
MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità» Lente Locale
(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
MARINA DI GIOIOSA IONICA –  Sono stati proclamati ufficialmente nella tarda mattinata di oggi, nei locali del plesso scolastico Enrico Rodinò, i dodici consiglieri eletti nelle amministrative del 10 novembre scorso.
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A Marina di Gioiosa Ionica, dopo ben due scioglimenti dell’Ente (e le conseguenti gestioni commissariali) per infiltrazioni mafiose, ritorna la democrazia e finalmente la possibilità per i cittadini di scegliere a chi affidare il governo della cittadina.  Scelta ricaduta su l’avvocato penalista Giuseppe Femia, per tutti “Geppo”, la cui lista per “MdGI 2025” ha ottenuto un risultato schiacciante, con il 70,26% preferenze (2081 voti), imponendosi decisamente sull’avversario Giuseppe Nunziato Belcastro, a capo della coalizione “Marina di Gioiosa Ionica – Cittadini solidali e attivi per il bene di tutti”,  con il 29,74% delle preferenze (854 voti).
Dopo la proclamazione del neo sindaco, sono stati via via nominati i componenti del nuovo consiglio comunale: per la maggioranza, Valentina Femia (552 consensi), Alessandra Mina (460), Giuseppe Coluccio (444), Giuseppe Romeo (359), Vincenzo Tavernese (331), Daniele Albanese (316), Francesca Stefania Lombardo (268) e Immacolata Romina Agostino (227); per il versante opposizione, il candidato sindaco sconfitto, Giuseppe Nunziato Belcastro,  Vincenzo Misserianni (180 consensi), Rosanna Boccucci (168) e Dalila Sergi (124).  
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«L’incipit del nostro programma – ha esordito il neo primo cittadino –  mira a ricostruire questa comunità che ha scelto di essere amministrata, eleggendo su dodici consiglieri del civico consesso, ben sei donne. Un risultato di straordinaria democrazia che non va sottovalutato e che mira a evidenziare quanto sia avanti la nostra cittadina nel concepire la politica».
Sebbene però, Marina di Gioiosa Ionica sia tornata ad avere un’amministrazione democraticamente eletta, ne è comunque scaturita una non indifferente percentuale di astensionismo, con più della metà degli aventi diritto che non si è recata alle urne.  «Probabilmente – ha spiegato a Lente Locale il primo cittadino – ciò è scaturito da un’unica giornata in cui si è svolta la tornata elettorale. Mi ritengo comunque soddisfatto del risultato conseguito. Tra le nostre priorità programmatiche  – ha aggiunto Femia- lavorare sullo stato economico finanziario dell’ente, instaurando al contempo, una costruttiva sinergia tra cittadini e lo stesso ente».
Nei prossimi giorni si lavorerà per la composizione della giunta e come confermato dal neo sindaco, starebbe già delineandosi il quadro dei papabili assessori, nonostante qualche nominativo in lizza per un ipotetico incarico assessorile, sia poi sfumato per la sua mancata elezione «Anche se questo – ha tenuto a precisare Giuseppe Femia – non sarà un problema, perché all’interno della maggioranza, ci sono competenze e capacità sufficienti e necessarie per costituire una giunta che operi concretamente per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati».
Di opposizione costruttiva, pronto a ricominciare a lavorare per la rinascita della città, si è espresso l’oramai ex candidato a primo cittadino e ora consigliere di minoranza, Giuseppe Belcastro «Vigileremo su tutto ciò che ruota attorno al Palazzo comunale  – ha commentato – seguiremo passo passo le proposte della maggioranza. Ci soffermeremo su alcuni settori che negli anni sono stati abbandonati, come l’infanzia, l’adolescenza, gli anziani, i disabili, l’edilizia scolastica, le problematiche ambientali, delle contrade, della mensa scolastica e del trasporto pubblico; insomma, saremo un “Governo ombra».
Sul perché i cittadini non abbiano condiviso il suo progetto politico, Belcastro si è soffermato proprio sul dato dell’astensionismo riscontrato nella recente tornata elettorale «Più del 50% degli elettori – ha sottolineato –  non è andato a votare. Chi non ha scelto il nostro programma, sarà stato più convinto da quello della lista vincitrice, ai quali componenti, auguro buon lavoro, perché la nostra cittadina ha bisogno di un’amministrazione stabile».
