L'uomo Che Non Sarò Mai è solo un ragazzo.
È Anormale, non è come gli altri, i suoi atteggiamenti sono diversi, i suoi interessi sono diversi, lui è diverso.
È Debole, non resiste ai dolori, non resiste alle difficoltà, crolla, lascia segni sul suo corpo, lo distrugge.
È Incapace, tra tutti è sempre quello che resta indietro, inciampa, fatica.
È Ingenuo, crede troppo nelle persone che lo circondano, pensa che esistano solo persone buone, da fiducia ma viene tradito, sempre.
È Insicuro, non ama se stesso, le paranoie lo sovrastano, non ha la mente serena.
È Inadatto, è tutto quello che non vorrebbe essere ma che tremendamente è.
È invisibile, è quello che osserva tutto passando sempre inosservato.
È invivibile, tutti vanno via, nessuno mai resta, nessuno mai torna.
È ingestibile, fa sempre di testa sua, sbagliando in continuazione.
L'uomo che non sarò mai, semplicemente ed essenzialmente...
È Inutile.
È Infelice.
La cosa più triste di questa tragedia è che solo 1 settimana fa aveva seppellito il padre che per lui era come un migliore amico. Questa cosa lo ha devastato e credo lo abbia portato ad un gesto estremo. Le prime indiscrezioni parlano infatti di overdose e la famiglia tra le righe del comunicato ha fatto intendere che si tratti di suicidio.
Non lo conoscevo come interprete ma mi dispiace comunque.
Soprattutto perché è davvero assurdo morire a soli 25 anni.
Partiamo dal presupposto che credo lui sia una delle persone più buone e genuine che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita, e non solo con me;
Ma è anche la persona che è davvero andata oltre ogni muro che ho innalzato verso di lui e anche verso me stessa, così come è la persona che mi ha preso per mano e mi ha insegnato ad amare qualcun altro ma soprattutto me stessa ed è quella persona che, quando non riesco ad amarmi, lo fa per due.
È la persona con cui posso essere me stessa, conosce ogni sfumatura e le ama (incredibilmente) tutte.
Ci sono momenti che sono impressi nella mia testa e sono tanti piccoli momenti che fanno parte di quella "cosa" che mi ha fatto, inevitabilmente, innamorare di lui (e continua a farlo ogni giorno, da tre anni).
Il motivo risiede semplicemente nel fatto che non è importante, ai fini della trama, che i personaggi in questione abbiamo un colore della pelle specifico.
La polemica esplosa per la Sirenetta nera, infatti, è completamente ridicola e lo dimostra il fatto che quando è uscito il primo trailer molte bambine nere si sono riviste in Ariel esclamando "ma è come me!".
Quindi forse questa mania del politically correct serve perché c'è ancora bisogno di sensibilizzare le persone.
Se il problema del reboot di Harry Potter sta nel fatto che alcuni personaggi subiranno un cambio di etnia allora credo che bisognerebbe riflettere un po'.
Posto che, nello spettacolo teatrale di Harry Potter e la maledizione dell'erede, Hermione è già interpretata da un'attrice nera.
Io ho più timore sul risultato dell'opera stessa dato che va a riadattare dei libri che sono già stati adattati più che decentemente dalla saga cinematografica che tra l'altro la maggior parte dei fan riguarda ogni anno.
Se per scelta intendi fare la serie reboot di Harry Potter non è stata mica presa dalla Rowling, in ogni caso l'annuncio ufficiale è stato dato solo l'altro ieri e hanno parlato di un cast completamente nuovo, avessero già qualche nome lo avrebbero ufficializzato insieme all'annuncio. Questi sono soltanto rumor e di qui a quando tutto il cast sarà al completo verranno fatti 1000 mila nomi.
Nessun attore è stato ancora scelto per la serie anche perché probabilmente il progetto deve ancora entrare in pre-produzione e stanno ancora cercando showrunner e registi vari.
Detto questo i cambi di etnia è meglio darli già per scontati, magari non silente ma io mi aspetto tranquillamente un Hermione nera e va benissimo così.
Non è importante per la trama che abbiano un colore della pelle specifico.
Io ripeto, non sono una fan accanita di hp ma sinceramente non capisco perché dover cambiare etnia/colore di pelle ai personaggi. Non ci vedo nulla di sensato in generale e non parlo solo ed esclusivamente della saga.
Io trovo alquanto ridicolo doversi adattare al politically correct quando si potrebbe tranquillamente creare un nuovo personaggio, ripeto, non per quanto riguarda la saga (esempio scemo ma lampante, la sirenetta).
È così difficile dare vita a nuove storie? È davvero così complicato oppure la cosa ci sta sfuggendo di mano.
Conosco e sto con la mia ragazza da più di 3 anni e non è mai trascorso un singolo giorno senza che pensassi di essere una persona fortunata, di avere al mio fianco la ragazza più bella del mondo.
In ogni istante in cui la osservo, in ogni foto che mi manda quando siamo lontani, la guardo come se fosse la prima volta e proprio come quella prima volta non riesco a dire nient'altro che: "ma quanto cazzo è bella?"
Forse una risposta a questa domanda non c'è, soprattutto perché ogni volta neanche io riesco a spiegarmelo e va bene così.
Forse è questa la sua magia, essere bella in modo indefinibile ma essere definitivamente mia.