Tumgik
#non puoi fare nulla
prossima-nebulosa · 8 months
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I am so fucking done with this job
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mchiti · 9 months
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se benji commette qualche errore stasera io farò finta di non vedere
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deathshallbenomore · 1 year
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io che spiego l’ai applicata a strumenti tipo chatgpt a genitore 1: hai presente quando anni fa voi boomers facevate le domande a google immaginando che vi potesse rispondere [invece che fare una ricerca oculata che mirasse a un risultato preciso]? avevate ragione, adesso potete fare tutte le domande che volete all’ai; spero siate contenti
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thewarinsideme · 2 years
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smokingago · 4 months
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Vi è mai successo di aiutare una persona in difficoltà senza chiedere nulla in cambio? non nell'ambito familiare o delle amicizie strette, una persona che avete incontrato per caso nel vostro cammino e avete capito subito che era in difficoltà e aveva dei problemi?
Senza un motivo logico, avete deciso di aiutarla ...
" posso fare qualcosa per te?"
" se hai bisogno chiamami"
" per qualsiasi cosa puoi contare su di me"
... all'inizio un supporto morale, poi mano a mano un aiuto concreto, a volte anche economico.
All'inizio questa persona avrà dei dubbi, perché siamo talmente disabituati all’altruismo e alla gentilezza che subito si pensa che ci sia un secondo fine o qualche tornaconto.
Poi con il tempo questa persona si fiderà di noi, la sua vita migliorerà, avrà la consapevolezza che non tutto è perduto, che ci sono ancora persone che hanno a cuore la vita degli altri.
Beh a me è successo, di aiutare alcune persone, senza pretendere nulla, ma non è vero che non ho ottenuto niente in cambio,
anche la mia vita è cambiata, perché anche solo un sorriso di riconoscenza, la fiducia, la stima, il rispetto che ci viene trasmesso è un dono immenso, ci fa credere di più in noi stessi, e ci fa sentire meno sbagliati per tutte quelle volte che pensiamo di esserci comportati male.
Pensate se ognuno di noi potesse aiutare anche soltanto un'altra persona, pensate quanti sorrisi potrebbero spuntare da quei volti che prima erano cupi e tristi, pensate a quanto possa essere contagioso l'altruismo, in poco tempo potremmo migliorare la qualità della vita di questo freddo mondo in cui stiamo vivendo.
#smokingago
#pensierimiei
#pensierinotturni
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ilpianistasultetto · 1 month
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Qualche sera fa ho avuto la conferma di quanto ormai tanti italiani abbiano assorbito il culto della nuova aria fascista.
Assemblea di condominio e tra i punti all'odg il rifacimento facciate e scala. Si aprono i preventivi: euro piu', euro meno, circa 20mila euro a condomino. Dopo 4 ore di discussioni, approvazioni e contrarieta' prendo la parola:
- direi che discutendo tra vicini di sedia non approdiamo a nulla. Votiamo e chiudiamola qui. Io voto si.
Si alza la proprietaria del quarto piano:
- Guardi che lei non puoi venire qui a fare il grillino- comunista, a dettare legge. Mica siamo in Russia! E poi, io questi soldi non ce l'ho!
Ecco, poteva dire solo che avrebbe votato no perche' non poteva affrontare la spesa e invece ha tirato fuori il "comunista", il radical chic, categoria ormai odiata tutti. Mi sono ricordato un particolare e non mi sono trattenuto.
- Scusi sig.ra Danovaro, lei non era quella che aveva alzato la mano, convinta ed entusiasta, nell'assemblea del 2022 quando si era prospettata la possibilita' di utilizzare la norma del 110%? Allora andava bene? Ricordo che voleva cambiare infissi, condizionatori e caldaia. Ricordo male? Si, si, saro' pure un grillino-comunista ma io i lavori me li pago da solo e non come fanno i fascisti, quelli che si sdegnano ma poi si sono tutti ristrutturati casa a spese dello Stato... proprio come voleva fare lei.
Inutile dire che tanti condomini hanno solidarizzato con la sig.ra del quarto piano. Tutti quelli entusiasti, all'epoca, di ristrutturare con il 110% e adesso che c'e' da mettere i soldi di tasca propria, scappano tutti come sorci. -"Fascisti di me..a , andate a fanc.... ".
@ilpianistasultetto
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missrainworld · 11 months
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Per una piccola parte di me <3 0.1
La parte più difficile in ogni cosa è iniziare, come adesso. Non è facile trovare le parole giuste per aprire la strada alle milioni di cose che vorrei dirti. Ogni inizio è spaventoso, difficile. E me lo ricordo che qualche mese fa di paura ne avevo tanta, temevo tutte le cose che avremmo dovuto vivere.
Tu sei la prima volta in cui ho perso il controllo, in cui mi sono buttata nel vuoto e mi son detta 'Ora o mai più'. Perché in fondo te lo senti che alcune cose puoi farle solo in un determinato momento e che non c'è altro tempo per viverle.
