Tumgik
#voglio fare solo post su di lui
themhac · 1 year
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non josè che si sta addormentando
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yomersapiens · 2 months
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La pizzeria è gremita e i tavoli sono occupati da precoci coppiette giunte ben prima dell'ora più consona alla cena, forse per finire velocemente e correre in casa ad accoppiarsi. O forse perché vivo a Vienna e qua cenano quando i comuni mortali normalmente fanno merenda. Inutile che sfotto, se sono entrato in pizzeria a quest'ora è perché pure io sto morendo di fame. Conosco la capo sala, ha letto il mio libro e dato che mi saluta ancora devo dedurre che non le ha fatto schifo. Le chiedo se posso mettermi al bancone, sono da solo, fuori fa freddo e ho fame, che mi basta una margherita e me ne vado. Annuisce e i suoi occhi si fanno compassionevoli. Non faccio in tempo a sedermi che il ragazzo al bancone, notando la mia condizone solitaria, mi porge una birra che non avevo ordinato. Mi sorprendo e dico che ci deve essere stato un errore, che ancora non ho chiesto nulla. Mi risponde che fa lui, posso stare tranquillo. Io desideravo una coca-cola e ora mi tocca bere una birra offerta accidenti. C'è una seggiola di fianco a me con una giacca poggiata, la proprietaria mi chiede se desidero che la sposti, le dico che non serve, tanto non arriva nessuno. Mi sorride e torna a limonare con un barbuto uomo di quasi due metri. Più passa il tempo più gli alti mi stanno sul cazzo e vorrei segargli le gambe mentre dormono. Poi mi ricordo di essere sopra la media in Italia (e anche in Sud America) e torno a concentrarmi sulla sala. Ci sono davvero solo coppie, uscite per festeggiare la ricorrenza amorosa. Noto con piacere un cospicuo numero di tavoli occupati da persone dello stesso sesso che si tengono per mano. Sorrido per loro. Che belli che siete, godetevi questo momento, vi lascerete anche voi, non temete. Il volume della musica è troppo alto, decido di mettere le cuffiette e ascoltare qualcosa di diverso, un concerto per orchestra a tema videogiochi giapponesi, tanto sono da solo, non devo interloquire con nessuno. Mentre divoro la mia margherita penso a San Valentino. Al fatto che come festa non serva a molto, a meno che tu non abbia 16 anni e bisogno di un pretesto per scopare. Ma è utile per chi come me la vede come un post-it, messo per ricordardati di essere grato a chi ti vuole bene. Anche se non te lo meriti perché fai schifo come essere umano. Anche se dovresti ricordartelo ogni giorno ma tra una cosa e l'altra ti passa per la testa e allora eccoti una data. Una volta all'anno, fai sto sforzo e scrivi a chi ti vuole bene, scrivi quanto ti ritieni fortunato ad avere qualcuno che ti sopporta. Servono a questo le feste. Natale per ricordarti di ringraziare la famiglia. Il compleanno per ricordarti dell'esistenza di qualcuno. L'onomastico per ricordarti pure come si chiama. Ferragosto per ricordarti che l'estate sta finendo. Pasqua boh, non lo so, per ricordarti che è possibile uccidere una divinità forse. Finisco la pizza e mi arriva un'altra birra che ancora non ho ordinato. Mi giro in sala per capire a chi ho fatto pena stavolta. Nessuno mi guarda. La finisco contro la mia volontà e mi dirigo a pagare il conto. Mi viene detto dalla capo sala che oramai faccio parte della famiglia, che posso considerarmi un cugino acquisito e che quindi mi basta darle la metà della metà di quello che avrei dovuto dare. Quanto adoro fare pena. È il mio superpotere. Birra gratis, pizza scontata e posso andare a letto con la pancia piena. Una coppia mi avrà notato e ora sarà nata una discussione, prima di fare l'amore. "Tesoro, voglio adottare un triste italiano solitario, hai visto quanto era carino mentre mangiava la sua pizza, starebbe così bene con il nostro arredamento". Qualcun altro avrà girato un video che diventerà virale su tiktok e dove magari vengo insultato. Poco mi interessa. Torno a casa dal mio gatto, gli dico che lo amo e che sono grato ci sia lui a volermi bene. Lui, per tutta risposta, vomita sul tappeto. L'amore è un linguaggio variopinto e maleodorante talvolta.
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susieporta · 5 days
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Girano molti post sull'empatia.
Quello che noto è che ricorre spesso il significato negativo, rischioso, che tale skill avrebbe.
L'essere troppo empatici ci farebbe entrare in risonanza con il dolore dell'altro, o con le sue esigenze e sommovimenti emotivi, al punto tale da perdere di vista noi stessi.
Ma questa non è empatia: è contagio emotivo.
Nell'empatia io mi metto nei panni dell'altro, seppur rimanendo me stesso, affinché possa comprendere, attraverso il sentire, che cosa l'altro prova.
Tuttavia questo non pregiudica la mia capacità di discernimento, di radicamento in me stesso, o il fatto di poter dissentire e mettere un confine tra me e la persona che ho di fronte.
L'empatia mi aiuta a entrare in connessione, comprendendo pienamente il suo punto di vista.
Mi fa uscire dal mio ego e dalle sue attivazioni difensive.
Questo può permettermi di accedere a una prospettiva più ampia e veritiera dell'altro.
Posso usare questa comprensione come voglio, in realtà.
Anche per scopi egoistici, paradossalmente.
Se ad esempio empatizzo con qualcuno e grazie a questo sento che egli mi sta manipolando, posso utilizzare tale informazione per andarmene o per dire di no.
Se sento che quello che dice non mi appartiene, e provoca in me un senso di ingiustizia, posso dissentire ed esprimere la mia opinione la quale è contraria alla sua.
Ma questo lo posso fare se sono consapevole della mia tendenza a empatizzare, o della mia capacità di essere empatico.
Nel vero processo empatico io sono cosciente di essere me stesso, seppure per un attimo posso sbilanciarmi e mettere un piede nei panni dell'altro, per poi tornare nei miei vestiti completamente.
Ma, se il sentire l'altro genera una con-fusione tra me e lui, cioè una dissoluzione permanente e completa di confini, rischio di non sapere più né cosa provo io, né quali bisogni ho, né chi sono.
La mia sensibilità si perde nella sua, e io non trovo più la strada per tornare a casa.
Mi perdo nella sua interiorità come quando si cade in un pozzo oscuro.
In questo caso non si può parlare di empatia, ma appunto di contagio emotivo.
Il contagio emotivo è inconscio, meccanico, e si basa su 3 possibili cause.
1) O c'è una dipendenza in atto te me e l'altro, completa o parziale, e già solo questo indica una mancanza interiore, e quindi esteriore, di confini.
2) Una ipersensibilità, e quindi una accentuata reazione alla presenza dell'altro o di qualsiasi altro stimolo, la quale mi fa sconfinare nelle emozioni altrui fino a non riuscire più a tornare indietro.
3) Oppure una mancanza di confini stabili nell'io, il quale è frammentato, sconnesso dal corpo, oppure troppo poroso.
Può esserci anche un mix più o meno variabile di questi tre elementi.
Quello che si può fare in questi casi è lavorare sui confini, sia interni che esterni, sul grounding, ma anche sulla propria sensibilità, o sul rapporto che abbiamo con essa.
Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
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blogitalianissimo · 5 months
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La questione non è dire che bisogna avere paura di tutti gli uomini, che tutti fanno schifo e tutte queste altre cagate qui, la questione è che ogni anno ci sono sempre vittime di abusi, razzismo, omofobia di tutto e di più, quindi certi commenti che non si possono minimamente biasimare non portano comunque a nessun risultato, onestamente me ne sbatto il cazzo se i soliti italiani medi dopo una tragedia fanno i moralisti mettendo il post dove si sentono schifati e buttano merda solo perché si che tanto poi tra un mese nessuno ne parlerà più e ci si rivede alla prossima tragedia, servono soluzioni e cosa più importante e metterle in pratica, servono interventi, serve un impegno collettivo per migliorare il tutto perché non si può continuare così, non si può sentire che tra qualche giorno si arrivi ad altre tragedie, un omicidio rimane un omicidio e solo per questo ci voglio condanne più dure
Bisogna prima di tutto educare al rispetto delle persone e alla vita, bisogna far crescere le persone con dei valori ad oggi inesistenti, non bisogna alimentare odio
Come l'Italia ci ha insegnato i maggiori dibattiti sono su chi semplicemente dice ma non tutti sono così, è sbagliato, bisogna fare modo di prendere una posizione vera che possa fare in modo che in futuro queste cose non accadano più
Ma del omicido (perché si, è omicido e non lo chiamerò con un'altro nome) in singola sede non me ne faccio nulla, non bisogna pensare solo a quello, ma anche a tutte le altre forme di cui non si parla e che sono prima di ammazzare, quando si parla di educazione si parla e non mi stancherò di dirlo è educarli al rispetto delle persone e della vita, quindi se le persone voglio postare frasi solo per rabbia e tra quelle cose ci sono scritte cose stupide allora non stupitevi se ci saranno persone a rispondere in modo stupido ma sappiate che non state concludendo nulla a spargere odio, e non lo dico tanto per dire perché è sempre stato così e come risultato siamo ancora qui a dire le stesse cose.
Scusami se vado subito alla fine, ma permettimi di spiegarti perché chiamiamo casi come questo femminicidi e non omicidi.
Una donna muore perché un ladro è entrato in casa sua e ha premuto il grilletto, questo è un omicidio.
Una donna muore perché l'ex fidanzato è entrato in casa sua e ha premuto il grilletto, questo è un femminicidio.
Qual è la differenza? La vittima è sempre una donna e il carnefice sempre un uomo, non è la stessa cosa? No, non lo è, quando l'uomo cova dentro di sé una mascolinità tossica che lo induce a paragonarti ad un oggetto di sua proprietà e a decidere di violarti o addirittura toglierti la vita, lì ti sta facendo una violenza di genere, ti sta assoggettando in quanto donna inferiore a lui.
E sia chiaro, questo vale anche per le altre minoranze, la matrice razzista, la matrice transfobica, omofobica ecc e mi preme specificare che varrebbe anche al contrario la violenza di genere se una donna decidesse di uccidere o violare un uomo in quanto uomo.
Ora torno all'inizio dell'ask e ti rispondo in ordine
Io non faccio parte di quelle persone che ieri hanno incoraggiato le donne ad aver paura degli uomini a prescindere e odiarli, o in generale di quelle che ci stanno sciacallando, perché non nascondo che a me stanno altamente sulle palle quei post tipo "VISTO VE LO AVEVAMO DETTO, LO SAPEVAMO T U T T E", come se si stesse aspettando la conferma per dire "gnegne avevo ragione io", cioè quello è un comportamento che trovo imbarazzante come trovo altrettanto imbarazzanti tutti i cazzo di "NOT ALL MEN" che ho letto. Ieri qualsiasi social è stato un cumulo di melma, forse l'unico salvo è proprio tumblr perché gli italiani non hanno poi così tanto spazio qua sopra.
Precisando questo, devi però essere consapevole che una donna avrà sempre paura di uscire di sera da sola, e avrà sempre un po' di timore a trovarsi da sola con un uomo, anche se quell'uomo 99,9% è una persona a posto e manco l'avrà notata quella donna, ma quel piccolo dubbio ti rimane. Ed è uno schifo, non dovremmo sentirci così, ma ti giuro che buona parte delle donne possono raccontare di aver avuto almeno una volta nella vita quel timore per colpa di uno sconosciuto e/o non.
Poi ovvio, manco a puntare il dito contro ogni uomo a casissimo, sono d'accordo su questo, ma diciamo che, almeno per come la vedo io, di fronte a queste tragedie bisognerebbe solo far silenzio, sono generalizzazioni, sbagliate sì, ma non è la giusta tempistica per dire "non siamo tutti così", anche se è vero, ma per una volta si chiede d'ingoiare il rospo e mostrare un po' di delicatezza, perché comunque questa roba viene detta solo su twitter, ma altrove dubito che una qualsiasi ragazza chiami "assass1no" ogni uomo che incontra, mentre al contrario la misoginia è all'ordine del giorno e le donne convivono con le generalizzazioni.
E sì assolutamente, sono a favore dell'educare al rispetto delle persone, ci mancherebbe altro, ma ovviamente tra dire e fare eh. Io purtroppo non ho poteri magici e da ignorante posso solo proporre soluzioni che già in mille hanno suggerito e pensato, come partire dal contesto familiare, proseguire a scuola, sdoganare la figura dello psicologo (e sia chiaro, con questo non voglio dire che ogni persona che commette atti atroci sia affetta da disturbi e malesseri, molti purtroppo sono lucidissimi).
Detto questo, a parte il commentare l'irritante "not all men", e mi dispiace ma dovete finirla, rimango impassibile su questo, non ho generalizzato sugli uomini né qui né altrove. Per il resto sono apertissima al dibattito, e che tu ci creda o no, ho apprezzato questo ask.
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nitroglycerin-a · 4 months
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I fumettisti/illustratori sono gli essere peggiori che abbiano mai popolato la terra, ho amico su Facebook questo quarantenne che comunque lavora, fa anche bei soldi, è sempre ovunque ed è sempre a far roba, e porcodio, è l’essere più fastidioso di cui abbia mai testimoniato l’esistenza, ragiona come una ragazzina di 14 anni che vuole far ingelosire il morosino, post chilometrico su fb in cui dice a tutti gli amici che se ne va, che loro fanno schifo, che nessuno fa il suo lavoro come lo fa lui, con la passione e la dedizione che ci mette lui e che nessuno lo apprezza, che Facebook fa schifo, risponde e insulta tutti perché dice che non capiscono niente della sua arte (non è un granché e lo dico con obiettività), fa lo stizzito con la scopa nel culo con chiunque e risponde male a tutti, TUTTI, anche quelli gentili e cordiali e poi il giorno dopo continua a sfornare post a macchinetta perché ha bisogno di sentirsi cagato e apprezzato, post in cui si fa le mega pugnette da solo ma poi dice che la sua roba non gli piace e che non bisogna mai accontentarsi, su Instagram dice che insta fa schifo e si sposta su Facebook e viceversa, solo per aspettare che i suoi conoscenti lo implorino su entrambi i social di non andarsene, “ti prego nooo era un piacere leggerti” leggere cose che ho capito io l’anno scorso lavorando per due anni con voi coglionazzi vittimisti lamentosi rottinculo che non sapete fare altro che spruzzare provincialismo da ogni poro, fate una vita di merda lo so questo, siete soli e l’unica cosa che avete è disegnare ma dopo un po’ vi lascia svuotati senza niente e con un senso di frustrazione incanalabile in nessuna illustrazione, non voglio assolutamente diventare come voi
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tiaspettoaltrove · 1 day
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Non sono io a fare paura.
