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ragazza-whintigale ยท 17 hours
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Ecco a voi la lista di tutti i capitoli in elaborazione. Non so esattamente quando arriveranno o quando li pubblicherรฒ ma in tanto saprete quello che ho in cantiere per voi
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Due anni dopo il ritorno Cassis Pedelian, stai organizzando le tue nozze con lui, con tuo grande dispiacere. Tuttavia la presenza a te familiare metterร  i bastoni tra le ruote agli intenti di Cassis di legarti a se.
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Dopo 16 anni di lontananza da Camelot vieni costretta a tornare, inconsapevole di quanto si cambiato il tuo piรป caro amico.
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Alla ricerca dellโ€™assassino di sua madre, Aqua si ritrova davanti alla figlia di una cara amica di Ai. Lโ€™unica persona che potrebbe conoscere uno dei segreti di Ai รจ morta e rimani solo tu con un grande segreto per lui.
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Sei una cameriera al servizio degli Agriche, con lโ€™unico intento di sopravvivere a questo inferno. Il tuo piano di usare come scudo il tuo giovane maestro viene dato alle fiamme dallo stesso Jeremy,ย  infatuatoย  dellโ€™unica persone che gli si stata accanto.
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Uno strano scherzo del fato. Un filo rosso collegato al tuo mignolo ti collega alla tua anima gemella. Sei cosi entusiasta di essere lโ€™unica a poterlo vedere, tanto che perdi di vista il fatto che la personaย  dall'altro parte del filo non sia molto innocua.ย 
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Tornata indietro nel tempo a prima che conoscessi Rakial, vuoi fare di tutto per evitare il vostro incontro. Inconsapevole dei Piani di Marianne e dell'infatuazione di Rakial per te. Non era cosรฌ che era andata la prima volta.
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๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™ผ๐š˜๐š›๐š๐šŽ ๐šก ๐š›๐šŽ๐šŠ๐š๐šŽ๐š› ๐šก ๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐šƒ๐š˜๐š ๐šก ๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™ถ๐š˜๐šŽ๐š๐š‘๐šŽ
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๏ฟฝ๏ฟฝ๏ฟฝ๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Uno strano comportamento e senso di estraneitร  ti colpisce, insieme ai comportamenti insoliti dei tre mietitori. Tutto sembra avere qualcosa che non va. Ma che cosa?
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๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™ท๐šŠ๐š๐šŽ๐šœ/๐™ฐ๐š•๐š˜๐š—๐šŽ ๐šก ๐š›๐šŽ๐šŠ๐š๐šŽ๐š›
แดฟแดตแถœแดดแดตแดฑหแต€แดฌ
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แดฟแดตแถœแดดแดตแดฑหแต€แดฌ
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’: Gira voce, allโ€™alta corte, che lโ€™Alto Re e lโ€™Alta Regina abbiano un amante condiviso. Il mistero sulla sua identitร  assilla il popolo nel mentre cโ€™e chi cerca di mantenerlo ancora segreto.
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’: In una notte come tanto Lady (nome), va a far visiti suo futuro marito nelle sue stanze, nella speranza che potesse risparmiare la vita del suo ex-amante.
๐™ฟ๐šž๐š‹๐š‹๐š•๐š’๐šŒ๐šŠ๐šฃ๐š’๐š˜๐š—๐šŽโ†ฌ 01/05/2023
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ragazza-whintigale ยท 17 hours
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๐–„๐–†๐–“๐–‰๐–Š๐–—๐–Š ๐•ฌ๐–—๐–™๐–๐–š๐–— ๐•ป๐–Š๐–“๐–‰๐–—๐–†๐–Œ๐–”๐–“ ๐– ๐–—๐–Š๐–†๐–‰๐–Š๐–—
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๐”’๐”ญ๐”ข๐”ฏ๐”ž โžต Four Knights of the Apocalypse
๐”„๐”ณ๐”ณ๐”ข๐”ฏ๐”ฑ๐”ข๐”ซ๐”ท๐”ข โžต Comportamento Yandere, sangue, rapimento, abuso di potere, ossessione, prigionia, giochi mentaliย 
๐”“๐”ž๐”ฏ๐”ฌ๐”ฉ๐”ข โžต 3576
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Non credeva fosse possibile cambiare cosรฌ tanto.
Questo era quello che pensava (nome), chiusa nella sua stanza con Arthur seduto davanti al camino aspettandosi forse una specie di spiegazione da parte sua. Ma ancora era scomparsa per 16 anni, chissร  cosa sarร  successo e cosa lโ€™avrร  cambiato, anche se in realtร  non lo voleva davvero saperlo. Non quando ha ritenuto opportuno e di suo diritto, mandare diversi cavalieri a riprenderla con la forza e a portarla da lui.
Si sentiva alquanto inquietata e sospettosa sul modo rapido con cui lโ€™hanno trovata. Solo 1 giorno di ricerche e Camelot era a 1 mese di distanza a piedi, contando che non avrebbero potuto sapere dove era, questo era decisamente sospettoso. Ma lโ€™unica cosa che potevi distinguere oltre al terrore e al disgusto, era la delusione. Lui le aveva sempre detto che lโ€™amore significava in qualche modo lasciare andare le persone affinchรฉ fossero felici, almeno prima di partire ti disse questo e forse eri diventata piรน romantica di quanto lo fossi a suo tempo.
Nessuno sguardo caldo e dolce che racchiude sempre un poโ€™ della sua infantilitร , nessuna considerazione allegra sulla crescita che la giovane di Camelot poteva aver dimostrato in 16 anni. Solo quello sguardo pieno di malvagia soddisfazione nel vederla difficoltร  ed fuori luogo.
Questo non era decisamente amore.
โ Dove sei stata in questi 16 anni? โžLa sua voce attraversรฒ le silenziose mura della stanza, provocando un nodo di brividi lungo tutto il corpo di Lady (nome). Cosa poteva dire? Era attualmente imprevedibile. Mentire era rischioso, chissร  cosa le avrebbe fatto se lโ€™avesse scoperto e la veritร  era troppo complessa da spiegare, anche se avvolte (nome) si convinceva che non esisteva una spiegazione. โ In giro.โž Forse lui avrebbe potuto anche rammentare come la sua amata non fosse mai stata una persona che amava le lunghe spiegazioni . Dalla sua espressione sembra ricordarlo ora.
Un sorriso piรน profondo unito al divertimento gli ballรณ nelle iridi e sulle belle labbra. Distolse comodamente lo sguardo dalla figura tesa come corde di violino, per portarlo sulle fiamme del camino. Una volta , (Nome) avrebbe giurato che il riflesso del focolare nelle sue iridi, avrebbe in qualche modo dovuto portarle una sorta di calore e conforto, ma questo non avvenne. Forse era troppo cresciuta per definirsi ancora una immatura sognatrice, che non avrebbe mai capito la differenza tra affetto e ossessione, ma ora lo era. Lady (Nome) รฉ abbastanza grande da capirlo, e semplicemente il nodo allo stomaco era lโ€™ennesima tra le conferme. Doveva andarsene.
La ragazza si guardรฒ attorno il piรน discretamente possibile, cercando di non far trapelare intenzioni che non avesse giร  esposto prima. Niente era davvero passato sotto i suoi occhi, che potesse esserle di aiuto. โ Sei molta carina cosรฌ.โž Si era distratta, o forse era meglio dormire che si era concentrata troppo; e non aveva notato che ora la stesse guardando. Lo sguardo era cambiato, come decine di volte in quellโ€™ultima ora di imbarazzanti discorsi a senso unico.
In cui dalle labbra sottili di Lady (Nome) uscivano solo brevi frasi per accontentarlo. Era qualcosa di dolce e malinconico, come se si volesse scusare di cosa le aveva fatto, ma non si รจ lasciata ingannare. (Nome) abbassรฒ lo sguardo verso la veste color cipria e non disse nulla. Prima che lui potesse venirla a vedere di persona, Alla giovane di Camelot era stato fatto un bagno, vestita, ed infine acconciata. Forse questa era una tradizione utilizzata a Camelot, tuttavia lei nata e cresciuta a Camelot e poteva vantarsi di conoscere abbastanza Arthur, almeno cosรฌ aveva sempre creduto. Era tutto un trucco per metterla a disagio.
Un vestito rivelatore, che la metteva in mostra agli occhi del re, nessun segreto, segno o pensiero poteva essergli nascosto. I capelli acconciati abbastanza stretti da rendere difficile il corretto scorrere del sangue. Il forte profumo di incenso e fiori gelsomino era lo stesso che aveva odorato allโ€™entrata di Arthur. Infine quei pesanti ornamenti legavano come un collare attorno al suo delicato collo, al pari di un animale al guinzaglio.
โ Grazieโ€ฆ immagino sia opera tua.โž Era stata scortese? Lo sperava sinceramente . Si รจ impegnata a mettere tutto il disdegno e il rancore possibile nella sua voce e sperava davvero che lo notasse. O prima o poi lโ€™avrebbe fatto. Ma ancora sembrava velatamente farlo, dato che rise sommessamente alle sue parole. โ Perspicace come sempre, (nome). e questa situazione ti deve mettere cosรฌ alle strette da renderti nervosa.โž Non mosse un muscolo.
Non era come se lo stesse nascondendo in effetti, ma questo non voleva dire che lui potesse sottolinearlo. Era palese che quella situazione non le piacesse e il fatto che lui lโ€™avesse detto non lโ€™avrebbe dicerto cambiato, ovviamente. โ Non mi sembra di averlo mai nascosto.โž Aveva risposto schietta e scortese, solo dopo un attimo di silenzio. Lui non parlรฒ allora lo hai fatto tu, ma non sembrava turbato dalla tua impertinenza.
โ Devo dire che sei cambiata molto in questi 16 anni.โž Aveva premuto di nuovo il dito sulla ferita, forse il Re di Camelot voleva farla sentire in qualche modo in colpa. Non che ci fosse riuscito un granchรจ, e non avrebbe certo finto il contrario. Aveva continuato a divagare ancora in discorsi sul passato e sul tempo in cui era stata via. A volte erano domande retoriche che avrebbero dovuto farla sentire in colpa ma che non lo hanno fatto e altre volte invece erano innocenti ricordi che lei aveva deciso di dimenticare per tutto il tempo dellโ€™incontro.
Anche se ad un certo punto aveva smesso ascoltarlo in veritร , concentrandosi su una via di fuga. La sua presenza di Arthur era quello che piรน le rendeva difficile farlo, era ovvio non le avrebbe permesso di fuggire cosรฌ tranquillamente, quindi doveva distrarlo.
Solo allora i suoi occhi caddero sul set da the in ceramica, che era posato su un tavolino in mezzo a loro. Strano, Lady (Nome) non ricordava che fossero mai stati lร , e non deve essere da molto. La bevanda ambrata allโ€™interno della tazzina fumava ancora intensamente, quindi era relativamente da poco tempo che รจ stata versa. Tuttavia non aveva visto nessuno entrare. Unโ€™idea balenรฒ nella sua confusa mente, forse non la migliore delle soluzioni che avrebbe potuto pensare per risolvere un problema, ma rimaneva lโ€™unica idea che le era venuta in mente.
Con lenti movimenti si mossรฉ lentamente e con eleganza, prendendo il manico sottile della tazzina e per poi lanciare il contenuto sul volto del Re. Grugnรฌ piegandosi su se stesso cercando di alleviare almeno in parte il suo bruciore. La ragazza ne approfittรณ per correre verso la porta di uscita. Voleva andarsene il prima possibile.
(Nome) allungรฒ la mano per afferrare la maniglia che perรฒ scomparve. Rimase pietrificata, come era possibile? Merlin non era presente e Arthur gli aveva chiesto di andarsene e di non intervenire in alcun modo. Quindi come era possibile? Cercรฒ di spingere la porta nella vana speranza che si potesse aprire, ma non funziona. Lady (Nome) iniziรณ a colpire ripetutamente il legno della porta con le mani strette in pugni. Era ovvio che non si sarebbe aperta, non aveva mai avuto un grande forza fisica, e solo ora poteva rammaricarsi con te stessa per non aver cambiato la cosa prima. I colpi, man mano che passa il tempo, si trasformarono in graffi. Neppure questo era di aiuto e osava dire fosse anche piรน doloroso per le sue mani. Le unghie raschiavano insistentemente il legno fino a consumarsi. Era doloroso ma non si รฉ fermata nemmeno quando le sue ginocchia sono crollate a terra e il suo respiro divenne affannoso oscurando a poco a poco la sua vista. Per quanto (Nome) cercarse di tenere aperti gli occhi era tutto inutile. Si sentiva stanca e affannata, quando poi le mani di Arthur fermarono le sue era stato ancora piรน difficile, non caderci definitivamente. Alla fine lo hai fatto.
โ Stai tranquilla (nome), passerร  molto presto.โž Non voleva sapere cosa intendesse, e scivolรฒ nellโ€™oscuritร .
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Quando si svegliรฒ, tutto era al suo posto tranne lei stessa. Il fuoco era ancora acceso e le poltrone erano rimaste lรฌ, non erano state spostate. La porta era ancora chiusa e Arthur non era piรน lรฌ. Un sospiro di sollievo lasciรณ le labbra della giovane ricercatrice, era ovvio che non fosse un sogno. Tutto questo guardando le mani, prive di qualsiasi segno. Le sue unghie erano perfette, curate e dipinte di un tenue colore rosato. Identiche a come lo erano quando le domestiche le avevano curate per lei dopo il bagno. La porta non portava segni dei suoi graffi che era sicura di aver lasciato e la maniglia cโ€™era. Era frustrante non sapere cosa stesse succedendo.
Questo posto avrebbe dovuto portare un calore famigliare e ricordi felici, ma non lo fece. Arthur avrebbe dovuto scherzarci sopra con dolci e innocenti battute. Questo posto non le ricorda niente di cosรฌ piacevole come la sua infanzia e Arthur era visibilmente cambiato, in peggio ovviamente.
Lโ€™unica cosa positiva, che in questo momento poteva trovare era che Arthur non cโ€™era. Sarebbe stato stupido da parte su non approfittarne per guardare meglio l'ambiente e cercare una via di fuga.
(Nome) ha spostato le coperte che avvolgevano il tuo corpo.
Nonostante il torpore dei sensi e la vestaglia leggera che indossava che non apportava molto calore. Il movimento alzรฒ per l'ennesima volta un forte odore, perรฒ questa volta diverso. Sembrava un profumo che avrebbe usato un uomo e che sarebbe rimasto impresso sulla sua amata dopo aver passato del tempo con lui. Solo che in tutto questo, (Nome) non era la sua amata e non voleva passare del tempo con lui.
La giovane di Camelot raccolse velocemente una giacca trovata appoggiata sul bracciolo di una delle poltrone e la indossรฒ. Era sua, lo sapeva eppure quella vestaglia era troppo rivelatrice e trasparente per non provare freddo nonostante il fuoco acceso. Raggiunse una delle grandi finestre coperte da pesanti tende per impedire alla luce di entrare, forse per lasciarla riposare. Guardando attraverso la superficie poteva dire con certezza che sarebbe stato impossibile fuggire da qualsiasi finestra di quella stanza.
Non era al pari di una di quelle principesse rinchiuse su una torre, ma comunque la torre รฉ abbastanza in alto da assicurarti una morte rapida, non appena avrebbe toccato il suolo. Forse lโ€™ennesima misura di sicurezza per impedirle di poter scappare, anche se pensavi fosse improbabile. Dalle fattezze e la grandiositร  della stanza (Nome) poteva chiaramente dire che era quella dove Arthur dormiva, rendendo lโ€™altezza casualmente strategica. Se davvero avessero temuto per questo, Merlin avrebbe avuto di sicuro qualche incantesimo per risolvere la cosa.
Scosse il capo, non era davvero tempo per pensieri tanto aggrovigliati. Presto sarebbe tornato alla riscossa con qualche altra conversazione, e lei avrebbe trovato un modo per tirarla a suo vantaggio.
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Era dura non trovare un qualsiasi motivo per scagliarsi contro di lui. Per questo aveva iniziato a evitarlo e la cosa era risultata piรน semplice da quando le era stato permesso di aggirarsi liberamente allโ€™interno dei confini castello. Era quasi divertente, poteva quasi definirlo come un gioco se non fosse che perdere, non significa effettivamente perdere qualcosa, ma avere a che fare con colui che piรน temeva attualmente.
Questo perรฒ non lo ha fermato dal trovarla veramente quando voleva assolutamente vederla.
Quel castello non era normale. Non era un classico con torri e muri antiche. No.
O almeno, questi cโ€™erano, ma non erano nel posto in cui dovrebbero essere. Torri e muro o semplici mattoni separati tra loro erano fermi nello spazio a mezzโ€™aria. Senza fili o pilastri che potessero reggerli. Alberi e piante contorti o spezzati, si dividevano in forme mostruose, altri si alzavano in altezza con rami maestosi. No fiori, no frutti, no foglie. Niente di questi essere sembrava avere vita propria o ancora sembrano non avercela proprio una via.
Camelot era un'ombra assurda e oscura di quello che era stato una volta, e di quello che Lady (Nome) poteva ricordare cosรฌ teneramente.
Ricorda ancora lโ€™amaro stupore e il disgusto, quando lโ€™ha portato fuori dal castello del re, sospeso su tutto quellโ€™orribile spettacolo. La sua amata cittร  natale sembrava un'accozzaglia di pattume ammassato dove lui governava con orgoglio.
(Nome) ricordรฒ le lacrime che hanno minacciato di uscire e la disperazione mista a disgusto, ma non era arrivata ancora cosรฌ in basso da concedergli le sue lacrime. Ma gli aveva gridato contro, nessuno ti avrebbe potuta trattenere dallโ€™odiarlo apertamente. Era la cosa ti riusciva meglio in questo periodo รจ ne andavi fiere. Tutti i cavalieri presenti si erano fermati dalla propria marcia per guardare la favorita del Re di Camelot e temere pietosamente per la sua vita.
Lo aveva preso per il bavaglio e aveva continuato ad interrogarlo su questo.
Non ha detto niente.
Assolutamente niente riguardo a questo. Solo che lei avrebbe prima o poi capito che era anche per il suo bene.
Lady (Nome) decise segretamente a se stessa che lo avrebbe fermato. I loro occhi si scontrarono, mentre se lo sei promise e lui guardava solo con soddisfazione quello spettacolo straziante che ballava e vorticava mele iraconde iridi della sua amata. Conservava ancora quel fuoco che poteva ricordare e Arthur ne fu soddisfatto
(Nome) era sicura che il primo passo fosse capire quale assurda magia o maledizione lo affligge. Non ne sapeva molto di questo genere di cose, nessuno lรฌ era disposto a darle piรน informazioni di quelle che aveva giร . Ricordava amorevolmente che da qualche parte ci fosse una libreria. Almeno una volta cโ€™era, ora non lo sapeva piรน. Annesso che potesse esserci dentro a quel chaos che era camelot e il suo castello.
Velocemente Lady (Nome) apprese che non sarebbe stato facile muoversi per quei luoghi. Le sale intricate e i corridoi infiniti portano a posti che non ricordava o che semplicemente non cโ€™erano mai stati. Ogni โ€˜portaโ€™ che attraversava portava a qualche punto diverso del castello e la maggior parte delle volte cambiava ogni giorno. La stessa porta non portava mai allo stesso luogo due volte consecutive.
Questo lโ€™ha destabilizzato. Non sapere quale porta, con il quale una volta avrebbe familiarizzato, lโ€™avrebbe portata nel posto che desiderava e sapeva ci fosse dietro, รจ in assoluto il modo piรน destabilizzante di torturarla. Annesso che Arthur la consideri una tortura. Anche gli alberi sono porte, o meglio dire portali, ognuno aveva il proprio incantesimo. Ma (Nome) non era una maga e di conseguenza non possedeva magia.
Solo qualche volta รฉ riuscita a trovare la biblioteca, e il suo orgoglio si sarebbe comunque infranto l'istante successivo in cui Arthur ha sorpassato la stessa porta da cui era entrata ma che sospettava non fosse la stessa da cui era arrivata.
Non ha ricevuto nemmeno la possibilitร  di aprire un libro, nemmeno una di quelle due volte che era stata lรฌ.
Astutamente, ha cercato un modo di dare un senso a questo posto, segnando su un taccuino quali porte portava in quali luoghi.
Ma era tutto inutile. Ogni giorno cambiava e non cโ€™era un ciclo regolare con cui si sarebbe ripetuta quella sequenza di stanze.
Per questo era qui. Passando scale alla cieca e aprendo porte in vana speranza di un qualcosa. Forse lui poteva comandare anche questo susseguirsi di porte e stanze sempre diverse. Dargli un senso allora sarebbe inutile in ogni caso.
(Nome) incimpรฒ sul tuo vestito ma non cade, รจ riuscita ad appoggiarsi al muro in tempo. Se si potesse chiamare ancora cosรฌ ovviamente.
โ TU non dovresti essere qua. โž Il suo viso si alzato alla frase sibilata con stupore. Un qualcuno che assomigliava ad una bambina decisamente graziosa e delicata per un posto come questo, era davanti a te. Voleva pensare che non fosse un posto per lei ma qui niente aveva davvero un senso.
Sembrava conoscerla visto la casualitร  con cui si รจ riferita a (Nome), tuttavia era sicura di non conoscerla.
Presupponendo fosse di Camelot era da sedici anni che non ci metteva piede, e lei non sembrava aver piรน di 10 anni ad occhi. Ma poteva sbagliarsi, รฉ incredibilmente facile farlo in questo luogo. Invece se non fosse stata di Camelot non poteva dire con certezza dove si potessero essere incontrate prima.
โ Ehmโ€ฆ Ciao piccolaโ€ฆ ci conosciamo per caso? โž I suoi occhi sembravano stupiti di quanto le parole di (Nome) potessero essere delicate nei suoi confronti. Laโ€™ espressione della bambina le diceva questo ma ora come ora (Nome) non era sicura. Aveva un comportamento davvero strano.
โNoโ€ฆโž Prese una piccola pausa. Un piccolo respiro. Il tempo sembrava quasi scorrere piรน lentamente mentre la (colore) aspetta pazientemente che continuasse. โ Tu non mi conosci e non ci siamo mai incontrate prima. Ma io ti conosco. โž Ci capiva ancora meno ad essere sincera.
โNon riesco a capireโ€ฆ โž Ha allungato una mano, piccola e minuta, adatta alla bambina che era. โ Non temere, avevo previsto un nostro incontroโ€ฆ ti spiegherรฒ tutto.โž
Guinevere, questo รจ il nome della bambina, le ha spiegato tutto sul serio. Ogni cosa. Alcune cose erano vaghe altre decisamente dettagliate.
Da quello che (Nome) poteva supporre con il suo livello di compressione, la bambina poteva essere paragonata ad una qualche sorta veggente, anche se non era proprio cosรฌ. Kaleidoscope. Si era riferita cosรฌ in merito alla sua capacitร .
Le ha spiegato che aveva previsto che loro si sarebbero incontrate. Non sapeva come, quando e dove ma lo aveva visto. Anche se non aveva mai pensato fosse in questo genere di situazione.
Poi le ha parlato di quello che รจ successo nei suoi piรน di 16 anni di lontananza da Camelot. Della guerra santa e del Chaos. Le ha rivelato i piani di Arthur, le ha rassicurato che tutto prima o poi sarebbe finito. Ma non aveva previsto il ritorno della stessa (Nome) - o rapimento -. Le ha spiegato in quale modo questi poteri funzionavano e come li controllava Arthur. Le ha rivelato il motivo per cui lei si trovata qua, e che Lady (Nome) non faceva parte del piano di Arthur. Era solo un capriccio che avrebbe tenuto per sรฉ.
รˆ stato straziante per molti versi ascoltarla e poteva quasi crollare su se stessa. Provรฒ un minimo pietร  per Arthur, ma non ha smesso comunque di odiarlo per quello che ha fatto.
โ Cosa posso fare per fermarlo? โž Lady (Nome) giocรณ inconsciamente con le sue stesse dita, cercando di diminuire la tensione. I suoi occhi grandi la guardavano quasi sorpresa. (Nome) era palesemente impotente, lo sapeva giร  da sola ed era certa lo sapesse anche Guinevere. โ Niente... โž Stranamente non riuscรฌ a sentire la delusione da questa affermazione pesare sullo stomaco. Si sentiva come una specie di principessa da salvare, anche se non era una principessa e non si vedeva nemmeno come tale.
โ โ€ฆ dobbiamo aspettare. Ma ne usciremo di qui.โž Ha giocato con le sue mani ancora, avvolte prendendo anche lโ€™abito soffice insieme.
โ E se le cose cambiasseroโ€ฆ? โž Guinevere sbattรฉ gli occhi con un'espressione accigliata. โ Hai detto che il fato non puรฒ essere modifica o ci saranno gravi conseguenzeโ€ฆ ma se lui riuscisse ad evitare tutte le conseguenzeโ€ฆโž
(Nome) รจ una persona molto negativa e paranoica per natura, anche se la bambina non lo aveva visto questo, lo ha intuito. Ogni domanda che aveva posto durante la loro chiacchierata era qualcosa di assolutamente catastrofico.
โ Delle conseguenza ci sono sempreโ€ฆ e lui le affronterร  se decidesse di proseguire per questa stra-โž โ Quali conseguenze? โž
Una voce allegra, quasi al limite del fastidioso arrivรณ da dietro. Successivamente (Nome) venne avvolta da due braccia, rimase rigida anche quando appoggia il mento sulla spalle e le parlรฒ. Un sussurro basso, ma non troppo, tanto che anche Guinevere lo aveva sentito. โLa mia signora sta forse complottando contro di me? โž
Il fianco le mancรฒ o forse lo stava solo trattenendo, come se avesse qualcosa da nascondere. Ma ancora Lady (Nome) non aveva capacitร , poteri o abilitร  straordinarie per poter essere utilizzata per i suoi scopi, era piรน un capriccio che si era concesso nei suoi piani.
Qualcosa dal passato che non era riuscito ancora ad abbandonare del tutto, nonostante fosse stato lui a permetterle di andarsene in primo luogo.
โ Avrei qualche possibilitร  forse? โž Era retorica la domanda, con unica risposta. No. Ma lui sembrava quasi divertito. โNo, mia caraโ€ฆ โž disse e poi si allontanรฒ, andando a sedere in una poltrona che non ricordava fosse lรฌ - o forse non cโ€™era mai stata -. Congiunge le mani mentre i suoi gomiti sono appuntati sui bracciolo. โ Ma guarda quiโ€ฆ potremmo quasi sembrare una famigliaโ€ฆ โž Il primo sguardo fu rivolto a (Nome), con note amorevoli parlรฒ โโ€ฆ la madre โž si voltรฒ su Guinevere induro lo sguardo. โโ€ฆ e la figlia irrispettosa. โž Sapeva che le aveva raccontato tutto, non che avesse dubbi. Poi si voltรฒ di nuovo verso la ragazza di cui era ancora innamorato, tornando calmo e rilassato. โ O ma giusto! Lei non รจ nostra figliaโ€ฆ Ma potrebbe essere un buon spunto.โž
Mai! Le guance della (colore) si tinsero e mentre le sue mani strinsero il tessuto giร  arricciato della gonna. โToglitelo dalla testa, non accadrร  mai!โž Canticchia sommessamente. โ Non dare fretta al tempo (nome). Cโ€™รจ un tempo e un luogo per tutto. Quando saremo pronti accadrร  senza che nemmeno te ne accorgeraiโ€ฆ. โž Appoggia il viso al palmo della mano e avrebbe voluto spaccargli la faccia.
โ โ€ฆabbiamo tutto il tempo che vuoi. โž
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ragazza-whintigale ยท 18 hours
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mercy - m.s.
Mira Sorrengail x reader Back in your days at Basgiath, you and your friends made up Mercy, a game of spontaneous โ€œassassination attemptsโ€, to prove your strength and skill in single combat. Mira starts a new game, years after the last one ended, and it has unforeseen consequences. ๐ŸŽง: โ€œI will show no mercy for you, you have no mercy for me, the only thing that I ask: love me mercilesslyโ€ - Hatefโ€”k, The Bravery words: 4.5k ๐Ÿท: Iron Flame spoilers. NSFW, afab reader but no pronouns used, violent homoeroticism, sparring and a teeny bit of blood, childhood friends to college rivals to lovers, mysterious unresolved tension between you, reader is coded as being on the curvy side bc I am, one very brief mention of past abuse from your father, you could be Dainโ€™s sister but I didnโ€™t say that part out loud for inclusivityโ€™s sake, use of the nicknames bunny (derogatory, but also affectionate), sweetheart, and baby. softdom!Mira, mild predator/prey vibes, fingering, overstimulation, biting (once), aftercare, love confession, soft ending, I proofed this with a migraine so pls ignore any grammar/syntax errors lmao
A cold hand closes around your throat. You know it can only belong to one person.
โ€œHi, bunny,โ€ Mira purrs, confirming your theory. โ€œDid you miss me?โ€
Your pulse jumps under her fingers as she moves forward, pressing her body up against your back. You donโ€™t know if youโ€™re more relieved or scared -- sheโ€™s alive, but she hasnโ€™t changed a bit, still hellbent on making you play her little game of cat and mouse.ย 
โ€œWhen did you decide the game was back on?โ€ you ask, finally able to form complete sentences.
โ€œJust now,โ€ she answers, tightening her grip on your neck ever so slightly. โ€œWhy? Have you lost your bite? Did those two years in the middle of nowhere make you even softer?โ€
You burn at the insinuation, bringing a hand up to dig your nails into her wrist -- she hisses in pain, releasing you, and you take the opportunity to slip out from her reach, unsheathing one of the two blades you have left after last nightโ€™s events.
You stalk in circles around each other, waiting for someone to strike first.ย 
โ€œTry not to kill each other before I can say hello,โ€ a familiar voice sighs, and your head snaps up.ย 
Brennan is standing twenty feet away from you, alive.
โ€œTruce,โ€ you and Mira declare in unison, suspending your fight.ย 
You rush forward to embrace her brother, hugging him tightly.
He smiles, resting a hand on your back. โ€œItโ€™s good to see you again, kid.โ€
โ€œSomeone knows how to greet people like a normal person,โ€ you say with a glare over your shoulder at Mira, your voice wavering with emotion. You canโ€™t believe Brennan is standing here in front of you, that heโ€™s still alive.