Sei il mio momento giusto, su questo non ho dubbi, mi sei piombato addosso per caso e senza alcuna pretesa, nessuna forzatura e nessuna speranza, sei rimasto.
A volte mi chiedo perché, dopo aver visto tutto il casino che sono, tu sia rimasto. Non hai neanche dovuto lottare per entrarci nella mia vita, perché ti avevo lasciato ogni porta aperta, era troppo tempo che non davo così tanta fiducia a qualcuno ma stranamente con te mi sentivo al sicuro. E ci sono tutti gli ingredienti le farfalle, le palpitazioni, l'impazienza di essere tua.
Ci sono tutti gli ingredienti perché tu possa distruggermi e forse, per la prima volta, voglio correrne il rischio.
Probabilmente, anzi, sicuramente mi sono innamorata prima io ma come dovevo fare? Quando mi guardavi e mi parlavi di filosofia, di storia, cose che non mi hanno mai preso, ma che dette da te diventavano la cosa più interessante del mondo.
Non mi sono innamorata di te perché necessitavo di avere qualcuno al mio fianco, sono sempre stata bene da sola.
Non mi sono affezionata a te perché avevo bisogno di qualcuno che mi rendesse felice, ne perché stessi cercando qualcuno con cui stare.
In realtà, non cercavo proprio nessuno.
Mi sono innamorata di te perché mi sono sentita apprezzata, perché sei l'unica persona che mi restituisce tutto l'amore che do. Mi sono innamorata di te perché mi fai stare tranquilla, potremmo anche stare seduti senza dire nulla e guardare tik tok ed io non avrei ansia.
Siamo così simili ma in certi sensi così diversi, eppure sei esattamente quella parte che mi manca per essere come vorrei.
E' bastato un istante, uno sguardo e ti ho riconosciuto, come se in fondo ti avessi sempre aspettato. Delle volte sono istanti piccolissimi a cambiarci la vita, momenti così insignificanti da non rendercene nemmeno conto, ogni tanto mi chiedo cosa starei facendo ora se non ti avessi mai scritto, se tu non mi avessi mai baciata, se fossimo rimasti solo amici.
La maggior parte delle persone si limita al “mi piaci”, Kierkegaard invece scrisse: “Ti muovi costantemente sulle onde dell’intuizione; eppure, ogni singola somiglianza con te basta a rendermi felice. Perché? É a causa della ricca unità del tuo essere o della povera molteplicità del mio? Non é l’amare te, amare un mondo?”
D’altronde hai avuto tutto, prima ancora che te ne rendessi conto. Ti ho parlato di qualsiasi cosa, quando per me parlare di sentimenti o emozioni risulta essere complicato, tendo sempre a sopprimere qualsiasi cosa, penso perché da piccola venivo etichettata come “la bimba matura “e qualsiasi persona contava su di me ed io non avevo tempo di pensare a cosa realmente provassi.
Forse ho perso la testa, tu mi hai fatto perdere la testa, perché adesso non sento neanche di essere io, ho meno paura di tutto e provo cose talmente diverse che mi destabilizzano. Ti ho parlato di cose che non voglio ammettere nemmeno a me stessa, che portavo, e porto, come un peso, con vergogna, ma tu sei stato così paziente e mi hai ascoltato quando probabilmente quello che dicevo non aveva senso nemmeno per me.
Ti ho amata fin da subito ed ho avuto paura della velocità con cui un sentimento del genere sia cresciuto, d’altronde sono un overthinker e mi son chiesta, che vuoto lascerà una persona del genere nella mia vita? Come mi faccio domande, mi do anche risposte e Tu lasceresti un vuoto enorme, incolmabile.
Oramai occupi tutto, tutto lo spazio che c'è, sei ovunque e neanche me ne rendo conto.  Se conquisti la mia mente ci sarai sempre dentro.
Hai reso tutto pieno di significato, pieno d'amore e di timori. Per la prima volta ho davvero paura di perdere qualcuno, per la prima volta penso che non esista qualcosa che non farei per te, qualsiasi cosa pur di farti stare bene.
Non lo dico perché ti amo, ma lo dico perché sei una persona speciale. Meriti qualsiasi cosa di bello possa esserci, tutta la felicità che possa provare. Hai così tante cose dentro, che non dici e che non mi mostri. Ed io vorrei sapere tutto, conoscerti meglio di te stesso perché niente che ti riguarda mi è estraneo.
Ho capito che ero fottuta quando non mi sapevo dare una risposta al perché ti amassi, lo faccio e basta.
Ogni volta che dico di amarti significa che ti accetto per la persona che sei, e che non voglio trasformarti in qualcun altro. Significa che ti amerò e starò al tuo fianco anche nei momenti peggiori. Significa amarti anche quando sei giù di morale, non solo quando è divertente starti vicino. "Ti amo" significa che conosco la tua persona e non ti giudico. Significa che ci tengo abbastanza da lottare per quello che abbiamo e che ti amo abbastanza da lasciar perdere, se ciò significa vederti felice. Vuol dire pensarti, sognarti, volerti e aver bisogno costantemente di te, e sperare che tu provi lo stesso per me.