C’è chi scrive che sono banale, tremendo, che faccio paura, che sono sociopatico. Quante grasse e genuine risate. Partiamo dall’inizio? Va bene, dai. Certe mie asserzioni sono dichiaratamente banali. Ma lo sono per me, e per chi mi rivolge tale critica. È un bene, significa che qualcuno ha compreso quel che ho compreso io. Ma purtroppo (purtroppo!) non sono banali in senso assoluto, giacché a quanto risulta vanno ribadite di tanto in tanto, dal sottoscritto o da chi per lui là fuori. Amerei, paradossalmente, attorno a me persone che mi considerino banale. Per il sol fatto che significherebbe che ciò che dico (e scrivo) è considerato assodato. Sarebbe una fortuna, per quanto mi riguarda. Tremendo lo divento, a volte, se mi metto qualcosa in testa. So avere una grande determinazione, che non di rado mi porta al successo. Quando forzo la mano, ottengo quasi sempre ciò che voglio. Quindi certo, in questo senso sono tremendo. Ché ho tante sfaccettature, peculiarità, e so esercitarle abbastanza bene anche in combinazione, per stordire, per plasmare. Si può sempre migliorare, logicamente, ma non mi lamento. Mi limito a osservare e ascoltare, il resto viene naturalmente di conseguenza. Sociopatico? Qui purtroppo debbo dissentire. Chi mi conosce bene, nella vita di tutti i giorni e non certo su Tumblr, sa quanto sono empatico, e il rispetto di base che nutro per il prossimo. Mi raffronto quotidianamente con persone che nutrono una grande stima e ammirazione per me, e nonostante ciò mantengo sempre una spiccata umiltà, come è giusto che sia. Sono un perfetto signor nessuno, e amo questa mia riservatezza. Non ho bisogno di ergermi o di salire su un piedistallo, affatto. Né di distruggere tutto ciò che incontro. Non è nella mia indole. E sul fare paura, be’: l’ultima volta che me l’hanno scritto era riferito al mio pene, considerato troppo grosso. E sì, mi fa ridere a ripensarci, però credo di aver sottolineato l’infondatezza di tale accusa. E mi sento di rincuorare le ragazze che stanno leggendo il post: non ritengo che sia davvero troppo grosso. Mi viene detto che è enorme, ma non penso che potrebbe dispiacere. Sapete, credo che purtroppo tale timore derivi da una visione pornografica dal sesso, che comprendo. Ma con la mia compagna, ovviamente, prenderei tutte le accortezze del caso. Non sfonderei un apparato riproduttivo a patto che non mi venga esplicitamente richiesto. Ragazze, non sottovalutate la mia dolcezza e tenerezza, che dai miei testi spesso non viene fuori lasciando spazio solo alla veemenza. Avere un bazooka in mezzo alle gambe non mi preclude, quando si ritiene necessario, di essere estremamente gentile e delicato. Esistono molteplici modi in cui poter stare bene senza necessariamente pensare alla penetrazione nuda e cruda. Poi ovvio: se la mia donna volesse strozzarsi col mio pisellone, sarebbe brutto non assecondarla. Così come sarebbe un peccato non godersi la scena, accarezzandole la guancia sinistra con amore, con altrettanta dedizione.
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mermaidemilystuff · 8 months
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Sono stufa di quello che, sotto notizia, viene esaltato e elogiato. In questi giorni è stato dedicato (più di) un articolo ad un ragazzo, benestante figlio unico con entrambi genitori lavoratori, che andrà alla Normale di Pisa. Credo siamo arrivati a dei livelli davvero assurdi su queste glorificazioni: uno perché sinceramente ok bravo grande ma andare alla normale di Pisa non mi pare sia un evento così straordinario da ricevere titoli sul giornale, due perché credo sia profondamente ingiusto guardare solo alle "grandiosità" di persone che fin'ora nella vita avere una difficoltà non sanno nemmeno cosa significhi e per di più esaltando al massimo dei risultati che non sono nemmeno così eclatanti.
Così questo post voglio dedicarlo innanzitutto a mio cugino. Ragazzo dislessico e probabilmente con diverse altre difficoltà che non sono mai state approfondite, dopo la morte del padre ha finito con molta fatica le superiori ritrovandosi solo con sua madre Miss Testa di Cazzo che non lo aiuta men che meno supporta in nulla. Bravissimo con la musica, un quasi orecchio assoluto, si è finalmente diplomato al musicale dopo esser stato bocciato due volte e l'unica cosa che gli ha lasciato la scuola è un rigetto per gli strumenti. Nonostante tutto, nonostante a Natale quando l'ha detto quasi tutti sono scoppiati a ridere, lui quest'anno inizia informatica all'università. Ti voglio bene da impazzire, mai avrei pensato di vederti così felice e elettrizzato all'idea di continuare gli studi, grazie di esistere, mi insegni tantissimo, sono orgogliosa di te.
Voglio dedicare questo post a tutte le persone che nonostante le mille difficoltà della vita sono riuscite a raggiungere i propri scopi. Voglio dedicarlo a tutte le persone che sono dovute scendere a compromessi e a quelle che hanno dovuto rinunciare. Voglio dedicare questo post alle persone che vivono di quello che ormai passa per normalità o addirittura banalità.
In fine, vorrei dedicare questo post anche a me. Non sarò riuscita a prendere una laurea, non sarò diventata la prima italiana o la più giovane a fare qualcosa, non sono diventata ricca, non ho aperto un'attività progressista, non sarò un genio, non avrò fatto tutte le scelte giuste, non sono chissà chi o chissà cosa.
Ma sono qui. Dopo tutto quello che ho passato sono qui, sono viva e mando avanti la mia vita anche in modo funzionale. E ora dirò anche qualcosa che mi fa strano e un po' schifo perché stride molto col mio modo di affrontare e pensare le cose, ma: al mio posto il ragazzino neonormalista probabilmente si sarebbe sparato in testa a 19 anni, io al suo posto probabilmente sarei riuscita almeno a entrare come lui alla normale di pisa. Gli auguro il meglio, ma a me faccio anche i complimenti.
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mineestellepolari · 9 months
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Da oggi ho deciso di aprire una “rubrica”, non so se è una buona idea, non so se qualcuno mai la leggerà o se a qualcuno importa, ma così mi dice la testa.
La rubrica si chiamerà “cose che nessuno mi ha chiesto”
1. Il biciclettaio:
Un giorno il mio migliore amico (una ragazzo di Avellino che studia medicina qui a Firenze, si chiama Michele, detto Mike), mi ha invitato a casa sua per uno dei suoi soliti festini. Mi sono ubriacata male, quella notte mi è venuto il ciclo, mi sono svegliata che ero un mostro dolorante e in post sbornia.
La mattina Mike aveva preso appuntamento per andare a comprare una bici in un posto dove praticamente raccolgono le bici usate e abbandonate che il comune rimuove periodicamente in giro e le rimettono a nuovo con l’aiuto dei carcerati. “Fico!” penso, ma sono veramente troppo distrutta anche solo per tornare a casa, figuriamoci.
