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#violazione dei diritti umani
womenforwomenitaly · 4 months
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"Donna, vita e libertà", Premio Sacharov 2023 a Jina Mahsa Amini e alle manifestanti iraniane
Il PE il 12 dicembre ha assegnato il Premio Sacharov 2023 a Jina Mahsa Amini e al movimento "Donna, vita e libertà" in Iran. Il premio è un riconoscimento alle donne iraniane che sono il simbolo della speranza e lotta per l'uguaglianza, dignità e libertà.
Il 12 dicembre 2023 a Strasburgo, il Parlamento europeo ha assegnato il Premio Sacharov per la libertà di pensiero a Jina Mahsa Amini e al movimento “Donna, vita e libertà” in Iran. Così la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola durante la cerimonia ha dichiarato: “Il premio Sacharov per la libertà di pensiero di…
Repressione del regime e la condanna del Parlamento Europeo
In seguito alla repressione delle proteste da parte del regime iraniano, il Parlamento europeo ha condannato la drammatica situazione dei diritti umani nel paese. A ottobre 2022, i deputati hanno chiesto sanzioni contro i funzionari iraniani coinvolti sia nella morte di Jina Mahsa Amini che nella repressione di regime. A gennaio 2023 i deputati hanno chiesto nuove sanzioni contro il regime iraniano e l’inserimento del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche nella lista dei terroristi dell’UE. A novembre 2023 il Parlamento ha adottato una risoluzione sui recenti attacchi contro le donne e i difensori dei diritti delle donne in Iran e la detenzione arbitraria di cittadini dell’UE in questo paese, in cui invita a sostenere i vincitori del premio Sacharov e del premio Nobel istituendo una task force dell’UE. Il Premio Sacharov – istituito nel 1988 per onorare le persone e le organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali per la libertà di pensiero – viene conferito ogni anno dal Parlamento europeo ed è intitolato al fisico sovietico e dissidente politico Andrei Sacharov.
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arcobalengo · 2 months
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🇷🇺 VYACHESLAV VOLODIN, CAPO DELLA DUMA DI STATO RUSSA: COSA STA SUCCEDENDO AD ASSANGE?
🔴"La situazione intorno a quest'uomo è un esempio della meschinità, delle bugie e dei doppi standard di Washington, Londra e Bruxelles.
⚫️Assange ha pubblicato documenti sulle uccisioni di civili in Iraq da parte di soldati USA e documenti che provano il coinvolgimento degli Stati Uniti in colpi di stato e nell'istigazione alle guerre. Ha raccontato al mondo delle torture nella prigione americana di Guantanamo Bay e del fatto che la National Security Agency degli Stati Uniti ascoltava le conversazioni telefoniche di capi di Stato, tra cui Merkel e Sarkozy.
⚡️Se le rivelazioni di Assange avessero riguardato la Russia o la Cina, piuttosto che gli Stati Uniti, sarebbe stato etichettato come un "combattente per la verità e la libertà". Ma ha denunciato i crimini di Washington. E l'egemone mondiale non tollera queste cose al suo indirizzo, distruggendo tutti i dissidenti.
⚫️Per più di 12 anni Assange è stato tenuto in condizioni di assenza di libertà e di tortura: prima nell'edificio dell'Ambasciata Ecuadoriana in Gran Bretagna, poi tra le mura di un carcere di massima sicurezza.
🔴Pensateci: 12 anni di detenzione senza prove di colpevolezza. È a dir poco scandaloso.
⚫️In questo periodo, la sua salute è peggiorata drasticamente: dopo aver subito un micro-ictus, Assange non è in grado di difendersi nemmeno in videoconferenza.
⚫️Nonostante ciò, Biden sta facendo di tutto per far estradare il fondatore di WikiLeaks negli Stati Uniti, dove rischia fino a 175 anni di carcere. Vuole ucciderlo davanti al mondo intero.
⚫️Nel 2016, le Nazioni Unite hanno riconosciuto la detenzione di Assange come illegale. La sua estradizione sarebbe una grave violazione della Convenzione Europea dei Diritti Umani, compreso il diritto alla libertà di parola.
🔴Se la deportazione di Assange negli Stati Uniti avverrà, i Paesi che la sostengono cesseranno di esistere come Stati legali."
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ilblogdellestorie · 27 days
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Hibatullah Akhundzada ha annunciato che i talebani inizieranno a far rispettare la loro interpretazione della sharia in Afghanistan. Reintroducendo, quindi, anche la fustigazione pubblica e la lapidazione delle donne per adulterio.
