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#parrucchiera per signora
esmeraldabl · 7 months
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Laura Chiatti per tagliati X il successo...
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animadiicristallo · 1 year
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sono dalla parrucchiera solo per farmi le sopracciglia è una signora carina mi ha appena detto "che bella ragazza che sei" adoro 😩
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Ha chiamato nonna per sentire mamma. Mi ha chiesto del lavoro e dell'università. Del lavoro ha detto che faccio bene a stare a contatto con le persone perché s'impara, nel bene e nel male. Degli esami ha detto che se mi dovesse capitare di tentare un esame e non passarlo dovrei solo riprovarci, niente di grave. Poi non ho capito bene come è arrivata a parlare della mia(?) autostima ma mi ha voluto raccontare di quando da giovane passò un periodo sentendosi brutta fin quando incontrò una tedesca che le fece capire che, in sostanza, non doveva preoccuparsi. Mamma mi ha detto che questa signora tedesca è quella che insegnò a mia nonna a fare la parrucchiera, in Venezuela.
Sì, mia nonna stette lì insieme a suo fratello per alcuni anni. A quei tempi diverse persone di Stella Cilento andarono in Venezuela per lavorare. Ad un certo punto voleva tornare in Italia ma mio nonno le disse che se fosse tornata "senza aver imparato un mestiere" l'avrebbe lasciata, perché non avrebbero potuto mettere su famiglia. Mio nonno la raggiunse comunque, perché lavorava poco giù, ma soltanto dopo il matrimonio per procura, perché altrimenti il padre di mia nonna non li avrebbe fatti stare insieme.
Ogni volta che penso che nonna non ha più nonno, dal 2017, lo stesso anno del suicidio di Chester, ricordo di quanto vada vissuto il presente, di quanto le cose debbano essere dette e dimostrate.
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stenodieci · 3 years
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Noi Due Snc Parrucchiere
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ladyklein · 5 years
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23/03/2019
La sveglia di Laura suona per le 7 in punto, sento rumori, suoni.. Tutto. Avevo dimenticato di abbassare la tapparella e così alle 6 la mia stanza era già in piena luce. Vedevo le rocce, le colline.. La bellezza. Mi alzo per salutarla, la abbraccio forte: sembra che i semi germoglino bene. Attendo che si alzi Marco e nel frattempo mi preparo. Avevo quasi preparato tutto e abbiamo fatto colazione, mentre parlavamo dei suoi cani. Mi accorgo di essere nervosa, avevo disperso l'ombrello chissà dove, forse al museo, o in qualche ristorante. Con Marco usciamo, il mio cappellaio matto. Alla fermata vediamo un cagnolino, un chihuahua con la linguetta minuscola, poi saliamo sul bus e arriviamo in via Roma. Andiamo al bar di via Sassari, mi offre un caffè e parliamo con la barista. Ci salutiamo, lo abbraccio e gli dò un buffetti sulla guancia. I miei uomini, o sono gay, o sono lontani, o sono padri.. o un incrocio di questi. Vado a casa di Rosaria, lascio valigia e tutto e andiamo al centro. Ennesima colazione e.. Ci attende un dovere. La porto nel negozio di cappelli, ma Marco non c'è. Entriamo nella chiesa di Sant'Anna.. E poi alla Cripta di Santa Restituta. Aleggiano voci, traduzioni. La cripta è una grotta naturale, in cui nel paganesimo le donne celebravano riti vicino a una colonna, riti sulla fertilità. Nella stessa colonna, però, è stata martirizzata la santa. Ma anche col Cristianesimo le donne celebravano la fertilità e la sessualità, così questa colonna venne prima coperta da un muro, e in seguito murata. Scese nel grembo della terra ho sentito una tale oppressione, una energia farmi star male. Affogavo, m'accuppaiat su coro. Dico che non voglio stare molto tempo, ma giriamo comunque. Sento dei rumori, dei piccoli tonfi dalla terra alla terra. Delle chiazze si formavano e non capivo. Acqua. Ho trovato l'acqua. Mi sono fatta piovere addosso questa acqua, l'ho sentita scorrere su i miei capelli.. Ero pioggia. Stavo bene solo in quel punto. Tutto il resto, del luogo era troppo forte, un malessere. Sono uscita e ho aspettato Rosaria, sotto il sole. Sono tornata ai bastioni, in piazza Costituzione per raggiungere Vittoria: Rosaria era tornata a casa. Vittoria mi raggiunge con la sua Laura, del b&b, arriviamo in piazza San Domenico e scegliamo dove mangiare. Ero provata, stanca, i miei piedi pulsavano, e la testa scoppiava. Cosa si è smosso? Ho cominciato a piangere, scaricare ogni tensione, prima di iniziare a mangiare. Ritorniamo in piazza della Costituzione per attendere Rosaria. Passo vicino a un uomo che parla al telefono. Io lo guardo, e lui mi guarda. Ci guardiamo. Lo riconosco. Mi chiede Scusa, ci conosciamo? Era lui. Ci eravamo conosciuti di persona nel 2012, quella volts a casa mia, dopo l'uscita da scuola. Ci riscambiamo i numeri ma entrambi non li avevamo cancellati. Cagliari, ma cosa mi fai. Racconto a Vittoria mentre mi spiega che Antonella la sua parrucchiera è la signora che dormiva al nostro corso di fotografia. Conosco troppe persone, tutte incrociate. Arriva Rosaria e via. Verso Cala Mosca. La Sella del Diavolo ci attende. (continua)
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stillhere24 · 6 years
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L’amore esiste.
Sono dalla parrucchiera a farmi il colore, nell’attesa per andare al lavaggio, osservo la gente attorno a me.
Una signora sulla sessantina è venuta a farsi il colore dicendo di voler dimostrare 20 anni perché domani ha una rimpatriata con la classe del liceo. Con tutti quei compagni che magari neanche sopportava 40 anni fa e adesso è qui che fa di tutto per sembrare più bella e giovane. Ha paura, è emozionata, spiega alla ragazza del salone.
Nel riflesso dello specchio vedo un signore che aspetta sua moglie che è al lavaggio. Anche lei si è fatta il colore, magari per lui. Lui l’ha accompagnata qui e poi è andato a fare la spesa. Ora è qui, seduto, da solo e la guarda mentre ride e scherza con le ragazze del salone. Dovreste vederlo, non ha occhi che per lei.
