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#Jacopo Bassano Bassano del Grappa
laclefdescoeurs · 6 months
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Angel of the Annunciation; Virgin of the Annunciation: a pair, Attributed to Jacopo da Ponte, called Jacopo Bassano Bassano del Grappa
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joseandrestabarnia · 5 months
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JACOPO BASSANO (Bassano del Grappa alrededor de 1515 – 1592) 
Virgen, el Niño y San Giovanni 
alrededor de 1541 
Pintura al óleo sobre lienzo 
Inventario Contini Bonacossi no.  18 
Esta Virgen, que se puede fechar hacia 1541, está relacionada con una xilografía de Francesco Salviati que representa los Matrimonios Místicos de Santa Catalina dentro de la Vida de Catalina de Pietro Aretino (1540) conservada en la Biblioteca Nacional Central de Florencia.  Las figuras afiladas y afiladas inspiradas en el ejemplo de Salviati caracterizan las formas de Jacopo en la década de 1540. 
Información de la Gallerie degli Uffizi, fotografía de mi autoría. 
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Vi aaspetto alle 09.00 in diretta per parlare di Donne
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📻 DOMENICA IN DIRETTA ALLE ORE 09.00 (07.00 UTC) 🎙️ Live su Radio Cantù FM 89.6.
🧷Ciao a tutti da Andrea, se vi va alle ore 09.00, sarò in diretta dal mio #homestudio di #Broni #oltrepopavesese
📜 Questa settimana, vogliamo condividere con te un pensiero speciale dedicato alle #Donne quelle figure straordinarie che arricchiscono le nostre vite. E visto che si parla di figure femminili alle 09.30 (07.30 UTC) ascolteremo il nuovo singolo dell'artista Finlandese Katja Tanskanen (Katja T), potete visitare il suo sito web: https://katjatanskanen.wordpress.com che ha condiviso con noi il suo ultimo singolo ‘Ice Cream’
⏰ Dalle 9 alle 10, sintonizzati su Radio Cantù. 🙏 Alle 10:00, non perdere la Santa Messa trasmessa in diretta dalla suggestiva Basilica di San Paolo. Buona Domenica dagli 89.6! 🙌 📻 Non importa dove ti trovi, puoi seguirci sulle frequenze 89.6 FM, sul nostro sito o tramite la nostra app gratuita. 📲 📞 Per contattarci: Diretta, WhatsApp e Telegram: 377 456 30 33 (🏴‍☠️ Studio Pirata Oltrepò) 📬 Indirizzo postale: Via Vittorio Veneto, 14 - 22063 Cantù (CO).
In foto il quadro Strepitoso:
Cristo in casa di Marta, Maria e Lazzaro Jacopo e Francesco dal Ponte, detti I Bassano (Bassano del Grappa 1515 – 1592) / (Bassano 1549 c. – Venezia 1592) e bottega
Foto reperita qui: https://www.uffizi.it/opere/cristo-in-casa-di-marta-maria-e-lazzaro#W
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lamilanomagazine · 2 years
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Bassano del Grappa, aggredisce un senzatetto, minaccia e insulta la Polizia: "Siete dei deficienti"; 43enne denunciato
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Bassano del Grappa (Vicenza), aggredisce un senzatetto, minaccia e insulta la Polizia: "Siete dei deficienti"; 43enne denunciato. A Bassano del Grappa, il 9 ottobre, è stato denunciato in stato di libertà, per i reati di “Oltraggio a un P.U.” e “Rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale” nonché sanzionato amministrativamente per “Ubriachezza” e “Bestemmia”, un cittadino italiano G.N., di anni 43, residente a Ferrara, persona pluri-pregiudicata e con numerosi pregiudizi di Polizia per reati contro la persona, reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti, reati di evasione ed ubriachezza manifesta. L'aggressione Alle ore 22.00 circa, a seguito di richiesta pervenuta alla Sala operativa, personale della locale Sezione Volanti si portava in Bassano del Grappa Via Jacopo da Ponte all’altezza del civico 51, luogo interessato dalla manifestazione “Fiera franca d’autunno”, per una persona riversa a terra a seguito di un’aggressione. Giunti sul posto, gli operanti notavano un uomo a terra, che veniva immediatamente riconosciuto per un cittadino algerino di anni 72, in evidente stato di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche. Le minacce e le bestemmie Mentre gli operanti allertavano personale del 118, venivano raggiunti da un uomo, dell’altezza di circa 185 mt., con capelli brizzolati e rasati ai lati, con diversi tatuaggi sul volto, in stato di forte alterazione alcolica, desunta dall’alito vinoso, dal tono di voce immotivatamente alto, dall’andatura non equilibrata, il quale, con modi aggressivi e sprezzanti, proferiva testuali parole: “ECCOLI ARRIVATI GLI STRONZI, ADESSO VI DICO IO COME E’ ANDATA, A QUESTO BARBONE GLI HO OFFERTO CIBO E VINO E LUI MI HA SPUTATO ADDOSSO! L’HO SDRAIATO”. Gli operanti, al fine di identificare tutte le parti, chiedevano le generalità al predetto uomo, il quale, sempre con modi