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#Giovanni Bianco
conformi · 8 months
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Anthony Kiedis, L’Uomo Vogue, November 2003, by Giovanni Bianco, photo by Steven Klein, styled by Heathermary Jackson VS Michelangelo Buonarroti, Dying Slave, 1513-1516
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miumiu-mew · 1 month
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Meow Meow
Cats in Miu Miu fragrances ads.
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scintillulae · 3 months
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lanadelreyly · 1 year
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manuarrt · 1 year
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Gosto muito de você leãozinho 
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lea-heartscxiv · 7 months
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Giovanni Bianco
This is Giovanni is a very hard working guy who is rising very fast in his job, he has two beautiful daughters Bianca and Isabella and a beautiful wife named Summer.
He's a great editor but soon, if he continues like this, his boss has told him that can become a columnist. Giovanni is going to make what he wants come true and that is to make their magazine famous thanks to him, and well, to give those people who bullied him from the school stage until the university a bloddy nose.
Giovanni has a hearing loss in his right ear that was diagnosed at the age of 3 months old and a vision loss diagnosed at the age of 3 years old.
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noplaceforsanity · 1 year
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Alessandro Preziosi as Giovanni Lo Bianco in Blackout – Vite sospese (2023) / 1x01
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bigarella · 2 months
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Il 17 settembre il Comando si stabiliva in Val Sangone presso il comando della brigata partigiana autonoma comandata da Nicoletta
Nel corso dell’estate [del 1944] l’esigenza di collegamenti stabili tra le formazioni partigiane della Val di Susa e le formazioni delle vallate vicine diventava sempre più pressante in virtù dello svolgersi rapido degli avvenimenti militari a favore degli eserciti alleati, che presupponevano un coinvolgimento immediato delle forze partigiane nella liberazione dell’Italia. L’estate per i…
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adrianomaini · 2 months
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Il 17 settembre il Comando si stabiliva in Val Sangone presso il comando della brigata partigiana autonoma comandata da Nicoletta
Nel corso dell’estate [del 1944] l’esigenza di collegamenti stabili tra le formazioni partigiane della Val di Susa e le formazioni delle vallate vicine diventava sempre più pressante in virtù dello svolgersi rapido degli avvenimenti militari a favore degli eserciti alleati, che presupponevano un coinvolgimento immediato delle forze partigiane nella liberazione dell’Italia. L’estate per i…
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bagnabraghe · 2 months
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Il 17 settembre il Comando si stabiliva in Val Sangone presso il comando della brigata partigiana autonoma comandata da Nicoletta
Nel corso dell’estate [del 1944] l’esigenza di collegamenti stabili tra le formazioni partigiane della Val di Susa e le formazioni delle vallate vicine diventava sempre più pressante in virtù dello svolgersi rapido degli avvenimenti militari a favore degli eserciti alleati, che presupponevano un coinvolgimento immediato delle forze partigiane nella liberazione dell’Italia. L’estate per i…
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collasgarba · 2 months
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Il 17 settembre il Comando si stabiliva in Val Sangone presso il comando della brigata partigiana autonoma comandata da Nicoletta
Nel corso dell’estate [del 1944] l’esigenza di collegamenti stabili tra le formazioni partigiane della Val di Susa e le formazioni delle vallate vicine diventava sempre più pressante in virtù dello svolgersi rapido degli avvenimenti militari a favore degli eserciti alleati, che presupponevano un coinvolgimento immediato delle forze partigiane nella liberazione dell’Italia. L’estate per i…
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nonslipheelsforwork · 4 months
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Madonna Re-Invention Tour Book 2004
Art Director, Designer - Giovanni Bianco
Photographer - Steven Klein
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mezzopieno-news · 9 months
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SCOPERTA UNA RARISSIMA FORESTA DI CORALLI NERI IN SICILIA
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Un gruppo di biologi e scienziati dell’Università di Bari ha scoperto una foresta di coralli neri rarissimi, nei fondali di Marettimo, nell’arcipelago delle isole Egadi in Sicilia.
La scoperta è avvenuta dopo oltre due anni di ricerche ed ha permesso di individuare una distesa di circa 4000 metri quadrati completamente intatta, situata tra i 55 e gli 80 metri di profondità. Questo particolare tipo di corallo predilige acque profonde e poco illuminate e per questa ragione la sua presenza è stata poco conosciuta fino al 2009 quando fu scoperta la più grande foresta di corallo nero esistente al mondo, nel mare di Scilla, in Calabria.
Il corallo nero (Antipathella subpinnata) vive a profondità dai 50 a oltre 300 metri; il suo scheletro è nero mentre gli organismi viventi che formano le sue ramificazioni sono di colore bianco. È un corallo molto delicato perché non è in grado di proteggersi dai materiali abrasivi quali sabbia e rocce e, mancando di una struttura muscolare, non può nascondersi: per questo spesso vive nelle fessure e nei crepacci sottomarini in colonie che possono formare vere e proprie foreste. “Nel Mediterraneo vivono almeno quattro specie di coralli neri e nella foresta le abbiamo trovate tutte, inclusa quella endemica, Antipathella subpinnata, che non si trova in nessun altro mare al mondo” ha raccontato Giovanni Chimienti, a capo della spedizione. I ricercatori hanno lavorato a stretto contatto con i pescatori locali. “Spesso le comunità locali hanno una sorta di sapere ecologico tradizionale” spiega Francesca Santoro dell’UNESCO.
___________________
Fonte: National Geographic; Palermo Live; foto di Kevin Charpentier
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smokingago · 1 year
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Ho voglia di te, una voglia tremenda.