Gli dico di no. Insiste all’infinito.. nulla, devo accompagnarlo. Arriviamo lì e c’è un ragazzo giovane, sulla trentina, che sta aggiustando una bicicletta. Il mio amico ci parla per dirgli che li aveva contattati per comprare una bici da loro e lui la recupera e la ricontrolla tutta.
Ci fa aspettare un bel po’, non ricordo il perchè e per tutto il tempo il l’ho fissato perchè mi frullavano nella testa mille domande che avrei voluto fargli, tipo “ma tu sei un carcerato? Ti danno i permessi per uscire e venire a lavorare qui? Come funziona? Come è nata questa associazione? Ricevete fondi?” e via dicendo..
Lui è concentrato sulla bici e non mi sembra che faccia troppo caso a me, sinceramente.
Con non poche difficoltà e un’eternità di tempo (almeno cosi mi è sembrato a me) siamo riusciti ad infilare la bici nella macchina di Mike.. diciamo la verità, la ruota di dietro usciva dal bagagliaio dove era seduta una ragazza che reggeva sia la bici che lo sportello. Si, abbiamo rischiato la morte, ma lasciamo perdere.
Mike tutto contento finalmente mi riporta a casa e mi regala la sua bici vecchia che ormai aveva sostituito perchè per lui era troppo bassa e mi regala uno stiker dell’associazione, con su scritto “piede libero”.
Attacco subito lo stiker sulla bici e faccio una bella foto e la pubblico su instagram, “voglio far conoscere questa realtà!”, penso tra me e me. Quindi taggo la pagina dell’associazione, dopo averla trovata e seguita.
Mi mettono like alla storia. Bene.
Mi scrivono qualcosa tipo “grazie per il tag! Hai preso la bici da noi?” e io rispondo che no, avevo accompagnato un mio amico a prenderla e mi aveva donato lo stiker.
Mi facevo ancora molte domande sull’associazione e su quel ragazzo, quindi sono andata a curiosare e..tac! L’ho trovato! È taggato sulla foto! Mado subito sul suo profilo.. “Carino!” penso.
Dopo un po’ mi segue e mi scrive.. iniziamo a parlare e scopro che era sempre lui che mi rispondeva anche dalla pagina dell’associazione, solo che non poteva scrivermi troppo perchè il suo “capo” ha anche l’account e ogni tanto ci entra.
Scopriamo di vivere nello stesso quartiere.. gli dico che la bici che mi ha rifilato il mio amico è messa male e vorrei aggiustarla, ma senza spenderci troppo, lui mi dice che è un servizio che non fanno, ma che mi avrebbe dato un’occhiata se gliela portavo al baracchino sul lungarno dove lavorava.
Dopo qualche giorno torno lì dove c’è lui ad aspettarmi. ll capo vecchio non c’è, per fortuna.
Finalmente lo vedo dal vivo e questa volta da vicino. “È proprio bello!”, penso. Poi con quel fare da meccanico, con le mani tutte unte.. cerco di non pensarci ed essere disinvolta mentre sono dentro l’officina con lui e scambiamo 4 chiacchiere. Dopo un po’ me ne vado, dovevo fare weed shopping e poi sarei tornata.
Bevo due o tre spritz con la mia spaccina del cuore e torno da lui, mezza brilla. Ha sta finendo la bici, me la rimessa a nuovo e aggiunto luce e cestino! È veramente bella! Lo ringrazio e gli chiedo quanto gli devo, mi dice 25€, mi sembra un prezzo onesto.
Come una cogliona mi rendo conto che ho prelevato i soldi quasi solo per l’erba, mi rimangono 15€. Gli chiedo se posso pagare con la carta, non l’avessi mai detto!! Mi fulmina con lo sguardo e mi dice “seria?!” io rimango impietrita e dico “scusa, proprio non ci avevo pensato a prelevare 😅”…
Lui è palesemente scioccato in senso negativo e mi dice “non fa nulla, piuttosto me li porti un altro giorno! Possiamo vederci vicino casa e me li dai!”
Gli dico che è un’ottima idea, mi scuso e gli prometto che il giorno successivo avrei saldato il debito!
Come promesso il giorno dopo gli scrivo, ci vediamo alle 7 del mattino, prima che lui andasse a lavoro, sotto casa mia. Facciamo due chiacchiere e gli chiedo se posso offrirgli un caffè da me per farmi perdonare, lui accetta e sale.
Chiacchieriamo un po’, beviamo il caffe, io fumo, parliamo dell’associazione e noto che lui si avvicina piano piano.. fino a mettermi le mani sulle tette e baciarmi. Ogni tanto mi stacco e mi allontano, ma lui mi cerca, mi vuole. Non riesco a non cedere alla tentazione e mi lascio andare.
Finiamo mezzi nudi sul divano, ci tocchiamo, baciamo e infiliamo le mani ovunque a vicenda.
Ad un certo punto lo blocco, gli dico che non posso farlo perchè sono fidanzata. Lui rimane un po’ scioccato, si riveste e se ne va.
Ci risentiamo ancora, mi dice scherzosamente “mi offri un altro caffe?” e io gli dico “va bene, ma questa volta innocente caffe”..
Viene a casa mia, di nuovo, mi chiede del mio ragazzo e mi confessa che anche lui è impegnato e convive da poco con una donna più grande, che stanno pensando di mettere su famiglia e che lui ha un po’ di ansia e pensa che sono le sue ultime occasioni di libertà. Parliamo molto, ma ad un certo punto mi risalta addosso, mi bacia intensamente.. che fatica.. mamma mia..
Finiamo a letto, stiamo quasi per farlo, ma lo blocco di nuovo.. lui si incazza, discutiamo e se ne va sbattendo la porta.
Ci siamo risentiti poi, un pochino abbiamo chiarito, ma ho visto che lui non mi segue più su ig (unico contatto tra noi), quindi boh.
Questa storia, per ora, finisce qualche mese fà.. ero in giro con mia madre che era venuta a trovarmi, andiamo a prendere la tramvia per raggiungere il centro. Ad un certo punto vedo un ragazzo e una ragazza che camminano affianco con un passeggino. “Sono proprio una bella famiglia!” penso tra me e me. Poi li guardo meglio.. era lui. Con la compagna. E un bebe di qualche mese, mi si è ghiacciato il sangue. Poche volte nella vita mi sono sentita così tanto una merda.
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kon-igi · 2 years
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- NON COMPRARE QUELLE PATATINE!  - PERCHÉ? SONO CATTIVE? - NO... MI HANNO RITARDATO DI 20 SECONDI L’ASCOLTO DI SWEET HOME ALABAMA
Il post è serio... o meglio, sono serie le mie intenzioni di comprendere i meccanismi che stanno dietro al marketing, perché è evidente che mi stiano sfuggendo tipo democristiano finito per sbaglio alla Festa dell’Unità.
Non voglio sembrare radical chic o intellettuale elitario ma ho bisogno del vostro aiuto per capire se l’illusione di essere immune al potere delle pubblicità - immune del tipo ‘Ahahaha! Tanto non mi posso ammalare di rogna sarcoptica dello stambecco della Alpi perché l’acaro responsabile non sopravvive sull’uomo!’ - in realtà non sia un effetto Dunning-Kruger che mi faccia sentire migliore di quanto in realtà io non sia.