Mi stai donando qualcosa che non potrò che inscrivermi nel cuore, quelle cose che ti porti gelosamente dentro, che sai di poter vivere solo con una determinata persona.
Alla fine, ogni cosa mi riconduce a te. Sei nei libri che sottolineo e nella musica che ascolto, in ogni film che mi segno, in tutte le parole che scrivo, persino in quelle che non scrivo ma che custodisco gelosamente dentro di me, tra l’anima e il cuore, in quello spazio che solo tu riesci a raggiungere e che vorrei non abbandonassi mai. É come se dopo un viaggio molto lungo tu mi avessi finalmente riportato a casa.
Mi hai dato talmente tanto che adesso sono piena di te e non potrei dimenticarti mai, seppur volessi.
Mi hai riempita di un amore che non credevo avrei mai provato, così forte che adesso fatico nello scrivere senza commuovermi, senza sentire quelle stupide farfalle, perché pensarti mi fa questo effetto.
Esattamente come quando ti guardo troppo a lungo, penso a quanto sei stupenda, a quanto sai farmi stare bene e mi escono dagli occhi tutte le parole che mi rimangono bloccate in gola. Non riesco a dirtelo mentre ti ho davanti, ma hai dato alla mia vita un valore aggiunto e che avrei milioni di parole da dedicarti se solo riuscissi a concentrarmi mentre mi guardi con quegli occhioni da cui non riesco a fuggire.
Quando mi guardi dimentico tutti i miei difetti ma allo stesso tempo ho paura che guardandomi troppo o standomi troppo vicina tu mi veda come mi vedo io.
Vorrei rivivere ogni ora passata insieme, per rendermi conto di quanti dettagli mi son persa, ma poterli assaporare tutti, coglierli e conservarli. Sei un regalo grandissimo, per il quale sarò per sempre in debito verso il destino. Non so cosa succederà un domani, non importa se un ti amerò esattamente come adesso, probabilmente di più, ma sarai sempre e comunque tu, niente ti renderà diverso di fronte ai miei occhi, adesso non vedo altro che la tua essenza. Non vedo l'ora di poterti baciare, mi manchi da morire e niente mi rende felice come averti accanto e poter sentire il calore di un tuo abbraccio che tanto ho desiderato. Sei ciò di cui ho più bisogno e che non voglio lasciar andare per nulla al mondo.
Ti amo, come non amo altro.
Tua, A.
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kon-igi · 4 months
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MAI MANGIARE INSETTI?
Mi viene chiesto di commentare il seguente post, che io riporto solo per iscritto senza rebloggare, perché a fare brainshaming si va sempre poco lontano.
MAI mangiare insetti. Neanche per divertimento….! Gli insetti contengono chitina che non può essere elaborata dal nostro intestino. Ma la chitina è un polisaccaride molto gustoso per cancro, parassiti, muffa e quasi tutto ciò che provoca malattie. Chitin fa parte del suo edificio. Contengono anche steroidi metamorfici e soprattutto ekdisterone. Questo non è cibo per "mammiferi". Solo gli uccelli possono lavorare in sicurezza il cibo per insetti Il sistema digerente degli uccelli è molto diverso dal nostro. Inoltre, gli insetti contengono una grande quantità di metalli pesanti e sono letteralmente una calamita per i pesticidi. ✏️ Pavel Štástka
Procediamo per punti.
La chitina è sì un polisaccaride ma, appunto, non digeribile... quindi è da considerarsi alla stregua delle fibre, così tanto importanti per la salubrità delle notre funzioni intestinali.
Inoltre costituisce la matrice della struttura cellulare dei funghi e nessuno mi sembra che abbia mai rotto il cazzo avuto da ridire... per concludere molti studi suggeriscono addirittura un effetto positivo sul microbiota [X]
Ah... e su 100g di farina di grillo ce ne sono solo 5 grammi, comunque, quando quella dei funghi può arrivare fino al 20%
'polisaccaride molto gustoso per cancro, parassiti, muffa' non vuol dire nulla... quasi ogni cosa è 'gustosa' per qualsiasi essere vivente e scommetto che muffe, batteri e pure le cellule cancerose alla chitina preferirebbero il saccarosio ... lo zucchero da cucina, insomma.
'steroidi metamorfici' e 'ekdisterone' sono termini che fanno davvero molta paura, peccato che l'ecdisterone lo puoi trovare su Amazon come integratore alimentare e sebbene non tutti siano d'accordo su una sua reale efficacia, l'EFSA ne ha permesso la commercializzazione perché praticamente innocuo.
Sui metalli pesanti e pesticidi mi viene da chiedermi se Pavel Štástka abbia mai visto cosa spargono su frutta e verdure o cosa diano agli animali da macello.