«Potresti definirla una violazione dei diritti delle donne quando le lapidiamo o le fustighiamo pubblicamente per aver commesso adulterio perché sono in conflitto con i tuoi principi democratici, [Ma] io rappresento Allah, e tu rappresenti Satana», ha detto il Akhundzada in una trasmissione sulla Radio Television Afghanistan controllata dai talebani, rivolgendosi agli occidentali: «L’opera dei talebani non è finita con la presa di Kabul, è appena iniziata».
Le organizzazioni per i diritti umani denunciano come il silenzio della comunità internazionale stia permettendo la definitiva deteriorazione dei diritti delle donne.
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gregor-samsung · 1 year
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TELEGRAMMA DEL PRESIDENTE PERTINI AI MILITARI ARGENTINI
« L'agghiacciante cinismo del comunicato col quale si annuncia la morte di tutti i cittadini argentini e stranieri scomparsi in Argentina nei tragici anni trascorsi sotto la dittatura militare, colloca i responsabili fuori dell'umanità civile. Esprimo lo sdegno e la protesta mia e del popolo italiano in nome degli elementari diritti umani, così crudelmente scherniti e calpestati ». 29 aprile 1983
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PROTESTA DEL GOVERNO ARGENTINO PRESSO IL GOVERNO ITALIANO
« Il governo della Repubblica Argentina esprime al governo della Repubblica Italiana la sua più energica protesta per le espressioni contenute nel telegramma rivolto dal signor presidente Alessandro Pertini alla giunta militare e le respinge fermamente nella loro integrità, in quanto esse sono lesive e rappresentano una evidente intromissione negli affari interni della Repubblica Argentina ». 3 maggio 1983
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RISPOSTA DEL PRESIDENTE PERTINI AL PRESIDENTE ARGENTINO GEN. BIGNONE
« Signor presidente, ho ricevuto il memorandum che ella mi ha fatto pervenire in seguito alla mia protesta ufficiale per i delitti contro vittime innocenti. Prima di tutto tra le vittime vi sono anche italiani: di qui il mio diritto a protestare. Secondo: l'Argentina ha firmato la Carta di San Francisco e quindi i suoi governanti devono rispondere innanzi al mondo intero di ogni loro violazione di diritti umani e civili. Inoltre mi chiedo stupito perché lei, uomo onesto e ufficiale integerrimo, voglia difendere ufficiali che con gravi misfatti hanno disonorato la divisa che lei porta con onore. Non mi interessa che altri capi di stato non abbiano sentito il dovere di protestare come ho protestato io. Peggio per loro. Ciascuno agisce secondo il suo modo di sentire. lo ho protestato e protesto in nome dei diritti civili e umani e in difesa della memoria di inermi creature vittime di morte orrenda. È tutta l'umanità che deve sentirsi ferita e offesa. Sono certo che nell'intimo del suo animo ha risonanza la mia umana parola, anche se per dovere di ufficio, acconsente che la sua diplomazia protesti per il mio legittimo e doveroso intervento ». 3 maggio 1983
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Documenti tratti da:
Piero Di Monte, Desaparecidos. Testimonianza di un superstite, a cura di Giulio Battistella, edizioni EMI, Bologna, ottobre 1983¹; pp. 63-65 (passim).
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aitan · 2 months
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Sui fatti di Pisa di ieri, ho chiesto all'intelligenza artificiale generativa di ChatGPt come potesse essere considerato "uno Stato in cui le forze di polizia prendono a manganellate degli studenti minorenni che manifestano in un corteo contro la guerra in Palestina".
E il bot di OpenAi, con il suo consueto acume freddo e razionale, ha risposto che "uno Stato in cui le forze di polizia prendono a manganellate degli studenti minorenni che manifestano pacificamente è spesso considerato autoritario o repressivo. Questo tipo di azione può essere vista come una violazione dei diritti umani e delle libertà civili, sollevando preoccupazioni riguardo alla libertà di espressione e al diritto di protesta pacifica".
Lascio alla vostra intelligenza naturale le considerazioni e riflessioni del caso.
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sara-saragej · 1 year
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25 Novembre
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#La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa.
Essa non conosce confini
Né geografia
Né cultura
O ricchezza
Fintanto che continuerà non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso:
L' uguaglianza
Lo sviluppo
E la pace.
-Kofi Annan-
✓ Un fiore 🌹 per tutte le donne che hanno cessato di vivere per mano di un...
" piccolo uomo "
Ricorda sempre "piccolo uomo" ...
La tua vita la devi ad una Donna !!!
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Non dimenticarlo... Mai!
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rideretremando · 7 months
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"L’occupazione è moralmente sbagliata, è una violazione dei diritti umani e civili dei Palestinesi, e deve finire. Certo, l’occupazione è una delle cause per cui il conflitto continua ad andare avanti, e non si vedono vie d’uscita senza che essa finisca. Ma pensare che sia quella l’origine di tutto, e che basti eliminare quella per porre fine alle violenze significa non avere capito nulla, foss’anche che la guerra tra arabi e israeliani è cominciata da ben prima del 1967."