Anche io vorrei un amore così.
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mara16pollonini · 5 years
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Vivi il Tuo Paese L’associazione commercianti ed artigiani di Rodengo Saiano festeggia 30 anni di attività. L’anno 2019 ha una particolare rilevanza per l’associazione “Vivi il tuo Paese”, che festeggia i 30 anni di attività. Fondata nel 1989 dalla signora Lucia Migliorati, parrucchiera a Rodengo Saiano, ha visto in questi anni alternarsi diversi presidenti e associati, tutti con l’obbiettivo di mantenere vivo il commercio a Rodengo Saiano e sostenere le attività locali. Recentemente l’associazione è stata parte attiva nell’organizzazione di vari eventi, tra cui i “Mercatini in Abbazia”, la “Sagra del Gelso”, “C’era una volta… c’è”, “Primavera ‘n Rock”, oltre a incontri informativi rivolti alle attività commerciali ed artigianali. #commercianti #rodengosaiano #followers #associazioni #artigiani #commerciali #brescia #gelso #abbazia https://www.instagram.com/p/Bx8D6YMoyG8/?igshid=jmxrj40rmt2q
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esmeraldabl · 1 year
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REPAIR.... gli alleati quotidiani
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La strada dove abito
La strada dove abito è così stretta che per metà dell sua lunghezza due auto non possono percorrerla nei due sensi opposti. Una trentina di anni fa le case qui sono spuntate come funghi, costruite senza un piano regolatore, un po’ a casaccio, e poi sono state condonate. Il risultato è discutibile ma bisogna adattarsi. Nella strada dove abito trovare parcheggio è diventato un problema. In questi ultimi dieci anni sono aumentate le abitazioni, ma non i posti auto. Poi c’è il problema del rumore. La cosa pazzesca è che non si tratta il rullare dei motori degli aerei perchè, nonostante l’aeroporto sia a due passi, gli aerei non si sentono quasi mai. Il problema sono il continuo martellare delle ristrutturazioni, delle nuove costruzioni e degli attrezzi infernali dei vicini. Uno in particolare ha un legame morboso con la sua sega elettrica che ormai è come un prolungamento del suo braccio. Se ne sta sempre con la sua adorata sega in mano, e sega alberi, sega rami, sega tutto, a qualsiasi ora del giorno. E’ un rumore insopportabile. Il tizio con la sega è stato un problema in questi anni e quando andrò via sarà un sollievo non vederlo e non sentirlo più. Non mi mancherà neanche la mia via troppo stretta, i parcheggi difficili e il rumore dei lavori, ma nella mia strada c’è altro. Nella mia strada abitano persone di ogni tipo e tutte salutano e sorridono quando le incontri e molte fermano l’auto e ti danno la precedenza. Alcune si fermano per fare due chiacchiere, e se lasci il finestrino dell’auto aperto o le luci accese ti citofonano per avvertirti. Poi ci sono le mie vicine speciali : La signora di giù, Lina la mia dirimpettaia e Alessandra, la mia parrucchiera. 
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balkonskij · 5 years
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Il Pagellone del Papa (umile ma non troppo) di Sanremo 2019
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Francesco Renga - L’unica vera vittima conclamata dell’Accademia della Crusca alla fine è lui. Apre il Festival ma i fonici si scordano di settare il volume dei microfoni. Non c’ha voglia e si vede, ma il mio animo romantico vuole credere che la sua “Aspetto che torni” sia dedicata ad Ambra. Peccato che lei ora stia con un altro che aspetta anche lui che torni qualcosa, tipo una coppa, dalle grandi orecchie. Puttanah Maialah. 
USCITE L’AUDIO, voto 6
Nino d’Angelo/Livio Cori - C’erano una volta i neomelodici. Tendenzialmente le loro canzoni avevano un vago sentore di martellata sulle palle, però almeno sulla vocalità non potevi dirci nulla. C’era una volta appunto. E stavi meglio senza giacca e cravatta, caro il mio “ragazzo” della Curva B. 
GESU CRI, voto 5
Nek - In soffitta deve aver nascosto un quadro con la foto di Anna Tatangelo che invecchia al posto suo. E funziona. Per il resto è passato da “Fatti avanti amore” a “Mi farò trovare pronto”. E qualcosa mi fa pensare che Laura in tutto ciò ancora non ci sia. Ma Filippo se ne frega comunque, tanto c’è Lady Tata che accusa il colpo mentre lui continua a non fare (e a non avere) una piega.
DORIAN GREY (grigio sì, col nome sbagliato, perché la canzone non sa né di me e né di te), voto 6-
Primo intermezzo - Svelato il mistero del livello fonico scarsissimo di queste prime canzoni sul palco dell’Ariston. Non è colpa loro. Sono le casse delle nostre tv che si sono sminchiate per colpa della pubblicità di Adrian.
Zen Circus - Ahi Zen. Al “porte aperte, porti chiusi” ho avuto un sobbalzo carico d’orgoglio. Poi niente più. Pezzo non facile da rendere su quel palco, e conoscendolo bene dopo anni e anni di Live e bagordi sotto il loro di palco è già un miracolo che Appino sia riuscito a ricordarsi tutto il testo a memoria senza sbagliarlo. Peccato, ma col tempo amerò anche questa, lo so. Nella speranza che nel frattempo Ufo si metta a fare le previsioni meteo in diretta streaming anche lì a Sanremo con Baglioni che osserva interessato con le mani incrociate dietro la schiena.
PISA MERDA (e non solo quella), voto 5,5 con riserva
Il Volo - Dai, loro sono i primi ospiti e stanno rifacendo “Grande Amore”, vero? Lo ammetto, il primo pensiero prima che la spada furente del mio odio represso si abbattesse verso quei tre ragazzotti nati vecchi è stato questo. E invece no. Il Volo, la Juve, e il reddito di cittadinanza: i capisaldi del nuovo governo del Cambiamento. Era meglio Piotta. 