Mi spiego.
In maniera molto dicotomica, io non compro MAI tutti quei prodotti che sono stati pubblicizzati in modo:
triviale (donna seducente, uomo forte, potere, esclusività etc)
stupido (luoghi comuni sull’italiano medio, balletti, comicità anni ‘80)
pressante (spot ripetuti e/o invasivi)
Quindi ripiego quasi sempre su marche sconosciute o prodotti col brand del supermercato (sì... lo so che i miei soldi gli arrivano lo stesso) perché chi mi dovesse incontrare tra le corsie mi sentirebbe sussurrare a fil di labbra ‘Te hai fatto bodyshaming, te sei green come il ciao smarmittato che avevo a 16 anni, te uccidi il 99% dei batteri come qualsiasi altra candeggina, te sei acqua distillata che ha visto le alpi solo in foto, te fai le scenette insopportabili con la mamma meridionale, te m’hai rotto il cazzo mentre ascoltavo il podcast sui serial killer più prolifici...’ e così via ma la mia domanda è questa:
Non è forse vero che qualsiasi consumatore interpellato in tal senso affermerebbe con sicumera che lui non si fa certo infinocchiare e sceglie sempre il prodotto migliore al minor prezzo?
In fondo il trucco del buon marketing è esattamente quello di far credere al consumatore di star compiendo una scelta indipendente e priva di condizionamenti basata sulla propria capacità di giudizio.
Quindi, in che modo il mondo del marketing mi sta comunque fregando?
Sono un illuso danno collaterale ininfluente sulla fetta enorme di altri acquirenti oppure sono addirittura utile come gruppo di controllo?
Forse l’influenza va oltre il mero prodotto del momento da me evitato e riguarda un imprinting sociale sulla necessità indotta di una certa classe di prodotti?
Non importa chi urla più forte la percentuale di batteri uccisi ma indurre il presupposto subliminale che se non ne uccidi il più possibile sei un infetto sudicio mentecatto. Non l’automobile più potente, elitaria o veloce ma che oramai non ti permettono più di mantenere la tua per più di qualche anno. Non l’acqua minerale che ti rende più puro degli altri ma un bene comune gratuito rivenduto a scapito dell’ambiente. Non il mutuo più conveniente ma che si sia arrivati ad accettare che per (soprav)vivere tu debba farne uno.
Anche perché - e fatemelo dire in modo catartico - nel marketing digitale la profilazione è fatta col culo di un mozzo carino imbarcato su un veliero vittoriano diretto verso il passaggio a Nord-Ovest senza un filo di vento.
Mi piacciono i coltelli ma non i coltelli da cucina.
Se cerco sul web un distributore di benzina dove non mi chiedano un rene, che cazzo mi pubblicizzi una Tesla da espianto total body per trafficanti di organi?
Lancio asce, non cerco un giardiniere che mi poti gli alberi.
Perché mi suggerisci le pompe funebri a me più vicine? Perché ho urlato ‘muori!’ a un deficiente che non m’aveva dato la precedenza?
E soprattutto, nonostante credo abbiano capito che sono del settore, perché tentano di vendermi lo stesso principio attivo allo stesso dosaggio ma seguito dalle diverse diciture ‘febbre’, ‘cefalea’, ‘dolori mestruali’, ‘influenza’, ‘forte’, ‘fast’ come se non fosse la stessa cosa che fa sempre la stessa cosa? 
Giuro che tornerei a fare il cacciatore-raccoglitore se non che poi al mercato del baratto sicuramente incontrerei Ea-nasir che mi rifilerebbe i suoi lingotti di rame farlocchi.
@a-tarassia
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gcorvetti · 9 months
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Vi capita anche a voi?
I vostri vicini non hanno un cane che lasciano uscire in giardino a fare i bisogni alle 7 di mattina e lo lasciano fuori e lui abbaia ininterrottamente? Spero per voi che non li avete, non me la prendo col cane, ma co sti stronzi, poi il problema di disturbo ero io che suonavo la batteria in garage alle 17 pomeridiane, saltiamo.
Vi capita, volevo dire invece, che postate qualcosa su FB una cosa interessante o comunque di attualità e nessuno vi caga? Poi postate una cagata, un meme, una barzelletta e tutti giù a ridere? Sicuramente si, e spesso mi chiedo se magari la cosa seria non sia stata vista e la cagata si, non è così, entrambe vengono viste ma la cosa seria non la leggono o passano avanti senza neanche soffermarvi a dire "però sto argomento è da tenere a mente, o di interesse per tutti", un cazzo, non frega niente a nessuno se la politica è in merda da 30 anni, se la guerra la stiamo subendo pure noi, se la mafia è così radicata nelle istituzioni ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc. Ieri ho postato un rapporto inglese sulla musica, che in parole povere dice che nell'anno 22/23 è salito esponenzialmente l'introito che la musica produce attraverso i festival e i concerti, quindi non solo soldi per i musicisti e gli addetti ai lavori ma anche per strutture alberghiere, ristoranti, parcheggi ecc ecc, metto l'articolo alla fine. Ancora non ho letto il dettaglio del rapporto ma l'ho scaricato, lo farò con calma. Quello che voglio dire è che, soprattutto qua dove non ci sono concerti e dove si pensa che la musica sia solo un contorno, quando per i Metallica c'erano 70mila persone e tutti hanno incassato bene che i giorni dopo vedevi i sorrisi come se avessero vinto alla lotteria. Non è un discorso venale, lungi da me pensare al denaro come punto di arrivo, è che dimostra che con la cultura ci si può anche campare nell'articolo parla di 56.000 (cinquantaseimila) posti di lavoro a tempo pieno e indeterminato, suppongo, quindi non è solo il giorno o il fine settimana dell'evento, si parliamo comunque dell'UK dove l'apertura mentale alla musica è decisamente più alta di quella di qua ma anche dell'Italia, seguendo un pò l'andazzo si capisce che state messi male anche voi. Comunque a tale post non ha risposto nessuno, voglio vedere quando posterò il mio ritorno se mi caga qualcuno, va bè lo posterò anche qua. Articolo in fondo.
Per cambiare discorso ieri ho visto metà di un documentario musicale sul tubo che si intitola "The art of listening" cercatelo, mi aspettavo qualcosa riguardo al suono o all'ascolto come fase di incameramento o di studio, ma no non è così, ci sono svariati musicisti, tecnici del suono, produttori, compositori che parlano della musica, di come la sentono, di come la creano ecc ecc, interessante, ma la solita cosa fatta all'americana e solo in america, no no per carità non escludo nessun territorio o popolo quando si parla di arte, come invece è capitato purtroppo alla cultura russa che è tanta e anche molto bella, ma quello che vorrei dire è che c'è sicuramente più spinta da parte di chi fa un discorso musicale dall'altra parte dell'oceano che da questa parte, sappiamo che gli yankee sono per lo show sfrenato e pompato, anche se non è questo il caso il documentario è molto pacato, a mostrare quanto sono belle e sfavillanti le cose, che di certo non è il nostro stile europeo. Ma abbiamo mai avuto uno stile europeo? In realtà penso di no, mentre gli USA sono un paese unico, unica lingua, più o meno la cultura è quella, in Europa abbiamo diversi paesi, diverse lingue e culture totalmente differenti che è difficile avere una linea unica culturale perché ogni paese ha la sua, ma nella globalizzazione delle cose si potrebbe iniziare a pensare ad una cultura europea che abbracci tutti, invece no ci si addita sempre l'un l'altro per questo o quello o per attriti di centinaia di anni fa, che palle.