Anna Momigliano
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archivio-disattivato · 6 months
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L’attacco da Gaza ci ha terrorizzato, ma dobbiamo interrogarci sul suo contesto
Fonte: +972Magazine, 7 ottobre 2023.
Il 7 ottobre 2023 resterà, con ogni probabilità, nella storia: Hamas ha dato il via, dalla Striscia di Gaza, a un attacco a sorpresa senza precedenti sul territorio di Israele, con il lancio di migliaia di razzi e vari blitz di terra su insediamenti civili e strutture militari israeliane in prossimità della Striscia. Nel corso di queste azioni sono stati uccisi almeno 1200 israeliani e 130 sono stati presi in ostaggio, mentre sarebbero circa 1.500 i miliziani di Hamas uccisi. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato una durissima rappresaglia, presentandola alla cittadinanza come “guerra” e mobilitando migliaia di riservisti, mentre il Ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha annunciato un “assedio totale” su Gaza, definendo i militanti palestinesi come “animali umani” con cui è impossibile trattare. Attualmente la Striscia di Gaza, in cui vivono più di due milioni di persone, è senza forniture di elettricità, acqua e medicinali, ed è sotto il fuoco israeliano: finora sono almeno 950 i palestinesi uccisi e 5000 i feriti. Tra i numerosi articoli letti in questi giorni, abbiamo scelto di ripubblicare e tradurre quello che segue: è stato scritto da Haggai Matar, israeliano, obiettore di coscienza, giornalista pluripremiato e direttore esecutivo di 972 – Advancement of Citizen Journalism, un’associazione senza scopo di lucro impegnata per i diritti umani, la democrazia, la giustizia sociale e la fine dell’occupazione israeliana. Contrariamente all’opinione di molti connazionali, ma anche di molti media e politici occidentali, l’autore ricorda che l’attacco guidato da Hamas è radicato in una lunga storia di oppressione subita dai palestinesi sotto il regime israeliano di occupazione militare. Se, da una parte, partecipa al dolore e all’angoscia della sua comunità sotto attacco, dall’altra parte, Matar invita a riflettere sul contesto e sul fatto che gli israeliani stiano vivendo in questi giorni quello che i palestinesi vivono da decenni, privati non solo della prospettiva di libertà e indipendenza politica, ma anche della mera possibilità di vivere in modo degno. In controtendenza rispetto alle voci di odio e vendetta, che invocano la distruzione totale di Gaza e chiudono a qualsiasi negoziato con Hamas e col fronte palestinese, l’autore invoca la necessità di perseguire una pace giusta e duratura. Non esiste una soluzione militare al conflitto israelo-palestinese e l’uso della violenza contro i civili è, in ogni circostanza, una violazione del diritto internazionale umanitario. L’unica soluzione, afferma l’autore in conclusione, è quella di “porre fine all’apartheid, all’occupazione e all’assedio e lavorare per un futuro basato sulla giustizia e sull’uguaglianza per tutte e tutti noi”.
di Haggai Matar
Il 7 ottobre è stata una giornata terribile. Dopo esserci svegliati con le sirene aeree, sotto una raffica di centinaia di razzi lanciati sulle città israeliane, abbiamo saputo dell’attacco senza precedenti dei militanti palestinesi provenienti da Gaza alle città israeliane confinanti con la Striscia.
Le prime notizie – in continuo aggiornamento – parlano di almeno 700 israeliani uccisi e di centinaia di feriti, oltre ai molti rapiti portati a Gaza. Nel frattempo, l’esercito israeliano ha già avviato la propria offensiva sulla Striscia sotto assedio, con la mobilitazione delle truppe lungo la recinzione e attacchi aerei che, finora, hanno ucciso e ferito centinaia di palestinesi. Il terrore delle persone che vedono militanti armati nelle loro strade e nelle loro case, o la vista di aerei da combattimento e carri armati in avvicinamento, è inimmaginabile. Gli attacchi contro i civili sono crimini di guerra e il mio cuore va alle vittime e alle loro famiglie.
Però, contrariamente a quanto dicono molti israeliani, e nonostante l’esercito israeliano sia stato chiaramente colto del tutto alla sprovvista da questa invasione, non si tratta di un attacco “unilaterale” o “non provocato”. La paura che gli israeliani provano in questo momento, me compreso, è solo una parte di ciò che i palestinesi provano quotidianamente sotto il regime militare decennale in Cisgiordania e sotto l’assedio e i ripetuti attacchi a Gaza da parte di Israele. Le reazioni che sentiamo oggi da molti israeliani – che chiedono di “radere al suolo Gaza”, perché “questi sono selvaggi, non persone con cui si può negoziare”, “stanno assassinando intere famiglie”, “non ci sono margini di discussione con queste persone” – sono esattamente quelle che ho ascoltato innumerevoli volte dai palestinesi sotto occupazione riguardo agli israeliani.