โ€œAnd someone didnโ€™t punch me straight in the face when they saw me,โ€ he adds dryly.
Your jaw drops. โ€œWhat the hell, Mir?โ€
โ€œI donโ€™t regret it,โ€ she says firmly, crossing her arms over her chest.
Brennanโ€™s gaze lands on the reddened bandage around your arm. โ€œDo you want me toโ€ฆ?โ€
โ€œOh, no,โ€ you say, looking down at it fondly. โ€œThis was a parting gift from the Colonel. Iโ€™d like it to scar.โ€
Both siblings know who youโ€™re referring to, know that the man who sired you and your brother isnโ€™t Dad to you, just his title โ€” heโ€™s never acted like anything other than your commanding officer.ย 
Brennan doesnโ€™t ask if youโ€™re sure, doesnโ€™t push the issue further. He knows your relationship with your father has always been strained, that the Colonel wouldโ€™ve had more than just some choice words for you when he found out you were going to desert.ย 
He remembers the last time he saw you, a week before you and Mira were to enter the riderโ€™s quadrant โ€” he was in his third year at Basgiath, โ€œhomeโ€ for an evening. Heโ€™d been the one to answer the door when youโ€™d shown up, not knowing where else to go.
You didnโ€™t want to follow in your fatherโ€™s footsteps, but you werenโ€™t given a choice; your family are dragon riders, through and through, even if the line of work cost your mother her life.ย 
The mention of her earned you a bloody nose that Brennan had been able to fix near-instantly. Youโ€™d spent the night on the Sorrengailsโ€™ couch, the two of you silently agreeing to never speak of it again.
Mira burns with anger, but she stays quiet. โ€œIโ€™m so sorry, bunny.โ€
โ€œItโ€™s okay,โ€ you say with a sad smile. โ€œAt least heโ€™s finally out of my life for good. Are the kids here, too?โ€
Brennan nods. โ€œVi and Dain are around here somewhere. But things have gottenโ€ฆ weird between them.โ€
โ€œThatโ€™s an understatement,โ€ someone says quite coldly.
You turn, tensing when you see Xaden Riorson standing ten yards in front of you.ย 
โ€œI didnโ€™t expect any members of your family to be joining us, Captain,โ€ he drawls, inspecting you. โ€œWhy the change of heart?โ€
Brennan is about to speak, to vouch for you, but Mira beats him to it. โ€œYou of all people should know that it isnโ€™t fair to judge someone for the actions of their parents.โ€
You put up a hand to stop her, speaking for yourself. โ€œI came here because it was the right thing to do. The name on my uniform means nothing to me, but if you cannot see past it, I will take my leave and fight on my own.โ€
He must realize that youโ€™re serious. He softens ever so slightly, but does not apologize. โ€œVery well. Welcome to the revolution.โ€
Mira leaves you alone โ€” and therefore, on edge โ€” for two days, a silent statement that itโ€™s your turn to sneak up on her, that sheโ€™s waiting to see if youโ€™ll bite.
Nothing has changed about her, including her workout routine โ€” sheโ€™s holed up in the gym before breakfast, when half the fortress is still asleep.
She has her back to the door, settled into a high plank on one of the small stretching mats. A perfect opportunity; sheโ€™s already on the floor, unarmed. Easy.
You take a moment to admire the toned muscle of her back and the green riderโ€™s relic spanning her shoulders before you press your boot into her spine.
She yelps, her concentration broken โ€” her sweaty palms slip against the foam, sending her straight to the floor with a soft thud. You lean down to pin an arm behind her back. โ€œConsider yourself dead, Sorrengail.โ€
Too perfect. Too easy. Itโ€™s your turn to squeak as she yanks you down to the floor with her, your back hitting the hard wood with a wet slap. It feels like your skin is on fire. You gasp for air, but you donโ€™t have time to recover before sheโ€™s looming over you, that devilish grin on her face that youโ€™ve missed so much.
Your friend rolls her eyes, stopping Garrick from leaping in to pry you and Mira apart. โ€œItโ€™s a game we made up as cadets. The two of them took it farther than anybody else, as you can imagine.โ€
You manage to gain your bearings, twisting a leg up and over her shoulder, behind her neck and using the other as leverage to squeeze tighter, locking her in place.
She digs into your hips, clawing at you with blunt nails, but you hardly feel it through the thick thermal fabric of your leggings.
โ€œI should make you a little white flag to wave,โ€ you say with a sweet smile, convinced youโ€™ve won.
She hisses at you, some snide remark already prepared, but someone else speaks first.
โ€œI donโ€™t want to know,โ€ Professor Devera says, looking down at the two of you still tangled up on the floor, โ€œbut we have work to do.โ€
You release Mira, letting her pull back and breathe. โ€œTruce?โ€
โ€œTruce,โ€ she pants in agreement, and you seal the deal with a firm handshake, rising to your feet.
โ€œDoes it bother you at all that she could kill you in your sleep?โ€ Garrick asks as you exit the gym and ascend the stairs.
โ€œThatโ€™s against the rules,โ€ you say matter-of-factly.ย 
โ€œSince somebody canโ€™t bear to admit defeat,โ€ she adds, glaring at you.
The two Lieutenants can tell that thereโ€™s a story here, and there is. The rule was made during your second game of mercy. After a week of back and forth with no winner and no surrender, sheโ€™d taken desperate โ€” or cunning, measures, however you view it โ€” and befriended your bunkmate, Sascha, as a guise to get into your room, where sheโ€™d struck unexpectedly.ย 
Youโ€™d nearly had a heart attack when youโ€™d woken up to see her looming over you. Needless to say, Sascha did not take Mira on another date, and at your insistence, the two of you added a new rule to the game.
โ€œYour target has to be awake, and not doing anything directly related to base safety or following orders,โ€ you explain. โ€œThe barracks are fair game, but not the flight field.โ€
โ€œTruce can be called at any time, but it expires in an hour, or whenever youโ€™re off duty for the day,โ€ Mira adds, and you both make a mental note of the time.ย 
โ€œAnyone can start a game by striking first. Surrenders can last from two days to two years, apparently,โ€ you say dryly.
Mira finishes the set of rules with a narrow glance at you. โ€œAnd you canโ€™t seriously hurt them. You can act in self-defense, but try not to draw blood.โ€ย 
โ€œThat was one time,โ€ you huff, crossing your arms over your chest. โ€œAnd you shouldnโ€™t have snuck up on me while I had a knife in my hand! Itโ€™s a miracle I didnโ€™t kill you.โ€ Thereโ€™s a note of hurt in your voice as you remember how close of a call it had been.
As soon as you saw the blood dripping down the pale skin of her neck, you had dropped everything to take her to the healers, terrified that youโ€™d hit a vein โ€” you hadnโ€™t, but you still didnโ€™t resume the game for two weeks afterward, until the cut had fully healed.ย 
Mira smiles. โ€œIโ€™m touched, bun, but I donโ€™t think you could kill me if you tried.โ€
You only bare your teeth at her in response.
Mira is waiting for you outside the bathroom door, leaning up against the wall looking bored โ€” she must have been here for a while.
She pushes off the wall lazily, smirking at you. โ€œSo, bunny, do you want to give up yet? Call it all off?โ€
You suppress a shiver. โ€œThat wouldnโ€™t be any fun,โ€ you say calmly, hatching a plan; you can lose her easily enough, and get back to your room and be safe until breakfast, when youโ€™ll be properly dressed and armed.ย 
You dry your hands on your towel, dropping it at your feet and putting one leg behind you, bent at the knee as if youโ€™re going to have a proper fight -- then run like hell in the other direction.
You hear her chase after you, the pounding of her footsteps matching up with your racing heart as you make turn after turn.
There are two problems with your plan.ย 
The first; this place is a damn maze. All these doors look the same, and youโ€™re moving too fast to look at the numbers posted on them. And like any good maze, there are plenty of dead ends. You skid to a stop as you realize thereโ€™s no way out of this hallway โ€” or just one way; past Mira.
You quickly find the second problem; youโ€™re running in wet sandals. You trip over an edge of the thick rug that lines the stone floor, headed straight for the ground, but Mira grabs you by the wrist, breaking your fall.
You steady yourself, yanking your arm away.
She lets you go easily, content to stand a few feet back and taunt you. โ€œJust a defenseless little bunny, walking down the hallway in these cute little pajamas, all this skin exposedโ€ฆ I know you donโ€™t have any daggers hidden under that excuse of a shirt,โ€ she says, looking at you with the shine of something predatory in her eyes. โ€œI can see everything.โ€
You move to cover yourself, crossing your arms โ€” the fortress is cold, and you hadnโ€™t bothered to wrap your chest just to walk back from the showersโ€ฆ you squirm under her gaze, embarrassed. โ€œI am clearly at a disadvantage in these clothes,โ€ you huff, โ€œnot fair.โ€
โ€œThatโ€™s on you. You knew this could happen when you got dressed,โ€ she dismisses. โ€œBut youโ€™ve also been at a disadvantage this whole time playing against me. We both know Iโ€™m a better fighter than you. Maybe Iโ€™ve just been faking to let you believe that youโ€™re all big and strong.โ€
Thatโ€™s the last straw. You kick off your shoes and lunge at her, not caring that youโ€™re still in your pajamas, cornered and unarmed โ€” youโ€™re going to end this round now, prove to Mira once and for all that you can go toe to toe with her and come out on top, disadvantaged or not.
She grins. โ€œI was wondering when youโ€™d start really trying.โ€
You knock her to the ground, though she lands more gracefully than you had the other day -- your back is still tender.
โ€œYou really need to switch it up, Bun. This whole wrestling-on-the-floor thing is getting old,โ€ she taunts, grabbing your arm and twisting it behind your back.
โ€œShut - the fuck - up,โ€ you pant. โ€œYou think this game isnโ€™t getting old? Youโ€™re the one whoโ€™s stuck in the past.โ€
You struggle, and she loosens her grip enough for you to hook one arm over her head, squeezing your elbow around her neck in an attempt to get her to give up.
You hear her wheeze, running out of air, and youโ€™re about to triumphantly proclaim your victory when you feel a sharp pinch in your bicep.ย 
She fucking bit you.
You gasp, releasing her and standing upright to cradle your elbow in one hand and inspect the damage. Thereโ€™s a perfect imprint of her teeth in the muscle, two tiny punctures from her canines. โ€œWhat the fuck, Mir? That really hurt.โ€
โ€œOops.โ€ She rises to her knees and licks up the small beads of blood forming on your skin, making you squirm.
Gross. Well, actuallyโ€ฆย 
You donโ€™t have much time to think about it before sheโ€™s pinning you to the wall. You struggle, but she has you trapped firmly against the cold stone.
โ€œAll you have to do is admit that Iโ€™m stronger than you. Say the word, and Iโ€™ll let you go.โ€
โ€œNo,โ€ you spit, โ€œyou cheated and you fucking know it. You were the one who made the no-blood rule.โ€
โ€œPoor baby. Want me to kiss it better?โ€ she asks, looking down at you with that signature smug expression. You want to slap it right off her face, but sheโ€™s currently holding both of your wrists in one hand.
Your stomach flips at the realization of just how strong Mira is, how easily she can pin you down, how she could do anything to you right now if she wanted.ย 
Okay, now is not the time to be horny. You have a point to prove.
You start to struggle, but she only bears down harder, presses in closer.
โ€œIf you wanted this, you could have just asked,โ€ she says quietly, her nose brushing against the side of your neck.ย 
Your resolve is crumbling. The way sheโ€™s talking down to you in that condescending tone and the way her muscles flex as she presses you into the wall have you more turned on than you should be.
You want only one thing more than for her to hold you down and fuck you absolutely stupid, and that one thing is to win, to have Mira Sorrengail beg you for mercy.
You only see one way to get out of this โ€” to cheat, like she did.
You blink up at her, doe-eyed. โ€œMir, please,โ€ you whimper, pretending to struggle, but all youโ€™re really doing is grinding against the muscled thigh she has wedged between yours.
She takes the bait, loosening her grip and leaning down to nudge her nose against yours, connecting your lips, remarkably gentle.
It feels too good to carry out your plan. You melt right into her, your whole body relaxing, and she drops your wrists to rest her hands on your waist, dipping under the hem of your shirt as she steadies you.
She kisses soft and sweet โ€” a stark contrast to the ache in your arm from where sheโ€™d sunk her teeth into your skin.
She pulls away after a moment, smiling at the dazed look on your face. โ€œYou wanna be a good little bunny and let me have my way with you? Let me play with that pretty body?โ€
โ€œYes, please,โ€ you breathe. Itโ€™s not an act; you really do want her hands on you, you have for years. Youโ€™ve never felt this needy in your life, never craved anyoneโ€™s touch this badly.
You should be more careful what you wish for.
You gasp into her mouth as she tugs aside your pajama shorts and brushes her fingertips against the embarrassingly damp fabric of your underwear, right over your clit.
โ€œNot here,โ€ you manage, clinging to your one last shred of rationality โ€” at any moment, someone could walk out of their room and see you here, in the middle of the hallway, half-dressed, with Miraโ€™s hands all over you.
She appears to agree. She pulls you down the hall by your wrist, wasting no time unlocking her door and leading you through it, pushing you right onto her bed.ย 
Your back hits the mattress and sheโ€™s leaning over you in seconds, though the predatory look in her eyes is gone, replaced with something softer.
Your heart pounds. You have no idea what sheโ€™s going to do.ย 
โ€œSuch a cute little thing,โ€ she coos, her hands moving to knead at the plush of your hips. โ€œSpread your legs for me.โ€
You comply instantly, starting to take off your shorts, but she stops you.
โ€œNuh-uh, bun. Keep them on.โ€
You whine softly, but she doesnโ€™t budge. Her hand slides over your thigh, settling over the soft fabric. โ€œSo warm and wetโ€ฆ did you like me on top of you? Like me holding you down?โ€
โ€œYes,โ€ you answer readily, panting even though sheโ€™s hardly touched you. โ€œNโ€™ likedโ€ฆ liked kissing you.โ€
Itโ€™s a thinly-veiled plea for her to do it again, but it works.
You whine into her mouth as she starts to circle her fingers over your clit through the two layers of clothing, smearing your wetness into them. Her other hand slides up to your chest, squeezing gently through the thin cotton of your shirt.ย 
You should have known that this would be good -- itโ€™s Mira. She knows exactly what sheโ€™s doing; sheโ€™s had plenty of bedmates over the years, and she isnโ€™t shy about it at all.
You burn with jealousy at the thought of anyone else being in your position, laid underneath her, her hands all over them and her lips on their neck.
Well, thatโ€™s new, you think. And not at all concerning.
Your inner monologue is interrupted as she pulls back, guiding you to look at her with a gentle hand on your chin, assuaging your worries. โ€œRelax, sweetheart. Itโ€™s just you and me here right now.โ€
You push away the thoughts, closing your eyes and focusing on the three soft sensations -- her lips on your neck, her hands on your chest and between your legs, teasing youโ€ฆย 
She hooks her fingers into the thin straps of your tank top, slipping them over your shoulders one at a time and tugging the neckline down until your breasts spill out over it.ย 
She swears softly. โ€œYouโ€™ve always had such a pretty body, bun. Shame you keep it covered up all the time.โ€
You burn at the praise, feeling exposed, but the embarrassment quickly fades as she kisses her way down your neck and across your collarbones, downโ€ฆย 
You canโ€™t hold back the gasp as she laves her tongue over your nipple, her free hand thumbing at the other.
โ€œOh, you liked that,โ€ she muses, smug, but quickly returns her mouth to the other, sucking gently.
You did. You really liked that. No partner has ever paid this much attention to your chest before, only some casual groping before they moved things downstairs. Nobodyโ€™s paid this much attention to you, period, taken this much time preparing you for the main event.ย 
You can feel the pressure building between your hips, your muscles tightening. You might actually cum just from the way sheโ€™s still circling her fingers over your clit through your underwear, and her mouthโ€ฆ
โ€œWant me to keep going?โ€ She asks, and you can hear the grin in her voice as she continues. โ€œYou know what to say. Just one little word.โ€
You donโ€™t care if this is all an elaborate scheme to get you to admit defeat -- youโ€™d do anything if it meant sheโ€™d keep touching you. Youโ€™re already addicted to her after one dose; you need her like you need air.
โ€œMercy,โ€ you beg, โ€œIโ€™ll admit it, youโ€™reโ€” youโ€™re stronger, youโ€™re the better fighter, just please donโ€™t stop, need it so bad,โ€
โ€œThere we go. That wasnโ€™t so hard, was it?โ€ she coos, smoothing a hand over your hip.ย 
You let out a soft whimper as she sucks hard on the side of your throat, undoubtedly going to leave a mark.
Thereโ€™s that rough edge you were expecting.
She pulls down your shorts and underwear in one quick movement, spreading your thighs apart easily. โ€œGods, bun, youโ€™re soaked.โ€
Enough for her to slip two fingers right in. She finds that special spot near instantly, laughing when you squeak in shock.ย 
โ€œOh, right there? Does that feel good?โ€ She asks, even though itโ€™s clear as day that you fucking love it.
You give her a soft sound of affirmation, biting your cheek to hold back the slew of whimpers.
โ€œYouโ€™re probably used to keeping quiet, hm? Laying in your bunk with a hand over your mouth, wishing someone was there to make you feel good? Do you think of me when you touch yourself, sweetheart?โ€
โ€œYes, ah, I do,โ€ you admit, too far gone to care. Itโ€™s true; youโ€™ve spent many a night pretending your hand belonged to her, imagining a moment just like this.ย 
She continues to batter her fingertips against that little soft spot, not letting up for a second. โ€œAnd does it feel this good when itโ€™s just you alone?โ€
โ€œNo,โ€ you cry, โ€œthis is, ah, this is better, oh, fuck, Mira,โ€
Your fingers flex helplessly, reaching for something, anything to ground you, and she takes pity on you, giving you her hand to hold while you sob into her pillow.
โ€œShh, bun, itโ€™s okay. Just let yourself feel good. Know you needed this so bad, needed someone to fuck all the thoughts out of that pretty head.โ€
She strokes her thumb over your clit in time with the movement of her fingers, and thatโ€™s all you need; that and her soft voice cooing all those condescending things to you.
You clear your head enough to speak properly, or try to. โ€œMira, please, gods, fuck, gonna, ah, gonna cum,โ€ย 
โ€œGo ahead, bun. Cum for me.โ€
Youโ€™ve always been good at following orders.
On her command, every muscle in your body tightens then releases. You grip her hand for dear life as warmth flows through your body, eyes rolling back and cute little whimpers pouring from your lips.
โ€œFuck, bun, you get so tight when you cum,โ€ she swears, but she doesnโ€™t stop or slow down at all, continuing to press and rub and kiss, overwhelming your senses.
โ€œToo much,โ€ you whimper, squirming away from her touch, but she doesnโ€™t stop.ย 
She shushes you softly. โ€œJust relax for me, sweetheart. Itโ€™ll feel better in a minute.โ€
You sob, dropping your head back onto the pillow in defeat -- you arenโ€™t in a headspace to fight it, and you arenโ€™t sure if you even want to; it hurts, but itโ€™s still so fucking good.
She slows for a moment. โ€œYou know what to say if itโ€™s truly too much, donโ€™t you?โ€ย 
โ€œYes,โ€ you manage, โ€œI know.โ€
โ€œGood bunny.โ€
You whine softly at the praise, gasping as the sharp sensitivity turns back into pure pleasure.ย 
She knows those panicked little whimpers mean youโ€™re close. โ€œItโ€™s okay, bun. Let go for me.โ€
You unclench your free hand from the sheets, yanking her down by the collar to kiss you as you fall apart beneath her, your soft cries muffled by her lips.
She slows to a stop, letting you ride it out, giving you a few more soft kisses. You whine softly as she withdraws her fingers, feeling empty without them.ย 
She rests her hand on your shaking thigh, petting the soft skin gently. โ€œItโ€™s okay, sweetheart, weโ€™re done,โ€ she soothes. โ€œYou did so, so good for me.โ€
She easily moves you to sit up in her lap, wrapping her arms around you and letting you rest your head on her shoulder.
She hasn't been this tender with you in years. You savor the moment, hiding your face in the curve of her neck as you try to catch your breath.
โ€œCan you look at me?โ€ She asks after a minute.
You lift your head up enough to see her beautiful brown eyes gazing at you with a softness youโ€™ve never seen in them before.
โ€œThereโ€™s my pretty baby. Was I too rough with you?โ€ She asks, genuine concern in her voice.
You shake your head. โ€œNo,โ€ you promise, nuzzling your face into her neck. โ€œFelt really good.โ€
You feel great. Your whole body feels fuzzy, your muscles relaxed and your brain completely liquified, all thoughts of the weekโ€™s events wiped away save for this moment; Mira holding you so gently, stroking your back โ€” a minute of soft quiet.
You take your chance.
โ€œDo you remember the night we came back from Squad Battle, our second year?โ€ You ask, closing your eyes.
โ€œOf course I remember, bun, that was fucking terrifying. Whyโ€ฆโ€ย 
You continue. โ€œI couldnโ€™t even make it upstairs to my room, I was that exhausted. I was planning to sleep in the courtyard, until you found me.โ€
She looks confused. She knows this story; why are you telling it again? And why now?
โ€œYou didnโ€™t leave my side for a full day. You helped me shower, found me clean clothes, let me sleep in your bed until you were convinced I wouldnโ€™t dieโ€ฆ You put aside the game, and the fact that weโ€™d spent the last two days on opposite sides of a war, because you were that worried about me. Iโ€™ve been hopelessly in love with you since that night, and I have spent every waking moment since graduation regretting how we left things. I missed you so godsdamned much, Mir. I donโ€™t want to be apart from you ever again.โ€
You can feel her sigh of relief, her whole body relaxing against yours.
โ€œI love you too,โ€ she says quietly, still stroking your back. โ€œI was so relieved when I saw you again, bun. I wanted to tell you how much I missed you, how sorry I am for ending things that way, but I was too scared. It was easier to just go back to the way things were before,โ€ she admits. โ€œYou know Iโ€™m no good at that stuff. Youโ€™ve always been the one who was good with words, not me.โ€
You smile, leaning forward to brush your nose against hers. โ€œThen let me tell you every morning and night for the rest of our days how much I love you, Mira Sorrengail.โ€
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ragazza-whintigale ยท 3 days
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๐“จ๐“ช๐“ท๐“ญ๐“ฎ๐“ป๐“ฎ ๐“Ÿ๐“ช๐“พ๐“ต ๐“๐“ฝ๐“ป๐“ฎ๐“ฒ๐“ญ๐“ฎ๐“ผ ๐” ๐“ป๐“ฎ๐“ช๐“ญ๐“ฎ๐“ป
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๐”’๐”ญ๐”ข๐”ฏ๐”ž โžต Dune
๐”„๐”ณ๐”ณ๐”ข๐”ฏ๐”ฑ๐”ข๐”ซ๐”ท๐”ข โžต Comportamento yandere, Fem reader, relazione tossica, matrimonio forzato (menzionato), tentato omicidio, avvelenamento, aborto, relazioni extra coniugarli, tradimento, utilizzo della voce, manipolazione psicologica, instabilitร  emotiva, ricatto, tocco non consensuale.
๐”“๐”ž๐”ฏ๐”ฌ๐”ฉ๐”ข โžตย 3170
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I corridoi a questโ€™ora della notte erano quasi del tutto vuoti, fatta eccezione per i soldati di guardia e della figura leggiadra della bella donna chiamata (nome) Alithea e in futuro Atreides -se mai il matrimonio fosse andato a buon fine naturalmente-. La bellezza della figura meritava per certo il soprannome che gli era stato affidato quando era ancora una bambina. La principessa degli Alithea. Come unica figlia femmina fino ai suoi 12 anni era stata amata e adorata quasi al pari della contessa che una volta era stata sua madre.
La sua bellezza e purezza non era ancora caduta in disgrazia secondo il pubblico.
La sua bellezza, la sua educazione e il suo carattere mansueto avevano permesso tale nomignolo. Poco si potrebbe immaginare che dietro quella bella facciata si potrebbe nascondere una donna non piรน diversa.
Una donna fredda e crudele, cresciuta fino a riconoscere la sua unica utilitร  come scambio tra famiglie. Il nome e lโ€™importanza degli Atreides per una donna fertile ed educata che avrebbe mantenuto alta la discendenza.
Si era quasi stancata di sentire tali voci venire dallโ€™esterno, oramai quasi tutti i servi al servizio del Duca e della sua famiglia avevano familiaritร  con il caratteraccio della donna.
โ Mia signora cosa ci fate sveglia a questโ€™ora? โž La donna si fermรฒ barcollante nei suoi passi. โ Dovreste essere nelle vostre stanze a riposare. โž (nome) ha un aspetto malaticcio nei suoi lineamenti morbidi. Il colore della pelle รจ sbiadito quel tanto che bastava per farla sembrare tra la vita e la morte. I capelli (colore) scompigliati, sono sciolti dal solito complicato intreccio, permettendo cosรฌ delle morbide onde ad accompagnare il suo viso. Il piacevole movimento delle ciocche seguiva il suo viso una volta che decise di poter onorare questa persona con le sue attenzioni.
Duncan Idaho era in mezzo al corridoio con aria solenne. La postura eretta e impeccabile รจ proprio qualcosa che ci si poteva aspettare da casa Atreides e da uno dei suoi fidati.
Lo sguardo dellโ€™uomo affronta con sospetto il corpo gracile ea mala pena sostenuto della sua signora. Non cโ€™รจ traccia di ostilitร  verso qualcuno, solo il suo solito io viziato. O almeno รจ quello degli ultimi 7 anni. Quando dโ€™improvviso la dolcezza della bambina venne sostituita con il gelo caratteristico di casa Alithea.
Duncan non ha mai diffidato di lei. Non che potesse in qualche modo, รจ una donna talmente fragile e minuta che si poteva dubitare potesse ferire qualsiasi componente della famiglia Atreides. Solo non poteva che notare il cambiamento di carattere durante la sua crescita al fianco allโ€™erede Atreides. Davanti agli occhi ha visto come qualcuno potesse sprofondare nellโ€™oscuritร  poco a poco.
Lo sguardo affilato della donna cadde sul soldato, fidato agli Atreides e vicino a quello che sarebbe diventato suo marito. โ Niente di importante Sir, cerco solo di raggiungere il mio futuro marito nelle sue stanze. Mi ha chiesto di parlare in privato. โž
Duncan dubitava che Paul potesse essere cosรฌ dannatamente maleducato da scomodare la sua fidanzata che fino a qualche giorno fa era in letto di morte. Poi nessun -nemmeno Paul- gli aveva parlato di questo incontro e per quanto potesse essere un incontro tra innamorati, di cui dubitava molto, il ragazzo avrebbe comunque avvertito qualcuno della cosa.
In genere lady (nome) non era nemmeno una persona da incontri romantici al chiaro di luna, ne di una avventura in camera da letto. Quindi era ben presumibile stesse architettando qualcosa che avesse a che fare con Paul. Duncan sperava vivamente che questo non li avrebbe messi nei guai.
โ In tal caso lasciate che vi accompagni.โž Il suo onore gli impediva di lasciare la sua signora andare in giro per le sale di Castel Caladan alla ricerca del futuro marito, quando nemmeno riusciva a camminare correttamente.
Stava anche tremando a tratti sotto la stola in lama.
Lo sguardo della donna si assottigliรฒ lasciando brillare le pagliuzze argentate annegate nel (colore) delle sue iridi. (Nome) era abbastanza furba da non tentare una discussione per una tale sciocchezza. Per quanto irrispettosa potesse essere, il tutto sarebbe diventato solo piรน sospettoso. โ Se รจ ciรฒ che desiderate.โž Duncan camminรฒ fino a sorpassare (nome) e guidarla verso la sua destinazione.
La stanza di Paul non era molto lontana, di conseguenza il viaggio fu breve. La principessa bussรฒ con eleganza alla porta e Paul rispose aprendo la porta. La sorpresa era palese dai suoi occhi verdi, ma si riprese lโ€™attimo dopo aver notato anche Duncan. Salutรณ lโ€™uomo con un cenno e poi si rivolge alla donna di Alithea โ A cosa devo la visita della mia signora? โž (Nome) ridusse la sua espressione a puro disgusto e entrรฒ nella stanza lasciandosi alle spalle Duncan e la sua espressione disperata dai capricci e dalle bugie della donna. Paul non fece altro che unโ€™espressione di scuse al compagno fidato chiudendo la porta intimandolo di continuare con i suoi doveri.
โ Spero ci sia un motivo valido per disturbare il tuo riposo e Duncan. โž โ Non gli ho chiesto io di disturbarsi. โž Lady (nome) ha tralasciato le sue condizioni precarie mentre si fermava nel mezzo della stanza incrociando le braccia al petto. La stola e la vestaglia morbida annientava ogni curva che la donna potesse possedere. Un sospirรฒ lasciรณ le labbra di Paul mentre si avvicinava a lei per avvolgere le braccia intorno alla figura della donna, โ La vostra crudeltร  non appassisce mai mia signora, nemmeno quando siete malata. E dire che quando eravate piccola possedevate una tale gentilezza. โž Il calore della loro pelle che si tocca era qualcosa che (nome) ha detestato, e sapeva che in futuro non gli sarebbe bastato questo da lei.
Si crogiolรฒ segretamente nel tepore del loro abbraccio, forse avrebbe dovuto prendere una stola piรน pesante ma non รจ riuscita a trovarla da sola. โ Io inizierei a ritermi il colpevole di tale comportamento se fossi in te, Paul.โž Il suo nome aveva una cadenza sprezzante ma Lโ€™Atreides, in qualche modo contorto, sembrรฒ apprezzare. Paul stampa un bacio sul suo collo, incurante dello strato di capelli che si sovrapponeva alla pelle di (nome). Rabbrividรฌ disgustata.
โ In ogni caso non hai risposto alla mia domanda.โž Si staccรฒ da lei andando a sedere dallโ€™altra parte della stanza. Si versรฒ qualcosa da bere e lo stesso fece per lei. ๏ฟผ(Nome) sapeva fare di meglio che cedere a tali galanterie. Era considerata una bellezza a tal punto che in molti hanno cercato le sue attenzioni con trucchi meschini.