aggressivi e sprezzanti, riferiva testuali parole: “…(Bestemmia), UNO FA UN OPERA DI BENE E FA MANGIARE UN BARBONE E VOI ROMPETE I COGLIONI? VI DOVETE SOLO VERGOGNARE, E PERCHE’ CAZZO TI DEVO DIRE CHI SONO O DARE I DOCUMENTI (Bestemmia)? MA (Bestemmia) IO NON VI DO’ UN CAZZO, SAPETE FARE IL VOSTRO LAVORO? BRUTTI PEZZI DI MERDA, POLIZIA DEL CAZZO, HO FATTO BENEFICENZA E VENITE A ROMPERE IL CAZZO A ME? (Bestemmia) SIETE DEI DEFICENTI COME TUTTA LA POLIZIA. L’ITALIA ED IL GOVERNO ITALIANO FA SCHIFO, IO VI PISCIO ADDOSSO (Bestemmia)” Gli operatori di Polizia, con un atto di estenuante e continua persuasione, riuscivano a portare momentaneamente alla calma l’uomo ed identificarlo. L'aggredito Durante tutte le fasi dell’intervento, il soggetto ha sempre alternato momenti di calma a momenti di ira nei confronti della Repubblica Italiana, della Polizia di Stato e del cittadino algerino aggredito; quest’ultimo si presentava leggermente confuso, probabilmente dalla caduta, ma comunque cosciente; tuttavia rimaneva riverso sul manto stradale in attesa del 118 e senza riferire nulla sull’accaduto. Dopo pochi minuti giungeva sul posto personale sanitario, che trasportava l’algerino presso il Pronto Soccorso del locale nosocomio cittadino. Gli operatori identificavano la persona richiedente l’intervento, la quale riferiva di aver notato, poco prima, il cittadino italiano spingere l’algerino a terra, per poi colpirlo con diversi calci sul corpo. La richiedente l’intervento veniva minacciata anche dall’italiano, il quale le diceva che avrebbe fatto del male a lei e a tutti i suoi amici presenti, intimandole inoltre di non contattare nessuno. La denuncia e le nuove minacce Il cittadino italiano veniva, quindi, accompagnato presso gli Uffici del Commissariato per gli adempimenti del caso; anche all’interno degli Uffici di Polizia di Stato, il soggetto continuava con il suo comportamento aggressivo e sprezzante, rendendo lunghe e difficoltose le attività di identificazione e foto-segnalamento, proferendo continuamente testuali parole: “CHE POLIZIA DI MERDA, IN GERMANIA SAREBBERO DALLA MIA PARTE, L’ITALIA E’ UNO STATO DI MERDA, VOI NON SAPETE LAVORARE, STRONZI, MIA MAMMA DI 80 ANNI E’ PIU’ FORTE DI VOI CAZZONI, HO PARTECIPATO A SPACCIO DI DROGA, SONO STATO 14 ANNI IN CARCERE, UN MIO AMICO HA AMMAZZATO ANCHE UN CARABINIERE A FERRARA” Si precisa che venivano presi successivi contatti con personale del locale Pronto Soccorso; gli operatori sanitari riferivano che il cittadino algerino non riportava lesioni personali importanti; tuttavia, siccome anch’egli si trovava in stato di alterazione alcoolica, veniva trattenuto in osservazione per la notte. Una volta rilasciato, all’esterno del Commissariato, l’indagato accartocciava le copie dei verbali redatti dagli operanti e li buttava in un cestino, proferendo testuali parole: “A ME NON ME NE FREGA UN CAZZO DELLA GIUSTIZIA” Read the full article
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"Przyjdźcie, padnijmy przed Panem..."
“Przyjdźcie, padnijmy przed Panem…”
Od tysięcy lat nawołuje już król Dawid abyśmy to uczynili. Nawołuje we wszystkich psalmach, ale szczególnie w psalmie 95. czyż nie warto go posłuchać i iśc za jego słowami. Przyjdźcie, padnijmy przed Panem, zegnijmy kolana przed Jego obliczem, Przyjdźcie padnijmy na twarze, zagnijmy kolana przed Panem. To On jest naszym Bogiem,a my jesteśmy Jego ludem, który On prowadzi – i dodać możemy karmi…
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oldpainting · 5 years
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Jacopo Bassano, Bildnis eines Geharnischten - Portrait of a Man in Armor - Ritratto d'Uomo in Armi
flickr
<strong>Jacopo Bassano, Bildnis eines Geharnischten - Portrait of a Man in Armor - Ritratto d&#x27;Uomo in Armi <a href="https://www.flickr.com/photos/hen-magonza/">by HEN-Magonza</a></strong>
"Jacopo Bassano (Jacopo da Ponte), Bassano del Grappa, ca. 1510 - 1592 Bildnis eines Geharnischten - Portrait of a Man in Armor - Ritratto d'Uomo in Armi (ca. 1560)
This poignant picture of a military hero has recently been attributed to Jacopo dal Ponte, who is best remembered for his genre scenes set in the bucolic landscape around his native Bassano del Grappa. Shepherds, peasants and cowherds populate the backgrounds of his early work and in his later pictures come center stage as the protagonists of lively biblical or mythological scenes. Jacopo’s astute powers of observation and his mastery of naturalistic detail imbued his work with an unprecedented verisimilitude. Such abilities should have made him an authoritative portraitist as well and, indeed, after praising Jacopo’s naturalism at some lengthen, his seventeenth-century bibliographer, Carlo Ridolfi, added that he was no less valued as a portraitist.