L’attentato di questa mattina ha anche contesti più recenti. Uno di questi è l’orizzonte incombente di un accordo di normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele. Per anni, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sostenuto che la pace può essere raggiunta senza parlare con i palestinesi e senza fare loro alcuna concessione. Gli Accordi di Abramo hanno privato i palestinesi di una delle loro ultime carte di scambio e basi di sostegno: la solidarietà dei governi arabi, nonostante tale solidarietà sia stata a lungo discutibile. L’elevata probabilità di perdere forse il più importante degli stati arabi potrebbe aver contribuito a spingere Hamas al limite.
Nel frattempo, i commentatori avvertono da settimane che le recenti escalation nella Cisgiordania occupata stanno conducendo a sviluppi pericolosi. Nell’ultimo anno sono stati uccisi più palestinesi e israeliani che in qualsiasi altro anno dalla Seconda Intifada dei primi anni 2000. L’esercito israeliano effettua regolarmente raid nelle città palestinesi e nei campi profughi. Il governo di estrema destra sta dando mano libera ai coloni per creare nuovi insediamenti illegali e lanciare operazioni di vera e propria pulizia etnica in città e villaggi palestinesi, con i soldati che scortano i coloni mentre uccidono o mutilano i palestinesi che cercano di difendere le loro case. Nel mezzo delle festività, gli ebrei estremisti stanno sfidando l’accordo in vigore sull’accesso al Monte del Tempio/Moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, sostenuti da politici che condividono la loro ideologia.
A Gaza, nel frattempo, l’assedio in corso continua a distruggere la vita di oltre due milioni di palestinesi, molti dei quali vivono in condizioni di estrema povertà e deprivazione, con scarso accesso all’acqua pulita e circa quattro ore di elettricità al giorno. Questo assedio non ha una fine programmata; anche un rapporto del Controllore di Stato israeliano ha rilevato che il governo non ha mai discusso di soluzioni a lungo termine per porre fine al blocco della Striscia, né ha preso seriamente in considerazione alcuna alternativa ai ricorrenti cicli di guerra e morte. L’assedio è, letteralmente, l’unica opzione che questo governo ha sul tavolo, in continuità con i suoi predecessori.
Le uniche risposte che i successivi governi israeliani hanno offerto al problema degli attacchi palestinesi da Gaza sono stati dei palliativi: se verranno via terra, costruiremo un muro; se passano attraverso i tunnel, costruiremo una barriera sotterranea; se lanciano razzi, installeremo un sistema anti-missile; se stanno uccidendo o hanno ucciso alcuni dei nostri, ne uccideremo molti di più. E così avanti, all’infinito.
Niente di tutto questo può essere invocato per giustificare l’uccisione di civili, una pratica intrinsecamente sbagliata. Ma serve a ricordarci che c’è una ragione per tutto ciò che sta accadendo oggi e che – come in tutti i casi precedenti – non esiste una soluzione militare al problema di Israele con Gaza, né alla resistenza che emerge naturalmente come risposta alla violenza dell’apartheid.
Negli ultimi mesi, centinaia di migliaia di israeliani hanno marciato per “la democrazia e l’uguaglianza” in tutto il paese, e molti hanno addirittura affermato che avrebbero rifiutato il servizio militare a causa delle tendenze autoritarie di questo governo. Ciò che questi manifestanti e soldati di riserva devono capire – soprattutto oggi, mentre molti di loro hanno già annunciato che interromperanno le loro proteste e si uniranno alla guerra contro Gaza – è che i palestinesi lottano per quelle stesse richieste e lo fanno da decenni, affrontando un Israele che nei loro confronti è già, ed è sempre stato, del tutto autoritario.
Mentre scrivo queste parole, sono seduto a casa mia a Tel Aviv, cercando di capire come proteggere la mia famiglia in una casa senza riparo e senza nessuna “stanza sicura”, seguendo con crescente panico le notizie e le voci di eventi orribili che hanno avuto luogo nel territorio israeliano. Le città vicino a Gaza che sono sotto attacco. Vedo persone, alcune delle quali miei amici, che chiedono sui social media di attaccare Gaza più ferocemente che mai. Alcuni israeliani dicono che ora è il momento di spianare completamente Gaza, invocando nei fatti un vero e proprio genocidio. Nonostante tutte le esplosioni, il terrore e lo spargimento di sangue, parlare di soluzioni pacifiche sembra loro una follia.
