Tumgik
Text
Il Gatto... perché prima ti lecca e poi ti morde?
Il Gatto… perché prima ti lecca e poi ti morde?
I proprietari di gatti sicuramente hanno sperimentato questo atteggiamento in particolare con i gatti maschi adulti sia interi che sterilizzati.
Per capire questo comportamento è necessario conoscere come gatti comunicano tra loro e con noi.
Comprendere il comportamento felino non è sempre facile sia perché certi atteggiamenti sono facilmente equivocabili ma soprattutto perché molti proprietari…
View On WordPress
0 notes
Text
Rischio di obesità nei gatti sterilizzati
Rischio di obesità nei gatti sterilizzati
La sterilizzazione è una delle procedure chirurgiche più utilizzate nel gatto.
È già noto come la sterilizzazione comporti modificazioni comportamentali e fisiologiche nei gatti che predispongono all’obesità. L’aumento dell’ingestione di cibo è il fattore che influenza maggiormente l’aumento di peso nel gatto sterilizzato.
è stato dimostrato che questo intervento non altera il fabbisogno…
View On WordPress
0 notes
Text
Sindrome brachicefalica
I cani dal muso corto sono ad alto rischio di sviluppare la sindrome brachicefalica.
I cani di razze brachicefale stanno diventando sempre più popolari.
Proprio per questo motivo i veterinari sono preoccupati dal fatto che i loro proprietari possano apprezzare ciò che è normale o patologico per la determinata razza.
I cani dal muso corto e schiacciato (brachicefali) sono ad alto rischio di sviluppare la sindrome brachicefalica (brachyphalic obstructive airway BOAS).
  La sindrome…
View On WordPress
0 notes
Text
Comportamento felino
I gatti sono creature affascinanti e misteriose. Aumentare la nostra comprensione e conoscenza del loro comportamento, può solo migliorare il nostro rapporto con loro e l’amore per questi speciali animali.
  In questa sezione troverai una vasta gamma di informazioni che ti aiuteranno a comprendere meglio il tuo animale.
Informazioni sulle loro origini, descrizioni dei tipi di comportamento e…
View On WordPress
0 notes
Text
Tutti sappiamo che quando si invecchia si inizia a soffrire di dolori alle articolazioni. È anche noto che i cani anziani soffrono comunemente di artrosi,
Per questo motivo sia i proprietari che i veterinari hanno migliore familiarità con questa patologia nel cane rispetto al gatto.
Tante volte ci sentiamo dire “il mio animale non salta più, sporca fuori dalla cassettina, cosa vuoi è vecchio” probabilmente perchè associamo sempre la vecchiaia alla malattia ma non è così. Dal punto di vista medico la vecchiaia non è una malattia! certemente andando avanti con l’età possono insorgere patologie più frequentemente. Per questo motivo saranno necessari controlli medici periodici e saranno ricercate specifiche patologie che (come nei giovani) devono essere affrontate con la terapia più corretta.
Prevalenza dell’artrosi nei gatti
A causa delle difficoltà di diagnosticare l’artrosi nei gatti, può essere difficile indicare quanti gatti sono colpiti. Tuttavia, recenti studi hanno valutato le radiografie dei gatti anziani  con risultati sorprendenti.
In uno studio pubblicato nel 2002, il 90% dei gatti di età superiore ai 12 anni aveva evidenze di malattie degenerative delle articolazioni. Questo include i gatti con la cosiddetta spondilosi della colonna vertebrale (una forma di malattia degenerativa delle articolazioni della colonna vertebrale).
Tuttavia, escludendo i casi di spondilosi vertebrale (artrosi alla colonna vertebrale), circa ⅔ dei gatti aveva segni radiografici di artrosi alle articolazioni degli arti.
Studi più recenti hanno mostrato che il 60% – 90% dei gatti presentano segni radiografici di artosi nelle articolazioni degli arti.
Tutti questi studi dimostrano che l’artrosi è molto comune nei gatti, è molto più comune (e più grave) nei gatti  anziani e che spalle, anche, gomiti,  ginocchia e  caviglie (tarsi) sono più frequentemente colpite.
Che cosa provoca l’artrosi nei gatti?
L’osteoartrosi è una seria patologia in cui la cartilagine normale degenera e viene praticamente consumata, provocando infiammazione, dolore, danni continui all’articolazione con interessamento di tutta la struttura articolare. L’osteoartrosi può essere primaria (senza una ovvia causa di fondo) o secondaria a un danno o anomalie articolari come descritto di seguito. L’altra forma  di artrosi è l’artrite reumatoide, che è (almeno in parte) una malattia autoimmune.