The Man in Armor is characterized by a compelling immediacy and psychological penetration that recalls Lorenzo Lotto’s portraits from the mid 1540s. But unlike Lotto, Jacopo does not surround his figure with objects of a personal symbolic significance. Jacopo’s palette is tonally subtle, almost monochromatic, and the background minimal. Although he is shown in field armor, this is not an image of military prowess. There is something touching and introspection about the sitter’s wistful gaze.
Source: Robilant & Voena"
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clubmagazine · 3 years
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¡Los teníamos olvidados! Pero les queremos seguir contando de nuestra maravillosa vivencia en otra ciudad de la región italiana del Veneto, guiados de lujo por @martha.lander y Maurizio Crestani, específicamente en la provincia de Vicenza y muy famosa por un licor que se sirve después del café: BASSANO DEL GRAPPA. Rodeada de montañas alpinas y accesible por carretera o tren con facilidad, este destino es un must para los amantes de la arquitectura que vienen a admirar el legendario Ponte degli Alpini o Ponte Vecchio, diseñado por Andrea Palladio. También es famosa por ser la cuna de la marca de jeans y diseño @diesel y de la manufactura de plumas @montegrappaitalia, así como de los mármoles beige, rosado y rojo de las montañas vecinas. Su historia la vincula con la familia noble Ezzelini y a los mandatos de Venecia -el León de San Marcos se ve en todas partes-, Padua, Milán y Vincenza. En el recorrido a pie, pueden visitar los alrededores de las Piazzas Garibaldi y Libertá, el Palazzo Sturm y el Museo Cívico com obras de Jacopo da Bassano. Caminando hacia el Ponte Vecchio, pueden visitar la sede original de la @distilleria.nardini -primera en Europa- y comprar su legendaria Acqua di Cedro, un digestivo. Mientras hacen el recorrido, pueden tomarse un aperitivo en el tradicional café-bar @danielibassano, un local con tres generaciones en la misma familia, hacer un shopping en la sofisticada @bottegacampagnolo o almorzar en el típico Restaurante Trevisani, fundado en 1919 dentro del muro medieval que circunda la ciudad. Les recomendamos visitar también, en las afueras, la fabrica de @poli.grappa, una de las destilerías más internacionales de la región -disponible en Venezuela- y llegar hasta la vecina ciudad de Marostica, donde, bianualmente, en septiembre se realiza un famoso torneo de ajedrez con actores en vivo en la Piazza degli Scacchi, a partir de una tradición de 1454. En el carrusel vemos (1) Reloj de Piazza Libertá (2 y 3) Ponte Vecchio (4) Destilería Nardini (5) Café Danieli (6) Ristorante Trevisani (7) Bottega Campagnolo (8 y 9) Planta Destilería Poli (10) Piazza degli Scacchi, Marostica #italia #italy #travel #viajes #foodie #turismo #veneto (at Centro Storico - Bassano Del Grappa) https://www.instagram.com/p/CUKIn6AK2U-/?utm_medium=tumblr
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Meet the Venetians | Padri & Figli | Artisti veneti | I Bellini | I Vivarini | I Bassano | I Robusti | I Tiepolo 
« le cere, l'arie e le viste de le turbe, che la circondano, sono tanto simili agli effetti ch'esse fanno in tale opera, che lo spettacolo pare più tosto vero che finto » (Pietro Aretino sul Tintoretto)
« …suo distinto pregio è il pronto carattere d'inventare e inventando di distinguere e risolvere ad uno stesso tempo quantità di figure con novità di ritrovati, con molteplicità e ottima disposizione di attrecci e altro; unendo a ciò una esatta intelligenza di chiaroscuro ed una lucidissima vaghezza. » (Antonio Maria Zanetti il Giovane su Giambattista Tiepolo)
- Jacopo Bellini (Venezia, 1396 - Venezia, 1470), Gentile Bellini (Venezia, 1429 - Venezia, 23 febbraio 1507) e Giovanni Bellini /o Zuane Belin/, (Venezia 1433, Venezia, 26 novembre 1516): Jacopo fu uno degli ultimi esponenti - insieme a Vivarini - del gotico internazionale a Venezia, ponendosi nel solco che divide il periodo gotico da quella rinascimentale dell’arte veneta. Operò sia in città che in altre zone d’Italia, tra cui Padova, Firenze e Ferrara. Oltre ai modi di Gentile da Fabriano, venne a contatto con quelli di numerosi artisti italiani tra cui Paolo Uccello, Filippo Lippi, Beato Angelico e Andrea del Castagno. Oltre ai figli Gentile e Giovanni ne ebbe altri due: Nicolosia, andata in sposa ad Andrea Mantegna e Niccolò. Il figlio maggiore, Gentile, così chiamato in onore di Gentile da Fabriano, fu sia pittore che medaglista. Giovanni, detto anche Giambellino, resta però l’artista più famoso della famiglia, considerato ancora oggi uno dei padri della pittura veneti ed uno dei primi artisti rinascimentali della laguna. Ebbe modo di confrontarsi con gli stili più diversi. La sua arte mescola elementi bizantini, pittura tonale e influssi provenienti da personaggi come Andrea Mantegna, Piero della Francesca, Antonello da Messina e il Dürer.