Eppure ricordo che tutto ciò che sento adesso, che ogni israeliano deve condividere, è stata l’esperienza di vita di milioni di palestinesi per troppo tempo. L’unica soluzione è quella di sempre: porre fine all’apartheid, all’occupazione e all’assedio e lavorare per un futuro basato sulla giustizia e sull’uguaglianza per tutte e tutti noi. Non è nonostante l’orrore che dobbiamo cambiare rotta: è proprio per questo.
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diceriadelluntore · 1 year
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Norvegesi
Il 22 luglio 2011, dopo mesi di scrupolosi preparativi, Anders Behring Breivik fece esplodere un'autobomba davanti alla sede del governo di Oslo, uccidendo otto persone e ferendone decine. Poi guidò fino all'isola di Utoya, una piccola isola a 40 chilometri dalla capitale norvegese, dove aprì il fuoco delle sue armi d’assalto automatiche contro il campo estivo annuale dell'ala giovanile del partito laburista: 69 persone vennero uccise, di cui 33 adolescenti, prima che il killer si arrendesse alla polizia. L’efferatezza di quell’azione, spinta anche da ideali nazisti, pose un intero paese di fronte ad un dilemma, che si espresse nel processo a Breivik, che lo porta a condanna un anno più tardi, nel 2012. In Norvegia infatti, la pena massima detentiva è di 21 anni. Per questo caso fu utilizzata una clausola, usata per la prima volta dopo decenni: il condannato può essere trattenuto a tempo indeterminato se ancora considerato un pericolo per la società. Da ciò deriva che Brevik può richiedere un'udienza sulla libertà vigilata dopo dieci anni dalla condanna: situazione già avvenuta nel 2022, dieci anni dopo la condanna del 2012, e che si può richiedere ad intervalli regolari temporali. Da una parte, la clausola implica probabilmente una condanna all'ergastolo “fattivo”, dall'altra apre anche alla possibilità che Breivik possa richiedere udienze annuali sulla libertà condizionale “per dimostrare che è cambiato”. Al primo tentativo, presentandosi con il saluto nazista e una fascia dei suprematisti bianchi al braccio, non è che gli è andata proprio benissimo, e ritenuto lucido e non malato di mente, è stato rinchiuso nuovamente nel carcere di massima sicurezza, dove passa le sue giornate in una cella di tre stanze, giocando con i videogiochi e guardando la Tv, in quasi totale isolamento.
Il caso di Breivik, al netto di altri fatti (mi limito a dire che nel 2016 vinse in primo grado contro il Governo Norvegese per violazione dei diritti Umani in quanto detenuto isolato, pena ribaltata poi da un Grado Superiore Giuridico dello stesso paese) è stato uno di quei momenti in cui si è usata la legge come palcoscenico ma anche come megafono per lo stato di diritto. Il Primo Ministro Norvegese dell’epoca, Jens Stoltenberg, alla messa funebre delle vittime disse: "Al male reagiremo con più democrazia e più umanità".
La vicenda di Alfredo Cospito poteva essere l’occasione per un confronto, secondo i più alti valori umani (la politica, il bene comune, il diritto alla salute, la giustizia) su temi fondamentali per lo stare insieme. Che non si riduce solo alla “grazia” o alla rivolta contro il potere, alla sicurezza dell’apparato o alla sua soppressione, per inquadrare gli estremi della vicenda. La stiamo già perdendo.
Ho ritrovato un aforisma, di un famoso anarchico. Dice:
Uno dei primi insegnamenti dell'anarchia è questo: «Sviluppa tutta la tua vita in tutte le direzioni, opponi alla ricchezza fittizia dei capitalisti, la ricchezza reale degli individui possessori di intelligenza ed energia»
Émile Henry, Aforismi di un terrorista, (a cura di Carmine Mangone), 2010
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Nasty event: {i complici dello Stato Islamico}
*Alla fine con il potere ritornato in mano ai baathisti iracheni di Malik al-Badri, i curdi decidono che non vogliono collaborare con la nuova repubblica irachena e scelsero l'organizzazione terroristica Stato Islamico e consegnano a loro tutto l'armamento degli americani che avevano avuto in precedenza.
Con questo tradimento, i terroristi salafiti costruiscono uno stato salafita terroristico e lo strutturano aggiungendo:
-Dipartimento di sicurezza
-I giudici della sharia
-Polizia religiosa
-Prigioni e stanze interrogatorie creando una specie di polizia statale
-Ministero dell'economia
-Fabbrica per le armi
-Agenzia intelligence
-Settore della tecnologia e informazione
Con ciò si crea una società infida,degradata e medievale e vengono escluse persone come le femministe,disabili e gli onesti.
In tutto questo il presidente statunitense James Sawyer rimane deluso dai curdi per aver fatto una scelta estrema quindi collaberà con l'Iraq di Malik al-Badri sull'antiterrorismo insieme ad altre nazioni del Medioriente, ignora e isola lo stato salafita dello Stato Islamico tuttavia mette le sanzioni previste per la violazione dei diritti umani delle donne in modo simile alla situazione con i talebani afghani.