A proposito di Pavel Štástka, su internet non ho trovato chi sia e di cosa si occupi (speriamo non sia un medico o un biologo, visti gli strafalcioni) ma in compenso digitando il suo nome insieme a 'chitin' compare il messaggio di cui sopra in un numero di lingue troppo alto e imbarazzante per il sottoscritto :(
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yomersapiens · 9 days
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Sempre ansieme
Quando l'ansia prende il sopravvento l'unica cosa che riesco a fare è sparire, diventare una goccia di umano in un fiume di umani. Perdere ogni riferimento della persona che sono quando c'è luce, non esisto, la folla è la carne, sono uno di quei pesciolini che si fa forza insieme a mille altri pesciolini in un banco di miei simili indifferenti. Non voglio essere notato, il che è strano dato che ho dedicato la mia intera esistenza all'essere notato ma quando l'ansia sale e si mette al timone a comandare vince la corrente e andiamo dove capita. Sono finito ad una mostra di arte transmediale contemporanea e stavo messo così male che ho pure capito le opere. Cioè ho parlato con l'artista e gli ho posto delle domande e lui ha detto "Hai proprio compreso il mio lavoro non serve che io ti risponda" e io ho pensato che cazzo di paraculo dai, siamo tutti bravi a fare così. Però davvero i suoi video strani di esseri tridimensionali generati al computer mi hanno fatto sentire meglio. Ne avevo bisogno. I bar attorno alla galleria d'arte erano pieni di altri pesciolini e nessuno mi ha degnato di una parola se non l'artista che probabilmente sperava di vendermi una sua opera. L'ansia mi ha fatto fare un altro paio di migliaia di passi inaspettati e i piedi iniziano a fare male. Qualche settimana fa ero dentro al tubo della risonanza magnetica e io odio fare la risonanza magnetica perché penso sempre che troveranno qualcosa di nuovo nel mio cervello e che non saranno i resti di altrettante lampadine frantumate al suolo in un cimitero di idee geniali mancate, ma qualcosa di grave. O di nuovo. Odio le novità, basta una novità e vado in ansia. Mentre ero nel tubo e con gli occhi fissavo le mie dita e le facevo giocare ho pensato che se esiste una vita dopo la morte ecco, io spero non sia così. Spero che morire non voglia dire rendersi conto di essere in uno spazio piccolissimo e incapace di muoversi. Immagino di venire seppellito e di sentire ancora quello che accade attorno a me, qualcuno piange, qualcun altro mi rinfaccia i soldi che gli devo, poi prendono i chiodi, fissano la bara, mi calano nella fossa e poco alla volta, infarinatura di terra dopo infarinatura, resto lì, mente e anima attive, nel buio del nulla, finché i vermi non decidono di ricondizionarmi e immettermi nel mercato del concime. Nel bus ascoltavo i discorsi degli altri e immaginavo chi sarebbe andato a casa con chi, ho formato coppie casuali solo per non costringerli alla solitudine nelle mura domestiche. Ho pensato al male che ti ho fatto. In stanza mi aspetta la larva umanoide informe come sempre, questa volta però ha parlato, ha emesso un suono simile a un lamento, "Allora?" ha detto e una colata di bava gli è scesa dalla bocca priva di labbra. Ha aperto un locale a luci rosse sotto casa, qua a Vienna la prostituzione è legale, ha un nome impronunciabile e mi sono chiesto se posso fare come quando vado a mangiare il gelato ma non posso chiedere più di una pallina (due palline qua sfiorano i cinque euro) "Che mi puoi fare assaggiare cannella e granella di zolfo?" stessa cosa con le lavoratrici del locale a luci rosse "Posso assaggiare quella che sembra avere meno autostima?". Io non ho esperienza di locali a luci rosse, solo una volta ho assistito a uno spogliarello e mi sono addormentato davanti alla povera addetta ai lavori di smantellamento lingerie. Ero molto ubriaco, non era colpa sua. Sarei curioso di entrare e chiedere come funziona, è tipo prendere o lasciare o uno può scegliere? Ecco io sceglierei di finire annullato anche lì, perché l'ansia vince sempre e voglio diventare carta da parati, una di quelle figure appena abbozzate negli sfondi dei quadri impressionisti che non capisci se è un albero o un palo della luce o un uomo pieno di ansia.