  Alcuni fattori possono aumentare il rischio di artrosi nei gatti:
Predisposizione genetica (determinate razze hanno un rischio maggiore):
 Displasia dell’anca (sviluppo anormale delle articolazioni dell’anca) visto soprattutto nei gatti di Maine Coon (ma anche persiani, siamesi e altre razze)
La lussazione della rotula che è stata segnalata più comunemente nei gatti Abyssinian e Devon Rex
Scottish Folds sono particolarmente inclini a gravi artrosi che colpiscono multiple articolazioni  a causa di una anomalia della cartilagine.
Lesioni o traumi
Fratture, dislocazioni e altre lesioni articolari. Questi possono causare una anomala distribuzione dei carichi che può provocare osteoartrosi secondaria.
Obesità 
Non causa direttamente artrosi, ma è determinante nel peggiorare una condizione già esistente.
Acromegalia
Una condizione poco frequente dei gatti anziani in cui un tumore nella ghiandola pituitaria secerne troppo ormone della crescita. I soggetti colpiti di solito sviluppano il diabete mellito, ma alcuni sviluppano anche artrosi secondaria.
Quali sono i segni di artrosi  nel gatto?
  I gatti sono bravi a nascondere il disagio ed il dolore, quindi non mostrano facilmente segni evidenti come altre specie animali (per esempio il cane).
Il sintomo più frequentemente rsicontrato è la riduzione dell’attività per diminuire l’uso delle articolazioni doloranti.
Non aspettiamo certamente di trovarci un gatto che zoppica come potrebbe fare un cane.
I principali segni di artrosi nei gatti sono:
Mobilità ridotta:
Riluttanza, esitazione o rifiuto di saltare in alto o in basso
Saltare su superfici di altezza inferiore rispetto al passato
Difficoltà a salire o scendere
Rigidità negli arti, soprattutto dopo il riposo
Occasionalmente ci può essere
Sonnolenza
Difficoltà nell’utilizzo della lettiera
Difficoltà passare attraverso la porticina del gatto
Attività ridotta
Aumento del tempo trascorso riposando o dormendo
Riduzione del periodo di caccia e di esplorazione dell’ambiente esterno
Dormire in luoghi diversi, più accessibili
Ridurre l’interazione e giocare meno con persone o altri animali
Alterazione nel comportamento
Riduzione della frequenza e del tempo dedicato alla cura e alla pulizia
Presenza di scaglie sul pelo in particolare sul dorso
Unghie eccessivamente lunghe
Cambiamenti di temperamento
Animale più irritabile o scontroso con le persone e con gli altri animali
Resta solo per più tempo evitando le relazioni con l’uomo e con gli altri animali.
Come viene diagnosticata l’artrosi nei gatti?
L’artrosi è più comunemente riscontrata nei gatti anziani, quindi dovrebbero essere indagata nei gatti maturi (7 anni più) o vecchi. Una diagnosi è spesso basata principalmente sulla presenza di segni individuati dal proprietario in ambiente domestico (come descritto in precedenza).
Se vedi uno di questi cambiamenti prenota subito una visita ortopedica per valutare la condizione delle articolazioni del tuo gatto
Contattaci
  Le informazioni qui fornite sono state redatte da medici veterinari esperti in salute, comportamenti e benessere del gatto. Tuttavia, non è destinato ad essere utilizzato come sostituto della visita veterinaria.
Se il tuo gatto non sta bene, portalo dal veterinario!
Artrosi e patologie degenerative articolari nel gatto Tutti sappiamo che quando si invecchia si inizia a soffrire di dolori alle articolazioni. È anche noto che i cani anziani soffrono comunemente di artrosi,
0 notes
Text
Toxoplasmosi e Gravidanza
La toxoplasmosi è una malattia molto pericolosa che colpisce gravemente i bambini prima della nascita e gli individui immunocompromessi.
È la malattia zoonotica causata dai parassiti più frequente. L’EFSA ritiene che la malattia sia sottovalutata e raccomanda campagne di istruzione rivolte a individui vulnerabili.
Questa malattia è sostenuta da un parassita il Toxoplasma gondii. È un…
View On WordPress
0 notes
Text
Parola d’ordine Prevenzione
Un regolare check-up medico permette di prevenire o evidenziare le patologie.
L’obiettivo del Centro Veterinario Sacro Cuore è quello di aiutare tutti i nostri pazienti a vivere una vita lunga e felice.