Economicamente lo Stato Islamico si autofinanzia in questo modo:
-Vende il petrolio siriano e iracheno
-Fa affari con i mercati neri
-Prende le tasse attraverso la minoranza cristiana attraverso il noto patto di Umar, il secondo califfo dell'Islam
-Vende le antichità
Alla fine accade anche che il nuovo califfo dello Stato Islamico, Saif Baghdad ovvero il successore di Juma al-Badri, il fratello dell'ex califfo Ibrahim si trasferisce nella città di Mosul*
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voracita · 7 months
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L'orrore.
Un milione di minorenni, centinaia di migliaia di bambini palestinesi in queste ore sotto le bombe israeliane, senza acqua, senza luce, senza vie di fuga.
Non si fa la guerra così. Questa non è guerra, una violazione del diritto internazionale, dei diritti umani, di tutte le convenzioni in materia, e in sintesi: è barbarie e potenzialmente un genocidio.
Fatevi la guerra quanto volete ma lasciate in pace i bambini.
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accidya · 1 year
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comunque non l’ho più scritto ma sono ufficialmente invitato a 3 matrimoni nel 2023 e io credo sia semplicemente violazione dei diritti umani
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saifkadyrovroleplay · 2 years
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Alla luce delle dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana dal Center for Constitutional Rights e dagli avvocati di Awal Gul - il detenuto di Guantanamo morto per un apparente attacco di cuore - la seguente dichiarazione, apparentemente rilasciata dai Talebani, è, beh, molto interessante. Sia la dichiarazione del CCR che quella degli avvocati di Gul negano categoricamente o mettono in forte dubbio la premessa che Gul fosse legalmente detenuto a Guantanamo come parte dei Talebani. Il CCR ha dichiarato:
"La morte di Awal Gul illustra troppo bene ciò che Guantánamo è diventata: una prigione dove gli uomini musulmani sono detenuti a tempo indeterminato fino alla morte perché il presidente non ha il coraggio politico di rilasciarli o accusarli in qualsiasi sede. . . . Il CCR condanna anche il Dipartimento della Difesa per aver riciclato accuse non verificate di associazione di Awal Gul con il terrorismo.  Se la storia insegna qualcosa, queste affermazioni sono state probabilmente estorte con la forza al signor Gul o ad altri, e probabilmente crollerebbero sotto la revisione giudiziaria. È vergognoso che il Dipartimento della Difesa parli male dei morti per giustificare la detenzione di anni di un uomo che non ha mai visto l'interno di un'aula di tribunale".
Gli avvocati di Gul sono stati più espliciti:
"Il governo ha accusato Gul di essere un membro di spicco dei Talebani e delle loro forze armate, ma noi abbiamo dimostrato che questo è falso. Abbiamo infatti documenti provenienti dall'Afghanistan, persino una lettera del Mullah Omar in persona su carta intestata dei Talebani, in cui si parla degli sforzi compiuti da Gul per dimettersi dai Talebani un anno o più prima dell'11 settembre 2001. Si dimise perché disgustato dalla crescente propensione dei Talebani alla corruzione e agli abusi. Gul non è mai stato un nemico degli Stati Uniti in alcun modo. . . .
Gul ... si è dimesso dai Talebani più di un anno prima dell'11 settembre 2001. È stato arrestato nel dicembre 2001 quando si è recato volontariamente a incontrare ufficiali militari americani. Non aveva nulla da nascondere allora e non ha nulla da nascondere adesso. Abbiamo condiviso con il governo e la corte federale tutte le prove provenienti dall'Afghanistan che dimostrano la sua innocenza".
Secondo quanto riferito da fonti attendibili, l'importante comandante jihadista della provincia di Nangarhar, Moalim Awal Gul, ha abbracciato il martirio mercoledì scorso a causa della bestialità dei governanti americani.
"Siamo creature di Allah e torneremo a Lui (alla fine)".
È passato un anno dall'emissione del decreto del presidente americano Barack Obama sulla chiusura della prigione di Guantanamo, ma è ancora in vigore. Centinaia di mujahidin soffrono nella prigione in un ambiente molto brutale da nove anni, senza alcuna giustificazione legale. Da un lato, i prigionieri sono privati dei loro diritti fondamentali di vita ma, dall'altro, hanno sopportato il peso della condotta insensibile e disumana dei carcerieri americani negli ultimi nove anni. Le accuse nei loro confronti non sono ancora state provate. Sono privati del diritto di avere accesso ad avvocati che li difendano. Centinaia di volte, i governanti americani sono ricorsi all'uso delle armi contro i prigionieri ogni volta che questi inscenavano scioperi per ottenere i loro legittimi diritti. Il martirio dell'eminente comandante Moalim Awal Gul per mano degli americani nella prigione di Guantanamo è un chiaro indicatore della violazione da parte degli Stati Uniti di tutti gli accordi e le convenzioni nazionali e internazionali e ritrae il loro comportamento brutale nei confronti dei detenuti in questa prigione illegittima.