E fame, e sete del tuo corpo
ho bisogno di sentirti gemere,
di ammirarti quando ti lasci andare, perché quando sei te stessa,
senza limiti, sei quanto di più bello
i miei occhi abbiano mai visto.
Poi, quando vai via e mi lasci solo
il tuo odore resta sul mio petto a farmi compagnia
fino a diventare molto più di un ricordo di te,
si, fino a diventare il mio presente.
Oh si! E’ indelebile il ricordo dei suoi occhi su di me,
e quel sorriso soddisfatto che la rendeva ancor più bella.
Diceva di non essere dolce né romantica,
ma era vero solo in apparenza.
La sua era una dolcezza selvaggia, indomabile, splendida.
Quello che aveva nelle pupille abbagliava senza lasciare scampo,
rendendo ciechi noi mortali.
Si, non mi restava che sussurrarle, inerme: sei meravigliosa.
Gioia era il sangue che bruciava nelle vene della mia passione.
Dicono che il brivido di una storia d’amore può essere
come un sogno paradisiaco.
Non è affatto così, il brivido di una passione
è una preghiera che reciti al diavolo,
un patto forsennato con l’inquilino del piano di sotto,
perché io non voglio nulla di paradisiaco da te,
nulla di bianco o pregiato, o che abbia buoni propositi.
No, voglio le fiamme dell’inferno
e i tuoi desideri più sconci
da scoprire grazie ai tuoi baci, voglio provare dolore nel petto, male allo stomaco
come una droga di cui ogni essere umano
abbia paura di pronunciare il nome.
Oh piccolina mia, niente paradiso per me.
Solo la splendida dannazione che mi regala la tua bocca.
Giovanni Scafoglio
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doomedandstoned · 3 months
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Italian Doom Mountaineers CANCERVO Reveal First Single from ‘III’
~Doomed & Stoned Debuts~
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Cancervo derived their name from an iconic mountain near Bergamo, nestled in a valley steeped in rich traditions and folklore. Charmed by the tale of a mythical creature, part dog and part deer, that roamed on Cancervo, three local heavy riff enthusiasts from San Giovanni Bianco formed the band as a homage to their cherished valley and its mystical legends.
Their 2021 debut, simply titled I, represents local places and myths. A complete instrumental outing, the album dabbles in sedating psych, deserted stoner/doom, and preternatural prog.
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II, the sophomore album, continues Cancervo’s occult narratives of their land. In search of doom roots, the album takes more and more motivating forces from the early ’70s and passably abandons the psych moments of the first album. Unlike the first full-length, I, which was entirely instrumental, this record incorporates vocals on most tracks.
The forthcoming full-length, III (2024), heralds a darker and more introspective phase for the band. Each track on the last album evolved from concert to concert, paving the way for this transformative phase. A distinct vocal presence emerges as the guiding force, alongside the inevitable and recognizable doomy riffs that have always been the trio’s trademark. This tale promises to immerse listeners in the timeless struggle between the sacred and the profane — a theme deeply ingrained in the folklore of the valley beneath the shadow of Mount Cancervo.
Today, we're bringing you the first single from III, "Sacrilegious Mass," and the band had this to share about the track:
The Sacrilegious Mass celebrated in Val Vedra, is an ancient story about a herdsman and his rebellion against the conventions that required him to go down to the village for the celebration of Holy Mass. The brave man decided to create an altar and celebrate a sacrilegious mass that was interrupted by God. All the presents were engulfed in flames and bound for eternity to the underworld.
Vinyl pre-orders for III launch on February 15th (right here), with the album dropping March 29th.
Give ear...
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aitan · 1 year
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In questo periodo di giubilo ho pensato anch'io alla rete di connessioni bianco-azzurre che hanno legato casa a casa in una comunità festante che ha espresso in modo anarchico e organizzato il proprio orgoglio e la sua gioia.
Ma questo fatto qua non avrei saputo dirlo meglio di Mariangela Contursi.
Così, su sua licenza, vi copincollo il suo testo e la sua foto e lo lascio alle vostre considerazioni.
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Girare per Napoli in questi giorni è un'esperienza, oltre che gioiosa, estremamente interessante.
L'impacchettamento con i nastri bianchi e azzurri di strade, palazzi, paletti, che riducono lo stesso Christo a un dilettante, danno la misura di una città creativa, geniale, con una grande capacità di auto-organizzazione. Per certi versi, sembra una immensa jam session, in cui migliaia di persone, senza un disegno preordinato, improvvisano una performance che miracolosamente si trasforma in un insieme armonico.
La cosa che mi ha colpito di più è il posizionamento dei nastri da un balcone all'altro: non in una strada o in un quartiere, ma ovunque, dal Vomero al Centro Storico, da San Giovanni alla Sanità. Ho cercato in rete, ma non ho trovato nulla di simile in nessuna altra città del mondo.
Questa tessitura mi sembra la rappresentazione tangibile dal fatto che questa città è piena di energie, aperta e soprattutto connessa. La trama dei nastri traccia una mappa tridimensionale dei legami tra le case e le famiglie, tra conoscenti di vecchia data, ma anche tra perfetti sconosciuti che si sono ritrovati in un attimo a collaborare per costruire insieme la propria partecipazione ad un sogno comune.
Questa installazione di arte collettiva è "site specific". È nata a Napoli e non sarebbe possibile in nessun altro luogo sulla faccia della terra. Perché se è vero che spesso non sappiamo fare sistema, certamente sappiamo fare comunità. E non è poco, non è affatto poco.
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