In realtร  Paul sapeva perchรฉ era lรฌ e da cosa era dovuto il suo turbamento. Cโ€™era una incrinatura nella sua solita corazza, lasciando intravedere spiragli di rabbia e nervosismo. Aveva letto attentamento i suoi movimenti e le sue parole. Come si soffermava su qualcosa troppo allungo, come teneva coperto il ventre con la stola e come si graffiava i polsi.โ Devi lasciarlo andare. Lui non ha colpa.โž โ mmh? โž Prese un sorso di bevanda tenendo gli occhi su di lei. Sapeva di cosa stava parlando, non cโ€™รจ stato bisogno di avere conferme, eppure lui ha continuato a fingere di non comprendere. Se lady (nome) non lo conoscesse, avrebbe potuto dire che si stava divertendo a vederla cosรฌ.
Paul la conosceva a sua volta abbastanza da sapere che: niente avrebbe potuto agitare la donna se non la consapevolezza di aver condannato qualcuno per un suo errore. Non era cosรฌ crudele come tutti lโ€™avevano dipinta, e Paul lo sapeva meglio di chiunque altro. Sapeva che probabilmente le occhiaie nere sotto i suoi occhi erano solo la causa delle notte insonne per il senso di colpa.
Senso di colpa.
Forse nessuno a parte lui sapeva che Lady Alithea era capace di provare simili emozioni. Era davvero brava a mascherare le proprie intenzioni dietro la sua freddezza, non sempre ma quasi, questo Paul glielo avrebbe concesso. Forse se non fosse per le sue abilitร  di Bene Gesserit nemmeno lui lโ€™avrebbe notato. โ Non vedo perchรฉ dovrei, (nome), dopo quello che ti ha fatto.โž โ รˆ TUTTA COLPA MIA! LUI NON Cโ€™ENTRA-โž Lโ€™urlo lasciรฒ trasparire tutto il risentimento che aveva nei suoi confronti. Era uscito cosรฌ spontaneo dalle sue labbra che รจ riuscita a fermarlo solo dopo aver sfogato in parte. Certamente si era fermata ad un certo punto e una parte di colpa andava allo sguardo che lโ€™erede degli Atreides le ha rivolto. La turbava ancora, anche a distanza di anni e nonostante la loro differenza di etร . โ โ€ฆ e tu hai utilizzato l'occasione a tuo vantaggio.โž
-Nemmeno i rivelatori di veleno erano riusciti a rilevarlo. Era stata attenta. Talmente attenta che quando il sangue iniziรฒ a colare giรน dal naso e dalla bocca una confusione generale riempรฌ la stanza. Alcuni soldati si sono precipitati lรฌ, altri hanno chiamato il dottore Yueh e di seguito arrivรฒ anche Hawat. Era una delle poche volte che anche il Duca era presente, forse tutta quella confusione era dovuto anche a questo.
Nessuno era riuscito a scoprire chi fosse stato e meglio come avesse fatto. Ma Paul aveva un idea. Unโ€™idea che si era rivelata piรน che giusta. Lo aveva visto chiaramente. -
Le braccia della donna scivolarono dritte lungo il corpo mentre stringeva il tessuto della vestaglia tra i suoi pugni. Non era ben chiaro se si fosse pentita di averlo urlato o se avesse solo temuto per lo sguardo di Paul. Ma il resto della frase รจ comunque stato ridotto ad un sommesso sussurro.
Forse si sentiva colpevole. Lui non lโ€™aveva mai toccata prima senza il suo permesso. Non le aveva mai fatto del male. Eppure lei aveva agito contro di lui. Prima ha cercato di uccidere Paul mentre dormiva con coltello di fortuna, ma fu troppo codarda per portare a termine lโ€™impresa e crollรฒ tra le braccia di Paul. Non aveva detto una parole ne aveva mostrato paura. Poi aveva cercato di avvelenarloโ€ฆ ma cambiรฒ obiettivo. Forse ha sperato qualcuno contestasse la sua unione con Paul, forse non ritenendola allโ€™altezza di diventare Duchessa e unโ€™Atreides. Ma non accade. A Paul bastรณ immagazzinare le informazioni , analizzarle e valutare come risolvere al meglio la situazione. Il suo attentato al giovane Duca non fu mai scoperto, e il suo auto avvelenato fu solo deviato alla soluzione piรน semplice. Il ragazzo cosรฌ vicino a Lady (nome) da averla avvelenata per gelosia.
Questo le fece pentire in primo luogo di averlo scelto e portato con sรฉ su Caladan, di essersi compromessa con lui e di essere stata costretta ad abortire per conservare lโ€™onore di entrambi. โ Forse avresti dovuto pensarci prima a coinvolgere qualcuno di esterno.โž รˆ stato stupido ma lo sapeva giร . Non lo amava nemmeno come meritava.
Ed รจ abbastanza palese che Paul stesse giocando con questi sensi di colpa.
Non le avrebbe offerto uno scambio, lui non ne aveva bisogno per farle fare tutto quello che voleva. Non cโ€™era modo che avessero parlato di scambiare la vita del ragazzo con qualcosa che andasse a vantaggio di Paul e Lady (nome) lo sapeva abbastanza bene.
โIn ogni caso ora non dovrai piรน temere di coprire quella gravidanza indesiderata e io non dovrรฒ tenere un bastardo.โž Un erede bastardo. Era qualcosa di ironico adesso, agli occhi del giovane Paul. Non gli ricordo minimamente sua madre, che diede al Duca Leto lโ€™erede che tanto desiderava.
La donna era colma di rancore, colpe e imbarazzo, per questo non proferรฌ altra parola. Non cercรณ di salvarsi o giustificare i fatti evidenti, lui era lโ€™unico oltre a lei a saperlo e poteva dedurre fosse solo grazie alle sue predizioni. Nemmeno il povero Elias era a conoscenza dellโ€™avere messo incinta la futura sposa di Paul. Forse era meglio cosรฌ.
โ Dovresti essere grata. โž La voce di Paul perse lโ€™affetto e il rimprovero. Divenne solo fredda come se avesse perso la possibilitร  di provare sentimenti. Si avvicinรฒ alla forma della sua signora prendendo a coppa il suo viso dai tratti morbidi tra le mani. La principessa si sentiva disgustata. โ Per cosa? โž โ Per non averti condannata con lui. โž
In un lampo di rabbia (nome) spinse le mani sul petto del ragazzo, allontanandosi quel che bastava.
In primo luogo pensava glielo avrebbe concesso, nel suo stato attuale, lui era piรน forte di lei. Perciรฒ la distanza era quella che lui gli aveva concesso a prescindere. โ Avrei preferito morire a causa del mio stesso veleno che rimanere qui con te. โž La principessa strinse i denti ad ogni crudele dichiarazione mentre si dirige verso la porta con lโ€™unico intento di andarsene.
โ Non uscire dalla stanza. โž (nome) si fermรฒ nei suoi passi, con la mano sulla maniglia e un piede pronto a dare il primo passo per uscire. Sapeva che Paul era in grado di usare la voce, aveva sentito parlare della cosa molte volte da sua madre mentre si esercitavano. A riguardo cโ€™era un tacito accordo. Lui non avrebbe dovuto usarlo su di lei.
Per quanto non fossero mai stati messi termini e condizioni lui lo aveva fatto solo una volta, esclusa questa. Forse รจ stata quella volta a convincerlo ad non utilizzarlo. Lei aveva dato letteralmente di matto, urlando e cercando di attaccarlo direttamente.
Nessuno ha saputo dare una risposta a tale comportamento e la situazione tacque in pochi giorni, lasciando unโ€™alone di mistero sulla vicenda.
Lo sguardo della donna era intriso di rabbia e sanguinaria voglia di fargli del male. Paul la guardava a sua volta con una sorta di sfida nei suoi occhi. Sarebbe stata sopraffatta dalla voce o sarebbe stata rinchiusa per aver attentato alla vita di Paul?
Era quasi sicura che nella seconda avrebbe sofferto piรน lui che lei, per questo quando mosse i suoi primi passi verso il fidanzato lui socchiuse le labbra. Pronto a richiamare qualsiasi ordine lโ€™avrebbe riportata al suo posto. Ma lei si fermรฒ ancora prima di poter fare unaltro passo.
Lo sguardo di Paul era ancora su di lei. I suoi capelli ondulati ricadenti sulle sue spalle cadenti. La sua vestaglia argentata e la stola che era caduta dalle spalle e ora si reggeva solo alle braccia della ragazza. Una visione dannata e patetica proprio come era la sua signora quando nessuno poteva vederla a parte lui. Lโ€™orgoglio e la vanitร  erano scomparsi a favore della dolce disperazione e dai sensi di colpa. Ma in fondo lโ€™Atreides non avrebbe potuto desiderare altro che essere lโ€™unico spettatore di tale vista.
Nessuno avrebbe potuto ammirare la luce fioca e semplice di una donna, che aveva imparato a mantenere le apparenze di freddezza e nobiltร , sfaldarsi davanti a qualcosa che la stava mandando in frantumi poco a poco.
Paul era quella cosa ed entrambi lo sapevano.
I primi passi di lui furono intercettati dalla donna che indietreggiรฒ per mantenere la distanza iniziale. Un sospiro tra l'esasperato e il divertito ha lasciato Paul mentre parlava nuovamente. โ Devi smetterla con queste scenate. Non ti serviranno a molto soprattutto se sono lโ€™unico ad assistere.โž I loro occhi erano fissi lโ€™uno sullโ€™altro. Niente sarebbe cambiato nel comportamento della donna, lo sapeva. Eppure i suoi occhi erano ancora attenti a qualsiasi cosa lui volesse fare di lei. Avrebbe mantenuto le parole eppure lei non era ancora disposta ad avvicinarsi. โ Spiegami come posso farmi ascoltare, senza per forza darti un ordine. โž Quel potere non era un semplice ordine! Se fosse stato solo un ordine lei avrebbe ignorato il tutto e poi sarebbe andata avanti per quello che credeva meglio. Ma in quei momenti il suo corpo smetteva di essere una sua proprietร  e faceva ciรฒ che quel coro di voci le diceva di fare. Cacciata e privata della sua stessa volontร . รˆ cosรฌ che si poteva descrivere.
โ Non puoi. semplice, no? Basta solo che mi lasci stare, e che lo scagioni da quelle accuse, e per un poโ€™ continuerรฒ questa recita, per un poโ€™.โž Per un poโ€™โ€ฆ Non significava per sempre. Non si sarebbe calmata e questo sarebbe solo qualcosa di temporaneo. Era come una pietra che colpiva il vuoto. Non faceva alcun rumore. Nessuno dei due aveva un discorso collegato con quello dellโ€™altro eppure continuavano a parlare sulla medesima linea. Lei era lรฌ per un motivo e poi avrebbe voluto andarsene il piรน lontano possibile. Anche il fondo del mare di Caladan le sembrava piรน accogliente e invitante di quella stanza soffusa di luce. Mentre lui desiderava cercare di convincerla a rimanere, nella sua stanza e nella sua vita. Non che lei avesse quella gran scelta in questione ma lui desiderava ancora che lei lo volesse almeno un poโ€™.
Fece un altro passo e poi unโ€™altro e un'altro ancora, verso di lei, in silenzio. Ma lei si allontanava ancora, ancora e ancora. I passi erano traballanti e non si poteva escludere lโ€™eventualitร  che potesse cadere. โ Sai davvero essere crudele mia signoraโ€ฆ soprattutto con me. โž A Paul sembrava piacere evidenziare come le sue parole taglienti perdessero Lโ€™affilatezza in sua presenza, intrecciando le proprie parole con terribile sarcasmo. Lei inciampรฒ su qualcosa e cadde seduta sul letto del ragazzo. Non poteva sapere cosa, ma ha immaginato fosse colpa di Paul. Era sempre colpa sua anche quando non lo era, ai suoi occhi.
Non sapeva esattamente come fosse finita lรฌ, ad un'estremo della stanza, opposto a dove era. Quanti passi senza guardarsi attorno aveva fatto? Quando si era persa troppo in profonditร  negli occhi di Paul e dell'odio che provava per lui.
โ Ti odio. โž Lui rise alla conferma delle sue parole. Questo era odio. Un odio patetico che gli si addice magnificamente. โ Lo so. โž Si avvicinรฒ al suo volto, lasciando poco spazio tra loro, tanto che ogni respiro sfiorava le pelle del loro volto. Gli (colore) della donna erano spalancati in cerca di una soluzione, di un indizio o di qualche bagliore, negli occhi del futuro marito. Una qualsiasi scintilla ma niente. Lui era impassibile e illeggibile come lo era sempre stato, e questo lโ€™ha terrorizzata. Come nei loro primi incontri, come nel loro primo incontro. โ Cosa vuoi in cambio? โž Dopo un lungo silenzio lady (nome) si decise a parlare. Di solito durante i loro scambi di parole non si parlava mai di scambi o mediazioni. Nessuno dei due avrebbe ceduto qualcosa per averne un altra. Specialmente (nome).
โ Rimani. โž Era decisamente generica come risposta e la ragazza si trovava spazientita da tanta indulgenza. Se fosse stata solo una notte potrebbe anche essere un buon affare. Se fosse trasferire le sue stanze in quelle di Paul per il suo ultimo periodo qui a Caladan prima di tornare a casa per organizzare i preparativi per il matrimonio, era eccessivo ma ancora glielo poteva concedere. Aveva chiesto un prezzo molto alto in fondo, per quanto lei stessa non volesse ammetterlo. Ma se intende per tutta la sua vita era troppo. Lei per quando crudele e fredda potesse essere aveva sempre mantenuto la parola data e per questo raramente faceva promesse soprattutto quando non voleva o non poteva mantenerle.
โ Tutto ma non questo. โž
โ Prendere o lasciare, (nome). โž
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ragazza-whintigale ยท 5 days
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The curse is broken. The king is returned. Heโ€™s every bit as terrifying as any serpent. I donโ€™t care. I run into his arms.
Cardan and Jude - The Cruel Prince
Artist: @itsartbybea
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ragazza-whintigale ยท 14 days
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Could you make a part 2 of the cassis pedelien fic pls
๐”œ๐”ž๐”ซ๐”ก๐”ข๐”ฏ๐”ข โ„ญ๐”ž๐”ฐ๐”ฐ๐”ฆ๐”ฐ ๐”“๐”ข๐”ก๐”ข๐”ฉ๐”ฆ๐”ž๐”ซ ๐”ต ๐”ฏ๐”ข๐”ž๐”ก๐”ข๐”ฏ
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๐”’๐”ญ๐”ข๐”ฏ๐”ž โžต The Way To Protect The Female Leadโ€™s Older Brother
๐”„๐”ณ๐”ณ๐”ข๐”ฏ๐”ฑ๐”ข๐”ซ๐”ท๐”ข โžต Comportamento Yandere, relazione tossica, Abuso di Potere, Matrimonio Combinato, dinamiche di potere contorte, Sorella maggiore invadente, tocco non consensuale.
๐”“๐”ž๐”ฏ๐”ฌ๐”ฉ๐”ข โžต 4021
โŸข๐™ฟ๐š›๐šŽ๐šŒ๐šŽ๐š๐šŽ๐š—๐š๐šŽ / ๐š‚๐šž๐šŒ๐šŒ๐šŽ๐šœ๐šœ๐š’๐šŸ๐š˜ โŸฃ
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Erano quasi terminati i due maledetti anni promessi da Cassis, e (Nome) non ha semplicemente potuto ignorarlo come aveva pianificato. Lui te lo ha ricordato sempre, ogni giorno, affinchรฉ la sua fidanzata vivesse nella consapevolezza che non poteva scappare da lui in primo luogo.
La spiacevole sensazione di prurito in fondo allโ€™anima era qualcosa che ancora non era riuscita a levare. Il non avere un vero controllo su se stessa la stava lentamente portando ad una specie di leggera e ironica pazzia. Ma questo non sembra infastidire Cassis o semplicemente lei non lo aveva mai notato. Gli occhi stanchi e quasi sempre socchiusi anche durante le conversazioni piรน interessanti. La bocca era asciutta per qualsiasi discorso e pregna di quell'espressione di disgusto per il mondo e per lui. Sentiva le mani fredde e ossute, ma non aveva freddo e soprattutto era difficile avere le sue stesse ossa esposte come pensava di sentirle al tatto. Forse รจ per questo che ha iniziato a strofinarle tra di loro in continuazione, quasi in uno scatto nervoso. Il rumore della porcellana pregiata risvegliรฒ (Nome) improvvisamente e nuovamente si รฉ ritrovata ad incontrare gli occhi soleggiati di Cassis. Era possibile stesse parlando, con lei e di qualcosa di importante - almeno a parer suo - e a cui Lady (Nome) aveva smesso di prestare attenzione nellโ€™istante in cui aveva capito che non era qualcosa che meritava la sua reale attenzione. Non sapeva essere sintetico e sbrigativo. Ogni suo discorso conteneva ben poco di cose davvero importanti, la maggior parte era qualcosa relativo alla sua scarsa disattenzione. (Nome) lo riteneva marginale.
โ Non pretendo realmente una risposta: Mi stavi ascoltando, (nome)? โž Se Cassis non pretendeva una risposta perchรฉ la domanda suona cosรฌ autoritaria nellโ€™istante in cui lโ€™aveva pronunciata? Ma poi la nobile si รฉ ricordata che in questi 2 anni lโ€™aveva sempre illusa di avere una libertร  effettiva o un vero potere decisionale in quello che lui aveva giร  deciso. Niente era qualcosa su cui sarebbe semplicemente passato sopra, soprattutto se lei avesse mai cercato di fare di testa sua. โ Mi stavo solo godendo questo thรฉ. Non dovrei, Mio signore? โž Le due ultime parole le uscirono a fatica e ha quasi temuto di soffocare in esse, ma non lo ha fatto.
(Nome) nascose le mani sotto il tavolo di nuovo, con una certa discrezione. Ha fatto passare le punte dei polpastrelli di una mano sullโ€™altra. Un movimento leggero e delicato, niente di doloroso o fastidioso.
Lei, in realtร , odiava quel thรฉ e non era davvero qualcosa che meritasse le sue attenzioni, come volevi di certo illuderlo. Il bergamotto e la menta con il miele, erano solo le fragranze che piรน frequentemente indossava Cassis, e semplicemente le รจ sembrato che volevano farle il lavaggio del cervello. (Nome) aveva letto diverse storie di uomini che usavano certe fragranze ricorrenti per far invaghire una qualsiasi donna con il tempo. Questo doveva essere associato a sensazioni e gestiti piacevoli naturalmente.
Non era cosรฌ diverso dagli Agriche che tanto disprezza.
E lei detesta il bergamotto.
Cassis non sembrava convinto della sua risposta. Lady (Nome) non sapeva se era collegato a quei micro segnali di repulsione o al fatto che ogni volta che accennava ad un argomento fastidioso lei nascondeva le mani come se fosse colpevole di qualche crimine.
In ogni caso non aveva nascosto il fastidio sotto una delle solite maschere, non cโ€™era nessuno da cui doveva nascondersi. โ Sei costantemente distratta ultimamente, dovresti concentrarti sui preparativi. Manca solo un mese al matrimonio.โž Non era del tutto colpa sua se era distratta. In primo luogo (Nome) non voleva nemmeno il matrimonio, non era pronta e tanto meno lo sarebbe mai stata con lui. Ma sapeva che non avrebbe avuto molto effetto se lo avesse puntualizzato ancora. Niente sarebbe cambiato e il matrimonio non sarebbe stato annullato. Era solo una grande perdita di voce e forze. โ Sono solo nervosa tutto qui. โž Certo non nel senso in cui voleva lui ma lo era. Avere una vita legata al proprio aguzzino non poteva non renderla nervosa e allo stesso tempo il mat rimonio era qualcosa che avrebbe dovuto emozionareโ€ฆ ma non lo ha fatto. Lei non provava niente.
Non stava piรน sfiorando le sue mani, percependo vene e capillari superficiali, ma stava sfregando intensamente la pelle creando un intenso rossore, niente di doloroso solo fastidioso.
Cassis si era alzato dalla sua sedia in metallo verniciato di bianco con cuscini di velluto azzurro soffici e lisci. La sedia aveva emesso un suono fastidioso mentre strisciava a terra, e semplicemente (Nome) si รฉ costretta a stringere gli occhi per non soccombere al suono. Il Pedelian, da dove era seduto, di fronte a lei, si รฉ spostato dietro di lei. Le sue mani troppo grandi e ruvide si posarono sulle sue spalle scoperte e vulnerabili. Ogni tocco e vibrazione sulla sua pelle le faceva tremare intensamente sul posto.
Ora ha iniziato a pizzicare e a creare calore, lo sfregare รจ diventato piรน insistente e (Nome) ha aumentato la forza.
โ Nessuna bugia avrร  piรน qualche effetto ora, mia signora. Dovresti iniziare a convivere con lโ€™idea che tra poco saremo marito e moglie.โž Si รจ morsa la guancia, e al ricordo di come che lโ€™avrebbe messa sul suo stesso piano. Non lo voleva, voleva che la trattasse ingiustamente per avere qualcosa per cui incolparlo.
La pelle dei polpastrelli รจ stata sostituita dalle unghie. Graffi e sangue si mescolano e bruciano intensamente. Ha lasciato un bacio sulla tempia e ha fermato le mani. Non cโ€™era tutto quel sangue che sentiva e nemmeno tutti quei graffi bruciare. โ Sarร  meglio disinfettare queste feriteโ€ฆ chiamerรฒ qualcuno che lo faccia.โž
Dopo di che se ne รจ andato attraverso la porta che collega il giardino alla tenuta Pedelian, ordinรฒ ad una delle tante serve di tenerle compagnia, per tutto il tempo che sarebbe rimasta lรฌ fuori e di prendersi cura della sua disattenzione.
Era sotto intenso che non poteva rimanere lรฌ per sempre e nemmeno per troppo tempo. Avrebbe sicuramente pensato che stesse tramando qualcosa, anche se non poteva davvero farlo. Non ora, nรฉ dopo.
(Nome) si รจ chiesta come avrebbe potuto convivere con questo, con lui e con questo matrimonio. Lui glielo aveva ordinato quindi tecnicamente avrebbe dovuto farlo e basta. Arresa, Lady (Nome) si ritirรณ nelle tue stanze, tra qualche ora avrebbe dovuto incontrare il fioraio per scegliere le ultime composizioni e sarebbe stato seccante se fosse stata rimproverata per il ritardo da Cassis.
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Qualcuno ha bussato insistentemente alla sua porta e semplicemente chi era dallโ€™altra parte non si era preoccupato di aspettare che (Nome) rispondesse. La figura appena entrata, si fermรฒ sulla soglia guardando la scena che, per qualche motivo le era familiare.
La serva si fermรฒ dallโ€™intrecciare i capelli. Era mattina presto e certamente Lady (Nome) doveva essere presentabile come minimo prima di poter ricevere qualcuno. Lโ€™altra opzione era un aspetto impeccabile, come aveva preteso Cassis, ma a volte cโ€™erano occasioni troppo importanti per poter aspettare che lei fosse perfetta.
Nellโ€™istante in cui era stata fissata la data del suo matrimonio, รจ diventata di colpo una dame delle piรน importanti del continente eppure sua sorella, Reina, poteva molto spesso dimenticarlo. Non che (Nome) lโ€™avesse vista molto durante questi 2 anni, quindi non ha avuto molte occasioni per usarlo contro di lei. Ma era sicura lo avrebbe odiato.
Reina non era cambiata molto e conservava ancora la sua autoritร  di sorella maggiore. La bella nobile si รจ domandata brevemente se anche Cassis lo faceva con Sylvia, e semplicemente ha provato pietร  per la sua futura cognata.
โ Sorella..? โž Il silenzio di quellโ€™istante, per un attimo le ha parlato piรน di come avrebbe fatto normalmente. Con uno sguardo da parte di sua sorella e un gesto della futura Pedelian, la serva รจ stata congedata. Come minimo avrebbe riferito la cosa a Cassis, ma di colpo era passata in secondo piano, come se (Nome) fosse diventata di colpo intoccabile con la bionda presente. Reina si avvicinรฒ alla sorella minore e sciolse semplicemente il lavoro della serva, per procedere a modo suo, come sempre.
Sembrava disgustata dallโ€™operato della donna. โ Pensavo che la famiglia Pedelian non avrebbero badato a spese per la cameriera personale della loro futura signora. โž Non sembrava delusa, lo era e basta, come se la (colore) fosse davvero superiore a chiunque fosse presente in quella residenza. Come se non fosse una novella futura sposa, ma la diretta matriarca della famiglia. Per il momento non era niente di questo, anche se un giorno lo sarebbe stata, ma per ora valeva meno di zero.
โ รˆ solo provvisoriaโ€ฆโž (Nome) ha sottinteso che avrebbe scelto qualcuno di molto piรน appagante e rispettoso di quella donna. โ Sarร โ€ฆโž
Mentre parlavate non aveva mai smesso di acconciarle i capelli. Il ricordo della sua infanzia, invase la mente di Lady (Nome), mentre Reina faceva lo stesso quando erano piรน piccole. Quando Reina non era sposata e non aveva quelle pesti dei suoi 3 figli e la piรน giovane non stava ancora complottando per affondare il suo futuro marito.
Lโ€™intreccio era preciso e pulito, e decisamente piรน stretto di quello della serva. Poteva quasi fermare il flusso sanguigno se davvero fosse stato possibile. Questo era quello che si doveva pretendere da una cameriera che avrebbe preso questo ruolo. Ma (Nome) poteva immaginare che non potesse esistere una persona piรน affidabile di questa donna, per stare al suo fianco.
โ Come procede la tua relazione con Cassis? โž Lโ€™affermazione era uscita dal nulla. Non aveva usato titoli o onorificenze vicino al nome dellโ€™uomo che era a tutti gli effetti lโ€™erede di casa Pedelian. Reina era sempre stata una donna irrispettosamente elegante.
Tutto quello che poteva dire era cosรฌ semplice ed essenziale quando era con Reina. Ma lei era seria! o forse la stava prendendo in giro? Sperava la seconda ma era chiaro fosse la prima. โ Procedeโ€ฆ almeno credo. โž Si sono fissate per minuti interminabili negli occhi e semplicemente aveva capito cosa intendeva con la sua vaga risposta. Aveva iniziato ad inserire nel raccolto un complesso di nastri dai colori azzurro e blu, dando un qualche tocco di colore, imprimendo saldamente la consapevolezza del suo ruolo e poi del proprio nei confronti di (Nome) .
โ Invece tu che cosa ci fai qui? โž Non capitava molto spesso che le due sorelle avessero tempo di qualitร  da passare solo loro due. Cโ€™era sempre la presenza di Cassis o suo cognato o ancora i suoi nipoti. Nessuna chiacchierata tra sole donne adulte e anche allora vi erano orecchie indiscrete a cui non era saggio far ascoltare. Cameriere, lady Pedelian o ancora Sylvia.
โ Ma come? non posso prendermi una pausa dai miei doveri di Moglie e Madre per aiutare la mia adorata sorella minore con il proprio matrimonio. โž Mancava un mese al matrimonioโ€ฆ ma era plausibile. Spesso Reina rammenta come (Nome) fosse la sua preferita.
Le due piรน grandi in casa e un'etร  molto piรน vicina rispetto alle due gemelle. Ma la (colore) sperava ci fosse di piรน per questo suo intervento.
โ Avete giร  piani per il futuro? โž (Nome) capii allโ€™istante e molto bene cosa intendeva con questo, era molto velato ma era il loro modo di parlare. Quel modo di parlare segreto per intendere cose che gli altri non avrebbero dovuto capire. Piccoli cenni del capo, guardare in un certo punto ad un certo punto, gesti con le mani del tutto nella norma ma che in un preciso ordine avevano tuttโ€™altro significato.
Questo aveva fatto Reina - decisamente la piรน intelligente della famiglia- che aveva capito che qualcosa non era come dovrebbe essere.
Aveva ritenuto ad un certo punto necessario che lei รจ la sorella avessero un modo diverso per comunicare.
Ma questa volta non ha avuto bisogno di alcun segnale. Solo di una semplice frase.
Lo avete giร  fatto? O ancora meglio: Ha giร  fatto qualcosa?
Reina non aveva staccato il suo sguardo da (Nome) anche quando questโ€™ultima lo aveva rivolto altrove rispetto al riflesso glorioso della sorella. โ Non esattamente. โž La bionda odiava le risposte vaghe. Questa era una di quelle. โ Dovresti essere piรน specifica. โž Strinse un pรณ troppo il nastro e le due ciocche sigillando lโ€™acconciatura appena completata. Reina la voltรณ di scatto. Ora erano una di fronte allโ€™altra. โ (Nome), cara sorella, se fosse per me non saresti in questa situazioneโ€ฆ โž La sua mano accarezzรฒ affettuosamente il viso della sorella piรน piccola. โ โ€ฆ se ti ha fatto qualcosa, qualsiasi cosa, farรณ tutto per fargliela pagare. Q-U-A-L-S-I-A-S-I.โž
I suoi occhi castani erano fuoco ardente che divampava. Cosa poteva fare? โ So cosa pensiโ€ฆ lo ti si legge negli occhiโ€ฆ โž Se possibile il fuoco divenne ancora piรน divampante nei suoi occhi, (Nome) temeva sul serio lโ€™avesse bruciata viva.
โ Esistono molti modi per far soffrire una personaโ€ฆ โž
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(Nome) si mosse tra le coperte risvegliandosi da uno di quei sonni profondi e intensi. Ne aveva sentito il bisogno in questi anni, era da tempo che non dormiva come si deve. In parte dovuto ai preparativi e in parte per lโ€™insistenza di Cassis, i suoi pensieri erano diventati un peso che aveva colpito anche il suo sonno. Avere qui sua sorella รจ sicuramente la cosa migliore che le sarebbe potuta capitare- batte di poco la scenata di (Nome) e Cassis per la scelta del profumo che (Nome) avrebbe usato per il matrimonio-.
Ogni qual volta che lui avrebbe cercato di cambiare qualcosa che Lady (Nome) aveva scelto, Reina interveniva in una discussione diplomatica e insistente su chi poteva avere la meglio - ovviamente lei-. Eโ€™ rinfrescante e rassicurante, tanto quanto la sensazione della silenziosa rabbia di Cassis.