L'Emirato Islamico dell'Afghanistan chiede a tutti i cosiddetti capi delle magistrature della Casa Bianca e dei Paesi della coalizione di smettere di torturare i prigionieri dell'Emirato Islamico e di porre fine alla violazione dei loro diritti umani. Altrimenti, la responsabilità ricadrà sui vostri capi militari e giudiziari, nel caso in cui l'Emirato islamico dovesse compiere qualche passo in risposta alla vostra brutalità. Allo stesso modo, l'Emirato islamico dell'Afghanistan esorta con forza tutte le organizzazioni mondiali per i diritti umani e gli enti di difesa dei diritti dei prigionieri ad adempiere alla loro responsabilità umanitaria per quanto riguarda la prevenzione della bestialità dei brutali americani contro i prigionieri di Guantanamo e delle altre prigioni americane".
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luposolitario00 · 2 years
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Questa cosa non è così tanto grave. È molto più grave la violenza fisica, mettere le mani addosso o violentare.
Non bisogna però sottovalutare la molestia che è pur sempre una violazione dei diritti umani.
Tutti dovrebbero vivere la propria sessualità perché è diritto fondamentale e non va danneggiato.
Si tratta di violenza sessuale quando si obbliga una persona a subire o compiere. È violenza quando non si chiede il consenso e si agisce per soddisfare i propri bisogni.
Ci sono diverse forme di violenza sessuale:
- Violenze sessuali con penetrazione o tentativo di penetrazione vaginale, anale, orale con il pene, le dita o un oggetto. Per esempio: violenza carnale, sodomia, fellatio, coazione sessuale.
- Violenze sessuali con contatto fisico. Per esempio: toccamenti, carezze e baci imposti, masturbazione forzata, obbligo ad assumere posture degradanti.
- Violenze sessuali senza contatto fisico. Per esempio: esibizionismo, costrizione a guardare materiale pornografico, molestie a connotazione sessuale per telefono, e‑mail o tramite i social media, gesti, parole o commenti osceni, insulti sessisti, proposte sessuali indesiderate, ripresa e diffusione di immagini a vostra insaputa.
- Le violenze sessuali includono anche: i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali, lo sfruttamento sessuale, il mantenimento o l’interruzione forzata della gravidanza e, a livello strutturale, le discriminazioni basate sul sesso, l’identità di genere o l’orientamento sessuale.
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LupoSolitario00 🐺
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kneedeepincynade · 2 years
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Hello everyone today we start our odyssey into the debunking of Western lies on Xinjiang
As always the post is machine translated but it will be controlled to ensure its a correct translation
The translation is at the bottom
The collective is on telegram,wich you should really visit as I don't report everything,like china's activity over Taiwan
⚠️ LOTTA ALL'ESTREMISMO RELIGIOSO NELLO XINJIANG E SALVAGUARDIA DEI DIRITTI CIVILI ⚠️
🇨🇳 Ogni gruppo etnico facente parte della Repubblica Popolare Cinese gode del Diritto di Uguaglianza.
📕 Ogni cittadino, indipendentemente dall'etnia, dal sesso, dall'occupazione, dal livello di istruzione e dal credo religioso, condivide in condizione di parità i Diritti Civili sanciti dalla Costituzione e dalla Legge.
💥 Da qualche tempo, sotto l'influenza dell'evoluzione della situazione internazionale e della diffusione del terrorismo e dell'estremismo in ogni zona del mondo, le forze terroristiche in Cina e all'estero che affermano di rappresentare il "Turkistan Orientale" hanno collaborato per diffondere l'estremismo religioso dietro la cortina fumogena dell'etnia e della religione, approfittando dei sentimenti etnici e religiosi delle persone.
❗️Tali figure hanno incitato all'odio e alla discriminazione, hanno sostenuto la violenza e progettato atti terroristici, provocando la morte di innocenti e di centinaia di agenti di polizia. Tali atti hanno seriamente messo in pericolo la vita delle persone di ogni gruppo etnico nello Xinjiang e hanno calpestato la dignità umana.
📄 Di fronte ad una situazione grave e complessa e all'urgente necessità di combattere il terrorismo, il Governo dello Xinjiang ha promulgato due regolamenti locali:
1️⃣ Misure di attuazione della Legge Anti-Terrorismo.
2️⃣ Norme sulla de-radicalizzazione.