- Antonio Vivarini /o Antonio da Murano/ (Murano, 1418 - Venezia, tra il 1476 e 1484) e Alvise Vivarini, (Venezia, tra il 1442 e il 1453 - Venezia, tra il 1503 e il 1505): Antonio apparteneva alla scuola di Andrea da Murano. Collaborò molto con Giovanni d’Alemagna, nonchè assieme al fratello Bartolomeo con cui realizzò numerose pale d’altare e polittici. Partecipò alla decorazione della Cappella Ovetari della Chiesa degli Eremitani di Padova, a fianco di Nicolò Pinzolo e Andrea Mantegna. Il suo stile venne molto influenzato da quello di Gentile da Fabriano. La sua bottega venne portata avanti dal figlio Alvise - oltre che dal fratello - che si formò attraverso gli esempi di Andrea Mantegna e Antonello da Messina. 
- Jacopo Da Ponte, detto Bassano (Bassano del Grappa, 1515 - Bassano del Grappa, 13 febbraio 1592), Francesco Giambattista da Ponte, detto Francesco Bassano il Giovane (Bassano del Grappa, 26 gennaio 1549 - Venezia, 4 luglio 1592), Leandro Da Ponte, detto Bassano (Bassano del Grappa, 10 giugno 1557 - Venezia, 15 aprile 1622) e Gerolamo da Ponte (Bassano del Grappa, 3 giugno 1566 - Bassano del Grappa, 8 novembre 1621): Più famoso esponente della famiglia di pittori de i Da Ponte, si formò presso la bottega del padre Francesco e attraverso un breve periodo a Venezia, da cui provengono probabilmente gli influssi del Tiziano e Lorenzo Lotto, presenti nella sua pittura. Trascorse tutta la vita nella città natale, di cui prese il nome. Successivamente, la sua arte si avvicina alla pittura luministica del Tintoretto e a quella manieristica del Salviati. Una nota è doverosa riguardo la delicatezza e l’affetto con cui ritraeva gli animali. Ebbe in tutto otto figli. I cinque maschi divennero tutti pittori, come il nipote Jacopo Apollonio. Francesco Bassano il Giovane e i fratelli Leandro e Gerolamo sono tra i tre figli del Bassano quelli ora maggiormente conosciuti.
- Jacopo Robusti, detto Il Tintoretto (Venezia, 29 aprile 1519 - Venezia, 31 maggio 1594), Marietta Robusti, detta la Tintoretta (Venezia, 1554 - Venezia, 1590) e Domenico Robusti (Venezia, 1560 - Venezia, 17 maggio 1635): Il Tintoretto viene ricordato come uno dei più grandi esponenti della scuola veneziana, nonché come l’ultimo esponente del Rinascimento italiano. Il suo soprannome deriva dall’attività del padre, un tintore di stoffe, originario forse di Lucca. Riassumere qui tutta la sua arte sarebbe un atto di presunzione. Basti ricordare che viene considerato uno tra i precursori dell’arte barocca, grazie al suo modo drammatico di utilizzare luce e prospettiva. Fu allievo presso la bottega del Tiziano che si dice, osservando uno dei disegni del giovane, ebbe il timore di trovarsi davanti un potenziale rivale e lo cacciò dall’apprendistato solo dopo pochi giorni. Tra le opere da ricordare i lavori per la Scuola Grande di San Rocco e i numerosi ritratti, che realizzò con l’aiuto dei figli Marietta e Domenico. La bravura della ragazza, in particolar modo, si rese evidente proprio grazie alla collaborazione con il padre. Figlia illegittima, nata precedentemente al matrimonio del pittore, andava in bottega dal padre vestendosi da maschietto. Venne richiesta come pittrice di corte sia da Filippo II di Spagna che da Massimiliano II d’Austria ma non vi andò mai, a causa della scelta del padre di farla sposare. Domenico invece viene ricordato soprattutto per un ritratto fatto a Galileo Galilei e per aver portato avanti la bottega del padre.
- Giambattista Tiepolo /o Zuan Batista/ (Venezia, 5 marzo 1696 - Madrid, 27 marzo 1770), Giandomenico Tiepolo (Venezia, 30 agosto 1727 - Venezia, 3 marzo 1804) e Lorenzo Tiepolo (Venezia, 8 agosto 1736 - Madrid, 1776): Giambattista Tiepolo fu uno dei maggiori pittori del Settecento veneziano. Si formò studiando soprattutto il Tintoretto, il Veronese e Jacopo Bassano. Artista estremamente prolifico, viene ricordato - tra le tante - soprattutto per le opere realizzate per Villa Valmarana ai Nani a Vicenza e per gli affreschi della Residenza di Würzburg. Carlo III di Spagna lo chiama successivamente a lavorare a Madrid, dove si traferisce accompagnato dai figli Giandomenico e Lorenzo. I due giovani erano imparentati anche con la famiglia di artisti dei Guardi, essendo loro madre Maria Cecilia sorella di Francesco e Gianantonio Guardi. Il maggiore di loro, Giandomenico lavorò con il padre sia a Villa Valmarana che in Baviera e in Spagna. Il fratello minore, Lorenzo, iniziò la sua attività precocemente a soli 15 anni collaborando con il padre in Baviera. Fu anche incisore. 