Ogni tradizione รจ stata rispettata e ogni obiezione e cambiamento richiesto da Cassis era stato eliminato. Eโ€™ sbalorditivo, voleva davvero imparare anche lei qualsiasi nome avesse questa arte nel discutere che Reina padroneggiare.
Un gemito di contentezza รจ uscito dalle labbra sottili senza pensarci e senza consapevolezza della sua presenza. โ Pensi che possa durare in eterno?โž (Nome) ha aperto gli occhi in un sussulto e ha visto Cassis nel suo stato rilassato, se non fosse per lโ€™irritazione che gli addobbava il viso.
Non ha dato segno di paura o sorpresa nel vederlo nella sua stanza. Ha giร  messo in chiaro dal primo momento che tutto ciรฒ รจ suo รจ di Cassis e tutto quello che รจ di Cassis รจ anche suo. Oltre ad aver sottolineando piรน volte che avrebbero comunque finito per condividere un letto tra meno di 2 settimane - 1 anno e 10 mesi la prima volta -.
Questo gli รจ sembrata una scusa sufficiente per svegliarsi alle prime luci dellโ€™alba, raggiungere la stanza della sua fidanzata e sedersi sul suo letto per osservarla e avvolte toccarla. (Nome) non credeva fosse una buona scusa e di conseguenza aveva cercato di allontanarloโ€ฆ le prime volte. Presto ha capito l'inutilitร  del gesto e lo ha lasciato fare. Le sarebbe bastato urlare e qualcuno avrebbe rimproverato il comportamento del ragazzo nei confronti della sua novella sposa, se mai avesse osato andare oltre.
โ Non riesco a capire cosa intendi con questo. โž Lei si รจ tirata a sedere e poi si รจ allontanata il piรน possibile mentre lui si metteva piรน comodo sopra le coperte. Un sospiro esasperato lascia Cassis e (Nome) poteva quasi sentirsi orgogliosa del turbamento che provava anche se non era niente in confronto a quello che aveva provato in quel periodo. โ Ti prego (nome), non fingere di non capire. Non ti si addice.โž รจ vero. Ha finto di non capire, ma era sempre meglio fingere di non sapere. Lui sembrava non aver mai imparato questa lezione e sperava che prima poi la vedesse dalla sua prospettiva ma il suo sguardo sembrava dire il contrario.
In ogni caso finge di non sapere le riusciva meglio di qualsiasi altra cosa e di conseguenza lei stessa pensava le si addicesse come cosa.
โ รˆ solo colpa tuaโ€ฆ non hai niente di cui incolparmi. โž (Nome) si accasciรฒ in modo rilassato tra i cuscini. La sua facciata era caduta, e decise di non sostenere piรน quella bugia, per il momento. โ In quale modo sarebbe colpa mia?โž Il suo viso era corrugato in una espressione mista tra lโ€™irritazione e la sorpresa per il cambiato repentino di (Nome). La sua voce perรฒ era ancora dura e gelida come sempre. โ Io non ho mai voluto questo matrimonio, non lo voglio ora come allora.โž Non poteva mentire su una cosa del genere. Lo dimostrava a quanto era arrivata. Cederlo ai loro nemici pur di fuggire da questo, e successivamente avrebbe sop portato qualsiasi punizione le avessero affidato dopo il suo ritorno. Solo non era disposta a continuare con questa punizione. Persino le celle fredde dei Pedelian potevano essere piรน invitanti di questo matrimonio.
โ Avevi detto che avresti sopportato qualsiasi punizione, ora ti rimangi la parola. Eppure sposarmi non mi sembra una poi cosรฌ grande punizione.โž Era facile per lui parlare. Lui aveva deciso di portare avanti il buon nome della sua famiglia, (Nome) invece aveva optato per vivere con tranquillitร  senza grandi pretese. Lui lโ€™aveva trascinato in questa cosa, in fondo tra tutti aveva scelto lei. Chissร  cosรฌ ci ha visto allora?
โ Speravo sinceramente in una punizione piรน magnanima.โž Lui rise sotto i baffi. โ La prigione ti sembra una punizione magnanima? โž In realtร  no, ma era piรน allettante di stare con lui per tutta la vita.
โ Il matrimonio รจ una prigione. Solo senza sbarre.โž Parole di sua sorella. Le stesse che disse una settimana dopo il suo matrimonio, quando avevano litigato per qualcosa che (Nome) aveva classificato irrilevante, ma che nel loro contesto sembrava esagerato.
โ Hai un modo contorto di vedere di vedere le relazione amorese. โž Non era di certo una relazione quella, tanto meno amorosa. Lo ha fulminato con lo sguardo mentre lui fissava le sue mani giocherellare con lโ€™orlo della tua adorabile camicia da notte in seta. Era piรน a suo agio quando (Nome) non cercava di squarciarsi le mani e non gli gridava quanto fosse sbagliato. โ I discorsi servono a questoโ€ฆ rivelare quello che รจ stato nascosto.โž Altra frase di sua sorella solo questa era dedicata a lei.
Quando Reina di notte entrava di colpo in camera dopo aver scoperto come (Nome) era fuggita sfacciatamente di nascosto senza dirglielo e la costringeva a raccontarle tutto. Terminava sempre in questo modo il discorso per poi complimentarsi per essere riuscita a ingannare tutti -tranne lei ovviamente-.
โ Sai essere molto piรน loquace a questโ€™ora, mia signora. โž Cassis era ad un palmo dal suo naso quando ha parlato, e (Nome) -persa nei suoi pensieri- se ne era accorta troppo tardi. Le sue mani lโ€™avevano avvicinata a lui con estrema facilitร  lasciandola quasi sorpresa di quanto potesse essere forte.
Se mai avesse pensato di fuggire, avrebbe dovuto giocare d'astuzia e non sulla mera forza fisica. Ad Cassis sarebbe bastato poco per alzarla di peso e riportarla indietro da lui e dalla sua famiglia.
In un gesto istintivo (Nome) ha inarcato la schiena, per evitare la sua mano. Solo non aveva calcolato abbastanza adeguatamente la distanza da prevedere lโ€™incontrarsi dei loro petti.
I loro occhi non avevano molta distanza tra loro, tanto che avrebbe sentito anche il piรน leggero dei suoi respiri.
โ Sarรฒ anche loquace ma tu sei invadente. โž (Nome) ha puntualizzato stanca di qualsiasi cosa potesse fare Cassis. Non si era trattenuta piรน -non che avesse realmente intenzione di farlo in ogni caso - ma ora si sentiva solo maggiormente autorizzata. Le sue labbra erano sul suo collo lasciando baci a farfalla, mentre le sue mani viaggiavano leggere sui suoi fianchi e sulla sua schiena.
Si รฉ sentita Delusa e in gabbia, nonostante parte di questa situazione fosse proprio sua.
Per quanto (Nome) potesse riconoscere che quello che aveva fatto e la presenza di Reina lo rendessero frustrato e allontanato, la sua ragazza non lo trovava comunque giustificabile.
Il mix di inadeguatezza a qualsiasi ruolo lui potrebbe ma volere per lei, il formicolare sotto la pelle e alla pelle dโ€™oca; Formano sonata di disgusto che penetra la pelle bel curata e profumata. Lo spinse via, o almeno era quello che voleva fare. Lโ€™unico risultato ottenuto era una distanza di a malapena 20 cm dei loro volti, e fermando di conseguenza le mani di Cassis. Una al centro della schiena e lโ€™altra sul suo fianco destro. โ Cโ€™รจ qualcosa che non va? โž Sussurrรฒ a bassa voce, affinchรฉ solo lei potesse udirlo. Il tono era leggero e amorevole, quasi come non ci fosse stata una discussione poco prima. Come se entrambi lo voleste davvero. Come se lei volesse infrangere la tradizione della prima notte di nozze proprio con lui.
Ma non era cosรฌ.
Il disgusto รฉ ancora piรน accentuato. โ Tutto questo. รˆ tutto questo che non va! โž Si sentiva annegare in se stessa mentre lui alza un sopracciglio. Non sembrava capire cosa ci fosse di male. Glielo leggeva negli occhi caldi e chiari. Lui voleva arrivare fino in fondo quella notte.
Cosi che nessuno potesse difenderla da lui. รˆ questo che ha pensato lei, e per questo voleva impedirlo.
โ Questo non รจ il momentoโ€ฆ hai atteso due anniโ€ฆ perchรฉ adesso..โž Ad (Nome) mancava il fiato per quello che poteva sembrare la millesima volta da quando lโ€™evava toccato. Il petto, le braccia, il corpo e la coscienza sono pesanti, come se ad un certo punto qualcuno le avesse fatto franare una montagna addosso e lโ€™avesse lasciata in balia di qualsiasi morte lโ€™avrebbe attesa. ร‰ rimasta lรฌ in un soffocante silenzio solo che solo lei stava soffocando.
Lady (Nome) non sapeva se fosse i suoi occhi ancora fissi su di lei, o la pesantezza delle sue disperate รฉ sprezanti parole o il semplice peso delle aspettative. โ Avevi promesso che avresti aspettato-โž
Rise basso e amaro mentre la guarda - no, anzi stava guardando qualcosโ€™altro -. โ Sappiamo che non si tratta di questoโ€ฆ smetti di fingere che te ne importi. โž Cassis si รฉ permesso di trascinarla a se. La Distese sul letto con la schiena contro il materasso, le sue gambe avvolte intorno alla vita di Cassis, le sue mani erano al lato del suo volto ed convolto e spaventatoโ€ฆ e lei semplicemente rimase immobile aspettando qualsiasi cosa, qualcuno che venga a fermarlo.
(Nome) era sempre pregna di quellโ€™espressione sconvolta quando era sola con lui in quella camera. Ogni volta parlava di quella maledettissima prima volta come se davvero fosse il punto focale. Come se fosse il vero centro del discorso.
In realtร , agli occhi di Cassis lei avrebbe trovato una scusa anche quella notte pur di non essere tocca in qualsiasi modo. Non aveva semplicemente senso continuare a prolungare le loro torture. Lui avrebbe potuto solo soddisfare il suo bisogno di possederla e lei semplicemente avrebbe smesso di negare.
Pateticamente non lo ha respinto, non per la consapevolezza della loro differenza di forza, ma dalla pura e semplice paura.
Se avesse voluto andare avanti, (Nome) avrebbe semplice pianto e supplicato affinchรฉ -prima o poi- questo potesse finire. โ Non si รจ mai trattato solo aspettare e lo sai. โž Certo che (Nome) lo sapeva. Per quanto fosse consapevole di questo era inutile, provava ancora un immenso terrore.
Prima o poi sarebbe dovuto accadere, e rimandare era solo lโ€™unica cosa su cui Cassis ti ha fornito una scelta.
Si abbassรฒ e ora il suo volto era dannatamente vicino alla sua pelle. Baciรณ a stampo ogni punto di pelle scoperta a sua disposizione in quella dannata posizione. Le spalle, il collo, il viso, la mandibola, le clavicole e la valle dei seni. Questโ€™ultimo gli impone di spostare il tessuto della delicata camicia da notte. Avrebbe potuto andare avanti cosรฌ, togliere lโ€™abbigliamento da notte della sua signora e continuare, non lo avrebbe fermato ed era sicura non lo avrebbe fermato neanche ora.
Tuttavia non รจ andato oltre si era fermato lรฌ, dove lโ€™ultimo bacio era stato posato e si alzรฒ di colpo.
โ Spero sia bastato come avvertimentoโ€ฆ Il tempo รจ un lusso che ti ho concesso io e nessun altro. โž
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ragazza-whintigale ยท 17 days
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another day without a morally grey fictional man who would commit arson for me
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ragazza-whintigale ยท 20 days
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โ€œThe disturbing thing about Cardan is how well he plays the fool to disguise his own cleverness.โ€
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ragazza-whintigale ยท 21 days
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โ€œKiss me until I am sick of it.โ€
Cardan and Jude - The Cruel Prince
Artist: @/pele.dixma
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ragazza-whintigale ยท 22 days
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๐“จ๐“ช๐“ท๐“ญ๐“ฎ๐“ป๐“ฎ ๐“Ÿ๐“ช๐“พ๐“ต ๐“๐“ฝ๐“ป๐“ฎ๐“ฒ๐“ญ๐“ฎ๐“ผ ๐” ๐“ป๐“ฎ๐“ช๐“ญ๐“ฎ๐“ป
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๐”’๐”ญ๐”ข๐”ฏ๐”ž โžต Dune
๐”„๐”ณ๐”ณ๐”ข๐”ฏ๐”ฑ๐”ข๐”ซ๐”ท๐”ข โžต Comportamento yandere, Fem reader, relazione tossica, matrimonio forzato (menzionato), tentato omicidio, avvelenamento, aborto, relazioni extra coniugarli, tradimento, utilizzo della voce, manipolazione psicologica, instabilitร  emotiva, ricatto, tocco non consensuale.
๐”“๐”ž๐”ฏ๐”ฌ๐”ฉ๐”ข โžตย 3170
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I corridoi a questโ€™ora della notte erano quasi del tutto vuoti, fatta eccezione per i soldati di guardia e della figura leggiadra della bella donna chiamata (nome) Alithea e in futuro Atreides -se mai il matrimonio fosse andato a buon fine naturalmente-. La bellezza della figura meritava per certo il soprannome che gli era stato affidato quando era ancora una bambina. La principessa degli Alithea. Come unica figlia femmina fino ai suoi 12 anni era stata amata e adorata quasi al pari della contessa che una volta era stata sua madre.
La sua bellezza e purezza non era ancora caduta in disgrazia secondo il pubblico.
La sua bellezza, la sua educazione e il suo carattere mansueto avevano permesso tale nomignolo. Poco si potrebbe immaginare che dietro quella bella facciata si potrebbe nascondere una donna non piรน diversa.
Una donna fredda e crudele, cresciuta fino a riconoscere la sua unica utilitร  come scambio tra famiglie. Il nome e lโ€™importanza degli Atreides per una donna fertile ed educata che avrebbe mantenuto alta la discendenza.
Si era quasi stancata di sentire tali voci venire dallโ€™esterno, oramai quasi tutti i servi al servizio del Duca e della sua famiglia avevano familiaritร  con il caratteraccio della donna.
โ Mia signora cosa ci fate sveglia a questโ€™ora? โž La donna si fermรฒ barcollante nei suoi passi. โ Dovreste essere nelle vostre stanze a riposare. โž (nome) ha un aspetto malaticcio nei suoi lineamenti morbidi. Il colore della pelle รจ sbiadito quel tanto che bastava per farla sembrare tra la vita e la morte. I capelli (colore) scompigliati, sono sciolti dal solito complicato intreccio, permettendo cosรฌ delle morbide onde ad accompagnare il suo viso. Il piacevole movimento delle ciocche seguiva il suo viso una volta che decise di poter onorare questa persona con le sue attenzioni.
Duncan Idaho era in mezzo al corridoio con aria solenne. La postura eretta e impeccabile รจ proprio qualcosa che ci si poteva aspettare da casa Atreides e da uno dei suoi fidati.
Lo sguardo dellโ€™uomo affronta con sospetto il corpo gracile ea mala pena sostenuto della sua signora. Non cโ€™รจ traccia di ostilitร  verso qualcuno, solo il suo solito io viziato. O almeno รจ quello degli ultimi 7 anni. Quando dโ€™improvviso la dolcezza della bambina venne sostituita con il gelo caratteristico di casa Alithea.
Duncan non ha mai diffidato di lei. Non che potesse in qualche modo, รจ una donna talmente fragile e minuta che si poteva dubitare potesse ferire qualsiasi componente della famiglia Atreides. Solo non poteva che notare il cambiamento di carattere durante la sua crescita al fianco allโ€™erede Atreides. Davanti agli occhi ha visto come qualcuno potesse sprofondare nellโ€™oscuritร  poco a poco.
Lo sguardo affilato della donna cadde sul soldato, fidato agli Atreides e vicino a quello che sarebbe diventato suo marito. โ Niente di importante Sir, cerco solo di raggiungere il mio futuro marito nelle sue stanze. Mi ha chiesto di parlare in privato. โž
Duncan dubitava che Paul potesse essere cosรฌ dannatamente maleducato da scomodare la sua fidanzata che fino a qualche giorno fa era in letto di morte. Poi nessun -nemmeno Paul- gli aveva parlato di questo incontro e per quanto potesse essere un incontro tra innamorati, di cui dubitava molto, il ragazzo avrebbe comunque avvertito qualcuno della cosa.
In genere lady (nome) non era nemmeno una persona da incontri romantici al chiaro di luna, ne di una avventura in camera da letto. Quindi era ben presumibile stesse architettando qualcosa che avesse a che fare con Paul. Duncan sperava vivamente che questo non li avrebbe messi nei guai.
โ In tal caso lasciate che vi accompagni.โž Il suo onore gli impediva di lasciare la sua signora andare in giro per le sale di Castel Caladan alla ricerca del futuro marito, quando nemmeno riusciva a camminare correttamente.
Stava anche tremando a tratti sotto la stola in lama.
Lo sguardo della donna si assottigliรฒ lasciando brillare le pagliuzze argentate annegate nel (colore) delle sue iridi. (Nome) era abbastanza furba da non tentare una discussione per una tale sciocchezza. Per quanto irrispettosa potesse essere, il tutto sarebbe diventato solo piรน sospettoso. โ Se รจ ciรฒ che desiderate.โž Duncan camminรฒ fino a sorpassare (nome) e guidarla verso la sua destinazione.
La stanza di Paul non era molto lontana, di conseguenza il viaggio fu breve. La principessa bussรฒ con eleganza alla porta e Paul rispose aprendo la porta. La sorpresa era palese dai suoi occhi verdi, ma si riprese lโ€™attimo dopo aver notato anche Duncan. Salutรณ lโ€™uomo con un cenno e poi si rivolge alla donna di Alithea โ A cosa devo la visita della mia signora? โž (Nome) ridusse la sua espressione a puro disgusto e entrรฒ nella stanza lasciandosi alle spalle Duncan e la sua espressione disperata dai capricci e dalle bugie della donna. Paul non fece altro che unโ€™espressione di scuse al compagno fidato chiudendo la porta intimandolo di continuare con i suoi doveri.
โ Spero ci sia un motivo valido per disturbare il tuo riposo e Duncan. โž โ Non gli ho chiesto io di disturbarsi. โž Lady (nome) ha tralasciato le sue condizioni precarie mentre si fermava nel mezzo della stanza incrociando le braccia al petto. La stola e la vestaglia morbida annientava ogni curva che la donna potesse possedere. Un sospirรฒ lasciรณ le labbra di Paul mentre si avvicinava a lei per avvolgere le braccia intorno alla figura della donna, โ La vostra crudeltร  non appassisce mai mia signora, nemmeno quando siete malata. E dire che quando eravate piccola possedevate una tale gentilezza. โž Il calore della loro pelle che si tocca era qualcosa che (nome) ha detestato, e sapeva che in futuro non gli sarebbe bastato questo da lei.
Si crogiolรฒ segretamente nel tepore del loro abbraccio, forse avrebbe dovuto prendere una stola piรน pesante ma non รจ riuscita a trovarla da sola. โ Io inizierei a ritermi il colpevole di tale comportamento se fossi in te, Paul.โž Il suo nome aveva una cadenza sprezzante ma Lโ€™Atreides, in qualche modo contorto, sembrรฒ apprezzare. Paul stampa un bacio sul suo collo, incurante dello strato di capelli che si sovrapponeva alla pelle di (nome). Rabbrividรฌ disgustata.
โ In ogni caso non hai risposto alla mia domanda.โž Si staccรฒ da lei andando a sedere dallโ€™altra parte della stanza. Si versรฒ qualcosa da bere e lo stesso fece per lei. ๏ฟผ(Nome) sapeva fare di meglio che cedere a tali galanterie. Era considerata una bellezza a tal punto che in molti hanno cercato le sue attenzioni con trucchi meschini.
In realtร  Paul sapeva perchรฉ era lรฌ e da cosa era dovuto il suo turbamento. Cโ€™era una incrinatura nella sua solita corazza, lasciando intravedere spiragli di rabbia e nervosismo. Aveva letto attentamento i suoi movimenti e le sue parole. Come si soffermava su qualcosa troppo allungo, come teneva coperto il ventre con la stola e come si graffiava i polsi.โ Devi lasciarlo andare. Lui non ha colpa.โž โ mmh? โž Prese un sorso di bevanda tenendo gli occhi su di lei. Sapeva di cosa stava parlando, non cโ€™รจ stato bisogno di avere conferme, eppure lui ha continuato a fingere di non comprendere. Se lady (nome) non lo conoscesse, avrebbe potuto dire che si stava divertendo a vederla cosรฌ.
Paul la conosceva a sua volta abbastanza da sapere che: niente avrebbe potuto agitare la donna se non la consapevolezza di aver condannato qualcuno per un suo errore. Non era cosรฌ crudele come tutti lโ€™avevano dipinta, e Paul lo sapeva meglio di chiunque altro. Sapeva che probabilmente le occhiaie nere sotto i suoi occhi erano solo la causa delle notte insonne per il senso di colpa.
Senso di colpa.
Forse nessuno a parte lui sapeva che Lady Alithea era capace di provare simili emozioni. Era davvero brava a mascherare le proprie intenzioni dietro la sua freddezza, non sempre ma quasi, questo Paul glielo avrebbe concesso. Forse se non fosse per le sue abilitร  di Bene Gesserit nemmeno lui lโ€™avrebbe notato. โ Non vedo perchรฉ dovrei, (nome), dopo quello che ti ha fatto.โž โ รˆ TUTTA COLPA MIA! LUI NON Cโ€™ENTRA-โž Lโ€™urlo lasciรฒ trasparire tutto il risentimento che aveva nei suoi confronti. Era uscito cosรฌ spontaneo dalle sue labbra che รจ riuscita a fermarlo solo dopo aver sfogato in parte. Certamente si era fermata ad un certo punto e una parte di colpa andava allo sguardo che lโ€™erede degli Atreides le ha rivolto. La turbava ancora, anche a distanza di anni e nonostante la loro differenza di etร . โ โ€ฆ e tu hai utilizzato l'occasione a tuo vantaggio.โž
-Nemmeno i rivelatori di veleno erano riusciti a rilevarlo. Era stata attenta. Talmente attenta che quando il sangue iniziรฒ a colare giรน dal naso e dalla bocca una confusione generale riempรฌ la stanza. Alcuni soldati si sono precipitati lรฌ, altri hanno chiamato il dottore Yueh e di seguito arrivรฒ anche Hawat. Era una delle poche volte che anche il Duca era presente, forse tutta quella confusione era dovuto anche a questo.
Nessuno era riuscito a scoprire chi fosse stato e meglio come avesse fatto. Ma Paul aveva un idea. Unโ€™idea che si era rivelata piรน che giusta. Lo aveva visto chiaramente. -
Le braccia della donna scivolarono dritte lungo il corpo mentre stringeva il tessuto della vestaglia tra i suoi pugni. Non era ben chiaro se si fosse pentita di averlo urlato o se avesse solo temuto per lo sguardo di Paul. Ma il resto della frase รจ comunque stato ridotto ad un sommesso sussurro.
Forse si sentiva colpevole. Lui non lโ€™aveva mai toccata prima senza il suo permesso. Non le aveva mai fatto del male. Eppure lei aveva agito contro di lui. Prima ha cercato di uccidere Paul mentre dormiva con coltello di fortuna, ma fu troppo codarda per portare a termine lโ€™impresa e crollรฒ tra le braccia di Paul. Non aveva detto una parole ne aveva mostrato paura. Poi aveva cercato di avvelenarloโ€ฆ ma cambiรฒ obiettivo. Forse ha sperato qualcuno contestasse la sua unione con Paul, forse non ritenendola allโ€™altezza di diventare Duchessa e unโ€™Atreides. Ma non accade. A Paul bastรณ immagazzinare le informazioni , analizzarle e valutare come risolvere al meglio la situazione. Il suo attentato al giovane Duca non fu mai scoperto, e il suo auto avvelenato fu solo deviato alla soluzione piรน semplice. Il ragazzo cosรฌ vicino a Lady (nome) da averla avvelenata per gelosia.
Questo le fece pentire in primo luogo di averlo scelto e portato con sรฉ su Caladan, di essersi compromessa con lui e di essere stata costretta ad abortire per conservare lโ€™onore di entrambi. โ Forse avresti dovuto pensarci prima a coinvolgere qualcuno di esterno.โž รˆ stato stupido ma lo sapeva giร . Non lo amava nemmeno come meritava.
Ed รจ abbastanza palese che Paul stesse giocando con questi sensi di colpa.
Non le avrebbe offerto uno scambio, lui non ne aveva bisogno per farle fare tutto quello che voleva. Non cโ€™era modo che avessero parlato di scambiare la vita del ragazzo con qualcosa che andasse a vantaggio di Paul e Lady (nome) lo sapeva abbastanza bene.
โIn ogni caso ora non dovrai piรน temere di coprire quella gravidanza indesiderata e io non dovrรฒ tenere un bastardo.โž Un erede bastardo. Era qualcosa di ironico adesso, agli occhi del giovane Paul. Non gli ricordo minimamente sua madre, che diede al Duca Leto lโ€™erede che tanto desiderava.
La donna era colma di rancore, colpe e imbarazzo, per questo non proferรฌ altra parola. Non cercรณ di salvarsi o giustificare i fatti evidenti, lui era lโ€™unico oltre a lei a saperlo e poteva dedurre fosse solo grazie alle sue predizioni. Nemmeno il povero Elias era a conoscenza dellโ€™avere messo incinta la futura sposa di Paul. Forse era meglio cosรฌ.
โ Dovresti essere grata. โž La voce di Paul perse lโ€™affetto e il rimprovero. Divenne solo fredda come se avesse perso la possibilitร  di provare sentimenti. Si avvicinรฒ alla forma della sua signora prendendo a coppa il suo viso dai tratti morbidi tra le mani. La principessa si sentiva disgustata. โ Per cosa? โž โ Per non averti condannata con lui. โž
In un lampo di rabbia (nome) spinse le mani sul petto del ragazzo, allontanandosi quel che bastava.
In primo luogo pensava glielo avrebbe concesso, nel suo stato attuale, lui era piรน forte di lei. Perciรฒ la distanza era quella che lui gli aveva concesso a prescindere. โ Avrei preferito morire a causa del mio stesso veleno che rimanere qui con te. โž La principessa strinse i denti ad ogni crudele dichiarazione mentre si dirige verso la porta con lโ€™unico intento di andarsene.
โ Non uscire dalla stanza. โž (nome) si fermรฒ nei suoi passi, con la mano sulla maniglia e un piede pronto a dare il primo passo per uscire. Sapeva che Paul era in grado di usare la voce, aveva sentito parlare della cosa molte volte da sua madre mentre si esercitavano. A riguardo cโ€™era un tacito accordo. Lui non avrebbe dovuto usarlo su di lei.
Per quanto non fossero mai stati messi termini e condizioni lui lo aveva fatto solo una volta, esclusa questa. Forse รจ stata quella volta a convincerlo ad non utilizzarlo. Lei aveva dato letteralmente di matto, urlando e cercando di attaccarlo direttamente.
Nessuno ha saputo dare una risposta a tale comportamento e la situazione tacque in pochi giorni, lasciando unโ€™alone di mistero sulla vicenda.
Lo sguardo della donna era intriso di rabbia e sanguinaria voglia di fargli del male. Paul la guardava a sua volta con una sorta di sfida nei suoi occhi. Sarebbe stata sopraffatta dalla voce o sarebbe stata rinchiusa per aver attentato alla vita di Paul?
Era quasi sicura che nella seconda avrebbe sofferto piรน lui che lei, per questo quando mosse i suoi primi passi verso il fidanzato lui socchiuse le labbra. Pronto a richiamare qualsiasi ordine lโ€™avrebbe riportata al suo posto. Ma lei si fermรฒ ancora prima di poter fare unaltro passo.
Lo sguardo di Paul era ancora su di lei. I suoi capelli ondulati ricadenti sulle sue spalle cadenti. La sua vestaglia argentata e la stola che era caduta dalle spalle e ora si reggeva solo alle braccia della ragazza. Una visione dannata e patetica proprio come era la sua signora quando nessuno poteva vederla a parte lui. Lโ€™orgoglio e la vanitร  erano scomparsi a favore della dolce disperazione e dai sensi di colpa. Ma in fondo lโ€™Atreides non avrebbe potuto desiderare altro che essere lโ€™unico spettatore di tale vista.
Nessuno avrebbe potuto ammirare la luce fioca e semplice di una donna, che aveva imparato a mantenere le apparenze di freddezza e nobiltร , sfaldarsi davanti a qualcosa che la stava mandando in frantumi poco a poco.
Paul era quella cosa ed entrambi lo sapevano.
I primi passi di lui furono intercettati dalla donna che indietreggiรฒ per mantenere la distanza iniziale. Un sospiro tra l'esasperato e il divertito ha lasciato Paul mentre parlava nuovamente. โ Devi smetterla con queste scenate. Non ti serviranno a molto soprattutto se sono lโ€™unico ad assistere.โž I loro occhi erano fissi lโ€™uno sullโ€™altro. Niente sarebbe cambiato nel comportamento della donna, lo sapeva. Eppure i suoi occhi erano ancora attenti a qualsiasi cosa lui volesse fare di lei. Avrebbe mantenuto le parole eppure lei non era ancora disposta ad avvicinarsi. โ Spiegami come posso farmi ascoltare, senza per forza darti un ordine. โž Quel potere non era un semplice ordine! Se fosse stato solo un ordine lei avrebbe ignorato il tutto e poi sarebbe andata avanti per quello che credeva meglio. Ma in quei momenti il suo corpo smetteva di essere una sua proprietร  e faceva ciรฒ che quel coro di voci le diceva di fare. Cacciata e privata della sua stessa volontร . รˆ cosรฌ che si poteva descrivere.
โ Non puoi. semplice, no? Basta solo che mi lasci stare, e che lo scagioni da quelle accuse, e per un poโ€™ continuerรฒ questa recita, per un poโ€™.โž Per un poโ€™โ€ฆ Non significava per sempre. Non si sarebbe calmata e questo sarebbe solo qualcosa di temporaneo. Era come una pietra che colpiva il vuoto. Non faceva alcun rumore. Nessuno dei due aveva un discorso collegato con quello dellโ€™altro eppure continuavano a parlare sulla medesima linea. Lei era lรฌ per un motivo e poi avrebbe voluto andarsene il piรน lontano possibile. Anche il fondo del mare di Caladan le sembrava piรน accogliente e invitante di quella stanza soffusa di luce. Mentre lui desiderava cercare di convincerla a rimanere, nella sua stanza e nella sua vita. Non che lei avesse quella gran scelta in questione ma lui desiderava ancora che lei lo volesse almeno un poโ€™.