📕 Ogni azione è stata compiuta nel pieno rispetto della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese, del Diritto Penale, del Diritto sulla Sicurezza Nazionale e del Diritto Anti-Terrorismo.
⚔️ Lo scopo delle normative locali è quello di colpire duramente le attività terroristiche che violano i diritti umani e mettono in pericolo la sicurezza pubblica e le attività illegali e criminali che fanno uso dell'estremismo per minare la Legge.
⭐️ Il Governo dello Xinjiang attribuisce grande importanza alla prevenzione del terrorismo alla radice, e ha attuato misure preventive di anti-terrorismo, compresa l'istituzione di centri di istruzione e formazione professionale, per proteggere i diritti fondamentali.
✅ Da quando sono state attuate le misure nel 2016, non si sono verificati incidenti terroristici nello Xinjiang, e l'infiltrazione dell'estremismo è stata efficacemente frenata e il diritto alla vita di persone di tutti i gruppi etnici è stato pienamente tutelato.
😵‍💫 Gli estremisti religiosi considerano "infedeli" coloro che non perseguono pratiche estremiste. Insinuano l'estremismo religioso nella vita quotidiana delle persone, incitando e costringendo le donne a indossare il burqa e gli uomini a portare la barba lunga in nome della religione.
🔇 Abusano del concetto "Halal" per interferire con la routine quotidiana e il diritto delle persone a scegliere il proprio modo di vivere.
⭐️ Per prevenire la violazione delle libertà civili, il Governo dello Xinjiang ha adottato misure decise per combattere l'estremismo, e ha realizzato campagne pubblicitarie ed educative sullo Stato di Diritto per salvaguardare il Diritto Pubblico alla Libertà Personale.
🧾 Fonte
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⚠️ FIGHT AGAINST RELIGIOUS EXTREMISM IN XINJIANG AND SAFEGUARD OF CIVIL RIGHTS ⚠️
🇨🇳 Every ethnic group belonging to the People's Republic of China enjoys the Right to Equality.
📕 Every citizen, regardless of ethnicity, sex, occupation, level of education and religious belief, shares on an equal footing the Civil Rights enshrined in the Constitution and the Law.
💥 For some time now, under the influence of the changing international situation and the spread of terrorism and extremism in every area of ​​the world, terrorist forces in China and abroad claiming to represent "East Turkistan" have collaborated to spread religious extremism behind the smokescreen of ethnicity and religion, taking advantage of people's ethnic and religious feelings.
❗️Such figures incited hatred and discrimination, supported violence and planned terrorist acts, resulting in the deaths of innocent people and hundreds of police officers. Such acts have seriously endangered the lives of people of every ethnic group in Xinjiang and trampled human dignity.
📄 Faced with a serious and complex situation and the urgent need to fight terrorism, the Government of Xinjiang has promulgated two local regulations:
1️⃣ Implementation measures of the Anti-Terrorism Law.
2️⃣ Rules on de-radicalization.
📕 Each action was carried out in full compliance with the Constitution of the People's Republic of China, Criminal Law, National Security Law and Anti-Terrorism Law.
⚔️ The purpose of local regulations is to hit hard on terrorist activities that violate human rights and endanger public safety and illegal and criminal activities that use extremism to undermine the Law.
⭐️ The Xinjiang Government attaches great importance to the prevention of terrorism at its root, and has implemented preventive anti-terrorism measures, including the establishment of advertising and education campaigns on the rule of law to safeguard the public right to personal freedom.
✅ Since the measures were implemented in 2016, there have been no terrorist incidents in Xinjiang, and the infiltration of extremism has been effectively curbed and the right to life of people of all ethnic groups has been fully protected.
😵‍💫 Religious extremists regard those who do not pursue extremist practices as "infidels". They insinuate religious extremism into people's daily lives, inciting and forcing women to wear the burqa and men to wear a long beard in the name of religion.
🔇 They abuse the "Halal" concept to interfere with the daily routine and people's right to choose their way of life.
⭐️ To prevent the violation of civil liberties, the Xinjiang Government has taken decisive measures to combat extremism, and has carried out advertising and education campaigns on the rule of law to safeguard the public right to personal freedom.
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dominousworld · 2 years
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IRAN: L’UE ACCOGLIE GLI ASSASSINI DI 17.000 IRANIANI MA SANZIONA CHI PROTEGGE LA SICUREZZA
a cura di Islam Shia Il responsabile iraniano per i diritti umani ha criticato il doppio standard dell’Unione Europea sulla questione dei diritti umani, dopo che ha varato nuove sanzioni contro la Repubblica Islamica con il pretesto della violazione dei diritti umani. Il segretario generale dell’Alto Consiglio iraniano per i diritti umani Kazem Gharibabadi ha affermato che l’Unione Europea…
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