RANCORE (ah no, quello viene dopo), voto 4,5
Loredana Bertè - Toh, il prossimo inno del PD. Scritto da Curreri. Per essere cantato da Vasco Rossi. Però funziona. Altroché se funziona (Almeno questo). Lory è un’ira di Dio, come sempre (e ancora non le hanno fatto trovare davanti Briga) ed è più moderna lei di tanti che su quel palco ci sono per la prima volta (o la seconda, tipo quelli di prima..). Non sono una signora cantava. Ebbene sì, c’aveva ragione. Lei è la 
QUEEN, voto 6,5
Andrea Bocelli - Che je voi dì. Ha fatto la storia. Stasera poteva scriverne un altro pezzo imperituro da tramandare alle future generazioni se avesse obbligato Baglioni a mettersi da parte e avesse cantato “Vivo per lei” con Giorgia. Invece ha ceduto il chiodo in eurovisione al figlio. Che da semplice Matteo è diventato Don Matteo. Ed è subito diventato l’idolo di tutte. Dalle teenager alle milf. La dinastia degli Angela può avere degna successione. 
FATHER & SON, voto 8
Daniele Silvestri - “Avete preso un bambino che non stava mai fermo, l’avete messo da solo davanti a uno schermo. E adesso vi domandate se sia normale se il solo mondo che apprezzo è un mondo virtuale.” Un cazzotto, dato con Rancore. Non si vive di sola paranza. E menomale. Anche se la canzone è difficile e farà fatica ad arrivare. 
SALIRO’, voto 7- solo perché non ha un ritornello
Federica Carta & Shade - Che ci fanno Bernardeschi e una delle “Divinas” del Mondo di Patty (dai su, è vestita uguale) sul palco del Festival di Sanremo? Non l’avranno fatto apposta (a scegliere l’outfit senza ombra di dubbio), ma la canzone soprattutto in radio data la sua leggerezza può avere il suo perché. 
QUOTA TEEN, voto 6
Ultimo - Il fantasma di Fabrizio Moro aleggia ancora a quelle latitudini. E’ inutile, non c’è disinfestazione che tenga. E quest’anno da vincitore in pectore s’è messo d’impegno e ha pure prestato la sua solita giacca di Jacquard al caro Niccolò. E attenzione, dopo la scorsa edizione potrebbe averci preso gusto. 
MA ULTIMO NON ERA RAOUL BOVA?, voto 6,5 con la stellina, solo per l’inciso “siamo soltanto bagagli, viaggiamo in ordine sparso”.
Pierfrancesco Favino - Ah Pierfrancè, ma perché te ne sei annato? 
PERCHE’?, voto 7,5
Paola Turci - La sua carta d’identità dice che ha 54 anni, noi ci crediamo a fatica, ma Paoletta non ha bisogno di quadri nascosti in soffitta. Sì ok, io sono e sarò sempre di parte, ma se lei è una garanzia cosa posso farci? E d’altronde al televoto aveva il numero 10. Quello dei giocatori di classe. Anche se la voce stasera ha rischiato l’autogol. E anche se in passato ha comunque cantato decisamente di meglio. I numeri 10 fanno comunque quello che vogliono e non sbagliano (quasi) mai. 
PUPONA, voto 6,5
Motta - Ha cantato la fine dei vent’anni, ma sul palco dell’Ariston sembra uscito da un quadro pre-raffaelita. Io di te mi fidavo Francesco, ma ti sei perso e invece che al Carroponte ti sei ritrovato a Sanremo. E no, non è la stessa cosa. La canzone è brutta, però è una brutta fatta bene. Ahi ahi, rimandato; potresti ma stavolta non ti sei applicato. 
CODICE 118, voto 5,5
Boomdabash - Salentu Salentu e manco 'na parola in dialetto? Eh no, non si fa così. Vestiti da globuli rossi peraltro. Solo Matthew Bellamy può. La canzone saprebbe anche di estate, ma stasera Salento fa rima solamente con (tanto) vento. 
QUESTA SERA TI DICO NO, voto 5+ d’incoraggiamento
Patty Pravo & Briga - Svelato l’arcano della non presenza dei fiori sul palco del Festival. Erano tutti nel camerino di Patty Neytiri, che buona parte se li è fumati prima della sua esibizione dove sfoggia dei meravigliosi fonzies in testa. Dà inquietudine, ma la si ama anche per quello. Ah, c’era pure Briga? Vabbè, non se n’è accorta nemmeno la Bertè. 
AVATAR, voto 5
Simone Cristicchi - Non è mai stato nelle mie grazie, lo ammetto. Una volta ha vinto Sanremo per sbaglio, scatenando tutta la mia ira funesta che in quel Sanremo 2007 in Tosca e nella sua “Il terzo fuochista” avevo trovato la canzone della Vita. La prima volta può essere un errore. La seconda no, lì subentra la consapevolezza. E questa canzone ne dà tanta. Ah Simò, ti voglio bene. 
CHAPEAU, voto 7
Giorgia - No, non era in playback. COSA SEI SCRICCIOLO DI DONNA, COSA SEI? (Di certo non una parrucchiera, ma chi se ne importa). Patrimonio di Sanremo, di Pippo Baudo, dell’umanità intera. 
THE BEST, voto 8,5
Achille Lauro - Giù la maschera perbenisti, che domattina la canterete tutti quanti in doccia. La quota trash che mancava terribilmente in questo Festival abulico, lento, e troppo pesante per riuscire a decollare. E attenzione, venerdì nella serata dei duetti insieme a lui canterà Morgan. 
VOLO ALTISSIMO, voto 5,5
Arisa - Rosalba Pippa, ‘ccidenti a te. E a me, che in tempi non sospetti sull’onda dilagante della tua sincerità creai apposta una pagina Facebook in tuo onore. Poi ho smesso di fare uso di sostanze strane, grazie a Dio. Te invece No, evidentemente. M’hai lasciato sotto choc. Ho urlato “ Ma che merda è?” Ma muoio dalla voglia di riascoltarla. 
NONSENSE, ma mandatela all’Eurofestival in coppia con Achille Lauro, vi prego. Magari non vestita con una busta di fave però, ecco. Voto 5,5 a matita.
Negrita - Tornati sul palco dell’Ariston a sedici anni da quel signor pezzo che era “Magnolia”. Sedici an…oh cazzo. Li amavo alla follia sedici anni e rotti fa. Volevo farci una cover band. Poi hanno iniziato a rotolare un po’ troppo verso sud. E io me ne sono emigrato al Nord. ‘Nsomma, siamo destinati a non ritrovarci più. E questo Festival non cambierà i nostri destini. Canzone piatta, sterile.