Fece un altro passo e poi unโ€™altro e un'altro ancora, verso di lei, in silenzio. Ma lei si allontanava ancora, ancora e ancora. I passi erano traballanti e non si poteva escludere lโ€™eventualitร  che potesse cadere. โ Sai davvero essere crudele mia signoraโ€ฆ soprattutto con me. โž A Paul sembrava piacere evidenziare come le sue parole taglienti perdessero Lโ€™affilatezza in sua presenza, intrecciando le proprie parole con terribile sarcasmo. Lei inciampรฒ su qualcosa e cadde seduta sul letto del ragazzo. Non poteva sapere cosa, ma ha immaginato fosse colpa di Paul. Era sempre colpa sua anche quando non lo era, ai suoi occhi.
Non sapeva esattamente come fosse finita lรฌ, ad un'estremo della stanza, opposto a dove era. Quanti passi senza guardarsi attorno aveva fatto? Quando si era persa troppo in profonditร  negli occhi di Paul e dell'odio che provava per lui.
โ Ti odio. โž Lui rise alla conferma delle sue parole. Questo era odio. Un odio patetico che gli si addice magnificamente. โ Lo so. โž Si avvicinรฒ al suo volto, lasciando poco spazio tra loro, tanto che ogni respiro sfiorava le pelle del loro volto. Gli (colore) della donna erano spalancati in cerca di una soluzione, di un indizio o di qualche bagliore, negli occhi del futuro marito. Una qualsiasi scintilla ma niente. Lui era impassibile e illeggibile come lo era sempre stato, e questo lโ€™ha terrorizzata. Come nei loro primi incontri, come nel loro primo incontro. โ Cosa vuoi in cambio? โž Dopo un lungo silenzio lady (nome) si decise a parlare. Di solito durante i loro scambi di parole non si parlava mai di scambi o mediazioni. Nessuno dei due avrebbe ceduto qualcosa per averne un altra. Specialmente (nome).
โ Rimani. โž Era decisamente generica come risposta e la ragazza si trovava spazientita da tanta indulgenza. Se fosse stata solo una notte potrebbe anche essere un buon affare. Se fosse trasferire le sue stanze in quelle di Paul per il suo ultimo periodo qui a Caladan prima di tornare a casa per organizzare i preparativi per il matrimonio, era eccessivo ma ancora glielo poteva concedere. Aveva chiesto un prezzo molto alto in fondo, per quanto lei stessa non volesse ammetterlo. Ma se intende per tutta la sua vita era troppo. Lei per quando crudele e fredda potesse essere aveva sempre mantenuto la parola data e per questo raramente faceva promesse soprattutto quando non voleva o non poteva mantenerle.
โ Tutto ma non questo. โž
โ Prendere o lasciare, (nome). โž
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ragazza-whintigale ยท 1 month
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โ ๐‘€๐ด๐‘†๐‘‡๐ธ๐‘…๐ฟ๐ผ๐‘†๐‘‡ ๐‘‚๐ถ โž
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Ultimo aggiornamento: 26 / 03 / 2024
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ragazza-whintigale ยท 2 months
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| Contenuti oscuri | Multifandom + personaggi originali | Yandere Blog |
โ ๐š‚๐šŽ ๐šŸ๐šž๐š˜๐š’ ๐š๐šŠ๐šŸ๐šŸ๐šŽ๐š›๐š˜ ๐šŠ๐š—๐š๐šŠ๐š›๐š๐šŽ๐š—๐šŽ, ๐š๐š’ ๐š–๐š˜๐šœ๐š๐š›๐šŽ๐š›๐š˜ฬ€ ๐š•๐šŠ ๐šŸ๐š’๐šŠ. ๐™ผ๐šŠ ๐šœ๐šŽ ๐š’๐š— ๐šš๐šž๐šŠ๐š•๐šœ๐š’๐šŠ๐šœ๐š’ ๐š–๐š˜๐š–๐šŽ๐š—๐š๐š˜ ๐š‘๐šŠ๐š’ ๐š—๐š˜๐šœ๐š๐šŠ๐š•๐š๐š’๐šŠ ๐š๐šŽ๐š• ๐š๐šž๐š˜ ๐š๐šŽ๐š–๐š™๐š˜ ๐šš๐šž๐š’, ๐š˜ ๐š๐šŽ๐šœ๐š’๐š๐šŽ๐š›๐š’ ๐š™๐š›๐šŽ๐šœ๐šŽ๐š›๐šŸ๐šŠ๐š›๐šŽ ๐šž๐š— ๐š’๐šœ๐š๐šŠ๐š—๐š๐šŽ ๐š™๐šŽ๐š› ๐š•โ€™๐šŽ๐š๐šŽ๐š›๐š—๐š’๐š๐šŠฬ€, ๐š›๐š’๐š–๐šŠ๐š›๐š›๐šŠ๐š’. โž
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โ€ข Compleanno || 30 maggio (+18) โ€ข Gemelli โ€ข
โ€ข She \ Her โ€ข INFJ โ€ข Introvert โ€ข Italian โ€ข
Mi piace ;
L'inverno, Le storie, cioccolata, i significati poetici, le favole, la pioggia, sognare ad occhi aperti, Timothee Chalamet, libri fantasy, Manhua, manga,
Non mi piace;
Ragni, essere definita infantile per i miei hobby, documentari, i cibi troppo amari.
Hobby;
Scrivere, Leggere, Disegnare, Cura dei capelli, Ascoltare musica, Perdere ore su pinterest e Tumblr, Avere complessi.
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| Masterlist Oc | qui
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Ultimo aggiornamento: 25/02/2024
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ragazza-whintigale ยท 2 months
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๐•ต๐–š๐–‰๐–Š ๐•ฏ๐–š๐–†๐–—๐–™๐–Š ๐•ฌ๐–Š๐–˜๐–™๐–๐–Š๐–™๐–Ž๐–ˆ
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don't know if I like this ๐Ÿซ 
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ragazza-whintigale ยท 7 months
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( + แดนแดตแดบแดผแดฟแดฑ สธแดฌแดบแดฐแดฑแดฟแดฑ แดพแดธแดฌแต€แดผแดบแดตแถœแดผ แดนแดฌแดฟแดตแดฌแดบแดบแดฑ แดฑแดฐแดฑแดบแต›แดฑแดฟแดฟแดฑ)
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๐”’๐”ญ๐”ข๐”ฏ๐”ž โžต Into the light, once again
๐”„๐”ณ๐”ณ๐”ข๐”ฏ๐”ฑ๐”ข๐”ซ๐”ท๐”ข โžต Comportamento yandere, yandere platonico Marianne, viaggio nel tempo, morte, menzione di torture, manipolazione, Avvelenamento, Minacce di morte, tentato Suicidio, omicidio, veleno, Mc mentalmente instabile, Marianne bara costantemente, possibile parte 2.
๐”“๐”ž๐”ฏ๐”ฌ๐”ฉ๐”ข โžตย 8184
โŸข๐™ฟ๐š›๐šŽ๐šŒ๐šŽ๐š๐šŽ๐š—๐š๐šŽ / ๐š‚๐šž๐šŒ๐šŒ๐šŽ๐šœ๐šœ๐š’๐šŸ๐š˜ โŸฃ
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Cโ€™รจ voluto del tempo, piรน di quanto pensavi in realtร , ma alla fine sei arrivata alla conclusione che: non รจ un sogno. Risvegliarti nella tua stanza di quando eri solo una giovane debuttante, con i chiari ricordi di qualcosa che era successo ma che nessuno ricordava, poteva essere un sognoโ€ฆ
โ€ฆMa nonย  lo era.ย 
Questo sotto certi versi era ironico. Avevi commesso qualcosa, che a occhi sconosciuti, ti avrebbero fatta diventare la cattiva della storia, se mai questa fosse stata una storia, eppure hai comunque una seconda possibilitร . Quel genere di possibilitร  che poteva rivelarsi un bene e un male, un arma a doppio taglio. Una peccatrice a cui era stata data una possibilitร  di redenzione. O una possibilitร  di Vendetta, ma faceva davvero differenza tra le due cose? Non quando avevi avvelenato con successo il tuo fidanzato - non che futuro imperatore - e tra la lista dei possibili colpevoli tu non eri nemmeno compresa. Troppo innocua o troppo stupida? Non ne avevi idea, ma ridere alla frustrazione delle principesse e dei principi preoccupati per il fratello non deve avergli dato molti dubbi. Avevi tutto il diritto di fare quello che hai fatto! Non eri una pedina in mani crudeli, non eri un pezzo di argilla da modellare a loro piacimento e tanto meno una marionetta nelle mani di un giocattolaio. Eri tratta con sufficienza. Un ridicolo pezzetto di un piano molto piรน complesso.
Hai fatto diversi test per provare che tutto questo era reale, che sei tornata indietro e non era un sogno. Hai cercato vecchie cicatrici che ti eri procurata per alleviare lo stress della competizione al trono o che ti erano state fatte successivamente al tuo attentato. Hai Indagato su alcune situazioni che ricordavi fossero accadute, realizzando che altre che ricordavi lontanamente fossero appena accadute. Una certa contessa non era incinta di un figlio bastardo, anzi non era proprio sposata con il marito che avrebbe tradito. Nessun cavaliere era stato giustiziato ingiustamente e nessuna storia dโ€™amore tra un qualche mago e una popolana che sarebbe diventato un romanzo apprezzato in tutto lโ€™Impero. Ma soprattutto nessuna cicatrice di tutti gli abusi che avevi subito gli ultimi mesi prima di morire, e il principe Rakial era vivo. Maledettamente vivo e non in pericolo di vita, come lo avevi lasciato. Forse la prova piรน tangibile lโ€™ultima.
Sei palesemente tornata indietro nel tempo, non sai come o perchรฉ. Ma hai deciso comunque crederci. Anche se sarebbe era stupido da parte tua non crederci a prescindere. Non quando maghi talentuosi abitavano tutto lโ€™Impero, sotto la guida della famiglia Imperiale. Ti sei assicurata infine di capire in che anno eriโ€ฆ 5 anni e qualche mese prima della tua morte. Era giร  qualcosa immaginavi, contando che, per quello che potevi ricordare, Rakial ci aveva messo molto tempo a notarti. Non come se l'avesse fatto davvero a tuo parere. In realtร  eri certa che fosse semplice evitare di avere a che fare con loro. Sarebbe bastato stargli lontano, e evitare sua sorella minore, forse il tuo vero ostacolo in realtร  o cosรฌ lโ€™avevi sempre vista. Marianne era in qualche modo coinvolta in tutto quello che era successo, ma non sapevi fino a che punto lo fosse. Sia riguardo alla tua fine che agli strani eventi che hanno coinvolto Edervenne e Elmir. Non hai nemmeno dubbi sulla sua implicazione nella tua fine, e hai sospettato fino allโ€™ultimo che lei avesse incastrato la principessa Alissa e in qualche modo il essere una specie di Santa ti ha solo aiutato a sospettare anche di piรน. Lo sapevi anche quando ti avevano assicurato che non era cosรฌ e che era crudele da parte tua dare la colpa alla vittima. Ma nessuno sospetta mai della vittima, d'altronde. Sarebbe stata una mossa astuta da parte sua. Hai ignorato tutti e non avevi decisamente tutti i torti. Solo che nessuno ti avrebbe comunque riconosciuto per questo.
Il piano completo - non molto strutturato in realtร , niente di complicato - prevedeva che tu non avessi contato con nessuno dei due fino a che non avessi trovato un altro modo per fuggire. Il che avrebbe potuto significare un fidanzamento fuori Edenverre o avere un ruolo come ambasciatore per conto di Edenverre in un altro luogo. Elmir era conosciuto per essere un luogo molto pacifico, anche se dubitavi ci saresti mai andata, sapevi di un conflitto tra Elmir e Edervenne che sarebbe diventato intenso in futuro.ย 
Hai incrociato le braccia quasi senza pensarci, senza badare a qualsiasi etichetta potesse esserci.ย  Secondo quello che potevi ricordare il motivo del tuo fidanzamento con Rakial รจ una sorta di apparenza sociale. Dopo la morte di Alissa, Rakial ha perso influenza e di conseguenza, per rafforzare il potere, che ha preso la decisione di fidanzarsi con la figlia dell'ambasciatore di Vandrova. Tu.ย  Non potevi sapere se funzionava davvero cosรฌ o avrebbe dovuto sposare una principessa da Vandrova. Anche se non ci eri mai stata si dice che le principesse hanno un aspetto magnifico e fuori dal comune. Parenti delle fate si chiacchiera a Edervenne, anche se ne dubitavi fortemente, ma li hai lasciati parlare. Non avevi un gran motivo per imbarcarti in un'impresa cosรฌ inutile.
Hai sospirato di sollievo eย  con ancora un filo di controllo in corpo, hai lasciato scendere le braccia in una posizione piรน comoda ed elegante. Nessuno sembra accorgersene. Per tua fortuna durante tutta la sera sei riuscita a non farti notare, o semplicemente incontrarli. Eโ€™ stato relativamente semplice. Marianne era circondata costantemente di troppe attenzioni preoccupate per la sua salute, per notarti tra la folla in cui ti sei mescolata. Invece Rakial era troppo indifferente e impegnato a parlare con qualcuno per accorgersi di una qualsiasi nobildonna, in mezzo ad altre qualsiasi nobildonne.ย 
Se Selene fosse stata anche solo un pรฒ dalla tua parte ti avrebbe concesso di non essere notata. Speravi disperatamente lo fosse anche se non รจ la vendetta che stai cercando.
Hai rigirato il bicchiere tra le tue ditaย  annoiata dalla conversazione, non ricordavi nemmeno come e quando sei riuscita a mescolarti a questa manica di pettegole. Non potevi negarlo di esserlo anche tu, ma quello di cui parlavi tu era qualcosa di diverso; Niente coppie, niente matrimoni e niente adulazioni a giovani nobili. Sul serio non potevi parlare di Aconito come se fosse un qualsiasi vino costoso? Credi di no. Soprattutto ora. Da come hai registrato, Alissa รจ giร  stata giustiziata da quasi 3 mesi e parlare di qualcosa come veleno - anche se non era quello che era stato usato - non era unโ€™idea molto saggia. Si stavano ancora cercando persone sospette e coinvolte nell'incidente. E poi questa festa era in onore di Marianne che si era rimessa, quindi avresti rovinato solo lโ€™atmosfera, attirando le attenzioni che volevi evitare.
โ E voi Lady (nome)? โž โ mmh? scusatemi ero distrattaโ€ฆโž Ti sei destata dai tuoi pensieri con un'apparenza imbarazzata. I loro sguardi chiamavano una risposta. Non pensavi fossero interessate a te in quanto persona, ma solo come punto di un futuro pettegolezzo. โ Behโ€ฆ avete un anno piรน di sua altezza il principe Rakial, eppure non avete nemmeno un interesse.โž Da quando i principi venivano usati come metodi di misurazione dellโ€™etร ? Comunque avevi quasi due anni di differenza da lui, solo 4 mesi Ti impedivano di completare lโ€™anno. Scandisci la voce con una leggera tosse. โ Oh behโ€ฆ penso di non aver trovato ancora qualcuno con cui condividere la vitaโ€ฆ e poi da dove viene mia madre, รจ normale iniziare il corteggiamento in una cosรฌ tarda etร .โž Hai ridacchiato in modo fin troppo finto per essere credibile, ma le altre dame ci sembrano essere cadute. Non ti sembravano molto sveglie in effetti.
โ Giusto, vostra madre non รจ di Edenverre! โž Disse una โ Si dice che condividete molti tratti della sua cittร  natale.โž Unโ€™altra non poco distante aveva continuato il discorso della precedente colpite dal stesso entusiasmo. Anche se era vero. Tu somigliavi piรน a qualcuno di Vandrova, che di Edenverre. E cosรฌ ti stava bene. Il discorso era scivolato via con facilitร  mentre qualcuno citava di essere stata a Vandrova. Tu non ci sei mai stata e non avevi un spiccato interesse nel andarci nellโ€™immediato futuro, se mai non fosse lโ€™unica soluzione per sfuggire al tuo imminente declino.
Hai ripreso ad ignorare oziosamente la conversazione, spostandoti ogni tanto con il gruppo per prendere da bere, o semplicemente per appartarvi, parlando per qualche breve istante, solo per rispondere alle domande delle piรน curiose. Per il momento eri riuscito a manovrare i movimenti affinchรฉ non incontrassi nessuno dei due. In ogni caso non รจ cosรฌ difficile evitarli, Rakial non lasciava mai i pressi del palco dedicato ai reali - ci sei stata seduta molte volte nelle tua vita precedente. - Mentre Marianne, sempre accompagnata da qualcuno, proclamavaย  dolci lodi a qualcosa che non ti eri curata di ascoltare. Non che in ogni caso fossi rimasta cosรฌ vicina abbastanza allungo da sentirlo. A volte li perdevi di vista, persiย  in mezzo alla folla danzante e alle grandi colonne decorate. Forse avresti dovuto fare piรน attenzione, ti ricordavi a mente, sarebbe stato spiacevole incontrarli.
Qualcuno strattona il tuo complesso di strati di tulle e seta color panna. Un colore anonimo, il piรน anonimo ed elegante che hai trovato. Abbassi lo sguardo, con lโ€™intento di rimproverare ilย  bambino impertinente e fuori controllo che forse ti aveva notata. Ma che poi avresti cacciato con la scusa di essere impegnata. Solo che in quel momento il bambino fastidioso sarebbe stato davvero molto meglio del grazioso viso minuto di Marianne. Hai allargato gli occhi mentre ti afferra la mano che ti era caduta istintivamente al fianco. Una catena. Questo poteva sembrare in questo momento mentre non accenna a spostarla. Una sorta di promemoria del passato - o del futuro? - che ti era impresso addosso. Sentivi un mucchio di farfalle volare nelle tue orecchie e facevano un sacco di rumore, no aspetta, erano persone. Tante persone, una folla di persone. Tutte che guardavano dalla vostra parte, entrambe. Tu e Marianne. Parole soffocate su qualcosa come โ€˜essersi affezionata?'. No no no no. NO.
โ Buona Serata Lady (nome), state bene? Perchรฉ siete qui tutta sola? โž โ Non sono-โž Ti sei voltata ed effettivamente eri sola, chissร  da quanto tempo. โ Sembrate pallida va tutto bene?โž Hai posato di nuovo il tuo sguardo su Marianne che ora sorrideva โ Se volete posso tenervi io compagnia!โž Non era una domanda, per quanto potesse suonare come tale. Cโ€™รจ voluto qualche minuto prima che tu potessi mettere insieme qualcosa di sensato e anche solo vagamente formale, distante ed educato.โ Sarebbe per me un onore ricevere la compagnia di vostra altezza, ma non vorrei annoiarvi o ancora peggio sforzarvi. Ho sentito che vi siete appena rimessa.โž Marianna teneva ancora stretta la tua mano - che non dava segni di voler lasciare - mentre pensava attentamente a quello che avevi detto. Non potevi scappare, non che lei volesse che tu scappassi era palese da come teneva la catena sua mano sulla tua. Ti sentivi come in quei giorniย  in prigione, aspettando inesorabile il giudizio che precede una fine lugubre. Il fiato veniva a mancare quasi come se il tuo corpo avesse deciso che era meglio morire, che finire nelle loro mani. Se non fossi cosรฌ intenzionata a sopravvivere gli avresti dato anche ragione.
La principessa pensรฒ per un attimo a cosa dire, mentre giocava incurante con le dita della tua mano piรน grande, rispetto alla sua. Dava la strana impressione che volesse rivelare qualcosa che teneva segreto e che solo tu avessi dovuto sapere. Un piano forse. Ma dubitavi sarebbe successo in mezzo a tutta questa folla di gente. โย  In realtร  io stavo cercando proprio teโ€ฆโž Hai sentito il cuore affondare, la consapevolezza di non averlo predetto ti ha colpito in pieno.ย  โma sembra quasi ti stessi nascondendo.โž Un brillante sorriso sostituรฌ lโ€™espressione di dubbio. Ti sei dโ€™attratto accorta che ti aveva chiamata per nome nome prima. Eppure non vi eravate incontrate prima. Anche se era stata lei a presentarti a Rakial nella tua vita precedente, sarebbe comunque dovuto accadere tra un anno e mezzo rispetto ad adesso. Ma hai liquidato tutto in un certo senso, attutendo la tua paranoia con lโ€™intuizione che cโ€™era sempre stato un piano piรน complesso dietro. Nella scorsa vita ti aveva fatta entrare in campo nel momento piรน opportuno per lei.
โ Ma immagino sia solo perchรฉ eravate con quelle signorine.โž Disse e si sporse per guardare le nobildonne con cui eri prima. Stanno ancora chiacchierando ancora animatamente dallโ€™altra parte della sala. Non sembra si siano accorte della tua mancanza. Ti sei maledetta per non essere stata abbastanza attenta da stare al loro passo, di esserti distratta, e di aver sottovalutato questa bambina demoniaca. โ Marianne dove sei finita??? โž Riconosci la voce bassa e fredda, anche se non molto controllata. Hai cercato di allontanarti ma la mano di Marianne te lo ha impedito. Non capivi come questa bambina ancora parzialmente in convalescenza potesse essere cosรฌ forte. O sei tu ad essere diventata piรน debole tutto in un momento. โ Sono qui fratello. โž Rakial appare con la sua espressione preoccupata. Se non fossi cosรฌ contraria alla loro presenza o non li trovassi colpevoli della tua fine, come quella di Alissa, avresti potuto dire che erano carini. Ma tu eri ancora ovviamente contraria a loro.ย 
Rakial si fermรฒ per vedere come Marianne stava sorridendo e un respiro lasciรฒ le sue labbra. โ Sono spiacente ladyโ€ฆย  โž โ (nome)! โž Non sei stata tu a completare la frase, e anche se avessi voluto non ne hai avuto il tempo, Marianne ti ha preceduto. โ Si certo. Sono spiacente Lady (nome), per aver attirato tanta attenzione cosรฌ ingiustamente su di voi.โž Nonย  era la prima volta che lo faceva, solo che nessuno lo poteva ricordare apparte te e tu non eri disposta realmente a perdonarlo. Soprattutto quando sembrava il vero intento Marianne metterti al centro di qualsiasi attenzione indesiderata, a maggior ragione quando quella sembrava un modo per affiliarti a loro. Tutti in quel momento avrebbero potuto fraintendere, e lโ€™unica cosa che ti sarebbe rimasta da fare sarebbe continuare a fingere che ti stesse bene stare con loro.ย 
Dovevi evitarlo!
Attualmente il modo migliore era liquidare la conversazione nel modo piรน distaccato possibile, come se la loro presenza non fosse quella di due reali. โ Non cโ€™รจ bisogno delle vostre scuse nei confronti di una umile ragazza. Sono io a dovermi scusare per aver rubato il tempo vostro, e della principessa.โž Una punta di delusione si accese negli occhi di Marianne e forse non sembrava aspettarsi quel genere di risposta. Non avevi avuto incontri del genere con loro nelle tue vite passate, erano solo piombati allโ€™improvviso nella tua tranquillitร  un giorno come tanti, senza che tu potessi prevederlo. Ma nemmeno visto sotto questo punto di vista e con le conoscenze che avevi adesso, avresti risposto come oggi a quel tempo, troppo ignara.
โ Fratello penso che dovremmo invitare Lady (nome) a bere qualcosa con noi, infondo lโ€™ho disturbata io. โž Non aveva lasciato la tua mano nemmeno quando aveva preso quella del fratello nella sua. Recitando un ultimo disperato tentativo di tenerti lรฌ abbastanza tempo da far comprendere la tua importanza. Rakial ha guardato intensamente come la piccola mano di Marianne si aggrappava alla tua e come tu, in realtร , ti comportassi come se non lo stesse facendo. Cโ€™era qualcosa di famigliare, ma lo ha lasciato andare subito dopo, tanto che non sei riuscita a percepirlo nemmeno. โ Non ne vedo la necessitร , vostre alte-โž โ Sono io ad insistere questa volta. State molto a cuore a mia sorella quindi non vedo perchรฉ non concedere il beneficio del dubbio.โž Ti sei sentita un giocattolo nelle mani di inquieti giocattolaiโ€ฆ Ma forse se avessi resistito il tempo di un drink ora non avresti dovuto piรน rivederli in futuro. Ti sei annotata mentalmente di chiedere ad Uriel di darti qualcosa per simulare sintomi di unโ€™influenza. Debole e malata non saresti stata piรน inclusa nel cerchie di quei due.โ Anche se temo che una festa non sia il luogo ideale. Posso offrirle un the la settimana prossima. Marianne li adora.โž Tu no invece, tu avevi iniziato ad odiarli proprio perchรฉ piacevano a quei due. Marianne annui fragorosamente, dimenticandosi per qualche istante che tu avevi cercato di allontanarti emotivamente da entrambi solo un attimo fa. โ Si si~ Mi piace molto come idea! โž โ Allora cosรฌ sia.โž Non hai avuto voce in capitolo per fermare tutto ciรฒ. La tua mente si รจ maledetta per l'ennesima volta per la tua distrazione e semplicemente hai pensato a un altro piano. Dovevi solo far fallire il the party giusto?
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Il tuo piano era fallito ancora prima che potesse iniziare davvero.ย 
Non รจ passata neppure una festa a corte prima che tu fossi tirata nei piani di Marianne e nelle lotte di potere di Rakial. Eppure quello che avevi desiderato era semplice: fuggire. Ma forse non sarebbe stato possibile per te, in questa vita come in quella precedente. Non ti รจ stato possibile rinunciare ad incontrarli a quel thรฉ che la principessa aveva organizzato. Marianne, Rakial e tu. Speravi che se ne sarebbero dimenticati, poteva capitare e tu di certo non ne avresti fatto una tragedia nรฉ ti saresti premurata di ricordarglielo. Ma lโ€™invito ufficiale รจ infine arrivato e quindi non ti รจ stato possibile dimenticarlo o ignorarlo. Pensavi che il tuo tono scortese e irragionevole avrebbe fatto desistere la curiositร  di Marianne nei tuoi confronti o semplicemente eliminare le tue possibilitร  come consorte o imperatrice a corte. Ma neppure quello era servito, le parole e spiegazioni di Marianne avevano dato un diverso significato alle tue azioni, comportamenti e parole. Niente รจ stato compreso come lo hai pensato e Rakial ha espresso solo il desiderio di avere un nuovo incontro, questa volta privato con te. Persone mature vi aveva definite. Se essere matura implica piรน incontri con lui avresti rinunciato ad esserlo. Ma poiย  sono arrivati sempre piรน inviti e lo stupore degli abitanti del ducato svanรฌ come era arrivato, lasciando solo spazio a Felicitร . Eri riuscita ad attirare la benevolenza della famiglia Imperiale portando prestigio di conseguenza anche al Marchesato, e poi alla vicina Vandrova. La maggior parte erano eventiย  a cui tu non eri invitata - o interessata -, incontri con altri membri della famiglia imperiale, dove questi ultimi sembravano apprezzare la tua presenza, una semplice giornata in privato con il principe o occasionalmente Marianne.ย 
Poi un giorno, non particolarmente grigioย  e non particolarmente allegro, ti aveva chiesto di parlare. Solo tu, lui e Lโ€™imperatore. Un odore di delusione si era mescolato alla disperazione e alla rassegnazione che non avevi possibilitร  di fuggire da questo. โ Vieni cara, accomodati.ย  โž Il salotto era accomodante ma non accogliente come avresti pensato, e il tono di voce dellโ€™imperatore aveva piรน o meno lo stesso effetto solo molto peggio. Non cโ€™erano posti in cui tu poteviย  sederti per stare lontana da Rakial e la disposizione accurata del servizio da the suggeriva che saresti stata vicino a lui. Ti sei seduta con un leggero malumore che nascondi per quello che riesci. Rakial prende un sorso di the con quellโ€™espressione di chi finalmente riesce ad avere il controllo di qualcosa. Come se per la prima volta dopo una vita intera, qualcosa andasse per il verso giusto. Come era stato deciso e programmato.