A voi l'articolo.
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susieporta · 3 months
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DOVE VA A FINIRE L’ amore QUANDO FINISCE?
- Come faccio - mi chiese -
A lasciarlo andare ? Non vederlo piu’,non sapere piu’ niente di lui .
- perché devi figlia- rispose la curandera guardando verso l’antica quercia .
- vedi , nulla davvero ci appartiene ma chi abbiamo amato ha mescolato con noi il suo corpo astrale .
- che significa?
- che vi siete intrecciati come i rami dell’edera , ma non nel corpo , quello e’ momentaneo, nello spirito .
- ma a me non basta .
Sto male , voglio ancora vederlo e toccarlo e parlargli .
Non ce la faccio .
- non ce la devi fare - rispose sorridendo la donna di cui nessuno conosceva l’ eta’ .
- non ce la devi fare perché non sei tu a decidere : l’amore improvvisamente e senza merito arriva , come un canto di uccelli a mezzanotte .
E cosi’improvvisamente e senza motivo se ne va .
Ma non finisce mai.
Continua in quest’ altra dimensione .
- quale dimensione ?
Chiede la ragazza soffiandosi il naso avvolto dalle lacrime .
- la dimensione dell’invisibile. Dove vivono i maestri, i sacri spiriti, gli esseri di luce e le forze superiori .
I vostri spiriti congiunti e intrecciati salgono su fino a li , fino a diventare impercettibili e tuttavia continuano a vivere .
Vedi cara : l’umano non accetta che cio’ che può vedere e’ pari a un granello di sabbia a confronto dell’oceano.
- sto iniziando a capire ma fa ancora male .
- lo so bambina .
Non scacciare il demone del dolore : ogni volta che il cuore si spacca, si allarga un po’ di piu’ ma solo se lo lasci fare.
Se respingi, fingi , rigetti indietro, ti stordisci con le frivolezze , ritornera’ piu’ forte e ti chiudera’ il cuore .
E un cuore chiuso, e’ cio’ che di peggio puoi dare al mondo .
- gia’ in passato , Signora ho chiuso il mio cuore per non soffrire piu’ ed e’ stato sempre peggio !
- certo! Dimorare nelle tenebre e nella paura non e’ mai bene cara .
Non cercare di capire il dolore , lascia che ti travolga come un’onda, fatti lieve come piuma , lasciato attraversare come burro , ma se chiudi il cuore allora i demoni danzeranno sul tuo petto e ne’ gioia ne’ dolore toccheranno piu’ il tuo ventre .
E questo equivale a morire .
- si , ho capito .
Ho capito che essere forti significa stare 5 passi indietro.
Lo lascero’ andare ...
- domani sera , con la luna piena, da sola , vai in collina e pianta un ulivo .
Le sue foglie argentate saranno nutrite dalla tua leggerezza .
Qualcosa crescerà da questo strappo ma solo se lasci che la luce lo disinfetti .
E cosi sara’ per la pianta .
E la ragazza ando’ .
Con la luna calda di agosto a piantare il suo amore finito tra o cespugli di ginestra .
Scivolo’ dentro se’ per un po’
E la curendera non la perse mai di vista .
Da lontano, la vedeva con l’ occhio interiore e lei inviava ogni sera gli spiriti del bosco a vegliarle il sonno ...
Testo originale di
_ClaudiaCrispolti_
Proprietà letteraria riservata:
NOTA BENE Primo: non ho mai letto la profezia della curandera
Secondo questo racconto breve e’ un Mio pezzo originale scritto nel 2020
Vi prego di NON spargerlo in giro sotto falso nome
I miei post sono firmati e protetti da diritto di autore.
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moonyvali · 2 years
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Leggere è inutile. L’arte è inutile. Pensare è inutile. Ascoltare musica classica è inutile. Scrivere è la cosa più stupida che ci sia. E per andare in cerca di “silenzio e solitudine” bisogna essere strani. Molto strani.
Qualche settimana fa una signora, commentando un mio post sul sesso nel mondo antico, mi ha chiesto: «e allora? A che ci serve saperlo?» A cosa serve in fondo conoscere la storia, il latino, leggere il Simposio di Platone o uno scrittore russo vissuto due secoli fa? Che vantaggi comporta nella vita di tutti i giorni? Il pensiero, la curiosità, l’immaginazione, l’arte, la poesia, tutto ciò che non può essere comprato, venduto, ostentato viene con ironia e condiscendenza giudicato inutile. E se voi amate queste cose, verrete giudicati strani. Avete però due strade davanti a voi.
La prima è fare ciò che fanno tutti, guardare molta televisione, seguire i programmi di cui tutti parlano, passare le domeniche nei centri commerciali, desiderando oggetti che non vi renderanno felici ma certamente più poveri. Poveri di tempo. Vivere per ammazzare il tempo, finché un giorno vi guarderete indietro e vi accorgerete di aver sprecato la vostra vita a rincorrere l’approvazione altrui, ad essere uno dei tanti. Oppure potete ignorare i giudizi degli altri, “fregarvene”, lasciare che vi ridano dietro, che vi guardino con sufficienza, ma sarete vivi.
Ricordate queste parole? Fatti non foste per vivere come bruti, ma per inseguire virtude e conoscenza. Qualche anno fa volevo andare a vedere la mostra di Caravaggio a Firenze. «Ma chi te lo fa fare?» mi dissero in molti. Un altra volta invece un mio amico, credendomi di farmi un favore, mi regalò un libro di Fabio Volo. Non sto scherzando. Voleva aiutarmi, perché secondo lui “dovevo scrivere come Fabio Volo, perché così si diventa famosi”.
Oggi rimpiango il tempo che ho sprecato a dar retta ai consigli altrui. Non mi lascio più comandare dai giudizi degli altri. Se ho voglia di leggere un libro, lo leggo. Se voglio prendere un treno e farmi trecento chilometri solo per vedere la mostra di un “pittore morto” lo faccio. Se voglio scrivere “libri inutili,” li scrivo. Benedico e ringrazio questo inutile che rende bella e piena la vita.
G. Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X Potete seguirmi anche su Instagram, dove vi parlerò dei grandi classici, mi trovate a questo link: bit.ly/ilprofessorx
#cultura #scuola #letteratura
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occhi-di-gatto22 · 2 years
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FRASI LUNGHE MOTIVAZIONALI
Tu pensa a quante cose puoi fare nella vita, e noi ci perdiamo tra dispositivi e cavolate varie.
Voi pensate che tutti siamo uguali, che non c'è tempo da perdere tra il mondo: <<Ma dai, ci sono solo alberi e strade, palazzo montagne e pianure. Non voglio perdere tempo>>.
Ma state scherzando? Voi sapete che ci sono più che Montagne e pianure. Si, certo, ma non solo:
Ci sono montagne altissime o bassissima, larghe, piene di boschi, animali o neve;Le pianure possono essere piene di fiori arcobaleno, lunghissime in cui non si percepisce la fine.
Io: <<Ma perchè non vai a(Nome di una spiaggia)? >>
Lui: <<Non ci vado perchè l'ho già vista su Go0gle, è noiosa è uguale alle altre>>.