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johanguzman12 · 4 years
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(Bassano del Grappa, Véneto, 1557-Venecia, 1622). Pintor italiano. Hijo de Jacopo y hermano de Francesco. Trabajó gran parte de su vida junto a sus hermanos repitiendo las exitosas composiciones creadas por su padre, aunque en su producción se deno­ta una pintura más seca y desa­brida que la colorística técnica familiar, que sustituyó por un trazo de pincelada más precisa y prieta. Se estableció en Venecia en 1588 y allí alcanzó enorme éxito, sobre todo como retratista. Ya su padre Jacopo, según las fuentes contemporáneas, se jactaba de tener no solo cuatro hijos pintores, sino que cada uno destacaba en una faceta, haciéndolo Leandro en el retrato. Así pues, si bien las composiciones familiares atribuidas a este pintor son menos afortunadas que las realizadas por Francesco, la gran calidad de sus retratos particularizan en buena medida la obra de Leandro. El éxito de estas obras le valió incluso su ennoblecimiento en 1595 tras realizar el Re­trato del Dux Marino Grimani. En el Museo del Prado se conserva un retrato de su padre atribuido a Leandro procedente de las colecciones reales, comprado por el pintor David Teniers en Inglaterra a instancias del conde de Fuensaldaña y seguramente entregado por éste al rey Felipe IV. También es de destacar una interesantísima vista de Venecia firmada por Leandro y que llegaría a las colecciones reales tras su paso por la colección del ­duque de Lerma, que se inventaría en 1666 en el Alcázar de Madrid.
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freedomtripitaly · 4 years
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Nota come la città murata, Cittadella si trova nella pianura veneta. Una località da inserire senza alcun dubbio nell’elenco dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita. Spesso ci si reca al di fuori dei confini italiani per lasciarsi ammaliare da luoghi dall’indubbio fascino. A volte però sarebbe necessario soffermarsi sul nostro Paese, andando alla scoperta di posti come Cittadella, che si trova dall’altra parte di un ponte di collegamento diretto con il Medioevo. La sua fondazione risale al XIII secolo ma gli storici hanno individuato alcune tracce che lasciano pensare come il borgo abbia origini che affondano le radici ai tempi degli antichi romani. Questi infatti occuparono il Veneto sul finire del III a.C., per poi cedere il dominio ai Longobardi. La realizzazione di Cittadella però si farà attendere ancora a lungo. Si arriva infatti all’anno 1220, quando Padova decise di rispondere a Treviso, che aveva dato vita all’avamposto militare di Castelfranco. Un borgo fortificato che si distingue dal predecessore, fondandosi su una pianta rotondeggiante. Cosa vedere a Cittadella Inutile a dirsi, il primo elemento che cattura lo sguardo di qualsiasi visitatore è la cinta muraria. Si tratta di uno dei pochi esempi di sistema difensivo con camminamento di ronda ancora percorribile. Ci si ritroverà dinanzi a una struttura enorme, con un’altezza media di 14 metri. Una base che sembrerà addirittura bassa se confrontata alle vette di 30 metri raggiunte dalle torri. La forma della cinta è ellittica e il suo spessore è di circa 2.10 metri. Sia all’interno che all’esterno vi sono dei terrapieni, che garantiscono sostegno alla struttura, che generalmente risulta priva di fondamenta. Nel corso degli anni si è lavorato molto alla messa in sicurezza del camminamento di ronda. Si voleva regalare un’esperienza incredibile al pubblico, che non ha deluso le aspettative. Questa è oggi una delle principali attrazioni turistiche del borgo fortificato di Cittadella. Attraverso questo cammino ci si sentirà più vicini alle origini del luogo. A ciò si aggiunge la magia del panorama, dal momento che questa posizione privilegiata consente di ammirare numerosi dettagli della città, altrimenti difficilmente apprezzabili. Il Teatro sociale merita una visita. Un luogo storico, neanche a dirlo, con all’interno custoditi affreschi realizzati da Francesco Bagnara. Ci si potrà poi spostare verso il Duomo, la cui realizzazione è avvenuta tra il 1774 e il 1826. Al suo interno è possibile ammirare “La Cena in Emmaus” di Jacopo da Ponte, così come “Lamento sul Corpo di Cristo” di Andrea da Murano, e infine “La Fragellazione” attribuita a Palma il Giovane. Restando in ambito ecclesiastico, di grande interesse è la Chiesa di Santa Maria del Torresino, posta di fianco alla cinta muraria, prendendo il nome dal torresino lì vicino. Al suo interno vi è un interessante crocifisso ligneo. In un luogo come Cittadella, dove poter respirare storia in ogni vicolo, si consiglia di girare in ogni dove, perdendosi, andando alla scoperta di piccoli dettagli e storie. Tra gli elementi da non mancare durante la visita però vi è anche la Torre di Malta. Questa venne edificata per volontà di Ezzelino III da Romano, che la volle come prigione. Camminando in lungo e in largo ci si ritroverà dinanzi alle tre porte. Porta Trevisana rappresenta l’ingresso orientale, con un torrione alto 22-25 metri. Quasi nulla però è giunto fino a noi degli esterni e dei ponti levatoi. Porta Padovana è l’ingresso principale, con pareti esterne adorate da affreschi con il carro dei Carraresi e lo stemma di Padova. Porta Vicentina è invece l’ingresso occidentale che, al pari dell’orientale, non conserva molto sul fronte esterno. Come arrivare a Cittadella Per riuscire a raggiungere Cittadella in auto si dovrà prendere l’uscita Vicenza Nord sull’autostrada Valdastico. A quel punto prendere la direzione Treviso. In alternativa, da Padova, si prenderà l’uscita Padova Ovest, in