FORTITUDINE (Ma solo quella con cui Pau ha amorevolmente preso a schiaffi Andrea Scanzi e per cui avrà la mia stima imperitura nei secoli dei secoli). Voto 6, perché a loro voglio comunque bene.
Ghemon - Toh, l’ispettore Gadget. No, aspè..forse è meglio che vada a sciacquarmi un po’ la faccia che inizia a calarmi l’abbiocco. Torno e vedo la faccia affranta di un musicista dell’orchestra durante l’esibizione. Ok. Penso a Valeria Fabrizi, alias Suor Costanza a cui hanno dedicato un applauso prima. Bene, la risposta all’outfit da muratore della Brianza bene di Ghemon può essere soltanto una. 
CHE DIO CI AIUTI. Voto 5
Einar - Barcollo ma non mollo, anche se ormai ho perso la lucidità. Soddisfatta la quota Michele Bravi. Quella e basta. No calma, è la quota amici di Maria De Filippi questa. Comunque sia, 
PER ME E’ NO. Voto 5+
Ex-Otago - “Ci vuole molto coraggio per guardare Sanremo fino in fondo”. Parole sante ragazzi cari. Vi ho aspettato con ansia e bah. Siete bravi ma pure voi non vi applicate. O meglio, vi basta il compitino e bona lè. (Toh, che strano deja-vù, mi ricordate qualcuno..). Insomma, è solo una canzone, ma potevate pure farla poco poco meglio. 
EX CINGHIALI INCAZZATI. Voto 6+
Secondo intermezzo - HABEMUS canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 2019: è il jingle della pubblicità dell’Amaro del Capo.
Anna Tatangelo - Vince il premio Milf per manifesta superiorità. Come dite? Ha spento 32 candeline meno di un mese fa? Le stesse candeline che soffierò mestamente anche io tra poco più di due settimane? Ah.. Canzone senza infamia e senza lode tanto che dato l’orario pure il suo famoso ritratto si è ritirato su in soffitta mezzo brillo e mezzo depresso pur di non arrivare fino alla fine. 
COLLANT, voto 6--
Irama - Hai capito il ragazzetto? Sui social va fortissimo, la canzone così male non è. Potrebbe essere la sorpresa in ottica podio. 
IN MARIA WE TRUST, voto 6+
Enrico Nigiotti - Oh, finalmente uno che ha saputo mescolare come si deve la nobile arte della Paraculatio sanremese con una bella prepotente dose di operazione nostalgia. E quando si parla di paraculatio si sa, io non posso far altro che alzare il pugno di pollice. 
STASERA CHIUDERO’ GLI OCCHI MA NON DORMIRO’ (eh, ‘ccidenti a me e a ste cavolo di pagelle). Voto 6+
Mahmood - Sarà anche bravo ma io ormai ho spento il cervello. L’unica cosa che mi resta impressa è la camicia a fantasia arcobaleno che indossa sotto la giacca. E il giudizio sulla canzone non può che prescindere anche da quello. 
TERIBBILE. Voto 5 ma torni domani e poi vediamo
Menzione speciale alla voce idola dal pubblico che durante il siparietto pre esibizione di Patty Briga, nel silenzio generale urla un “Bella sta canzone” che racchiude alla perfezione tutta questa prima serata scarica, ammaccata e priva di mordente. Chissà, magari era anche uno di quelli seduto sulla piattaforma mobile tipo Tagadà. Voto DIESCI.
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kon-igi · 7 years
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IL DITO NELLA LUNA
È importante di un episodio conoscere il contesto, gli attori e guardare oltre i bordi del 1600X1200 della fotocamera?
Dipende™.
Dipende se di questo vogliamo esaminare e discutere le reazioni indicative che ne sono poi fluite a nastro (da entrambe le parti) o se invece ci si vuole ostinare nello zoom e ci si accontenta di soffermarsi sul fotogramma.
Quando ero più giovane lavorai per qualche anno in una piccola realtà di alta montagna, quelle che a essere pittorescamente cattivi descriveresti come dalla non grande varietà di cognomi e dai bassi livelli di iodio. Un posto dove un turista di passaggio (per sbaglio) farebbe smettere di suonare il pianista del saloon e fornirebbe motivo di discussione per tre mesi presso l’unico negozio di parrucchiera. Io ero immune a qualsiasi giudizio negativo perché due giorni aver cominciato a lavorare lì, praticai la manovra di Heimlich alla zia del sindaco (credo che il biscotto sia ancora appiccicato al soffitto e sia stato incorniciato) ma c’era un’infermiera meridionale che mezz’ora dopo aver preso possesso del suo alloggio fu subito soprannominata LA TERRONA. Non è che glielo dicessero dietro le spalle, tutti la chiamavano proprio così, in ogni posto in cui andasse: Terrona, mi passi il Betadine? Terrona, il paziente della 212 ha la febbre. Terrona, te lo incarto o lo mangi qua? -- e questa donna non faceva una piega e continuava la propria vita. Un giorno arrivò un collega meridionale per fare una sostituzione e la prima volta che sentì questo appellativo si lanciò in una filippica rabbiosa sul razzismo campanilista dei leghisti che etc etc (erano gli anni ‘90 e la Lega Nord aveva ancora il proprio target spauracchiante nel mezzodì). Tutti si guardarono stupiti, senza capire perché il tizio fosse tanto arrabbiato, finché la non-autoctona signora disse ‘Ma quello è solo un nome, un gioco scherzoso... io oramai faccio parte di questo posto da anni’.
Non perderò tempo a difendere i commessi della Lidl che hanno rinchiuso quella donna rom nel gabbiotto (soprattutto, nessuno può difenderli da loro stessi) ma è ovvio come l’episodio sia un frammento, orribile in apparenza, ma decontestualizzato da una routine ben diversa, per quanto sempre misera. La stessa donna in un’intervista ha detto che era solo uno scherzo e qua siamo di fronte a un ingigantimento di quello che è ‘solo’ un episodio di mancanza di rispetto e di stupidità, non l’inizio di una nuova deportazione verso nuovi campi di concentramento. Più che focalizzarsi su quello, l’opinione pubblica (LOL) dovrebbe soffermarsi sulle reazioni che ha scatenato, per me ben più preoccupanti (ma non destanti stupore).