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solosepensi · 5 months
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sono e non sono
C'è chi mi domanda chi sono. E come posso rispondere? Chi sa chi o che cosa è? Io non sono nulla e sono tutto... Ci sono sempre ma non ci sono mai... Mi senti ma non mi tocchi, mi cerchi ma non mi trovi... Vengo a confondere il tuo cielo, perché solo così si può rischiarare. Getto una pioggia a volte fitta a volte rada... oppure accendo un sole abbacinante o una luna sorniona e sensuale... Te lo riempio di stelle e te lo copro di nubi, lo tormento col soffio del mio vento... Un vento ora gelido ora bollente... Tramontana o Scirocco? Tolgo ogni magnetismo alla tua bussola per confonderla col mio, ti attiro e poi ti lascio... Non ti do punti di riferimento, ma ti mostro ogni luogo... Ti do frutti dolci e bevande amare, ti amo e ti odio, ti prendo e ti respingo... E tu non puoi fare altro, devi stare qui... finché non saprai da sola dove andare e cosa fare. So sempre cosa senti e so che cosa vuoi in quel momento... ma prima ti accontento e poi ti deludo... Perché tu possa volere sempre cose nuove e poi finalmente sceglierne una. Io sono e non sono. Io sono il bene e sono il male. Io sono vita e sono morte. Credimi sempre, ma non fidarti mai di me. Amami e odiami. Che tu lo voglia o no, io ci sarò sempre. Che tu lo voglia o no, io non ci sarò mai.
Io
#me#now#io#just
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mar3ggiata · 2 months
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professional help, c4. The waltz of the Snowflakes.
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simon riley x original character.
trigger warnings: violence, sexual assault, mentions of rape, trauma, sexual themes, swearing, use of alcohol and drugs.
song to listen to when reading this: Harden my heart, Quarterflash.
abstract: he can get fucked, and his captain too. it's Jude if you haven't noticed. I have nothing more to add really, he's an ass and I'm not getting paid enough to deal with this shit, see ya. also, forgive me for the swearing it's a real problem I know!!
Well. That didn't exactly go to plan. Simon Whatever, what the fuck is your problem? She called a friend while driving home. 'Salvo, io gli volevo mettere le mani addosso, stu scemu…’ She was going over the speed limit, holding her phone with one hand. ‘Una merda Salvo, mi hanno mandato via come una cretina, son andata, ho parlato, mi ha detto non si puoi fare guagliù, chi cazz si pe me dicr chell c’agg fa oh!’
Now, to all my readers, I will translate. Jude speaks dialect when she's mad, bare with her. Her voice usually drooped an octave when she spoke it to accommodate the guttural and rough sounds of her language. Swear words that would make your racist grandad cry. She was calling Salvatore, she met him in 2021, he was currently deployed in South Korea. She told him she wanted to hit him, she said, they sent me away without hearing me out, they said what you're suggesting can't be done. 'Scusa, cosa hai proposto tu?' She loved Salvo, he was so understanding, he could read her mind. It was refreshing, when she found out he was from the same country as her. Speaking a bit of Italian with him was a break from all the English, the accents and the words she didn't know how to pronounce. 'Cosa ho detto, ho proposto che lo seguissero, anche grazie al cazzo vorrei dire… ( I refuse to translate all the swearing, Jude.) Questi vogliono aspettare e non fare nulla, però mi fanno perdere tempo con ste cazz'e riunioni!' (This means, 'I told them to follow him, obviously. They don't want to do anything, they want to wait and see, and yet they make me go out of my way for these fucking meetings.')
Salvo tried to reassure her that it wasn't really her problem, to which she replied, Arash was her patient. He asked her about the captain, she commented he stood there, watched her argue with his guard dog Lieutenant without saying a word. Coward, she called him. Who's the Lieutenant, he then asked. She told him, maybe she messed up the name a bit, but he seemed to recognise him. 'No, veramente?' He asked. 'Il Fantasma'. That made sense, you know, the mask an all. He told her he was quite famous for his mask and his story, which he didn't fully know. Lots of trauma I think, you could work with him. She parked her car in front of the dance school and got her bag. 'Non me ne fott, possono fare quello che vogliono, non sono io che ci rimetto. Lui nu strunz, fammi dire…' She explained she didn't care anymore and that they could do whatever they wanted. He was a dick, that's what she added, probably referring to the famous Lieutenant.
The girls could sense she wasn't having the best day and didn't want to mess with her. They stood quiet and avoided their usual chatting. They did warm up, barre and some center, she sent them off early. 'Miss Alba, we're gonna start rehearsals soon? For the Nutcracker.' It was Luna that spoke. She almost forgot. 'Yes girls next time.' Shit.
The Waltz of the Snowflakes. That's what she was gonna have to teach them. The owner of the school was crazy, the piece was way too difficult for her class. She didn't have time or strength to explain the piece was not meant for girls that young, she would have to simplify it. She put on a video on her laptop, trying to remember the best she could the original piece. She stripped of her leg warmers and her black shrug. Her mind kept wandering off the meeting with Price, not letting her concentrate. She was mad. Not because she didn’t get her way, they were the ones dying in the Middle East, not her. But because it was fucking humiliating. As a woman as well, you know. Maybe she made a mistake, going in there looking all pretty. But again, why would she sacrifice herself just to earn some basic respect? After she failed her pirouettes for the third time, she decided it was time to go home. She would talk to Arash and, if needed, follow him on her own.
notes: Since this is a shorter chapter (I've been incredibly busy with uni and work), here are some details about Jude:
height: 5’2’’ - eye colour: green - hair colour: blonde
traits: mole on her cheek, slightly crooked nose. mole on her right butt cheek, scar on her knee. at least 30 smaller moles all over her body. small boobie queen.