Il modo migliore per raggiungere questo scopo è prima di tutto con l’educazione dei nostri clienti ma anche attraveso la creazione di piani di medicina preventiva già ampiamente utilizzati in altre branche della medicina.
Prevenzione 
La Prevenzione Primariaconsiste in una…
View On WordPress
0 notes
Text
Malattie trasmesse da Zecche
Malattie trasmesse da Zecche
Lungo tutto l’arco dell’anno, oltre a rappresentare un bel fastidio, le punture di pulci, zecche, zanzare e altri parassiti sono dannose e possono veicolare germi responsabili di varie malattie. Per questo è così importante prevenire le infestazioni ed evitare le punture dei parassiti.
La distribuzione geografica di alcune patologie stacambiando sia per le variazioni climatiche che per i…
View On WordPress
0 notes
Text
Alimentazione nel Cane
Le conoscenze sulla nutrizione e l’alimentazione dei cani sono ad oggi in continua evoluzione.
Trent’anni fa si pensava che il cane dovesse mangiare soltanto carne perché è carnivoro (in realtà è onnivoro), oggi sappiamo che i cani sviluppano diverse patologie da malnutrizione se alimentati con sono carne per lunghi periodi di tempo.
Gli alimenti per animali da compagnia sono quasi tutti “alimenti
View On WordPress
0 notes
Text
Vaccini e Vaccinazioni cons dicono le linee guida attuali.
Vaccini e Vaccinazioni cons dicono le linee guida attuali.
Il  WSAVA Vaccination Guidelines Group (VGG) è stato istituito nel 2006 dal WSAVA Board and Scientific Advisory Committee (SAC) a seguito della necessità di creare delle raccomandazioni globali con la formulazione di linee guida mondiali per le vaccinazioni del cane e del gatto.
Negli ultimi 10 anni, il WSAVA Vaccination Guidelines Groupha pubblicato tre serie di linee guida globali di…
View On WordPress
0 notes
Text
Anche io ho bisogno di denti puliti!
Come noi anche cani e gatti hanno bisogno di avere i denti puliti.
Come nelle nostre bocche, i batteri della placca si accumulano sulla superficie del dente e sono causa di infiammazione gengivale e patologie paradontali. La placca poi si indurisce e diventa tartaro.
I batteri che si annidano svolgono un ruolo attivo nella progressione di infiammazione delle gengive (gengivite) e deitessuti…
View On WordPress
0 notes
Text
La borreliosi è una zoonosi cioè una malattia che colpisce il cane e altri mammiferi e che può essere trasmessa  all’uomo. L’infezione avviene attraverso il morso della zecca in particolare tramite la saliva o il rigurgito nelle fasi tardive del pasto.
È sostenuta da un batterio Gram-, spiraliforme Borrelia Burgdorferi che viene trasmesso attraverso un vettore che è la zecca della specie Ixodes.
La malattia di Lyme nell’uomo segue generalmente tre fasi.
1° stadio i batteri introdotti dalla zecca si moltiplicano causando una lesione cutanea caratterizzata da una area rossa con un centro pallido denominata ‘erythema chronicum migrans’. Questo tipo di lesione non è visibile nel cane che in questa fase mostra invece febbre e aumento delle dimensioni dei linfonodi.
erythema chronicum migrans
2° stadio dopo qualche settimana le spirochete diffondono in tutto il corpo attraverso il sistema circolatorio causando lesioni cutanee secondarie, aumento diffuso delle dimensioni dei linfonodi, infiammazione delle articolazioni e dei muscoli tra cui il cuore con miocarditi accompagnate da blocchi di conduzione, infezioni renali.
3° stadio rappresenta cronicizzazione della malattia ed è caratterizzato da artrite cronica con danneggiamento articolare, encefalite da lieve a debilitante. Questo stadio può durare anni.
Nel cane non è possibile eseguire chiaramente una suddivisione in stadi in quanto spesso è difficile identificare il momento preciso dell’infezione
Non tutti i cani infetti sviluppano segni clinici perché spesso l’organismo riesce a controllare la malattia oppure i segni clinici che ci fanno sospettare la presenza della malattia sono vaghi e aspecifici e vanno dalla febbre ricorrente, anoressia e malessere nei primi giorni-settimane post infezione, dolori muscolari e zoppia intermittente che si sposta da un arto all’altro e che può anche regredire da sola senza terapia, per poi ripresentarsi dopo qualche settimana. Se l’animale non viene trattato la fase tardiva della malattia può portare ad insufficienza epatica e renale nonché a disturbi cardiovascolari e neurologici.
zecche nell’orecchio del cane
Per raggiungere la diagnosi corretta i questa malattia dai segni e sintomi così vaghi abbiamo bisogno di utilizzare la diagnostica di laboratorio.