Tutto questo per dirvi che se continuate a invocare la forca per i due commessi, perdete tempo e credibilità.
Ah, a proposito... in quell’ospedale di alta montagna a me non diedero mai nessun soprannome, però mi trombai tutta la popolazione femminile dai 18 ai 75 anni. Cioè... io non ricordo nulla ma loro ne erano più che sicuri.
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stenodieci · 3 years
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Tania' Style Parrucchiera
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sulpana · 4 years
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MIRANDOLA, CAVEZZO, NONANTOLA E CONCORDIA. L’ultima volta è successo a Nonantola, la sera della Viglia, con il tentativo di effrazione di un appartamento immortalato dalle telecamere di sorveglianza. Ma di ladri acrobati, capaci di arrampicarsi sulle grondaie per raggiungere i piani più alti degli appartamenti, si sono dati molto da fare in questi giorni un po’ in tutta la Bassa.
A Nonantola le riprese di quanto accaduto in un appartamento di via Rodolfo Morandi sono state messe on line dal proprietario:
Nuovo tentativo dei ladri di entrare in casa, siamo in via Rodolfo Morandi, rotta la finestra della camera da letto che da sul balcone. sentito il rumore mi sono affacciato alla porta e ho visto questo uomo già mezzo dentro giacca verde, scalda collo grigio chiaro, colore pelle caffellatte.
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  A Cavezzo sono stati due gli appartamenti a essere presi di mira. Uno si trova in via Galilei e ci abita una signora anziana che, rientrando in casa alle 19 dopo delle commissioni, ha sentito un’aria gelida provenire dal retro. I ladri si erano arrampicati fino al primo piano, avevano sfondato una finestra. Probabimente erano ancora in casa quando la donna ci era entrata, ed erano fuggiti frettolosamente avvisati dal palo che la signora ha detto di aver incrociato sul marciapiede di casa. Il secondo appartamento violato si trova in via Giotto, anche questo al primo piano. Da qui sono stati prelevati tutti gli ori e i gioielli.
A Mirandola analoga tecnia, sempre in orari serali, è stata usata per svaligiare un appartamento ai piani alti di un condominio di via Leonardi.
A Concordia, in via Lenin, sono state trovate impronte di scarpa sulla grondaia che conduce all’appartamento di una pensionata al primo piano. I delinquenti sono entrati dal balcone, hanno messo un armadio davanti alla porta di ingresso per non essere disturbati e hanno preso tutti i preziosi che hanno trovato.
Sempre a Concordia, in località Fossa, c’è stato un furto di tutt’altro tenore, pare su commissione. Una banda di delinquenti ha infatto svaligiato il bar San Massimo, portando via tutte le macchinette appena installate, insieme allo scambiatore di monete appena rimpinguato.  E’ successo l’altra notte, la stessa in cui c’è stato un tentativo di intrusione alla tabaccheria – edicola poco distante. La proprietaria è stata svegliata dal rumore di un forte colpo, si è affacciata alla finestra e ha visto quattro persone che mettevano mano al distributore automatico di sigarette. Sono fuggiti a mani vuote una volta scoperti.
I FURTI NELLA BASSA GUARDA ANCHE
Ladri senza vergogna, rubano in parocchia a Nonantola e anche alla Caritas di San Felice
Esplosivo per far saltare il bancomat delle Poste di Concordia
Svaligiato appartamento a Nonantola, rubata cassaforte a Soliera e di nuovo i ladri alla materna di San Felice
Ladri a bordo di una Ford Focus braccati dai Carabinieri
Finale, tentato furto in cartolibreria. E a San Felice svaligiato appartamento
Svaligiato distributore di benzina a Medolla
Ladri nella notte al Conad di Massa Finalese
Via computer e denaro: depredato l’asilo di San Felice
Tentato furto a Mirandola, denunciati due ragazzini appena maggiorenni
Ladri in azione tra Soliera e San Felice
Perde il portafogli e lo ritrovano due ladri informatici: rubati tutti i soldi del conto corrente
Ladri messi in fuga da colpo di pistola sparato in aria
Colpirono a San Prospero, Bomporto e Nonantola: presa la banda
Concordia, Finale, Bomporto, Soliera: ladri scatenati tra appartamenti e negozi
Colpo alla Europrogress di Mirandola, bottino da 50 mila euro
Tentano furto al supermercato, ladri messi in fuga dall’allarme
Ladri di notte: svuotato un furgone degli attrezzi
Furti in casa e nella aziende tra Finale e Concordia
Tentano di entrare in casa forzando la tapparella
Furto all’azienda agricola AZ: rubati cibo e soldi
A Nonantola razziano i campi coltivati della Partecipanza
Nella sede dello Junior Finale, rubate anche le bibite dei bambini
Si fingono Carabinieri e si fanno consegnare oro e denaro
Furti segnalati a Concordia, Mirandola, Soliera e Finale Emilia
Ladri in azione tra Mirandola e San Felice
In piscina a Bomporto rubati sdraio e ombrelloni
Entrano in casa mentre tutti dormono e derubano fotografo di Bomporto
Bar e negozi presi di mira dai ladri a Soliera e a San Felice
C’è un furto ogni tre minuti. E con le vacanze va peggio: ecco i consigli per chi parte
I malviventi non vanno in vacanza: ladri in azione tra Nonantola e Cavezzo
Svaligiata in pieno giorno azienda a Mirandola
Ladri alla palestra Skip Intro a San Felice
Colpo all’asilo: rubano pc e macchina fotografica
A Mirandola ladri al Cycle Band, a Concordia e Camposanto nelle case e a San Prospero finti addetti gas
Svaligiata azienda di impianti elettrici a Ravarino, rubata la cassaforte
Spaccata nella notte al bar di via Mavora a Nonantola
Medolla, rubati di nuovo i computer della scuola
Arrestati due ladri a Soliera per furto di rame
Ladri al centro civico di Sozzigalli
Spaccata a Medolla, i ladri derubano la Mazzucchelli auto
Maxi furto alla piscina comunale: ladri portano via 350 lettini
Furto al centro La lucciola, danni per oltre 10 mila euro
Aumentano rapine, estorsioni e omicidi, calano i furti
“La siepe è bassa, si può entrare”. Donna scoperta a fare sopralluoghi per un furto a Soliera