if she was a colour: dark blue
if she was an animal: killer whale
if she was a place: a forest
if she was a food: spicy pho - motto: for the plot
favourite position in bed: on top/doggy
favourite part of her body: eyebrows, hips
what she looks for in boys: loyalty, someone stable, good manners, honesty.
tattoos: big flower on her back, her grandmas house on ribcage with ivy on it, lavander flower between breasts, dagger on right arm, wine glass and whisky sour ingredients. nike (goddess of victory) statue on left arm, goth looking stars and white ferrari doodle. oui, non written on both knees. heaven written on ankle made with stick and poke needle.
loves to talk about: time, space, her dog, humanity, world wars, greek mythology, vegan recipes, life after death.
do not talk about: her family, weight, fire, not being the best in school and at work.
she would like to: try hotpot, paint pottery, start a podcast, go on more hikes, visit thailand, get another dog, attend a wedding.
she will never: have kids, get married, go to australia, go skiing again after she fell, have plastic surgery, drink beer.
if you’d like to know more stuff about her let me know!!
notes: Salvatore, Salvo for short, is a common southern Italy male name. Salvatore means 'the saviour', Salvo means 'safe'. Full translation of the speech: 'Salvo, I wanted to hit him, this fucker. It went to shit Salvo, they sent me away like I was stupid, I went there I told them what I thought, he said we can't do that, who the hell are you to tell me what I can and cannot do?' 'Sorry, what did you say to them?' 'I told them to follow him, obviously. They don't want to do anything, they want to wait and see, and yet they make me go out of my way for these fucking meetings.'
'No, veramente? Il Fantasma' means 'no, seriously? The Ghost.'
notes: if you want to hear what the dialect sounds like you can hear it in the tv series 'Gomorra' on YouTube.
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deathshallbenomore · 2 years
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età adulta pienamente raggiunta quando esami colloqui prove di ammissione etc etc non sono più (tanto) fonte di ansia bensì una colossale scocciatura che davvero veramente guarda,
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tiaspettoaltrove · 3 months
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“Sei un pervertito come tutti gli altri”. No.
Bisogna chiarire alcune cose: in questo blog scrivo quello che voglio, quando voglio, come voglio, e per i motivi che voglio. Se voglio parlare del mio pene, lo faccio. Se voglio parlare della psiche femminile, lo faccio. Se voglio parlare della mia vena poetica, lo faccio. E così via. Questa mia libertà è sufficiente per associarmi a un pervertito? Lo trovo un ragionamento immaturo, se non addirittura infantile, puerile, fallace. Sono un pervertito? No, per i canoni odierni e per come viene immaginato e descritto un pervertito oggigiorno. Ho una spiccata fantasia, un erotismo innato che spesso mi accompagna, una passionalità intrinseca e introversa come il mio carattere. Pertanto da qualche parte, e nello specifico prevalentemente qui, in qualche modo viene fuori. L’utilizzo di certi vocaboli, di certe metafore/similitudini/allegorie, m’appassiona. Quindi, quando ne ho voglia, mi abbandono a questa pratica. Tutto ciò per dire che non ho bisogno di sotterfugi e mezzucci vari, per parlare del mio pene. Se la ruota gira, la lascio girare a prescindere. E con “ruota” non mi riferisco al mio pisello che fa l’elicottero. È un modo di dire. La libertà espressiva m’eccita mentalmente perché viviamo in una prigione dorata. Io parlo liberamente di tante cose, mica solo della mia sessualità. Siamo solo all’inizio, è un po’ presto per fare bilanci. Onestamente parlando, trovo molta (ma molta) più perversione in quasi tutti i prodotti di Hollywood (film e serie tv), piuttosto che nei miei testi. Comprendo che ognuno abbia un metro di giudizio diverso, ma stride che mi vengano dirette accuse palesemente prive di fondamento. Vuoi che scenda nei dettagli della mia vita privata? Be’, una cosa che non puoi sapere è che sono sessualmente vergine. Una scelta fatta anni addietro e a cui ho sempre mantenuto fede, per il semplice fatto che non ho trovato la ragazza che mi convincesse che il suo corpo valesse più della mia purezza. O meglio: che il nostro amore valesse più di quello per il mio tempio immacolato. Sarò molto esplicito: non me ne faccio nulla di una ragazza che apre le gambe pronta ad accogliermi, se poi non ci vado d’accordo. Se poi non è la persona che vorrei che fosse. Se poi non corrisponde ai miei desideri e alle mie richieste. Preferisco, piuttosto, eclissarmi. Tutelarmi, preservarmi, proteggermi. La vita non è il sesso, ragazze. E so che molte di voi non lo capiscono, ma il sesso molto spesso altro non è se non il mezzo più veloce per dimenticare. Per arrivare al culmine del piacere fisico senza fatica. Per sbrigarsi a godere. Tumblr è principalmente questo proprio per tali motivi. E io ne approfitto, ne cavalco certamente l’onda. Ma a modo mio, sempre, e mettendo i puntini sulle i. Perché si ritiene necessario. Perché è ovvio che amo le ragazze giovani (che belle), ma se m’imbatto in una quarantenne con un cervello sopraffino, mi dimentico di tutto il resto. Sono umano, ma la perversione in senso stretto la lascio agli altri. Io sogno, fantastico.