SEGUIRA’ INTERVISTA AL SINDACO GIUSEPPE FEMIA, AL CONSIGLIERE DI MINORANZA GIUSEPPE BELCASTRO E ALCUNI MOMENTI DELLA PROCLAMAZIONE
MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità» Lente Locale
MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità» Lente Locale
(foto e video di Enzo Lacopo) di Francesca Cusumano MARINA DI GIOIOSA IONICA –  Sono stati proclamati ufficialmente nella tarda mattinata di oggi, nei locali del plesso scolastico Enrico Rodinò, i dodici consiglieri eletti nelle amministrative del 10 novembre scorso. A Marina di Gioiosa Ionica, dopo ben due scioglimenti dell’Ente (e le conseguenti gestioni commissariali) […]
MARINA DI GIOIOSA IONICA Oggi la proclamazione degli eletti. Il sindaco Femia:«Lavoreremo per ricostruire la nostra comunità» Lente Locale
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Francesca Cusumano
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alfredoromeo · 5 years
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Gara Consip FM4 - Interrogazione Parlamentare del Senatore Margiotta
Pubblicato il 26 febbraio 2019, nella seduta n. 94 MARGIOTTA – Ai Ministri dell’economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali. – Premesso che: con Nota del 16 giungo 2017, l’amministratore delegato della Consip SpA comunicava al raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) costituito da Romeo Gestioni SpA (mandataria) e dal Consorzio Stabile Romeo Facility Services (mandante), l’esclusione dai lotti 3, 10, 13 e 18 dalla gara “CONSIP FM4”, per violazione del disposto dell’articolo 38, comma 1, lettera f ), secondo periodo del decreto legislativo n. 163 del 2006, dell’articolo 68 del Regio decreto n. 827 del 1924, nonché dell’articolo 38, comma 2, del decreto legislativo n. 163 del 2006;
nella medesima Nota si comunicava che la Consip SpA avrebbe proceduto, nei confronti della Romeo Gestioni SpA, alla segnalazione all’ANAC del provvedimento di esclusione dalla gara CONSIP FM4 e che avrebbe provveduto all’escussione delle cauzioni provvisorie prestate dal RTI;
il provvedimento di esclusione dalla suddetta gara veniva disposto dall’amministratore delegato di Consip SpA sulla base di valutazioni dallo stesso assunte in relazione ad un presunto episodio corruttivo emerso nell’ambito dell’indagine penale “Consip” svolta dalla Procura della Repubblica di Roma nei confronti dell’avvocato Alfredo Romeo, socio di minoranza della Romeo Gestioni SpA, considerato dagli inquirenti “dominus ” della stessa, pur non rivestendo nella società alcuna carica formale;
in data 6 marzo 2018, il nuovo amministratore delegato di Consip SpA comunicava, sulla base delle identiche motivazioni già poste a fondamento della esclusione dalla gara Consip FM4, l’esclusione del medesimo raggruppamento temporaneo di imprese da ulteriori sei gare Consip:
1) Gara Consip SSN, lotto 8;
2) Gara Consip Musei, lotti 5,7 e 8;
3) Gara Consip SIE 4, lotti 11 e 13;
4) Gara Consip Caserme, lotti 2-8-9-10-11 e 12;
5) Gara Consip MIES 2, lotto 10;
6) Gara Consip Luce 4, lotti 7,9 e 10;
la Consip SpA, anche in questo caso, provvedeva a segnalare all’ANAC i provvedimenti di esclusione e all’escussione delle cauzioni provvisorie di gara per un complessivo ammontare di oltre 13 milioni di euro;
il Tar del Lazio ed il Consiglio di Stato, pronunciandosi in sede amministrativa sulle contestazioni avanzate dalla Romeo Gestioni SpA circa la non correttezza delle procedure adottate dalla Consip SpA, nel respingere le istanze del ricorrente, evitavano esplicitamente di pronunciarsi sul merito delle motivazioni che avevano dato luogo alle esclusioni, rimettendo di fatto all’assoluta discrezionalità della Consip la valutazione circa la sussistenza del cosiddetto “errore professionale grave” posto alla base delle suddette esclusioni;
tali pronunce, contestate dalla Romeo Gestioni SpA, sono oggi all’esame del Consiglio di Stato in sede revocatoria e delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione; la stessa società, ravvisando come illegittimi i comportamenti dei due amministratori delegati della Consip coinvolti nella vicenda, ha provveduto a citare i medesimi in giudizio in sede civile per vedersi riconoscere il conseguente risarcimento del danno, quantificato fino ad un miliardo e trecentocinquanta milioni di euro;
il mancato accoglimento dei suddetti ricorsi avrebbero conseguenze irreversibili per la Romeo Gestioni SpA, con la condanna alla forzata chiusura della società nell’arco di 18/30 mesi, con rilevanti ricadute occupazionali su quasi 3.000 dipendenti e 20.000 addetti dell’indotto lavorativo;