Ma perchè vi limitate a guardare immagini? Perchè non ci vai? C'è una vastissima varietà di flora e fauna che nelle foto non vedi, foto anche foto shoppate.
Lui:<<a ok, vado allora. Così faccio due foto e le posto>>
Ok. Va bene. Dico che sono estremamente furiosa. Ma il posto, il viaggio, la visita, la nuova scoperta, esiste per fare foto o arricchire i propri occhi, nutrire la propria mente, cercare nuove idee e stimolare la fantasia?
Ovvio. Puoi farle due foto per ricordo. Ma non tenere quel cavolo di telefono in mano, tutto il tempo, che poi va a finire come altra gente pazza e senza mente: che mentre è in un meraviglioso posto guarda i post degli altri 24h su 24 e desidera andare lì.
Allora sono 2 i punti : o sei viziato, o sei dipendente da social e telefono.
Dopo aver letto ciò che ho scritto, riflettete e rilassate la mente. 🌺🇮🇹🥐🌸💖
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ili91-efp · 2 years
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WAR OF Y - Episodio 2
Ed eccoci tornati con l'episodio 2 di questa nuova serie.
Un altro episodio interessante, in cui le cose continuano a muoversi velocemente (giustamente, visto che la storia di Nott e Pan dovrebbe concludersi al quinto episodio). Questo secondo episodio ha confermato la buona opinione del primo. La trama mi piace nel suo continuare ad approfondire il dietro le quinte con tutti i suoi orrori e i personaggi sono ben sfaccettati.
Vediamo l'episodio più da vicino... (SPOILER)
Continuano le riprese di Mafia Baby Season 2 (che onestamente vorrei vedere, anche se sembra abbia scene strane e nonsense) e sul set arriva un produttore abbastanza famoso. Come abbiamo già visto, Pan è ossessionato dalla sua fama e nel cercare di incrementarla il più possibile, quindi tenta di fare quello che può per mettersi in mostra ed essere il più accomodante possibile... fallendo miseramente. Nel mentre, Nott finisce per fare la cavolata dell'anno e pubblica un video in cui non ci fa una bella figura finendo per far girare delle voci sul fatto che lui e Pan abbiano litigato e che lui sia praticamente un molestatore.
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[GIF DI heretherebedork]
Nello scorso episodio, non avevo inquadrato bene Nott, quindi oggi voglio cominciare da lui. Non voglio dire di aver capito il personaggio, perché War Of Y è ambientato in un mondo in cui i contorni di verità e bugia sono molto labili, quindi non sono ancora del tutto certa di quello che pensa o dei suoi veri sentimenti, ma... questa volta si è visto molto di più. Prima di tutto... il suo girare quel video in cui sembra fare un po' di fanservice che viene recepito male da Pan e poi decidere di pubblicarlo comunque... è stato oggettivamente stupido. Perché io, dall'alto della mia onniscienza in quanto telespettatrice, CONOSCO i retroscena di quel video, ma i fan nella serie no, che quindi hanno interpretato male la questione e si sono dati alla pazza gioia con i commenti negativi. Come personaggio famoso, è stato molto, molto stupido (anzi, mi sono pure chiesta com'è che Candy, la sua manager, non lo abbia strigliato a riguardo e ci abbia messo una pezza. O la sua agenzia. O la produzione stessa. QUALCUNO?!?), ma questo ha messo in mostra anche un lato di lui che mi piace: NON. GLIENE. FREGA. UN. ACCIDENTE. DELLA. OPINIONE. ALTRUI. E' proprio vero che gli opposti si attraggono! Nott è il tipo alla... se ti piaccio, sono così, se non ti piaccio, sono ancora così (tra l'altro, è anche emotivamente molto più forte del suo co-star), proprio l'esatto opposto di Pan che, per tutto l'episodio, ha cercato di farsi notare dal produttore. Tornando a Nott, per quanto riguarda la sua relazione con Pan, per me è ancora un mistero. Non riesco ancora a capire se si stanno usando a vicenda (fino a un certo punto), o se questo valga solo per uno dei due, o se i sentimenti siano veri e basta. Per il momento, penso che Nott ci tenga sul serio, che sia quello tra i due più emotivamente coinvolto, che il suo voler fare il video che lo ha messo nei pasticci, sia stata una reazione all'atteggiamento di Pan nei confronti del produttore. Non per una questione di gelosia, ma come a voler "confermare" quello che c'è tra di loro, che sia vero. Mi è sembrato sincero anche quando consolava Pan dopo lo svenimento e anche nel sottolineare che se lui mette mi piace a un post o a una foto di Pan, lo fa perché gli va, non per una questione lavorativa.
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[GIF DI gunsatthaphan]
Passiamo a Pan, che è sempre un elemento di studio molto interessante. Come già citato precedentemente, voleva farsi notare dal produttore. Ha cercato informazioni su di lui online, ha procurato del ghiaccio (???) per fargli piacere, ha pranzato con lui anche se non gli andava... tutto per niente. Perché, alla fine della fiera, il suo tracollo emotivo dopo il bacio di scena ha messo in mostra un lato del suo carattere che cerca di nascondere. Mi ha fatto pena. So quanto Pan tenga al suo lavoro (anche se, per il suo bene, dovrebbe dare meno importanza all'opinione altrui) e ha talento, ma il suo atteggiamento non lo sta aiutando e la sua manager a me sembra che continui a fargli più male che bene. Se da una parte continuano a usare il loro codice segreto, dall'altro lei non mi è sembrata per niente utile post-tracollo e post-svenimento (saranno state scene off-screen?). Si conoscono da 5 anni, non è poco. Nel vedere l'episodio, mi sono accorta che la scena che ho citato nel primo commento alla serie, cioè Pan che dice: "se facciamo fanservice ci insultano, se non lo facciamo, ci insultano" era in questo episodio. Probabilmente mi era rimasta in mente, ma devo averla vista o nel trailer della coppia o nelle anticipazioni del secondo episodio. Comunque sia, la scena finale in cui Pan finalmente si sfoga con Nott è stata molto bella e importante per Pan. Tenersi tutto dentro, recitare praticamente tutto il tempo per farsi amare dagli altri (praticamente Pan è la rappresentazione al maschile di Yukino di Le Situazioni di Lui e Lei), lo ha portato in questo episodio ad avere due crisi mica da ridere. Tra l'altro, colpisce che ci sia stato male più lui che in rete era praticamente la vittima, che Nott trattato come un molestatore (il produttore Tai non ci ha visto tanto male quando ha detto che Pan non è adatto a girare le serie televisive).
Varie ed eventuali:
Nella pagina Wiki del produttore Tai sono presenti due serie "Y-Destiny" e "You Never Eat Alone" che esistono veramente! Mi ha fatto ridere questo dettaglio.
Ma non quanto vedere #warofyep1 tra le tendenze quando Pan va a controllarle per verificare la situazione. Che meta-dettaglio!
Ho riso da matti quando Candy, la manager di Nott, si è intromessa per dire "Nott è ancora vergine". Sto ancora ridendo. Riderò per un anno. Secondo me anche il regista voleva ridere.