Acrobati o finti Carabinieri, i ladri ne inventano di tutte
Finale, ladri scatenati nella notte: furti e devastazioni
Mirandola, aprono le inferriate con la smerigliatrice. Ladri anche a San Prospero e Novi
Ladri in azione a Sorbara
Raid dei ladri in alcune case di Cavezzo e San Felice
Saccheggiato un appartamento a Sorbara
Ladri in azione a Bomporto, Soliera, Camposanto e San Felice
Ladro si arrampica sulla grondaia e si trova faccia a faccia con la padrona di casa
Furto in appartamento, spariscono oro, formaggi e vino a Mirandola
San Felice, i ladri in casa rubano anche la cioccolata a un bambino
Nuovo furto al Centro Don Bosco, rubato un camioncino
Furti al cimitero, a Concordia i ladri rubano tutte le decorazioni in una tomba
Malviventi in azione nelle notti di festa tra Ravarino e San Felice
La seguono fino sotto casa, le sfondano il finestrino e la derubano
Entrano in casa, terrorizzano il gatto, mangiano le noci evanno via a mani vuote
Fingono una fuga del gas e rubano i gioielli appartenuti al figlio deceduto
Ravarino, ladri scatenati: fanno razzia in quattro abitazioni
Ipnotizzavano i negozianti per derubarli dell’incasso
Entrano in casa, legano e picchiano un uomo per rubargli 100 euro
Si aggirano nel condominio con fare sospetto, la Polizia trova loro addosso arnesi da scasso
Rubò al mercatino di Natale, denunciato 40enne
Nasconde un coltello nell’auto, denunciato 32enne
Nuova ondati di furti tra Bastiglia, Ravarino, Soliera e San Felice
Furto in appartamento a San Possidonio
Entrano in casa e rubano gioielli, preziosi, salame e tortellini
Finestre forzate a Medolla e villetta depredata a Bastiglia
Ladri demoliscono porte e finestre, mettono la casa sottosopra e frugano anche nella lavatrice
Soliera, presi di mira dai ladri un bar e tre abitazioni
Colpo al pastificio Ferrari di Mirandola, rubato il furgone
“Ci hanno portato via anche la serenità”
Raffica di furti tra Sozzigalli e Soliera
Ladri scatenati, le provano tutte a Nonantola
Bomporto presa di mira dai ladri nella notte
Bastiglia, furto da 20 mila euro alla torneria LT
Furto al Vivai Morselli, i ladri fanno danni per oltre 50 mila euro
Soliera, sparisce il furgone parcheggiato in cortile
Raid dei ladri a Ravarino, tra Rami e Casoni
Furti: prese di mira case a Bastiglia, Medolla, Mirandola, Finale e Cavezzo
Medolla, gli entrano i ladri in casa mentre guarda la tv
Tentano un furto dopo l’altro a Limidi di Soliera
Nonantola, ladri tentano di entrare in casa ma i proprietari li mettono in fuga
Cavezzo, ladri in casa mentre i proprietari sono in giardino
Concordia, ladri svaligiano casa mentre è al funerale della madre
Nonantola, ladri in garage: smontano una Mercedes e rubano champagne
Ladri svaligiano casa di una famiglia terremotata di Novi
Neve e gelo non fermano i ladri: segnalati a Bomporto e Camposanto
Presunti ladri si introducono in casa e si masturbano sul letto
Mirandola, individuato e denunciato il ladro del cimitero
Furto alla Carrozzeria Imperiale di Mirandola: presi i ladri
San Felice, furto in appartamento. Ladri rubano anche l’auto
Preso di mira dai ladri il quartiere Molino a San Felice
Con la scala a svaligiare la villetta: nuovi colpi dei ladri tra Poggio Rusco, Bastiglia e Camposanto
Ladri all’ospedale di Mirandola, svaligiati armadietti e un ufficio
Rientra a casa e scopre i ladri nascosti nella siepe
Presa la banda di ladri cui si imputano più di 100 colpi in appartamento
Rapina in villa, i ladri drogano il cane, sventrano la cassaforte e imbrattano le pareti
Mentre è in ospedale i ladri le svaligiano la casa
Cavezzo, notte di lavoro per i Carabinieri: ecco cosa è successo
Lapam Medolla, portata via la cassaforte
Ladri portano via cassaforte di oltre 200 chili
Banda della parrucchiera, arrestato il quinto componente
Sorprende ladro in bagno a Concordia e viene minacciato
Più di 40 furti nella Bassa, presa la banda. A capo, una parrucchiera
Svaligiata cassaforte in un appartamento a Camposanto
Furto numero 6 per il tabaccaio di San Felice
Svaligiano appartamento mentre i proprietari dormono
Sorprende tre ladri in giardino
Ladro scassina la porta, accende il camino e si mangia due uova sorseggiando liquore
Furto a San Prospero, i ladri entrano in casa anche con le persone dentro
Blocca due ladri e viene picchiato, la Polizia poi li arresta
Furti in appartamento, ondata tra la Bassa e la città 
Covo di malfattori scoperto a Bastiglia
Colpo al Lidl di Finale Emilia: i ladri sono entrati dal tetto
Barista rapinato e picchiato a Medolla
Ladri fermati con le foto delle case da derubare
L’allarme del supermercato mette in fuga i malviventi
Concordia, appartamenti presi di mira dai ladri
Furto in azienda a Mirandola, svaligiata la Astarte
I ladri prendono di mira Bastiglia. Avvistamenti sospetti anche a Bomporto
Furto d’auto nella notte a San Felice
Furto di capi firmati a Mirandola, fermata una banda di adolescenti
Ladri in azione tra Cavezzo, Concordia e Soliera
Furto con la tecnica dell’abbraccio, anziani nel mirino dei ladri
Mirandola, ladri di rame alla fiera di Franciacorta
Trafugano i bancali da un’azienda, nei guai due 60enni
Ladri in azione tra Finale Emilia, Concordia e Camposanto
Furto nel parcheggio del campo sportivo dopo l’allenamento dei bambini
Furto con strappo, denunciata una 31enne
Furto di rame nell’ex stabilimento del Monte
Furto nel negozio di telefonia, arrestato 29enne
Svaligiate le macchinette alle stazioni di Mirandola e San Felice 
Ladri all’opera tra Cavezzo, Concordia e Soliera
Giocano a calcio e trovano un ladro negli spogliatoi
Arrestato il ladro specializzato in garage
Colpo al Comet di Mirandola
San Felice, Alessi bici preso di mira dai ladri per la 29a volta
    Banda di ladri acrobati in azione tra Mirandola, Cavezzo, Nonantola e Concordia MIRANDOLA, CAVEZZO, NONANTOLA E CONCORDIA. L'ultima volta è successo a Nonantola, la sera della Viglia, con il tentativo di effrazione di un appartamento immortalato dalle telecamere di sorveglianza.