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libero-de-mente · 3 months
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Un sabato sera dai minuti contati questo.
Raggiunta casa di mia madre, entro in silenzio e come immaginavo lei è già a letto. Le chiudo la porta della camera per non disturbarla, mentre sistemo la spesa che le ho fatto, controllo nel frigorifero le confezioni di alimenti scadute. Le rimuovo buttando il contenuto negli organici.
Lei puntigliosa su queste cose, ora non le riesce più di controllarle.
Un rapido riassetto alla casa, ma non le metto a posto tutto. So quanto ci tenga a dimostrare di saperci ancora fare con le pulizie, diciamo che pulisco dove c'è da spostare o alzare qualcosa di pesante.
Mi giunge la telefonata di figlio 2 "Papà ci sono le pizze da infornare, sai che dopo devo uscire".
Mi avvio a casa, dopo aver avuto cura di sistemare le medicine dentro il porta pillole settimanale, in modo che mia madre non sbagli.
La frase di mio figlio "...sai che dopo devo uscire" era incompleta.
La verità è che lo dovrò accompagnare io. In auto raccogliendo tre suoi amici.
Le pizze sono uscite molto buone questa sera, forse la pioggia che insiste me le farebbe gustare meglio se Gabriele non uscisse. Se ancora per un sabato sera fosse il mio scricciolo a casa. Ma non sarebbe giusto per lui.
Appuntamento sotto lo stadio cittadino, poi seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino, poi la strada la trovi da te, porta a una pensilina dove c'è un altro amico per voi tre. Anzi quattro, maledetta rima.
Li ascolto parlare, mi fanno sorridere e anche ridere. Non hanno nulla che non vada bene. Sono ventenni con la voglia di vivere e divertirsi. Lo ero anche io. Forse non sentendomi mai amico al pari degli altri.
Tipo strano "il Rino", sempre assorto e spesso assente.
Li lascio alla pensilina concordata dove il quinto amico li aspetta, e si fanno i nomi di altri che arriveranno più tardi. Forse.
Li saluto, Gabriele inaspettatamente mi saluta baciandomi. "Non ti preoccupare pa' sarò bravo e starò attento, come vuoi tu".
Non ho nulla da obiettare, riparto. Alla prima rotatoria inverto il senso di marcia, un'ultima occhiata a qui sorrisi, a quella complicità di amici che legano le proprie vite in un patto di sangue, di quelli indissolubili che se ben curate, come relazioni, potrebbero durare davvero a lungo.
Nel mio ritorno solitario penso alle mie amicizie perse, al fatto che mi sento solo ed estraneo anche in mezzo ad altre persone.
Ho sempre pensato che la mia vita non avesse un senso, ma un senso l'ho trovato. Sono i sorrisi dei miei figli, la gioia dei loro successi, gli occhi innamorati di chi sceglieranno come persone con cui condividere la vita.
Questo non me lo voglio perdere. Mi madre e mio padre queste cose non le hanno mai viste. Mai. Io le voglio assaporare.
E mentre alla radio passa il brano "I love my life" di Robbie Williams, le sue parole:
I love my life
I am wonderful
I am magical
I am me
I love my life
Mi squarciano il cuore, e la pioggia è come se battesse direttamente sui miei occhi, e non sul parabrezza.
Sono solo, ovvero mi sento solo, ma dovrò aspettare. Aspetterò i successi e le gioie dei miei figli, prima di mollare.
Piove, vedo centinaia di ragazzi che si avviano alla discoteca.
Poco dopo incontro le ragazze sfruttate per dare del sesso a pagamento sui bordi delle strade.
Vorrei fermarmi, dare loro una coperta che le ripari, qualcosa di caldo da bere e la possibilità di dire loro: vai, sei libera. Puoi fare altro nella tua vita, perché hai forza di volontà da vendere.
Solo durante questi pensieri mi accorgo che in radio passa Sweet Disposition un pezzo che trovo meraviglioso dei The Temper Trap
A moment, a love
A dream, aloud
A kiss, a cry
Our rights, our wrongs
A moment, a love
A dream, aloud
A moment, a love
A dream, aloud
Stay there
'Cause I'll be coming over
And while our blood's still young
It's so young, it runs
Won't stop 'til it's over
Won't stop to surrender
Avere la forza, di superare, di aspettare chi è un passo indietro.
Mi sento maledettamente solo, anche se non lo sono. Sto male.