direzione Bassano. Da Treviso invece si dovrà proseguire sulla statale Treviso-Vicenza. Chi invece dovesse optare per il treno avrà due opzioni. Le linee ferroviarie che servono Cittadella sono Padova-Bassano del Grappa e Vicenza-Treviso. Una volta fatta la propria scelta, in base a orari e convenienze, si potrà scendere alla relativa stazione, con il centro di Cittadella che dista appena cinque minuti. https://ift.tt/2PPYG2z Cittadella, la città murata nella pianura veneta Nota come la città murata, Cittadella si trova nella pianura veneta. Una località da inserire senza alcun dubbio nell’elenco dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita. Spesso ci si reca al di fuori dei confini italiani per lasciarsi ammaliare da luoghi dall’indubbio fascino. A volte però sarebbe necessario soffermarsi sul nostro Paese, andando alla scoperta di posti come Cittadella, che si trova dall’altra parte di un ponte di collegamento diretto con il Medioevo. La sua fondazione risale al XIII secolo ma gli storici hanno individuato alcune tracce che lasciano pensare come il borgo abbia origini che affondano le radici ai tempi degli antichi romani. Questi infatti occuparono il Veneto sul finire del III a.C., per poi cedere il dominio ai Longobardi. La realizzazione di Cittadella però si farà attendere ancora a lungo. Si arriva infatti all’anno 1220, quando Padova decise di rispondere a Treviso, che aveva dato vita all’avamposto militare di Castelfranco. Un borgo fortificato che si distingue dal predecessore, fondandosi su una pianta rotondeggiante. Cosa vedere a Cittadella Inutile a dirsi, il primo elemento che cattura lo sguardo di qualsiasi visitatore è la cinta muraria. Si tratta di uno dei pochi esempi di sistema difensivo con camminamento di ronda ancora percorribile. Ci si ritroverà dinanzi a una struttura enorme, con un’altezza media di 14 metri. Una base che sembrerà addirittura bassa se confrontata alle vette di 30 metri raggiunte dalle torri. La forma della cinta è ellittica e il suo spessore è di circa 2.10 metri. Sia all’interno che all’esterno vi sono dei terrapieni, che garantiscono sostegno alla struttura, che generalmente risulta priva di fondamenta. Nel corso degli anni si è lavorato molto alla messa in sicurezza del camminamento di ronda. Si voleva regalare un’esperienza incredibile al pubblico, che non ha deluso le aspettative. Questa è oggi una delle principali attrazioni turistiche del borgo fortificato di Cittadella. Attraverso questo cammino ci si sentirà più vicini alle origini del luogo. A ciò si aggiunge la magia del panorama, dal momento che questa posizione privilegiata consente di ammirare numerosi dettagli della città, altrimenti difficilmente apprezzabili. Il Teatro sociale merita una visita. Un luogo storico, neanche a dirlo, con all’interno custoditi affreschi realizzati da Francesco Bagnara. Ci si potrà poi spostare verso il Duomo, la cui realizzazione è avvenuta tra il 1774 e il 1826. Al suo interno è possibile ammirare “La Cena in Emmaus” di Jacopo da Ponte, così come “Lamento sul Corpo di Cristo” di Andrea da Murano, e infine “La Fragellazione” attribuita a Palma il Giovane. Restando in ambito ecclesiastico, di grande interesse è la Chiesa di Santa Maria del Torresino, posta di fianco alla cinta muraria, prendendo il nome dal torresino lì vicino. Al suo interno vi è un interessante crocifisso ligneo. In un luogo come Cittadella, dove poter respirare storia in ogni vicolo, si consiglia di girare in ogni dove, perdendosi, andando alla scoperta di piccoli dettagli e storie. Tra gli elementi da non mancare durante la visita però vi è anche la Torre di Malta. Questa venne edificata per volontà di Ezzelino III da Romano, che la volle come prigione. Camminando in lungo e in largo ci si ritroverà dinanzi alle tre porte. Porta Trevisana rappresenta l’ingresso orientale, con un torrione alto 22-25 metri. Quasi nulla però è giunto fino a noi degli esterni e dei ponti levatoi. Porta Padovana è l’ingresso principale, con pareti esterne adorate da affreschi con il carro dei Carraresi e lo stemma di Padova. Porta Vicentina è invece l’ingresso occidentale che, al pari dell’orientale, non conserva molto sul fronte esterno. Come arrivare a Cittadella Per riuscire a raggiungere Cittadella in auto si dovrà prendere l’uscita Vicenza Nord sull’autostrada Valdastico. A quel punto prendere la direzione Treviso. In alternativa, da Padova, si prenderà l’uscita Padova Ovest, in direzione Bassano. Da Treviso invece si dovrà proseguire sulla statale Treviso-Vicenza. Chi invece dovesse optare per il treno avrà due opzioni. Le linee ferroviarie che servono Cittadella sono Padova-Bassano del Grappa e Vicenza-Treviso. Una volta fatta la propria scelta, in base a orari e convenienze, si potrà scendere alla relativa stazione, con il centro di Cittadella che dista appena cinque minuti. Cittadella è un borgo del Veneto racchiuso da storiche cinta murarie dove poter ammirare monumenti che affondano le loro radici nell’epoca medievale.
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joseandrestabarnia · 2 years
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Retrato de un fraile franciscano, c. 1540–42
Artista: Jacopo Bassano (Jacopo dal Ponte) (1510 – 1592)
Fecha: c. 1540–42
Periodo: siglo XVI
Medio: Óleo sobre lienzo
Clasificación: Pintura
Dimensiones: 31 11/16 x 27 3/16 in (80.5 x 69 cm)
Enmarcado: 48 3/4 x 44 3/4 x 3 5/8 in (123.8 x 113.7 x 9.2 cm)
Número de acceso: AP 1997.02
En este imponente retrato, Jacopo Bassano aplica un naturalismo vigoroso y fuertemente enfocado para retratar los rasgos distintivos, así como el temperamento espiritual y las preocupaciones de un fraile franciscano no identificado.