โ Non รจ molto tempo che frequenti il palazzo, vero? โž Hai spostato lo sguardo sullโ€™uomo quando ha iniziato a parlare e ti sei trovata a concordare con la sua affermazione, anche se tu non l'avevi mai desiderato. E non sei stata neanche desiderosa di ampliare la cosa anche nella tua vita precedente โ Esatto vostra Maestร . โž Lui rise alla tue parole distanti e formali. โ Penso che dopo oggi tu possa far cadere le formalitร , (nome) caraโ€ฆโž ย Lo avevi previsto arrivare, non eri una persona cosรฌ ignara dopo tutto, ma ti ha spiazzata ugualmente. โโ€ฆ Vorrei un fidanzamento immediato da te e Rakial. โž Hai stretto i tessuti della gonna morbida che scivola ancora delicatamente lungo le tue gambe. Smetti solo quando la mano del principe si รจ posata sulla tua per frenare un qualsiasi attacco che avresti avuto successivamente.ย 
โ Ma so anche delle tradizioni di Vandrova, quindi ho chiesto giร  in precedenza la vostra mano a vostro padre.โž Non eri una che seguiva le tradizioni ma questo non ti ha impedito di farglielo credere, ovviamente. Il periodo di corteggiamento a Vandrova era qualcosa di serio e iniziava lโ€™interesse dallโ€™uomo fino alla richiesta della mano della futura sposa, questo processo durava circa qualche mese se non anni in molti casi e avvolte la sposa poteva esserne inconsapevole. Decisamente non lo hai visto arrivare, ma come potevi aspettarti che volessero procedere alla maniera di Vandrova.ย  Infondo calcolando il tempo che avevi passato dal tuo vero primo incontro in questa vita con Rakial non erano passati molti mesi. Quindi era qualcosa giร  programmato. Il vostro incontro a quel ballo era programmato, e avresti giurato che anche nel tua vita passata fosse programmato.โ Non capisco, vostra Maestร . Cosa ci avete visto in me. Infondo avrebbe piรน vantaggi per il paese a sposare una principessa di Vandrova e non una comune nobildonna.ย  โž Lโ€™imperatore non si fermรฒ e prese un sorso della bevanda ambrata che gli era stata servita. โ Non รจ qualcosa che ti deve preoccupare. Abbiamo giร  preso accordi con Vandrova.โž
Giusto.ย 
Il fatto che tu avessi cambiato vita non voleva per forza dire che loro sarebbero cambiati. Come allora, nemmeno adesso ti avrebbero detto quale era lโ€™intento reale. โIn ogni caso, sarร  organizzata una cerimonia per annunciare ufficialmente il fidanzamentoโ€ฆ โž Hai smesso di ascoltare persa nei tuoi pensieri. Hai annuito forse occasionalmente. Hai rimescolato i pensieri varie volte negli ultimi mesi. Niente che tu avevi progettato sembrava funzionare. Una sensazione di insensibilitร  ti percosse le braccia, e poi tutto il resto del corpo. Ogni speranza stava lentamente svanendo. Non eri riuscita a cambiare niente, eri esattamente allo stesso punto della prima volta, solo prima del previsto e con la consapevolezza di quello che sarebbe successo.Niente di quello che suggeriva Uriel, e niente di quello che proponevi ad Uriel sembrava funzionare. Tuttoย  questo sembrava solo sempre piรน prevedibile a Marianne e al resto della sua famigliaย  che sventava tutto e ti gettava sempre piรน verso Rakial, che a sua volta sembra infatuato dalla tua sola presenza. Sarebbe stato troppo chiedere allโ€™unica persona che era davvero tua amica di far qualcosa contro di Loro, in fondo era al loro servizio. Davvero non c โ€˜era nulla che tu potessi fare per fuggireโ€ฆ
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โ Rimani qui vado a prenderne un altro. โž Rakial ti ha passato il suoย  calice di vino chiaro, leggermente rosato, forse qualcosa di piรน tendente al lilla. Un misto di frizzante con profumo di fiori, che sapevi non essereย  normale.ย  Non era di certo qualcosa che poteva piacere a qualcuno come Rakial. No. Eri certa che non gli piacesse, lo aveva fatto intuire chiaramente in passato e nella tua scorsa vita. Non era decisamente normale, questo era piรน simile allโ€™odore di un veleno cosรฌ familiare che potevi quasi esserne compiaciuta. Hai visto una certa ironia, il veleno che avevi usato anticamente per cercare di ucciderlo era dentro il suo bicchiere che ora era nelle tue mani.
Aconito.
Non ricordavi che avessero mai attentato alla sua vita in questo modo, o lo avevano nascosto bene o semplicemente non era mai accaduto in origine. Ma non fa alcuna differenza domandarselo, solo tu possedevi ricordi della vita passata quindi anche se lo avessi chiesto nessuno ti avrebbe dato credito al tuo farneticare. Forse saresti solo considerata pazza o delirante, o ancora avrebbe attribuito la colpa allo stress per lโ€™organizzazione del fidanzamento. Hai fatto girare il liquido allโ€™interno del bicchiere con mosse casuali pensando a cosa farne. Era fuori discussione che lo avvertissi, saresti stata classificata nel problema, e di certo non saresti riuscita a scambiarlo senza che sospettasse qualcosa o che sospettasse di te in generale . Potevi rovesciarlo, ma era pericoloso anche per contatto. Quindi la cosa meno naturale ma la piรน plausibile per te era ingerirlo, ed รจ quello che hai fatto. Tuttโ€™uno fiato, prima dellโ€™arrivo di Rakial e Marianne.ย 
Secondo quello che potevi ricordare da quello che ti aveva detto Uriel, aveva unโ€™azione abbastanza veloce, circa 30 minuti. Il che dava tutto il tempo a Uriel, sempre al fianco di Marianne, di evitare di intervenire per salvarti se mai l'avesse scoperto. Era il vostro patto, non vi saresteย  messo i bastoni tra le ruote e vi sareste aiutate fino in fondo. Avrebbe creato uno scandalo? Ovviamente. Ne saresti uscita viva? Speravi di no. Ti sei ricomposta quando sono arrivati, ed hai solo finto che stessi guardando l'esibizione della violinista sul piccolo palco a margine della sala da ballo. Offri un sorriso di cortesia mentre Rakial ti parla โ Se avevi cosi sete potevi dirmelo ti avrei portato un altro bicchiere.โž Quale comune figlia di un Marchese chiederebbe mai ad un principe di portarle da bere. Ma lui forse ti aveva semplicemente messa sul suo stesso piano da quando si era iniziato a parlare di un certo fidanzamento.ย 
โ Non ce ne รจ bisogno.โž Hai risposto il piรน educatamente e distantemente possibile. Probabilmente se avessi ingerito altri liquidi avresti rallentato il processo del veleno. Il tuo sguardo si posa brevemente su quello di Uriel che ti stava guardando come chi stava cercando qualcosa e unโ€™espressione di consapevolezza lo colpรฌ. โ Lady (nome) siete sicura di stare bene?โž Uriel aveva iniziato a chiamarti con una tale distanza da quando hai iniziato a far parte delle cerchie di Marianne. Raramente siete riuscita a rimanere da sole quindi la normalitร  รจ diventato questa. La domanda del mago era sospetta, e forse era un campanello di allarme per i due reali. Erano passati piรน o meno 25 minuti da quando avevi ingerito il veleno, e sentivi giร  una certa fatica e difficoltร  nel respirare, ma ti sembra di starlo nascondendo discretamente. Forse anche il tuo incarnato non aveva un bell'aspetto, dato che Rakial รจ impallidito quando passรฒ da guardare il mago a te con un sguardo di terrore. โ Tutto bene, devo essere solo stan-โž โ (Nome) parla.โž Hai guardato il principe, come a dargli la colpa. Il tuo sguardo gli stava dando la colpa e lui forse stava arrivando alla soluzione senza che tu parlassi per forza. Ti sei sentita in colpa di avergli dato la soluzione. Non la meritava. Doveva sprofondare nella disperazione come avevi fatto tu.
โ Ce ne andiamo. Abbiamo bisogno di un medico. โž Forse era comune per la famiglia imperiale rischiare la vita in questo modo, e da quello che potevi ricordare potevi confermarlo. Ed ora che hanno sventato per miracolo โ€˜ lโ€™attentatoโ€™ nei confronti di Marianne tutto il protocollo per questo genere di attentati era decisamente piรน tempestivo. Ti sei allontanata e sentivi le tue gambe tremare, come se non riuscissi piรน a reggere il tuo stesso peso. Metti le mani avanti per allontanarlo, tutto gli avresti concesso ma toccarti era fuori discussione. Il solo pensiero ti aveva causato del ribrezzo. โ Vostra altezza ve lโ€™ho giร  detto, sto bene. Eโ€™ solo stanchezza.โž Hai fatto un passo indietro quando Rakial ne ha fatti due in avanti, questo รจ quello che le tue gambe ti hanno concesso nonostante il peso che sembravano portare di colpo. Nessuno nella sala sembrava accorgersi di quellโ€™avvenimento e ti stava bene cosรฌ. โ Non stai bene, devo portarti via. โž Lui non doveva fare proprio niente, non aveva nessun obbligo verso di te. Tu eri solo una sorta di dovere politico e non volevi essere trattata come se fossi una fidanzata o unโ€™amante. โ (nome) ti prego ascolta il fratello.โž Questa volta รจ stata Marianne ad intervenire, con quellโ€™aria preoccupata, o era finta? Ogni sua espressione ti sembra finta o calcolata, quindi immaginavi non facesse eccezione nemmeno questa volta. Nemmeno quando tu eri in difficoltร , e non volevi il loro aiuto.ย 
Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi Non lo volevi.
Ti senti delirante mentre la tua mente inizia a sfarfallare in mille tonalitร  diverse dalla realtร  che sapevi di conoscere e ricordare, hai percepitoย  un brivido percorrere la tua spina dorsale. Tisei ripetuta che fosse normale, dโ€™altronde avevi ingerito del veleno.โ Vi ho giร  detto che sto bene! โž Eโ€™ arrivato il secondo principe che forse sembrava aver compreso che qualcosa non andava. Hai fatto unโ€™altro passo indietro mentre Marianne spiega spaventata la situazione al secondo principe. Il passo successivo, piรน faticoso del precedente, รจ stato il tuo ultimo. Sei caduta a terra tremante, permettendo al principe di avvicinarsi senza difficoltร , o almeno quasi. โ FERMO DOVE SEI, NON TI AVVICINARE!!!โžHai urlato disperata attirando inevitabilmente gli sguardi della sala, che piombรฒ nel piรน gelido dei silenzi. Rakial si era avvicinato quasi del tutto, solo qualche metro lo teneva distante e incapace di aiutarti. Il suo sguardo mutรฒ dalla preoccupazione alla fredda sorpresa. Hai tossito portando la mano alla bocca. Una sostanza viscosa ha bagnato la stessa mano e hai compreso il perchรฉ dello sguardo di Rakial. Hai sentito la tua mente scivolare e vibrare verso qualcosa di insensibile. Il bicchiere in vetro che tenevi in mano ti รจ scivolato dalla mano che ora era diventata altrettanto insensibile. Stavi lentamente cadendo nellโ€™oscuritร , riservi uno sguardo al principe che stava parlando. Non riuscivi a sentire quello che voleva dire, era tutto ovattato al punto che niente era udibile. Hai visto piรน persone intorno a te che volevano aiutarti. Non seiย  riuscita a riconoscerli.ย 
Hai maledetto a bassa voce lo stordimento e il fischio in fondo alla tua testa man mano sempre piรน forte, fino a sparire nella tua mente. In realtร  tutto รจ svanito in quella placida e confortevole oscuritร  oscuritร .
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Hai canticchiato al mago che entra nella tua stanza, o maga, non ti era chiaro, ma non aveva ugualmente importanza. Il tuo aspetto non era unoย  dei migliori e i tuoi vestiti non erano tirati a lucido come i capelli e il trucco. Eppure a nessuno dei due poteva davvero importare. Ti sei unicamente permessa di essere felice di un viso amico. โ Oi (nome), hai finito di saltare le lezioni?? โž Non era il modo di riferirsi alla figlia di un Marchese ma a te non fa molta differenza. Non eravate mai stati nobile e mago, solo semplici amici. Getti la testa all'indietro e posi il tuo indice lungo e fino sotto il labbro inferiore. โ ย Non ero semplicemente interessata a quello che aveva da dire quella vecchiacciaโž Una risata esce soave dalle labbra del mago e semplicemente ti porge un libro.ย 
I caratteri del titolo sono illeggibili a causa dellโ€™usura. Il cuoio era nero e complicati intrecci dorati percorrono il dorso usurato . Forse anche il titolo una volta aveva lo stesso colore scintillante. Le pagine ingiallite erano costellate di segnalibri. Alcuni con colori vibranti, altri piรน polverosi, altri ancora erano dipinti di fiori esotici altri invece di erbe che non potevi riconoscere.โ Cosa dovrei farci? โž โ Apri dove cโ€™รจ quello nero.โž Tra i vari colori cโ€™รจ un solo segnalibro nero, lโ€™unico in realtร , ma risaltava poco con il cuoio scuro della copertina. Hai preso lo spunto per aprirlo e vedere un misto di parole stampate con inchiostro - per lo piรน date - scritte quasi del tutto illeggibili e sbavate, e infine diverse immagini della stessa pianta, in fasi diversi della sua crescita e in diversi utilizzi. โ Aconito?โž โ Giร โž Hai riflettuto attentamente dopo aver letto il titolo. Ti sei soffermata su ogni lettera per essere certa di aver letto bene. Hai cercato attentamente a cosa volesse dirti mostrandoti quelle pagine โ E cosa dovrei farci?โž Forse lo stava aspettando, infatti i suoi occhi brillarono alla domanda. Con quellโ€™eleganza che tanto lo caratterizzava spostรณ il libro in mezzo, indicando un disegno. Era fatto con inchiostro e quello che sembrava gesso colorato. Il fiore raffigurato era al massimo della sua fioritura e bellezza - come scritto brevemente nella descrizione. โ Beh, vedi cara futura marchesa, - cita sempre il tuo futuro titolo ogni volta che aveva qualcosa di grandioso da dire - ย lโ€™aconito รจ una pianta estremamente tossica per un essere umano, eppure estremamente comune qui a Edenverreโ€ฆ โž Non capivi ancora cosa voleva dirti, ti stava mostrando cosรฌ casualmente una qualsiasi pianta nociva per lei, come per il mago e pretendeva che lei capisse. โ Uriel non mi piace quando generalizzi in questo modo. Parla chiaramente.โž Il ragazzo rise e sposto il dito su una riga specifica del libro. Non aveva molto di straordinario, non era evidenziata da qualche segno e non aveva appunti ai margini che le spiegasse qualcosa che la facesse sembrare importante e difficile.
โ Lโ€™aconito ha tossine che agiscono sul sistema nervosa, tuttavia รจ estremamente lento nell'agire e facile da riconoscere gli effettiโ€ฆ โž Iniziรฒ a leggere le righe che aveva indicato, e il fatto che la stesse tirando per le lunghe ti stava innervosendo. โ โ€ฆMa se lavorata in un preciso modo, puรฒ diventare un veleno letale, senza molti sintomi visibili e difficile da rintracciare. โž Terminato di leggere, ha estratto una ampolla trasparente da una delle tasche della sua veste da mago. Sull'etichetta era scritto aconito con diversi disegni sbavati. Il vetro dellโ€™ampolla era opaco ma si poteva ancora distinguere il colore lilla del liquido. Il tappo il sughero era sigillato a dovere con sostegni di cordicelle e quella che sembrava resina.โ E il fato vuole che io sia riuscita a distillare quella pianta fino a renderla un veleno ancora piรน letale. Non รจ stato affatto semplice, sai? E solo tu lo sai! Ritieniti fortunata per questo, non tutti avrebbero questa fortuna.โž Hai alzato un sopracciglio perplessa, non per le sue manie di protagonismo o per il suo ego smisurato, ma semplicemente per quello che ti ha presentata.โ E con questo? Mi stai per caso dicendo che vuoi uccidermi? o che vorresti morire cosรฌ un giorno? Non sei molto furbo se questo รจ il tuo scopo!โž Un sorriso sghembo si aprรฌ sulle tue labbra, alla sfacciata affermazione. Solo successivamente scoppiata a ridere insieme al ragazzo, dopo che lui ti aveva rimproverato per la tua scarsa fiducia in lui.
Il suo caschetto di capelli ruggine andรฒ a coprirgli parzialmente il viso per le risate. Neanche il fermaglio posizionato su uno lati, era servito per impedire che succedesse e i suoi occhi corvini lacrimavano per lo sforzo, mentre la sua pelle olivastra assume tonalitร  rossastre. โ ย Davvero niente del genere. Ho solo pensato che se volessi uccidere qualcunoโ€ฆ potresti utilizzare questo cosรฌ io saprei che sei stata tu e ti aiuterei a farla franca. E lo stesso se dovesse succedere a me.โž Ti consegnรฒ lโ€™ampolla legata ad una cordina in metallo. Era una specie di ammonimento questa frase, come a prenderti in giro per la tua audacia sfiducia in lui, eppure tu lo avevi preso sul serio. Poi anche Uriel ha inizia a pensarla come una cosa seria. โ E va bene. Ma non pentirtene se dovessi uccidere il principe in persona.โž โ Anche in quel caso ti proteggereiโ€ฆ.
a proposito!โž Ti sei allarmata quando si รจ alzato di scatto, serrando il libro e spingendolo sulle tue gambe. Inchioda i pugni ai fianchi per mettere in evidenza la nuova veste da mago, fluida e scura, decorata con dettagli preziosi e luminosi. โ Allora che ne pensi? Sono stato promesso a mago personale della Principessa Marianne.โž Ricordavi quel nome, era una qualche figlia dellโ€™imperatore che era stata trovata di recente e introdotta al castello imperiale. Per quanto ne sapevi aveva appena 8 anni, e aveva insoliti occhi dorati e capelli candidi, ma non sei davvero tipo da semplice gossip di corte. Avresti a mala pena ricordato i nomi dei principi e delle principesse, figuriamoci una comparsa dal nulla da qualche breve periodo.
Ogni membro della famiglia imperiale aveva diversi maghi che lavoravano sotto i loro stretti ordini. Ognuno un numero diverso al loro comando, dipendeva per lo piรน dall'importanza e la vicinanza al trono. Il principe ereditario -il piรน anziano tra i figli dellโ€™imperatore- era quello che ne possedeva di piรน, anche se non si sentiva molto parlare di questo. Lo sapevi solo grazie alle chiacchiere della nobiltร  piรน alta che incontravano i tuoi genitori e da questi ultimi.
โ Sono stato proposto dal mio insegnante e sono stato preso. Sono il primo. โž Sembrava cosรฌ orgoglioso che era quasi un peccato mandarlo giรน dalla sua nuvola di fantasia. Hai riso quasi intenerita.โ Primo e unico, รจ troppo indietro della linea successione per avere importanza per Imperatore. โž โ Almeno che non diventi una Santa, allora avrebbe un numero pari a quello del Principe Rakialโžย 
Ti sei voltata brevemente a guardarloย  e molte parole non dette potevano essere udite. Ha accennato per un motivo concreto questa volta. Non รจ una di quelle cose che ti viene da supporre tutti i giorni. Non tutti i giorni una principessa diventa una Santa e dubitavi fosse mai accaduto. โ Ha una fede solida, e inoltreโ€ฆ lโ€™ho vista compiere dei gesti pari ad un miracolo.โž Sei rimasta in silenzio guardando il ragazzo โ In piรน รจ stato provato che non รจ una maga. โž Poi hai guardato il libro. โ โ€ฆ Penso anche su una santa possa funzionare questo veleno no?โž Hai riso e Uriel rimase basito sul tuo cambio precoce di argomento. Un rimprovero ti arrivรฒ dal mago che proteggeva la principessa che avrebbe servito. Era il suo compito come suo mago farlo, eppure non era qualcosa di serio.ย 
Non avete piรน parlato di quello e hai nascosto lโ€™ampolla di veleno, eri incurante che davvero ti avrebbe dato almeno un pรฒ di soddisfazione nella tua vendetta.
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Ti sei svegliata con la testa che pulsa, e con la malinconia e il tradimento di un vecchio ricordo. Apparteneva alla tua vita precedente. Ne eri piรน che certa di questo, nonostante lโ€™intrecciarsi di queste vite che ti ha portato confusione e uno strano rimescolamento di ricordi, tuttavia potevi ancora ricordare che non eri mai tornataย  cosรฌ indietro con la tua etร  questa volta. Hai lavorato duramente per cercare di trovare una posizione piรน comoda per i tuoi arti pensanti e doloranti solo per trovare difficile anche solo il pensiero di dover compiere un tale sforzo. Come se una decina di macigniย  fossero stati posizionati su ogni parte del corpo per rallentare i tuoi movimenti. Estremamente doloroso. Anche il semplice aprire gli occhi era faticoso, ma hai ugualmente portato a termine lโ€™azione. Il pensiero del veleno che avevi ingerito รจ ritornato come una maledizione e la sensazione dolce del liquido con il frizzante del vino persiste ancora in bocca, forse senti anche il sangue. Un secondo ti sei chiesta cosa fosse successo dopo essere svenuta. Come avessero fatto a salvarti, in che condizioni eri durante tutta la tua incoscienza. Rakial ha pianto per te o semplicemente ha ignorato il tuo malessere una volta che il pubblico si era dissipato? Non eri certa lo avresti ami scoperto veramente, ma ha comunque una sottile e indifferente importanza.
La stanza in cui eri, era buia, ma ancora si puรฒ intravedere dei raggi penetrare da qualche buco tra le tende spesse che coprivano le finestre. Non sei riuscita a riconoscere la stanza in sรฉ, ma lโ€™arredamentoย  costoso e antico dalle tonalitร  del blu reale e del bianco perlaceo ti hanno suggerito che era lโ€™ala del castello riservata al principe ereditario. Negli ultimi anni della tua vita, prima di venire considerata colpevole, avevi soggiornato in questa alaย  del castello. E per quanto puoi non avere una buona memoria quello stile era inconfondibile. Per qualche ragione ti sei sentita ancora piรน vulnerabile e ingabbiata. โ Ti sei svegliata finalmente!โž Ha parlato qualcuno e hai semplicemente spostato lo sguardo sulla figura alla tua destra, senza la possibilitร  di completare qualsiasi altro movimento. Rakial, in uno stato disastroso e disordinata,ย  sedeva su di una sedia vicino al letto in cui eri adagiata. Il suo abbigliamento era lo stesso della festa solo mancava la giacca elegante e le medaglie ornamentali. โ Hai la minima idea di quanto mi hai fatto preoccupare. Io e Marianne!ย  โž Era sempre lei, lei e Rakiel, che riguardava, mai te direttamente ma ormai ci eri abituata โ Per fortuna quel mago รจ riuscito ad aiutartiโ€ฆโž Si mise le mani sui capelli in modo frustrato.
Era palese che si trattasse di Uriel. Da sempre era interessato ad argomenti macabri e atipici, ma forse era per quello che era riuscito ad essere riuscito ad essere riconosciuto come un grande mago. I suoi interessi e curiositร  lo hanno portato a scoperte e progressi mai avvenuti prima. Questo in passato ha solo favorito la fama e il prestigio di Marianne. Giร โ€ฆ Uriel era proprio una persona bella e straordinaria, e per quanto i fini di Marianne fossero macabri lui aveva mantenuto una certa integritร  e fascino , ma non aveva comunque mantenuto la sua promessa. Ma la cosa ti era solo adesso. Ti sentivi tradita, tradita dallโ€™unica persona di cui ti fidavi e che credevi non ti avrebbe mai consegnato alla famiglia imperiale. Ma forse il giuramento alla corona valeva piรน della vostraย  lunga amiciziaโ€ฆย 
โ€ฆPoi hai realizzato. Una freccia che ti ha trapassato il cuore e lโ€™orgoglioโ€ฆ รˆ stato Uriel a mettere ilย  veleno nel bicchiere di Rakiel ma in realtร  era sempre statoย  destinato a te. รˆ stato Uriel a salvarti per conto del principe, lasciando una buona impressione del vostro rapporto da fidanzati. Uriel aveva deciso che tu meritassi di stare in questa famiglia. Uriel ti aveva condannata a un ciclo infinito di dolore. Lui ti aveva indotto a ripetere questo destino. Non hai pianto, per quanto ne sentissi il bisogno, era qualcosa che ti รจ difficile fare e che non ti eri ancora abbassata fare. Il tuo piรน grande amico aveva deciso il tuo futuro al tuo posto, e non mettevi in dubbio che ci fosse Marianne dietro a tutto questo. โ Marianne era cosรฌ preoccupata per te. Era qui fino a qualche minuto faโ€ฆ ti vede giร  come una sorella. โž
โ Credi davvero che io sia cosรฌ stupida da non averlo capito?โž
Ti sei coperta gli occhi con il braccio. Eri stanca fisicamente e mentalmente, e il veleno che dovevi ancora smaltire insieme alla sola presenza del principe aveva reso il tuo mal di testa solo piรน doloroso. โ Pensi che non sappia che siete stati voi a pianificare tutto questo? Forse non sei coinvolto direttamente, ma questo non ti tira fuori da tutto il resto.โž Una risata amara arrivรฒ al principe seduto ora sul bordo del letto a baldacchino, troppo vicino a te. Hai perso lโ€™istante in cui si era spostato ma sospettavi fosse mentre evidenziava la preoccupazione di Marianne. Potevi soffocare se potessi, ma non ti lascerebbe morire in ogni caso. โ Voi di Edenverre siete tutti ugualiโ€ฆโž Hai sempre preferito dimenticare che anche tu avevi sangue di Edenverre, per il bene tuo e della tua vendetta. โ Non so di cosa stai parlando (nome). Penso che lโ€™effetto del veleno non sia ancora scomparso e che tu stia solo delirando. Chiamerรฒ qualcuno per risolvere la cosa.โž Hai riso unโ€™altra volta, solo piรน forte. Rakial si รจ fermato sui suoi passi, quando aveva utilizzato la sua scusa per allontanarsi. โ Saiโ€ฆ tutto questo non sarebbe dovuto succedereโ€ฆ o almeno non adesso e non a me...โž Quando il Principe si voltรฒ per verificare il tuo stato effettivo, ti trovรฒ seduta, le gambe al petto e la testa gettata allโ€™indietro con lo sguardo rivolto al soffitto. Come in attesa di qualcosa, forse stai ancora cercando il modo migliore per dirlo, esiste davvero un modo giusto?ย 
Un lungo respiro lascia le tue labbra. Il dolore poteva sembra evaporare per qualche secondo, e poi ritornare quando ti sei fermata in quella nuova posizione. Ti sei dimenticata delle giunture e dei tendini rigidi e doloranti, del sangue che faceva fatica a circolare e del tuo respiro lento e affannato. Solo per un istante sentivi di avere un certo controllo. Sentivi di poterlo far sprofondare nella disperazione ma solo per un attimo. Quello racchiuso nella preoccupazione dei tuoi movimenti affrettati e improvvisi.โ Allora io ti volevo mortoโ€ฆ anzi ti voglio ancora mortoโ€ฆโž continuaviย  parlando senza davvero pensarlo ma a questo punto solo la veritร  ti avrebbe liberaโ€ฆ speravi che ti odiasse e ti classificate come criminale oppure mettesse in esilio allโ€™impero. โ Eri in fin di vita dopo che che ti avevo avvelenato con il medesimo veleno che ora circola nel mio corpoโ€ฆ ironico non trovate, vostra altezzaโ€ฆ โž Le tue parole erano anch'esse piene di veleno e lo sguardo della persona che ora odiavi infinitamente di piรน, era su di te. Un insieme di timore e confusione. Una amara vendetta.ย 
Ecco forse il poter essere libera non ti bastava piรน o semplicemente perchรฉ sapevi di non poterlo avere. Ti sei rassegnata alla cruda realtร . Tu non saresti mai fuggita da lui. Da lui e da Marianne. Ora come ora la vendetta suonava in un modo decisamente piรน melodioso e possedeva un sapore piรน dolce e freddo di quanto potessi ricordare. Li avresti portati allโ€™inferno con te. โ Aconitoโ€ฆ Normalmente non sarebbe stato cosรฌ difficile da individuare, ma distillato nel modo giusto puรฒ silenzioso e imprevedibile e molto piรน letaleโ€ฆโž Tu eri viva per miracolo. Solo perchรฉ era stato Uriel a crearlo ed eri certa avrebbe creato anche un antidoto o un modo per fermare il veleno. Hai preso fiato, รจ difficile parlare in una linea scorrevole quando i tuoi polmoni non erano in grado di reggere anche solo una normale respirazione.. โ โ€ฆ Era il nostro codice. Lo avevamo deciso una volta. Non saremmo dovute intervenire lโ€™una con lโ€™altra, solo aiutarci a portarlo a termine.โž Ti sei fermata e il sorriso insieme alla risata scomparvero con la stessa velocitร  con cui erano apparsi. Gli occhi sono freddi e indecifrabili, nessuno avrebbe mai potuto dire cosa stessi pianificando. Niente era leggibile nel tuo comportamento.
A questo punto Rakial doveva aver capito che si trattava del mago di Marienne. Gli aveva raccontato tutto, come gli era stato ordinato da Marianne, di questa promessa e che non sarebbe dovuto intervenire e nemmeno lei. Uriel aveva messo il veleno sotto ordine di Marianne e (Nome) lo aveva ingerito di sua volontร . Tuttavia Uriel aveva infranto questa strana promessa infantile e aveva seguito lโ€™ordine datogli di salvarti. Ti sei voltata di scatto a guardarlo. La profonditร  del tuo sguardo lo colpรฌ ancora di piรน. Infatuato e perso per la donna che lo voleva morto. Se ne avesse la possibilitร  e i mezzi lo avrebbe ucciso allโ€™istante e ancora poteva trovarlo piacevole e intrigante. La sua fidanzata lo voleva morto, ironico e stupendo. Non era spaventato, solo sorpreso e affascinato. Ne voleva di piรน, non importa come. Non voleva distruggerla, sarebbe finito tutto cosรฌ in fretta. La voleva per sรฉ da amare e ammirare.ย ย 
โ Se volete tenermi al vostro fianco bene! Ma sappiate che finchรฉ avrรฒ vita in questo corpo, non diventerete Imperato e non avrete vita facile.โž
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ragazza-whintigale ยท 10 months
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๐–„๐–†๐–“๐–‰๐–Š๐–—๐–Š! ๐•ธ๐–”๐–—๐–™๐–Š ๐– ๐–—๐–Š๐–†๐–‰๐–Š๐–— ๐– ๐–„๐–†๐–“๐–‰๐–Š๐–—๐–Š! ๐•ฟ๐–”๐–‰ ๐– ๐–„๐–†๐–“๐–‰๐–Š๐–—๐–Š! ๐•ฒ๐–”๐–Š๐–™๐–๐–Š
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๐•บ๐–•๐–Š๐–—๐–† โžต Soundless Cosmos
๐•ฌ๐–›๐–›๐–Š๐–—๐–™๐–Š๐–“๐–Ÿ๐–Š โžต ย Prigionia, Tortura,ย  inganno, manipolazione, relazione tossica, morte (accenno), tocco non consensuale, dinamiche yandere.
๐•ป๐–†๐–—๐–”๐–‘๐–Šโžต 3448
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Il suo corpo doleva come mai prima dโ€™ora, e sinceramente non era poi cosรฌ sicura di poter durare a lungo, ma nonย  รจ come se avesse altra scelta. Provรฒ anche a parlare e a chiedere un aiuto, ma la sua voce semplicemente non usciva, non sapeva se era per la gola secca o la posizione scomoda del suo collo. Ha provato a trovare una posizione migliore ma le radici coperte di spine non glielo permisero, riportandola alla posizione originale. O semplicemente come lui voleva che lei soffrisse le sue pene, sempre se potessero essere definite tali. Avrebbe potuto svincolarsi, le radici non erano cosรฌ strette, tuttavia dubitava di avere dei riflessi cosรฌ pronti da poter atterrare incolume e poter scappare con la stessa velocitร  con cui era caduta. Sicuramente le liane scure l'avrebbero facilmente ripresa e portata in un nuova posizione solo piรน dolorosa della precedente. Ecco cosa lui voleva, e quelle cose lo avrebbero ascoltato ciecamente.ย 
Non erano senzienti come aveva pensato una volta, era come una parte non del tutto autonoma dello stesso Mietitore. Avrebbe voluto affievolire il suo peso ma dubitava seriamente lui l'avrebbe permesso dopo la sua ultima scappatella.ย  Era un individuo strano e di certo era sicura che quella posizione non era per umiliarla o denigrarla, solo per farla soffrire o semplicemente per il suo bene come avrebbe detto Morte.