nel complesso atto di citazione prodotto dalla Romeo Gestioni SpA si evidenziano le seguenti specifiche:
a) l’arbitrario esercizio da parte di Consip, e per essa dei suoi amministratori pro tempore , del proprio potere di valutazione discrezionale;
b) l’illegittimità dei provvedimenti assunti dalla Consip SpA nei confronti della Romeo Gestioni, perché non risulta accertata l’ascrivibilità alla stessa dei presunti comportamenti censurati;
c) l’illegittimità dei provvedimenti assunti dalla Consip SpA nei confronti della Romeo Gestioni SpA perché, con provvedimento del Tribunale di Roma, la stessa è stata dichiarata pienamente affidabile e idonea a contrarre con la Pubblica Amministrazione;
d) l’esercizio da parte della Consip SpA di una vera e propria azione in danno della Romeo Gestioni SpA, avvenuto a seguito dell’invito a confermare, in data 19 febbraio 2018, l’offerta alla gara cosiddetta Caserme e a trasmetterle fideiussioni rinnovate nella loro data di decorrenza di efficacia e alla successiva comunicazione dell’esclusione dalla gara del RTI e dell’escussione della cauzione provvisoria;
e) l’esercizio di un ingiustificabile comportamento discriminatorio da parte di Consip SpA nei confronti ed in danno della Romeo Gestioni SpA, con il mancato annullamento delle gare e la mancata adozione di provvedimenti di autotutela coerenti con quanto emerso realmente dalle indagini;
nel complesso, la parte attrice censura un insieme di comportamenti che, ritiene, abbiano “scaricato” pretestuosamente tutte le colpe dei malfunzionamenti Consip sulla Romeo Gestioni SpA, estromettendola dal mercato e condannandola irreversibilmente alla chiusura delle attività, senza neanche attendere una qualche forma di accertamento giudiziario dei presunti fatti censurati;
dall’esame di tutti i numerosi atti pubblici inerenti ai diversi filoni di indagine sul cosiddetto “scandalo Consip” inizia ad emergere con chiarezza un sistematico”atteggiamento interlocutorio” da parte della struttura Consip mirante ad evitare, o comunque a rinviare l’adozione di provvedimenti fortemente punitivi nei confronti di molte imprese concorrenti della Romeo Gestioni SpA, pur in presenza di già accertati comportamenti censurati sul piano penale o di turbativa concorrenziale, che appare del tutto ingiustificato a fronte di quello che all’interrogante appare come un peculiare accanimento mostrato nell’adozione di provvedimenti di “condanna preventiva” della Romeo Gestioni SpA;
alla luce di quanto esposto, appare di difficile comprensione l’assenza da parte della Consip SpA di un più equilibrato atteggiamento amministrativo nell’esercizio della propria azione, che invece, ad opinione dell’interrogante, avrebbe dovuto considerare:
a) la possibile emanazione in autotutela da parte di Consip SpA di provvedimenti amministrativi di annullamento della esclusione delle gare disposti temerariamente in danno della Romeo Gestione SpA, al fine di evitare il rischio di generazione di rilevanti danni economici per la pubblica amministrazione;
b) la valutazione attraverso l’esercizio di una azione amministrativa di maggiore tutela per la pubblica amministrazione di eventuali ipotesi di annullamento delle gare per le quali si siano allo stato oggettivamente concretamente verificati rilevanti ritardi procedurali ed oggettivi problemi a concludere in tempi definiti e ridotti le relative procedure di aggiudicazione, si chiede di sapere:
quali urgenti azioni i Ministri in indirizzo intendano porre in essere per restituire autorevolezza, credibilità ed equilibrio all’azione strategica della Consip;
quali iniziative intendano adottare per impedire l’estromissione dal mercato della Romeo Gestioni SpA in assenza di fatti concretamente accertati giudizialmente, con il conseguente rischio della perdita del posto di lavoro per 3.000 dipendenti e 20.000 addetti dell’indotto lavorativo;
quali misure intendano adottare per ridurre al minimo le ricadute per la finanza pubblica derivanti dal comportamento della Struttura Consip sui fatti in oggetto in ordine al prodursi in capo alla stessa di potenziali oneri economici di rilevantissima entità e al prodursi di onerosi decadimenti dell’offerta di servizio selezionata nelle gare per conto delle pubbliche amministrazioni fruitrici.
Gara Consip FM4 – Interrogazione Parlamentare del Senatore Margiotta was originally published on Alfredo Romeo
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