El cráneo, un recordatorio de la vanidad de la vida terrenal, sostiene el aspecto contemplativo de la piedad del fraile, y el porta plumas que cuelga de la cuerda en su cintura atestigua su aprendizaje. Colorista sensible, Jacopo crea una rica gama tonal, contrastando el gris frío del hábito de la lana con las áreas de carne cálida, que derivan la luminosidad del reflejo del suelo blanco a través de los esmaltes.
Los retratos de franciscanos, que reconocen humildad en una vida dedicada a la oración y la penitencia, no son comunes. Esta obra temprana es datable alrededor de la época en que Jacopo pintó el retablo de Santa Ana (1541, Gallerie dell'Accademia, Venecia, en depósito en el Museo Civico, Bassano del Grappa) para la iglesia de los franciscanos reformados en Asolo; posiblemente el cuidador era uno de sus miembros.
Retrato de un fraile franciscano, que una vez perteneció al marqués de Lansdowne, es una de las tres obras en el Kimbell de la colección histórica del conde de Shelburne en Bowood House, Wiltshire. Los otros son Abraham de Domenichino llevando a Isaac al sacrificio y Rough Sea at a Jettyde Jacob van Ruisdael.
Información e imagen de la web del Kimbell Art Museum.
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humor--humour · 5 years
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The Last Supper  - Jacopo Bassano 1542
1542; Oil on canvas; Galleria Borghese, Rome
Jacopo Bassano's Last Supper is one of the masterpieces of 16th-century Italian painting. Instead of the elegant grouping of figures in Leonardo's painting, which inspired it, this dramatic scene features barefoot fishermen at the crucial moment when Christ asks who will betray him, and the light passing through a glass of wine stains the clean tablecloth red.
Recent restoration has only now revealed the extraordinary original colors, which had been heavily painted over in the 19th century, when the emerald green and iridescent pinks and oranges were not in fashion.
Jacopo Bassano (ca. 1510 – 14 February 1592), known also as Jacopo dal Ponte, was an Italian painter who was born and died in Bassano del Grappa near Venice, and took the village as his surname. Trained in the workshop of his father, Francesco the Elder, and studying under Bonifazio Veronese in Venice, he painted mostly religious paintings including landscape and genre scenes .
Bassano's pictures were very popular in Venice because of their depiction of animals and nocturnal scenes. His four sons: Francesco Bassano the Younger, Giovanni Battista da Ponte, Leandro Bassano, and Girolamo da Ponte, also became artists and followed him closely in style and subject matter.
https://en.wikipedia.org/wiki/Jacopo_Bassano
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blogexperiences · 1 year
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Bassano del Grappa (Vicenza), Museo Civico: I BASSANO. Storia di una famiglia di pittori
Bassano del Grappa (Vicenza), Museo Civico: I BASSANO. Storia di una famiglia di pittori
Jacopo Dal Ponte, Sidrac, Midrac e Abdenago nella fornace ardente, dettaglio, 1536. I BASSANOStoria di una famiglia di pittori Bassano del Grappa (Vi), Museo Civico 3 dicembre 2022 – 2 maggio 2023 Mostra a cura di Barbara Guidi e Melania Mazzucco I Bassano, che storia! A raccontare, al Museo Civico di Bassano del Grappa, le vicende della dinastia dei Bassano, sono non solo le loro opere, ma…
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circolotondelli · 5 years
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Incontro: La quarta ondata femminista in Italia
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In occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 Marzo 2019 il Circolo Tondelli LGBTI e il Gruppo 8 Marzo Onlus promuovono un incontro di approfondimento sul femminismo. 
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Città di Bassano del Grappa e con Unisciti - Il tavolo delle associazioni femminili di Bassano del Grappa.
LA QUARTA ONDATA FEMMINISTA IN ITALIA
Non una di meno e lo sciopero globale delle donne 
Martedì 05 Marzo 2019, ore 20:45, presso la sala comunale “Tolio” sita in Via Jacopo Da Ponte n. 37 a Bassano del Grappa (VI).
In questo incontro si analizzeranno i discorsi e le pratiche del movimento femminista Non Una Di Meno (NUDM) nato all'interno della nuova ondata femminista mondiale iniziata nel 2016 dalle mobilitazioni argentine Ni Una Menos contro il femminicidio e dallo sciopero del Black Monday contro il divieto totale di aborto in Polonia.
In Italia, la rete Non Una Di Meno si inserisce all'interno della genealogia dei femminismi di questo paese, presentandosi come movimento transfemminista, intersezionale e intergenerazionale.
Relatrici:
Caterina Peroni Dottoressa di ricerca in Sociologia del diritto, ricercatrice e docente a contratto dell'Università di Padova e attivista di Non Una Di Meno, ha svolto ricerche sulla violenza di genere, i movimenti femministi LGBTQ e le mobilitazioni "anti-gender" dei movimenti neo-fondamentalisti in Italia.
Camilla Girotti Studentessa Universitaria, educatrice e attivista di Non Una di Meno Padova
Ingresso libero.