Chiuseย  gli occhi, forse se fosse caduta in un sonno profondo avrebbe potuto alleviare le sue sofferenze, ma non รจ cosรฌ, โ Sei stanca? โž Il tono era basso e lugubre, come se volesse incutere piรน timore di quanto lei giร  non provi nei suoi confronti. Ma sapeva che non stava cercando di spaventarla, era capace di ben altro se voleva farlo seriamente. Per lei, il maggiore tra i tre era lโ€™incarnazione della morte, forse non era un caso che ne portasse anche il nome.ย 
La domanda forse era retorica, sperava che lei gli avesse detto di sรฌ e lui lโ€™avrebbe portata a riposare da qualche altra parte. Ma non sarebbe successo. Non lo degno di particolari attenzioni, nรฉ un cenno, nรฉ la semplice apertura degli occhi. Forse lo aveva preso come un si, il silenzio era sempre la risposta piรน comoda che andava a lui e che lei non voleva davvero dire. Rigirรฒ una ciocca dei suoi capelli tra le dita, mentre rifletteva per un attimo, o forse semplicemente sperava che lei gli avrebbe reso solo le cose piรน semplici pregandolo di lasciarla andare. Forse con qualche promessa di non cercare piรน di scappare, ad una loro minima distrazione, ma che lei non avrebbe mai mantenuto del tutto. Ma sapeva che non sarebbe stato cosรฌ in nessuno dei casi. Lei non avrebbe fatto quella promessa e non avrebbe smesso di cercare scappare.
Le accarezzรฒ i lineamenti del viso con la stessa cura che avrebbe usato con i propri fratelli. A volte poteva dare lโ€™impressione che lui lโ€™amasse in qualche modo contorto. In fondo Tod non era in condizioni cosรฌ differenti, solo per motivi e scopi diversi. โ Fa male? โž Lei aprรฌ gli occhi di scatto e lo sguardo con quellโ€™aria stanca eil suo unico occhio presente brillato del solito rosso, solo piรน intenso e luminoso. Era ovvio che facesse male, lui lโ€™aveva fatto apposta per lei provasse dolore. Quindi perchรฉ mai avrebbe dovuto fingere che non lo avesse fatto? In tutta quella confusione avrebbe potuto dire di sรฌ e forse lui l'avrebbe portata in un posto piรน accogliente per riposare, ma avrebbe voluto dire dargliela vinta. โ Se davvero ha fatto cosรฌ male allora dovresti solo pregare per far finire tutto. โž Forse un poโ€™ per la posizione e un poโ€™ per la situazione in se, per corse con il dito il tratto di mascella partendo dal mento per finire nellโ€™orecchio, dove la frase era stata sussurrata in un soffio leggero. Hai rabbrividito, sapevi che un mietitore aveva la pelle fredda, ma ora come ora lo sembra di piรน o forse era solo la stanchezza a farti percepire tutto cosรฌ fastidiosamente. Hai socchiuso le labbra, sentivi che dovevi dire qualcosa, qualsiasi cosa sarebbe andata bene per fargli capire. โ M-mor-teโ€ฆ โž Aspettรฒ qualche altro breve secondo dove le sue mani sfiorarono ancora insistentemente il suo viso e poi sospirรฒ. Non sembrava particolarmente colpito. Esitavi, ancora, quindi forse cโ€™era ancora qualcosa che ti tratteneva. โ Eh va beneโ€ฆโž Lasciรฒ ricadere la mano nel proprio fianco, e ti diede uno sguardo disapprovazione. Forse pensava che sarebbe stato facile come lo era con i suoi fratelli, che lei gli avrebbe obbedito ciecamente subendo tutto quello che lui aveva in mente per conformarla ai bisogni suoi e dei suoi fratelli. โ Ci vorrร  ancora un poโ€™ di tempo.โž Ed uscรฌ dalla stanza, forse aveva qualche anima da mietere o semplicemente si era stancato di perdere contro un essere umano ottuso.
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Non si era accorta subito ma qualcosa non andava. Di solito era Morte lโ€™unico che poteva entrare. Goethe era davvero troppo impulsivo lโ€™avrebbe liberata giร  da tempo, e probabilmente lei avrebbe solo infranto nuovamente le loro regole. Tod invece era ancora in fase purificazione, questo aveva detto Morte. Un inganno? Dubita fortemente, eppure era certa che i suoi occhi non la stessero ingannando.ย 
Le spine si erano allentate di colpo lasciando precipitare nel vuoto, si aspettava di morire o solo di essere ferita gravemente dallโ€™altezza a cui era stata sospesa per chissร  quanto tempo. Non fu cosรฌ perรฒ. โ Pensavo che sapessi far di meglio che far arrabbiare mio fratello. โž Era un tono profondo e gelido che non riconosceva, ma poteva riconoscere la voce dietro quel gelo. Ha aperto gli occhi e davanti a lei cโ€™era Tod, poteva davvero credere che la sua vista la stesse ingannando. Lโ€™ultima volta che lo aveva visto aveva i capelli piรน lunghi e un'espressione piรน calda. Ora era solo gelo. Era rimasta a fissarlo e per qualche motivo si ritrovรฒ a pensare che forse Morte non era poi cosรฌ male come aguzzino. โ Hai intenzioni di fissarmi cosรฌ ancora a lungo? โž Sapeva che lo stava fissando, ma si sorprese di essere aggrappata al suo collo, forse lโ€™unica cosa che davvero non lo infastidiva. โ Che ci fai qui? โž Le diede uno sguardo di sufficienza, per poi camminare fuori da quella stanza infernale. โ Mi sembra ovvio, pongo fine alla tua punizione. โžย 
Aveva sempre pensato che tra i tre, Tod fosse il meno peggio. Quello da cui si poteva nascondere per evitare di essere toccata in qualche modo da Goethe o per evitare le punizioni di Morte. Non aveva mai davvero funzionato, lui non tradiva i suoi fratelli e loro non avrebbe tradito lui. Lei era quella piccola cosa carina che avevano deciso di tenere con loro e tormentare. Ora perรฒ non sapeva se quel pensiero fosse del tutto azzeccato. I suoi occhi viola erano taglienti e fissavo senza particolare interesse la strada davanti a se, i suoi capelli erano di nuovo quel taglio corto che tanto lo caratterizzava.ย 
โ Ecco qua. โž Lโ€™aveva seduta su una sedia imbottita e coperta con qualcosa di caldo. โ Serviti, ora come ora non penso tu possa fare molto per scappare. โžย  Voleva dirgli che era colpa sua se era scappata in primo luogo. Lui aveva instillato in lei quella idea, aveva installato piccoli dubbi e parole adoranti a cogliere l'occasione della sua purificazione per scappare. Ma decise comunque di rimanere in silenzio. Morte era un compagno tremendo ma Tod era ugualmente dalla sua parte.ย 
La tazza era fumante di fronte a sรฉ. Non sapeva cosa cโ€™era dentro e non รจ come se volesse saperlo ma dubitava ugualmente fosse qualcosa di nocivo. Non erano mai stati cosรฌ vicini allโ€™idea di mietterla e se davvero lo erano avrebbero preferito baciarla piuttosto che avvelenarla. Prese la tazza e ne sentรฌ il calore avvolgente, pensava che in un posto come questo non esistessero cose calde ma si era ricreduta almeno in parte. Le sue mani al momento era pallide, un colore piรน da morto che da viva, ma forse era solo una fantasia. In fondo aveva ancora quei segni tra il rosso e il violaceo a confermarlo, fini quasi eleganti se non ne conoscesse la provenienza. Erano in diversi punti sul suo corpo e anche se non poteva vederli sentiva bruciare ancora.
โ Pensavo che saresti stata piรน furba di cosรฌ nella tua fugaโ€ฆ โž Rise amaramente Tod, come si ci avesse sperato nella sua riuscita. โ Ma ancora potresti esserti affezionata a noi piรน di quanto vuoi ammetterlo.โž Non cโ€™era umorismo o consapevolezza nella sua voce, solo unโ€™affermazione gelida e tagliente. Sapeva che non si poteva essere affezionata a nessuno dei tre, li odiava impotente.ย 
Si era orsa la lingua, come poteva dirle ciรฒ. Era stata tutta colpa sua se aveva tentato la fuga, eppure sentiva ancora il suo stomaco girare come se si sentivaย  in colpa. Ancora una volta era caduta in una delle sue scuse. Si voltรฒ di scatto pronta ad affrontarlo, la sua rivolta muore sul nascere quando posรฒ le sue mani sulle sue spalle per portarla alla posizione originale. โ Non scaldarti tanto, non servirร  a tirarti fuori da questa situazione. โž Strofinรฒ il naso su quella porzione di pelle tra il collo e le spalle. Leย  mancava il respiro e sinceramente non sapeva come tirarsi fuori da questa situazione. Era decisamente troppo intelligente per dimenarsi e sperare che questo potesse servire a qualcosa se non per farlo arrabbiare.ย 
Poi la sensazione era sparita, le sue mani dalle sue spalle e il suo freddo naso dal suo collo, era sola e incapace di far qualcosa che non sia aspettare che qualcuno venga da lei.
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Il suo tocco era freddo come quello dei suoi fratelli e lei rabbrividรฌ โ Questa volta lโ€™hai fatto davvero arrabbiare. โž Se si riferiva a Morte, Goethe aveva ragione, lei lo aveva davvero fatto arrabbiare, non che ci volesse molto a notarlo. Non era unโ€™affermazione cosรฌ intelligente e spiccata come voleva far sembrare. โ Pensa che non voleva che mi avvicinassi a te durante quel periodo.โž Era ovvio che lo avesse fatto, a differenza dei maggiori, Goethe non aveva un pugno di ferro duraturo. La sua mano scivolรฒ sul suo fianco per accarezzare le curve, non aveva un poโ€™ di pudore sul serio. Non aveva paura di essere infettato dal suo calore o qualcosa di simile, pronunciato da Morte. L'altra mano teneva senza grande sforzo le sue mani sopra la sua testa, era scomodo ma sopportabile, in fondo Morte le aveva fatto passare di peggiore.ย 
โ Dovresti seriamente pensare a come ringraziare Tod, in fondo senza di lui saresti ancora la dentroโž Avevano accennato a qualcosa del genere prima e ora poteva capire meglio come erano andate in realtร  le cose. Non che fosse grata a Tod in qualche modo, era sua la colpa in fondo. โ C-come..?โž โ Un bacio โž Disse beffardo, forse non aveva compreso il vero senso della sua domanda, o semplicemente ha scelto quello che era piรน comodo per lui. Ci aveva pensato fino in fondo alla risposta che Goethe le aveva dato. Sapeva benissimo che un bacio sulle labbra ad un mietitore portava alla morte, pensava che fosse cosรฌ stolta da crederci. Lโ€™albinoย  sembrava non sembrava capire cosa le passasse per la testa, mon era il piรน spiccato dei tre, ma di certo quello che dimostrava piรน affetto. Afferrando fermamente la sua coscia la trascinรฒ a sรฉ, fino a quando non era distesa sulla propria schiena. Lui era in mezzo alle sue gambe e senza nemmeno sporgersiย  molto aveva il volto a poca distanza dal suo. โ Unโ€ฆ bacioโ€ฆ โž Aveva sussurrato di nuovo a bassa voce, ma lei lo aveva sentito ugualmente. Si avvicinรฒ ancora e le loro labbra erano talmente vicine che sarebbe bastato poco per farle toccare, eri immobile. Sarebbe bastato poco e sarebbe morta.ย 
โ Non pensare di poter morire per cosรฌ pocoโ€ฆ โž affondรณ nella sua clavicola lasciandola alquanto sorpresa. Goethe era un individuo volubile, lo era sempre stato, solo ora perรฒ era piรน tangibile. Emise un forte lamento contro la sua clavicola, e la sua pelle vibrรณ.ย  โ Se il fratellone non me lo impedisse non saresti piรน in questo stato.โž Non capiva esattamente a cosa si riferiva ma immaginava non fosse davvero rivolta a lei.ย  Strinse i suoi polsi e anche il suo fianco facendola sibilare per il dolore.ย 
Si corresse, lui era decisamente volubile. Forse era per quello che voleva andarsene in questo momento, e correre in quella stanza che le avevano riservato. Ricordava ancora quella volta in cui Goethe era entrato di cattivo umore mentre era ancora immersa nei sogni, aveva esigentemente insistito la sua attenzione nonostante il sonno. Aveva discusso con Tod o forse era stato rimproverato da morte, ma aveva molti lividi quindi immaginava la seconda. Da un lato poteva ritenersi fortunata di essere un essere umano, Morte non avrebbe rischiato di ucciderla con tali modi.ย 
I pensieri vennero dissipati quando cadde di peso sopra di lei, emise un suono strozzato mentre cercava di dimenarsi. โ Allora vorrร  dire che dovrรฒ godermi quello che ho. โž Parlรฒ di nuovo a se stesso, o forse era rivolto a lei? Non riusciva piรน a capirlo, e non avrebbe cercato di farlo oltre.
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Ci aveva pensato molto da allora. Lei non aveva mai valutato la possibilitร  di uccidersi. Aveva sempre definito la propria vita piรน valida della morte, per questo, anche se in modo pietoso, aveva continuato a vivere. Ora perรฒ non era piรน cosรฌ convinta, che lei viva o muoia non avrebbe fatto differenza a nessuno se non ai tre fratelli. Forse lโ€™idea di porre fine alla propria sofferenza e prolungare quella dei tre non era poi cosรฌ male, suonava quasi invitante. Si mosse su se stessa per poi voltarsi verso la figura dormiente di Tod. La mano era posata sul suo fianco per tenerla piรน vicina a sรฉ. Non sapeva cosa era successo ma sembrava stanco, talmente stanco da non curarsi se lei fosse stanca di star lรฌ o meno. Ma erano sempre stati egoisti nei suoi confronti.ย 
Poi si era ricordata che esisteva qualcosa di indolore, che solo loro avrebbero potuto attuare per mettere fine alle sue sofferenze. Si alzรฒ sul proprio busto per poi sporgersi verso di lui. Tod era bello, ma tutti e tre lo erano in fin dei conti. Non poteva essere cosรฌ male baciarli vero? Si sporse ancora un poโ€™, ma non molto. Sapeva benissimo che lโ€™orecchino di Tod era lโ€™occhio di Morte, con cui lo teneva dโ€™occhio. Ci ripensรฒ per un attimo, Morte non stava dormendo come Tod, se no, sarebbe stata con lui. Tuttavia era anche vero che se mai lโ€™avesse vista baciare Tod non sarebbe mai arrivato in tempo per fermarla. Gli istanti di riflessione sono diventati minuti interminabili, in cui due parti di lei si stavano scontrando, perรฒ si stava avvicinando al viso dellโ€™albino piรน veloce di quanto si aspettasse, ma mai cosรฌ veloce da far terminare il tutto in fretta.ย 
Era a poca distanzaโ€ฆ poi le loro labbra si scontrarono. La (colore) mosse lentamente le labbra su quelle di Tod e quasi si sorprese di essere ricambiata. Le mani dellโ€™albino strinsero ulteriormente la vita della ragazza facendola aderire al suo corpo. Si staccรฒ velocemente solo mettere piรน distanza da lui
Era sveglio e lei era ancora viva. Pensava non lo fosse oppure lo era sempre stato, forse era per quello che aveva avuto tutta quella libertร . Avrebbe potuto muoversi e scappare in qualsiasi momento e se Tod non se ne fosse accorto lo avrebbe fatto Morte. Lโ€™orecchio era rivolto verso la unica porta dโ€™uscita, quindi avrebbe vista. Ma poi si ricordรฒ che era inutile perdersi in pensieri superflui.ย 
Lei semplicemente non dovrebbe essere viva. โ Io- โž โ Oh su! Non fare quella faccia. Avresti dovuto immaginarlo.โž Aveva ragione. Avrebbe dovuto prevederlo ma non lo aveva fatto, era troppo persa nei suoi pensieri per farlo. Lo sguardo di Tod era affilato e leggermente canzonarioโ€ฆ forse voleva ricordarle dove e con chi si trovava e che una cosa prima o poi sarebbe stata inevitabile. E forse lei non avrebbe potuto ricordarlo neppure, sempre grazie a loro probabilmente. โ รˆ meglio che ti prepari. โž โ Per cosa? โž Lui non rispose alla sua domanda e lei non ebbe il tempo di rifarne unโ€™altra, dopo che Morte apparve in modo teatrale nella stanza. Cโ€™era anche Goethe, ma di certo quello piรน spaventoso era Morte.
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Ora aveva tutto piรน senso o forse no? Non poteva essere del tutto umana, oppure sarebbe stata chiamata anche lei piccola cosa disgustosa come Xiaochao. Poteva anche spiegare in parte anche il comportamento di Morte e la simpatia di Goethe per lei . Lei non era umana o almeno credeva di esserlo stata per una buona parte della sua vita fino ad adesso. Loro perรฒ non sembravano cosรฌ dispiaciuti della scoperta, come se lo sapessero giร  in qualche modo. Ora poteva supporre che avessero cancellato i suoi ricordi per qualsiasi cosa che aveva fatto di sbagliato, era sempre stata piuttosto testarda su certe cose. โ Quanto tempo รจ passato? โž Stava giocando con le proprie dita quando aveva fatto quellโ€™affermazione. Goethe aveva ignorato il suo sussurro incerto giocando con qualche ciocca disordinata della sua capigliatura (colore). Non sapeva esattamente se era la domanda giusta ma voleva ugualmente una risposta. Morte aveva dato uno sguardo a Tod e lui aveva ricambiato. โ il tempo รจ relativo ora come ora per te come per noi. โž Una delle millesime risposte senza senso di Morte per farla zittire, ma non lo aveva fatto questa volta.ย 
โ Non puoi ammonirmiย  sempre cosรฌ, e sperare questa volta funzione.โž
Si รจ alzata, tutto quello che stava succedendo non era frutto di un ragionamento lucido e calcolato, solo pura impulsivitร , forse una delle poche caratteristiche umane che aveva mantenuto. Si diresse verso il piรน anziani dei tre mietitori e prese con le mani il bavero di Morte solo per fissarlo piรน vicino. Il che era unโ€™impresa di per se, con la sua altezza รจ costretta ad alzarsi sulle proprie punte e tirare il maschio piรน giรน, alla sua altezza. Lui sembrava glorioso e composto come se il suo pugno a trattenere la sua camicia fosse esattamente quello che voleva. โ Mi sembra tu sia diventato piรน audace tutto su un momento. โž Le mani di Morte serpeggiano sulla vita della ragazza e la tirรฒ piรน vicino. Aveva alleggerito per quello che poteva sentire, un poโ€™ il suo peso, avvicinando pericolosamente il suo viso e quello di (nome). โ E d'altronde รจ colpa tua se ora sei bloccata qui nel tuo stato attuale.โž Non era una gran spiegazione, non che si aspettasse chissร  che da lui o dai suoi fratelli. Una delle mani di Morte si era spostata ad inclinare meglio il viso della ragazza verso di sรฉ, prese rapidamente le labbra sulle sue e con la stessa veloci la sua mano si incastrรฒ nella nuca di (nome). La presa ferma del mietitore non le permetteva di allontanarsi e fare qualsiasi cosa per allontanarsi da lui, in parte anche grazie allโ€™altro braccio avvolto saldamente intorno alla sua vita. Non le mancava il respiro come avrebbe dovuto essere, ma non era piรน umana, quindi suppone di non essere in pericolo di vita. Ma ora come ora non sarebbe stato poi cosรฌ male perire tra le sue braccia e fargli patire almeno un quarto del dolore che aveva patito lei. Strinse forte gli occhi, per alleviare almeno un poโ€™ la tortura ma riusciva ancora a sentire i taglienti occhi rossi di Morte su di se e avrebbe scomesso che anche Tod e Godthe la stavano guardando con la stessa fame.ย 
Solo dopo minuti che sembravano ore, Morte si staccรฒ e la strinse a sรฉ. La differenza di altezzaย  faceva sรฌ che venisse quasi del tutto nascosta tra il tessuto vaporoso dei suoi vestiti. Sentiva il respiro pesante ma non si sentiva affannata, poi sentiva gli occhi pesanti ma lei non si sentiva stanca. Le abbraccia di morte serpeggiavano tranquillamente lungo il suo corpo immobile. โ Come immaginavano ci sono ugualmente degli effetto negati in questa trasformazione. โž Ridacchiรฒ come se ci fosse qualcosa di davvero ironico in tutto questo, che lei kon riusciva ancora a trovare. Sposto una ciocca di capelli (colore) tra le sue dita.ย  โ Ma sono sicuro che lentamente ci farai l'abitudine alle nuove attenzioni che riceverai. โž Aveva taciuto, non era dellโ€™umore per poter rispondere o controbattere. Morte la tirava lentamente sempre piรน verso di sรฉ e di conseguenza anche in quella voragine di oscuritร  in cui dubitava ne sarebbe mai uscita.
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ragazza-whintigale ยท 1 year
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๐’ž๐’ถ๐“…๐’พ๐“‰๐‘œ๐“๐’พ ๐’พ๐“ƒ ๐‘’๐“๐’ถ๐’ท๐‘œ๐“‡๐’ถ๐“๐’พ๐‘œ๐“ƒ๐‘’...
Ecco a voi la lista di tutti i capitoli in elaborazione. Non so esattamente quando arriveranno o quando li pubblicherรฒ ma in tanto saprete quello che ho in cantiere per voi
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๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™ฒ๐šŠ๐šœ๐šœ๐š’๐šœ ๐™ฟ๐šŽ๐š๐šŠ๐š•๐š’๐šŠ๐š— ๐šก ๐š›๐šŽ๐šŠ๐š๐šŽ๐š› ๐š™๐š.๐Ÿธ
แดฟแดตแถœแดดแดตแดฑหแต€แดฌ
Pubblicato
๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Due anni dopo il ritorno Cassis Pedelian, stai organizzando le tue nozze con lui, con tuo grande dispiacere. Tuttavia la presenza a te familiare metterร  i bastoni tra le ruote agli intenti di Cassis di legarti a se.
๐‘ธ๐’–๐’Š ๐’๐’‚ ๐’‘๐’‚๐’“๐’•๐’† ๐Ÿ
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๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™ฐ๐š›๐š๐š‘๐šž๐š› ๐™ฟ๐šŽ๐š—๐š๐š›๐šŠ๐š๐š˜๐š— ๐šก ๐š›๐šŽ๐šŠ๐š๐šŽ๐š›
Pubblicato
๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Dopo 16 anni di lontananza da Camelot vieni costretta a tornare, inconsapevole di quanto si cambiato il tuo piรป caro amico.
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๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™ฐ๐šš๐šž๐šŠ๐š–๐šŠ๐š›๐š’๐š—๐šŽ ๐™ท๐š˜๐šœ๐š‘๐š’๐š—๐š˜ ๐šก ๐š›๐šŽ๐šŠ๐š๐šŽ๐š›
๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Alla ricerca dellโ€™assassino di sua madre, Aqua si ritrova davanti alla figlia di una cara amica di Ai. Lโ€™unica persona che potrebbe conoscere uno dei segreti di Ai รจ morta e rimani solo tu con un grande segreto per lui.
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๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™น๐šŽ๐š›๐šŽ๐š–๐šข ๐™ฐ๐š๐š›๐š’๐šŒ๐š‘๐šŽ ๐šก ๐š›๐šŽ๐šŠ๐š๐šŽ๐š›
แดฟแดตแถœแดดแดตแดฑหแต€แดฌ
๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Sei una cameriera al servizio degli Agriche, con lโ€™unico intento di sopravvivere a questo inferno. Il tuo piano di usare come scudo il tuo giovane maestro viene dato alle fiamme dallo stesso Jeremy,ย  infatuatoย  dellโ€™unica persone che gli si stata accanto.
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Uno strano scherzo del fato. Un filo rosso collegato al tuo mignolo ti collega alla tua anima gemella. Sei cosi entusiasta di essere lโ€™unica a poterlo vedere, tanto che perdi di vista il fatto che la personaย  dall'altro parte del filo non sia molto innocua.ย 
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Tornata indietro nel tempo a prima che conoscessi Rakial, vuoi fare di tutto per evitare il vostro incontro. Inconsapevole dei Piani di Marianne e dell'infatuazione di Rakial per te. Non era cosรฌ che era andata la prima volta.
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๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™ผ๐š˜๐š›๐š๐šŽ ๐šก ๐š›๐šŽ๐šŠ๐š๐šŽ๐š› ๐šก ๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐šƒ๐š˜๐š ๐šก ๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™ถ๐š˜๐šŽ๐š๐š‘๐šŽ
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’ Uno strano comportamento e senso di estraneitร  ti colpisce, insieme ai comportamenti insoliti dei tre mietitori. Tutto sembra avere qualcosa che non va. Ma che cosa?
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๐šˆ๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š›๐šŽ ๐™ท๐šŠ๐š๐šŽ๐šœ/๐™ฐ๐š•๐š˜๐š—๐šŽ ๐šก ๐š›๐šŽ๐šŠ๐š๐šŽ๐š›
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’: Gira voce, allโ€™alta corte, che lโ€™Alto Re e lโ€™Alta Regina abbiano un amante condiviso. Il mistero sulla sua identitร  assilla il popolo nel mentre cโ€™e chi cerca di mantenerlo ancora segreto.
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๐š‚๐š’๐š—๐š˜๐šœ๐šœ๐š’: In una notte come tanto Lady (nome), va a far visiti suo futuro marito nelle sue stanze, nella speranza che potesse risparmiare la vita del suo ex-amante.
๐™ฟ๐šž๐š‹๐š‹๐š•๐š’๐šŒ๐šŠ๐šฃ๐š’๐š˜๐š—๐šŽโ†ฌ 01/05/2023
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ragazza-whintigale ยท 1 year
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๐–„๐–†๐–“๐–‰๐–Š๐–—๐–Š! ๐•ฐ๐–’๐–•๐–Š๐–—๐–”๐–—! ๐•บ๐–ˆ ๐– ๐–—๐–Š๐–†๐–‰๐–Š๐–—
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๐•ป๐–Š๐–—๐–˜๐–”๐–“๐–†๐–Œ๐–Œ๐–Ž โžต Rulyan (OC) ๐•ฌ๐–›๐–›๐–Š๐–—๐–™๐–Š๐–“๐–Ÿ๐–Š โžต ย Lieve comportamento Yandere, matrimonio combinato, pessimi genitori, abuso di potere, gravidanza non consensuale, Sesso non consensuale (implicito). ๐•ป๐–†๐–—๐–”๐–‘๐–Šโžต 5034
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Diverte lo aveva definito adesso Rulyan a ricordarlo, con occhi sognanti mentre le teneva la mano per scaldarla dal gelido inverno. Inย  realtร  nella capitale faceva sempre freddo, essendo la cittร  piรน a nord di tutto lโ€™impero, perรฒ dโ€™inverno era talmente freddo che era difficile abituarsi. Neanche dopo tutti questi anni (nome) lo aveva fatto, appoggiandosi ancora a lui per questo. โ Hai freddo? Vuoi che entriamo?โž La sua voce era cristallina e diaffanica, meritando ogni lode da tutte quelle donne che lo avevano ammirato. Lei non era una di loro e non avrebbe lodato il suono della sua voce, ma sarebbe una bugia dire che non lo pensava, solo una innocua constatazione a se stessa. Ma insomma, nonostante non fosse ancora del tutto abituata a queste temperature, era lui quello che in gioventรน si ammalava piรน volte di quello che avrebbero potuto ricordare. โ Dovrei essere io a chiederlo , vostra altezza imperiale.โž La sua voce era mansueta e distante come il solito, niente a che vedere con il ruolo di Consorte favorita dallโ€™imperatore e il profondo amore che molte poesie e canti lodavano per tutto lโ€™impero. Un sospiro lasciรฒ le labbra dellโ€™uomo, poteva essere cocciuta, anzi era cocciuta, con quel suo comportamento stava solo mettendo in difficoltร  entrambi. (Nome) voleva mettere una distanza tra loro e lui non lo voleva. Quasi si ritrovรฒ a capire la frustrazione di suo padre, nei confronti della sua adorata madre. Anche lei era una straniera come la sua (Nome), ed entrambi avevano fatto innamorare membri della famiglia imperiale perdutamente di loro. Forse il fascino dello sconosciuto, o semplicemente l'amore per la loro passione e sentimento nel fare le cose. Tuttavia a Rulyan non piaceva essere paragonato a quellโ€™uomo, che era suo padre, lo ha sempre disprezzato e forse aveva fatto lo stesso anche suo padre con lui.ย ย 
Rulyan fece cenno ad una delle serve che li seguivano a debita distanza, cosรฌ che le loro conversazioni non potessero essere udite da anima viva. Subito una ragazza decisamente piรน giovane di (nome) si avvicinรฒ con un mantello in pelliccia e stoffa decorata, appoggiandolo con grazia sulle spalle della consorte dai capelli (colore). La serva fece un inchino e di rimando la sua padrona le fece un sorriso permettendole di andarsene, poi si rivolse a suo marito con sguardo orgoglioso e freddo. Era cocciuto, forse piรน di quanto lo fosse lei e quando aveva deciso qualcosa, soprattutto se le riguardava, era irremovibile. โ Pensavo di aver accennato a quanto non fosse necessario la vostra preoccupazione per una umile speziale. โž Il moro non sembrรฒ dare molto bado alle sue parole, perรฒ rispose comunque sistemando ulteriormente il nuovo mantello. โ Non vedo perchรจ non dovrei preoccuparmi della mia amata moglie, soprattutto quando sta per diventare madre dei miei figli. โž Poteva essere considerata una provocazione, ma Rulyan non ne era il tipo, era piรน una constatazione, una frase usata solo con il scopo di aver ragione nella discussione. Ma avrebbe vinto comunque a dire la veritร , lui era lโ€™imperatore nessuno avrebbe potuto dargli torto in alcun modo.