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showroomhaircut · 4 years
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Tempo fa, vi parlai dell’importanza di un’analisi accurata e attenta sulla gestione dei rischi e delle opportunità, dei costi e dei benefici che si aprono quando si avvia un’attività. A prescindere che si voglia diventare un libero professionista o si desideri materializzare un sogno, le speranze devono fare sempre i conti con la concretezza dei numeri e dei calcoli. Mesi or sono scrissi di come una parrucchiera avesse aperto i battenti nella mia via… una via, badate bene, di semplice passaggio. Non c’è una mazza (vi illustrerò le foto in seguito).
Per trovare qualcosa bisogna camminare arrivando in via Valtellina ma già lì, c’è poca roba. Ma è in via Farini che si trova una miniera d’oro di negozi commerciali e attività frenetiche. Ciò nonostante, anche in questa realtà i negozi vanno e vengono, perché fra le tante giustificazioni ci sono: affitto troppo caro; la crisi; il negozio affianco mi fa la cresta; l’e-commerce mi sta schiacciando eccetera eccetera.
La realtà e non potete non esserne d’accordo, è la mancata conoscenza nel know how amministrativo e mentale per avviare, cambiare e fiorire e prosperare. La parola chiave è FIORIRE E PROSPERARE. Nessuno vuole arrivare a sfiorire e annaspare. Se un’azienda arriva a questo livello, la china discendente si è avviata. Non che non si possa invertire, per carità, ma c’è maggior lavoro da fare.
Dietro tanta presunzione cosa si nasconde? Che ci sono passato. Prima con Milanomia, poi sulla mia pellaccia e come sapete bene, non sono mai rose e fiori e quando arrivano finalmente i soldi, arriva qualcos’altro come lo Stato a bussare alla porta (ne dovrei parlare di cosa mi è successo, per il sistema ferraginoso e macchiavellico, con cui lo Stato fotte il cittadino).
Discutendo di queste problematiche, mi ero per l’appunto soffermato sul negozio di parrucchiere per signora che aveva aperto un anno fa appena nella mia via, a poca distanza da casa mia. E cosa avevo previsto? Esattamente questo:
Ma che ceppo gli era venuto in mente di fare, avviando un’attività in questa via? Già lo vedevo quasi sempre vuoto, ma poi chi gli aveva messo in testa di aprirlo in quel punto? E se fosse stata un’astuta manovra di una banca per poi appropriarsi dello spazio e rivenderlo nel prossimo futuro? C’è poco da pensar male, le banche lo fanno realmente questo sporco giochetto. Cmq, queste domande rimbalzavano come una pallina di un flipper impazzito nella mia testa: perché? Perché? Perché??? Me lo ero domandato, forte e consapevole del quartiere in cui vivo. Probabilmente fecero un’analisi col deretano, in largo, larghissimo anticipo su quanto avverrà dalla prossima primavera davanti a casa mia, ovvero con l’inizio dell’immenso cantiere con cui (ahimé) costruiranno palazzi e un grande parco adiacente, eliminando lo spettacolare polmone verde che ancora sopravvive. Che i cittadini della via siano legittimamente preoccupati è un dato oggettivo. Oggi hai il sole, domani palazzi (gli ennesimi palazzi), niente verde e forse anche niente più sole (ma ne dubito fortemente). Ma il concetto è che se vuoi avviare una simile attività, anticiparlo nei tempi, di così tanto tempo, se non hai le spalle coperte, è un grave rischio.
Eh difatti, eccoti la risposta. Chiusura e fallimento.
Negozio vuoto. Via vuota e di passaggio.
I suoi responsabili dovrebbero prendere spunto e analizzare come si sia arrivati a questa conclusione, ma da modesto uccello del malaugurio qual sono io, ne avevo preventivato l’esito funesto. Se avessi scommesso un euro sul suo futuro, probabilmente ne avrei guadagnato 1000 volte tanto.
Tanto lavoro gettato alle ortiche in men che non si dica. Ed Ora? Ed ora se qualcuno/a si dispera o si strappa i capelli, un’altra persona sta già pensando a quanto guadagnarci e come. Statene pur certi, che ha le idee ben chiare.
E’ tutto sommato un post vuoto a rendere. Non parlo di soluzioni ma del risultato di non pensarci bene, perché procedere col cuore che non con la mente, crea gravi effetti collaterali, fra cui sperperare i soldi ed i sogni inutilmente.
  AAA cercasi soldi da sprecare Tempo fa, vi parlai dell'importanza di un'analisi accurata e attenta sulla gestione dei rischi e delle opportunità, dei costi e dei benefici che si aprono quando si avvia un'attività.
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tmnotizie · 5 years
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SAN BENEDETTO – Parrucchiera a San Benedetto per 45 anni. Ora, insieme alle pratiche per la pensione, grazie anche alla sensibilizzazione portata avanti da tempo dalla Cna Picena, le sue attrezzature professionali migreranno dalla costa alla montagna. Precisamente ad Arquata del Tronto, donati a un collega terremotato che sta cercando di far ripartire la sua attività in una delle strutture temporanee approntate nel comune dei Sibillini.
Storia semplice ed efficace, come tutte le cose che nella vita e nel lavoro richiedono impegno, sacrifici ma anche e soprattutto tanto cuore. “Dopo più di 45 anni di attività – spiega la signora Adriana Mestichelli Tempesta, titolare dell’omonima parrucchieria in viale De Gasperi a San Benedetto del Tronto – chiudo per andare in pensione. Sono associata alla Cna da sempre e sia dall’Associazione che grazie al passaparola di altri colleghi e rappresentanti, ho pensato che le mie attrezzature potessero servire a qualche artigiano in difficoltà per i danni causati dal terremoto. Ho parlato solo telefonicamente con la signora che, insieme al parrucchiere di Arquata, riceveranno le mie cose. L’ho sentita sinceramente contenta e rinfrancata. E questo mi basta”.