In questo episodio, si è dato ancora ulteriore spazio a Bew e Gus, che, ricordo, sono i protagonisti di War of Manager, la seconda storia di War of Y. Sono andata a rivedermi il trailer di loro due dopo aver visto questo secondo episodio, perché volevo rinfrescarmi le idee dopo averli rivisti in azione. Gus, in questo episodio, resta ancora molto sullo sfondo, ma da quello che si è visto, sono entrambi due attori nuovi. Hanno un consulente di recitazione (Bew ne ha TANTO bisogno) e in Mafia Baby hanno solo un ruolo minore, quindi sembrano quasi rappresentare l'innocenza. O meglio, Bew sembra rappresentarla. Anche se deve fare moooolte prove prima di una scena, si impegna ed è un tipo umile. Messo a confronto con Pan, molto più diva e navigato, il divario tra i due è immenso. Quindi, mentre facevo questa riflessione, sono andata a rivedermi il trailer... e, cavolo, conoscendo ora i personaggi, la mia consapevolezza che si soffrirà è aumentata. Hanno una storia più cruda e tragica di New Ship.
La manager Koon, oltre a Pan, sembra avere anche Pharaoh come cliente, con cui Pan non va affatto d'accordo (beh, perché Pan non gli mostra di certo i suoi lati migliori). Non ho nessuna opinione su questo personaggio. E' una sorta di rivale a inizio carriere di Pan, ma in mezzo al resto, non spicca.
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pergiovanni · 2 years
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Caro Gio,
Colgo questo spazio notturno, calmo e silenzioso per scriverti un po' di questi giorni frenetici. Ammetto di farlo sia per aggiornarti su come sto, e sia per obbligo morale auto-imposto di scrivere per tenere un minimo traccia di me. Questi post li vedo come fossero simili ad un diario segreto personale, accessibili non solo a me ma anche a te. Al posto di Caro diario, Caro Gio.
Il tuo viaggio ad Amsterdam spero sia stato interessante tanto quanto mi è sembrato dalle stories. Hai girato tanti musei, tutto quello che hai condiviso era di mio gusto aaahh! Se avrai voglia di scrivermi un recap delle tue impressioni, lo leggero volentieri
Oggi è stato il primo giorno post festival(s). Il Magna Graecia Film è andato bene, anche se mi sembra non coinvolga tanto i cittadini. Io che ero con la radio mi sono divertita a stare dietro alle conferenze, alle interviste, ai documentari. Eppure poca gente ha preso parte, se non alcune eccezioni (vedi Richard Gere). Ho conosciuto tante persone nuove e mi sono trovata bene a ridere e scherzarci. A fine serata dopo il pre-carpet si era anche creata una piccola bella abitudine di andare a prendere lo yogurt tutti assieme, che bello.
Al MGFF dono stata solo tre giorni, perché poi son dovuta andare a Gizzeria per via del FRAC. Li l'atmosfera è stata completamente diversa, ho avuto molto più ruolo. Eravamo immersi nei giardini della torre dei cavalieri, ed eravamo accanto ad un agriturismo. Il bungalow lo condividevo con Nicoletta, cioè la direttrice creativa, Shahryar (=il suo compagno) e Lidia (sua cugina). Ho dato una mano a fare qualsiasi cosa. Le persone venivano da me per chiedermi permessi e indicazioni. Ho aiutato più possibile. Alcune delle mansioni svolte: fatto e dato i pass, spostato le cose nel backstage, portato cena ad un artista, tolto dei bouquet di fiori dai giardini che erano rimasti da un matrimonio, pulito backstage, spostato oggetti, mediato con le guardie di sicurezza. Mi son data da fare. Ieri doveva essere la giornata conclusiva ma abbiamo dovuto annullare causa maltempo. Essendo tornata prima del previsto, poi sono filata a Catanzaro Lido per la serata conclusiva del Magna Graecia
È stato divertentissimo passare da un festival all'altro, anche se ero parecchio stanca (oggi riposo forzato). Un ragazzo del MGFF mi ha detto una serie di cose su cui sto tornando tanto.
Gli spiegavo che io vado bene a conoscere le persone, ma non riesco a coltivare perbene i rapporti. Sia perché sono a distanza, sia perché sono lasciva e tendo a rinchiudermi dopo un po' e a lasciarmi trascinare da una corrente. Questo stile di vita andrebbe bene se non mi facesse star male. Ma purtroppo il rammarico un po me lo sento cucito addosso. Andrea dice che si tiene una lista di persone che lui reputa importanti e con cui non vuole perdere j rapporti. Dice che si prende l'impegno una volta ogni mese di chiamarli e ricevere aggiornamenti. Ha riconosciuto che è poco spontanea come xosa, ma almeno la porta a termine e lo fa star bene con sé stesso...perché poi ha la percezione di esser riuscito a stare dietro i suoi amici. Non è facile, è un impegno. Si investono energie nella speranza che poi vengano ripagate.
Io non mi sento molto persa al momento, credo sempre nella gentilezza degli estranei. Però a volte mi manca la sensazione di avere un migliore amico. Qualcuno con cui potersi sempre confidare e sopratutto qualcuno di cui voglio sapere tutto sempre, tenermi aggiornata
Con te sento che non riesco a dare il massimo. Però sembra che stiamo portando avanti qualcosa di bello. Una specie di uncinetto alla hellomimmi che continua a crescere piano piano.
Ti lascio qualche testimonianza di questi giorni. Quello che ho scritto è veramente una minima parte di quello che ho vissuto, però è meglio di niente. Spero.
Un saluto, spero tu stia bene gio. Tanto lo spero.
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lostkitten27 · 28 days
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aggiornamento post-serata!
sono appena tornato a casa ed è stato divertente! tommy è passato a prendermi, siamo andati da sergio e poi a fare un aperitivo tutti e tre insieme!
dopo che siamo andati via dal bar siamo passati a prendere qualche monster e ci siamo fumati una sigaretta giù da me, ft. teo in videochiamata : ̗̀➛
una cosa che mi tormenta però è lo sguardo sempre triste che tommy ha, ma che secondo me cerca di nascondere... è così da un po' e non credo sia qualcosa che serie tv e palestra riusciranno a colmare...
non si è mai aperto tanto con me dopo la situazione con miriam, e non gliene faccio una colpa, ma i miei sentimenti veri mi fanno sempre preoccupare per lui... spero che magari un giorno si apra con me, anche perché da quando ho scritto la lettera mi sento di essere riuscito ad andare avanti un pochino! **•̩̩͙✩•̩̩͙*˚
questo non cambia il fatto che tommy è il mio migliore amico, e lo rimarrà per l'eternità- tralasciando la questione amorosa, mi ha veramente aiutato a vivere quel ragazzo, e lo ringrazierò per sempre per questo. gli voglio davvero bene, e spero solo che lui riesca a trovare la felicità .·͙*̩̩͙˚̩̥̩̥*̩̩̥͙ ✩ *̩̩̥͙˚̩̥̩̥*̩̩͙‧͙ .
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divento sempre un po' emotivo quando parlo di lui, ma forse vuol dire che ho ancora un cuore umano hehe ☾
te l'ho già detto, ma per me sei speciale. ti ringrazio di tutto, e per te ci sarò sempre. grazie Antonio ・❥・
ps: magari un giorno di questi farò un post in cui mi sfogo un po' parlando di lui, buttando su questo blog tutti i miei pensieri per fare un po' di ordine! sconfiggendo la dannata nebbia che mi è entrata nel cervello
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