Da sotto le spesse vesti, la giovane consorte aveva accarezzato il suo ventre, erano tutte supposizioni naturalmente, ma Rulyan avrebbe preso a cuore quelle parole piรน di quanto avrebbe dovuto. Aveva avuto solo un giramento di testa e lui era venuto a saperlo. Niente per lui era piรน importante delle sue parole, e lei con la sua ilaritร  aveva elencato tutto quello che poteva essere, ma niente lo aveva colpito piรน del sentire che potesse essere gravida di lui. Ogni accesso al padiglione della nobile consorte (nome) era stato minimizzato, come anche il numero di persone a cui era permesso vedere la stessa consorte. Era destabilizzante, sapeva benissimo che essere la prima ad avere un figlio dallโ€™imperatore, la rendeva in grave pericolo di vita, tra concubine gelose e famiglia nobili che non erano d'accordo sullโ€™origine del futuro neonato. Tutto era cosรฌ surreale e non era nemmeno certo che questo neonato ci fosse. La mano di Rulyan scivolรฒ sulla sua guancia, sistemando allo stesso tempo una ciocca dietro lโ€™orecchio, unโ€™azione amorevole agli occhi degli altri e un puro teatrino per lei, niente di piรน finto.
โ Rientriamo per favore. โž Alla fine aveva ceduto alla sua richiesta precedente e la accompagnรฒ allโ€™interno del padiglione, โ Allora potresti darmi lโ€™onore di prendere un the con teโ€ฆ in memoria dei vecchi tempi ovviamente.โž
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Il piccolo principe imperiale guardรฒ rapito la ragazza di fronte a lui. Era evidentemente piรน grande di lui anche se poco o piรน di 2 o 3 anni, eppure era abbastanza visibile, o forse era solo colpa della febbre e della gola infiammata o ancora del fiato corto. โ Chi sei? โž La misteriosa ragazza lo guardรฒ come se avesse chiesto qualsiasi cosa tranne quello che aveva detto, semplicemente lo aveva guardato. Non era qualcosa che potesse essere definito come materno, di pietร  o che avrebbe calmato chiunque, eppure lui si calmรฒ ugualmente e la lasciรฒ fare. Tolse il lembo di stoffa che era stato posato sulla sua fronte porgendolo a qualche cameriera che la stava assistendo dandole ovviamente qualche ordine che lui non riuscรฌ a comprendere e gli alzรฒ la testa. Tra le mani aveva un cucchiaio in argento il cui contenuto aveva un odore nauseante. Volto il viso evitando la posata e la ragazza sospirรฒ amareggiata โ Vostra altezza, vi prego almeno di assaggiare, a questo stadio della malattia deve tenersi idratato e nutrito o non guarirร  molto presto.โž Disse riprovando a dargli quellโ€™intruglio sconosciuto ma lo evitรณ nuovamente. Non sembrava una persona molto paziente e lo aveva notato โ Bambino Viziato.โž La ragazza aveva sibilato piรน a se stessa che a lui. Nessuno lโ€™aveva sentita tranne lui quindi pensava andasse bene per lei, non aveva prove per dirlo, e lei avrebbe potuto usare la scusa di visioni deliranti che Rulyan aveva avuto durante la febbre. โ Vi prometto che se mangerete questo senza fiatare risponderรฒ alla vostra domanda.โž Rulyan sembrava soddisfatto, per quanto potesse dimostrarlo in quel stato. Socchiuse le labbra permettendo alla ragazza di nutrirlo. Il sapore non eguagliava lโ€™odore ma non era poi cosรฌ distante.
(Nome) aveva allontanato le altre domestiche dalla stanza senza nessuno sforzo, la coscienza di Rulyan era piรน vivida di quello che si aspettava da malato. โ Beh immagino che a questo punto dovrei presentarmi.โž Probabilmente era il minimo, dato che era una ragazzina poco piรน grande di lui che non aveva mai visto prima di allora che probabilmente non era nemmeno di quei luoghi. (Nome) si schiarรฌ la voce sonoramente. โ Il mio nome รจ (nome).โž Era una una presentazione talmente semplice e sprecata da essere quasi ovvia, aveva sentito vagamente alcune serve chiamarla cosรฌ. โ Non hai risposto ugualmente alla mia domanda. โž La ragazza sembrava consapevole della cosa per questo sbuffรฒ, forse in molti le avevo giร  chiesto chi potesse essere e quella risposta gli era sempre bastata. โ ok okโ€ฆโž Mise le mani avanti โ โ€ฆSono (nome) come ti ho giร  detto, e sono una speziale che proviene da quello che voi chiamate occidente.โž Rimase stupito, era la prima volta che vedeva qualcuno che proviene dallโ€™occidente oltre sua madre. โ Occidente? E cosa ci fai qui allora?โž La ragazza sbattรฉ le palpebre come a pensare ad una risposta giusta, una di quelle risposte troppo complicate da spiegare, ma che avrebbe comunque fatto. โ Niente che implichi le vostre attenzioni vostra altezza imperiale.โž โ Se sei qui cosรฌ facilmente significa che sei stata assunta in qualche modo.โž Le sue parole scivolarono quasi spontanee e forse se fosse rimase piรน allungo, avrebbe potuto fargli tutte quelle domande che non aveva mai avuto il coraggio di fare a sua madre. โ Non esattamente in realtร , ma potreste sempre chiedere a vostra madre o allโ€™Imperatore stesso, vostro padre.โž Rulyan si imbronciรฒ, non avevi davvero intenzione di parlare oltre e questo lo faceva contorcere dalla curiositร . โ Mei Lin, Xia Ying, andate a chiamare mia madre immediatamente. โž Le due serve di giovane etร  ma sempre piรน vecchie di Rulyan, corsero al richiamo del padrone. Ed mentre loro sembrano agitarsi al tono instabile del moro, (nome) aveva iniziato a sistemare ordinatamente il suo materiale nella sacca che aveva portato con sรฉ andando a chiamare la concubina. Era bastato quellโ€™intruglio di erbe e radici per calmare la febbre, questo avrebbe solo diminuito il tempo della sua permanenza lรฌ.
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โ Rulyan รจ un nome Buffo, per un posto come questo. โž La sentenza della (colore) lo lasciรฒ spiazzato, non era un tono con cui rivolgersi ad un principe imperiale, ma ancora si ritrovรฒ a ricordare che fosse straniera. โ Lo soโ€ฆ mi madre viene dallโ€™occidente. โž Aveva mantenuto vivo il discorso senza nessun motivo apparente, solo curiositร  passeggera. โ Lo avevo notato.โž Era ovvio che lo avesse fatto, a differenza di molti allโ€™interno di questo palazzo, lei osservava prima di poter fare affermazioni tanto azzardate e naturalmente Rulyan lo aveva notato, come poteva non farlo? Lui stesso aveva gli occhi di un placido grigio azzurro cosรฌ chiaro e limpido, non era di certo un colore comune qui, dove la maggior parte sfoggiava tonalitร  castane e nocciola, come lo stesso imperatore. โ E allora perchรฉ giudicate lโ€™origine del mio nome.โž Lei alzรฒ un sopracciglio come a chiederli se veramente era cosรฌ cieco. Era davvero ovvio che (nome) lo trovasse divertente. Rulyan non era un nome che un imperatore avrebbe dato al suo nascituro e futuro erede, e infatti non lo aveva fatto. Rulyan, semplicemente, non era mai stato amato, era una peculiare vittima di strane conseguenze. Una madre costretta in un matrimonio con un principe straniero e successivamente imperatore, per poi dare alla luce un figlio che le ricordava cosรฌ tanto lโ€™uomo odiato. Poi cโ€™era lโ€™imperatore che non prestava attenzioni ad un neonato a cui non aveva scelto il nome, e che la sua concubina gli aveva nascosto. Rulyan si trovava solo in mezzo a due fuochi.
Questa convivenza era sempre stata difficile in qualche modo ma si era alleggerita dopo lโ€™arrivo di (nome). Lei, se Rulyan avrebbe potuto descriverla, era quel qualcuno che si trovava lรฌ per cause di forza maggiore ma che non se lo faceva pesare nรฉ a se stessa nรฉ a lui , per questo aveva favorito la sua compagnia rispetto ad altre. Naturalmente lui sapeva che se lei era qua era colpa sua e della sua malattia ma non si sentiva in colpa e lei non lo faceva notare, ma era tutto implicito. โ Quanto rimarrai ancora qui? โž Aveva posto fine allo stallo della propria risposta precedente per crearne un altro. (Nome) non sapeva quanto sarebbe rimasta, finchรฉ Rulyan non fosse guarito non avrebbe potuto andarsene, il che avrebbe voluto dire anche anni, vista la sconosciuta natura della malattia, ma ora che si sentiva giร  meglio solo dopo una settimana delle sue cure, dubitava che sarebbe rimasta cosรฌ allungo. (Nome) versรฒ una tazza di infuso e la consegno a Rulyan che la prese docilmente, la reputava brava con lui dato che nessuno era riuscito a tenerlo cosรฌ vivo alla conversazione come lei, eppure lei non faceva molto per continuare, come faceva sua madre. O forse no. Sua madre non rispondeva mai alle sue domande, e se lo facevano erano risposte veloci e brevi, a volte non c'entrano nemmeno con la domanda che Rulyan aveva fatto. Certo (nome) non era una persona che si prodigava in lunghi e infiniti discorsi, diceva solo la crudele e infima realtร  e questo lo attirava ad ascoltare tali cattiveria sul mondo, che quasi mai potevano essere adulatori.
โ Non sono sicura di quanto durerร  la malattia, ma penso che in un anno di riuscire a ristabilirla e tenervi sotto osservazione anche alcuni mesiโž solo un anno? Davvero? Nessuno era mai arrivato a conclusioni cosรฌ azzardate, ma lei sembra sapere quello che faceva il che lo lusingava, aveva saputo trattarlo meglio di qualsiasi eunuco, sacerdote e dottore della corte interna. Forse se davvero lโ€™avesse chiesto potrebbe lavorare lei stessa per la corte interna, in fondo stava salvando la vita di un principe con successo, ma non era sicuro lei avrebbe mai accettato.
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โ Ho sentito che molte concubine sono decedute nellโ€™ultimo periodo per una malattia misteriosa. โž Ruylan si era rivelato un bambino molto piรน curioso di quanto (nome) si aspettasse. Lo guardรฒ dando un morso ad una pesca acerbo. โ e cosa ci dovrei fare io?โž I due avevano condiviso cosรฌ tanto tempo insieme, che ormai Rulyan non faceva neppure piรน caso a quanto potessero essere scortesi le parole della sua quasi coetanea. Per certi versi Rulyan era felice che non fosse interessata alla cosa, se mai questo fosse collegato alla sua malattia, forse (nome) avrebbe dovuto occuparsi anche di altre dame della corte, trascurandolo. โ Beh, pensavo che avresti potuto dirmi cosa sta succedendo.โž Il principe era davvero curioso e fastidioso agli occhi di (Nome) โ Non vedo perchรฉ dovrei farlo, infondo non รจ niente che ha a che vedere con me e con lei. โž Non dubitava che le voci non le fossero giร  arrivate, ma sapere che non aveva niente a che vedere con lui lo sorprese e rassicurรฒ. โ Ad ogni modo potrebbe essere stato letteralmente qualsiasi cosaโ€ฆโž Fece una pausa e prese un morso del frutto che dalla consistenza sembrava leggermente acerbo ma Rulyan aveva appreso che la ragazza avesse gusti bizzarri certe volte โ โ€ฆ La corte interna รจ un mondo a sรฉ, e qualsiasi cosa di estraneo e pericoloso possa entrare, puรฒ risultare un danno. Piombo. Piante nocive. Ignoranza.โž Lโ€™ultima era qualcosa che ricordava avesse ripetuto diverse volte nelle loro conversazioni eppure non gli era mai stato del tutto chiara come cosa. โ Piombo? Ma Sua Maestร  ne ha proibito lโ€™utilizzo.โž Aveva deciso di concentrarsi su qualcosโ€™altro e non รจ che avesse davvero tutti i torti.
Lo sguardo della ragazza vagรฒ sul paesaggio visibile nei giardini Imperiali, โ Il fatto che sia illegale non significa per forza impedirne il consumoโ€ฆโž Rulyan sbattรฉ le palpebre, che non avesse compreso o forse non ci aveva comunque pensato, non aveva importanza (nome) glielo chiarรฌ ugualmente โ Eโ€™ stata introdotta di nascosto.โž Il moro sembrรฒ cadere dalle nuvole e arrossรฌ, era ingenuo e ignorante, nonostante le sue lezioni private, niente poteva sostituire tutte le esperienze vissute dalla maggiore, in giro per le terre del continente orientale e occidentale. โ Molti cosmetici importati nella corte interna contengono piombo, uno dei motivi per cui il personale allโ€™interno del padiglione รจ stato diminuito e cambiato.โž Aveva offerto una spiegazione omettendo come fosse stata lei a impedire lโ€™utilizzo ed eliminare qualsiasi traccia di tali cosmetico dalla corte interna ma soprattutto dal padiglione. (Nome) non era una persona presuntuosa o egocentrica, solo stava seguendo gli ordini dellโ€™imperatore, che per quanto potesse non apprezzare suo figlio era ugualmente il suo unico figlio maschio, e se davvero lei aveva le conoscenze per impedire che la corte interna cadesse nel caos perchรฉ non utilizzarle. Rulyan non lo sapeva e di certo la speziale non glielo avrebbe detto, soprattutto perchรฉ avrebbe comportato piรน domande di quel che avrebbe potuto sopportare.
โ (Nome), quando te ne andraiโ€ฆ me lo dirai?โž La domanda era dubbiosa e timida, e (nome) ne rimase sorpresa, Era quello il genere di domande a cui non dava mai una risposta, non perchรฉ non lo sapesse, semplicemente sapeva cosa sarebbe successo se mai il principe ne fosse venuto a conoscenza. Gli occhi del ragazzino erano ancora tondi e bambineschi, si diceva che i maschi maturassero in modo piรน lento rispetto ad una donna, forse era per questo che una donna veniva sposata prima ancora che potesse imparare qualcosa dal suo corpo. Rulyan era semplicemente uguale agli altri, solo piรน viziato. Chissร  se la speziale avesse mai potuto fare qualcosa se lui decidesse improvvisamente i confini su cui poteva camminare. Scosse il capo in modo impercettibile, infatti il moro non se ne accorse, forse troppo impegnato a cercare di leggere lโ€™espressione dubbiosa, forse un pรฒ lo capiva, ma non abbastanza da astenersi dallโ€™andarsene. โ Se sua maestร  desidera questo, non sarร  di certo questa umile speziale ad impedirlo.โž Non si era insospettito ed era un bene. Sorrise raggiante, โ Bene allora penso che potremmo prendere una tazza di the.โž Rulyan si alzรฒ in piedi e corse dentro al padiglione seguito dalla ragazza piรน anziana. Da quando si era ripreso aveva iniziato a sfruttare i suoi raggianti giorni da bambino invece di essere costretto a letto, forse era anche per quello che gli aveva posto quella domanda.
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Era passato molto tempo, di preciso non ricordava quanto. Ma ancora non era davvero il tipo che si sarebbe messa a contare ogni secondo della vicenda, nรฉ avrebbe mai raccontato con nostalgia quei giorni in cui era la balia di uno dei figli dell'imperatore, a qualche bambino desideroso di saperlo. Soprattutto se se ne era andata senza avvertire, ma aveva compiuto il suo dovere, ciรฒ per cui era stata trattenuta, quindi non si sentiva in obbligo di farlo sapere. Non era piรน tornata allโ€™interno dei confini dellโ€™impero dopo essere andata, per questo non sapeva cosa potesse mai succedere allโ€™interno, non che le importasse, (nome) non era mai stata unโ€™amante della politica.
โ Penso che quel anice sia abbastanza polveroso al momento.โž Si destรฒ dai suoi pensieri, il che non era poi cosรฌ comune per lei che non avrebbe perso molto di vista quello che accadeva โ per quanto ti riguarda รจ proprio come lo volevo, vecchio.โž Lโ€™anziano rise sedendosi a terra di fronte alla ragazza. Ora ricordava perchรฉ tra tutti aveva scelto questa insolente ragazzina da prendere sotto la propria ala, era ovvio che avrebbe imparato dalle sue parole ma gli avrebbe anche risposto a tono come unโ€™ingrata. โ Dovresti imparare a moderare le tue parole, ragazzina. Immagina se non fossero stati cosรฌ benevoli alla corte interna.โž (Nome) non aveva piegato il capo o fatto unโ€™espressione di colpevolezza, era ovvio che non se ne pentiva, tuttavia non aveva ribattuto quindi ancora un poโ€™ di buon senso lo aveva. Infondo sapeva che avrebbe potuto trovare parole piuttosto creative per scagionare la sua impertinenza. โ€˜Che facciano come voglionoโ€™, โ€˜รจ un problema loro se non voglio sentir la veritร โ€™ o la piรน interessante โ€˜che mi taglino pure la testaโ€™.
Rimasero in silenzio, lei aveva infuso lโ€™anice offrendo anche allโ€™anziano, ma non dissero piรน niente. Niente riguardante il suo comportamento nei confronti del suo periodo passato alla corte imperiale. Nulla riguardo alle simpatie del principe nei suoi confronti, ed era meglio cosรฌ, sul serio. Non avrebbe dovuto parlare di quel sciocco periodo della sua vita che a suo dire era molto meglio fosse rimasto passeggero. โ Non ti viene voglia di vederlo?โž (Nome) lo guardo come se avesse detto qualcosa di strano e senza senso, ma lui non diede cosi tanto peso come avrebbe dovuto โ Su su, (nome) non guardarmi cosรฌ, infondo รจ cresciuto anche lui come teโ€ฆ sono giร  passati 7 anni infondo.โž Rigirรฒ il liquido aranciato, il cui profumo era intenso e vibrante, ne aveva anche preso un sorso abbastanza abbondante, da bruciarle ancora la gola. โ Penso che questo anice non mi stia aiutando contro il mal di testa, non รจ che questa volta hai fatto cilecca, vecchio?โž Lui rise divertito, cambiare discorso non sarebbe davvero servito a qualcosa, ma forse lei ci avrebbe provato comunque. โ Non sarร  mica perchรฉ sei preoccupata per quel principe? โž (nome) si fermรฒ dal prendere l'ennesimo sorso, per fissare dritta negli occhi lโ€™anziano. Era uno di quei sguardi truci che lei avrebbe fatto quando non era d'accordo con lui, ma a cui non poteva comunque controbattere. โ Quello sguardo non avrร  molto effettoโ€ฆ In fondo le hai sentite pure tu quelle voci, no? โž Tutto questo era semplicemente odioso agli occhi della speziale, certo che aveva sentito quelle voci, ma le aveva sempre ascoltate semplicemente perchรฉ aveva riconosciuto il protagonista di quelle stesse voci.
โ Si, le ho sentite. In fondo รจ stato un bene che io me ne sia andataโ€ฆโž Disse infine, forse per difendersi o forse perchรฉ lo pensa davvero. โ Sarร โ€ฆ ma io sono convinta potresti ritrovarti una bella sorpresa.โž Il Vecchio rise e alzandosi se ne andรฒ con la sua andatura lenta e traballante. Non capiva esattamente quello che intendeva, certe volte capitava anche quello ma se ne fece una ragione. Aveva risolto alcune di quelle frasi ad anni di distanza, era abbastanza fiducioso ci sarebbe riuscita anche ora. Lo guardรฒ andarsene finendo il suo ultimo sorso di bevanda ambrata.
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Dallโ€™accampamento improvvisato alla loro destinazione vi era una settimana di viaggio e poteva sembrare faticoso e lo era, ma ormai lei ne era abituata. Anche dopo essersi fermata per un anno alla corte interna si accorse di provare ancora piacere nei lunghi ed estenuanti viaggi. Prese un respiro profondo, il profumo di quelle terre le era familiare e non avrebbe di certo cercato di nasconderlo. Si lasciรฒ beare dalla brezza frizzante e fredda. Fredda come la ricordava, si era adulata per ricordare ancora il gelo della capitale, e anche se non tollerava molto bene il freddo, si ritrovรฒ compiaciuta della sua serenitร . Ma in fondo si sarebbe fermata per poco tempo e questo la rese ancora piรน di buon umore. โ Togliti quellโ€™espressione inquietante dalla faccia, ragazzina, abbiamo del lavoro da fare. โž (Nome) corrucciรฒ il volto. Davvero la sua espressione malinconica e rievocativa era cosรฌ spaventosa come raccontava, ad ogni modo non aveva una superficie riflettente su cui controllare o uno specchio, quindi si sarebbe accontentata di credere che stesse mentendo. Lo seguรฌ sia con lo sguardo sia nei passi, non cโ€™era molta folla il che non rendeva la cosa difficile. Non era passato molto tempo da quando ha percorso queste strade, ogni anno tornava per vedere cosa il mercato aveva da offrire, era in questo periodo che trovava sempre qualcosa di interessante. I mercanti itineranti che avevano sempre qualcosa che lei non avrebbe conosciuto fino a quell'istante. Ricordava anche quando ci aveva portato Rulyan, era una specie di premio per la sua buona guarigione e semplicemente lui aveva sempre voluto vedere cosa faceva quando non era alla corte interna. Semplicemente lei lo copri con stracci abbastanza pesanti da tenerlo al caldo e da renderlo irriconoscibile dal suo solito aspetto principesco, lo stesso fece con se stessa. Lo portรฒ fuori in uno dei mercati itineranti meno frequentati della capitale e dove lei era solita andare quando niente sembrava divertirla. A tale ricordo canticchiรฒ contenta, era un ricordo della corte interna piacevole e delicato che avrebbe conservato per sรฉ anche per anni.
Si scosse dai suoi pensieri quando si scontrรฒ con una donna, (nome) non aveva subito molti danni o disturbi ma la ragazza era caduta a terra rovesciando quello che stava portando. (Nome) non era una persona che sarebbe stata considerata gentile nellโ€™etichetta di corte ma non era nemmeno maleducata, quindi raccolse le cose, sistemando come meglio potรจ nel cesto intrecciato di paglia e bamboo. โ Dovresti fare attenzioni la prossima volta. โž (nome) non citรณ il fatto che fosse anche lei distratta e di certo non lo avrebbe fatto. โLe mie scuse gentil- โž La ragazza si fermรฒ sulle sue parole quando il suo sguardo incontrรฒ e riconobbe quello della speziale โ (Nome)โ€ฆโž In un primo momento la ragazza occidentale non l'aveva riconosciuta, ma poi notรฒ i colori dei suoi abiti, blu e oro. Sarebbe stato stupido parte sue dimenticarlo, perรฒ aveva ugualmente dimenticato quindi si chiese se avesse senso pentirsene adesso. Quei colori erano lโ€™emblema velato del padiglione della consorte e di Rulyan. Li indossava anche (nome), a suo tempo, quando ancora poteva essere considerata una specie di amica di giochi del principe.
โ Tuโ€ฆ tu non dovresti essere qui. โž La ragazza dai capelli castani e occhi nocciola era semplicemente una giovane apprendista ancella quando ancora (nome) risiedeva a palazzo, e seguiva ciecamente le parole del principe. Non si stupiva fosse cresciuta in questo modo, ricordando che aveva comunque 4 anni in meno della (colore) ma davvero questo tempo avrebbe fatto la differenza nella loro fisicitร . Ma ancora (nome) si ricordรฒ che veniva da luoghi diversi, i corpi delle donne di occidente erano decisamente piรน sviluppati di quelli delle donne di oriente. โ uhhh.. Xia- โž โ no, sono Mei lin. โž ohโ€ฆ (Nome) si maledisse nel non averla riconosciuta del tutto ma la ragazza sembrava non notarlo, ma era sempre stata decisamente piรน distratta e svampita dellโ€™amica Xia Ying. โ Ne รจ passato di tempo dallโ€™ultima voltaโ€ฆ ma dimmi che ci fai qua? Sei qui per il giovane maestro? O forse sei venuto a trovare me e Xia Ying? No, ci sono ti mancava la nostra cucina? O forseโ€ฆโž La ragazzo continuรฒ con le sue domandi invadenti e la faccia di (nome) non nasconde il fastidio, ma forse ci era abituata. (Nome) si domandava se Mei Lin si fosse mai chiesto se le interessa quello che aveva da dire. โ UN ATTIMO! Se tu sei qui vuol dire che potresti incontrare sua maestร , in fondo non ha fatto altro che cercarti da quando te ne sei andata. Non si รจ dato pace. โž La castana sembrava fiera delle sue parole, (nome) cercava solo di ignorarle e voleva solo qualcosa di creativo che avrebbe convinto la ragazza a concentrare la sua attenzione su qualcosโ€™altro. โ Devo andare a cercare il giovane padrone, sarร  cosรฌ felice di vederti.โž Se davvero il senso della frase alla quello, (nome) aveva un mix di pensieri tra la maledizione per lโ€™impertinenza della ragazzina e la preoccupazione. Rulyan era da qualche parte in questo mercato, e il fatto che non fosse affolato avrebbe reso difficile allontanarsi senza darsi vedere. Allo stesso tempo significava che non aveva imparato assolutamente dalle sue parole. Un dannato bambino viziato. โ Senti Mei linโ€ฆ so di aver sbagliato ad andarmene cosรฌ ma immagina solo cosa accadrebbe se Rulyan mi trovasse in questo momentoโ€ฆ โž Una bugia e qualche parole sottintesa, forse lei aveva pensato qualcosa di dannatamente rovinoso ma per quello che poteva saperne (nome), andava bene. โ Maโ€ฆ- Il maestro Rulyan ha attese cosรฌ tanto il vostro ritorno. โž โ eh va beneโ€ฆโž Prese un sospiro sconfitto โ Facciamo cosรฌ, quando sarai tornata a palazzo con sua altezza potrai dirglieloโ€ฆ ok? โž.
Non sembrava minimamente convinta delle parole della maggiore ma comunque accettรฒ e poi se ne andรฒ e (nome) riprese il suo giro. Avrebbe dovuto sbrigarsi a prendere quello che serviva e ripartire o comunque trovare un luogo sicuro nella capitale dove Rulyan non l'avrebbe mai trovata. Avrebbe dovuto trovare comunque il vecchietto prima perรฒโ€ฆ
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Vestiva bene in quei abiti, lo rendevano davvero uno dei quei principi che venivano narrati nei romanzi occidentali. Un qualcosa di splendido e desiderabile se mai fosse stata una ragazza da ammaliare ma non lo era, ma era quasi sicura che Rulyan lo pensasse. Lei invece non si era cambiata, non avrebbe dato una tale soddisfazione, non che avesse qualcosa contro di lui o qualche torto da ricambiare, semplicemente lui lโ€™aveva fatta trascinare qui con un mandato imperiale. Era un principe, anzi era il principe ereditario, la sua parola era quasi paragonabile a quella dellโ€™imperatore e superiore a quella dellโ€™imperatrice. Non ricordava esattamente quando il bel principe fosse entrato ma cโ€™era una strana atmosfera da allora, Xia Ying in movimenti rigidi, aveva preparato e servito il the. Prima a Rulyan e poi a (nome). Non che (nome) ci abbia prestato molta attenzione, forse abitudine o semplicemente non le importava piรน di tanto. E forse la presenza della ragazza era qualcosa che Rulyan aveva calcolato, ricordava vagamente di aver elogiato la ragazza per la sua ottima tecnica di infusione delle erbe. Lo sguardo di (nome) aveva vagato, dal liquido che scivolava dal beccuccio della teiera, al viso nervoso di Xia Ying, allo sguardo di Rulyan che la stava guardo cosรฌ intensamente da dimenticare che lo stesse facendo.
โ Quando sei tornata?โž (nome) non capiva perchรฉ quella domanda dovesse avere una tale importanza da essere fatta per prima, o semplicemente si ricordรฒ che poteva essere un modo per iniziare una conversazione. โ Qualche ora fa. โž Non era del tutto una bugia. Non erano poche ore che erano passate dal suo arrivo, ma non si era nemmeno arrivati alla conclusione del giorno dal suo arrivo. Lui sembrรฒ comprendere quello che stava sotto, annuรฌ e prese anche un sorso di infuso imitando cosรฌ lโ€™amica dโ€™infanzia. Un'espressione contorta affiorรฒ nei lineamenti di Rulyan al sapore fin troppo forte dellโ€™insieme di erbe. Era un gusto familiare e disgustoso, ricordava che questo era uno sapori favori dallโ€™amica durante i loro The. Ricordava anche che se ne faceva portare degli altri, proprio come ora, e (nome) avrebbe solo criticato le sue scelte con voce tagliente elencando tutti i benefici che quei ingredienti poteva avere, come ora. Tutto lร  dentro era un rimando al passato eppure (nome) non sembrava accorgersene o semplicemente fingeva di non farlo.
โ Non sai quanto ti ho cercato in questi anni.โž ci fu un attimo di silenzio da parte di (nome), prese l'ennesimo sorso e poi parlรฒ. โ Posso immaginare, in fondo me ne sono andata senza dirle nienteโ€ฆ โž Era un parlato distante, come se non avessero niente a che fare l'uno con lโ€™altro. Tuttavia conservava ancora quella nota di impertinenza che caratterizzava la ragazza. Forse Rulyan avrebbe dovuto sentirsi offeso ma non lo fece, forse per vecchie abitudini. โ E davvero non farai niente per farti perdonareโ€ฆโž Per la prima volta da quando si conoscevano, la vide con unโ€™espressione confusa. Forse non se lo aspettava o semplicemente non riusciva a capire cosa voleva. Per la prima volta da quando si erano conosciuti era lei a non comprendere qualcosa, si sentiva quasi soddisfatto. Si alzรฒ lasciando scivolare le sue vesti contro la sua figura, il suono prodotto da esse era dolce e morbido proprio come sempre.
Era piรน alto di lei adesso, e piรน in forma, poteva quasi sembrare affascinante. Si avvicinรฒ e si abbassรฒ fino a raggiungere una vicinanza ragionevole dal suo volto.
โโ€ฆ Rimani alla corte interna con me, come mia consorteโ€ฆโž
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