La diagnostica di laboratorio in questo caso comprende una vasta gamma di esami, alcuni dei quali poco specifici come ad esempio l’esame citologico del liquido cerebrospinale o sinoviale.
Anche i parametri emato-biochimici possono risultare normali oppure alterati in maniera totalmente aspecifica con segni di infiammazione comprendenti leucocitosi neutrofilica e lieve anemia non rigenerativa, associati nei casi piu gravi, ad azotemia da glomerulonefrite e insufficienza renale.
La sierologia (valutazione degli anticorpi) rappresenta sicuramente la metodica diagnostica più interessante e può avvalersi di vari test.
Quello che noi utilizziamo è il Test sierologico C6 che rappresenta la più moderna tecnologia e fornisce un referto positivo solo in caso di presenza di borrelie vive, in grado di riprodursi nell’organismo.
Un esito positivo al test C6 qualitativo deve sempre essere seguito da un test C6quantitativo che ci premette di sapere quanti sono i batteri vivi nell’animale infetto. Questo valore da la possibilità di monitorare la terapia per questo motivo normalmente viene ripetuto dopo 3 – 6 mesi dall’inizio della terapia antibiotica.
Una riduzione del 50 % del titolo anticorpale in associazione ad un miglioramento clinico e clinico-patologico indicano un successo terapeutico.
La borreliosi è una infezione batterica con i segni clinici aspecifici. Sono dunque necessari i test di laboratorio sierologici per arrivare alla diagnosi.
Prevenzione
Possibilità di utilizzare la vaccinaizone per soggetti particolarmente a rischio.
Ispezione e rimozione giornaliera delle zecche e utilizzo di prodotti topici o di altro tipo che impediscano l’infestazione da parte di questi parassiti.
IMPORTANTE: non esistono metodi preventivi efficaci al 100% quindi la diagnosi precoce della patologia è fondamentale per avere i migliori risultati. Per questo motivo i nostri pazienti vengono testati annualmente con un piccolo prelievo di sangue per valutare l’esposizione alla malattia.
    Per approfondire:
Grauer, GF, Burgess EC; et al. “Renal lesions associated with Borrelia burgdorferi infection in a dog”. JAVMA, 1988; 193: 237-239.
Greene CE, Straubinger RK, Levy SA. Borreliosis. In infectious diseases of the dog and cat. 4th Edition.. Elsevier Saunders St Louis, 2012; 464-477.
Levy SA, et al. “Quantitative measurement of C6 antibody following antibiotic treatment of Borrelia Burgdorferi antibody-positive nonclinical dogs”: Clin Vaccine Immunol, 2008; 15(1):115-119.
Levy A., Magnarelli A. “Relationship between development of antibodies to Borrelia burgdorferi in dogs and the subsequent development of limb/joint borreliosis”. JAVMA, 1992; 200: 344-347.
Levy A, Duray PH. “Complete Heart Block in a Dog Seropositive for Borrelia burgdorferi”. J Vet Intern Med, 1988; 2: 138-144.
McAdam AJ, Sharpe AH. Infectious diseases. In Robbins and Contran, Pathologic basis of diseases. 7th Edition. Elsevier Saunders St Louis, 2005; 392-393.
Philipp MT, et al. Antibody response to IR6, a conserved immunodominant region of the VIsE lipoprotein, wanes rapidly after antibiotic treatment of Borrelia Burgdorfery infection in experimental animals and humans. J Infect Dis, 2001; 184(7): 870-877.
Straubinger RK, Summers BA et al. “Persistence of Borrelia burgdorferi in Experimentally Infected Dogs after Antibiotic Treatment” J. Clin. Microbiol, 1997; 35(1): 111-116.
Straubinger RK. “PCR-based quantification of borrelia Burgdorferi organisms in canine tissues over a 500-day postinfection period”. J Clin Microbiol 2000; 38(6):2191-2199.
Thomford W., Todhunter RJ. and al. “Experimental Lyme Disease in Dogs Produces Arthritis and Persistent Infection” J Infect Dis, 1993; 167(3):651-664.
La borreliosi o malattia di Lyme è una infezione batterica trasmessa dal morso della zecca La borreliosi è una zoonosi cioè una malattia che colpisce il cane e altri mammiferi e che può essere trasmessa  …
0 notes