Per informazioni contattare il nr. 3311038130 oppure scrivere a [email protected].
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/346943629249565/
La locandina dell'iniziativa:
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Artist:Jacopo Bassano (Jacopo da Ponte) (Italian, Bassano del Grappa ca. 1510–1592 Bassano del Grappa) Date:ca. 1590 Medium:Oil on canvas Dimensions:75 1/2 x 63 1/8 in. (191.8 x 160.3 cm)
i have chosen this piece of art simply for the fact that i am very religious. I like how they capture “the baptism of Christ in a unique way” as the page said. I think its also very dark on everyone other than Christ and the angel next to him. Its also very different from anything I’ve seen related to Christ, for the simple fact that it is dark. A lot of piece of Christ you do see, can be very bright and out there with colors, but in this particular one, on this page, it stood out to me because of the darkness of everything around Christ himself.
-allison 
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ninetv-blog · 6 years
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Jacopo dal Ponte & Tobias Verhaecht: A collection of 98 Paintings (HD) [...
Jacopo dal Ponte & Tobias Verhaecht: A collection of 98 Paintings (HD) [Mannerism] (Late Renaissance)
Jacopo dal Ponte #Jacopo_dal_Ponte - Born : around 1510, Bassano del Grappa near Venice, Republic of Venice - Died: 14 February 1592 (aged 81–82), Bassano del Grappa near Venice, Republic of Venice - Nationality : Italian - Education: Bonifazio Veronese - Fields :  Painting, Flemish painter - Notable work:   The Supper at Emmaus (1538) Flight into Egypt (1544) Christ in the House of Mary and Martha Baptism of Christ (1590) - Movement : Venetian School Wiki: https://en.wikipedia.org/wiki/Jacopo_Bassano ------------ He was born around 1510 in the town of Bassano del Grappa, located about 65 km from the city of Venice. His father, Francesco il Vecchio, was a locally successful painter who had established a family workshop that primarily produced religious works in the local style. During his early youth Bassano was an apprentice in his father's workshop. He eventually made his way to Venice in the 1530s, during which he studied under Bonifazio de Pitati (also known as Bonifazio Veronese) and was exposed to such famous artists as Titian and il Pordenone. After his father's death in 1539 he returned to Bassano del Grappa and permanently set up residence there, even taking a local woman, Elisabetta Merzari, as his wife in 1546. He took over the management of his family workshop, which would eventually come to include his four sons, Leandro Bassano, Francesco Bassano the Younger, Giovanni Battista da Ponte, and Girolamo da Ponte. After his death in 1592, his sons continued to produce numerous works in his style, making it difficult for later art historians to establish which pieces were created by Jacopo himself and which works were created at the hands of his progeny. Verhaecht was a member of the Violieren, a local Chamber of rhetoric connected to the Antwerp Guild of St Luke for which he wrote a comedy in 1620.
He was the first teacher of Rubens who studied with him around 1592 for about two years but left because his interest was history painting and not landscape. His other pupils included his son Willem van Haecht, Jacques Backereel, Martin Ryckaert, Geeraert van Beemel, Adriaen Daep, Leonhard Cemp, Cornelis Bol, Pieter van den Hoeck and Abraham Matthys -------------- Tobias Verhaecht #Tobias_Verhaecht
- Born: 1561 –  Antwerp - Died: died in Antwerp in 1631 - Nationality: Belgians - Fields:  Painting https://en.wikipedia.org/wiki/Tobias_Verhaecht ------------- Tobias Verhaecht (1561–1631) was a Flemish painter primarily of landscapes. His style was indebted to the mannerist world landscape developed by artists like Joachim Patinir and Pieter Bruegel the Elder. He was the first teacher of Pieter Paul Rubens. It is not recorded with whom he studied. Before 1590 he travelled to Italy and first worked in Florence where Francesco I de' Medici, Grand Duke of Tuscany was his patron. He then moved on to Rome where he was active as a painter of landscape frescos. He returned to Antwerp where he became a master of the Guild of St. Luke in 1590–91.
Jacopo Bassano was considered unique amongst his fellow Renaissance artists by his ability to incorporate diverse artistic influences (including Dürer, Parmigianino, Tintoretto, and Raphael) into his work despite his reluctance to leave the comfort of his home town. He is believed to have learned about their art by seeing their prints, of which he was most likely an avid collector --------------------------------- Check out My work here ------------------ #Mannerism (Late Renaissance) [RENAISSANCE ART] : https://www.youtube.com/playlist?list=PLOZVqusZxS_R-6z6EiRJoHlqBNULhPdZQ
#BAROQUE [Post Renaissance Art] :  https://www.youtube.com/playlist?list=PLOZVqusZxS_TFGVWRL6nG5V3C9j3h5xnp
#HIGH_RENAISSANCE [Renaissance Art]:  https://www.youtube.com/playlist?list=PLOZVqusZxS_TAW8yBAWDSpPeV-B4EUnUe
#EARLY_RENAISSANCE [RENAISSANCE ARTS] : https://www.youtube.com/playlist?list=PLOZVqusZxS_Rl5u1xeWi3_hNWVbd99rp8 #PROTO_RENAISSANCE [Renaissance Art] :  https://www.youtube.com/playlist?list=PLOZVqusZxS_R6P61q7DOnuZgGGsqw-tN3
#Medieval_Art :  https://www.youtube.com/playlist?list=PLOZVqusZxS_T7YNe7cv7fLpg6Hej3NiSh
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