Un gesto spontaneo che, fra mille difficoltà, traccia la strada per la ripresa del territorio e di un tessuto produttivo importante. “Fin dai primi momenti del post sisma – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – stiamo lavorando per la ripartenza. E tutto concorre, dalle donazioni più consistenti a quelle di singoli che fanno quello che possono. E che spesso fanno la differenza fra la speranza e la rassegnazione”.
Azioni di ripresa di rimessa in marcia che la Cna sta cercando di portare avanti sia dal punto di vista materiale che morale. “Poter andare dal parrucchiere vicino casa – aggiunge Monia Capriotti, responsabile di Cna Benessere per il capoluogo e la zona montana – è una cosa importante, per tutti e per gli anziani in particolare. Come settore che si occupa del benessere, on solo fisico, della persona, l’aspetto psicologico e motivazionale lo abbiamo affrontato più volte con i nostri associati anche con corsi mirati proprio a far stare a proprio agio chi si rivolge a un nostro artigiano. A cominciare da chi ha un problema di salute a chi, come in questo caso, ha perso tutto o quasi a causa del terremoto”.
E così poltrone professionali, pareti mobili, specchi, lavelli e quant’altro serve partiranno per la loro nuova “avventura” fra i monti. “Cinque postazioni complete per servire altrettanti clienti contemporaneamente”, come spiega con dovizia di particolari la signora Adriana. Cinque posti pronti per il lavoro artigiano quotidiano. Cinque posti il cui valore complessivo ed effettivo non è davvero possibile quantificare se non si prova a farlo semplicemente con il metro del cuore.
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downunderdowntown · 6 years
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Ottobre. Batlow, New South Wales.
Dopo sette lunghe ore di moto siamo arrivati in NSW senza culo e senza gambe. Ma soprattutto senza canguri suicida per strada. Si insomma direi che ci siamo arrivati grazie al fatto che non c’erano loro. I canguri suicida. Per strada. Soprattutto.
So, WELCOME TO BATLOW GUYS! ridente cittadina di 1400 anime, famous for the apples.
Cosa c’è a Batlow? Mele, ovviamente. Colline di mele, campi di mele. Sidro di mele, succo di mele, apple pies e ancora pomi, di ogni qualitá e dimensione. E dove altro poteva finire una Pomiato se non a raccogliere pomi? Dio, ti diverti? Io boh veramente.
Qui non è il Queensland. Niente clima tropicale, scordiamoci le spiagge caraibiche del nord. Siamo incastonati tra le Snowy Mountains, esattamente e precisamente in de middol of nouer ma non ve lo so dire con precisione, il Wi-Fi ci arriverà in casa nel duemilaemai (forse). Qui il tempo può essere crudo ed estremo, la campagna incredibilmente bella e spietata.
Negli anni scorsi, le miniere d’oro e la conformazione di queste montagne hanno riunito qui diverse nazionalità provenienti da diverse parti del mondo, in condizioni che hanno messo alla prova animi e pazienza, ma hanno anche plasmato carattere e amicizie. Lo raccontano gli edifici e i loro anni, storie passate e antichi splendori. Lo raccontano le persone che abitano qui. Genuine, pratiche, autosufficienti. Salt-of-the-earth. Non solo friendship ma vera e propria mateship. Mateship è una parola bellissima, recentemente inserita nella lista delle mie parole preferite.
mateship
[meyt-ship]
«Australian way of friendship, but is greater than friendship. It is treating people equally, regardless of race, gender, creed, religion, etc, and isn't shallow. Mateship is an Australian cultural idiom that embodies equality, loyalty and friendship, usually among men. Mateship derives from mate, meaning friend, commonly used in Australia as an amicable form of address.»
Batlow è minuscola. Calma piatta a qualsiasi del giorno e della notte. Qui volano pappagalli colorati come fossimo in Costa Rica. Sono quanti sono i piccioni a Venezia - Davvero, no jokes!
Offre il minimo indispensabile per vivere e qualche esercizio interessante aperto ad orari improbabili. La parrucchiera apre solo il mercoledì, il bar tre giorni alla settimana (dalle 10 alle 14), il museo di Batlow è aperto solo la domenica dalle 15 alle 16 e la signora del Thrift Shop se ha voglia apre, altrimenti vive anche senza i vostri soldi. Tumut è la cittadina più vicina, a una quarantina di kilometri.
Staremo qui probabilmente per i prossimi tre mesi, a lavorare per un’orchad che coltiva organic apples, blueberries, raspberries and strawberries.
Il nostro capo è il genere di persona con la quale mi piace avere a che fare: non gira intorno alle cose, è semplice e diretto. Uomo di campagna, persona pratica, trasparente, gentile, dotata di sense of humor. Non serve altro per essere delle belle persone e andare d’accordo con il resto del mondo (segnatevelo nel caso siate degli stronzi).
Ad accoglierci una bellissima share house, contratti di lavoro pronti sopra il tavolo, auto aziendale in giardino. La casa è spaziosa ed accogliente, non manca niente. L’unica cosa che mi turba (e non poco) è il bagno ESTERNO, nel retro. Ho imparato a vivere senza liquidi dalle 6 pm in poi, terrorizzata all’idea di dover uscire di casa nel cuore della notte solo per fare pipì. L’unica cosa che mi ha mai aspettato in bagno è stata un rospo, però non ce la posso fare. Diventerò Aussie col tempo.
Come tutti i pick up e i 4x4 qui, anche la nostra Toyota Subaro ha le protezioni anteriori in caso di incontri ravvicinati con canguri suicida, wallaby e wombat. Presumo sia stata portata qui dai coloni britannici nel lontano 1788, alla scoperta del continente. Ma non ne sono certa, chiederò.
«How are you going, Mate?»
Sto guidando al contario, contromano, con il cambio sulla sinistra e le frecce al posto del tergicristalli. Incredibile, giuro. Soprattutto quando continuo a sbattere la mano destra addosso alla portiera in cerca del cambio.
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