Tumgik
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Cara me,
Non credo che questa lettera abbia un senso logico, come ogni cosa che faccio se vogliamo dirla tutta. Volevo scrivermi, volevo scrivere alla persona che sono e che sei.
Scusami.
Devo chiederti solamente scusa. Scusa perché non riesco a credere in me. Scusa perché mi faccio schifo. Scusa perché non riesco mai a vedere il lato positivo delle cose. Scusa perché mi rinchiudo in me stessa senza far entrare nessuno. Scusa perché sono una cretina che non riesce a esprimersi per la troppa timidezza. Scusa perché questo carattere di merda non sta portando buoni risultati. Scusa perché quando mi addormento il mio corpo avverte solo brividi e lacrime ormai costanti. Scusa perché non riesco a svegliarmi con il sorriso. Scusa perché sono una pazza isterica. Scusa perché sono bipolare. Scusa perché con me stessa sono tutta "lacrime e sapone" e con gli altri invece devo diventare la me stessa solare, quella che sorride a tutti. Scusa perché non parlo molto. Scusa perché perché preferisco rimanere ad ascoltare la musica a palla e a leggere piuttosto di uscire con gli amici. Scusa perché non sempre sono stata me stessa. Scusa perché ho paura di espormi, ho paura di far vedere chi sono perché chissà, qualcuno lì fuori, potrebbe giudicarmi. Scusa perché odio costantemente tutti, ma poi, alla fine, è proprio la gente che mi dà la forza di andare avanti. Scusa perché non sto assolutamente in pace con me stessa. Scusa perché te ne ho fatte subire molte. Scusa perché la me di tanti, ma tanti anni fa, non avrebbe mai acconsentito a tutte le cose che faccio tuttora. Scusa perché della bimba di prima, pian piano, non ne sta rimanendo nulla. Scusa perché in futuro ti farò passare tanti guai involontariamente.
Scusami
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Lo so che ho un caratteraccio. A volte sento il cuore un pezzo di ghiaccio, a volte per farlo sciogliere basta un abbraccio.
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Odio chi si finge il santo della situazione, odio i moralisti, odio le finte persone per bene. Preferisco le persone che sbagliano e lo ammettono, quelle che trovi in qualche bar a smaltire sé stesse. Preferisco quei "poveri diavoli", piuttosto che tutte queste finte facce angeliche.
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