Ma in questo sabato sera i miei figli, chi in un modo e chi nell'altro, si divertiranno. Questo conta. Ne basta uno anomalo in famiglia. E quello sono io.
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t1chiamostellin4 · 3 months
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L'ansia mangia quando con lei non vado d'accordo
Fuori un'altra guerra scoppia, io non me ne accorgo
Dentro ne ho una bella grossa pezzi di me muoiono
Quante volte ci pensi alla morte? Io, fra', un botto
L'ansia mangia quando con lei non vado d'accordo
Fuori un'altra guerra scoppia, io non me ne accorgo
Dentro ne ho una bella grossa pezzi di me muoiono
Quante volte ci pensi alla morte?
A me serve amore però a lei le serve spazio
Mostrarti chi sono forse non mi serve a un cazzo
Dentro sono orribile fingo, ma non mi piaccio
Mi sembra impossibile pensare che mi salvo
L'habitat della musica ha dinamiche impostate
Il mercato musicale non è che offra varie strade
A volte è proprio chi fa bella musica che cade
A volte vedi solo merda e culi da leccare
Anche se non mi amo molto so di essere unico
Tu che fai lo scemo lì lo sai di essere un numero?
Credi alla lealtà ma la realtà ti sveglia subito
Come quando dichiari amore e lei ti fa, "Sei stupido?"
(Ma sei stupido?)
L'ansia mangia quando con lei non vado d'accordo
Fuori un'altra guerra scoppia, io non me ne accorgo
Dentro ne ho una bella grossa pezzi di me muoiono
Quante volte ci pensi alla morte? Io, fra', un botto
L'ansia mangia quando con lei non vado d'accordo
Fuori un'altra guerra scoppia, io non me ne accorgo
Dentro ne ho una bella grossa pezzi di me muoiono
Quante volte ci pensi alla morte?
Bella frate', ho visto, hai conquistato un disco d'oro
Peccato che il contratto che hai firmato ti fa fuori
Un ragazzino mi chiede un consiglio, come posso?
Appena fai due numeri vedrai chiamano loro
La tua direzione la dà il capo quando sbava
L'arte insegue il mercato, ma non vede la strada
Io cerco le regole e dei modi per infrangerle
Sentirmi così intensamente solo mi fa piange'
Ho dei pensieri strani a lei farei del male fisico
Per farle sentire cosa ho dentro e quanto tanto mi spaventa
Oh, adesso ti impressioni? Il mio dolore è un eufemismo
Non lo sai quello che sento, però lo vorrei tantissimo
Okay, questo mondo mi fa schifo, lo allargo
Lei vive come un cyborg, io la svito, è in allarme
La vita è agire mi agito e la schivo parlando
Per risolvere i problemi che ho non serve parlarne
I rapper che sentivi mo ti fanno imbarazzo
Perché quando cresci non ti rappresentano un cazzo
Sembra più un gioco di ruolo che una realtà di fatto
Vorrei più una poco di buono che quel culo rifatto
L'industria musicale segue i quattordicenni
Certi amici se ne vanno proprio quando li cerchi
Su un pianeta di sconfitti ridono quattro vincenti
Poi sei te con quattro spicci a fare i danni all'ambiente (tu-tu-tu)
Non me ne fotte nulla dei temi di attualità
Se non decifri cosa hai dentro, non saprai cosa c'è fuori
Tu puoi fare cento dischi se non c'è la qualità
Era meglio niente
Ci odio tutti quanti non scusate i toni
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catsloverword · 5 months
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Il tempo rallenta quando hai raggiunto la consapevolezza che nulla puoi fare se non attendere, aspettare ciò che non dipende da una tua volontà o un tuo desiderio.
E ti accorgi che sì, non sei più avvezza al tempo dell'attesa e che frustrante diventa non poter avere "tutto e subito" al quale ti sei abituata.
Ricordo più di 25 anni fa, quando, ai tempi studentessa universitaria, vissuta nella periferia di un Paese di provincia, catapultata in una grande città come Milano, mi guardavo attorno stupita dalla fretta e dalla frenesia che lì aveva la gente. Non capivo perché correre nei sotterranei della Metro, per prendere al volo la prima corsa, quando, da lì a pochi minuti, mi ripetevo, sarebbe passato un altro treno. Ecco, vorrei tornare a quella quiete, quella calma che albergava in me. Oggi non è più possibile, tutto corre, tutto è frenesia.
Eppure, arriva il giorno in cui ti accorgi che in fondo il tempo è tutto ciò che hai e che a volte, l'attesa, non è sprecarlo. A volte è necessario fermarsi, ritrovarsi e ripartire. E in quel ritrovarsi, alberga un senso di pace che tanto ti affannavi a cercare.
Lì, nel tempo dell'attesa, nel tempo dell'ozio, attraverso il gioco dell'introspezione, raggiungi la serenità perduta e, d'incanto, ritrovi le forze e le risorse per riprendere il tuo viaggio: un nuovo viaggio, nuove strade, nuovi orizzonti, nuova Te.
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